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Autore: Fedetina    24/10/2018    2 recensioni
"Ok….una parte di me ha sempre temuto che, prima o poi, una qualche sua promessa sposa venisse a reclamare il titolo di principessa, d’altronde se sono sopravvissuti Broly e Turble, sarebbe stato folle escludere che per lo spazio non ci fosse qualche altro Sayan" (Tratto dal primo capitolo)
Cosa succederebbe se la madre di Vegeta tornasse in vita e decidesse di andare sulla Terra per cercare suo figlio? Questa storia vede come protagonisti la famiglia del principe dei Sayan che dovrà vedersela con una nuovo personaggio, la regina Rosecheena appunto. Raccontata dal punto di vista di Bulma, moglie nonché madre! Due madri diverse, due donne agli antipodi ma accomunate dall'amore verso lo stesso uomo, seppure in forme differenti.
Genere: Comico, Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bra, Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chiudo il pc sul quale sto lavorando da questa mattina…sono le 19 e finalmente stacco. Non avendo riunioni, ho preferito continuare i miei calcoli da casa e ora, dopo una giornata al computer tra numeri, simboli e parentesi, ho bisogno di un bel bagno caldo.
Con un’applicazione di ultima generazione faccio partire, a distanza, il getto d’acqua nella vasca del mio bagno privato…tempo di riempimento 3 minuti, i vantaggi di avere una casa domotica!
Mi avvio al piano di sopra, nel frattempo contatto mio figlio tramite sms per sapere a che ora intenda tornare a casa…risposta: “non prima delle 20,30, sto aiutando Goten con i compiti!”. Fingo di crederci.
Bra e Rosecheena sono al parco e facendo velocemente due calcoli, mi rendo conto di avere un po’ di tempo per rilassarmi prima della cena, dal momento che non devo neanche cucinare.
Domani è il grande giorno, la regina partirà per andare a trovare Turble, così ho pensato bene di ordinare dal miglior ristorante della città e fare recapitare tutto a casa…è un’occasione speciale, la nostra ultima cena tutti insieme, così ho optato per qualcosa a domicilio, non volendo rischiare di combinare disastri culinari proprio l’ultimo giorno! Inoltre, così facendo, posso star tranquilla che la regina non avrà da ridire sulla qualità del cibo.
Da quando i due sayan purosangue si sono riappacificati, in casa c’è una strana calma e una piacevole armonia. Rosecheena non manca mai di rivolgermi le sue frecciatine taglienti, e apparentemente sembra che tra noi nulla sia cambiato rispetto ai primi giorni di convivenza. Sebbene continuiamo a punzecchiarci a vicenda, sappiamo entrambe quanto il nostro rapporto si sia consolidato!
Si allena tutti i giorni con Vegeta, e qualche volta anche con Trunks. Nelle ultime settimane ha accompagnato Bra a scuola praticamente tutti i giorni, senza considerare le passeggiate al parco e gli innumerevoli gelati.
Strano come una persona di cui ignoravamo l’esistenza fino a qualche settimana fa, oggi sia diventata indispensabile, un tassello fondamentale delle nostre vite.
Sono felice che abbia finalmente trovato il coraggio di partire per andare dal suo secondogenito, e anche se ci mancherà, noi tutti sappiamo che tornerà presto a trovarci.
Non mi sono ancora chiari i suoi programmi, e penso che neanche lei ne abbia uno definito nei minimi dettagli… tutto dipenderà dalla reazione di Turble! Capisco la scelta di partire e l’esigenza di trascorrere del tempo anche con l’altro suo figlio. Magari torneranno tutti insieme a trovarci e penso che sarebbe meraviglioso…la famiglia finalmente riunita.
Sorrido, mentre entro in camera. Mi spoglio completamente e mi dirigo in bagno…il vapore caldo fuoriesce non appena apro la porta e un delicato odore di vaniglia si diffonde nella stanza. Chiudo gli occhi e mi rilasso solo inebriandone l’essenza.
