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Autore: Il corsaro nero    06/01/2019    2 recensioni
Quando siamo giovani e inesperti, è facile perdere la propria anima, a causa dei nostri sbagli, soprattutto in una grande metropoli.
Potremmo cercarla dappertutto, ma non salterà mai fuori... perché non si sta cercando la cosa giusta...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nappa, Radish, Tights, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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CAPITOLO 20: I GENITORI DI TIGHTS


Prese una sigaretta dal pacchetto e se la mise in bocca.

Tuttavia, non fece in tempo ad accenderla che qualcuno gli tolse la sigaretta.

Non provarci!” esclamò, adirata, Tights “Poi mi si sparge la puzza per casa. Senza contare che fumare fa male alla salute. Non vorrai mica trasformare i polmoni di tuo fratello in quelli di un fumatore accanito come te.”

Radish rimase in silenzio a guardarla.

L'adorava quando faceva la dura... ma non sarebbe mai stato così stupido da andarglielo a dire.

DRIIIN DRIIIN

E' il mio cellulare.” disse Tights, allungando la mano verso il comodino, e prendendolo.

Sono i miei...” dichiarò la giovane prima di rispondere “Ciao, mamma, come stai?... ne sono contenta... e papà? Ottimo...”

Mentre la ragazza continuava parlare coi genitori, Radish si girò di lato, tirando su le coperte.

Tesoro.” disse una voce energica e squillante, dall'altra parte della cornetta “Come sta oggi la mia bella bambina?” “Mamma, ti ricordo che non sono più una bambina. Ho compiuto ventotto anni da un bel pezzo.” “Sul serio? Mi sembra solo ieri che ti cambiavo il pannolino...” “Mamma, ti prego!!!” “Comunque, tesoro, ho una splendida notizia da darti! Io e tuo padre veniamo a trovarvi questo weekend!” “Davvero?” “Certo, così ci presenti il tuo bel ragazzo!”

Tights sbiancò.

Come poteva sua madre sapere di Radish?!

Non ne aveva mai parlato con nessuno, nemmeno con Bulma...

Ma di quale ragazzo stai parlando, mamma?” balbettò la bionda mentre la madre rispose: “Ma quello che sta di fianco a te nel letto! Sento il suo respiro. Bulma mi ha detto che frequentate dei ragazzi...” “Ma siamo solo amici, mamma!” “Beh, io non vedo l'ora di conoscerli, assieme al bel tipo che dorme di fianco a te. Che aspetti a presentarcelo? E' un bel fustaccione? Avanti, dillo alla tua mamma.”

Tights avrebbe voluto sparire.

Sua madre era, da sempre, una delle donne più indiscrete e impiccione sulla faccia della Terra!

Non importa.” disse, all'improvviso, la donna “Io e papà lo conosceremo questo weekend. Non vedo l'ora che mi diate un bel nipotino...” “Mamma! Io e Radish non intendiamo avere bambini!!!” sbottò Tights e sua madre esultò: “Ma allora hai davvero un ragazzo!!! Caro, ascolta, Tights ha un ragazzo!!! E si chiama Radish!!!”

Tights sbiancò.

Ma cosa... cosa stava succedendo?!

Scusa, mamma...” fece Tights “Ma non avevi appena detto che avevi sentito un respiro di fianco a me e che quindi avevi capito che avevo un ragazzo?!” “In realtà, non avevo sentito proprio niente. Speravo che così dicessi alla tua mamma che avevi un ragazzo.”

Tights avrebbe voluto sprofondare...

Sua madre era sempre stata un'impicciona di prima categoria... quanto avrebbe voluto sparire...

Ci vediamo domenica, bambina.” la salutò sua madre “Mi raccomando, porta il tuo ragazzo e, se riesci, anche i bei fusti che tu e Bulma frequentate.” CLICK

Cavolo...” sbuffò Tights e Radish, avvicinandosi, le domandò: “Che succede?” “I miei vengono a trovarmi questa domenica...” “Ho capito. Sto fuori dai piedi.” “No, al contrario. Mia madre non vede l'ora di conoscerti...” “Sul serio?” “Già...” “Non è che appena mi vede sbraita in tutte le direzioni?” “Magari... mia madre... adora le persone giovani... inoltre non vede l'ora di conoscere anche Vegeta e Nappa.” “Se ne pentirà dopo due secondi...” “Tu non la conosci...”

Tights si sdraiò sul letto e Radish ne approfittò per mettersi sopra di lei.

Ma dico io, non vorrai mica farlo?! L'abbiamo appena fatto...!” protestò lei ma Radish le toccò il naso e le disse: “E' vero... ma domenica incontro i tuoi. Non credi che dovremmo festeggiare questa cosa?”

E prima che Tights potesse dire qualsiasi cosa, la baciò sulle labbra.


Radish, manca molto?” “E sta zitto, stupido moccioso! Guarda che ho appena cominciato!”

Goku era immerso nella vasca piena d'acqua con Radish che gli stava mettendo lo shampoo.

