Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: vampireechelon    16/01/2019    1 recensioni
Martina laureata in lingue e traduzione si ritrova a lavorare per i 30 seconds to mars, la sua band preferita, cosa succederà?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti, ecco il terzo capitolo di questa storia. Ripeto che scrivo perchè sento il bisogno di farlo e di lasciare libera l’immaginazione. Perdonate gli errori, ma ho fatto la revisione in preda ai deliri per la febbre. Spero che la storia vi possa piacere, scrivetemi cosa vi piace e cosa non vi piace. Buona lettura.

 

 

Un suono martellante mi sveglia dal torpore, non è la sveglia, ma una chiamata in entrata, prima di rispondere vedo l’orario le 9.30, dormita niente male.

“Pronto?” dico io con la voce mezza assonnata

“Martina, sono Jared, ho bisogno di te ora! Vieni in pigiama, non mi interessa ma vieni veloce!” mi dice con voce allarmata

“Arrivo subito!”, pensando al peggio, magari che a Shannon fosse ripresa una crisi o che altro... Mi infilo una felpa sopra al pigiama, le scarpe da ginnastica, lego i capelli in una messy bun e scappo a casa dei Leto di corsa.

Entro e trovo Jared seduto per terra con milioni di fogli intorno, tutto quel disordine mi sconvolge.

“Jared? Tutto bene?” dico trafelata e ansimante

“devo scrivere un discorso” mi dice

“scrivi canzoni, è così difficile scrivere 3 righe di discorso?” dico io ridendo

“NO DEVO SCRIVERE UN DISCORSO IN ITALIANO” mi dice esasperato

“Ah ok, specifica, non ho la sfera di cristallo!” dico io, poi mi accorgo di essere stata un po’ troppo stronza, è pur sempre il mio capo, “scusa, è che prima di colazione sono un po’ acida” dico io sorridendo

“SHANNOOOOOOON, porta i pancake e il caffè” urla

“NON SONO LA TUA CAMERIERA FRATELLO, ALZA IL CULO!” lo sento rispondere

“CALMI, vado io!” dico tranquilla

“Buongiorno Shannon!” dico io sorridente, di colpo arrossisco, immagino sia appena uscito dalla doccia perchè lo trovo solo con i pantaloni della tuta e i capelli tutti bagnati e scompigliati. Altro che pancake, lui è molto meglio.

“Buongiorno a te!” mi dice sorridendo, muoio, “i pancake non li ha cucinati Jared, tranquilla!” mi dice in un orecchio, facendomi ridere

Prendo tutto e porto in soggiorno da Jared.

“Allora che devi dire, perchè devi fare un discorso in italiano?” chiedo sorseggiando il caffè, che è stranamente molto buono

“Alessandro vuole che lo faccia” mi risponde, guardandomi con i suoi occhioni preoccupati vuoi vedere che gatta ci cova sul serio?, vocina a cuccia, non ci voglio credere, dai sarebbe davvero una perdita per l’umanità, “cioè io lo voglio fare per dimostrare ai suoi amici che non sono un ignorante che conosce solo una lingua, non voglio sembrare stupido” mi dice

“Lo sei bro!” dice Shannon mentre si viene a sedere con noi, sempre a torso nudo

“Se stai qui solo per insultarmi, vai a bere il tuo caffè altrove” dice Jared perentorio, facendo alzare di nuovo le mani a Shannon che mi guarda mentre sorseggio il caffè; gli accenno un sorriso.

“Bene allora, direi di rimanere sul semplice e scriverei giusto 4 righe!” gli dico “conosci l’alfabeto ipa? Potrei scriverlo in quel modo almeno hai anche sott’occhio la pronuncia!” dico io

“cos’è si mangia?” dice Jared facendomi ridere

“Bene troveremo un altro modo allora, me lo potevi dire ieri almeno avremmo lavorato più sulla pronuncia!” dico io pensierosa

“no, lui partorisce idee la notte, capito? Poi rompe le palle a chi gli sta vicino!” aggiunge Shannon che si becca un’occhiataccia, “bel pigiama a proposito!” mi dice Shannon notando il mio pigiama con le caramelle, facendomi arrossire.

