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Autore: IrideNotturna    17/02/2019    3 recensioni
A volte i nostri sogni sono cosí intensi che non riusciamo a distinguerli dalla realtá. Altre volte rimaniamo intrappolati in essi e abbiamo paura di poterci svegliare per annullarli del tutto. Mentre la maggior parte delle volte é la realtá stessa a farci pensare di essere in un sogno, talmente é intenso l´attimo di bellissima emozione che si sta appropriando della nostra vita. Ma quello dei sogni puó essere un gioco molto pericoloso, e, se non si fa attenzione, si rischia veramente di rimanerci intrappolati a vita.
Questa OS partecipa alla Challenge indetta dal gruppo Boys Love - Fanfic & Fanart´s World e, per la prima volta, scrivo nel fandom di Harry Potter. Spero possa piacervi!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Tra sogno e realtá - Completo

RAITING: VERDE

TRA SOGNO E REALTÁ

Il tempo era in conflitto con il suo stato d´animo in quanto era bello, limpido e calmo; mentre, dentro di lei, si scatenava la piú feroce delle tempeste, eppure riusciva sempre a non esternare le sue emozioni. Non era piú sicura di voler andare li, in quel maestoso maniero pieno di gente pettegola, altezzosa, vanitosa, falsa e ipocrita. Ma del resto, non era forse anche lei cosí? Certo che no; non gli importava nulla di come si vestivano o cosa facevano nelle loro insignificanti vite gli altri. Forse era solo un po vanitosa ma del resto la sua bellezza era unica e voleva curarla in ogni minimo dettaglio e le importava quello che la gente diceva sul suo conto e basta. Ma in quella giornata, sperava che la sua bellezza venisse notata da da una persona in particolare “Cissy?” la chiamó sua madre facendola tornare con la mente alla realtá “Mmm?” “Come sarebbe ´Mmm´? Non essere distratta! Ricordati che devi avere la mente lucidissima ed essere perfetta. Sei ancora l´unica delle tue sorelle che non ha ancora un promesso sposo e io e tuo padre intendiamo rimediare subito. Tra l´altro, è stata anche un po’ colpa nostra; non hai partecipato ad abbastanza eventi per farti notare” “Credevo di non avere alcuna voce in capitolo su chi scegliere” disse annoiata mentre il paesaggio le passava davanti agli occhi “Oh ma infatti è cosi. Accetteremo qualsiasi proposta e poi tuo padre e io analizzeremo il profilo di ciascuno per capire se puó essere idoneo o meno. È importantissimo per noi tenere alto il nome dei Black! Oh cara, siamo arrivati”. Per sua fortuna e sfortuna pensó tra se Narcissa, mentre si preparava per scendere.

La carrozza si fermó davanti al cancello di quella immensa villa, il cui ingresso era perfettamente decorato per l´evento che era previsto per quel giorno. Ricordava l´invito che Lucius Malfoy le aveva dato alla fine dell´anno; cercando di rimanere impassibile e dire un semplice “Grazie” mentre lui le prese la sua candida mano e, portandosela alle labbra, la bació; poi si inchinó e, sorridendo, se ne andó dandole le spalle. Lei rimase li a fissare quell´invito e, in un primo momento, pensó di non andarci; ma aveva completamente dimenticato di appartenere a una famiglia di purosangue  per di piú nobile, e quindi l´invito sarebbe arrivato anche al resto dei suoi parenti, sue sorelle comprese.

“Cissy! Cissy! Finalmente è giunto il tuo turno! Malfoy ci ha invitati alla sua festa di fine anno scolastico  e tu verrai, che ti piaccia o meno! Questo pomeriggio andremo tutte e tre a comprare gli abiti e , il tuo, dovrá essere il piú bello tra tutte. Dovrai splendere e avere gli occhi di tutti puntati addosso!” le disse sua sorella Bellatrix tutto d´un fiato non riuscendo a contenere tutta la sua felicitá. Ormai era in trappola e doveva per forza presentarsi, ma lei, Narcissa Black, aveva paura. Non era li per gli altri uomini; bensí per uno in particolare: Lucius Malfoy. Ogni ragazza della scuola gli correva dietro, sbavando e cercando di attirare la sua attenzione; lei invece, fingeva di non essere minimamente interessata, anche se, quando lo vedeva in compagnia di altre studentesse, gli montava una forte gelosia, ma doveva tenerla per se o rischiava di farsi scoprire.

