Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Yokohomi29    06/01/2019    1 recensioni
"Non si può sempre avere tutto dalla vita.
Com'è quel detto? Fortunato nel gioco, sfortunato in amore?
Io ne sono un chiaro esempio. O forse, sono solo un idiota che non sa capire le persone e si innamora di quelle sbagliate."
Jungkook non è mai stato fortunato in amore. Che sia la volta buona, che trovi la felicità?
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UN RICORDO PASSATO(PARTE 2)





Come ha potuto quello stronzo, farmi una cosa del genere. Perché? 
Marcio come una furia verso casa, sbattendo i piedi cosi forte da spaventare il gatto sul muretto a quattro case di distanza da dove mi trovo. Qualche vecchietta si è alzata dalla propria sedia in giardino per guardarmi curiosa. Stringo i pugni cosi forte che non li sento quasi più, ma sinceramente non mi interessa. 
Non fare l'immaturo.
Stringo ancora più forte la stretta alle mani per quanto mi è possibile e solo poco dopo mi accorgo che ho iniziato a correre. Velocizzo il passo finché non sento l'aria mancarmi e le gambe cedere ogni tanto. Mi fermo in mezzo alla strada, appoggiando le mani, ormai formicolanti, sulle ginocchia per riprendere fiato. Tra un respiro e l'altro  mi ritorna in mente, la minuscola discussione che ho avuto poco fa:

"Taehyung?" 
"Mi dispiace, amico."
"C-che cazzo stai facendo?" 
"Alla fine ho aperto la porta, Jk. Non puoi farci niente." 
"Perché? Perché l'hai fatto? Sapevi cosa provavo per lei. Sei un bastardo!"
"Dai Jk, non fare l'immaturo."
"E tu non fare lo stronzo!" 
"Ragazzi, per favore smetterla!" Si era intromessa lei. "Kookie, mi dispiace davvero tanto. Spero potremmo restare comunque amici." 
"No, non penso proprio."

E con un ultimo sguardo di disgusto verso di lui, me ne sono andato. Ero troppo frastornato per dire o fare qualcos'altro. Solo adesso mi balenano alla mente tantissime domande a cui probabilmente non avrò mai risposta. Ed ora eccomi qui, in mezzo alla strada a piangere come uno scemo. Grandioso, veramente grandioso.
Sento il telefono vibrarmi in tasca e per un istante ho la mezza idea di non rispondere, ma senza nemmeno accorgermene me lo ritrovo attaccato all'orecchio.

"Kookie- No, lascialo sta- Sta zitto! - Li avrai interrotti sul più bello, cretino!- oh..." sento Luhan e Jin discutere dall'altra parte del telefono, e nonostante l'argomento che accantonerei, abbozzo un piccolo sorriso.
"Hey Kookie, ti ho disturbato? ...Lu, non mi risponde! - Ti avevo detto di non disturbarlo..."
"Ragazzi, sto arrivando li adesso. Aspettatemi." E riattacco. Non voglio sapere la loro reazione adesso, non so nemmeno se il mio tono era abbastanza convincente. Mi volto e inizio a correre nella direzione opposta.

"Lui cosa?" Urlano entrambi, come se si fossero messi d'accordo per perforarmi i timpani. Sono seduto sul letto, con la schiena appoggiata al muro e sguardo sulle mie mani, che non smetto di tormentare. Jin mi siede affianco e prova a consolarmi, mentre Luhan cammina avanti e indietro per la stanza cercando di rielaborare la situazione.
Dopo aver pianto e urlato per quel che mi sembrava una mezz'oretta buona, sono riusciti a calmarmi e offrirmi del gelato.
Alla fine, entrambi non mi hanno espresso la loro opinione sull'accaduto, sono stati abbastanza imparziali. La cosa mi irrita, ma credo che lascerò stare.
Dopo quel episodio, io e Taehyung non ci siamo più rivisti, e forse è meglio cosi, penso che se l'avessi incontrato per strada l'avrei pestato.

