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Autore: francy0796    23/10/2018    5 recensioni
[AU] Una notizia sconvolgerà la vita del famoso scrittore Richard Castle. Chi sarà a sconvolgerla? Il suo nome è Sammy, ha sette anni e il desiderio di riunire la sua famiglia. Ci riuscirà o sarà tutto inutile?
Leggete e lo scoprirete.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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UNA SERATA INASPETTATA
 
All'uscita da scuola Sammy era seduto sui gradini che faceva i suoi compiti. Era talmente concentrato che non aveva visto arrivare la giovane dai capelli rossi che gli si era avvicinata curiosa.
-Hey Sammy? Che ci fai ancora qui?- gli chiese, facendolo voltare di scatto.
-Sto aspettando mamma, ha detto che ritardava un poco oggi, così ho deciso di iniziare i compiti- fece spallucce.
-Succede spesso?- si informò.
-No...non così spesso, ma fa un lavoro difficile, a volte è trattenuta dai cattivi- gli rispose, riponendo i libri nella sua cartella.
-Deve essere brutto per te vederla poco-
-In realtà noi ci vediamo molto spesso- la corresse -Quando esco da scuola è lei che mi viene a prendere tutti i giorni, si a volte manda nonno o gli zii, ma c'è sempre lei e andiamo a fare colazione in qualche posto carino- spiegò.
-Ma come fa con il suo lavoro?-
-Non lo so...- fece spallucce -...ha detto che non dovevo preoccuparmi minimamente di questo, perché il mio compito è farla felice e il suo di far felice me- sorrise.
-Sei molto legato alla tua mamma- poteva vedere la luce dei suoi occhi quando parlava di lei.
-Beh...certo, è la mia mamma...lo sarai anche tu con la tua- Alexis non lo fece notare al bambino, ma un po' lo invidiava, anche se lei aveva suo padre.
-Non sei arrabbiato con lei?-
Il bambino aggrottò la fronte -Perché dovrei? Perché non mi ha detto chi era mio padre?- lei annuì -Ho sentito parlare molto di lui, in realtà, non conoscevo ancora il nome, ma la zia Lanie dice che la mamma ha sofferto molto a causa sua- confessò.
-Te lo ha detto lei?-
-No...ho origliato la conversazione che aveva avuto con il nonno- confessò.
-E sapendolo, lo vuoi conoscere lo stesso?-
-Certo...è mio padre- fece spallucce, guardando la macchina che era entrata nel parcheggio.
Alexis seguì il suo sguardò e scoprì che era Beckett la donna che aveva attirato la sua attenzione.
-Perché hai questa macchina? - gli chiese Samuel, correndole incontro.
-Vuoi indovinare? - gli fece l'occhiolino, prendendo lo zaino dalle sue spalle.
-Non devi lavorare? - chiese, ancora insicuro.
-Abbiamo tutto il pomeriggio per noi- gli fece illuminare il volto a quella notizia.
-Veramente? - lei annuì -Veramente...veramente? - lei scoppiò a ridere, prendendolo tra le braccia e riempiendolo di baci.
-Allora...ho pensato...- lo rimise a terra -mi piacerebbe qualcosa di pieno di zuccheri per iniziare, poi non so...un certo posto sulla costa e cenare al Billy Burger, che ne dici?- gli propose.
-Dico che è ok...ma io sono ancora in divisa! - le fece notare.
-Con chi credi di star parlando? - gli scompigliò i capelli, facendolo ridacchiare.
-Mamma...- il bambino fece qualche passo indietro -...può venire anche Alexis con noi? - le chiese, facendole alzare lo sguardo sulla ragazza.
-Io...non voglio disturbare...- cercò di aiutare la donna a dire di no.
-Perché no...basta che lo chieda a suo padre...- le sorrise, sorprendendola.
-Evviva!! Evviva! - esultò Sammy.
-Però...anche lei ha la sua divisa, non vorremo farla sporcare?!- l'entusiasmo si spense.
-Significa che non può venire con noi? -
-No...sto dicendo che l'accompagneremo a casa, così chiederà il permesso e si cambierà, nel frattempo noi potremmo chiederle un posto dove far cambiare te- propose.
-Possiamo cambiarci a casa tua? - Sammy si fiondò su Alexis con gli occhioni da cucciolo.
-Certo...- gli sorrise.
-Allora forza...tutti in macchina! - usò il braccio per indicare la direzione da prendere -Ah..ah...Samuel Beckett!- lo fermò, nel vedere che stava salendo davanti.
-Uffi...- si spostò allo sportello posteriore e salì.
-Alexis, puoi salire davanti se vuoi...o puoi fare compagnia al nostro teppistello- le propose, cercando di instaurare una relazione tranquilla con quella ragazza. Non voleva dare la colpa dei suoi problemi a due bambini.
 