“Allora che ne dici di: Ringrazio di essere qui Alessandro e il team Gucci, che hanno reso possibile questo evento. Sto cercando di migliorare con l’italiano visto? Sono lieto che siate potuti venire nonostante i preparativi per la fashion week!” dico io in inglese

“Perfetto, ora scrivimelo in italiano” mi dice Jared

Inizio a scrivere su un pezzo di carta il tutto: “Ringrazio di essere qui Alessandro e il team Gucci, che hanno reso possibile questo evento. Sto cercando di migliorare con l’italiano visto? Sono lieto che siate potuti venire nonostante i preparativi per la fashion week”

“Te lo leggo in italiano ok? Stai attento!” gli dico mentre inizio a leggere lentamente

“Ok, ci provo: rengrazioo de esere qui Alesandro e il team Gucci, ce hanno reso posibile evento. Sto ciercando de miliorare l’italiano, visto? Sono lietto che siate potutti venire nonòstante i preparativi per la fashion week!” dice alzando gli occhi guardandomi e sorridendo soddisfatto

“Quasi, allora quando vedi c, h, e, non leggere come ce, ma ke e le doppie mi raccomando fai attenzione!” glielo rileggo lentamente

“ti registro almeno me lo riascolto durante il giorno!” mi dice, che cosa inquietante e strana “riprovo ora!” inizia a leggere e a parte qualche accento strano sulle parole andava bene

“impressionante! Bravo! Stai attento all’intonazione!” gli dico io sorridente

“molto bene lo ripeterò tutto oggi!” dice soddisfatto

“Mi dai asilo a casa tua per favore?” mi dice Shannon disperato

“sei il benvenuto, ma ti avverto, passerò la giornata a farmi maschere di bellezza, truccarmi e mettere lo smalto, ne sei sicuro?” dico io ironica

“no, non importa scherzavo!” dico finendolo, e finendo il  pancake

“Questo caffè è molto, molto buono!” dico io sorridente

“No ti prego, si monta la testa!” mi dice Jared mettendosi la mano sulla fronte con fare melodrammatico

“Lo so, l’ho selezionato io, è della Black Fuel!” mi dice sorridente “se vuoi te ne faccio avere un po’! Anche Stevie lo apprezza!” mi dice felice

“Beh non pensavo di trovare un caffè con il gusto così simile a quello che fa mia nonna in Italia!” dico sorridente “ma è filtrato?” chiedo

“Si, ma non sembra vero?” mi chiede

“Sembra assolutamente come quello che bevo fatto dalla moka, incredibile!” dico io sorpresa

“ti faccio avere una bustina!” mi dice prendendo il telefono per scrivere a qualcuno

“bene, sarà meglio che vada, devo iniziare a preparare il pranzo e poi prepararmi per stasera, nell’invito c’è scritto che partiamo tutti da qui è corretto?” chiedo

“assolutamente corretto! Qui alle 18” dice Jared

“Bene a stasera!” dico io salutandoli e chiudendomi dietro la porta

 

Rientro a casa e mi torna in mente l’immagine di Shannon senza maglietta e degli occhioni blu di Jared, sono i miei datori di lavoro, va bene, ma di certo non posso negare che sono due bellezze rare. Averli così vicino non mi manda in tilt come pensavo, ahahhahhahahahah bella battuta, coscienza, a cuccia, riesco a rimanere piuttosto composta, anche se sotto sotto fangirlo ogni volta che sono nei loro dintorni.



 

Dopo pranzo, verso le 14 inizio a prepararmi per l’evento. Mi faccio una bella doccia, lavo i capelli  e cerco di asciugarli meglio che posso, ho dei capelli indisciplinatissimi, metà crespi e metà lisci, castani e lunghi fino a metà schiena. Decido di fare dei boccoli con la piastra e poi appuntarli in una specie di acconciatura semiraccolta. Inserisco un fermaglio di un dorato che sta molto bene con le scarpe e poi inizio a truccarmi.

Per fortuna in aereoporto avevo fatto incetta di makeup! Guardo l’ora sono le 16.30, bene posso fare tutto con molta calma. Inizio la mia routine trucco e poi mi ritrovo a dover decidere il colore del make up occhi. I colori freddi mi stanno male, ma non voglio nemmeno truccare come tutti i giorni, è un evento in cui conoscerò ALESSANDRO MICHELE e chissà chi altro, diamine, che ansia!! Sono vestita tutta di extra lusso, non posso di certo truccarmi di merda.

Alla fine opto per un simil look da pin up, molto semplice ma elegante e che mette in risalto indubbiamente il mio punto forte, le labbra carnose. Il rossetto combacia incredibilmente con il rosso del fiocco del vestito e questo mi esalta non poco. Per lo smalto ho optato per un color carne naturale ma comunque coprente. Per fortuna mi ero portata dietro la lampada per farmi il semipermanente e ho fatto velocemente! Sono le 17.45, mi devo assolutamente muovere, non voglio essere in ritardo. Sento il mio telefono che squilla e rispondo mettendo in vivavoce mentre mi infilo la biancheria più sexy che ho: il completino di Victoria’s Secret che mi sono comprata sempre in aereoporto, rigorosamente nero.

