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Autore: vampireechelon    27/02/2019    1 recensioni
Martina laureata in lingue e traduzione si ritrova a lavorare per i 30 seconds to mars, la sua band preferita, cosa succederà?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7. Ecco a voi il 7° capitolo, buona lettura! Fatemi sapere cosa ne pensate ;) 
ps. attenzione, bollino rosso!

Apro gli occhi, tasto il letto vicino a me e sento che Shannon non c’è più. Probabilmente è sceso a fare colazione, guardo l’orologio e sono le 8, non sono nemmeno in ritardo visto che sono praticamente a lavoro. Mi tolgo la maglietta di Shannon, la ripiego e la lascio sopra al letto, infilandomi gli abiti di ieri. Nel fare questo, vedo un bigliettino e una polaroid di me che dormo accoccolata al cuscino di Shannon.
Sono andato a fare la doccia e ti ho ritrovata così, eri troppo dolce.
Ti aspetto di sotto baby.
Vado in brodo di giuggiole ripensando alla sera prima. È stato bellissimo, stupendo, indescrivibile. Un tonfo mi riporta alla realtà, arriva dalla stanza accanto quindi mi precipito.
“Ahia” dice dolorante Jared con la voce ancora impastata
“Jared – dico soccorrendolo e tirandolo su da terra, è caduto dal letto, mi sto trattenendo tanto dal ridere – Che ti è successo?”
“Bro, ahahahhahahahahaha – comincia a ridere sguaiato Shannon – brutto il post sbronza?” i nostri sguardi si incrociano e io arrossisco
“Ssssh, Shannon, zitto, abbassa la voce. Ho fame” dice stropicciandosi gli occhi
“Shannon portiamolo giù, non credo che riesca ad alzarsi senza vedere doppio”
Dopo averlo portato in cucina e messo seduto gli preparo i toast con l’avocado e il caffè.
“Mi dici che cazzo ti è preso Jared, con solo due bicchieri di Champagne come ha detto Shayla non ci si riduce così!”
“Potrei aver bevuto anche qualche shot, ma non ne parliamo ora o vomito” dice addentando il toast
“Jared perché? Non ti sei mai ubriacato, di solito sono io quello che riceve la ramanzina”
“Shan, Martina, credo di essermi innamorato”, Shannon rimane di stucco, tanto che gli cade il coltello con cui si stava spalmando la marmellata sul toast, io mi sento molto a disagio
“Jared, ma non puoi ubriacarti perché ti sei innamorato, capisco la paura di un sentimento così grande e complesso, ma affronta la cosa e prova no?” dico io rimanendo in piedi a bere il mio caffè
“hai studiato da psicologa? – dice facendo un sorrisino sghembo – comunque è solo che… è da tanto tempo che mi sono chiuso da quel punto di vista per vari motivi… grazie per la colazione comunque!”
“Vatican Cameos[1]” dice Shannon, alzo lo sguardo, gli sorrido complice e esco dalla cucina per andare in soggiorno, lui mi segue
“Shan se mi fai un altro riferimento a Sherlock, ti salto addosso seduta stante” gli dico a bassa voce
“Ah si? Ma davvero? – mi guarda malizioso – lo prendo come un invito?”
“Non mi pare il caso, in più devo andare al lavoro!” dico facendogli l’occhiolino
“Sei già al lavoro, con vatican cameos però ti volevo dire che è un argomento off limits”
“Afferrato, non mi esprimo, non domando, non ti preoccupare” dico circondandogli il collo e dandogli un leggero bacio e abbracciandolo forte. “Ti ho ripiegato la maglietta, è sopra al letto” dico schioccandogli un bacio sulla guancia e tornando di là.
“Jared la sbronza? Vuoi dell’altro avocado?” chiedo
“No ho bisogno di un’aspirina! Sono nel bagno di sopra, ma tu non sai dov’è il bagno ovviamente, quindi…SHANNOOON, ASPIRINE”
“Ti è tornata la voce e l’impeto bro! Le avevo già portate giù prima comunque, sono qui!” gliele scioglie in un bicchiere
“Martina – inizia Jared con tono inquisitorio – come mai sei qui a quest’ora? Cioè, mi hai soccorso quando sono caduto dal letto quindi…” dice guardandomi accigliato, le sue sinapsi si sono decisamente riprese dalla sbronza
“Ehm – guardo Shannon che mi guarda come per dire ‘non è il caso’ – ti sono venuta a fare la colazione post sbronza, mi ero accordata con Shannon ieri sera dopo che ti abbiamo riportato a casa. Non avevate avocado così sono andata al supermercato stamattina prima di venire!” dico io sorridendo
“Mh – non gli quadra qualcosa, so di non saper dire le bugie, ma fai che questa se la sia bevuta ti preeeego – e Shayla?”
“Era distrutta dopo ieri sera, penso arriverà un po’ più tardi!” risponde prontamente Shan
“Oh, mi pare giusto…”
“I rimedi per la sbronza li ho finiti mi spiace, devo andare giù in ufficio.”
“Aspetta, sei vestita come ieri e hai i capelli scompigliati… hai dormito qui?” dice sorridendo malizioso in direzione mia e di Shannon
“Ma porca troia Jared, anche in post sbronza? Sul serio?” ride Shannon, io rimango immobile e basita, Shannon mi guarda e mi dice “Sgamati”
“Almeno una cosa buona è successa stanotte allora… - sorride ancora di più – sono felice per voi ragazzi!”
“Ma fatemi capire, tutti Sherlock Holmes qui dentro?” dico io imbarazzata mentre Shannon mi stringe a sé
“Non sei brava a mentire. Hai detto una cosa troppo articolata e con un tono poco convincente” dice Jared bevendo l’aspirina
“Seh va bè… Vado di sotto! A più tardi!” Shannon mi segue, mi prende il braccio e mi bacia appassionatamente
“Buon lavoro”
“Sarà sicuramente buono dopo questo!” gli rispondo cominciando a scendere
 
