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Autore: Dvdshaman    07/01/2019    0 recensioni
Il principe Vegeta è promesso sposo in un matrimonio politico con l'erede del ducato di Capsule, Sua Grazia Bulma Brief; Il matrimonio serve per porre fine alla lunga guerra tra l'impero di Cold e il regno Saiyan. Vegeta e Bulma si conoscono da bambini.
Vegeta è in viaggio con i suoi amici: Kakaroth, Radish e Nappa al luogo delle nozze, ma Vegeta è teso... Questo matrimonio potrebbe segnare il suo destino, del suo regno... e del mondo intero.
(NdA Questa storia è una ri-narrazione in chiave "Dragon Ball" di Final Fantasy XV; alcuni dialoghi e scene chiave saranno ispirate a tale opera)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nappa, Radish, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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IL GIORNO DELLA CERIMONIA

 

 

Quella mattina Bulma si era alzata presto, era una giornata limpida e tutto pareva filare per il meglio. Sì vestì e si fece portare la colazione in camera.
Furono Chirai e Lemo a portargliela.
- Allora Milady, come state? - Chiese Lemo con un gran sorriso.
Lemo era un tipo diretto, riusciva a capire al volo le persone. Non era una cattiva persona, anzi per lo standard dell'esercito imperiale era un santo.
Chirai invece era molto più vivace e istintiva, ma non meno di buon cuore. I due si erano conosciuti al corso di addestramento, si erano uniti all'esercito più per necessità che per fedeltà. A nessuno dei due andava a genio né Cold, né tantomeno Freezer.
I Tre chiacchierarono un pochino di come si sarebbe svolta la giornata. Al che il volto di Lemo si incupì improvvisamente.
- Se per qualche motivo qualcosa dovrebbe andare storto... tu raggiungici. - Disse guardando Bulma con i suoi occhioni gialli.
Bulma ricambiò lo sguardo, anche secondo lei c'era qualcosa di strano. Lo aveva intuito dal discorso tra i due sovrani.
- Se le cose dovessero mettersi male ti proteggeremo noi. - Concluse Chirai.
Di fronte al palazzo reale si era radunata una enorme folla, mentre Re Vegeta e l'Imperatore Cold camminavano fianco a fianco in direzione dell'entrata della sala delle udienze.
All'interno della sala si erano posizionati in maniera simmetrica funzionari e guardie sia imperiali che Saiyan.
Bulma era tra le fila imperiali con Chirai e Lemo vicino a sé. Broly e Paragus erano vicini al grande tavolo dove si sarebbero posizionati i due sovrani per firmare il trattato.
Dall'altra parte del Tavolo vi era Bardck assieme ad altre guardie.
Il pubblico applaudì quando videro i due sovrani entrare. La camminata solenne dei due era osservata da tutti, gli occhi puntati su ogni mossa che eseguivano. Si misero seduti sui loro rispettivi troni. Re Vegeta osservava intensamente il funzionario che stava portanto il documento del trattato, quando una delle sue guarre si avvicnò frettolosamente a lui e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Il Re fece un cenno con la testa e la guardia tornò alla sua postazione.
- Qualche problema? - Chiese altezzosamente l'Imperatore.
- O niente affatto. - Rispose schiettamente il Re.
I due sovrani si alzarono e si avvicinarono al tavolo.
- Ditemi... I reati di furto sono condannati severamente nel vostro... Impero? - Chiese secco il Re mentre si avvicinavano.
Cold sì voltò per un attimo incuriosito, ma si ricompose subito.
- Molto severamente. - Rispose, alzando poi il dito di una mano continuò. - Sebbene ci sia una eccezione. -
Bulma osservava la scena quando si sentì tirare un braccio.
- Venite via! - Sussurrò Chirai guardandola negli occhi. - Arretrate subito, dietro tutte le guardie lentamente e senza dare nell'occhio - Bulma deglutì e piano piano si fece spazio tra le guardie e i funzionari per poter andare nelle file più lontane dal centro della sala.
- E quale sarebbe? - Chiese il Re.
- Oh è una vecchia legge che ho lasciato in vigore nelle provincie - Continuò imperterrito l'Imperatore. - Il ladro che sfugge alla cattura, non è più tenuto a rispondere del suo crimine. -