“CISSY!” le urló sua madre e lei sobbalzó ritornando di nuovo al presente “Vorrei tanto sapere cosa ti frulla in quella tua testolina oggi! Guarda un pó, tuo padre ci sta aspettando e sta parlando con Abraxas Malfoy! Sistemati per favore , non vorrai mica fare una pessima figuraccia con il padrone di casa!” la mise in guardia mentre scendevano dalla carrozza. Lei la seguí in silenzio e, insieme, si avvicinarono a Cygnus Black che sembrava essere molto attento a quello che il Signor Malfoy gli stava dicendo. Quando li raggiunsero, il padre le rivolse un grosso sorriso interrompendo il loro discorso. Spesso Narcissa credeva che suo padre la odiasse per il fatto che lei era la terza di due figlie femmine, sentendo i vari pettegolezzi, Cygnus avrebbe voluto tantissimo un figlio maschio, un degno erede che avrebbe proseguito la nobile e pura casata dei Black e, a volte, finiva veramente per crederci. La veritá era che lei fu la figlia piú amata e piú pregiata, che non aveva nulla da invidiare alle altre due. “Lei è tua figlia, Cygnus? chiese Abaxas Malfoy osservandola attentamente “Si, Narcissa è la mia terzogenita” rispose pieno di orgoglio “Mio figlio aveva proprio ragione. Avete una figlia stupenda e aggraziata. Ti faccio i miei complimenti” disse sorridendole mentre i due genitori la guardavano con grossa ammirazione. Al contrario, Narcissa voleva sotterrarsi dalla vergogna per la prima volta in vita sua: Lucius aveva parlato di lei a suo padre? Per quale motivo? Possibile che lui aveva dell´interesse per lei? O era solo una coincidenza? “Narcissa perché non entri dentro? La festa è giá iniziata, e non dimenticare di prendere una delle maschere presenti qui” le disse suo padre indicandole un lungo tavolo in cui vi erano delle meravigliose e colorate maschere con cui ognuno degli invitati ne prendeva una ed entrava “Cosa c´è Cissy? Sull´invito c´era scritto che sarebbe stato un ballo con delle maschere sul volto. Non lo hai letto?” “Oh.. si, ma deve essermi sfuggito di mente. Bellatrix mi ha trascinata da un negozio all´altro per trovare il vestito perfetto” “Non preoccuparti cara Narcissa, prendi pure la maschera che ti aggrada di piú” “Grazie molte Signor Malfoy e buon proseguimento” disse inchinandosi e dopo averle osservate attentamente, ne prese una bianca con sottilissime rifiniture argentate.

Durante il breve tragitto, si sentí molto a disagio  nel trovare molte coppiette e lei sola; confermando cosí le voci che circolavano a scuola sul suo conto: ovvero che sarebbe invecchiata sola, senza alcun uomo e avrebbe avuto solo la compagnia dei suoi Kneazle. Per fortuna aveva giá indossato la sua maschera, nascondendo cosí il suo volto. Una volta entrata nel grosso atrio, non poté fare a meno di rimanere affascinata dall´ordine e dai vari mobili pregiati che davano all´immenso salone, un aspetto regale e maestoso. Talmente era concentrata, che non si accorse di una presenza alle sue spalle “Sapevo che saresti venuta” le sussurró vicino all´orecchio prendendola per i fianchi e facendola rabbrividire. Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille; cosí calda, profonda, potente che riservava solo a pochi, e lei era tra quelli. “Magari hai sbagliato persona Malfoy” disse lei senza voltarsi ma divertita e allo steso tempo stupita del fatto che l´avesse riconosciuta all´istante “Io direi di no piccola Black. Ti va di ballare?” le chiese facendola voltare. Lui portava una maschera nera che metteva in risalto la perfezione dei suoi occhi grigi e freddi. “E se rifiutassi?” lei amava giocare in quel modo, e lui sembrava apprezzare e rispondere a quelle provocazioni. “Potrei rimanerci molto male. Odio essere rifiutato” “E sia Malfoy. Vediamo se nel ballo sei bravo come lo sei nel giocare a Quidditch” lo prese in giro “Potrei stupirti cara Narcissa” rispose conducendola dolcemente nella pista da ballo.

In quel momento, non sapeva come si sentiva, ma la sua paura era totalmente sparita lasciando il posto alla felicitá e alla gioia di ballare con la persona che aveva piú desiderato al mondo. Non riuscí a tenere il conto del tempo che passarono insieme, e sperava che tutto questo, non finisse mai. Ma si sa che niente è destinato a durare per sempre “Vieni con me, voglio mostrarti una cosa” le disse prendendola per mano. La paura tornó nuovamente padrona e sapeva che era meglio seguirlo e non contraddirlo; e, ció che vide quando la portó sul lato posteriore di quell´immenso giardino, la lasció a bocca aperta e poté notare ogni singolo particolare che mancava sul lato anteriore: innanzitutto il bellissimo lago sovrastato da un ponte che univa le due rive; i bei pavoni che mettevano in mostra le loro splendide piume colorate e le siepi perfettamente intagliate che davano un forte segno di eleganza e regalitá “È bellissimo…” riuscí a dire solamente “Sai, sono contento che ti piaccia e, se lo vorrai, potrá essere tuo per sempre” disse guardandola. Lei si voltó a guardarlo dritto in quegli occhi che le mettevano tanta agitazione “Cosa vorresti dire?” chiese anche se aveva giá in mente dove voleva andare a finire, ma preferiva essere sicura prima di farsi delle illusioni “Credo che tu lo sappia giá in cuor tuo. Non fare quella faccia, so perfettamente che mi pedinavi di nascosto per sapere dove andavo e con chi stavo a scuola. Quindi non effettueró giri di parole con te: vorresti sposarmi?”. In un primo momento le sembró che il suo cuore avesse perso un battito, poi si riprese all´istante e cercó di fare appello a tutte le sue forze per non sembrare una completa idiota “Non ti sembra di esagerare? E poi cosa ti fa credere che io abbia intenzione di accettare la tua proposta?” “Perché so che anche tu lo vuoi Cissy.” Disse mentre si avvicinó a lei. Non riusciva ad allontanarsi da lui, ogni parte del suo corpo aveva smesso di risponderle ed era sotto il suo completo controllo. Lucius le prese il volto tra le mani e inclinó leggermente il capo avvicinandosi sempre di piú “Narcissa..”… sempre di piú… “Narcissa”… di piú.