“We buongiorno, come mai eri di sopra a quest’ora?” esordisce Emma
“Jared ieri sera ha alzato il gomito, gli ho preparato la mia mitica ricetta post sbronza” dico ridendo
“Si è ripreso con quell’avocado poi?” salta fuori Shayla
“Sì più o meno, avocado e aspirine!” dico io, vedendo lo sguardo rassegnato di Shayla
“Mi ha fatto incazzare, si è nascosto da me per bere? Perché io l’ho visto con al massimo due bicchieri di Champagne”
“Temo di si” dico accendendo il pc
“Quel gradissimo coglione, ora vado su e gli do una bella lavata di testa”
“Shayla, non penso sia il caso, credo c’entri l’amore ma non so altro, e nemmeno mi voglio intromettere!”
“Merda” afferma Emma, “no, non ci dobbiamo intromettere, continuiamo il nostro lavoro come al solito, saremo molto più di aiuto così” dice tornando nel suo ufficio

La settimana procede normalmente, Shannon si è più volte fermato a dormire da me, ripetendomi che questo weekend sarebbe stato speciale. Io sono completamente assorta dal lavoro e la presenza di Shannon nelle pause mi rende il lavoro ancora più piacevole. Ieri sera, siamo andati in spiaggia a vedere il tramonto. Io, lui e  Sky. Mi ha raccontato un sacco di eventi divertenti di quando sono stati a Milano a TRL e abbiamo parlato a lungo a proposito della mia famiglia e della sua. Mi ha raccontato di come Constance li abbia fatti sempre vivere in un ambiente sereno e in cui la musica era sempre presente. Mi sembra di conoscerlo da una vita.

Finalmente è venerdì sono le 17.30 quando una email generale ci annuncia che siccome dovevano essere ridipinte le pareti, saremmo potuti tutti uscire prima. Mi dirigo verso casa e vedo che li fuori c’è Shannon che mi sta aspettando in moto.
“Beh? Che succede?” dico io sorridendo, lui non si toglie nemmeno il casco per salutarmi, dobbiamo limitare effusioni e riconoscimenti in pubblico
“Ti rapisco, metti un po’ di vestiti in uno zaino che partiamo, includi un bikini” mi dice dandomi un gentile schiaffetto sul sedere
“Vado e torno” dico io correndo in casa, fortunatamente sono stata previdente e ieri sera, dopo che se n’è andato ho preparato qualcosa, aggiungo la pochette con i trucchi e un bikini. Mi metto il giacchetto di pelle che oramai è diventato mio ed esco. Il suo viso si illumina, mi porge il casco e salgo in moto. La sua muscolosa schiena è messa in risalto dal giacchetto di pelle, che lo rende ancora più sexy se possibile.
“Baby, pronta per un weekend solo io e te?”
“Non vedo l’ora” dico prima che sfrecci per le strade di LA
Il viaggio è silenzioso, il contatto con la sua schiena mi basta.
“Sei silenziosa, che ti succede?” mi chiede ironico
“Non fare il simpatico – dico stringendolo un po’ più in vita – mi sto solo rilassando”
“Siamo quasi arrivati, vuoi sapere dove andiamo?”
“Eh sto morendo dalla curiosità!”
“Ti porto in un posto speciale, è magico!”
“Non ti facevo così romantico Shannon, dovrò mio malgrado, essere un po’ acida per smorzare tutto questo miele – dico con tono saccente, lo sento ridere – C’è un ospedale vicino? Credo avrò una crisi diabetica”
“Non fare la stronza, ogni tanto sono sdolcinato anche io” dice diminuendo la velocità e parcheggiando di fronte ad un hotel bellissimo che da’ su una piccola baia, “arrivati”. Sono letteralmente senza parole.