- E' un monito alle vittime... - Disse Vegeta. - Non mostrate la vostra debolezza o non otterrete protezione dalla giustizia? - continuò in tono acido.
- Oh no, buon Re... Tutt'altro. - Disse freddo l'imperatore.
Il funzionario poggiò delicatamente il documento sul tavolo, rivolgendo poi un delicato inchino.
- E' solo un monito alla giustizia stessa... Perché non allenti mai la presa. Vi è chiaro? - Concluse l'Imperatore.
Vegeta guardò per un secondo Bardack, che gli fece cenno con la testa, poi guardò il sovrano imperiale negli occhi.
Un forte boato si sentì al di fuori dell'edificio. Tutti gli imperiali tirarono fuori le armi e raggi energetici attraversavano tutta la stanza. Bardack scaraventò il tavolo in direzione di Freezer, mentre Cold sollevò un braccio per lanciare un raggio energetico in direzione del Re.
- Stai giù! - Urlò Chirai mentre abbassava la testa e portava via Bulma tramite una porta secondaria.
Freezer si sbarazzo velocemente del tavolo con un raggio energetico, mentre Cold sferrò un violento pugno contro il Re, il quale lo parò con un po' di difficoltà.
Afferrò il suo bastone per poi lanciare un potente raggio d'energia in direzione dell'imperatore, ma lui lo scansò facilmente. Bardack aveva ingaggiato in una battaglia uno contro uno contro Freezer, mentre dietro di loro si ammucchiavano corpi sia imperiali che Saiyan. D'un tratto si sentì un altro forte boato, questa volta proveniva da sotto il pavimento.
- La sala del cristallo! - Urlò Bardack mentre cercava di schivare i colpi che lo raggiungevano.
Udita questa frase l'imperatore sorrise e lanciò un enorme sfera al plasma in direzione del Re e dei suoi uomini.
Vegeta, però, agì rapidamente e creò un'enorme barriera protettiva.
- Paragus lascio tutto nelle tue mani... - Disse infine prima di andarsene nello scompiglio generale insieme a Freezer.
- Maestà... se hanno preso il cristallo vuol dire che la barriera che sta intorno alla città è caduta... presto arriveranno le truppe d'invasione... - sussurrò Bardack all'orecchio del re. - Dobbiamo muoverci! - Continuò agitato.
- Tu vai a recuperare Lady Brief... qua ci penso io. - Disse affannato il Re mentre guadava Paragus negli occhi.
- Non posso lasciarvi qui Maestà... - Provò a replicare Bardack, ma non fece in tempo a finire la frase.
- E' un ordine, generale! - esclamò irato il Re.
Bardack non se lo fece ripetere; lo sguardo arrabbiato e allo stesso tempo supplichevole del sovrano lo costrinsero a obbedire.
- A tutte le squadre in ascolto: Codice nero! Codice nero! Il nemico ha preso il cristallo! Recuperatelo ad ogni costo! - Ordinò alla radio mentre si allontanava.
Mentre ormai la battaglia si era spostata al di fuori dell'edifico, re Vegeta e le sue due guardie osservavano Paragus, ormai invecchiato quanto il sovrano, e Broly.
- Sei ancora in tempo Paragus... - Parlò il Re. - Sai bene che non avevo scelta! -
- Non avevi scelta? - Chiese arrabbiato Paragus. - Hai pensato solamente a salvarti la pelle quando l'impero attaccò Capsule! Sei fuggito assieme a tuo figlio e hai lasciato me e il mio ragazzo a marcire! Io che ero il tuo fidato generale! - Continuò sempre più irato.
- Ma Cold mi ha dato una opportunità! Ed ora avrò la mia vendetta! -
Anche Broly pareva fremere mentre il suo viso si faceva sempre più truce.
- Va, Broly! - Gridò Paragus, enfatizzando l'ordine con un rapido gesto di mano.
Il ragazzo urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni e si lanciò alla carica.
Le guardie si frapposero fra lui e il re, ma purtroppo furono subito messe a terra due rapidi colpi energetici scagliati da Paragus.
Broly combatteva come una furia, sferrando rapidi pugni e calci. Vegeta cercava di evitarli, ma il suo corpo ormai non reagiva più come una volta. L'ultima volte che aveva combattuto seriamente fu quando perse sua moglie e di certo non avrebbe permesso altre vittime a causa sua. Si armò di coraggio, lanciò un urlo di battaglia e una potente aura di energia fuoriuscì dal suo corpo. L'aria si caricò di energia elettrica poi un enorme bagliore provenne dal corpo del re. I capelli ormai grigiastri avevano fatto spazio ad una chioma dorata.