-Papà? - Alexis aprì la porta del loft, incontrando gli occhi di sua nonna che la guardava sorpresa.
-Sei tornata presto...-
-Mi hanno accompagnato- le rispose -dov'è papà?- le chiese.
-Non c'è...oggi è a quella rassegna stampa per il suo libro- le ricordò.
-E' vero...beh, io esco e non ci sono per cena...- le disse.
-Ok...e dove vai?- si informò la donna.
-A fare un giro...non so ancora dove-
-E con chi?- in quel momento bussarono alla porta e Alexis aprì ai suoi ospiti.
-Con loro...- Martha spalancò la porta sorpresa più che mai nel vedere Katherine e il piccolo Sammy.
-Salve signora Rodgers...spero di non disturbare- si accertò Kate, entrando in casa.
-No...no, figurati cara...solo...- le fece un gesto con la mano per dire che non importava.
-Kate userà il soggiorno per cambiare Samuel, io vado un momento disopra per fare lo stesso- Alexis corse in aiuto di sua nonna.
-Va bene...-
Dieci minuti dopo, Alexis scese le scale con dei semplici jeans chiari e una t-shirt. Samuel indossava dei bermuda verde militare e una polo bianca con la stampa di un personaggio dei fumetti.
-Hai avvertito tuo padre?- si informò Kate, sistemando la divisa di suo figlio in modo da non lasciare pieghe.
-Si...- Martha lanciò un'occhiata a sua nipote.
-Bene, allora possiamo andare...- disse, prendendo la stampella e il borsone, per poi guardare le due rosse e dirigendosi alla porta.
-Non lo hai detto a tuo padre?- le sussurrò.
-No...non voglio dirglielo finché non tornerò questa sera, lo conosci e voglio capire che tipo di persona è questa Kate- fece spallucce.
-Il tuo segreto è al sicuro cara...divertiti- le lasciò un bacio sulla guancia.
 