“Ora non parli più eh?” dice prendendomi il casco. Io gli salto in braccio e comincio a baciarlo con passione. “Heii, calma tigre, avremo un intero weekend. Adesso entriamo, abbiamo la spa tutta per noi questa sera e domani”
“Tu sei pazzo!”
“Si tesoro, di te!”
“Sì, ma basta miele per stasera però eh!” dico ironica
“Sei stronza – ride – entriamo prima che ti butti in piscina”, io per tutta risposta gli faccio una linguaccia. Shan mi prende la mano ed entriamo nella hall. L’arredamento è molto semplice ma di lusso.
“Buonasera signori, avete prenotato?” dice il receptionist
“Sì a nome Leto”
“Oh, signor Leto ben trovato, la vostra suite è pronta, appena vi siete sistemati potete tranquillamente scendere alla spa dove vi aspetta un pel massaggio rilassante”
“Grazie, tutto come avevo richiesto?”, dice facendo l’occhiolino al ragazzo
“Ovviamente signore, la suite è la numero 627, ultimo piano” dice porgendo la tessera magnetica a Shannon.
Ci avviamo verso l’ascensoer e Shannon schiaccia il bottone dell’ultimo piano. Mi mette il braccio destro sulle spalle e mi attira a se e io per tutta risposta poggio la testa sulla sua spalla cingendogli a mia volta il bacino.
“Shan, il numero della camera è casuale?” chiedo divertita
“Giuro che non è opera mia, è abbastanza inquietante come coincidenza!” mi stringe di più a sé
“Perché fai tutto questo per me? Insomma, questo è molto più che un weekend romantico, non credo di meritarmelo”
“Sai, questo è il punto più bello per vedere il tramonto” dice non rispondendo alla mia affermazione.

Arrivati al piano, siamo direttamente in camera. Mi sento un po’ come Blair Waldorf. Al centro dell’enorme stanza c’è un letto grandissimo, la stanza è arredata con uno stile elegante e moderno. Una parete è fatta interamente di vetrate e lasciano entrare la luce della luna. Sono estasiata. Il bagno sembra una mini spa, mi domando come sia la vera spa a questo punto. Shannon mi prende per mano e mi dirige fuori in balcone, il lato affaccia proprio sul mare e sul terrazzo c’è  anche qui una jacuzzi.  Si sente l’odore della salsedine e il rumore delle onde. Mi affaccio dal balcone e mi concentro sul rumore delle onde che si scontrano con gli scogli. Shannon mi abbraccia dal dietro e mi dà un dolce bacio sulla guancia.

“Voglio farti sentire importante, perché lo sei. Voglio farti capire cosa sia veramente l’amore. Voglio farti dimenticare il passato” mi sussurra all’orecchio questa frase che credo sia la dichiarazione di amore più bella che mi potesse fare. Mi giro e lo guardo negli occhi, mi trasmettono dolcezza e protezione.
“Sono le parole più belle che potessi dirmi. Sei un’anima bella e pura Shannon” dico prima di baciarlo prima con dolcezza e poi con più vigore e passione. Ci dirigiamo dentro e in men che non si dica finiamo sul letto.
Gli tolgo il giacchetto e la maglietta e subito dopo lui fa lo stesso con me. Slaccio il bottone dei suoi pantaloni e tiro giù la zip dei pantaloni e poco dopo finiscono per terra insieme ai miei. Comincia a passare la lingua dal collo, ai seni all’inguine. Mi guarda con un sorriso malizioso, mi toglie gli slip e comincia a leccare la mia intimità, fremo sotto il suo tocco e la sua lingua esperta. Il mio respiro si fa più affannoso, le mie mani si intrecciano con i suoi capelli, glieli tiro per fagli capire che bramo ardentemente le sue labbra, lui sembra capire e ci torniamo a baciare appassionatamente, mi metto a cavalcioni su di lui e lo guardo maliziosa, scendendo fino alla sua erezione. Gli sfilo gli slip e dopo un leggero bacio, comincio ad andare su e giù con la bocca non distogliendo lo sguardo da lui, che si sta mordendo il labbro inferiore. Sta sicuramente apprezzando visto il suo respiro. Mi trascina su di se, la sua erezione struscia sul mio interno coscia, Shannon ribalta la posizione, mi afferra le gambe e me le aggancia al suo bacino, dopodichè torna a baciarmi e la sua mano scivola all’interno della mia intimità, il mio gemito è soffocato tra le sue labbra.

