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Autore: heliodor    22/02/2019    2 recensioni
Joyce è nata senza poteri in un mondo dove la stregoneria regna sovrana. Figlia di potenti stregoni, è cresciuta al riparo dai pericoli del mondo esterno, sognando l'avventura della sua vita tra principi valorosi e duelli magici.
Quando scoppia la guerra contro l'arcistregone Malag, Joyce prende una decisione: imparerà la magia proibita per seguire il suo destino, anche se questo potrebbe costarle la vita...
Tra guerre, tradimenti, amori cortesi e duelli magici Joyce forgerà il suo destino e quello di un intero mondo.
Fate un bel respiro, rilassatevi e gettatevi a capofitto nell'avventura più fitta. Joyce vi terrà compagnia a lungo su queste pagine.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Anaterra'
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Ultimo giorno a Malinor

 
Bryce sedette sulla poltrona imbottita, gli occhi chiusi e le dita serrate sui braccioli. Da tempo non si sentiva così stanca e spossata.
Quei tre giorni le avevano consumato tutte le forze. E il peggio doveva ancora arrivare. "Il prossimo passo da fare" disse a Vyncent ed Elvana. "È andare da Galyon. È inutile restare qui un giorno in più. Partiremo subito per il nord."
"Bene" fece Elvana entusiasta. "È la cosa più giusta da fare."
Vyncent invece rimase silenzioso.
"Che cosa c'é?"
"Io non posso venire" disse.
"Lo sapevo" fece Bryce rassegnata.
"Come sarebbe a dire?" fece Elvana sorpresa. "Tu devi venire con noi, londolin."
"Bardhian non verrà, quindi io resterò qui con lui."
Elvana sbatté il piede per terra. "Smettila con questa storia. Bardhian ormai è grande e può badare a sé stesso."
"Non è così semplice" disse Vyncent.
"Sì che lo è. Hai fatto quello che dovevi, lo hai reso un vero stregone. Ora deve prendere da solo le sue decisioni. Non devi proteggerlo per sempre."
"Non è ancora pronto."
"Per cosa? Per governare Malinor? Nessuno lo sarà mai" disse Elvana. "Questa è una nazione di pazzi e bisogna essere come loro per capirli. E Bardhian lo è solo a metà."
"Io devo restare" disse Vyncent.
Elvana guardò Bryce. "Tu non dici niente?"
"Sono d'accordo. Vyncent deve restare qui con Bardhian."
La strega scosse la testa. "No, un momento. C'è qualcosa che voi sapete e io no?"
Vyncent tacque e Bryce evitò il suo sguardo.
"È così? Ci sono segreti che solo voi due condividete?"
"È complicato da spiegare" disse Bryce cercando di essere comprensiva.
"Se vuoi parlarmene, mi troverai nelle mie stanze" disse la strega voltandosi e andando via.
Bryce attese che fosse uscita prima di sospirare affranta.
"Le passerà" disse Vyncent. "Ha una crisi simile ogni due o tre lune, lo sai meglio di me."
"Stavolta ho esagerato. Dovevamo fidarci di lei e dirle tutto."
"Non lo abbiamo fatto per non metterla in pericolo, ricordi? Ne parlammo sulla nave di Donorin."
Le sembrava passata una vita da allora. Quante cose erano successe? Era arrivata a Malinor. Ne era fuggita. Aveva guidato un'armata con centinaia di migliaia di soldati e stregoni. Si era promessa in matrimonio. Aveva combattuto una guerra, l'aveva vinta e infine aveva rinnegato quella promessa.
Era troppo anche per una vita sola e aveva ancora molto da fare. Il viaggio verso nord...
"Credi che Marq abbia detto la verità?"
"Brun dice di sì" rispose lei.
"Secondo te perché ti ha rivelato dove si trova?"
Bryce fece spallucce. "Forse era stanco e voleva che quell'interrogatorio finisse. O forse voleva solo salvarsi la vita."
"O forse" disse Vyncent. "Vuole che tu vada a Roxerr per affrontare Malag ed essere sconfitta."
"Non ci andrò certo da sola" fece lei.
"Vorrei poter essere al tuo fianco" disse Vyncent.