[8 MESI DOPO]

Sento la pioggia tamburellare sul vetro della finestra e ogni tanto qualche tuono la fa vibrare leggermente. Mi godo un thè caldo, mentre guardo in televisione un programma pomeridiano. La scuola è finita da due giorni appena, e fortunatamente me la sono cavata con un 60 giusto. Certo, Luhan ha preso 70, invece Jin 100 ma non importa, perché non vedevo l'ora di andarmene da quella scuola. 
Superiori, sto arrivando!

Sono ormai le 5 del pomeriggio e mamma dovrebbe tornare tra poco a casa dal lavoro. Mi volto verso la finestra per osservare il brutto tempo che c'è. La pioggia cade fitta sull'asfalto, battendo forte sui tetti e sulle grondaie, facendole risuonare per tutta la casa. Il vento soffia così forte da far muovere il palo di stop davanti casa e gli alberi ondeggiano in modo quasi spaventoso. 
Bel modo per cominciare l'estate.

All'improvviso sento bussare forte alla porta d'entrata. 
La mamma avrà dimenticato le chiavi...
In un attimo mi ritrovo li, per farla entrare e accoglierla in casa il più velocemente possibile. Spalancata la porta, una folata di aria fresca mi porta indietro tutti i capelli e svolazzare la maglietta un po' larga, che indosso. Tengo saldamente la porta per non farla sbattere contro la vetrata in parte ad essa. Guardo leggermente spaesato la persona che è difronte a me, non sapendo minimamente cosa fare.
Un impermeabile bianco gli copre le spalle e la testa, lasciando qualche ciuffo di capelli bagnati uscirne che, per via del vento gli colpiscono ripetutamente il volto. 
Il suo viso, per via della pioggia e l'aria fredda, è rosso e bagnato, proprio come i suoi occhi, che mi stanno guardando con dolore. Il suo labbro inferiore trema lievemente, non capisco se è per via del freddo portato dal tempo, o se per un probabile pianto improvviso.
Deglutisco a fatica, continuando a fissare la figura davanti a me, la quale mi sembra così piccola e fragile, che mi viene voglia di abbracciarla nonostante tutto.