Quando li riapro, qualcosa richiama la mia attenzione…la battle suits di Vegeta giace abbandonata ai piedi della vasca…sollevo lo sguardo e scorgo la sua figura completamente immersa.
Mi sorride compiaciuto, immaginando quella che sarà la mia reazione. Superato lo smarrimento iniziale, parto all’attacco “ti dispiace uscire immediatamente dalla vasca che IO ho riempito per potermi farmi un bagno in santa pace?” più che una domanda, è un ordine.
“Non ci penso neanche” e si sistema meglio, lasciando intendere che non si schioderà da quella posizione per niente al mondo.
Sbuffo “potresti, almeno, spostarti un po’? non vedi che non ci entro?” con scarsissima agilità cerco di farmi spazio tra le sue gambe
“non è colpa mia se sei ingombrante!” sorride sghembo.
“Qui l’unico ad essere di troppo sei tu, dato che avevo intenzione di rilassarmi da sola” mi siedo di fronte a lui, cercando di allungare le gambe tra le sue.
“Ma io sono arrivato prima!”
lo fisso per qualche secondo, pensando ad un modo per metterlo a tacere “guarda che se volevi fare il bagno con me, bastava dirlo!” lo stuzzico un po’, allungando il piede verso la sua coscia muscolosa.
Mi fissa per un nanosecondo basito, poi il suo sguardo si fa ardente e il sorriso malizioso…la sua mano scivola sulla mia gamba, salendo lentamente verso il ginocchio…continuiamo a fissarci e leggo nei suoi occhi un certo desiderio
“Non provocarmi Bulma, altrimenti sai come ti finisce!”
“E come finisce, sayan?” mi mordo il labbro, nel tentativo di farlo capitolare definitivamente.
La sua mano torna continua ad accarezzarmi, soffermandosi sulla caviglia
“Così..” e l’ultima cosa che vedo è il suo sadico sorriso, prima di sentirmi trascinata sott’acqua…si…lo stronzo mi ha tirato dal piede, dopo un trattamento non poco sensuale, regalatomi solo per farmi abbassare la guardia. Il tutto alla velocità della luce…questa me la paghi Vegeta!
Riemergo, tossendo e sputando fuori l’acqua ingoiata… “stronzo” sputo fuori, con quel poco di ossigeno che ho nei polmoni “sei un maledetto sadico” e le mie imprecazioni sono accompagnate dalla sua risata divertita…sembra che farmi perdere le staffe sia il suo passatempo preferito.
Non riesco a riprendermi del tutto, che l’animale che mi sono scelta come compagno, mi afferra dalla vita, portandomi su di sé.
Smette improvvisamente di ridere e torna a fissarmi con quello sguardo languido a cui non so resistere “scommetto che ti piace” e si fionda sul mio collo…ora potrei avere mille ragioni per sottrarmi alla sua volontà e prenderlo a schiaffi…ma in fondo il respiro e le mani di Vegeta sul mio corpo sono un’efficace distrazione da qualsiasi mio intento omicida nei suoi confronti.
L’atmosfera si surriscalda velocemente, mentre ci baciamo in maniera poco casta, mantenendo sempre il contatto visivo. Scivolo sul suo corpo, pronta a sentirlo scorrere dentro di me. Ci guardiamo ancora mentre posiziona il suo sesso verso di me, chiudo gli occhi solo per gustarmi il momento di estremo piacere che già so proverò tra un secondo, inarco leggermente la schiena e….
“Mammmaaaaaaa, siamo a casa!”
sgrano gli occhi, trovando Vegeta con un’espressione se possibile, più spaventata della mia. Bra è tornata e conoscendola, entrambi sappiamo che a breve si fionderà qui, non trovando nessuno al piano di sotto.
“Merda…Vegeta devi nasconderti”
“Cosa? Stai scherzando spero…esci e valle incontro.”
“Ma sono nuda!”
“Bè lo sono anch’io!”