Lei lo fissò negli occhi. "Allora vieni con me. Tu e io, insieme, possiamo sconfiggerlo. Per sempre."
Vyncent scosse la testa. "Io non penso che possiamo farcela. Nemmeno con un esercito."
"Credi anche tu alle parole di Occhi Blu? Che Malag è il prescelto?"
"No, ma credo in quello che Gladia e altri prima di lei hanno fatto. Marq ha detto la verità quando ha parlato degli eredi come di armi create per uno scopo ben preciso."
"Lady Gladia" disse Bryce. "Mi ha parlato poco dopo la fine dell'interrogatorio."
"Che ti ha detto?"
"Verrà con me. E con lei Eryen. Vuole che sia io la sua guida, come tu lo sei stato per Bardhian."
"Eryen è forte. Ma lo è abbastanza da sconfiggere Malag?"
"Secondo Gladia, sì."
"E se dovesse fallire? Se nonostante tutto Malag dovesse prevalere?" chiese Vyncent preoccupato.
"Ci sarete tu e Bardhian. Per vendicarci."
"Io non voglio vendicarti. Voglio invecchiare con te."
Bryce arrossì. "Lo sai che non è possibile."
"Bryce" fece lui serio. "Stai cominciando ad accettarlo anche tu, vero?"
"Cosa?" Era la domanda che lei temeva di più.
"Che Joyce non sia più in vita."
Come ha fatto a capirlo, si chiese. "Non è vero."
"Invece sì."
"Perché?"
"Durante l'interrogatorio" disse Vyncent. "Ero sicuro che la prima domanda che avresti fatto a Occhi Blu avrebbe riguardato Joyce e il luogo in cui era tenuta prigioniera."
"In quel momento, non potevo concedermi alcuna distrazione."
Lui le sorrise. "Se ora fosse qui quel Brun, direbbe che stai mentendo."
"A proposito" disse lei approfittandone per cambiare discorso. "Dobbiamo decidere che cosa fare dei due prigionieri."
"Spetta a Mire prendere una decisione."
"Ronnet le ha suggerito di farli giustiziare entrambi."
Vyncent sospirò. "Non mi sorprende. Tu che ne pensi?"
"Penso che Mire li lascerà andare. Ha pur dato la sua parola. Quello che mi preoccupa è che Ronnet ne uscirà comunque rafforzato."
Vyncent si accigliò.
"Vedi" disse Bryce. "Se Mire si rimangia la parola data e fa giustiziare i due prigionieri, molti penseranno che è una spergiura e non si fideranno più di lei. Al contrario, se mantiene fede alla parola data, altri la criticheranno per aver liberato due pericolosi rinnegati."
"È una situazione senza uscita. Mi sento in colpa."
"Perché?"
"Siamo stati noi a metterla davanti a questo bivio."
Bryce si alzò. "Ma lei è la reggente. Le spettano gli onori e le critiche, anche feroci." Andò verso la porta. "Vado a parlare con Elvana. Vuoi venire?"
Vyncent la seguì.
Trovarono Elvana che si allenava da sola, l'espressione seccata sul viso.
"Hai finito?" fece Bryce. "Posso ripassare dopo, se vuoi."
"No" fece lei. "Avevo finito." Guardò Vyncent. "Sei un idiota."
Lui sorrise. "Lo considero un complimento."
Elvana sbuffò. "Proprio non mi volete dire che cosa sta succedendo, vero?"
"Lo farò" disse Bryce. "Ma solo dopo che saremo lontani da qui. Per la sicurezza di tutti."
"Soprattutto la vostra."
"Prendi le tue cose. Tu e la tua protetta. Partiamo stasera stessa."
"MIgari fosse così facile" disse Elvana. "Non riesco a trovarla da nessuna parte. Sembra sparita."
"Cercala meglio" fece Bryce seccata. "Non possiamo certo aspettarla."
"Non si è mai assentata così a lungo, prima di oggi."
"Sibyl ha l'abitudine a sparire, qualche volta" disse Vyncent.
"E tu che cosa ne sai?" fece Bryce.
Lui si strinse nelle spalle. "Me l'ha detto Oren. Anche a Valonde spariva e riappariva quando voleva. È fatta così."
"Sciocca ragazzina" disse Elvana. "Vorrei proprio sapere dov'è andata."
