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Autore: francy0796    01/11/2018    3 recensioni
[AU] Una notizia sconvolgerà la vita del famoso scrittore Richard Castle. Chi sarà a sconvolgerla? Il suo nome è Sammy, ha sette anni e il desiderio di riunire la sua famiglia. Ci riuscirà o sarà tutto inutile?
Leggete e lo scoprirete.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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UN PASSATO SCONOSCIUTO
 
È così complicata la vita. È difficile sapere come andrà in futuro. Nessuno può sapere con certezza quello che accadrà, ma semplicemente immaginarlo. Nella sua vita aveva immaginato moltissimi risvolti per il futuro, alcuni si erano avverati, altri erano rimasti tra i sogni della sua mente fantasiosa. Di certo non si sarebbe mai immaginato che, un giorno, sarebbe stato li, in piedi dietro ai fornelli, che guardava i suoi due bellissimi figli fare i compiti con tranquillità. Sua figlia era la sua stella più luminosa, la luce dei suoi occhi, era orgoglioso di lei. Suo figlio, appena conosciuto, si era rivelato un bambino stupendo. Educato, intelligente e carismatico. Da quando gli era stata data l’opportunità di frequentarlo più spesso, aveva notato alcune somiglianze tra lui e Sammy, ma non poteva di certo negare che era la copia della madre. Kate Beckett, una donna misteriosa, una detective della polizia di New York, una donna diversa da quelle che frequentava di solito.
“Papà?” Alexis lo richiamò dai suoi pensieri, facendolo sorridere e avvicinare a loro.
“Scusa, stavo pensando…cosa volevi?” le appoggiò una mano sulla spalla.
“Io ho finito i compiti e anche Sammy” indicò i loro libri chiusi.
“Oh…beh, meglio così” li guardò sorpreso “Così possiamo fare qualcosa insieme, magari possiamo pensare a cosa fare questi due giorni, a meno che voi non abbiate già altri impegni per il fine settimana”
“Nessun impegno, mi sono tenuta libera apposta” gli sorrise Alexis, facendolo sentire orgoglioso di lei.
“Neanche io ho impegni” fece spallucce il bambino “Quindi, cosa facciamo?”
“Pensavo a qualcosa di folle, che ne pensi?” guardò prima Sam e poi Alexis che sorrisero alla sua espressione ispirata.
“Che cosa folle?” suo figlio voleva sapere.
“Che ne pensate di passare un paio di giorni fuori città?” propose “Sai…noi abbiamo una casa al mare, sarà un po’ freddo per fare il bagno, ma è comunque un bel posto dove stare insieme” propose.
“Mi piace il mare, ci sto” annuì il bambino.
“Anche io ci sto, non vedevo l’ora di tornarci negli Hampton” confessò sua figlia.
“Ottimo, allora…perché non ci prepariamo? Partiamo subito”
 
“Beckett?!” Montgomery si avvicinò alla scrivania della sua migliore detective, della sua pupilla “Come mai ancora qui? Non passi il fine settimana con Sammy?”
“No signore…Sam è con suo padre questo fine settimana” rispose con un sospiro.
“Quindi si è rifatto vivo?” la guardò sorpreso.
“Diciamo così” annuì lei “E a casa non ho niente da fare, quindi ho deciso di finire di compilare qualche scartoffia” indicò le cartelle compilate sulla sua scrivania.
“Nonostante tu non abbia niente da fare, ti ricordo che hai bisogno di riposo anche tu, hai lavorato sodo tutta la settimana, ti meriti una pausa” le sorrise.
“Prometto che andrò a casa, ma ho lasciato detto che sono reperibile sia domani che domenica” confessò.
“Sei sempre la solita” sorrise “Ma ti approvo solo il turno di domani, domenica la passerai a casa, non al distretto, ok?”
“Come vuole capitano” annuì lei.
“Bene” le appoggiò una mano sul braccio “Per qualsiasi cosa…sai dove trovarmi” si allontanò per andare nel suo ufficio.
“Grazie”
 