"Taehyung..." sussurro, senza smettere di guardarlo con la porta ancora tenuta ferma dalla mia mano, da cui il vento cerca in tutti i costi di liberare.
"Kookie, io-" la sua voce è bassa e tremante, la sento spezzarsi non appena apre bocca per parlare.
Alle mie spalle, alcune borse piene di vestiti, si spostano leggermente per via del ultimo colpo di vento, in cui ha portato dentro anche molta pioggia, bagnando il parquet.
Merda, mamma mi uccide...
Lo afferro per un braccio e lo tiro dentro casa, chiudendo finalmente la porta dietro di me. 
Porto un asciugamano dal bagno per asciugare per terra e poi ne passo un altro a lui, che è rimasto in silenzio e a testa bassa per tutto il tempo. Una volta tolto impermeabile e scarpe zuppe, lo faccio accomodare davanti al tavolo della cucina. 
E seduto a capo tavola, accostandosi sui gomiti e tenendo le mani incrociate sulla bocca. Lo guardo stando appoggiato al frigo, il più lontano possibile da lui. È già abbastanza strana come situazione, non ho voglia di ricreare la scena di un film. Evita in tutti i modi di guardarmi, cosa dovrei fare? Perché è qui, dopo tutto quello che mi ha fatto passare? 
"Mi dispiace." Pronuncia quelle uniche due parole con voce bassa e addolorata, è quasi un sussurro ma arriva benissimo alle mie orecchie. 
Spalanco gli occhi e lo guardo sorpreso per questa sua uscita. 
Lo ripete un altra volta, sta volta con voce più alta e sicura ma ugualmente dispiaciuta e finalmente, guardandomi negli occhi. Una lacrima solitaria gli riga il volto ancora umido per la pioggia. Vederlo in questo stato mi fa innervosire, sentire sbagliato e non è giusto. 
"Perché?" Chiedo frettolosamente, prima che lui possa ripetere quella frase. Boccheggia un po' e il suo sguardo vacilla per qualche istante e questo mi fa infuriare di più. 
Mi porto una mano fra i capelli, scompigliandomeli per il nervoso e per un secondo, gli volto le spalle per non guardarlo.
"Taehyung, che cosa vuoi? Perché sei venuto qui, perché adesso?" Mi volto di scatto, stringendo i pugni per cercare di non urlare è ammetto che sta funzionando.
"Io..." comincia con la voce tremante e lo sguardo fisso sul pavimento, questione di secondi ed è di nuovo a guardarmi con i soliti occhi.
"Ho fatto una stronzata, okay? Un enorme stronzata! Ho fatto finire l'unica vera amicizia che avevo, e per cosa? Una ragazza che nemmeno mi piaceva. Ma ero geloso e mi dispiace. Kookie...non sai quanto mi dispiace..." le lacrime gli rigano il volto e i singhiozzi hanno ormai preso il controllo di lui. Vederlo piangere non aiuta la situazione, è già abbastanza difficile mantenere la calma, per me. Il groppo che ho in gola e cosi grosso che ho paura ad aprir bocca, ma prendo un bel respiro e ci provo lo stesso, perché abbiamo molte questioni in sospeso.
"C-che vuol dire che eri geloso? Geloso di cosa?" Non riesco a capire minimamente le sue motivazioni, non hanno alcun senso. 
"Della relazione che avresti potuto avere con lei... non volevo che rovinasse la nostra amicizia, e appena mi hai detto che avresti voluto stare con lei.. non ho visto più niente."
Lo guardo accigliato, non capendo la logica di quello che ha appena detto.
"Cosa? Ma Taehyung, ti stai sentendo? Hai rovinato la nostra amicizia per una futura relazione che, sapevamo entrambi non ci sarebbe mai stata..." sento il mio tono di voce aumentare e lui evita di nuovo di guardarmi. "Vuoi dirmi che davvero l'hai fatto per puro egoismo?"
"Lo so che è stupido, non me lo spiego nemmeno io... mi sento un idiota totale."
Cavolo se lo sei...
Distolgo lo sguardo e prendo un bel respiro cercando di calmarmi, perché sento che le lacrime non hanno invaso solo il suo viso.
"O-okay...? Allora perché adesso, che sono passati nove mesi? Sei stato felice con lei, no? Ve la siete spassata."
"Kookie-"
"PERCHÉ TAEHYUNG? PERCHÉ?"

"Va bene, forse lei un po' mi piaceva all'inizio, però non in quel modo... mi interessava da un altro punto di vista, perché avevo questo dubbio che dovevo risolvere e visto che lei era li, ne ho approfittato. Ma l'ho capito solo qualche mese fa, prima di lasciarla. Mi dispiace di averla usata per questo, mi dispiace per averti tradito, ma credimi, ti ho fatto un favore. Non saresti stato bene con lei, ci avresti sofferto ogni giorno. Volevo venire prima a chiederti scusa, ma mi vergognavo e non sapevo minimamente cosa dire o fare, quindi mi sono lasciato trasportare dall'istinto. Kookie, perdere la tua amicizia è stato il più grosso errore della mia vita. Non so proprio come farmi perdonare... mi manchi tantissimo."