“Non sarò dolce ora” mi dice con voce roca ed eccitata, tutto quello che riesco a fare e emettere un sospiro eccitato e agganciarlo ancora di più con le gambe. Ci guardiamo intensamente, i suoi occhi sono lucidi e pieni di passione, percepisco la punta del suo membro e subito dopo con unica e intensa spinta entra in me. Un gemito forte esce dalla mia bocca che viene prontamente rapita dalla sua, si inizia a muovere dentro di me e i miei movimenti seguono i suoi, siamo perfettamente in sintonia e in sincronia. Mi prende le mani e me le stringe sopra alla mia testa e il movimento si fa più rapido, sento il piacere crescere dentro di me. Esce quasi completamente, solo per affondare di nuovo completamente dentro di me, facendomi raggiungere l’orgasmo. Tremo sotto i suoi movimenti esperti, accelera di nuovo i suoi movimenti e poco dopo e raggiungiamo l’orgasmo insieme. Rimaniamo abbracciati così l’uno sull’altro, per riprendere fiato.

“Dovremmo andare a fare il nostro massaggio rilassante” dice Shannon dandomi un dolce bacio sul naso e mettendosi di fianco a me
“Io sono già molto rilassata, sai?” gli dico maliziosa accoccolandomi e cominciando a delineare i suoi addominali
“Ah si? Avremo anche altri luoghi da provare per rilassarci sai?” dice alzandomi il mento, così che lo possa guardare sugli occhi
“Beh allora andiamo a fare questo massaggio alla Spa” dico alzandomi dal letto e sculettando fino allo zaino per prendere il bikini, questa sicurezza è cosa nuova per me. Mi sono sempre vergognata delle mie forme, il mio ex mi umiliava molto per via del mio corpo, ma con Shannon è tutta un’altra storia. Mi fa sentire in pace con la mia fisicità, mi accetta per quella che sono.  Ci mettiamo entrambi l’accappatoio e le ciabattine in dotazione e ci dirigiamo verso la spa.
“Se continui a sculettare, non ci arriviamo alla Spa, te lo dico” mi dice prendendomi in braccio
“dai che peso, lasciami giùùù!” dico ridendo
“Va bene però solo se smetti di sculettare”
“Promesso” dico baciandolo

Arrivati alla spa, ci dirigiamo verso la sala massaggi, faremo un massaggio di coppia. Le due massaggiatrici ci accolgono e una inizia a fare la gallina con Shannon. Non voglio certo fare come i cani che marcano il territorio, quindi me ne sto buona sul lettino e aspetto che il massaggio inizi. Shannon sta molto al gioco, inizia il massaggio e cerco di non pensare al fatto che quella stia sfiorando la schiena del mio uomo. Il massaggio è davvero gradevole, sta allentando tutte la tensione che ho accumulato su collo e spalle in questa settimana di lavoro.
Dopo un’ora il massaggio si conclude, mi sto rivestendo e vedo che la tipa ci sta ancora provando, vedo Shannon anche un po’ in imbarazzo per queste avances spudorate. Decido di andare andare ad abbracciarlo da dietro, come faccio quando siamo in moto. Le mie mani sono sopra i suoi addominali, mi alzo in punta di piedi e gli do un bacio sul tatuaggio a forma di triad.
“Hei, tesoro andiamo, abbiamo una spa intera da scoprire” mi dice stringendo le mie mani, ci avviamo verso la spa così, io aggrappata a lui e lui che ride felice
“Grazie del massaggio” dico voltandomi verso della ragazza sorridente

