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Autore: lady lina 77    13/07/2009    6 recensioni
Seguito de 'Il mio destino'. Mio caro e smemorato marito, grazie perché, anche se ti dimentichi sempre di tutto, non scordi mai di rendermi felice, grazie perché oggi sei qui con me e la nostra futura bambina… Già, hai capito bene, lei sarà un’altra principessa, lo scoprirai fra pochissimo! Grazie perché stai rendendo questa notte magica, come l’ho desiderata per nove mesi. Solo io, te e le nostre bimbe. Perché ti amo. Perché so che senza di te non potrei vivere nemmeno un giorno.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Amelia, Zelgadis Greywords
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finita... E mi dispiace... Però, come tutte le cose, è giusto che sia così. Questa storia e il suo predecessore mi hanno accompagntata quasi due anni e mi sono affezionata a tutti i personaggi che ho creato, ai piccoli Inverse-Gabriev soprattutto. Grazie a tutti quelli che l'hanno letta, commentata, messa fra le preferite e che hanno messo me fra gli autori preferiti (commossa!!!).

Spero di tornare presto con qualche altra idea e storia (Eheh,qualcuno qui spera nella trilogia ho scoperto leggendo nei vostri commenti, chissà che questa storia non diventi un nuovo 'Signore degli anelli' . Infiniti ringraziamenti ancora a tutti per avermi incoraggiata a continuare. GRAZIE!!!



“Uffa!!! Uffa, uffa e ancora UFFA!!!”. Lily ciondolò pigramente nel salotto, sbuffando annoiata ed imbronciata.

E a Lina venne da ridere nel vederla così. Stava facendo una fatica immane a mantenere il segreto, non era brava in quelle cose, ma doveva tenere la bocca cucita ancora per un po'. Sospirò e si sedette meglio sul divano, volgendo pigramente il viso verso la finestra. Nevicava. Immensamente, dolcemente... Ed era una cosa straordinariamente normale. Era la stagione giusta. E la neve scendeva talmente leggera, fitta e spessa che formava strane danze in cielo, prima di posarsi sul suolo completamente imbiancato. 'Proprio come... allora...' - pensò guardando sua figlia.

Era passato un anno e mezzo da quando avevano trovato quel luogo, quel piccolo spiazzo vicino ad un lago, in un bosco, dove avevano costruito la loro casa. E tante cose erano successe da allora... Cose piacevoli finalmente. Ritrovare Gourry, le sue figlie, imparare a conoscerle e a conoscere il SUO terzo bambino, Alex. Già, ormai lo considerava suo a tutti gli effetti e lui la adorava, ce l'aveva sempre vicino quando era in casa, stile cozza. E poi... era arrivata lei... Lina abbassò lo sguardo sul fagottino rosa che teneva fra le braccia, avvolta nelle coperte. E il suo viso si addolcì infinitamente. Il faccino tondo tondo, gli occhietti color del cielo come il papà e le sue sorelle e... un unico, finalmente rossissimo e buffissimo ciuffetto di capelli al centro della testolina, sopra la fronte. Era ora che qualche figlio assomigliasse anche a LEI!!! Era nata da una settimana, era minuscola e bellissima. E Gourry la adorava. Avevano tergiversato all'inizio, ma il desiderio di ritrovarsi suo e di Gourry, le insisenze delle bambine... “Beh Emma, che dire? Hai fatto in fretta a trovare la strada giusta per arrivare da noi, vero?” - le sussurrò abbassando la testa e baciandole la punta del nasino. Stranamente, sia lei che Gourry avevano sempre pensato che avrebbero avuto un'altra femmina, probabilmente erano specializzati nel fare femminucce loro due!!! Ma andava bene che Alex, vista la storia che si portava dietro, fosse l'unico maschio. Adorava quella bimba, rappresentava il suo riscatto, era la prova vivente che i sogni, anche quelli più irrealizzabili, possono sempre avverarsi. Se solo due anni priva le avessero detto che lei e Gourry avessero avuto un'altra figlia, probabilmente sarebbe scoppiata a ridere. E invece ora Emma era lì, vera e reale fra le sue braccia.