Boccheggio per qualche istante prima di parlare e lo guardo attentamente per qualche secondo. Mi porto il palmo della mano sulle guance per asciugare le lacrime che non sono riuscito a trattenere. Si, ha fatto un enorme stronzata e sono stato arrabbiato con lui per mesi, senza nemmeno vederlo. Ammetto che un po' mi è mancato, e ormai la rabbia che provavo nei suoi confronti è sparita da un po'. Quindi perché non provare a tornare amici come prima?
"Mi manchi anche tu, Tae." Sussurro senza smettere di guardarlo. Il suo sguardo si illumina appena sente la mia risposta, e quando gli accenno un sorriso, lui si alza di scatto e si catapulta su di me e mi circonda con le braccia. Restiamo abbracciati per quelle che sembrano ore intere, e sinceramente ne avevo la nostalgia.
"Ma dimmi una cosa..." spezzo il silenzio dopo un po. "Che dubbio avevi, perché non potevi chiedere a me?"
Lo sento irrigidirsi all'istante, lentamente si stacca da me e mi guarda negli occhi per qualche istante, inqueto. Prende un bel respiro e comincia a camminare avanti e indietro per la cucina.
"No Jk, non potevi aiutarmi. Non tu!Si agita, senza nemmeno guardarmi.
"Perché? Per quanto mi risulta, ero il più esperto in materia." Chiedo confuso.

Soffoca leggermente una risata, cercando di smascherarla tossendo. Lo guardo torvo.
"No Kookie, non è quello che pensi tu. Non è facile da spiegare. E ho paura che non capiresti..."
"Provaci..." lo incoraggio.
"Va bene, ma promettimi che non mi giudicherai, okay?"
Annuisco, sedendomi sulla sedia della tavola da pranzo, dandogli tutta la mia attenzione. Lo guardo mentre  marcia avanti e indietro, cercando di trovare il coraggio per parlare.

"Okay, allora. Premetto che ho iniziato ad avere questo dubbio l'anno scorso, piu o meno quando abbiamo fatto l'uscita di gruppo. Non avevo mai avuto una ragazza quindi non potevo esserne sicuro. Quindi quando ho trovato la situazione -e mi dispiace tantissimo- ne ho approfittato. Ho provato a stare con lei per tutto il tempo, ma non sentivo assolutamente niente, nessuno stimolo sia fisico che mentale. Cioè il piacere della sua compagni c'era, ma era come se stessi con mia madre -e adesso che l'ho detto mi rendo conto di quanto mi faccia schifo. Quindi non capivo molto, cosa dovessi fare. Forse non era la ragazza giusta? Non credo. Infatti, qualche mese fa sono andato a fare un corso di primo soccorso che durava 2 settimane, e c'era questo ragazzo simpaticissimo che mi faceva da tutor..." fa una lunghissima pausa, senza smettere di camminare. Aspetto pazientemente che continui, ma dopo un minuto di silenzio, lo incoraggio a continuare.
"...e?" Si smuove leggermente e riprende il discorso.
"L'ultimo giorno prima di salutarci... ehm, si... noi... insomma..."
"Cosa?"
"Ci siamo baciati..."
"COSA?"
"E mi è piaciuto. Quindi, grazie a lui avevo risolto il mio dubbio... e ho capito che, infondo non ce niente di male."
"Aspetta... ti sei baciato con un ragazzo?" 
Annuisce leggermente.
"E ti è piaciuto?" 
Acconsente di nuovo.
"Ma quindi... tu..."
"Si Jk, sono gay. Spero che questo non influira sulla nostra amicizia..."
"... ehm... no, certo che no... si insomma, n-non ti piacciono TUTTI i ragazzi, vero?"
"M-mi stai chiedendo se mi piaci?" 
Annuisco. Mi fissa. Arrossisce.
"N-no Jk, ahah. Scherzi? Sono lo stesso di sempre."
"Ahaha era solo per chiedere, scusa." Ridiamo nervosamente e cala di nuovo il silenzio.

Dopo un lunghissimo silenzio imbarazzante riprendiamo a parlare tranquillamente come se non fosse successo mai niente. Ci prendiamo un po in giro, lottando come due bambini sul divano e mi godo tutte quelle risate mancate, sperando che questi momenti non manchino mai più.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Yokohomi29