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Autore: la_pazza_di_fantasy    18/11/2018    1 recensioni
La città di Luxor e quella di Ombrax sono sempre state rivali e da molti secoli condividono una specie di pace.. ma cosa accadrebbe se nella città di Luxor si insediassero persone poco propense alla pace? E cosa farebbe Ombrax?
Nove ragazzi, 5 di Luxor e 4 di Ombrax non sanno ancora che toccherà a loro risolvere la situazione e riportare la vera pace.
----prima storia che pubblico, vorrei molto volentieri che chi leggesse questa storia lasciasse anche un commento così che io possa migliorare-----
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le spade cozzarono risuonando nel silenzio del prato. Tutti erano in silenzio guardando attentamente lo scontro. Chi avrebbe vinto? Nessuno lo sapeva, ma tutti speravano per il proprio campione, tranne Caroline. Caroline sperava che il principe venisse ucciso nello scontro. Non si preoccupava delle condizioni di Ombrax, infondo sarebbe riuscita a raggirarle facilmente. Voleva morto il principe. Ginevra sarebbe tornata a casa e i due EDA se ne sarebbero andati così nessuno poteva impicciarsi nei suoi affari. Nonostante Elias le avesse fatto credere di stare dalla sua parte lei sapeva benissimo che si era alleato co Ginevra e i due EDA contro di lei. L’altro problema era Annabel, ma per lei aveva in serbo un bel matrimonio combinato con suo figlio. L’avrebbe presentato al popolo di Luxor come un suo cugino lontano, e avrebbe fatto sposare i due in modo da dargli un erede che sarebbe stato sotto il suo controllo fin da subito. Annabel non avrebbe avuto scelta. Caroline guardò attentamente il ragazzo che quelli di Ombrax avevano scelto. Sembrava abbastanza forte da poter battere il principe. Se ci fosse riuscito veramente l’avrebbe ricompensato con molto oro, poco ma sicuro.
I due ragazzi fecero scontrare di nuovo le spade. Ezekiel sentiva i muscoli della schiena irrigidirsi, sperava solo che la fasciatura avrebbe retto. Sapeva che il suo avversario lo stava studiando per metterlo alla prova, non sapeva quanto ancora poteva resistere ma doveva farlo per Cam e il bambino. Avevano deciso di dirlo ai loro amici dopo lo scontro. Si sarebbero preoccupati troppo e in quel momento Zake aveva solo bisogno del loro sostegno. Era tanto immerso nei suoi pensieri che non si accorse della spada che gli feriva il polpaccio. Piegò leggermente la gamba destra e cercò di parare l’affondo dell’altro ragazzo. Ezekiel dovette ammettere che il ragazzo era davvero bravo, soprattutto sapeva sfruttare entrambe le spade come se fosse una cosa naturale. Ricevette un altro colpo, questa volta alla spalla sinistra, e nel mentre cercava di schivare la seconda spada, sentì le ferite sulla schiena aprirsi e il sangue scorrere su tutta la schiena. Non aveva molto tempo doveva riuscire a mettere in pratica il suo piano. Si avventò sul ragazzo riuscendo a fargli volare via la spada che teneva nella mano destra. Mentre stava per tornare indietro il ragazzo lo attaccò e fece volare via la sua unica spada. Era disarmato e non sapeva come difendersi. Scattò di lato quando ci fu il secondo attacco del principe e si trovò a pochi passi dalla spada che aveva fatto volare via al principe prima. Riuscì a prenderla. Era molto più leggera di quella che usava di solito, ma andava bene, sempre meglio di rimanere disarmato. Prima che il principe riuscisse ad attaccarlo, scattò in avanti dal lato destro e gli conficcò la spada nel torace, nel punto che lui e Camille aveva visto tre giorni prima sui libri. Fece uscire la spada dal corpo del ragazzo e si appoggiò a essa. Il corpo del ragazzo cadde a terra con un tonfo sotto le grida disperate dei cittadini di Luxor. Ezekiel non sapeva il perché, ma si sentiva male. Sperava solo di aver fatto la scelta migliore. Il sacerdote che aveva dato inizio all’incontro  si avvicinò e mise due dita sul collo del ragazzo a terra. Poi si alzò e guardò Ezekiel.