Mi dici perché devo lavarmi? Il bagno l'ho fatto l'altro ieri!” protestò il bambino e il fratello ribatté: “Oggi vengono i genitori di Tights e dobbiamo, sopratutto tu, Kakaroth, essere presentabili. E chiudi gli occhi sennò lo shampoo ti finisce negli occhi e ti bruciano!” “Va bene...”

Goku chiuse forte gli occhi e sentì dell'acqua calda finirgli in testa.

Dopo un po', suo fratello gli mise in testa un asciugamano e, dopo averlo sfregato per benino, gli disse: “Puoi aprire gli occhi. Ho finito.”

Goku aprì gli occhi e, mentre usciva dalla vasca, asciugandosi con un grande asciugamano bianco, vide il fratello mettere la spina del phon nella presa, con cui cominciò ad asciugargli i capelli.

Dopo qualche minuto, i capelli a palma di Goku erano completamente asciutti anche se parecchio spettinati.

Adesso vestiti con gli abiti che ti ho messo sul letto e aspettami.” si raccomandò il fratello maggiore mentre portava Goku fuori dal bagno e il ragazzino domandò: “Cosa fai?” “Mi faccio anch'io una doccia e poi mi faccio la barba. Devo essere presentabile anch'io, sai?” “Forse saresti più presentabile coi capelli corti...” “Non sparare cavolate, moccioso! I miei capelli non si toccano! A tutti sono sempre piaciuti. Non vedo perché dovrei tagliarmeli solo perché vado a conoscere i genitori della tua prof.”

Goku uscì silenziosamente dal bagno e dopo essersi avvicinato al suo letto si vestì.

Quando ebbe finito, accese la tv e si mise a fare zapping tra i vari canali per ragazzi, finché non trovò un programma che gl'interessava o che fosse almeno decente.

Ad un tratto, la porta si aprì e comparve Radish, il quale disse: “Spegni la tv. Andiamo da Tights.”

Il bambino ubbidì prontamente e, una volta che il fratello ebbe chiuso l'appartamento, raggiunse la macchina e s'infilò dentro.

Mentre Radish metteva in moto la macchina, Goku si accorse che vi erano numerose riviste sparse nel sedile di fianco a lui.

Ne prese una e vide che c'erano all'interno delle immagini di moto, alcune delle quali erano state cerchiate con una biro rossa.

Siamo arrivati, moccioso!” esclamò, ad un tratto, Radish e, quando quest'ultimo parcheggiò la macchina, Goku uscì dalla vettura, entusiasta di conoscere i genitori della sua insegnante e quelli di Bulma.

I due fratelli si avvicinarono alla villetta e suonarono al citofono.

Dopo pochi minuti, li aprì Tights.

Ah, eccovi.” esclamò, tutta contenta, e disse loro: “Su, entrate. I miei non vedono l'ora di conoscervi. Mia madre è uscita un attimo perché doveva comprare delle pastiglie contro il mal di testa ma mio padre è qui.”

I due fratelli entrarono in casa, seguiti dalla bionda.

Ad un tratto, si avvicinò loro un vecchietto basso, coi baffi, gli occhiali e un gatto nero appollaiato sulla spalla.

Ciao, Tights.” la salutò il vecchio, avvicinandosi, e la giovane donna, indicando i due nuovi arrivati, li presentò: “Papà, questo è il mio ragazzo Radish e suo fratello minore Kakaroth.” “Oh, certo!” esclamò il vecchietto, avvicinandosi.

Il padre di Tights si avvicinò a Goku e, con un sorriso enorme, disse: “Ma guarda! Tights mi aveva detto che eri alto è invece sei piccolino! Non dimostri proprio ventinove anni! Da suocero a genero, che sport hai fatto per sembrare così giovane?” “Non è lui, papà! Il mio ragazzo è alla tue spalle, girati!” gli rivelò, seccata e imbarazzata, Tights, indicando Radish.

Possibile che suo padre, nonostante fosse uno scienziato molto famoso, non capisse le cose più banali?!

Suo padre si voltò verso Radish e, dopo averlo guardato un secondo, esclamò: “Allora sei tu il ragazzo della mia bambina!!! Sei proprio alto, sembri un gigante!!! Dimmi un po', hai dato una bella prova di virilità a Tights?” “In che senso?” domandò Radish e il vecchio, con tutta la semplicità del mondo, spiegò: “Avete già fatto sesso, no?” “PAPA', SONO AFFARI NOSTRI!!!!!” urlò, imbarazzata, Tights mentre suo padre commentava: “Timidoni... non c'è niente di cui vergognarsi, nell'ammettere di aver avuto un rapporto sessuale... la prima volta che ho avuto un rapporto sessuale con tua madre avevo diciotto anni.” “Che vergogna...” fu l'unica cosa che riuscì a dire Tights mentre si allontanava assieme a Radish e Kakaroth.

Nel frattempo, il giovane si sentiva le guance in fiamme.

Nel film, il padre della protagonista era sempre molto geloso e sospettoso... il padre di Tights, invece, gli aveva chiesto se loro due avessero avuto un rapporto sessuale!

Meno male che Vegeta e Nappa non erano lì...