Il tonfo del divano dove era seduta, su cui si era stravaccata anche Lily la fece tornare alla realtà. La figlia maggiore, sempre più imbronciata, si stese, appoggiando la testa sulle sue gambe.

Mamma, perchè il papà ha portato al villaggio solo Amy e Alex e a me non mi ha voluto?” - disse arrabbiata.

Lina mascherò un sorriso. “E' un segreto!” - rispose con lo stesso tono che una volta usava Xelloss con lei - “Un segreto che scoprirari presto! Una sorpresa!”.

Lily sbuffò, poi si mise a sedere più compostamente accanto a lei, allungando una mano fino alla guancia della sorellina. “Spero sia una bella sorpresa almeno!” - sussurrò accarezzandola.

Sono sicura che lo sarà! Papà è bravo a fare sorprese, sai?” - le rispose Lina cercando di deviare il discorso. Se Lily insisteva, avrebbe finito per svuotare il sacco.

Lily la guardò incuriosita. Poi... “Mamma?”.

Si?”.

Lily inspirò profondamente, cercando un modo corretto per farle una domanda che le frullava in testa da un po'. Poi, titubante... “Senti... Ma papà... è stato il tuo unico innamorato?”.

Che cavolo...???” Lina la fissò sbalordita, arrossendo. Era impreparata a quella domanda!!! E non aveva mai amato parlare delle sue faccende private, la cosa la metteva in difficoltà anche con sua figlia. Ma forse era normale che Lily cominciasse a chiederle certe cose, stava crescendo... E il loro era diventato un rapporto strettissimo.

'Ok Lina, stai CALMA!!! E dosa le parole. E rispondi, DEVI rispondere!!!' - disse fra se e se, in imperventilazione. Poi, senza troppi giri di parole... “No! Non è stato l'unico innamorato! Ma è stato il primo...”.

EH???” - Lily la fissò ancora più confusa.

Ehm...”. Lina si accorse che stava facendo ancora più casino. Era davvero costretta a non esprimersi a monosillabi se voleva uscirne in fretta. E si trovò a pensare che Emma era la figlia meno problematica in quel momento, lei NON faceva domande, dormiva, faceva le sue poppate, sporcava pannolini e ogni tanto piagnucolava. Perchè anche Lily non era così??? “Ok, voglio dire che il tuo papà ed io ci siamo conosciuti tanto tempo fa, prima che io conoscessi chiunque altro. E io e lui siamo stati amici e compagni di viaggio per molto tempo, ce ne sono capitate di tutti i colori! Battaglie, pericoli, incontri con personaggi fuori dal comune. Ma ne siamo sempre usciti perchè insieme io e lui siamo imbattibili. Siamo vincenti, ecco!”.

Lily sorrise. “E ti sei innamorata?”.

Chi te le insegna queste cose???” - chiese Lina squadrandola, in evidente difficoltà.

Amy!”.

Lina sospirò. Amy era la peste di famiglia, ma era anche tremendamente incline alle romanticherie. Ancora non capiva da chi avesse preso, ma amava le favole con finale romantico e scontato in cui la malcapitata principessa spariva con suo salvatore, il principe azzurro... Esattamente le favole che invece lei da piccola odiava. Però... Era bello quella specie di bilancio, quel racconto della sua vita che l'aveva portata fino a quel punto, in quella stanza a spiegare a sua figlia come fosse diventata 'grande'. Nonostante l'ENORME imbarazzo. “No, non mi sono innamorata subito. Eravamo amici all'inizio. O almeno, all'apparenza lo eravamo. Ma forse hai ragione tu, ne ero innamorata ma ancora non lo sapevo. E lo stesso era per papà. E così, a un certo punto ci siamo lasciati, ognuno è andato per la sua strada, per fare nuove esperienze”. Lina si bloccò un momento. LEI aveva voluto andarsene, spaventata da quei sentimenti che allora, verso Gourry, non era ancora in grado di gestire. Ed erano stati separati per anni prima di rincontrarsi ad Atlas, prima della guerra che si era combattuta contro Elmekia e che li aveva visti nemici, su fronti diversi. “E... così...” - continuò titubante - “per un po' ho avuto un altro fidanzato, Dylan”. Fissò sua figlia, mentre il pensiero corse a lui. Da anni non ci pensava. Ma Dylan era stato importante, era stato quelle delle sue 'prime volte'. Di tutte le 'prime volte'. Forse sbagliando, perchè doveva essere Gourry, ma ciò che era stato non si poteva cancellare. Chissà che fine aveva fatto, chissà se stava bene e se anche lui, come lei, si era fatto una famiglia. Magari con quel disastro della sua ex allieva svampita Clarisse... Ridacchiò. Sembravano passati secoli, però, mentre i ricordi riaffioravano, di lui gli venne in mente solo il meglio e non ciò che li aveva fatti allontanare. La sua dolcezza, la sua testa da sognatore, il corteggiamento. E poi sì, anche le sue premure e la sua preoccupazione quando lei era giò incinta di Gourry ed aspettava Lily. Non era mai riuscita a ringraziarlo per aver indirizzato lo spadaccino a casa sua, dai suoi genitori a Zephilia, quando aveva partorito. Se non fosse stato per Dylan, forse lei e Gourry non si sarebbero più rivisti...