“Martina sono Emma!”

“Ehi, dimmi tutto!” dico io affannata

“posso venirmi a cambiare da te? devo solo infilare il vestito!” mi chiede

“Certo anche io sono alle prese con il vestito! vieni pure!” le rispondo

 

Dopo 2 minuti bussa alla mia porta ed è totalmente diversa dal solito truccatissima e con i capelli tutti raccolti in uno chignon!

“Wow, Martina stai davvero bene così!” esclama

“Stessa cosa vale per te, scusa sono in mutande, entra pure velocemente!” dico io scomparendo in camera

“Cambiati pure dove vuoi!” le dico “puoi venire anche di qua!”

La vedo entrare in camera, e si inizia a spogliare per indossare il suo vestito, che è un abito corto semitrasparente, un modello molto largo, di quelli che stanno bene solo alle persone magrissime come lei! E’ divina!

“mi sa che non posso mettere il reggiseno sotto al mio!” osservo guardando il vestito e guardandomi allo specchio

“credo proprio di no! Se vuoi ho comprato un reggiseno in silicone, ha praticamente solo le coppe e fa un bel seno, l’ho portato, te lo presto!” mi dice gentile

“mi faresti un grande favore, che taglia hai?” chiedo

“seconda!” mi dice tirandolo fuori dalla borsa

“anche io, che fortuna!” dico sorridendo “se vuoi io ti presto il mio tanto a te non si vede! E’ nuovo di pacca, l’ho comprato in aereoporto!” le dico

“Massì, grazie!!” mi dice allacciandoselo e io allacciando il mio, wow, devo assolutamente valutare di comprare anche io un reggiseno del genere, mi fa un seno fighissimo nonostante sia una seconda! Ci allacciamo i vestiti a vicenda, mi guardo e sono perfetta, mi vedo bellissima per una volta.

“Stasera stendi tutti ragazza!” esclama Emma “stai molto bene!” aggiunge

“Grazie, anche tu sei molto bella!” dico impacciata

 

Mettiamo le scarpe, infilo telefono, fazzoletti, passaporto e sigarette (non si sa mai, ho smesso di fumare tanto, ma una sigaretta ogni tanto me la faccio) nella pochette e poi usciamo. Il clima di LA è così piacevole, nonostante il vestito a mezze maniche sto benissimo.

Arriviamo a casa Leto e vediamo la limousine che ci porterà all’evento, saliamo e troviamo tutto lo staff al completo. Partiamo perchè i Leto erano già là, erano stati a prendere la madre.

 

CIOE’ CONOSCO PURE CONSTANCE, ADDIO MONDO.

 

Il viaggio in limousine è stato credo il più divertente della mia vita. Dominic è fortissimo con le imitazioni e ci ha fatto morire dalle risate, menomale avevo usato il fissante strong per il trucco.

 

Arriviamo al party, non c’è ancora molta gente, intercetto Jared con lo sguardo e vado verso di lui. Mi guarda e si apre un enorme sorriso su quel viso già bellissimo.

“Sei bellissima” mi dice, salutandomi con una formale stretta di mano, ma  il fatto che ci stiamo guardando intensamente mentre mi dice questa cosa mi manda in tilt, cosa dicevi poche ore fa tesoro?,avvampo. Anche lui non è da meno, ha uno smoking blu intenso che gli fa risaltare tantissimo il colore degli occhi.

“Grazie, anche tu non sei da meno, non sono molto abituata ai complimenti, mi imbarazzano molto” dico abbassando lo sguardo e ridendo “hai ripetuto il discorso?” gli chiedo cambiando argomento

“Credo bene, l’ho ripetuto tante volte! Dita incrociate” mi dice facendo il gesto

“Sono sicura che lo avrai imparato da Dio! Torno dagli altri!” dico io sorridente e avviandomi verso il bar dove sono tutti

“Ehi, avete iniziato senza di me?” dico raggiungendoli e mettendo un finto broncio

“Assolutamente no, abbiamo ordinato anche per te e ti stiamo aspettando per il brindisi” esclama Dominic, porgendomi il bicchiere di Martini e lo alzo in alto insieme a loro

“Al Mars Team e alla nostra nuova arrivata!” dice Emma, dopo il cin cin beviamo e conversiamo amabilmente, conosco meglio Reni, con cui parlo dei suoi magnifici Labrador, parlo con Stevie che ci ha raggiunto, finché ad un certo punto Jared mi fa cenno di andare da lui, mi sento molto allegra ma ancora vigile e composta, il Martini a stomaco semi vuoto non è stata la scelta più intelligente che potessi fare, ma almeno mi aiuta ad essere più rilassata.