Radish.” lo chiamò, ad un tratto, il fratello “Cosa vuol dire far sesso?” “SONO COSE DA GRANDI!!!!!” fu la risposta, adirata, di Radish, sempre più rosso.


Sicura che facciamo bene ad unirci alla vostra rimpatriata di famiglia?”

Vegeta, tenendo la mano del fratellino, seguiva Bulma la quale disse: “Ma sicuro! Mia madre mi ha espressamente chiesto di far venire anche te, Tarble e Nappa...” “Non so, Bulma... di solito alle vecchie signore piacciono i ragazzi perbene e solari... io e gli altri non abbiamo quest'aria...” “Ma mia madre non è così, lei... adora i bei fusti giovani...” “Boh, se ne sei convinta...”

Bulma fece un sospiro.

Quando sua madre si metteva in testa qualcosa era impossibile farle cambiare idea... inoltre aveva sempre avuto una passione per i bei fusti...

Tights aveva deciso di far presentare Radish e Goku ai genitori per primi mentre a lei era toccato il segreto turno con Vegeta e Tarble mentre Nappa sarebbe venuto più tardi... era meglio farglieli vedere a dose altrimenti alla mamma sarebbe venuto un infarto per troppi splendidi fustacchioni...

Comunque non capisco perché ci abbiate divisi...” commentò Vegeta e Bulma sospirò: “Credimi, è meglio così...”


Papà è fatto così, Radish...” “Beh, almeno ha accettato con molta semplicità il nostro fidanzamento...”

Tights, Radish e Goku si trovavano nel salotto con i primi due sul divano mentre il ragazzino se ne stava per terra a giocare con i suoi robot di plastica.

A che ora dovrebbero arrivare Bulma, Vegeta e Tarble?” domandò, ad un tratto, il ragazzo e Tights, guardando l'orologio che aveva al polso, disse: “Tra mezz'ora...” “Capisco...”

SLAM

Sentendo quel suono improvviso, tutti i voltarono e Tights sussurrò, sconsolata: “E' arrivata...” “Stai parlando di tua madre?” le domandò Radish e la giovane annuì con la testa.

Proprio in quel momento, la porta si aprì e apparve una signora con vaporosi capelli biondi e gli occhi chiusi, la quale, con una voce molto acuta, domandò: “Allora, Tights... dov'è quel bel fustacchione del tuo ragazzo?” “E' qui, mamma...” disse la ragazza, alzandosi in piedi e, indicando il giovane dai capelli lunghi, lo presentò: “Questo è Radish, il mio ragazzo.”

La donna, sempre con gli occhi chiusi, si avvicinò al giovane e cinguettò, tutta contenta, appiccicandosi al suo braccio: “Ma che bel ragazzo!!! Sei proprio un amore!!! Non mi aspettavo che la mia piccola Tights si trovasse un ragazzo così bello!!! Che ne dici se un giorno usciamo insieme?” “Mamma!!! Radish è il mio ragazzo, non il tuo!!!!” protestò, rossa come un peperone, la bionda.

Radish era senza parole.

La madre di Tights era così?!

Non assomigliava nemmeno lontanamente alle sue figlie, come il padre...

Scusala tanto, Radish...” continuò la donna “Mia figlia alza sempre la voce... comunque sei davvero un bel ragazzo! E questi capelli lunghi ti danno un'aria così selvaggia...” “Grazie...” fu tutto quello che riuscì a dire il giovane, cercando di staccarsi dalla donna.

Ad un tratto, la madre di Tights si accorse di Goku e disse: “Non ci credo!!!! Mi avete dato un nipotino!!! Che meravigliosa sorpresa!!! Ma non dovevate disturbarvi...” “MAMMA!!!! Quel bambino non è nostro figlio, è il fratello minore di Radish!!!! Ed è anche un mio allievo!!!” protestò la ragazza ma, ignorandola in tronco, continuò: “Non preoccuparti, esistono i matrimoni riparatori proprio per queste cose...” “BASTAAA!” urlò, esasperata, Tights.

Ma perché sua madre era sempre così imbarazzante?!

Comunque...” continuò la donna, ignorando l'imbarazzo della figlia “Hai dato delle prove di virilità a mia figlia?” “Se intende se ci sono andato a letto, sappia che sono affari privati.” fu la secca risposta di Radish e la madre di Tights, con un sorriso, rispose: “Ma no, sciocchino. Non intendevo in quel senso.” “E allora in quale senso intendeva?” “Hai già messo in disordine la biancheria intima della mia bambina?”

Radish e Tights diventarono, in perfetta sincronia, rossi come due pomodori.

MAMMA!!!! MA CHE DISCORSI FAI?!?!” protestò, adirata, Tights e la donna, con un tono sorpreso, rispose: “Non capisco cosa ci sia di strano. E' il tuo ragazzo e quindi è naturale che metta in disordine la tua biancheria... altrimenti a cosa servono i fidanzati?” “Di sicuro non a quello!!!!”

Radish avrebbe voluto sprofondare per la vergogna... non voleva assolutamente pensare a cosa sarebbe successo quando sarebbero arrivati Vegeta e Nappa...

