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Autore: Lightning Plasma    05/02/2019    3 recensioni
Il portone si apre e immediatamente il mormorio smette all'istante, lasciando posto al silenzio. L'attesa è finita! S'intravede una figura dietro la porta in penombra che avanza verso il primo spiraglio di luce. Il cavaliere fa il suo ingresso acclamato e festeggiato dal popolo ateniese.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Shion, Gemini Kanon, Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alexiel immerge i piedi nell’acqua vicino della cascata e nota dei pesci avvicinarsi a lei, guardandoli sorridendo ad essi. Si è seduta su una piccola roccia ai piedi del fiume, così da poter ammirare tutta la vegetazione sottostante. Sopra, poco più di metà della cascata, c’è una roccia sporgente dove siede da molti anni ormai Dohko, il cavaliere d’oro della Bilancia. 

Dohko la guarda sorridente, gli da allegria avere con se la piccola Alexiel. 

 

-“Non prenderci troppo gusto, lei poi viene via con me!”

Dohko: “Non sei per niente te gentile, Shion... però mi piacerebbe avere compagnia, dopo tutti questi anni di solitudine!”

 

Shion si mette seduto davanti a Dohko;

“Una settimana fa la costellazione del Leone sembra aver scelto il fratello di Aiolos del Sagittario, Aiolia, dopo ciò che è successo con Galan!*

 

Dohko: “I Gold Saint si stanno riunendo e presto arriverà la nostra Dea...” 

Shion: “È quando sarà io dovrò scegliere il mio successore!”

 

Volta il suo sguardo verso Alexiel che sembra divertirsi a giocare con i pesci del fiume che le vengano incontro, e non solo...

 

Aiolos le si avvicina porgendole una margherita che la fanciulla prende volentieri regalando a sua volta un sorriso dolce a lui. 

 

Shion non sta ascoltando più le parole di Dohko e decide di zittirlo un attimo per poter scendere. Dohko lo guarda stranito, ma appena abbassa lo sguardo comprende immediatamente del perché si è comportato così ridendo. 

 

Aiolos si sciacqua il viso e nota dal riflesso che ha dietro Shion voltandosi di scatto;

“Desiderate?*

 

Shion incrocia le braccia;

“Parlarti un attimo e prendo anche il tuo compagno, così non lo sto a ripetere! Tu, mia cara, continua pure a rilassarti!” 

 

Sorride alla piccola mentre fulmina con lo sguardo Aiolos e richiama anche Saga a parlare. 

Alexiel li guarda allontanarsi verso una casetta, il rifugio di Dohko, con uno sguardo interrogativo ma che subito si toglie dalla mente pensando ad altro, a ciò che le disse quella sera il precedente cavaliere dell’acquario, Degel. Se ne avesse fatto parola con Dohko, l’avrebbe ascoltata? Con Shion non poteva parlarne anche se voleva, ma conosceva troppo bene come sarebbe stata la sua reazione a un simile argomento come già successe in passato. Sembra quasi che sia un argomento tabù. 

 

Intanto Shion si era posto davanti ai due ragazzi a dando avanti e indietro. Saga ed Aiolos si guardavano non comprendendo il comportamento del Grande Sacerdote. 

 

Shion sospira rumorosamente;

“Io comprendo tutto... Non c’è niente di sbagliato in ciò, premetto... ma siete Saint!” 

 

Saga cerca di prendere parola; 

“Sappiamo di essere Saint... cosa ci vuole dire, Sommo Shion?” 

 

Shion guarda i due ragazzi sospirando ancora;

“Non è un sentimento vietato... ma può portarvi alla rovina! L’amore verso una persona, può rendervi forti e potenti ma anche deboli allo stesso tempo!” 

 

Aiolos si sente preso maggiormente in causa ma preferisce non dire niente e attendere cosa ha da dire Shion. 

 

Shion: “Come Saint siete richiamati al dovere e tale dovete rispettare... come Saint si può morire e lasciare i nostri cari... riflettete molto bene su ciò, prima di innamorarvi sul serio! Non è un gioco, ci sono in palio le vostre vite... potete andare in missione e non tornare più... oppure... la Guerra Santa ormai prossima!” 

 

Aiolos e Saga si guardarono e in effetti le parole di Shion erano giuste, tanto giuste da lasciare il cuore di Aiolos in subbuglio. Saga è inespressivo a riguardo. 

  

 

Dohko raggiunge la giovane fanciulla immersa ancora nei suoi pensieri, guardando l’acqua che scorre davanti a lei in maniera sfuggente;

“Qualcosa turba il tuo cuore, piccola?” 

 

Alexiel si desta dai suoi pensieri guardando Dohko non sapendo proprio cosa rispondergli. 

Appena schiude le labbra nel tentativo di dire qualcosa una potente energia viene percepita da tutti.

Il cielo cominciò ad oscurarsi improvvisamente e Shion esce immediatamente all’aperto accompagnato dai due giovani cavalieri. In un primo momento non compresero cosa stava succedendo e Dohko comincia a ci centrarsi per capirne la fonte. Ecco, delle immagini si stavano materializzando nella sua mente. 