- Che diavolo succede? - Urlò Bulma mentre veniva portata via.
- L'impero ha creato questa trappola! - Gridò Lemo mentre portava via Bulma tra i corridoi del palazzo.
- L'Imperatore ha voluto organizzare questa trappola per poter rubare il cristallo! - Continuò Chirai.
- Voi sapevate tutto ciò e non mi avete detto niente? - aggiunse indignata Bulma.
- Non volevamo metterti in pericolo... non sai che faticaccia riuscire a convincere i nostri superiori a metterci nella scorta. - Concluse infine Lemo.
Mentre correvano per i corridoi furono intercettati da tre soldati imperiali.
- Voi! Cosa fate qua? - Urlò uno dei soldati.

- Stiamo solo portando una prigioniera con noi... - Mentì calmo Lemo.
Il soldato, di tutta risposta, puntò il fucile verso Bulma.
- Nulla di personale Milady... ma gli ordini sono ordini... - Disse mentre fece per premere il grilletto.
Accadde tutto in un attimo, Chirai tirò fuori la pistola e colpì con due raggi il soldato con il fucile, mentre Lemo si occupò velocemente degli altri due.
I corpi dei tre soldati caddero a terra, ormai esanime.
Bulma era rimasta paralizzata dal terrore, Chirai trattenne un conato di vomito mentre Lemo sudava ancora freddo.
- Merda... - Sussurrò la ragazza. - E ora che facciamo Lemo? Probabilmente avevano i canali radio aperti... -
- Non lo so... - Rispose - Bulma tu hai qualche idea? -
La ragazza era ancora shockata, ma fece un respiro profondo e cercò di riprendersi.

- Il Re. - Disse decisa. - Dobbiamo trovare il Re. -
I due la guardarono un attimo per riuscire a capire se avevano sentito bene.
- Il Re? - Commentò Lemo. - Sei impazzita? Ci ammazzeranno prima ancora che riusciamo ad avvicinarci! - Disse allarmato.
Bulma lo guardo intensamente negli occhi, lo sguardo deciso, ormai non poteva tirarsi indietro; suo padre gli aveva accennato il piano del Re. Era arrivato il momento di agire.


Broly cominciava a cedere ai colpi del Re, la trasformazione lo aveva reso forte; ma non avrebbe retto a lungo, sapeva che ormai non poteva tenere quella forma per molto tempo.
Il sovrano colpiva duramente con i suoi pugni sul petto e sulla testa del ragazzo, lo faceva barcollare, ma tutto ciò era strano. Normalmente chiunque avrebbe ceduto con quei colpi, perfino un Saiyan, ma Broly, nonostante arranccasse, non dava cenno di arrendersi, anzi si rialzava ancora più furioso. Fu allora che re Vegeta caricò un potente colpo energetico che colpì il ragazzo all'altezza dello stomaco e lo scaraventò verso il colonnato di pietra scura.
- Credo che ormai tuo figlio sia al limite... - Commentò il Re. - Poniamo fine a questa follia. -
Paragus aveva sul volto un ghigno di rabbia, ma presto si trasformò in un grassa risata.
- Mio caro Re... credo che sia tu quello giunto al limite! - Disse divertito.
Le macerie create dalla colonne ridotte in frantumi dallo scontro con Broly si mossero. Il ragazzo si rialzò cacciando un forte urlo. I detriti schizzarono via e una potente aura proveniva dal corpo dell'ormai furioso Broly. Le sue iridi erano di un giallo intenso e tutte le sue arterie sul volto erano gonfie, quasi come se esplodessero.
Si lanciò di novo alla carica verso il Re e i due ricominciarono a battersi.