“Alessandro, ti presento Martina, la ragazza italiana di cui ti ho parlato!” dice Jared

“Piacere, sono davvero onorata di conoscerla!” dico io in italiano sorridendo

“Piacere mio tesoro, finalmente qualcuno con cui parlare italiano quando sono LA, e dammi del tu, il lei mi fa sentire vecchio!” mi dice dandomi un lieve buffetto sulla guancia oh ma tutta sta confidenza “questo abito ti calza davvero a pennello, bella scelta!” mi dice facendomi l’occhiolino

“Grazie” dico arrossendo

“Martina, ti lascio un attimo con Alessandro, vado a recuperare Shannon e mia madre!” dice velocemente, io sono molto imbarazzata e parlare con lui mi mette a disagio, mi osserva in maniera inquietante

“Chi ti ha acconciato e truccato? Trovo che questa acconciatura e questo trucco ti donino particolarmente! Il sesto senso di Jared nello scegliere le collaboratrici è impressionante!” mi dice

“Tutto da sola, e grazie davvero, mi sento davvero in imbarazzo!” dico io spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio

“La prossima volta osa di più, hai un bel corpo, esponilo!” mi dice ammiccante facendomi arrossire

“non mi sento così self confident!” dico ridendo “il mio corpo mi mette a disagio, quindi preferisco coprire” dico io per colpa del martini “scusa, è il Martini che parla!” dico io facendolo ridere

“Ti garantisco che staresti bene! Comunque so che sei di Firenze!” mi dice

“Ebbene si, toscanaccia!” rispondo facendolo ridere

“Mi ispira molto Firenze!” dice sognate

“Firenze ispira tutti, anche chi di arte non ne capisce...se non ti prende la sindrome di stendhal a Firenze, come dice mio babbo, vuol dire che una persona ha delle emozioni piatte” dico io sognante

“Ha proprio ragione tuo padre, così come Roma” aggiunge lui

“Beh non per sminuire il resto d’italia, ma Firenze, Roma e Napoli secondo me sono la culla dell’arte e della bellezza!” dico io sorridente “Firenze è tutta arte, dalla cupola del Brunelleschi alle cappelle medicee agli Uffizi, ogni volta che vado agli Uffizi e vedo la Venere e la Primavera di Botticelli mi emoziono, mi pervade un senso di perfezione e meraviglia che mi fa piangere” dico io sorridente

“Mi sono commosso una sola volta per ora nella mia vita ed è stato quando ho visto la Primavera, ti capisco!” mi dice

“poi avere un babbo professore di arte, diciamo che aiuta!” dico io facendolo ridere

“hai la guida turistica privata allora, sei privilegiata!” mi dice scoppiando a ridere

“non quando a 6 anni invece che portarti al cinema come tutti i babbi normali ti porta al museo!” dico io facendolo ridere ancora di più

Jared, Shannon e Constance ci raggiungono.

“Martina questa è mia madre” dice Jared

“Solo la tua?” dice ironico Shannon

“Va bhe, ma è scontaaaato!” dice Jared alticcio

“Bambini, a cuccia!” dice Constance, “Molto piacere!” dice stringendomi la mano dolcemente “So che sei una perfetta aggiunta per il team!” mi dice con fare materno, facendomi intendere di sapere cosa fosse successo con Shannon

“beh lo spero, cercherò di non deluderli sicuramente!” dico sorridente ricambiando la stretta di mano

“Ehi, ora vado a fare il discuorso” dice Jared storpiando le parole

“Sì ok, ma questo lo prendo io” dice sua madre, facendoci ridere a crepapelle, si allontana con il bicchiere e confabula con Alessandro


“Non ce la farà mai!” dice Shannon con una faccia stupenda, ci avrei fatto un meme stupendo.

“L’alcool aiuta a parlare meglio le lingue, chissà che magari non ci stupisca!” dico io

“Sei bellissima, davvero davvero bella” mi sussurra all’orecchio, quella voce così roca e  calda all’orecchio mi ha mandato in tilt tutti i neuroni, cosa dicevi qualche ore fa pt.2, arrossisco violentemente, mentre lui mi mette il braccio attorno al fianco e me lo stringe. Potrei morire ora e sarei comunque la persona più felice della terra.

 

Toglie subito il braccio e mi fa l’occhiolino, per poi dileguarsi e raggiungere la madre.

 

Io sto iperventilando, quel tocco mi ha fatto impazzire, sarà l’alcool, sarà il contesto, ma ho veramente perso la bussola, non capisco più un cazzo, giusto per essere fini ed educate. Sono così felice che tocco il cielo con un dito.