Ad un tratto, il giovane sentì qualcuno che gli stava tirando i pantaloni e quando si voltò vide Goku che domandò: “Cos'è la biancheria intima?” “COSE DA GRANDI!!! E NON AZZARDARTI A DOMANDARLO IN GIRO!!!”

DLIN DLONG

Il suono del campanello, salvò tutti.

Dev'essere Bulma cogli altri!” esultò la madre di Tights, staccandosi finalmente dal braccio di Radish “Non vedo l'ora di conoscerli...”

Una volta che se ne fu andata, Radish si voltò verso la bionda e le domandò, senza parole: “Ma tua madre fa sempre così?!” “No...” fu la risposta di Tights “Semplicemente oggi non è in forma...”

I tre si diressero verso l'ingresso e, mentre si dirigevano lì, si sentì la voce di Bulma: “Papà, questo non è Yamcha! E' un altro ragazzo e si chiama Vegeta!”

Quando i tre giunsero, videro che la madre delle due ragazze si era appiccicata al braccio di Vegeta, proprio come fatto con Radish poco prima, e che diceva, tutta contenta: “Oh, ma sei proprio un bel ragazzo!!! Sei già salito in camera della mia bambina?” “Ci mancherebbe altro!!! Io e Bulma non stiamo insieme!!! Inoltre, potrebbe lasciare il mio braccio?!” “E quel bambino? Ma che amore... ma Bulma, potevi dirmelo che tu e questo bel ragazzo avevate fatto un figlio...” “E' MIO FRATELLO MINORE!!!!!” “Ah, questi sono solo dettagli... l'importante è la passione, non lo sapete?” “Ma lo sa, vero, che sua figlia è fidanzata con un altro?” “E allora? Quando ero al liceo, uscivo con due bei fusti contemporaneamente.” “Eh?”

Tutti erano rimasti senza parole da quell'improvvisa dichiarazione.

Quella vecchia e impicciona donna di mezz'età usciva con due ragazzi alle superiori?!

Aaaahhh... che nostalgia...” sospirò la donna, portando le mani sulle guance e arrossendo “Erano i ragazzi più belli dell'universo... purtroppo non riuscivo a scegliere tra loro... mi piacevano troppo entrambi... e anche loro erano pazzi di me...” “Sul serio?” “Certo. Non posso assolutamente quegli splendidi anni... noi tre, bruciavamo di una passione ardente... insieme abbiamo dato vita a uno di quei stupendi triangoli d'amore e di passione che si vede in tv... siccome il nostro amore era contrastato, siamo fuggiti da casa per poter dar sfogo ai nostri sentimenti, sulle alte montagne innevate...” “Mamma, tu non sei mai scappata di casa.” l'interruppe Tights e la donna, voltandosi verso di lei, domandò: “Ah no?” “No.” “Hai ragione, devo essermi confusa con il film che ho visto ieri sera.”

Mentre tutti alzavano gli occhi al cielo, Vegeta domandò: “Non è che si è confusa anche con la sua presunta storia d'amore? Dubito che due ragazzi siano impazziti d'amore per lei, quand'era giovane...” “Ma no, burlone che non sei altro. Loro erano pazzi di me.” “Se lo dice lei...”

DLIN DLON

Questo dev'essere Nappa...” esclamò Vegeta e, non appena aprì la porta, un bestione pelato entrò nella casa, dicendo: “Sono arrivato, scusate il ritardo ma c'era un traffico pazzesco...”

Non appena vide la madre di Tights e Bulma, sgranò gli occhi e gridò: “LA PIOVRA!!!!” “NAPPA!!!!!” urlò, entusiasta, la donna “Quanto tempo è passato!!! Ti trovo in splendida forma, così alto e muscoloso... ti sei rapato i capelli per apparire più virile, vero?” “Guarda che mi sono caduti...” “Beh, stai molto meglio, sai?” “Scusate... ma voi due vi conoscete?” domandò Bulma, senza parole.

Sua madre conosceva Nappa?! E, poi, che diavolo significava quel soprannome -La piovra-?!

Fu Nappa a rispondere: “Beh, sì... siamo semplici conoscenti...” “Eravamo compagni di classe al liceo. Assieme a quelle due meraviglie dei miei fidanzati...” “Non dire sciocchezze! Bardack e Vegeta non ti sopportavano minimamente!”

Sentendo i nomi -Bardack- e -Vegeta-, Radish e Vegeta sgranarono gli occhi contemporaneamente.

Quelli erano i nomi dei loro rispettivi padri...

Vedendo l'interesse dei due giovani, Nappa spiegò: “Prima che lo domandiate, ve lo dico subito: sì. Stiamo parlando dei vostri rispettivi padri.” “EEEHHH?! Quei due bei ragazzi sono i figli di Bardack e Vegeta?!” “Ma non vedi la somiglianza?” “Che nostalgia!!! Ovviamente, da dei padri così belli non potevano che nascere dei figli stupendi!!!!” “Forse è meglio che andiamo di là...” disse Tights, esasperata, indicando la sala da pranzo.