- Ma almeno hai idea di dove potrebbe trovarsi ora? - Chiese spazientita Chirai.
Bulma sbuffò mettendosi le mani tra i capelli, tutta questa situazione era insopportabile, come diavolo avrebbe fatto ad uscirne... Forse non ci sarebbe riuscita. D'un tratto, una speranza. Vide una chioma di capelli familiari che si avvicinava velocemente verso di loro.
- Generale Bardack! - Gridò estasiata. Ma Ma il grido le si mozzo quando vide lo sguardo truce del generale.
- Milady, allontanatevi da loro! - intimò il generale.
Chirai e Lemo si misero sulla difensiva, ma Bulma si frappose fra loro e il generale.
Dopo molte proteste di quest'ultimo, la ragazza riuscì a spiegare la situazione e a calmarlo.
- D'accordo... - Commentò acido. - Ma sappiate che vi tengo d'occhio. Provate a fregarci e vi ridurrò in poltiglia. - Concluse.
I due deglutirono fortemente e annuirono. Con molta velocità si diressero nuovamente verso la sala delle udienze per trovare il Re che ancora ingaggiava battaglia con Broly. Il volto del sovrano era sfregiato dal dolore e del sangue colava dall'attaccatura dei capelli.
Chirai osservò ad occhi sbarrati la situazione. Il viso del ragazzoy era contorto dalla rabbia e Paragus guardava la battaglia estasiato.
- Broly! - Urlò la ragazza con tutto il suo cuore. - Fermati ti prego! -.
All'udire di quelle parole Broly si fermò per un secondo, si voltò verso Chirai.
- Tu non sei così! Sei dolce, sei gentile! Combatti solo perché devi! - Continuò lei, quasi con le lacrime agli occhi.
Stufo di sentire le parole della ragazza, Paragus intervenne.
- Cosa stai facendo? Continua a combattere! - Urlò tirando fuori un telecomando. - Fai come ti dico Broly! -
Il ragazzo pareva combattuto e fu quell'attimo di esitazione che permise al re di creare una densa barriera attorno a Paragus e suo figlio.
- Questo li terrà occupati per un po... Andiamo! - Disse il Re per poi affrettarsi con gli altri quattro verso un corridoio secondario.
Re Vegeta affannava e i suoi capelli erano tornati al suo colore originario, Bulma credeva quasi di poter sentire il suo cuore battere all'impazzata. Una volta saliti su l'ascensore, Bardack illustrò il suo piano, sarebbero scesi al piano semi interrato per poi recuperare un'auto e fuggire con essa, se avessero avuto fortuna non avrebbero incontrato nessuno. Fuori dal palazzo si sentivano ancora boati ed esplosioni e Bardack riceveva costanti rapporti su intere unità sbaragliate dall'esercito imperiale. Ormai era chiaro: la città era perduta.
- Voi sospettavate tutto fin dall'inizio vero? - Chiese Chirai, rivolta al Re.
- Esatto.. le richieste imperiali erano alquanto.. bizzarre. - Rispose re Vegeta. - Soprattutto per un “uomo” come Cold. -
- Ma allora... - Proseguì Lemo. - Perché avete fatto andare via solo vostro figlio? Volevate solamente salvare la vostra stirpe fregandovene del popolo? -
- Non essere insolente! - Rispose Bardack in tono irato, ma Vegeta fece cenno con la mano di mantenere la calma.