Raggiungo gli altri, anche loro mezzi alticci. Facciamo un altro brindisi e poi prende parola Jared sul palco.

“Mettiamoci comodi ragazzi” dice Emma “Sarà un momento infinito!” dice Emma facendoci scoppiare a ridere

Prendiamo posto ai nostri tavoli, dove avremmo cenato dopo il discorso di Jared.

“Non ceneremo mai vero?” dico io a Stevie che è vicino a me

“Beh, vedila così sono ancora le 19.30” mi risponde in italiano, alzo gli occhi al cielo e poi mi metto in ascolto di Jared

“Grazie a tutti di essere qui, celebriamo questo nuovo anno tutti insieme! Ringrazio i miei collaboratori che sono qui e che lavorano duro per noi ogni giorno, ringrazio mia madre che è venuta qui stasera e mio fratello, il mio compagno di viaggio fedele, senza il supporto e la stima reciproca, non saremmo andati molto lontano!” dice Jared “Ringrazio di essere qui anche Alessandro e il team Gucci, che hanno reso possibile questo evento. Sto cercando di migliorare con l’italiano visto? Sono lieto che siate potuti venire nonostante i preparativi per la fashion week, sono stato bravo visto? Bon appetit!” dice Jared

“Glielo hai insegnato tu?” mi dice Emma

“Beh chi altro sennò, mi ha chiamato stamattina alle 9” dico io ridendo

“E’ stato bravo però, pronuncia perfetta, l’intonazione da migliorare!” dice Stevie

“Anche troppo per aver imparato tutto in 5-6 ore!” dico io soddisfatta

 

Iniziamo a mangiare e bere tranquillamente, ad un certo punto una mano si posa sulla mia spalla.

“Ragazzi come sta andando?” dice Jared felice

“Bene, ottimo vino!” dice Dominic

“Ehi non bevete troppo eh!” dice poco credibile Jared con un bicchiere in mano, “Sono stato bravissimo vero Martina?” mi chiede

Mi giro lievemente, “Intonazione da migliorare, ma sei stato molto bravo!” dico io biascicando

“Non fare la bacchettona! Ho imparato tutto in un pomeriggio!” dice Jared ridendo e dileguandosi altrove per poi ricomparire dopo un secondo “Martina devi venire con me un attimo!” mi dice

“Certo!” mi alzo da tavola

“c’è una di una radio italiana che mi parla e io non la capisco, ti prego aiutami!”, dice dietro ad Emma

“Emma chi è? Di che radio?” le chiedo, e lei prontamente guarda la lista degli invitati

“Virgin Radio, Maugeri!” mi dice

“Grazie,-dico ad Emma- andiamo!” dico a Jared

Ciaao Paola!” dice Jared in italiano

Jared, che piacere rivederti!” si salutano con un abbraccio

Piacere, sono l’interprete!” dico io sorridendo e porgendole la mano

So poco italiano, imparo” dice Jared

Bravo, bravo fai bene, avete in programma molte date in italia, ai fan italiani farà piacere che tu parli italiano!” dice, in simultanea traduco

“Si lo spero, lo faccio sia per me, sia per loro, sia per cultura personale!” dice Jared, non traduco perchè è Paola Maugeri non una scema, l’inglese lo sa e anche molto bene “ho lei- indicandomi- perchè così sento il suono dell’italiano e imparo l’intonazione corretta!” continua

Sì è molto importante, le prossime interviste allora te le facciamo solo in italiano eh?” dice scherzando

“No, ora non esageriamo” risponde Jared facendola ridere di gusto “Sta andando bene la cena?” chiede

Molto bene, tutto molto buono, grazie per l’invito!” dice la Maugeri

“Grazie di essere venuta, buona continuazione!”risponde Jared salutandola

La Maugeri si rivolge a me, mi stringe la mano e mi dice “Buon lavoro”.

 

Torno a sedere al tavolo e dopo non so quanti brindisi arriviamo al dolce, un semifreddo al pistacchio, il mio dolce preferito in assoluto!

Dopo di che Zedd amico stretto di Jared inizia il dj set. Iniziamo tutti a ballare, Constance inclusa, credo che il vino sia piaciuto anche a lei!

Ad un certo punto sento il bisogno di prendere una boccata d’aria ed esco sul terrazzo che da’ sul giardino del locale. Mi prendo una sigaretta e me la accendo. Il sapore della nicotina mi risveglia, osservo il giardino illuminato e in lontananza il mare. Questa città ha tutto quello che ho sempre desiderato.  

 

Sento che in sala parte Dangerous night, remixatissima. Cerco di fumare in fretta per non perdermela. Fa più freddo ora, fortuna che l’alcool aiuta!

