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Autore: lisi_beth99    11/10/2018    1 recensioni
Dopo essere usciti dal Labirinto, Lane e i suoi compagni d'avventure dovranno affrontare le sfide della Zona Bruciata. Avranno a che fare con gli Spaccati e con la W.C.K.D.
Ma questa è solo una parte della storia! Lane e Newt affronteranno alcune difficoltà, la fiducia potrebbe scarseggiare... l'Eruzione potrebbe mettersi fra loro... Come affronteranno le sfide? Rimarranno uniti?
Scopritelo leggendo!
// SEQUEL DI: LOVE LIVE REMEMBER \\
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Live, Fight, Win'
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Cominciarono a caricare i ragazzi sulla Berga, mi tenni stretta a Newt sapendo che da lì a poco saremmo stati separati, forse per sempre.
Ma Thomas, che era qualche passo più in là, giocò il suo ultimo asso.
Estrasse una carica esplosiva da sotto la giacca e l’armò. – State indietro! Lontani da me! – urlò mostrando a tutti la bomba che teneva in mano. Janson corse subito a fermare i suoi uomini prima che decidessero di fare fuoco.
In quel momento dimenticai tutto: dimenticai mia madre, dimenticai che fosse appena stata uccisa e dimenticai che potesse esistere un posto sicuro per noi.
-Lasciateli andare! – stava intanto urlando il moro. Tutti erano immobili, con la paura di ciò che avrebbe potuto fare. Io sapevo perfettamente cosa avrebbe fatto perché, se fossi stata al suo posto, avrei fatto lo stesso.
Teresa cercò di dissuaderlo, affermando che la Page aveva promesso di non farci nulla. Entrambi sapevamo che così non sarebbe stato. Mai, e dico mai, la W.C.K.D. aveva rispettato una promessa, dalla cosa più futile a quella più importante… appena fossimo stati nei loro laboratori ci avrebbero usati fino ad ucciderci.
-Thomas, preferisci che i tuoi amici muoiano? – domandò la Page mentre Janson si faceva un velo più vicino al moro – Dalle retta Thomas. Pensa a quello che fai. – disse l’uomo.
Lasciai la mano di Newt e mi avvicinai al giovane, mi accorsi subito di essere seguita dagli altri tre. Ci posizionammo ai lati di Thomas, infondendogli coraggio. – Siamo con te, Thomas. – Newt diede voce al pensiero che aleggiava in tutti noi. Saremmo morti, è vero. Ma saremmo morti assieme, per non dover tornare in quel posto, per non dare una soddisfazione a W.C.K.D.
-Fallo Thomas. – disse Minho, - Siamo pronti. – aggiunse Frypan con un leggero tremore nella voce, - è stato bello conoscervi ragazzi. – dissi stringendo forte la mano del mio amato e chiudendo gli occhi. Ero pronta. Non mi importava più di nulla.
-Noi non torniamo lì. Non ho altra scelta. – finì il moro mentre posizionava il pollice sul pulsante per far attivare l’ordigno.
E quando ormai, avevamo deciso quale sarebbe stata la nostra fine, il rumore di un clacson ci fece distogliere l’attenzione. A poca distanza, una camionetta andò a schiantarsi contro uno degli elicotteri della W.C.K.D., mandandolo a fuoco e facendo schizzare rottami in tutte le direzioni. Il gruppo di soldati si sparpagliò, permettendoci di scappare.
Il caos riprese immediatamente in tutto il campo distrutto. Quei ragazzi che ancora non erano stati caricati sulla Berga, correvano da tutte le parti cercando di raggiungere una qualche arma e difendersi.
Thomas lanciò la bomba fra alcuni soldati che ci avevano puntato le armi contro. L’esplosione mandò in giro altri detriti e dovetti coprirmi la testa per evitare che mi ferissero.
Newt mi aiutò ad alzarmi e, insieme agli altri tre, ci mettemmo a correre, cercando di trovare un riparo.
Il moro però fu bloccato quasi subito da Janson che lo atterrò e si preparò a ficcargli un proiettile secco in mezzo alla fronte. Uno sparo partì, ma non dalla pistola dell’uomo. Fu lui ad essere ferito ad una spalla. Cercai di individuare da dove fosse arrivato il colpo e notai Brenda con un fucile appostata su una roccia più in alto.
Raggiunsi per prima una cassa di munizioni dietro la quale mi nascosi. Minho si fermò poco prima e, con un fucile, atterrò un paio di uomini dando così la possibilità agli altri di mettersi a riparo.
L’arma però gli si inceppò e fu colpito da una di quelle cariche elettrificate. Cadde al suolo inerme. Thomas tentò di raggiungerlo ma i vari proiettili vaganti e Jorge riuscirono a impedirgli di finire nelle grinfie della W.C.K.D.
L’ex Velocisto fu trascinato sulla Berga assieme a Teresa, Janson, la dottoressa Page e diversi altri ragazzi che non erano riusciti a scappare.