 
“Wow…” Sammy ammirava l’enorme casa dal finestrino della macchina.
“Ti piace?” Alexis sorrise alla reazione del bambino.
“E’ grandissima” le rispose, facendole capire cosa stava pensando.
“E non hai visto ancora niente” gli fece l’occhiolino sua sorella.
Entrarono in casa tutti insieme, Rick appoggiò le valige all’ingresso, per andare ad aprire le persiane e far entrare un po’ di luce in soggiorno.
“Vieni Sammy, ti faccio scegliere la tua camera” Richard lo invitò a prendergli la mano, che venne accettata senza esitazioni.
Con tutto l’entusiasmo del mondo, Sam aveva visitato ogni singolo spazio di quella casa, aveva visto il giardino, la piscina e il terrazzo. Era magnifico.
Alle otto di sera erano andati a cena in un famoso chiostro della costa. Tutti vestiti casual, Alexis con un semplice vestito rosato, Sammy con Jeans e camicia come suo padre, che portava anche la giacca.
Solo Martha era la più stravagante, come sempre.
“Salve…posso prendere le vostre ordinazioni?” si avvicinò un cameriere, guardando il quartetto.
“Certo, abbiamo già scelto” annuì Rick, guardando la famiglia annuire “Io prendo uno spaghetto alle vongole”
“Due” intervenne Martha.
“Io prendo gli gnocchi in salsa di gamberi” anche Alexis aveva scelto.
“Io prendo il salmone alla griglia” l’ultimo ad ordinare fece bloccare un momento il cameriere che lo guardò qualche istante sorpreso “Con le patate, se è possibile” aggiunse.
“Certo…certo” quello si schiarì la voce “Da bere?”
“Vino e acqua naturale” rispose Richard.
“Per il vino scelgo io qualcosa o avete qualche preferenza?”
“No, scelga lei per noi” il cameriere si congedò e raggiunse quello che era il padrone del locale.
“Ho fatto qualcosa di sbagliato?” chiese Sammy, notando lo sguardo del cameriere e del proprietario su di se.
“Certo che no” gli sorrise Rick, facendolo annuire e concentrare su una conversazione con Alexis.
“Eccovi il vino e l’acqua” da loro arrivò il padrone stesso, cosa che sorprese tutti, soprattutto Richard.
“Grazie…” annuì lui “…posso chiedervi perché tanto interesse per il nostro tavolo?” chiese Richard.
“Non è per lei signor Castle, cioè, anche per lei…è un cliente abituale, ma…stavamo guardando questo bellissimo bambino” confessò.
“E posso chiedervi il motivo?”
“Perché è la copia esatta di una persona che non vediamo da tantissimo tempo qui” confessò.
“E chi sarebbe?” si interessò Sam.
“Il suo nome era Kate, Katherine…veniva negli Hampton tutte le estati e qualche volta in mezzo all’anno, insieme alla sua famiglia. La famiglia più bella che io abbia mai conosciuta…il signor Beckett è un uomo gentile e onesto, sua moglie è la donna più bella che si sia mai vista, finché sua figlia non prese il suo posto in quanto a bellezza” sorrise al ricordo.
“Beckett?” Richard aveva sentito solo quel cognome.
“Si…conoscete la famiglia?” si sorprese l’uomo.
“Io sono Samuel Beckett, sono il figlio di…Kate” gli suonava strano chiamarla per nome.
“Oh…allora è vero che sei imparentato con lei!” sorrise entusiasta, facendo segno ad una donna che uscì dalla cucina “Guarda cara…lui è Samuel, è il figlio di Katie…la figlia dei Beckett” la informò.
“Non ci credo! Che meraviglia che sei…e fattelo dire, sei la sua copia figliolo” lo guardò contenta “aspettami un momento, ho qualcosa da darti, così capisci quello che ti sto dicendo” la donna entrò nella struttura e ne tornò con una scatola piena di fotografie “Guarda” gli porse una foto di una bambina della sua stessa età, di molti anni prima.
“Ma è vero che siete identici” Alexis la stava guardando con lui, a parte i capelli più lunghi di lei, il viso, il sorriso e gli occhi erano identici.
“Com’era la mia mamma da bambina?” chiese curioso, mentre Richard li invitò a sedersi con loro.
“Era una bambina bellissima, la più bella che abbia mai visto, ma da Johanna non potevamo aspettarci una bambina diversa” iniziò a raccontare la donna “era vivace, le piaceva giocare in riva al mare, costruire castelli giganti con suo padre e fare sfilate di moda con sua mamma” rise al ricordo.
“Perché non vi siete visti più?” si interessò ancora Sammy, guardando altre foto che gli venivano date in mano.
“Penso ne siate al corrente” un sospiro affranto uscì dalla voce dell’uomo “Johanna, la mamma di Kate è morta nel gennaio del 1999, è da allora che non sono più venuti”
“E’ triste” commentò Sammy “Avete una foto di mia nonna?” chiese curioso.
“Certo…” cercò nella scatola e gli porse una foto con la donna “eccola”
“Assomiglia molto alla mamma” confessò lui, ammirandola “E’ molto bella”
“Guarda, questa è di tutta la famiglia Beckett insieme” porse loro un’altra foto. Kate all’età di Alexis, sorridente, seduta sulle gambe di suo padre, mentre Johanna, in piedi, li abbracciava da dietro.
“Che belli che sono” confessò Martha.
“A volte il destino è crudele” sospirò “Ma ditemi, è diventata un avvocato? So che al college era la migliore, prendeva tutti voti alti e aveva la stima di professori e amici”
“La mia mamma è una detective della polizia” rispose Sammy, sorpreso di quelle informazioni.
“Un avvocato?” Richard guardava la donna.
“Era entrata a Stanford con una borsa di studio, non è da tutti, no?!” sorrise” E poi avrebbe affiancato suo padre e sua madre nel loro lavoro”
“Non ne sapevamo niente” sospirò Richard.
“Posso tenere questa?” Sammy fece vedere la foto di famiglia alla donna.
“Ma certo” annuì lei.
“Così la faccio vedere alla mamma, magari mi dirà qualcosa in più sulla mia nonna” sorrise contento.
“Posso chiederti di portare i nostri migliori saluti? Dille che Nadia e Will la salutano e non vedono l’ora di rivederla, un giorno” gli strinse la manina.
“Va bene” annuì Sammy.
Il resto della serata proseguì tra chiacchiere di vario genere. Sammy aveva parlato dei suoi allenamenti, dei suoi amici e dei suoi compiti. Alexis aveva parlato di moda e delle nuove acconciature che andavano di moda tra i giovani. Richard era rimasto ad ascoltarli senza perdere interesse neanche un istante, finché non arrivò il momento di tornare a casa e andare a dormire, erano tutti molto stanchi.
“Tenga pure il resto” Richard sorrise all’uomo alla cassa.
“La ringrazio signor Castle, generoso come sempre” gli sorrise.
“Posso chiederle una cosa?” si fermò un momento.
“Ma certo”
“Sa dirmi com’è morta Johanna Beckett?” si interessò.
“Prima, davanti al bambino non volevo dirlo, ma la signora Beckett è stata assassinata nel Gennaio del 1999, secondo quanto hanno detto i giornali, è stata ritrovata in un vicolo malfamato di New York, pugnalata e lasciata morire da sola” rispose.
“Accidenti” quella notizia l’aveva sconvolto, non immaginava cosa potesse provare Kate a riguardo.
“Da quello che so…il signor Beckett deve aver avuto qualche problema dopo la morte di Johanna e Kate è stata costretta a vendere la loro casa degli Hampton per rimediare” aggiunse lui.
“Capisco, la ringrazio” si congedò, raggiungendo la famiglia per riprendere la via di casa.
 