"Starà bene" disse Vyncent. "Sa badare a sé stessa."
"Voi credete davvero che abbia fatto tutte quelle cose?" chiese Elvana. "Voglio dire, la storia dei giganti a Mar Qwara, quella di Nazedir o Theroda."
"Oren mi ha assicurato che a Mar Qwara parlavano davvero di lei" disse Vyncent. "E Lady Gladia ha sentito le storie di Nazedir dalla stovoi in persona. E per quanto riguarda Theroda, l'odio di Falgan mi sembrava genuino."
Elvana sbuffò. "La cercherò ovunque si sia nascosta. E poi le darò una bella lezione." Marciò decisa fuori dalla sala.
Igar sopraggiunse in quel momento. Si era ripreso dal viaggio e aveva anche messo su un paio di chili, ma aveva sempre la solita espressione sofferente sul viso.
"Io ti saluto" disse rivolto a Bryce. "Ho saputo che sei in partenza per il nord."
Bryce annuì. "È così."
"Vorrei venire con te, se non sono di troppo."
"Un aiuto è sempre il benvenuto" disse lei. "Ma avevo intenzione di dispensarti."
Igar si accigliò. "Non ti ho servito bene, principessa di Valonde?"
"No, al contrario" si affrettò ad aggiungere. "Sei stato un alleato fedele, ma immagino tu voglia tornare a Orfar, ora che quella guerra è finita."
"Quella guerra forse lo è, ma ne rimane un'altra più importante da combattere. Permettimi di cavalcare di nuovo al tuo fianco."
Bryce annuì. "Se insisti, come posso dirti di no? Partiamo stasera stessa. Spero che per te non sia troppo presto."
Igar si esibì in un mezzo inchino. "Al tuo servizio. Come sempre." Si voltò e andò via.
"Almeno una persona affidabile è rimasta" disse Bryce.
"Igar sembra prendere con entusiasmo il suo giuramento" disse Vyncent. "Lo sa che andrete a combattere contro Malag in persona? Spero per lui che lo sappia."
"Lo sa" disse Bryce. "Bardhian come ha reagito alla notizia? Immagino che non sia contento di restare qui."
"Lui non è mai contento di niente, ma Mire gli ha detto che, come eroe di Malinor, il suo compito è vegliare sulla città. In fondo è il portatore della sacra spada degli antenati, o qualcosa del genere." Fece un gesto vago con la mano.
"La spada di Rossmund il rosso" disse una voce alle loro spalle. "Non è un'arma qualsiasi."
Bryce si voltò di scatto e incrociò il viso di Lady Gladia. Veniva verso di loro, in compagnia dell'inseparabile Eryen.
Dopo averla sfidata, Bryce aveva iniziato a interessarsi di lei. Ne aveva parlato con Gladia in persona, che le aveva raccontato la sua storia.
Solo verso la fine, le aveva fatto una richiesta alla quale stava ancora pensando.
"Voglio che diventi la sua guida" aveva detto l'inquisitrice.
"Perché? Non è andata già oltre il suo limite?" aveva risposto Bryce. "Cos'altro posso insegnarle?"
"Molto" aveva risposto lady Gladia. "Andare oltre il limite è solo un passo dei tanti che deve fare prima di confrontarsi con l'arcistregone. Gli errori che abbiamo commesso, che Gajza ha commesso, l'hanno resa imprevedibile."
Bryce si era accigliata. "Vuoi dire che non avete il controllo totale su di lei?"
"È un essere umano come te e me" aveva detto Gladia. "Con le stesse emozioni, gli stessi desideri... e gli stessi lati oscuri. Fino a un paio di lune fa per lei la guerra era solo un'idea lontana fatta di romantici duelli all'ultimo sangue. Non sa praticamente nient'altro. E Gajza non ha fatto altro che complicare le cose."
"La colpa è anche vostra."
"Sì" ammise Gladia. "Abbiamo ordinato noi a Gajza di nascondere i suoi poteri. Per proteggerla."
"Come avete protetto mia sorella. Avete uno strano modo di concepire la protezione."
"Ho già ammesso l'errore fatto con tua sorella" aveva risposto lady Gladia. "Sto cercando di fare ammenda, ma non è così semplice."