Una volta che si furono accomodati, la madre di Tights e Bulma esclamò: “Che meraviglia!!!! Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo!!! Mi sembra solo ieri che eravamo tutti a scuola!!!” “Già...” “Tutti quei bei ragazzi... non riesco proprio a dimenticarli...” “Mi sa tanto che nemmeno loro non riusciranno mai a dimenticarti... ogni occasione era buona per appiccicarti a qualcuno... ti abbiamo soprannominata la Piovra per questo...” “Ma i miei preferiti erano Bardack e Vegeta... erano così belli... e così virili...” “Già... se non sbaglio è stato proprio Vegeta a darti quel soprannome... aveva anche inventato la cantilena -Piovra, tornatene allo scoglio e restaci!-” “Un ragazzo molto istruito, non trovi? E ti ricordi quando, durante la festa di fine anno ha detto, davanti a tutti che ero dolcissima come il miele?” “Guarda che ha detto appiccicosissima.” “Già... e poi ha aggiunto anche ero melensa. Un nomignolo affettuoso, non trovi?” “Mamma, guarda che melensa significa lenta di comprendonio.” s'intromise Tights e la donna, senza alterarsi, esclamò: “Ciò dimostra il suo alto livello d'istruzione e le sue conoscenze. Mi piace che gli uomini oltre a essere virili siano anche intelligenti!”

Bulma e Tights alzarono gli occhi al cielo.

Quella donna era un caso disperato...

In ogni caso... li adoravo quei due ragazzi...” continuò la donna “Al liceo mi hanno dato più volte prova della loro virilità... li beccavo sempre nel bagno delle donne...” “Guarda che eri tu che entravi nel bagno dei maschi.” fu il commento, sospirato di Nappa e la donna rispose: “Ma questi sono solo dettagli, Nappa. Comunque, anche tu mi piacevi un sacco al liceo.” “Me lo ricordo... quando siamo andati in gita al museo d'arte antica al secondo anno e durante le varie prove d'evacuazione, ti appiccicavi letteralmente al braccio.” “Te lo ricordi ancora? Ma che tenero che sei...” “E' impossibile dimenticarsi di te, Panchy...” “Comunque, alla fine sono stata costretta a lasciarvi tutti per questo splendido uomo che è mio marito...” “Il pensiero di tutti, in quel momento, è stato: -Che liberazione!-” “Senti, mamma...” domandò Bulma “Come mai hai scelto papà?” “E' molto semplice, cara... perché mi ha dato l'illustre prova di virilità.” “Cosa intendi con illustre prova di virilità?” domandò, preoccupata, la figlia e la madre rispose: “Questa...”


Il giovane si arrampicò sull'albero e si nascose sulle fronde, tirando fuori il binocolo.

Sarebbero entrate a momenti...

Appena in tempo.

Proprio in quel momento, la porta si aprì e comparvero un gruppo di ragazze, tutte sudate e con indosso la tuta da ginnastica.

Stupida scema di un'insegnante!” si lamentò una giovane dai capelli neri mentre si toglieva la maglietta, rivelando dei piccoli seni tenuti su da un reggiseno nero “Lei e quei suoi stupidi esercizi.” “Fa' solo il suo lavoro, Echalotte...” cercò di calmarla un'altra ragazza coi capelli neri lunghi fino alle spalle, la quale indossava un reggiseno di pizzo bianco.

Sull'albero, intanto, il giovane con gli occhiali e il binocolo cercava di non esplodere dall'eccitazione.

Le ragazze in biancheria intima erano sempre bellissime... ma viste dal vivo erano divine... sopratutto quelle due coi capelli neri...

Proprio in quel momento, la prima si tolse i pantaloni, rivelando delle mutandine dello stesso colore del reggiseno, mentre diceva: all'amica: “Senti, Gine, anche se è il suo lavoro, ciò non l'autorizza a farci fare quegli esercizi su quello schifo di pavimento! I bidelli non lo puliscono mai, come le scale! Stasera mi lavo i capelli! Poco ma sicuro!” “Già...”

Notando il tono dell'amica, Echalotte finì di mettersi la sua maglietta e, poi, voltandosi verso Gine, la quale, nel frattempo, si era tolta i pantaloni della tuta, le domandò: “Oh, ma che ti prende?” “Riguarda ieri...” “Non nominare quella pessima giornata di ieri! Se solo ci penso mi viene in mente quello stupido senza cervello!” “Lo so... è solo che...” “Che cavolo è successo?!” “Beh, vedi... quando te ne sei andata... io e Bardack siamo andati a fare un giro... e...” “Non ti avrà mica fatto del male?! Ma io lo uccido!!!” “No... ecco... io e Bardack... ci siamo messi insieme.”

Echalotte sgranò gli occhi, senza parole.