 
Richard era seduto in veranda, stava guardando i suoi figli giocare a pallavolo sul prato, mentre sua madre era in casa a farsi un bagno. Lui, invece, dopo aver partecipato per un po’ ai loro giochi, si era accomodato su una sdraia e aveva preso il portatile tra le mani. Decise di voler sapere qualcosa di più, sapeva che non era giusto, ma la sua curiosità vinse sui suoi principi. Digitò sul motore di ricerca il suo nome: Johanna Beckett. Ne seguì una sfilza di pagine su cui guardare e ne aprì una a caso, facendo apparire una foto della donna sorridente all’inizio dell’articolo e una del ritrovamento nel vicolo. Non poteva sapere che fosse lei, il corpo era coperto da un telo e l’area era delimitata dal solito nastro giallo della polizia. Lesse qualche paragrafo e la sua mente ne immagazzinò alcuni dettagli.
“L’avvocato Johanna Beckett ci lascia a soli quarantotto anni. L’avvocato era sempre in prima fila per combattere il crimine in aula e per trovare la verità, sarà questa sua infinita battaglia ad aver messo fine alla sua vita?”
Lesse ancora e vi trovò una foto della famiglia intera, Kate doveva avere poco più di diciotto anni.
“L’avvocato Beckett, lascia sua figlia Katherine, ventenne, e suo marito Jim Beckett, anche lui avvocato di successo, secondo alcune fonti, la famiglia la stava aspettando al ristorante per festeggiare insieme la figlia, che aveva deciso di seguire le orme dei genitori nel ramo della giustizia” continuò a leggere.
Dopo aver guardato qualcosa su Johanna Beckett, digitò il nome della figlia e quello che comparve fu una pagina intera di notizie su di lei, insieme a tante foto di lei in divisa o in borghese, mentre lavorava sul campo.
“Katherine Beckett, la più giovane donna a diventare detective in tutta New York. La sua dedizione per il suo lavoro e le sue abilità investigative l’hanno portata presto alla notorietà tra le mura del suo distretto e delle aule di tribunale. Secondo il parere di molti, la sua decisione di lasciare gli studi all’università prestigiosa di Stanford ed entrare in accademia, è dovuta alla morte violenta della madre. La giovane detective, infatti, è la figlia dell’avvocato Johanna Beckett, nota per il suo lavoro incessante contro la criminalità della città” lesse.
“Papà, facciamo qualcosa tutti insieme?” Alexis gli fece alzare lo sguardo dal computer.
“Ma certo, cosa avete in mente?” guardò tutte e due, erano rossi in volto e affannati.
“Giochiamo a Monopoli?” propose il bambino.
“Mi sembra un’idea ottima” confermò Alexis, facendo annuire anche Richard.
“Va bene…andiamo, allora” chiuse il portatile e li seguì all’interno della casa, alla ricerca del gioco da tavolo che avevano in mente di fare.
 