Un nubifragio, fra la Sicilia e la Grecia, un imbarcazione sta affondando trascinando con se le persone che contiene a bordo. 

 

Dohko racconta ciò che sta appena avvenendo ma non riesce a comprendere la natura di quella tempesta, non era casuale. Shion ordina immediatamente ad Aiolos di intervenire. 

Il ragazzo accetta di buon grado richiamando a se la sua armatura indossandola. Una forte volta di energia si espande in tutto il territorio, smuovendo gli alberi, e in una luce accecante Aiolos scompare alla volta della direzione dove stanno avvenendo i fatti. 

 

 

In men che non si dica arriva nel luogo stabilito ma purtroppo per l’imbarcazione non c’è più niente da fare e trova solo un ragazzino riconoscendolo. È svenuto, ma ancora ben saldo a un pezzo di legno che è riuscito a tenerlo a galla nonostante le onde alte. Lo trae in salvo placando quella tempesta con il suo potente cosmo spiegando le ali, comprendendo che aveva ragione Dohko, essa non era di origine naturale altrimenti non sarebbe riuscito a placarla. Di ben più grande si era accanito su questo mare. 

Arrivano sulla riva della Grecia e Aiolos adagia il ragazzino svenuto sulla sabbia, spogliandosi delle sue vestigia che tornano al loro aspetto originario.

 

Dopo un po’ il ragazzino comincia a riprendere i sensi e vede poco più avanti di lui, di spalle, un ragazzo con una fascia rossa in testa e al suo fianco l’armatura del Sagittario. 

 

Aiolos si rende conto che si è destato, voltandosi; 

“Ben ripreso... ci rivediamo!” 

 

Il ragazzino lo riconosce immediatamente e si alza di scatto;

“Dove sono?” 

 

Aiolos: “Al sicuro... su terra Greca!” 

 

A quelle parole scattò qualcosa dentro di lui e fece per entrare nuovamente dentro l’acqua, ma Aiolos lo blocca ad un braccio;

“Dove pensi di andare, dopo ciò che ti è successo....” 

 

Non riusciva a ricordare il suo nome e il ragazzino si voltò verso di lui sorridendogli con un ghigno;

“Il mio nome adesso è Deathmask!” 

 

Aiolos rimase al quanto stupito da un simile soprannome, poi pronunciato da un ragazzino così piccolo, ma si notava che i suoi occhi hanno visto già troppo di ciò che c’è da vedere anche in un adulto. Morte e terrore. 

Deathmask voleva assolutamente raggiungere il luogo del naufragio non comprendendone il motivo finché con insistenza se lo fece dire, una creatura mitologica aveva attaccato l’imbarcazione in cui si trovava con l’intento di ucciderlo. Ciò che voleva era vendetta per se stesso. 

 

Aiolos: “Se si tratta di una creatura mitologica e da come l’hai descritto sicuramente un titano, Iperione, non è affatto uno scherzo per te... anche se sei stato allenato dal tuo predecessore... sei troppo immaturo per combattere!” 

 

Le parole di Aiolos lo fecero infuriare ancora di più, tanto da sprigionare un’energia sul suo corpo crescendo ed espandendosi sempre più. La sabbia cominciò a sollevarsi in senso circolare da avvolgere il corpo di Deathmask. Aiolos non poté far altro che portarsi un braccio sugli occhi per non venir accecato da essa.

Appena tutto sembra essersi calmato Deathmask appare indossando l’armatura del Cancro. 

Non poté far nulla per fermarlo, adesso gli era suo pari, anche se pur inesperto, e così partì immediatamente. 

Aiolos indossa anche lui l’armatura seguendolo immediatamente. 

 

Arrivano sul luogo del fatto e ad un certo punto ecco che compare davanti a loro il titano che aveva visto qualche ora prima Deathmask ed è proprio Iperione, in tutta la sua magnificenza e potenza. 

Il Cancro cominciò a dargli contro con i suoi colpi, ma furono lanciati senza nessun risultato apparente.  

 

Aiolos pensò al motivo del perché non è riuscito ad arrivare in tempo, lo stesso titano con la sua burrasca aveva frenato la sua corsa. 

In quel luogo cominciarono ad innalzarsi delle piccole luci, sono anime, sono le anime di coloro che sono morti a causa del titano. 

 

Aiolos: “Anche dopo che un’anima ha abbandonato il suo corpo, i pensieri che dimorano in lei non vanno perduti! Raccoglierò le forze di tutte queste anime disperse in mare.... e infonderò nel mio colpo l’ardente preghiera di queste anime! Deathmask... infondi il tuo colpo sul mio attacco, affinché divenga uno solo, insieme alle preghiere!” 

 

Aiolos impugna il suo arco tendendolo al massimo;

“Cosmo che hai raccolto in te le volontà degli uomini, trafiggi quel Dio!” 

 

Deathmask prepara il suo cosmo più potente unendolo al colpo di Aiolos scagliandolo. 

 

Esso viene dissolto nel nulla e il cielo ha cominciato a schiarirsi riportando il mare calmo. 

 
   
 
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