E poi? Mamma ti sei incantata? Racconta!” - la esortò Lily strattonandole la manica del maglione.

E poi...” - Lina sorrise e la abbracciò insieme ad Emma - “E poi ho rivisto il tuo papà e ho capito che amavo lui. E sei arrivata TU!”.

Lily finalmente rise. Stava per risponderle quando la porta d'ingresso si aprì e Gourry entrò in casa, pieno di pacchi regalo fra le braccia. Li posò per terra e poi, dopo uno sguardo d'intesa con Lina, si diresse verso sua figlia che lo guardava confusa.

Papà, cosa sono?” - chiese Lily guardando i regali sparsi sul pavimento in legno.

Lo spadaccino si inginocchiò davanti a lei, poi le accarezzò i capelli, stringendola a se. “Sono regali per te! Non ricordi che giorno è oggi?”.

La bimba ci pensò su. “No”.

Lina si avvicinò a loro, inginocchiandosi anch'essa davanti a sua figlia, con la piccola Emma fra le braccia. “Beh, diciamo che sei anni fa... a quest'ora avevo un gran mal di pancia e prima di sera sei nata tu”.

Gourry scoppiò a ridere. “Esattamente! E' il tuo compleanno Lily e questi sono tutti i regali per te! Non me lo sono dimenticato questa volta, visto? I regali per la mia bambina più speciale, quella che mi ha reso papà! Hai già sei anni, stai diventando davvero grande”.

Lily non disse niente ma lo abbracciò fortissimo. Era bello sentirsi 'speciale'. E grande. Lei era la sorella maggiore... “Davvero sono tutti regali per me?”.

Certo” - rispose Lina - “Te l'avevo detto che era una sorpresa, per questo non potevi andare al villaggio con papà e i tuoi fratelli. Erano andati a prenderli visto che li avevamo ordinati di nascosto. Abbiamo passato giorni ad osservarti e a cercare di capire cosa volevi”.

Posso aprirli?” - chiese la bambina eccitata. Era felice. Non per i regali ma perchè se ne erano ricordati ed erano tutti insieme. L'anno prima avevano festeggiato il suo compleanno in una casa ancora in costruzione, era ancora tutto un cantiere. Ma quell'anno era perfetto!

Non subito!” - rispose Gourry strizzandole l'occhio - “Fuori, con Amy ed Alex, c'è un'altro regalo che però... è ancora in fase di perfezionamento. Diciamo che per adesso è una sorpresa per la mamma visto che ci ha dato Emma”.

Stavolta era Lina ad essere smarrita e a non capirci un accidente. Di cosa parlava Gourry? E... dove cavolo si erano ficcati Amy e Alex? Fuori nevicava e faceva un freddo bestiale!

Lily corse fuori velocemente, eccitata, mentre Gourry, con sorriso furbo, si avvicinò alla moglie e le prese Emma. “Vai fuori! Ci penso io a lei!”.

Gourry, con quella faccia non me la racconti!” - gli disse minacciosa.