-Non vuoi proprio dirmi dove è andata?- chiese curioso Castle.
-No...ho promesso di non dirtelo, ma stai tranquillo, sono sicura che sia in buone mani- lo rassicurò lei.
-Ha un ragazzo? E' per questo che non vuoi dirmelo?- indagò a fondo.
-No...ma non sarebbe una cattiva idea- un'occhiata fulminea la colpì in pieno.
-Ciao papà!!- Un tornado dai capelli rossi invase la stanza sorprendendoli -Hai già cenato? - gli chiese entusiasta.
-Io no...perché?- chiese ancora frastornato.
-Perché ti ho portato una sorpresa- gli fece l'occhiolino, facendo segno a qualcuno di entrare.
Un altro tornado prese alla sprovvista lo scrittore, saltandogli addosso.
-Ciao!- due occhioni verdi lo sorpresero. Era una settimana che non li incontrava.
-Samuel?- si sorprese Richard con un sorriso che si spense -Dimmi che non sei scappato...- pregò.
-Non è scappato, altrimenti sarebbe andato in punizione a vita- la voce femminile, ormai nota, lo fece saltare dal divano per accertarsi della reale presenza della donna. Se la trovò davanti a se con tre buste del Billy Burger e lo sguardo sereno. Era una bellissima donna, anche in jeans e maglietta.
-Ciao...- la salutò sorpreso -...un momento, è lei la persona con la quale sei uscita?- si voltò verso la figlia.
-Non lo avevi detto a tuo padre?- la donna guardò seria la povera ragazza.
-Lo avevo detto alla nonna e mi sono dimenticata di chiamare papà- cercò di scusarsi.
I due adulti sospirarono, era un'adolescente.
-Ceniamo?- propose Samuel, rompendo il silenzio che si era creato.
-Si...certo...- Richard andò ad aiutare Kate con le buste e la condusse alla tavola.
-Che cosa avete fatto?- chiese Richard, curioso di sapere come avevano passato il pomeriggio.
-Siamo andati al parco giochi lungo la costa- lo informò Kate.
-Abbiamo preso un mega zucchero filato, poi siamo andati sulle giostre e la casa degli specchi- si intromise Sammy, mangiando il suo hamburger.
-Abbiamo fatto anche una gara allo spara tutto- Alexis sorrise al ricordo -Io e Sammy contro Kate-
Kate? Richard si sorprese di tanta confidenza. -E chi ha vinto?-
-Mamma...ma non vale, lei usa la pistola tutti i giorni- si lamentò Samuel.
-Hai detto tu che non dovevo farti vincere apposta!- gli fece l'occhiolino sua madre.
Passarono la cena mangiando schifezze e parlando di Alexis e Sammy, così non c'erano possibili argomenti che avrebbero rovinato tutto.
-Santi...avrei bisogno di usare il bagno...- chiese imbarazzata Kate.
-Oh...certo...la porta a sinistra dello studio- le indicò, vedendola già alzata.
-Grazie- annuì avviandosi in quella direzione.
 
Kate si lavò le mani e intanto che c'era si rinfrescò il viso, guardando il suo riflesso sullo specchio enorme. Sospirò ed uscì dal bagno, trovandosi nello studio dello scrittore. Sopra alla scrivania, c'era un oggetto che attirò la sua attenzione. 'In a Hail of bullets' era il volume che l'aveva attratta.
Si avvicinò e ne accarezzò i bordi sognante.
 
-Sono sicura che non mi piacerà...-
-Certo...certo, avevi detto la stessa cosa per Harry Potter e dopo sappiamo entrambe come è andata a finire- la raggiunse una donna molto bella, con il sorriso che assomigliava molto al suo.
-Oh...andiamo, un giallo?- la guardò scocciata.
-Un romanzo del mistero e ti garantisco che non ti deluderà- insistette la donna.
-Mamma...ho degli esami da preparare- cercò di divincolarsi.
-Lo so...ma ne hai dati tantissimi e ti sto dicendo che hai bisogno di una distrazione e sono sicura che Mr. Castle potrà aiutarti in questo- le fece l'occhiolino, lasciandogli sulle mani la sua copia di 'In a Hail of Bullet'.
 
-Hey! Mamma stai bene?- la voce di suo figlio la destò dal ricordo, facendole riempire il cuore di nostalgia, ma camuffandolo con un sorriso per guardarlo senza preoccuparlo ulteriormente.
-Si...sto bene, stavo solo pensando- si giustificò, notando gli sguardi degli altri presenti.
-Non avrei dovuto lasciarlo li sopra...- si maledì Richard, notando cosa l'avesse trattenuta.
-Tranquillo Castle, questa volta non riguarda te...quindi evita di dire cose che non dovresti- lo fermò lei, facendolo annuire.
-Che facciamo adesso?-
-Guardiamo un film?- propose Samuel.
-Si è fatto tardi in realtà...e domani c'è scuola, sarà per un'altra volta- gli disse sua madre.
-Ma...-
-Niente ma...devi anche finire i compiti!- gli ripeté.
-Va bene...- sospirò, avviandosi per salutare Martha e Alexis.
-Stai bene?- Kate si voltò per guardare la mano dello scrittore che si era appoggiata al suo braccio e poi incontrare gli occhi di lui. Richard si staccò immediatamente, notando lo sguardo severo della donna, capendo che era stato eccessivo quel contatto.
-Sto bene ho detto...e se anche fosse, non ne avrei parlato sicuramente con te- lo guardò severa.
-Andiamo mamma?- Sammy la prese per mano.
-Si...saluta Castle che andiamo-
-Perché lo chiami per cognome? Lui non è un sospettato!!- ridacchiò il piccolo.
O forse lo era per lei e anche Martha lo pensava, però la cosa fece solo ridere tutti.
-Saluta Richard e andiamo, si è fatto veramente tardi- sospirò Kate, prendendo la sua borsa e cercando le chiavi dell'auto.
-Ciao Rick- Sammy lasciò un bacio sulla guancia del suo papà e raggiunse sua madre.
-Buonanotte- li salutò Kate, aprendo e chiudendo la porta alle loro spalle.
 