-vince Ombrax. Come d’accordo il vincitore può decidere cosa fare del corpo del vinto- disse l’uomo prima di ritirarsi. Ezekiel annuì stanco e si avvicinò al corpo del ragazzo. Lo sollevò con un po’ di sforzo, sentiva le altre ferite sulla schiena aprirsi sempre di più, e si incamminò verso il fitto della foresta. Nessuno lo fermò e lui continuò spedito per la sua strada.
 
 
Elias non riusciva a muoversi. Sapeva solo che il ragazzo contro il quale stava combattendo era scattato velocemente verso di lui con la sua spada. Poi il buio. Aveva un leggero mal di testa e si sentiva tutto indolenzito, come se gli avessero infilato molti spilli in tutto il corpo. Sentì delle voci che gridavano, ma non le conosceva. Non riusciva nemmeno a distinguere cosa stessero dicendo, sapeva solo che le voci appartenevano a un ragazzo e una ragazza. Aprì leggermente gli occhi, il buoi era calato velocemente e dovette aspettare un po’ prima di riuscire a distinguere bene le figure che aveva davanti. Si trovava nella foresta, non sapeva di preciso dove e davanti a lui c’erano due ragazzi che stavano litigando ad alta voce incuranti della sua presenza. Poi riconobbe la casacca del ragazzo che teneva aperta, era quello contro il quale aveva combattuto, la ragazza che gli stava parlando gli stava aggiustando le bende al torace, ma lui non l’aveva ferito al torace. Cercò di parlare, ma non uscì niente dalla sua gola. Cercò di alzarsi, di muovere qualche arto, ma non ci riuscì. Cos’era successo? Poi incrociò gli occhi della ragazza che in un primo momento parve sorpresa, poi sorrise. Si alzò lasciando la discussione a metà e si avvicinò.
-come ti senti? Riesci a parlare?- gli chiese guardandolo attentamente per poi piegare la testa confusa.
-come se qualcuno mi avesse trapassato da parte a parte- disse il ragazzo sorprendendosi. La sua voce era ancora flebile, ma almeno riusciva a parlare.
-è normale Zake ti ha veramente trapassato, ma l’importante è che tu sia ancora vivo- alla faccia confusa del principe la ragazza sorrise e spiegò -io e Zake abbiamo cercato un modo per non ucciderti e l’abbiamo provato al momento. Quelli del tuo paese ti credono morto- gli disse la ragazza abbassando lo sguardo in segno di scuse, mentre l’altro ragazzo, che aveva capito si chiamasse Zake, gli si avvicinò. Almeno era ancora vivo.
-sono io che mi sento in colpa visto che volevo ucciderti- disse Elias notando solo in quel momento che il ragazzo contro il quale aveva combattuto gli assomigliava parecchio.
-sapete che siete praticamente identici?- disse a quel punto la ragazza mora facendo girare verso di se entrambi i ragazzi -a parte per gli occhi- continuò lei guardando prima uno e poi l’altro.
-quindi non era solo una mia impressione- disse piano Elias guardando ancora Zake.
-possiamo sfruttare la vostra somiglianza per farti entrare senza problema a Ombrax- disse la ragazza camminando avanti e indietro.
-davvero mi volete a Ombrax?- chiese Elias guardando prima uno e poi l’altra.
-è il posto più sicuro. Sappiamo che nella tua città stanno succedendo problemi, e poi ti credono morto e dovreste ripetere l’incontro e lo stupido non può quindi è la soluzione più veloce- disse la ragazza.
-Cam io non sono stupido!-
-okay, ma dovete permettermi di mandare un messaggio al mio ragazzo, devo avvisare almeno lui- disse Elias che, sentendo di nuovo la sensibilità agli altri, si alzò piano reggendosi all’albero li vicino.