“NARCISSA BLACK!” urló piú forte il professore Lumacorno mentre il resto della classe la guardava divertita. Lei rialzó subito il capo, mettendosi composta, non poteva veramente credere di essersi appisolata durante la sua lezione! “Signorina Black, capisco che siamo all´ultima lezione dell´anno scolastico, ma addirittura addormentarsi mi sembra un pochino troppo esagerato. Non crede?” la rimproveró nel suo modo non troppo severo, mentre il resto della classe rideva. Adorava quell´insegnante; quanto al resto della casse, ormai si era abituata al fatto che vi erano dei deficenti. Se solo sapessero cosa aveva sognato, la prenderebbero in giro a vita! “S-si mi scusi professore..”. Quando il professore annunció il terminare della lezione, il suo sesto anno era finalmente giunto al termine; anche se avrebbe preferito concluderlo senza i suoi compagni che la deridevano. Ma lei riusciva a pensare solo a quel sogno, e a quanto fosse sciocca a pensare che una cosa del genere possa veramente accadere. “Hey Black!” gridó una voce a lei molto familiare, mentre percorreva i lunghi corridoi di quel castello “Che vuoi Malfoy? Anche tu, vuoi deridermi per la mia pessima figura?” chiese brusca sapendo che le voci sul suo pisolino in classe avessero giá fatto irruzione in qualsiasi orecchio dei suoi stupidi compagni “Di cosa stai parlando? Siamo nervosetti noto” rispose divertito “Niente, lascia perdere… Cosa vuoi comunque? Devo tornare in sala comune a preparare i bagagli, quindi fai veloce!” “Non ti ruberó troppo tempo. Volevo darti solo questo” le disse porgendole una lettera imbustata “È un invito alla festa di fine scuola che daró a casa mia. Questo è stato il mio ultimo anno a Hogwarts, e vorrei davvero chiuderlo con gente che conta davvero tra i maghi! E tu rientri tra questi, mi piacerebbe  che ti presentassi dal momento che non ti ho mai visto alle altre feste”. Continuava a guardare l´invito come se avesse paura che potesse sparirle di mano, poi guardó nei suoi occhi “Grazie” riuscí a dire soltanto. Lui le prese la sua candida mano e, portandosela alle labbra, la bació; poi si inchinó e sorridendo se ne andó dandole le spalle. Narcissa rimase li, non sapeva cosa sarebbe accaduto, ma una cosa era certa: quel ragazzo l´avrebbe sicuramente fatta impazzire e quel sogno, non sarebbe piú rimasto tale.

 

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Angolo autrice

Buonsalve cara gente del Fandom di Harry Potter. Si, è la prima volta che scrivo qui e spero non sia l´ultima dal momento che amo da impazzire la saga avendo letto tutti i libri, visto tutti i film, giocato tutti i giochi (quelli lego no per mia scelta) e letto e apprezzato ogni singolo spin-off. Ho deciso di iniziare proprio dai personaggi che adoro della saga: Lucius e Narcissa sanno essere, a modo loro, amati e ci sono molte informazioni su di loro su ogni piattaforma. Mi spiace solo che nelle opere ufficiali si parli molto poco di loro cosí come altri personaggi che secondo me sono fondamentali, vengono messi un po da parte. Detto ció siate magnanimi nei miei confronti, come prima volta spero di non aver detto cavolate e di aver scritto nella maniera corretta! Principalmente scrivo nel Fandom di Dungeons & Dragons ma oggi mi trovo qui per una Challeng “Midnight in the Garden of Good and Evil” indetta dal gruppo Boys Love - Fanfic & Fanart's World presente su Facebook. La maschera della Challenge che ho usato é quella bianca; per il momento ho preferito iniziare con qualcosa di leggero, e chi lo sa, se vedo di non aver commesso alcun errore potrei continuare a scrivere qui sopra.

Se volete leggere altre mie storie non esitate a visitare la mia pagina di Facebook https://www.facebook.com/The-IrideNotturna-Story-1627952290784409/ o semplicemente il mio profilo Efp. Ringrazio le ragazze del gruppo per avermi permesso di creare questa storia e spero di scriverne una nuova in futuro.

Vostra IrideNotturna

   
 
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