Persi nel nostro momento di panico, non ci rendiamo conto che Bra ha appena varcato la soglia della nostra camera da letto…la porta del bagno è rimasta aperta per cui non appena sento i suoi passi avvicinarsi, immergo Vegeta sott’acqua, afferrandolo per la testa con poca grazia.
“Ciao tesoro, sei già a casa?”
“Si mamma, sta diluviando, non hai visto fuori?” perfetto…Bra sembra non essersi accorta di nulla.
“Ehmm..no!”
“Dov’è papà?” mentre me lo chiede, Vegeta scalpita leggermente, facendo intendere come la mancanza di ossigeno inizi a farsi sentire…cosa mi invento? La GR è spenta, quindi decido di improvvisare “è uscito a prendere il gelato!”
“Il gelato?” chiede non del tutto convinta.
“Si…sai, per la nonna! Domani parte e lei va matta per il gelato”
Vegeta mi dà un pizzicotto sulla coscia…vorrei ammazzarlo se solo non dovessi fingere davanti a mia figlia.
“Papà fa sempre il duro ma sono sicura che la nonna gli mancherà.”
“Già…Bra tesoro, perché non chiami nonna Bunny e le ricordi l’ora di cena…non vorrei che arrivino in ritardo anche oggi”
“Ok mamma…ci raggiungi di sotto?”
“Si…due minuti e arrivo.”
Bra mi sorride, saltellando verso il corridoio, ignara della farsa a cui ha appena assistito.
Vegeta sbuca fuori ormai al limite “non lo fare mai più!” ora è lui a tossire.
“Avevi forse un’idea migliore?”
“Cosa ti è saltato in mente? Il gelato poi…non potevi trovare scusa più idiota” prende l’asciugamano sul bordo della vasca, si alza, sistemandoselo intorno alla vita.
“Sempre meglio che farci trovare nudi qui dentro, non credi?” lo guardo in cagnesco, portandomi le braccia al petto.
“Tu sei completamente fuori di testa”
“quanto la fai lunga…ho improvvisato…e poi…così siamo pari”
“Siamo pari ehhh?” ecco che la sua verve competitiva viene nuovamente a galla. Quando Vegeta assume quell’espressione non è mai un buon segno, e infatti mi prende di peso dalla vasca, posizionandomi sulla sua spalla. “Mettimi giù, maledetto scimmione, cosa pensi di fare?” cerco inutilmente di divincolarmi, scalciando a più non posso.
“non avresti dovuto sfidarmi Bulma…ora te ne pentirai” si sposta in camera, lanciandomi con poca delicatezza sul letto
“Vegeta non è il momento di giocare, Bra è di sotto” un certo allarmismo traspare dalla mia voce.
“Quindi…non ti conviene perdere altro tempo” mi raggiunge sul letto, bloccandomi le mani ai lati della testa. Mi sorride con fare provocatorio, e io non posso che assumere la stessa espressione di sfida…in fondo abbiamo ancora un po’ di tempo e non sarebbe male finire quello che avevamo interrotto.
“Non ti arrendi mai, principe.”
“Non è nella mia natura!” il suo tono sensuale abbatte qualsiasi mio tentativo di resistenza.
Sollevo il viso, cercando le sue labbra…famelico mi viene incontro. La passione ci accende senza neanche rendercene conto riprendiamo la nostra corsa verso il piacere.
*****
A cena ci sono tutti…compresi i miei genitori…sono tutti molto rilassati, Vegeta e Rosecheena non parlano molto ma non sembrano infastiditi dal chiacchiericcio continuo che c’è tra me, mia madre, mio padre e i ragazzi. Siamo al dolce quando nonna Bunny con la solita aria di chi non ha mai un pensiero negativo per la testa richiama la mia attenzione “Bulma cara, stasera ti sei davvero superata con questa ottima cena…hai preparato tutto da sola?”
Trunks e Bra se la ridono sotto i baffi.
“No mamma, ho ordinato tutto dal ristorante dietro l’angolo” sarebbe inutile fingere doti culinarie che non ho.