Il portellone si richiuse e il velivolo si librò in aria. Rimanemmo lì, su quell’altura su cui ci eravamo messi in salvo, a fissare la Berga che stava portando via il nostro amico.
Passammo il resto della notte a tentare di sistemare ciò che ne rimaneva dell’accampamento. Recuperammo le armi e riordinammo le poche cose che non erano state distrutte dalla W.C.K.D., fatte saltare in aria o bruciate nelle varie esplosioni.
Quando giunse il mattino, eravamo tutti sfiniti. Thomas non si era dato pace e si incolpava per ciò che era accaduto a Minho. Provammo tutti a fargli capire che non c’era nulla da fare, ma lui non ci volle ascoltare.
Brenda sembrava praticamente guarita e la cosa mi faceva molto piacere. Mia madre le aveva fatto una trasfusione col sangue di Thomas che era immune come me. Se le condizioni della giovane non fossero più peggiorate, potevamo sperare di avere una cura…
Ripensare a mia madre mi faceva venire da piangere e, quando Vince la avvolsero in un telo e le diede l’ultimo saluto, io mi tenni molto alla larga. Da come la guardava sembrava che si amassero…
Io, in fin dei conti, la credevo morta già da anni. L’avevo già pianta abbastanza. Non sarebbe cambiato nulla se le avessi dato un ultimo saluto o meno; lei sapeva perfettamente che l’avevo perdonata e che le volevo ancora bene. Ciò bastava.
Newt capì il mio ragionamento e ciò mi bastava. Ora dovevamo concentrarci su Minho e andare a riprenderlo!
-E adesso che facciamo? – domandò Frypan rompendo il silenzio che si era creato attorno a noi. – Raggruppiamo chi resta di noi. – gli rispose Vince – Come stabilito, portiamo i ragazzi al sicuro. E poi ricominciamo daccapo. –
Thomas si mise un borsone, che aveva riempito con varie cose utili, in spalla – Io non vengo con voi. – disse serio – Ho promesso a Minho che non l’avrei lasciato solo. Vado a prenderlo. – era sicuro di sé, non c’era un’ombra di dubbio nella sua voce.
Vince non la prese bene – Hey ragazzino. Guardati attorno! W.C.K.D. ci ha massacrati. Pensa bene a quello che fai! – gli intimò.
Ma, come constatai dall’espressione sul volto del moro, Thomas aveva già iniziato ad elaborare il suo piano. – Non vi ho chiesto di venire con me. – disse rimanendo calmo.
Newt fece un passo in sua direzione – Thomas ascoltami. Io conosco Minho da quando ho memoria. Se ci fosse un modo per aiutarlo allora credimi, sarei già pronto a partire con te. Ma quello che vuoi fare tu… è impossibile. – ed in un istante il vicecapo dei Radurai era riapparso; con il suo spirito di riflessione e di comprensione.
Jorge si avvicinò al gruppo – Più un suicidio, direi – fece eco a Newt.
-Può darsi. – rispose il moro – ma adesso so cosa fare. Non centra solo Minho; centriamo anche noi e tutti quelli che W.C.K.D. ha preso ho che prenderà in futuro. Non la smetteranno mai. Non si fermeranno, quindi li fermerò io. Io ucciderò Ava Page. – tutti lo stavamo fissando colpiti dalle sue parole.
-Devo ammettere – intervenne Harriet, l’amica di Aris, - Che vorrei la rivincita. – e un sorrisetto le si dipinse sulle labbra. Vince si convinse – Gran bel discorso ragazzino. E qual è il tuo piano? – chiese guardando Thomas in attesa.
-Ci devo lavorare ancora un po’ – disse l’ex Velocista perdendo di punto in bianco il brio che aveva fino a pochi attimi prima.
Io non riuscii a trattenere una risata – Come al solito hai tante idee e scarsa abilità di metterle insieme! -. Tutti si girarono a guardarmi e Thomas smontò dalla roccia su cui stava in piedi. – Sentiamo! Tu che idea avresti? – domandò dandomi una leggera spintarella. – So che la Page farà di tutto per tenere al sicuro le sue cavie. Le avrà portate nell’unico posto più sicuro che esista: il quartier generale della W.C.K.D. Non so dove sia, ma ho sentito dire che è inespugnabile. Se lo era allora? Adesso che sono in massima allerta sarà impossibile. – conclusi sospirando. – Direi più un suicidio. – disse Frypan citando le parole di Jorge di poco prima. L’uomo lo guardò con un ghigno infastidito.
-Troveremo un piano. Un ottimo piano. La Page non l’avrà vinta a lungo. – esclamò Newt mentre mi stringeva una mano.
Saremmo usciti anche da quella situazione. Eravamo insieme, pronti a distruggere W.C.K.D. pur di riprenderci il nostro amico. Sarebbe stata dura, lo sapevamo tutti. Ma con impegno, una buona strategia e tantissima fortuna, ce l’avremmo fatta.
   
 
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