Il tramonto era il momento più bello della giornata. Adorava guardare come i raggi del sole illuminavano le vetrate dei palazzi e il cielo si riempiva di colorazioni incredibili. Rosso, rosa, azzurro…era emozionante.
Stava camminando da un po’, l’erba era morbida sotto i piedi, e il suo sguardo era perso tra i suoi pensieri. Si fermò solo quando giunse dove voleva. Uno sguardo pieno di nostalgia si delineò sul suo volto, gli occhi quasi arrossati. Si inginocchiò per appoggiare un mazzo di Gigli bianchi e gipsofile all’interno di un vaso dipinto. La sua mano accarezzò dolcemente la lapide, seguita dalle sue labbra che vi lasciarono un bacio leggero.
“Ciao mamma” una lacrima scivolò silenziosa sul suo volto.
 
 
Angolo Autrice.
Eccomi tornata!! Spero vi sia piaciuto questo capitolo, Rick sta conquistando il cuore di suo figlio e Sammy quello dell’intera famiglia Castle. Qui scopriamo un piccolo pezzo del passato felice e oscuro di Kate. Come si approccerà Richard con lei dopo questa scoperta? E Sammy? Come reagirà Kate quando vedrà la foto di tutta la sua famiglia? Lo scopriremo insieme nel prossimo capitolo. Grazie per i vostri commenti, sono contenta che abbiate apprezzato la mia storia. Vi do appuntamento al prossimo capitolo.
Francy.
  
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