Stai scherzando?!” fu tutto quello che riuscì a domandare la ragazza e Gine rispose: “No... mi piace un sacco! Non saprei cosa fare senza di lui...” “Ma sei scema?! Prima mi fai la predica perché andiamo a fare un'uscita combinata e poi, come se niente fosse, ti fidanzi con uno che conosci appena?! Guarda che può essere pericoloso! Lo sai quante ragazze vengono ammazzate a causa del fidanzato?!” “Bardack non è mica così! Lui è un bravo ragazzo e non mi farebbe mai del male!” “Guarda che lo dicevano anche un sacco di ragazze! E sai dove sono finite la maggior parte? Al cimitero! Magari con la faccia rovinata dalle botte o dall'acido!!!” “Bardack è uno dei ragazzi più gentili che conosca! Si prende sempre cura di tutti, persino di suo padre! Vedrai che quando saremo al campeggio, tornerò come quando sarò partita!” “Un momento... quale campeggio?!” “Beh, ecco... Bardack mi avrebbe invitata a un campeggio che lui e i suoi amici faranno il prossimo weekend...” “E tu hai accettato?! Ma allora sei proprio stupida!!!” “A mia madre penso di dirle che andrò a casa tua, sai com'è all'antica... perciò, quando non ci sarò, cerca di coprirmi...” “Non ce ne sarà bisogno... perché io verrò con te!” “Eh?!” “Certo! Non me ne starò qui, sapendo che sei da sola con degli idioti che potrebbero farti chissà cosa!” “Ma, Echalotte... guarda che c'è Vegeta...” “Se speri che questo basti a fermarmi, ti sbagli di grosso!”

Del discorso tra le due ragazze, il giovane occhialuto, non avrebbe potuto fregargliene di meno.

Ciò che gl'interessava in quel momento era la biancheria intima e le aggraziate forme delle due...

Era così impegnato a spiarle che non si accorse di due voci proprio sotto di lui: “Senti, Vegeta, puoi anche smetterla di avere quella faccia adirata...” “E sta' zitto, Bardack! Guarda che io non sono arrabbiato!” “Certo che lo sei. E se lo sei è perché pensi a quella ragazza, Echalotte...” “Impicciati dei fatti tuoi!!!”

I due proprietari delle voci, due ragazzi, uno coi capelli a palma e l'altro coi capelli a fiamma, continuarono a camminare finché il primo non trattenne il secondo e, indicando la cima dell'albero, domandò: “Ma quello non è Brief, della quarta?” “Già, hai proprio ragione, Bardack...” “Ma cosa starà facendo lassù? Starà cercando gli uccelli?” “Io credo che stia cercando le farfalle...” “In autunno?! Non sapevo che ce ne fossero ancora...” “Quanto sei scemo...”

Bardack rimase in silenzio, non capendo la frase del compagno e poi gli urlò: “Ehi, Brief! Mi dici i colori delle ali delle farfalle? Sai, mio padre è un naturalista e gli farà piacere sapere che genere di farfalle girarono...”

Sentendo quelle parole, Brief trasalì per lo spavento, perse la presa del ramo dov'era appoggiato e cadde per terra violentemente come un sacco di patate.

Sentendo quel rumore, tutte le ragazze dello spogliatoio trasalirono ed Echalotte si affacciò per vedere che stesse succedendo.

Sgranò gli occhi quando vide che c'erano Vegeta e Bardack.

Che state facendo voi due, maniaci?!” sibilò la ragazza e Vegeta le spiegò: “Noi due niente! E' Brief che vi stava spiando!” “Se speri che creda a una cosa così cretina, Vegeta, ti sbagli...!” “Vegeta è là fuori?! Ma allora c'è Bardack!!!” esclamò, euforica, Gine, affacciandosi alla finestra, non accorgendosi che non indossava la maglietta.

Ciao, Bardack!!! Torniamo a casa insieme, questo pomeriggio?” domandò la ragazza, prima che l'amica, la trascinasse via dalla finestra, furibonda: “NON AFFACCIARTI, STUPIDA!!!!”

Non appena ebbe rispedito Gine nello spogliatoio, Echalotte si affacciò di nuovo e urlò: “In ogni caso, Gine mi ha raccontato che l'avete invitata ad un campeggio.” “E anche se fosse, a te che te frega?” “Me ne frega eccome, dannato cretino! Ci verrò anch'io a quello stupido campeggio!!! Non lascerò la mia amica nelle vostre mani!!!” “Non che, invece, muori dalla voglia di stare con me?” la provocò Vegeta, prima che un rotolo di carta igienica gli finisse in faccia.

Prima di chiudere violentemente la finestra, Echalotte sibilò: “Piuttosto che stare con te, sto in mezzo a un branco di meduse!”

Mentre si massaggiava la faccia, il giovane guardò in alto e rispose: “Saranno le meduse a scappare a gambe levate da lei!”

Ad un tratto, il giovane sentì un fruscio e cominciò a correre verso la scuola.

Vedendo quello strano gesto, Bardack lo rincorse e domandò: “Che ti prende? Perché corri?” “Perché lei sta arrivando, scemo!” “Lei chi? Echalotte?” “No! La Piovra!” “LA PIOVRA?!?! Stai scherzando?!” “Ti sembro forse un attore comico?!” “Aspettami, Vegeta!!!!”

I due erano appena entrati a tutto gas dentro la scuola, che comparve una giovane con i lunghi capelli biondi tenuti su con una coda di cavallo e con indosso un vestito lilla.