Lo spadaccino ridacchiò. “Eheh, da me non saprai niente, fai fuori a vedere! E' un mio regalo in collaborazione con Phillionel ed Amelia. Una mia idea che loro mi hanno approvato e aiutato a realizzare! Esci, curo io Emma!”.

Lina lo fissò scettica, poi guardò la bimba che, sveglia, fissava tranquilla il viso del papà. “Ok, vado! Ma tu... lasciala stare e non spettinarle il ciuffetto sulla fronte!”.

Gourry le sorrise a trentadue denti. “Sai che è più forte di me! Avete i capelli uguali. Non puoi chiedermi di non farlo, Emma è la mia piccola Lina in miniatura. E' la piccola di casa, quindi cocca di papà!”.

Lina lo guardò storto, poi sbuffò e raggiunse i figli di cui sentiva le risate allegre fuori. Chissà che aveva combinato Gourry?

Le bastò varcare l'uscio di casa per bloccarsi stupita. Il suo viso si addolcì, mentre i suoi occhi incontrarono altri occhi color ghiaccio. “Askar...”.

Il cane che le era stato amico nel periodo più buio della sua vita era lì, davanti a lei, circondato dai suoi bambini che cercavano di farla giocare... Lily ed Amy le accarezzavano la testa mentre Alex, che ormai aveva due anni, gli correva intorno divertito.

Appena la vide, Askar si staccò dai bimbi e, guaendo, le corse incontro, saltandole in grembo e leccandole la faccia eccitata.

Mamma, ti riconosce!” - esclamò Amy correndole incontro.

Askar, sei proprio tu!”. Lina la abbracciò. Non lo aveva mai detto a nessuno ma Gourry doveva averlo capito. Lei amava quel cane.

Suo marito la raggiunse sulla soglia, con Emma avvolta in una pesantissima coperta fra le braccia. “Sapevo che ti avrei stupita e che lo volevi!”.

Gourry, ma come...? Tu non volevi cani” - disse lei avvicinandoglisi ed abbracciandolo.

Gourry la strinse fra le braccia. “Ho scritto a Phil e gliel'ho chiesta. Gli ho detto che voleva essere il mio regalo per te, per avermi dato Emma. E lui ed Amelia sono stati ben contenti di regalarmela”. Le si avvicinò e le baciò le labbra. “Quindi... Grazie Lina!”.

Grazie a te!” - rispose lei dolcemente, affondando il viso nel suo petto. Era incredibile la capacità di Gourry di riuscire a stupirla. Sempre. Da sempre! Era una capacità che non aveva mai perso. Lui aveva sempre saputo cosa lei volesse davvero.

Oh, dimenticavo!” - esclamò lo spadaccino - “Insieme al cane, mi è stata recapitata una lettera per te da parte di Amelia.

Askar corse in casa, seguita dai bambini eccitati e contenti. E Lina e Gourry li seguirono, chiudendo la porta dietro di loro.

La maga si sedette sul divano di nuovo e aprì la lettera, leggendola avidamente. E Gourry ed i bimbi si sedettero accanto a lei, imitandola. Askar si appollaiò ai piedi della maga, gustando quell'attimo di pace e silenzio.

E allora, che dice Amelia?” - chiese Gourry dopo infiniti minuti in cui i suoi figli avevano ripreso a tormentare il cane.

Lina gli picchettò scherzosamente la lettera sulla fronte ridendo. “Dice che la tua fiamma Stella si sta per sposare con Felton!”.

Gourry arrossì e non rispose. Non sapeva davvero che cosa dire, Stella NON era stata una sua fiamma!!! Certo, il destino era stato contro di loro, ma ora era felice di non aver 'concluso'. Sarebbe stato un grosso errore, il più grosso della sua vita! Ma Lina era scherzosa e serena, scherzava.

E poi...” - lo sguardo della maga si addolcì - “e poi dice che lei e Zel fra pochi mesi avranno un bambino!”.

Gourry sorrise. “Davvero?”. Era stupito... Non credeva fosse una cosa possibile...