“Non l’avrei mai detto” Rosecheena non perde occasione di intervenire con un commento sarcastico
“L’ho fatto solo per evitare di sentire le vostre lamentele!” ribatto, fingendomi offesa “e poi vorrei proprio vederti cucinare vostra maestà!”
“Non mi sfidare donna, sarei comunque più brava di te!”
“Non che ci voglia poi molto” anche Vegeta, in un improvviso slancio di interazione, decide di prendermi di mira. Se il mio sguardo potesse uccidere, mio marito sarebbe già stecchito.
“Bè non sarò un asso ma me la so cavare” cerco di difendermi dalle accuse assolutamente fondate che mi vengono rivolte.
A questo punto Trunks scoppia a ridere, attirando l’attenzione dei presenti “non te la prendere mamma, ma papà ha ragione, in cucina sei un completo disastro!”
“Brutto ingrato, dopo tutte le pappine che ti ho preparato!” punzecchio il suo braccio con la forchetta.
“siii...peccato che una volta hai dimenticato i fornelli accesi, rischiando di farci saltare in aria” continua a ridere, sotto la sguardo divertito dei presenti.
Anche Bra, contagiata dall’ilarità del fratello, rimarca la mia inettitudine in cucina “ti ricordi, Trunks, di quella volta in cui mamma per il compleanno di papà ha tentato di preparare una torta, ma ha sbagliato i tempi di cottura e quando l’ha tirata fuori era completamente bruciata?”
L’allegria delle mie piccole pesti contagiano tutti, me compresa che non riesco a non ridere ripensando a quella giornata infernale, in cui ho finalmente realizzato che la cucina non era proprio il mio forte, per quanto mi ci impegnassi.
“A proposito di compleanni, Rosecheena, quando è nato Vegeta? Lui non ricorda di averlo mai festeggiato per questo abbiamo scelto una data a caso, ma ora che sei qui possiamo risolvere il mistero” mia madre si rivolge a sua maestà, seriamente interessata a scoprire la verità neanche si trattasse della cosa più importante del mondo.
Il tutto sotto lo sguardo truce di Vegeta che odia essere al centro dell’attenzione…particolare che mia madre sembra dimenticare ogni volta.
A questo punto tutti gli occhi sono rivolti alla regina dei sayan, che si rigira, nervosamente, il bicchiere tra le mani “io...non me lo ricordo! Ho…ho ancora qualche problema a ricordare le date precise” non lo ammetterebbe mai, ma è molto dispiaciuta, lo si intuisce dal linguaggio del suo corpo, ha lo sguardo basso e non riesce a stare ferma con le mani.
Per una buona volta mia madre ha il buon senso di tacere, evitando ulteriori domande, ma è Vegeta che stupisce tutti “Non importa…in fondo è solo una stupida tradizione terrestre quella di festeggiare ogni singolo avvenimento” guarda sua madre, le sorride e poi rivolge a me il solito tono canzonatorio “d’altronde quando uno non ha nulla da fare, impegna il suo tempo con queste sciocchezze!”
Non provocarmi sayan “Sciocchezze? Ma se l’ultima volta hai messo il broncio perché non ti ho fatto il regalo!”
Tutti ridono, non preoccupandosi di suscitare l’ira del principino, che nel frattempo ha assunto un bel colorito rosso…non saprei dire che per la rabbia o la vergogna “non è assolutamente vero!”.
Anche Rosecheena sorride e sono sicura che abbia gradito molto il tentativo di suo figlio di spostare l’attenzione su un altro argomento... “certo che non ci si annoia mai in questa casa!”
“Nonna ti andrebbe di vedere il nostro album delle foto? Così recuperiamo il tempo perso!” Bra si rivolge alla regina con i suoi occhioni carichi di un entusiasmo che solo i bambini possono avere.
“oh ma che splendida idea tesoro!” anche nonna Bunny condivide la stessa allegria, elargendo l’immancabile commento melenso.