- No, non per salvare la mia stirpe... - Disse il Re per poi guardare intensamente negli occhi Bulma.
La ragazza abbassò gli occhi e fece un lungo sospiro. - Per salvare il mondo. - Concluse lei.
L'ascensore giunse a destinazione, un lungo corridoio divideva il gruppo dalla porta del parcheggio sotterraneo.
- So che voi avete vissuto molto in contatto con quel ragazzo... - Disse a Bulma un po' affannato. Bulma lì per lì non capiva di chi parlasse. Fu Chirai a rispondere per lei.
- Broly non è cattivo, Maestà. - Disse con sguardo malinconico.
- Oh lo immagino... - Rispose. - L'odio di suo padre nei miei confronti, lo ha trasformato in una macchina da guerra... Ma vedo che tu, signorina, riesca a domare quella rabbia. - Concluse con un enorme sorriso.
Entrati nel parcheggio notarono subito che alcune parti del soffitto erano crollate e alcune macchine schiacciate. Bardack adocchiò un furgoncino nero ancora in buone condizioni.
Una volta indicato Lemo corse subito in direzione del veicolo per cercare di scassinarne la portiera e avviarlo.
D'improvviso la porta alle loro spalle si aprì di colpo e una gelida risatina risuonò nell'aria.
Il gruppo si voltò e di fronte alla porta da cui erano venuti si stagliava loro una figura bassa, cornuta e dalla lunga coda. Era Freeezer.
- Sapevo che mio padre non avrebbe dovuto affidare un compito così importante a quel Saiyan... - Disse in tono gelido, ma allo sesso tempo spensierato.
Gli occhi glaciali del figlio dell'imperatore scrutavano tutto il gruppo e notò subito Chirai e Lemo.
- Una volta finito con Re Vegeta toccherà anche a voi... - Disse indicando i due ex – soldati. Chirai e Lemo deglutirono fortemente.
Vegeta osservò con sguardo minaccioso Freezer, poi, con rapidità, si sfilo dalla mano sinistra un oggetto che porse velocemente nella mano di Bulma. Era un piccolo anello, era di colore nero,probabilmente d'ossidiana, al cui centro vi era incastonato un cristallo bianco.
- Devi portarlo a mio figlio. - Disse sussurrando. Bulma guardò negli occhi il sovrano.
- Cosa intendete dire? - Chiese allarmata.
La frase non fece in tempo a finire, che il Re creò una enorma barriera energetica che si frappose tra lui e il resto del gruppo.
Gli occhi della ragazza si sbarrarono. Cerco di attraversare la barriera, ma era inutile. Provò a tirare pugni e calci, ma la barriera non si muoveva.
- No, per favore, fermatevi! - esclamò mentre alcune lacrime scendevano sulle sue guance.
Bardack cercò di trattenerla, e di provare a portarla all'interno del veicolo, mentre Chirai e Lemo intimavano di muoversi.
- So che tua madre... desidererebbe la stessa cosa. - Disse il Re, rivolto a Bulma.
- Che tu e Vegeta possiate vivere felici. - Disse con un tono molto amaro in bocca.
- Tutti questi anni imprigionata... Perché io ho fallito. - Continuò il sovrano imperterrito.
- Non di nuovo. Nessuna porta, bloccherà più il tuo cammino. - Disse.
Il suo tono era sempre solenne, ma si poteva notare molto bene una punta di rammarico.
- Bardack! - Disse, rivolgendosi al suo fedele generale. - Lascio tutto a te. -
Il Generale annuì con gli occhi lucidi. Cominciò a trascinare con forza Bulma verso l'auto mentre lei continuava a urlare di lasciarla andare, di aiutare il suo Re.
Re Vegeta si volse verso il suo avversario.
- Mi hai lasciato finire... generoso da parte tua... - Disse acido il re.
Un piccola risatina fuoriuscì dalla bocca del l'erede imperiale.
- Oh, voglio solo vedere la disperazione nei loro occhi... una volta che sarai morto! -
Disse per poi partire alla carica, Ma il re con un rapido gesto di mano lo scaraventò all'indietro.
- Mostrami la tua vera forza, Freezer! - Disse re Vegeta altezzoso.
Freezer si rialzò, si tolse un po' di polvere dall'armatura e sorrise.
- Oh.. e io che mi volevo divertire... - Disse rammaricato.
Un enorme bagliore investì tutto il parcheggiò. La terra tremò e alcune parti del soffitto crollarono vicino al furgone. Lemo ancora non era riuscito a far partire il veicolo e la tensione non aiutava di certo.
Freezer era innanzi al Re. Era cambiato, ora tutto il suo corpo era di un bianco candido e alcune tranne le sue parti viola lucido, che erano rimaste immutate, anche le sue corna erano sparite. Vegeta invece era tornato nella sua forma dalla chioma dorata.