Già”. Lina si appoggiò al suo petto, chiudendo gli occhi serena. Era felice per la sua amica, sapeva quando lo desiderasse... Amelia le era stata vicina mentre viveva l'inferno, senza chiederle nulla, senza negarle l'amicizia anche quando lei dava il peggio di se... Amelia, la paladina della giustizia stava per diventare mamma. Il giusto finale... E anche Zel, e Lina ne era sicura, avrebbe trovato pace alla sua condizione grazie a suo figlio. La pace che aveva trovato lei. Non era pentita della scelta di aver abbandonato la magia, era pienamente appagata da ciò che aveva ora. Anche se a volte, un po' di nostalgia per quell'energia che la faceva sentire fortissima, c'era... Ma apprezzava che Gourry avesse smesso di insistere, altrimenti forse avrebbe ceduto.

Lina, c'è ancora una cosa che non ti ho detto!” - esclamò Gourry a bassa voce.

Cosa?”.

Askar! E' in dolce attesa anche lei... E questo è il regalo futuro per i bambini. Askar è tua, i cuccioli che nasceranno saranno loro, è da tanto che li vogliono!”.

Lina ridacchiò. “Gourry, sai che io ho appena partorito e che loro sono ancora piccoli, vero?”.

Quindi?” - chiese lo spadaccino ridendo fra i baffi.

Quindi...” - Lina si tirò su - “a meno che tu non voglia farlo fare ad Emma, credo che toccherà a te che di cani non ne volevi, portarli fuori in giro!”.

Gourry impallidì. “A questo non ci avevo pensato...”.

Lina rise. “Dai, sarà solo una questione di pochi mesi, manca poco alla partenza!”.

Vuoi ancora partire? Nonostante Emma ed i cani?” - chiese lui perplesso.

OVVIAMENTE!”. Lina scoppiò a ridere. Già... uno dei compromessi a cui era giunta in cambio della magia. Il pugnale di Akab... Un pugnale magico che funziona anche nelle mani di chi non è mago. Una specie di spada di luce in miniatura. Che la leggenda vuole nascosto in una grotta sul monte Aararub. Ne aveva trovato informazioni durante la lettura di un libro mentre aspettava Emma ed era costretta a riposare nei primi mesi di gravidanza. “Quella montagna è un ottimo posto per una scampagnata estiva familiare, no Gourry? E poi... visto che tu la spada di luce alla fine non me l'hai regalata..., questa gita me la devi!!!”.

Lo spadaccino ridacchiò. “Una scampagnata che non ha come meta un pic nic sull'erba ma la perlustrazione di miriadi di grotte! Vero?”.

Beh” - esclamò Lina divertita - “bisognerà cominciare a 'svezzarli' i nostri figli, no?”.

Direi di... si” - sussurrò Gourry baciando la fronte di Emma. In fondo Lina era rimasta la cocciuta ragazzina di tanti anni prima, che nessuno riusciva a smuovere se si metteva in testa una cosa. E quel viaggio, sarebbe stato bellissimo con i loro figli... Diverso dagli inizi, ma Lily, Amy, Alex ed Emma erano lì a dimostrare loro quanta strada avevano fatto insieme. E a quante tempeste fossero scampati indenni.

Fissarono tutti e due Lily che scartava felice i suoi regali ed Amy e Alex che giocavano con Askar.

Emma era invece ancora troppo piccola per fare qualsiasi cosa ma Gourry, fissando quell'unico ciuffetto rosso di sua figlia, poteva ben immaginare che non sarebbe passato molto tempo da che anche lei avrebbe avuto voglia di avventure.

Il suo sguardo ricadde poi su Lina. La SUA Lina. Da sempre e per sempre. Quanto era cresciuta da quando l'aveva conosciuta? Infinitamente... Eppure, in tante cose era rimasta la Lina di allora... E anche lui era rimasto lo stesso... Uno spadaccino pronto a seguirla ovunque pur di vederla sorridere, si piegnò su di lei ancora e la baciò, mentre i figli ridacchiavano nel vederli.

Ma vi baciate sempre?” - domandò Lily sbuffando.

Sisi, sempre sempre!” - aggiunse Alex a modi cantilena.

Amy li guardò sognante. “Sempre perchè... Sono innamorati!”.


  
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