Sento qualcuno che mi copre le spalle con una giacca, mi giro e vedo Shannon.

“Grazie!” dico aspirando ancora la mia sigaretta

“Non pensavo fumassi!” mi dice accendendosi la sua

“Una al giorno, ho ridotto nell’ultimo periodo” dico io guardandolo

“Dovrei ridurre anche io, ma non ce la faccio!” confessa

“Beh, io ho ridotto da quando sono qui onestamente, sono molto più serena!” dico

“Mi fa piacere che la città degli angeli faccia stare bene anche i forestieri” dice ridendo

“Non è difficile con me, ha tutto quello che ho sempre desiderato: il mare, il clima temperato, opportunità e libertà!” dico io, l’alcool ti ha sciolto anche troppo la lingua, la vuoi sciogliere anche a lui??????, arrossisco di colpo, “scusa, troppe info personali, non volevo annoiarti!” gli dico.

“Non mi annoi affatto, credo tu abbia una profondità d’animo incredibile!” mi guarda avvicinandosi

“meglio se rientro, inizio a sentire freddo, la giacca servirà anche a te, a dopo!” dico io ridandogli la sua giacca e entrando velocemente. Sono destabilizzata, quello sguardo ipnotico mi manda in confusione.

“Ehi dove sei stata Marti?” mi chiede Stevie

“A fumare una sigaretta!” dico sorridendo “vado a prendermi un drink, volete qualcosa?” chiedo

“Ti accompagno prendo qualcosa anche io!” mi dice Emma

Ci avviamo al bar e ordiniamo due gin lemon.

“Che è successo? Sei strana?” mi chiede mentre sorseggio il mio drink in silenzio

“Nulla, mi sono dimenticata di chiamare i miei, non so se chiamarli ora!” dico sorridendo

“Fai tu, ma c’è dell’altro!” mi dice guardandomi

“Non è nulla sul serio!” dico io sforzandomi di sorridere “vado all’ingresso a chiedere la password del wifi per chiamare i miei!” dico io

“cerca di fare la sobria al telefono!” mi dice facendomi ridere Emma

“Sono una pro in quello!” le dico facendole l’occhiolino

 

Il telefono di mia mamma squilla.

Nessuna risposta.

Riprovo. Nulla. Ansia. Sarà successo qualcosa? Controllo l’orario qui è l’una, quindi da me dovrebbe essere sera, ma non troppo tardi.

“Scusi il wifi prende anche fuori?” chiedo al tipo

“Si certo signorina!” mi risponde gentile

“Grazie!” dico sorridendo

 

Esco, mi accendo un’altra sigaretta e riprovo a chiamare, finalmente mia madre risponde. Mi dice che va tutto bene, ma che non si  aspettava una mia telefonata oggi, pensando che fossi impegnata e quindi aveva lasciato il telefono da un’altra parte. Ci aggiorniamo brevemente e poi ci salutiamo, ci saremmo sentite di più il giorno dopo.

Finisco la sigaretta e rientro.

Trovo tutti scatenati sulle note di Avicii, raggiungo Emma, le faccio cenno di Ok, e iniziamo a ballare come scatenate. Vedo Jared in lontananza che balla con Alessandro, Shannon e tutti gli altri, si avvicinano a noi, Jared comincia a ballare come un matto, credo sia più ubriaco di me! Prende Emma per mano, la scuote e balla con lei! Dominic prende Reni, Matt prende me e mi fa girare in tondo nemmeno fossi una trottola. Gli finisco addosso e scoppio a ridere. Emma mi prende e ci scateniamo insieme sulle note di walk on water, dopo di che mi afferra Shannon e balliamo fino a fine serata quasi. Esco di nuovo fuori per prendere aria e vedo che si sta facendo giorno, la linea dell’orizzonte è di un delicato colore rosso, accendo la 3° sigaretta e mi riprometto che sia l’ultima… mi prende l’irrefrenabile voglia di andare in spiaggia, ora e godermi invece che il tramonto, come al solito, l’alba. Noto che la sala all’interno si sta svuotando, vado a salutare tutti e con la scusa che di un forte mal di testa, saluto tutti ed esco. Chiamo un taxi e mi faccio portare a Malibu.

C’è ancora più silenzio del solito, non si sente il rumore del traffico, solo le onde e lo spettacolo del sole che si alza. Tolgo le scarpe e la sensazione della sabbia fresca a contatto con i piedi mi fa venire un brivido. Faccio un paio di foto e selfie, poi metto il telefono sopra il muretto lì vicino, metto il timer e scatto una foto mentre salto all’alba.