-Wow…è andata bene, no?- Richard si voltò verso le sue rosse preferite per ricevere un po’ di supporto.
-Quella donna è straordinaria- commentò Martha, sorprendendo tutti.
-Come fai a dirlo? Non ci abbiamo passato tanto tempo insieme per dire una cosa simile- suo figlio voleva capire cosa avesse visto in lei.
-Io non posso basarmi sul passato come te, questo è certo, ma oggi l’ho vista con Alexis e il piccolo Sammy, è straordinaria-
-Credo anche io che sia una persona speciale- confessò Alexis -Oggi, quando l’ho vista a scuola…pensavo che avrebbe rifiutato la richiesta di Sammy di stare con loro il pomeriggio e, invece, ha accettato!!- era ancora entusiasta di quell’avvenimento.
-E non era tenuta a farlo- continuò Martha -Poteva dirle di no, poteva dire di no a cenare qui a casa nostra tutti insieme, poteva negare a Sammy di passare una serata con tutti noi…e sarebbe stato comprensibile visto quello che mi hai detto, spero vivamente che le cose tra di voi si sistemino in fretta e magari…-
-Mamma!!!- la fermò dal continuare la frase.
-La nonna ha ragione, Kate è una donna diversa da quelle che hanno frequentato questa casa, non sarebbe male trovare un equilibrio tra noi tutti- intervenne Alexis, lasciando Richard a bocca aperta per quella coalizione inaspettata. Nella sua mente sarebbe stata una cosa fantastica, riappacificarsi con Kate per poter fare da padre a suo figlio, ma arrivare ad amarsi come se niente fosse…doveva essere una persona che credeva alle favole, perché era una cosa impensabile.
-Io vado a dormire, buona notte papà- Alexis lo risvegliò dai suoi pensieri tormentati.
-Vado anche io…ma prima vorrei chiederti se le dirai mai il motivo per il quale non ti ricordavi di lei e del vostro bambino- sua madre sapeva guardarlo e toccarlo nei punti più profondi della sua anima.
-Non so…non penso sia una motivazione plausibile per giustificarsi-
-Forse…allora, invece di giustificarti, potresti chiederle semplicemente scusa e chiederle se puoi entrare nella vita del vostro bambino e farle capire che sei un buon padre e una brava persona per poter ricoprire questo ruolo- gli accarezzò il viso, salutandolo e salendo le scale per andare a dormire anche lei.
 
 
Angolo Autrice.
Ciao a tutti, scusate per l’immenso ritardo nell’aggiornare questa storia, ma ho avuto un anno pieno e non sono riuscita ad andare a vanti. Ora, però, sono qui e non vedo l’ora di concludere questa ff e seguire le vicende dei nostri protagonisti. Cosa succederà tra Rick e Kate? Riusciranno a trovare un punto di incontro? Lei riuscirà a affievolire la fiamma ardente della rabbia che prova per lui? Alexis sembra molto attratta dal rapporto tra Sam e Kate, un rapporto che lei non è stata altrettanto fortunata di vivere e forse potrebbe trovare in Kate la figura femminile che potrebbe aiutarla nel mondo dell’adolescenza.
Grazie per i vostri commenti, spero di riceverne ancora e vi do appuntamento al prossimo capitolo.
A presto.
Francy.
  
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