Nonostante avesse gli occhi chiusi, la giovane camminò senza alcun problema e quando si trovò davanti al giovane cogli occhiali, ancora svenuto dalla botta dovuta alla caduta, s'inginocchiò e cominciò a strattonarlo.

Il ragazzo aprì gli occhi e, mentre si risistemava gli occhiali, riconobbe, allibito, la giovane.

Era Panchy, una giovane ragazza di diciassette anni, più piccola di lui di un anno, la quale si era beccata il soprannome di piovra, a causa della sua abitudine di appiccicarsi letteralmente al braccio del primo che le capitava.

Peccato, era una delle ragazze più belle della scuola... a lui piaceva da impazzire!

Sfortunatamente, non si era mai appiccicata a lui... dopotutto, lui era basso, con gli occhiali e con la passione della scienza... come poteva anche solo pensare di attirare una ragazza amante dello shopping e della cura del corpo?

Eppure, per qualche oscuro motivo, lei era lì, davanti a lui.

La ragazza gli sorrise e, con tutta la semplicità del mondo, rivelò: “Ti ho visto dalla mia classe che spiavi le ragazze nello spogliatoio.”

Brief arrossì.

L'aveva visto!!!

Inaspettatamente, la giovane lo abbracciò.

Mentre Brief si riprendeva dallo shock, Panchy disse: “Eri così virile!!! Il mio uomo deve spiare le ragazze negli spogliatoi!!! Finalmente ti ho trovato, amore mio!!! Sposami, dammi un figlio!!! Sei l'uomo della mia vita!!!”


Tights e Bulma arrossirono, imbarazzate.

Solo la loro madre poteva scegliere il suo uomo per quello...!

Solo Tights ebbe il coraggio di domandare: “Quindi hai scelto papà perché ha spiato le ragazze mentre si cambiavano?!” “Certo. Era così virile...” fu la risposta, sognante della donna, mentre le figlie urlavano, in coro: “MAMMA!!! E' roba da maniaci!!!”

La donna, ignorando in tronco le figlie, verso nei bicchieri del vino e, avvicinandoli a Goku e Tarble, disse loro: “Scusate, piccoli, ma le mie figlie alzano sempre la voce... su, bevete. E' dissetante, sapete?” “OFFRI DELL'ALCOOL A DEI BAMBINI?!?!” protestò, scandalizzata, Bulma e la madre, sospirando, protestò: “Non capisco cosa ci sia di male. Sono degli ometti ed è giusto che conoscano l'ebbrezza del vino...”

Per tutta risposta, Bulma fece dei ringhi soffocati.

Ma quella era davvero sua madre?!

In mezzo a quella confusione, Goku tirò la manica della maglia del fratello, il quale girandosi, domandò, scocciato: “Cosa vuoi?” “Devo andare in bagno.” “E vacci. La strada la conosci.” “Torno subito.”

Il bambino si alzò e si diresse verso il bagno.

I genitori di Tights e Bulma sembravano simpatici.

Sorridevano e parlavano sempre, anche se non capiva granché bene i loro discorsi...

Però gli era sembrato che la sua prof e Bulma fossero adirate... ma almeno, loro avevano ancora i genitori, a differenza sua, il quale, non solo li aveva persi a tre anni ma non si ricordava assolutamente niente di loro...

Era così impegnato a pensare che non si accorse di una sedia e ci sbatté contro, facendo cadere per terra le borse che c'erano sopra di esse e sparpagliando per terra il loro contenuto.

In fretta e furia, il bambino rimise alla casaccio i vari oggetti.

Una volta che ebbe rimesso tutto a posto, il bambino corse in bagno e poi ritornò verso il gruppo.

Ah, eccoti, Goku!” fece Bulma, appena lo vide, e suo padre domandò: “Goku?” “Sì, è il soprannome di Kakaroth.” “Ma... il nome Goku non è usato soprattutto per i cani?”

Tutti i presenti, sgranarono gli occhi.

Nessuno ci aveva mai pensato, però... il nome Goku era usato per i cani...

Hai proprio ragione, caro!” annuì la madre delle due ragazze “Ricordo che qualche anno fa avevamo adottato un tenero meticcio che avevamo trovato su quella vecchia e traballante strada di campagna mentre tornavamo a casa dalle terme e l'avevamo chiamato proprio Goku! Quanti ricordi...”

Il ragazzino rimase in silenzio un attimo, poi raccontò: “Non lo sapevo. Mio nonno mi chiamava sempre Goku e non mi sono mai domandato da dove provenisse quel nome...”

Per un attimo, ci fu il silenzio poi tutti si voltarono verso Radish, il quale era impegnato a bersi una bevanda.

Notando gli sguardi fissi su di lui, il giovane, mettendosi le mani dietro alla testa, disse: “Beh, forse so da dove proviene il soprannome Goku...” “Sul serio, Radish?!” domandò, euforico, il fratello “E' da dove?” “Da un cane.” “Eh?”