Non è perfetta, ma mi rappresenta molto in questo momento. Quello che sento è libertà e serenità. Dopo quello che è successo in Italia ne avevo bisogno. Ripenso a tutto e anche se non ho rimpianti, le lacrime iniziano scendere.

 

“Mal di testa eh?” mi dice una voce dietro di me

Mi ricompongo, mi giro, e sorrido vedendo Shannon, “In un certo senso!” gli dico con la voce un po’ impastata dal pianto

“Se vuoi te la faccio io una foto decente!” mi dice

“Si grazie!” gli dico avvicinandomi per porgergli il telefono, trattiene la mia mano

“Perchè stavi piangendo?” mi chiede

“Mi manca la mia famiglia!” dico sorridendo tristemente, non è quello il vero motivo, ma non mi pare il caso di rivelare troppo, anche perchè non ha senso parlarne con il mio capo. Mi stringe in un dolce abbraccio, il suo profumo mi manda in corto circuito e per la prima volta mi abbandono completamente alla sua stretta e lo ricambio. Sto bene. Le lacrime escono di nuovo da sole, forse anche per l’incredulità del momento.

“Dai ti faccio questa foto!” mi dice sciogliendo l’abbraccio

“Grazie, sul serio!” dico io alludendo ovviamente all’abbraccio

 

Mi fa la foto, ne fa 3 in realtà tutte molto belle, con l’alba che si è colorata ancora di più.

Ne scelgo una da mandare ai miei.

“So che cado nel banale...ma possiamo fare una foto insieme? Giuro che me la tengo per me!” dico io sorridendo

“Direi che si può fare!” mi dice sorridendo

Facciamo un selfie come ne fa tanti con le altre echelon e poi uno in cui ci abbracciamo e fa una faccia scema.

“Grazie!” gli sorrido sinceramente

“Stai molto meglio con il sorriso sai? Non ti si addicono le lacrime!” mi dice sedendosi sulla sabbia

“A nessuno si addicono le lacrime, ma a volte è meglio liberarsi piuttosto che tenere tutto dentro ed esplodere all’improvviso!” dico sedendomi accanto a lui “cioè voglio dire, la mia vita ha preso una piega così incredibile!” dico io guardando l’orizzonte

“Cosa ti sei lasciata alle spalle?” mi chiede di botto, questa domanda è un cazzotto nello stomaco, “non sono scemo, non credo che tu sia così giù di morale per la tua famiglia, la senti spesso e ti sostengono, hai detto. Quindi non è per questo che hai questi momenti” mi dice, entrambi non distogliamo lo sguardo dall’orizzonte, sospiro e prendo coraggio

“Diciamo che prima di partire sono successe una serie di cose che mi hanno ucciso un po’ moralmente!” dico io rimanendo vaga

“Non ti voglio tirare fuori le parole di bocca, devi volerlo tu, non sono nessuno per obbligarti a parlare!” mi dice comprensivo

“Non è questo, è che non voglio oltrepassare il confine, alla fine sei pur sempre il mio datore di lavoro”

“senti, siamo tutti amici, tutti sappiamo tutto di tutti. Emma e Jared sono migliori amici da una vita, lui è stato anche il testimone al suo matrimonio… pensi davvero che sia una relazione piramidale quella tra noi e voi? Non c’è nulla di convenzionale in questo lavoro” afferma

“Lo hai voluto tu eh, poi non dirmi che sono logorroica come Jared” scoppiamo a ridere, sono le 7.30 la spiaggia si sta popolando e decidiamo di continuare a casa mia la conversazione.

 

Preparo il caffè con la moka che mi sono portata dall’Italia e tiro fuori i biscotti simil gocciole al cioccolato.