- Un potere impressionante - Disse sorridendo Freezer. - Se fossi stato nel fiore degli anni, probabilmente avresti avuto qualche possibilità -.
I due si lanciarono in una battaglia senza esclusione di colpi. Pugni colpivano, raggi venivano sparati e la barriera del re cominciava cedere.
Lemo riuscì finalmente a far partire il motore, e con rapidità cercò di muoversì. Non era di certo il veicolo più veloce del mondo. Chirai e Bulma osservavano la scena dal sedile posteriore, mentre Bardack stava cercando di trattenersi dall'uscire ad andare a dare una mano al suo Re.
Fu un attimo. Un passo falso di Vegeta. Pugno non andato a segno e una parata non riuscita. Il Re si trovò scoperto e un potente raggio viola, proveniente da un dito di Freezer, penetrò l'armatura e colpì il cuore del sovrano. Re Vegeta si accasciò, la bocca ricoperta di sangue, gli occhi che si chiudevano. Il corpo cadde al suolo ormai esanime.
- No! - Gridò Bulma in preda alle lacrime e ai singhiozzi, mentre Chirai le portava la testa al petto e la accarezzava.
Lemo cercava di andare alla massima velocità che poteva, schivando le macerie, per il lungo tunnel che portava all'esterno. Videro la luce, ma un posto di blocco imperiale gli bloccava la strada.
Con ferocia il generale si affacciò dal finestrino, lo sguardo ormai ricolmo d'ira.
- Fuori dai piedi! - Urlò mentre un enorme raggio partiva dalla sua mano che fece sobbalzare via i veicoli che bloccavano la strada.
Con la strada sgombra il gruppo si diresse a tutto gas verso l'uscita della città. Nel cielo vi erano centinaia di aeronavi imperiali e per strade vi erano corpi di soldati di entrambe le fazioni. Il sole aveva cominciato a calare, ma la battaglia non era ancora terminata. Si potevano ancora sentire il rumore delle armi e dei soldati che combattevano nelle strade. Edifici crollavano e esplosioni facevano tremare il terreno.
Lemo si destreggiò con il veicolo nell'evitare macerie e esplosioni, anni di servizio come macchinista lo avevano reso un buon guidatore.
Riuscirono ad arrivare vesso l'uscita della città senza troppi intoppi, ma non avevano considerato il grande blocco imperiale che si estendeva davanti alle porte della città.
Bardack imprecò, ma con un rapido e agile movimento riuscì a uscire dal finestrino e a mettersi in piedi sopra al furgone.
Raccolse le sue forze, mentre Lemo proseguiva spedito, anche se titubante, verso le porte della città.
Gridando con tutto il fiato che aveva in corpo, lanciò il più potente raggio energetico che avesse mai lanciato in vita sua. Il posto di blocco fu spazzato via lasciando lo spazio necessario affinché il veicolo riuscisse a passare.
Bardack rientrò rapidamente in dal finestrino, ormai esausto mentre si lasciavano alle spalle la città, ormai caduta, di Yasai.
Chirai tirò un profondo sospiro, mentre Bulma guardava intensamente l'anello consegnatogli dal Re. Non tutto era ancora perduto.
Bardack stava per assopirsi, quando, improvvisamente, qualcosa gli balenò alla mente. Controllò rapidamente le sue tasche per trovare ancora il suo telefono miracolosamente integro. L'apparecchio segnava dieci chiamate senza risposta. Fece un profondo respiro e richiamò il numero.
- Principe Vegeta? -. Disse il generale.
Bulma ebbe un forte tutto al cuore, mentre il sole ormai era calato su questa lunga e interminabile giornata.




 
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NdA. Ed eccoci alla fine di questo capitolo. In realtà questo capitolo era in cantiere da prima che finissi il precedente. A farla breve quando avevo finito il precedente, questo era quasi completo. Sono successe parecchie cose eh? La morte di re Vegeta quanto era scontata? (Considerate che in FFXV il personaggio del re è doppiato da Sean Bean... oh beh!)
Inoltre abbiamo avuto la prima apparizione del super saiyan! Anche se il re era ormai troppo vecchio e stanco per poter tenere bene la trasformazione.
Aspetto con ansia i vostri commenti!
Al prossimo capitolo.
Dvdshaman


 

 

  
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