Dopo una breve pausa, il giovane continuò: “Goku era il nome di un meticcio che adottammo quando io avevo quattro anni. Era grosso e col pelo nero. Quando occupava il divano del soggiorno, ossia sempre, non c'era spazio per nessuno, nemmeno per me che ero un bambino. Inoltre, era ingordo come pochi. Una volta, papà si dimenticò di chiudere il garage e quel botolo pulcioso entrò, razziando tutta la carne che mamma aveva appena comprato.” “Non mi ricordo questo cane...” “Ovvio. Dieci anni dopo che lo adottammo, quando io avevo la tua stessa età, moccioso, è morto. Tu sei arrivato l'anno seguente. Non mi ricordo chi ti ha dato quel soprannome ma è probabile che sia dovuto a quel cagnaccio.” “E come mai lo adottaste?” “Papà l'aveva trovato mezzo morto per strada mentre tornava a casa dal lavoro, in quanto si era beccato la rogna. L'aveva portato dal nonno, il quale gestiva una clinica veterinaria e dopo mille cure era riuscito a guarirlo. Siccome era un meticcio e, per giunta, col pelo rovinato per la malattia, ce lo tenemmo noi finché non se ne andò all'altro mondo. Fine.” raccontò Radish mentre la madre di Tights e Bulma esclamava, tutta contenta: “Il mio Bardack è sempre stato un bravo ragazzo, sempre pronto ad aiutare gli altri.”

Mentre la donna parlava, Goku ricordò di aver visto, nell'album delle foto che il nonno teneva nel comodino, le varie fotografie di Radish da bambino con un grosso cane nero.

Adesso, aveva aggiunto un altro prezioso alla storia della sua famiglia.

Ci teneva tantissimo ai suoi genitori e gli dispiaceva che fossero morti da giovani per un incidente stradale, prima di conoscerli a fondo, solo che non aveva mai voluto domandare del passato dei suoi.

Tuttavia, da quando si era trasferito da Radish, molte cose stavano venendo fuori sulla sua famiglia e non vedeva l'ora di conoscerle tutte...


Tights! Noi andiamo!” “Ci vediamo...”

La giovane donna era senza forze.

Affrontare i suoi era un'impresa titanica... fortunatamente era finita, anche se ancora non sapeva per quanto...

Bulma, assieme a Vegeta, Tarble e Nappa, se n'era andata da un pezzo... per farli respirare...

Ehi, tesoro.” la chiamò il padre e Tights si avvicinò, assieme a Radish e a Goku, domandando: “Cosa c'è, papà?”

Lui le mostrò un enorme pacco regalo e, orgoglioso, disse: “E' il mio regalo per il tuo bel ragazzo. Sono certo che gli piacerà.” “Lo spero tanto, papà...” rispose, nervosa, la ragazza.

Non sapeva se essere contenta o preoccupata per quel regalo... fosse stato qualcun altro il mittente...

Beh, noi andiamo, piccola. Ciao ciao.” la salutò il padre mentre si dirigeva alla macchina e la madre aggiungeva: “Ricordatevi di darmi un bel nipotino.”

Dopodiché, la macchina partì, lasciando i tre davanti all'ingresso.

Cosa c'è in quel pacco?” domandò, incuriosito, Goku e Tights, guardando con sospetto il regalo, rispose: “N-non lo voglio sapere... ho un brutto presentimento...”

I tre rimasero in silenzio a guardarlo.

Radish e Tights erano quelli più preoccupati... in fondo, il padre di Tights non aveva tutte le rotelle a posto...

Alla fine, Goku disse: “Forse fareste bene ad aprirlo... potrebbe contenere qualcosa di utile...” “Sì, potrebbe...” commentò Radish.

Il regalo del padre di Tights lo preoccupava, e molto, ma non poteva negare che era interessato... e poi, quello era il suo regalo!

Va bene, lo apro!” disse il giovane e, mentre scartava il pacco, Tights esclamò: “Papà, mi fido di te!”

Tuttavia, quando il ragazzo aprì il pacco, la ragazza sgranò gli occhi e divenne rossa come un peperone.

Il pacco, infatti, conteneva una pila di giornaletti pornografici!

Ma che cavolo...?! Questa è la collezione di mio padre!!!” urlò la ragazza, prendendosi tutte le riviste che c'erano.

Purtroppo, non si accorse che il piccolo Goku, incuriosito, aveva preso una rivista e la stava guardando.

Dopo un po', senza alzare gli occhi dalla rivista, domandò: “Ehi, Radish. Perché queste ragazze sono nude se non stanno facendo il bagno? Sono troppo povere per comprarsi dei vestiti?” “NON GUARDARE!!!!” urlò il fratello maggiore, prendendo la rivista.

Una volta che le ebbe prese tutte, Tights le mise in uno scatolone, commentando, adirata: “E secondo mio padre questo sarebbe il regalo adatto al mio ragazzo?! Ma io lo uccido!!!” “Cosa ne farai di quelle riviste, Tights?” domandò Goku e la ragazza rispose: “Le brucerò nel mio caminetto, poco ma sicuro!!!” “Allora che ne dici di preparare i mashmallow? Sono così buoni...”

   
 
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