“Ne sarei contenta!” Rosecheena non si scompone più di tanto anche se immagino non veda l’ora di sapere tutti i dettaglia della vita di suo figlio, mentre Vegeta guarda Bra con dolce rassegnazione, scuotendo leggermente il capo.
C’è felicità dell’aria, e quella serenità che negli ultimi giorni troppo spesso è mancata…guardo tutti i presenti, soffermandomi su mia suocera, che ascolta assorta la conversazione tra Trunks e suo nonno su un nuovo tipo di impianto stereo, partecipando anche con alcune domande. Mia madre sistema la coda di Bra, spostandole i ciuffi ribelli dietro le orecchie...e poi c’è Vegeta, con quell’espressione dolce, rilassata e soddisfatta che poche volte traspare dal suo viso…richiamato dal mio sguardo, si volta verso di me, regalandomi un impercettibile sorriso. Gli sorrido di rimando, felice e innamorata come la prima volta che il mio cuore ha iniziato a battere per lui...darei il mio cuore per vederlo sempre così!
******
Siamo sulla rampa di lancio, la navicella è pronta per il decollo mentre controllo ancora una volta che tutto sia perfetto e che le coordinate siano giuste.
“Allora nonna, quando torni a trovarci?” Bra la richiama, prendendole la mano, in un gesto che deve risultare ancora tremendamente strano per l’austera regina dei sayan.
“Non ne ho idea, piccola peste, ma ti prometto che tornerò…tu intanto continua ad allenarti, non devi battere la fiacca! Sei la principessa dei sayan, non dimenticarlo!” le scompiglia i capelli, passandole una mano sulla testa.
“Ok nonna, non ti deluderò!”
Si volta verso Trunks, che ha appena finito il giro di ricognizione all’interno della navicella.
“Quindi ci siamo” Rosecheena è leggermente emozionata mentre guarda suo nipote…in fondo mio figlio è stato il primo, in questa casa, con cui la regina ha trascorso del tempo da sola e non solo per allenarsi. Sono sicura che nonostante le differenze cromatiche, Trunks le ricordi in qualche modo un giovane Vegeta, ancora inesperto, ancora bisognoso di essere indirizzato. Per questo con lui ha sin da subito mostrato una certa empatia.
“Contattataci non appena arrivi! E se ti dovessi annoiare durante il viaggio, potresti usare questo” le porge un piccolo cofanetto.
“Cosa diavolo sarebbe?” chiede diffidente nonna Rosecheena, sotto lo sguardo divertito dei miei figli.
“È un cellulare…con questo puoi chiamare, mandare messaggi, ascoltare musica e giocare…ho salvato dentro i nostri numeri e alcuni giochi che sono sicuro ti piaceranno”
“Tsz! Secondo te la regina dei Sayan può perdere tempo con un aggeggio del genere? E poi chi dovrei chiamare, scusa?”
“Suuu nonna, non fare la guastafeste come papà…è un modo come un altro per sentirci pur essendo distanti…e poi devi stare al passo con i tempi, dato che hai un nipote adolescente” le sorride canzonatorio, facendole l’occhiolino.
“A volte dimentico che per metà hai geni terrestri, ragazzo!” quella che vuole sembrare una critica, tradisce il tono sorpreso della regina, che non si aspettava un regalo del genere da suo adorato nipote. Ma le emozioni non finiscono qui, Rosecheena sgrana gli occhi quando sia Trunks che Bra decidono di abbracciarla, stingendola tra di loro. È visibilmente in imbarazzo, anche se non fa nulla per svincolarsi da quella situazione. Ormai color prugna, resta immobile guardando malamente i ragazzi…sospetto, tuttavia, che sia più felice di quello che voglia far credere.
“Ci mancherai nonna!” ed è Bra a parlare per entrambi...in parte anche per me.
Il simpatico quadretto è interrotto dall’arrivo di Vegeta, che rivolge ai nostri figli il solito sguardo di rimprovero, giusto per ricordare loro come certi comportamenti “sdolcinati e invadenti” non si confacciano ai figli del principe dei sayan…peccato che non ormai anche i ragazzi hanno imparato come il suo atteggiamento sia dettato più dall’abitudine di mostrarsi sempre rigido che per reale convinzione.