"Se divento la sua guida, cosa dovrò insegnarle?"
"A credere nella nostra causa. A fare della sua rabbia l'arma decisiva contro Malag."
"Vuoi che le insegni a odiarlo?"
Lady Gladia aveva annuito.
"Bada" aveva risposto Bryce. "Odio te quasi quanto odio l'arcistregone."
"Accetterò il rischio."
"Noi siamo pronte a partire" disse lady Gladia.
Bryce annuì decisa. "È per stasera. Mire sa già tutto e ha preparato una scorta adeguata. Ci uniremo alle forze di lord Galyon e marceremo verso nord. Con l'aiuto degli Dei, tra meno di due lune ci congiungeremo con le forze di mio padre."
 
Bryce passò da sola nella sua stanza le ore precedenti alla partenza. Quando il sole calò dietro le basse colline attorno alla città, prese il sacco che aveva preparato con cura e uscì.
Dentro aveva messo le poche cose che aveva portato da Valonde lune prima, quando era partita di nascosto per il continente vecchio.
Decise di lasciare i vestiti che i malinor le avevano donato, l'avrebbero solo appesantita. Uscendo dalla stanza incontrò Elvana.
Sembrava in preda a una strana agitazione.
"L'hai trovata?" le domandò.
"No e comincio a preoccuparmi."
"Non potevi aspettarti niente di più da una strega selvaggia."
Elvana s'incupì. "Lo so, ma credevo di averla cambiata, almeno un po'."
"Ci speravi."
Lei annuì. "Era un'allieva promettente."
Vyncent le attendeva all'ingresso del palazzo. Insieme a lui c'erano Bardhian e Mire. Mancava solo Ronnet.
Gladia, Eryen, Bato, Djana e Igar erano già arrivati con le loro cose.
"Siamo proprio le ultime" disse Bryce sopraggiungendo. "Credo che questo sia un addio" disse rivolta a Mire.
Lei annuì solenne. "Devo ammettere che non mi sento affatto sollevata a vedervi partire."
"La prima volta che ci incontrammo, non sembravi affatto felice del nostro arrivo" disse Bryce ricordandole il loro primo colloquio, quando la reggente, allora ancora consigliera del re, l'aveva invitata ad andarsene il prima possibile.
"Che la vostra via sia dritta" si limitò a dire la reggente.
Bardhian abbracciò prima Elvana e poi Bryce.
Con sua sorpresa, lei lo lasciò fare.
"Tornate con la testa dell'arcistregone" disse il principe di Malinor.
Vyncent fu l'ultimo a volerle salutare.
"Ho già permesso a Bardhian di toccarmi" disse Elvana. "Non rovinare tutto."
Vyncent sorrise. "Anche tu mi mancherai."
Lei scosse la testa. "Londolin."
Vyncent la guardò e Bryce cercò di non arrossire.
"Questo non è un addio" disse lei con voce ferma. "Quando avremo finito, passeremo per prenderti."
"Mi farò trovare pronto" rispose lui. "E se re Alion tornasse prima del previsto, potremmo essere noi a venirvi incontro con i rinforzi."
Era quello che Bryce sperava. "Per la battaglia finale avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile."
"Lo so" rispose Vyncent.
Elvana si voltò verso Vyncent. "Se trovi la mia protetta o se si fa viva, trattienila. Quando tornerò le darò una bella lezione."
"Devi averla maltrattata troppo, per questo è scappata via" rispose Vyncent.
"No, sul serio, la sua scomparsa è strana e sono preoccupata."
"Preoccupata? Tu? Non ci credo affatto."
"Sei il solito, londolin, ma te lo chiedo come favore personale. Bada a lei. È solo una ragazzina con i poteri, non è ancora una vera strega."
"Lo farò" rispose Vyncent.
Elvana, forse per l'unica volta da quando la conosceva, gli sorrise. "Grazie. Te ne sarò debitrice."
Non c'era altro da dirsi. Bryce andò al suo cavallo e vi montò sopra. "È ora di andare."
In sette si avviarono lungo il sentiero che dal palazzo di Malinor portava al resto della città.

Che cosa è successo a Joyce? E perché è sparita?
Lo saprete Lunedì 25 Febbraio!
  
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