“non temporeggiare, sputa il rospo!” mi dice

“okay, allora, prima di venire qui sono successe varie cose: ero fidanzata da 6 anni con un ragazzo che mi ha lasciato perché ho seguito il mio sogno senza pensare a lui, sorbendomi i peggio insulti tra cui egoista, sgualdrina, approfittatrice...In 6 anni di relazione non ha capito davvero niente di me, ma ho tirato dritto, sapendo che stavo facendo quello per cui avevo studiato e quello che mi avrebbe reso felice. Nell’ultimo periodo non ero nemmeno felice con lui, quindi ho solo colto l’occasione per mettere un punto ad una relazione tossica. Ci siamo lasciati circa 2 mesi prima che partissi, quando mi avete mandato la conferma di colloquio face to face per capirci. Due settimane dopo mi chiama, mi dice che ha sbagliato e che mi avrebbe incontrato volentieri per parlare e scusarsi. Io scema, ho acconsentito, ci siamo visti, siamo andati a fare un giro in macchina e ci siamo fermati in un parcheggio accanto ad un parco. Tutto d’un tratto lui ha cominciato a prendermi a parole, a dirmi che non mi riconosceva più, che quei 6 anni con me erano stati sprecati e che nessuno avrebbe mai più avuto occhi solo per me, che lui con me c’era stato solo per pietà.- mi prende la mano e mi avvicina a lui, la mia voce si rompe, ma cerco di ricacciare dentro le lacrime- Io non ho risposto a tutti i suoi insulti sono stata in silenzio, ho subito tutte quelle pugnalate verbali… dopo di chè lui mi si è avvicinato minacciosamente e ha cominciato a schiaffeggiarmi prima in viso e poi mi ha dato qualche cazzotto, quando ho cominciato a sentire il sapore del sangue in bocca ho cominciato a difendermi, ma non ero abbastanza forte così sono caduta e lui se ne è andato, lasciandomi lì da sola nel parcheggio. La mattina dopo mi sono svegliata in ospedale, con i miei genitori al capezzale” dico prendendo aria “e ora sono qui, con un altro libro da scrivere” silenzio… il rumore del caffè che sale interrompe l’imbarazzo, verso il caffè e gli porgo la tazzina.

“Wow” dice “Martina non so che dire mi dispiace, sono senza parole...spero che tu lo abbia denunciato e sia in galera quello stronzo!”

“Denunciato sì, galera non proprio… per questo qui mi sento bene e libera, perchè sono lontana chilometri e chilometri da lui e mi sento sicura!” dico cercando di sorridere “solo che a volte mi prende un po’ di tristezza, perchè comunque ho perso 6 anni della mia vita appresso ad un figlio di puttana!” dico io

“beh, lecito, ma non ti puoi incolpare, le persone cambiano...comunque non lo dirò a nessuno, nemmeno a Jared” nel dirlo mi avvicina a sè e mi abbraccia. Mi trovo praticamente ad un centimetro dalle sue labbra, mi accarezza la guancia e ci guardiamo intensamente negli occhi.

Si alza dalla sedia della cucina e mi bacia, il mio cuore inizia a battere a mille, le mie mani finiscono tra i suoi capelli e le sue tra i miei...mi sfila il fermaglio e i capelli ricadono dolcemente sulle mie spalle. Senza interrompere il bacio mi fa sedere sul ripiano della cucina, il bacio diventa più intenso e passionale, dei brividi cominciano a pervadere il mio corpo.

razionalità

Interrompo il contatto, premendogli delicatamente le mani contro il petto.

“Non mi pare il caso” dico con il fiatone, mi guarda

“Scusami, no-non volevo, è meglio che vada!” dice “grazie per la colazione e buonanotte”

“grazie a te per avermi ascoltata” gli dico sorridendo dolcemente

Se ne va.

Sono ormai le 9.30 quando riesco ad entrare sotto le coperte. Quanto vorrei che quel bacio non ci fosse stato, ma è stato così bello e rigenerante. Lui è stato così dolce ad ascoltarmi.

Riguardo le foto che mi ha fatto Shannon prendo la più bella e lo pubblico su instagram con la didascalia “I will save your heart from breaking, Won't you stop, please...Set me free” e me ne vado a dormire, mettendo però la sveglia per le 13.

 

POV SHANNON

L’unica cosa che volevo fare dopo la festa era andare in spiaggia a vedere l’alba. Non mi aspettavo ci fosse anche lei lì. L’ho vista così fragile, non volevo lasciarla sola. Poi non mi aspettavo quello che mi ha raccontato, sono sconvolto da quello che ha dovuto sopportare e di come abbia reagito, è come una fenice, che rinasce dalle proprie ceneri. E’ uscita da quella storia più forte di prima, indubbiamente.

Le sue labbra. Le sue labbra mi ipnotizzano. Le vorrei avere ancora posate sulle mie.

Però ho agito senza pensare è pur sempre un’echelon e lavora con noi, che cazzo mi è preso. Non mi sarei fermato se non mi avesse respinto, facendomi tornare la ragione.

Entro in casa sbattendo la porta.

“SONO UN CAZZO DI IMBECILLE”, sono incazzato nero con me stesso… mi vado a fare una doccia e mi butto nel letto.

Poco dopo essere andato sotto le coperte qualcuno bussa alla mia porta

“Jared, non è aria, levati dalle palle!” dico

“Oh, calmino, qualcuna non te l’ha data?” dice Jared

“Fammi dormire!” grugnisco

“Più tardi mi racconti, quando l’acidità sarà uscita dal tuo corpo”

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: vampireechelon