“Un tempo ci si inchinava al cospetto della regina dei Sayan” esordisce, rivolgendosi ai ragazzi.
 “Già…un tempo…oggi però non è più così” Rosecheena gli regala un leggero sorriso, come a rassicurarlo di non essere infastidita da quelle premure decisamente “troppo terrestri”.
“Allora stai partendo” i ragazzi si allontanano per lasciare ai due sayan un minuto tutto loro.
“Ammesso che tua moglie sia stata in grado di sistemare questo catorcio” fingo di non aver sentito, anche perché non mi sembra il momento adatto di lanciarle un cacciavite contro.
“Grazie…per l’ospitalità e…be’…per il resto” L’entusiasmo di poco prima si è smorzato davanti ad un tentativo maldestro di esternare gratitudine per un perdono impossibile e per un epilogo inaspettato.  
Anche Vegeta sembra sforzarsi nel mostrarsi impassibile come sempre “Fa buon viaggio, mamma…e…torna presto”.
Continuano a fissarsi negli occhi…entrambi sanno cosa si nasconde dietro questo fugace scambio di battute. Emozioni represse, rancori sopiti e la consapevolezza di aver superato tutto senza bisogno di mille parole. Fedeli alla loro natura sayan fino alla fine, a quella compostezza e regalità che li accumuna oltre ogni immaginazione, preferiscono rimanere in silenzio ad ascoltare le palpitazioni accelerate dei loro cuori, piuttosto che perdersi in frasi che non sarebbero comunque in grado di proferire.
Parlano i loro occhi per loro, un nero che mai come adesso emana una luce accecante.
Li osservo e sorrido, felice che anche questa avventura si sia conclusa nel migliore dei modi.
È Rosecheena ad interrompere Il contatto visivo con suo figlio, richiamando la mia attenzione “Allora donna, è tutto pronto?”
A questo punto mi avvicino “Certo maestà…è tutto ok! Dovresti impiegarci un mese circa, per qualsiasi problema puoi sempre contattarci e le scorte dovrebbero bastarti per almeno tre mesi…inoltre…ho installato una piccola camera per allenarti, così non perderai tempo” questa non te l’aspettavi, vero? “in fondo non puoi certo permetterti di oziare per un mese intero…considerando la tua età, finiresti con l’arrugginirti” sorrido maligna.
“Stai attenta terrestre, posso sempre decidere di farti fuori!”
“Uhh che paura” la provoco.
La regina si fa serie e mi si avvicina con un atteggiamento poco amichevole, per un secondo temo davvero che voglia punirmi, soprattutto quando porta le sue mani sulla mia spalla. I miei timori si dissolvono poco dopo quando sento che mi stringe a sé…non posso crederci ma Rosecheena, l’odiosa, fredda e severa sovrana di tutti gli scimmioni, mi sta abbracciando. Resto immobile, con le braccia sollevate, cercando lo sguardo di Vegeta che ha assunto, nel frattempo la mia stessa espressione stupita…deve essere sconvolto più me da questo improvviso slancio di dolcezza.
“Prenditi cura del mio bambino, Bulma!” mi sussurra nell’orecchio. Perdo un battito nel constatare che non mi aveva mai chiamato per nome prima d’ora…così decido di ricambiare l’abbraccio. Ci stacchiamo poco dopo…la guardo visibilmente emozionata “lo farò!”.
Mi fissa ancora per un secondo, dopo di che si dirige verso la navicella…ci rivolge un ultimo sguardo prima di entrare e di chiudersi il portellone alle spalle.
Il rumore prodotto dall’avvio del motore costringe me e Vegeta ad allontanarci dalla rampa. Quando la polvere si dissolve e torna il silenzio, mi rendo conto che mio marito mi ha preso per mano. Non me ne ero neanche accorta. Gli rivolgo uno sguardo dolce e comprensivo.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, quando Vegeta mi sorprende, rivolgendosi a me, pur mantenendo lo sguardo verso lo stesso in punto in cui è scomparsa la navicella della regina “cosa ti ha detto mia madre? Prima, quando ti ha abbracciata!”