-okay, ma non adesso, devi riprenderti e sarebbe troppo pericoloso, vedremo come fare- disse Zake lanciando al ragazzo una felpa nera. -è una delle mie, mettila così sembrerai me- disse poi il ragazzo incamminandosi verso la pianura.
-ti accompagno ad Ombrax, Zake ci raggiungerà dopo per non destare sospetti- disse Camille sorridendo al ragazzo per poi iniziare a raccogliere le bende e metterle nello zaino che si era portata appresso. Elias si mise la felpa del ragazzo addosso. Gli stava a pennello.
-andiamo- disse poi la ragazza incamminandosi seguita a ruota dal principe.
-aveva già le ferite al torace?- chiese il ragazzo dopo un po’.
-si, l’hanno frustato perché non voleva combattere e si sono aperte durante il combattimento- Elias annuì pensando a quanto fosse stato bravo Zake a resistere al dolore.
-ho curato anche te per evenienza-
-grazie- dopo qualche minuto di silenzio Elias vide una grande roccia dalla quale entravano e uscivano persone.
-quella è Ombrax?-
-si, non essere sorpreso tu ci vivi qui- disse tranquillamente Camille e il ragazzo si ricordò che doveva far finta di essere Zake, cosa non facile visto che non sapeva niente del carattere del ragazzo. Appena entrati Elias rimase sorpreso ancora di più. Aveva sempre immaginato Ombrax come una città fatta di cunicoli stretti e bui, quello che vide invece non era per niente come lo aveva immaginato. I corridoi erano ampi e ben illuminati, i soffitti alti ti facevano dimenticare che ti trovavi sottoterra.
-è bellissima- sussurrò il ragazzo per farsi sentire solo dalla mora che sorrise.
-Ezekiel!- una ragazza correva verso la sua direzione e lo guardava come si guarda una preda succulenta.
-Ezekiel è il suo nome intero- gli sussurrò Camille al suo fianco con la voce leggermente alterata. Quella ragazza non gli piaceva ed era molto palese.
-Ezekiel congratulazioni! Sono così felice per te!- disse la bionda prendendogli un braccio e sorridendo.
-grazie, ma sono stanco e ho bisogno di riposare, ciao- disse Elias scollandosela di dosso e iniziando a camminare. La ragazza non si arrese e partì di nuovo alla carica. Camille era sempre più scocciata.
-senti ti ho detto che sono stanco va a cercarti qualcun altro io non sono disponibile-
-ma come…- cercò di convincerlo lei.
-io e Cam stiamo insieme smamma- disse il ragazzo con voce arrabbiata tanto da far scappare con la coda fra le gambe la ragazza.
-hai fatto scappare Lydia con la coda fra le gambe. Bravo. Hai perso la pazienza proprio come Zake. Da cosa hai capito che io e Zake stiamo insieme?- chiese poi la ragazza sorridendogli.
-da come vi guardate- rispose il ragazzo sorridendole. Durante tutto il tragitto verso la camera di Zake incontrarono  molte persone che si congratularono con il ragazzo, ma nessuno si accorse dello scambio. Una volta entrati nella camera del biondo Elias cacciò un sospiro di sollievo.
-li abbiamo ingannati tutti- disse il ragazzo sorridendo.
-perché non ti hanno guardato negli occhi- disse la ragazza sedendosi sul letto. Poco dopo arrivò anche Ezekiel che si chiuse la porta alle spalle sospirando.
-sono stanchissimo- disse prima di buttarsi a peso morto sul letto sorridendo a Camille.
-qualche problema?- chiese ai ragazzi.
-no, a parte Lydia che è ritornata all’attacco, ma il principe l’ha messa in riga- Camille si mise a ridere. -a proposito come ti chiami?- chiese la ragazza in direzione del principe, stava per rispondere quando bussarono alla porta.
-puoi aprire tu?- chiese Ezekiel ad Elias. Il ragazzo annuì e aprì la porta trovandosi davanti un uomo molto simile a Zake. L’uomo lo guardò sorpreso e poi disse:
-Elias?-

 
   
 
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