Serie TV > Shameless US
Segui la storia  |       
Autore: sidphil    31/01/2019    1 recensioni
Durante la Guerra del Vietnam, Mickey viene arruolato e mandato ad addestrarsi sotto al comando del sergente Ian Gallagher. Ian è un giovane sergente che si preoccupa di conoscere i nuovi arruolati e di farli sentire al sicuro. Ma trova pane per i suoi denti quando si tratta di Mickey.
Genere: Angst, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ian sentì la sveglia ma non aprì gli occhi. Il corpo di Mickey era pressato contro al suo petto, la sua testa sotto al mento e i loro respiri in perfetta sincronia. Doveva essergli caduta la sigaretta visto che ora le dita erano intrecciate a quelle del moro. La quiete disperata di quella felicità riempì la mente ancora stordita dal sonno.
Mickey emise un grugnito e si mosse appena. Le labbra di Ian si incurvarono in un sorriso mentre lo guardava cercare di capire che cosa stesse toccando e cosa invece no. Le sue dita si allargarono tra quelle di Ian, tornando poi a stringerlo più forte. Lo lasciò andare e si rialzò dal suo petto. Per un attimo Ian non seppe dire se gli rendesse più facile o più difficile respirare.
Mickey gli diede un colpetto sulla gamba ed Ian brontolò allegramente. - E' ora di alzarsi- sussurrò.
- No- protestò Ian. - Sto facendo un bel sogno-. Percepì il sorriso di Mickey anche senza vederlo.
- Ah sì? Che cosa stai sognando?-
- C'era un uomo stupendo che dormiva su di me- rispose. - E mi stava per svegliare con un bacio-
Mickey sbuffò. - Stavi davvero sognando-
Aprì un occhio per guardarlo, il collo piegato in un angolatura scomoda, appoggiato contro alla parete della tenda. Mickey invece giocherellava con una sigaretta spenta, ancora seduto sulla branda di fianco a lui. Lo fissò a lungo, godendosi il contrasto che viveva in Mickey tra il conforto che trasmetteva seduto accanto a lui e l'imbarazzo per essere rimasto addormentato tutta la notte sul suo petto.
- Dovremmo alzarci-
- Non dobbiamo per forza-
Mickey sorrise. - Penso che tu sia il responsabile qui-
- Ecco perchè posso dire che non dobbiamo alzarci per forza-
Mickey rise e si portò la sigaretta alle labbra, accendendola. Il fumo bruciava nell'aria mattutina. Ian allungò una mano e Mickey gliela porse. Aspirò, inalando il suo sapore amaro e dolce al contempo. Quella seconda natura della sua essenza stava cominciando a mandarlo fuori di testa.
Mickey allungò la mano per riaverla ma Ian scosse la testa. - Ha ancora il tuo sapore-
- Dammela-
Ian la allontanò ancora di più e Mickey si allungò sopra di lui, finendo con il crollargli sopra. Ian scoppiò a ridere, il suono della risata soffocato dal peso improvviso su di sè, ritornando immediatamente come a prendersi gioco del moro che ora si stava arrampicando su di lui verso la sua mano. Ian la alzò ancora di più riportandosi poi la sigaretta alle labbra.
Mickey si rigirò sul suo grembo e si rialzò mettendosi seduto, le gambe intrecciate a quelle di Ian, sporgendosi in avanti per inalare il fumo. Afferrò la sigaretta tra le dita, rimuovendola con attenzione dalle labbra di Ian. La rigirò e se la portò alla bocca. Aspirò lentamente, senza mai lasciare il suo sguardo, e sbuffò verso l'alto.
I suoi occhi tornarono in quelli di Ian dopo aver liberato i polmoni. Ian gli sorrise, rimuovendogli le reminescenze del sonno sotto all'occhio con il pollice. Gli sfiorò la pelle morbida, facendolo scorrere sul suo zigomo e lungo la mascella. Mickey emise un respiro pesante mentre faceva un altro tiro e Ian fece scivolare la mano sul suo collo fino al petto.