Lascio la sua mano, portandomi le braccia al petto “non ho nessuna intenzione di dirtelo!”
“Tsz! Ti conviene sputare il rospo, prima che ti faccia sul serio del male!”
“Vuoi piantarla di minacciarmi?” lo guardo in cagnesco.
Improvvisamente un pensiero mi distoglie da mio marito…una lampadina si accende nel mio cervello e non posso trattenermi dal ridere sotto i baffi
“Cosa ti prende ora?” mi chiede diffidente Vegeta.
“Sai tesoro” cerco di rimanere seria “stavo pensando alla reazione di tua madre non appena conoscerà la moglie di Turble”.
Ed ecco che anche lui, dopo aver probabilmente fantasticato su un loro ipotetico primo incontro, trattiene a stento una risata “Non ci avevo pensato…questa volta le viene di sicuro un infarto” e a questa sua constatazione, non riesco a trattenermi oltre, scoppiando in una fragorosa risata che contagia il mio principe anche se in maniera più elegante e garbata.
Torniamo in casa mentre mi asciugo le lacrime, con Vegeta al mio fianco che, come raramente accade, si è privato della corazza da Sayan, per ridere con me, complice e felice.
I nostri figli ci raggiungono, chiedendoci del perché di tanta allegria…condivido con loro i nostri pensieri, che, ovviamente non possono non trattenere un sorriso.
Prima di chiudere la porta d’ingresso, guardo un’ultima volta il cielo…penso a te Regina dei Sayan…vorrei dirti di non preoccuparti, e che tutto andrà per il meglio…ma in fondo so che non è necessario…sei una guerriera e le guerriere non si arrendono mai…sei la donna più forte e determinata che io abbia mai conosciuto. In queste settimane ti ho odiato, ascoltata, osservata, compresa e infine ammirata…e nonostante le diversità siamo inevitabilmente accumunate dall’amore verso lo stesso uomo…amori differenti ma ugualmente forti!
Sono sicura che ci rivedremo presto…nel frattempo terrò fede alla promessa che ti ho fatto…in fondo in quell’abbraccio hai voluto, in un certo senso, affidarmi il tuo bene più prezioso…tuo figlio! E io non mi sono mai sentita tanto lusingata…perché nonostante le incomprensioni e i mondi distanti da cui proveniamo, l’essere madre ci accomuna più di quanto non vogliamo ammettere.
Sono sicura che mi mancherai, quindi l’unica cosa che posso dirti è: “Torna presto Rosecheena!”
 
 
Ciao a tutti!
Siamo finalmente giunti all’epilogo…mi scuso innanzitutto per il ritardo, ma ho scritto e riscritto questo capitolo almeno dieci volte! Senza troppe pretese, ho cercato di scrivere questa storia che avevo in mente da un po’! Sono sicura che ci siano un sacco di errori e tante cose da rivedere, però ci ho provato, mettendo nero su bianco le mie emozioni e i miei sentimenti.
Trovo che questo sito sia meraviglioso perché consente di mettersi un po’ alla prova. Ho trovato ispirazioni nelle tante storie che ho avuto il piacere di leggere, e devo dire che alcune sono davvero meravigliose.
Sono molto legata a questo racconto, se non altro perché è la prima volta che mi metto in gioco “pubblicamente”! Ho cercato di fare del mio meglio e mi piacerebbe continuare magari migliorando il mio “stile” di scrittura. Spero che nel complesso la storia vi sia piaciuta!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto, commentato e seguito le avventure delle due protagoniste, dedicando anche solo un secondo del loro tempo. Non immaginate quanto sia stato bello condividere con voi una parte di me, che inevitabilmente si riflette nel modo di scrivere.
Alla prossima
Fedetina
 


 
   
 
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