Mickey chiuse gli occhi. Ian cercò di trattenere il sorriso che minacciava di allargarsi ancora di più mentre scendeva sui suoi addominali e raggiungeva il bordo dei pantaloni. Il fumo si dissolse nell'aria mentre Ian osservava il piacere dipinto sul suo volto nonostante lo stesse appena toccando. Sollevò il bordo della maglietta e adagiò la mano sulla pelle sotto. Mickey piegò le dita contro alla sigaretta.
Ma poi, Mickey appoggiò la mano sulla sua impedendogli di proseguire oltre. Se la portò invece al petto, trattenendola sul cuore che palpitava impazzito. Apri gli occhi, innocenti iridi azzurre che contrastavano con la dura scorza esteriore. Scosse lievemente la testa. - Dobbiamo alzarci-
Ian tacque per un momento, poi annuì. Rimosse la mano da sotto la sua maglietta, toccandolo più di quanto fosse necessario, e gli prese la sigaretta per fare un ultimo tiro e appoggiarla sul letto.
Mickey scese lentamente dal suo grembo, si passò un amano tra i capelli spettinati e guardò Ian per un secondo. - Stai bene?-
- Sì-
Mickey trattenne lo sguardo nel suo, un lampo che sembrò attraversare lo spazio tra loro, annuì in fretta e uscì. Ian lasciò andare finalmente il respiro, il fumo che fuoriusciva dai suoi polmoni come se stesse gareggiando in una maratona.
 Si rigirò tra le lenzuola cercando di pensare a tutto tranne che a Mickey. I giri di corsa. Mickey che correva. La colazione. Mickey che mangiava. Una pistola. Mickey che ne prendeva una nuova di zecca facendo scorrere le mani sul calcio nella ricerca di qualche possibile difetto mentre se la portava alle labbra e soffiava via la polvere dalla canna.
Esalò un sospiro pesante e si costrinse ad uscire dal letto, continuando tuttavia a sorridere anche alle azioni più semplici. Rimestò i vestiti, si passò una mano tra i capelli e fece un respiro profondo. Cercò di mantenere il controllo ma era impossibile farlo quando Mickey era lì fuori ad aspettarlo a riposo sullo spiazzo, pronto a mettersi sull'attenti.
Scosse la testa per quei pensieri e uscì dalla tenda. Arrivato sullo spiazzo, fece scorrere lo sguardo lungo le fila di uomini, rispondendo con un cenno della testa al loro saluto. Riuscì a catturare lo sguardo di Mickey per un secondo mentre alzava la testa dal gruppo con cui stava chiacchierando. Ritrovò il suo stesso sorriso in quei perfetti occhi blu.
Si passò una mano sul viso per nasconderlo, si fermò accanto all'asta della bandiera e urlò: - AT- TENTI!-. I tacchi di quaranta uomini risuonarono uno contro l'altro mentre portavano le mani alla fronte per il saluto. - Uomini, avete ancora due settimane qui. Presto sarete a dormire nella giungla, e spero, se vi ho istruiti come si deve, con un occhio aperto. Siete arrivati al capolinea e forse potreste non sentirvi pronti. Ma c'è un modo per farlo-. Tacque per creare tensione. Tutti lo fissavano, gli occhi che brillavano nella speranza di novità. Le labbra si allargarono in un sorriso sghembo. - Correre il doppio-
Alcuni gli fischiarono contro in protesta, ma si misero a correre. Mickey rimase nelle retrovie e gli passò accanto. - Per me non vale, vero?-
Ian scosse la testa. - Niente trattamenti di favore-
- Dai-
- Solo se me lo succhi-
- Fottiti-. Il tono sembrava serio ma poi sorrise e partì insieme agli altri.
Ian scosse la testa cercando di tenere a bada le farfalle nel proprio stomaco. Si spostò appena e si appoggiò all'asta accendendosi una sigaretta. La nicotina sembrò fare effetto, ma non appena le sue labbra sfiorarono il filtro capì che non era quella la droga di cui aveva bisogno. Quando Mickey svoltò nell'ultima curva, il suo sguardo incontrò il suo e indugiò per un momento sulla sigaretta. Ian se la portò alle labbra e aspirò un lungo e lento tiro.
Ebbe la soddisfazione di vederlo inciampare sui propri piedi.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shameless US / Vai alla pagina dell'autore: sidphil