Dopo essere entrati nella spa, dove ci sono 3 piscine, sauna e bagno turco, ci stendiamo su un lettino, abbastanza grande per entrambi.
“Grazie del massaggio, ma sul serio?” dice guardandomi e ridendo
“Cosa vorresti dire? Ti stava mangiando con gli occhi, ho solo fatto presente che tu sei mio, ma se preferisci le sue avances, te la vado a chiamare, credo che ne sia ben felice” dico acida
“Sei terribilmente sexy così gelosa” mi dice stringendomi a sé e baciandomi, quando ci stacchiamo ha uno sguardo interrogatorio
“Dimmi Shannon, quali sono le tue perplessità” dico io sarcastica
“Mi capisci proprio al volo eh? Comunque, mi chiedevo… non è una cosa romantica o bella da chiedere, ma prendi anticoncezionali?” mi chiede mentre si alza e si mette seduto sul lettino, siamo uno di fronte all’altro
“Mi pare una domanda lecita, comunque, sì, prendo la pillola da diversi anni, da quando stavo con…be insomma con lui, sai non voleva incidenti e di certo non si faceva lo scrupolo” dico io abbassando lo sguardo
“Ti ha mai costretto?”
“spesso, ma diciamo che le cicatrici più evidenti me le ha lasciate a livello psicologico, dovevo sempre essere sua sottomessa altrimenti mi picchiava, mi screditava di continuo per il mio fisico e nell’ultimo periodo, poco prima che mi decidessi a lasciarlo, quando facevamo sesso subito dopo mi diceva cose oscene, tipo che io ero solo la sua troia e che non potevo aspirare ad essere di più. E quello che mi dispiace è che purtroppo ne risenti anche tu di questa mia insicurezza. Io non ho mai preso l’iniziativa in nulla, e per me l’orgasmo è una sensazione totalmente nuova, così come lo è fare l’amore”
“supereremo tutto insieme, tutte le tue insicurezze che quel figlio di puttana ti ha cucito addosso. Sei talmente bella e non te ne rendi nemmeno conto” dice accarezzandomi il viso
“Shannon ti devo tanto, sei la persona più preziosa che io abbia in questo momento”
“Anche tu, anche tu” mi dice racchiudendomi il viso tra le sue mani per baciarmi

“Andiamo in sauna?” dico prendendolo per mano
“Andiamo dove vuoi piccola” dice sorridendomi
Ci stendiamo sui gradoni della sauna e poco dopo mi salta in mente un’idea. Sento il respiro profondo di Shan, che si sia addormentato? Tolgo il bikini e mi stendo sopra di lui, poco dopo apre gli occhi e mi guarda stupito.
“Che vuoi fare?” mi chiede sorpreso
“io? Voglio cambiare” dico io scendendo e abbassandogli il costume, inizio a leccargli il suo membro, Shannon si mette seduto e io mi metto inginocchio. Manda indietro la testa e si morde il labbro inferiore.
“Gesù Martina, mi fai impazzire” dice gutturale
Questa frase mi aiuta a continuare, scendo sempre più in profondità finché Shannon non mi allontana. Lo guardo mi siedo sopra di lui, infilo il suo membro nella mia intimità, entrambi sospiriamo appagati. Si sistema un po’ meglio e poi comincio a muovermi su di lui. Non distogliamo lo sguardo l’uno dagli occhi dall’altro. Lo bacio con veemenza, aumento la velocità dei movimenti, Shannon viene poco prima di me. Rallento i movimenti e poi mi siedo accanto a lui poggiando la testa sulla sua spalla. Lui si tira su il costume e mi guarda.

“Dovremmo uscire e provare la piscina” mi dice malizioso
“Insaziabile” dico di rimando non rimettendomi il costume e andandomi direttamente a tuffare in piscina, faccio 2 vasche e poi sento il rumore di un tuffo dietro di me e mi sento afferrare una caviglia. Mi giro e iniziamo a baciarci con foga e mi trasporta fino al punto in cui l’acqua è più bassa, mi tiene in braccio e io sento la sua erezione di nuovo contro la mia coscia. Entra dentro di me di nuovo e ricominciano le danze.
“Shan sono stanchissima – rido a crepapelle – e ho molta fame”
“Abbiamo fatto troppa attività fisica, andiamo in camera e ordiniamo qualcosa con il servizio in camera” mi porge il bikini
Saliamo in camera, ci stuzzichiamo e ridiamo come due bambini. Ordiniamo in camera la cena e mentre aspettiamo andiamo a fare la doccia, ognuno per conto proprio. Colgo l’occasione per controllare il mio telefono e stranamente trovo solo qualche messaggio di mia mamma, che chiamerò fra poco e un messaggio di Jared, di 1 minuto prima.
  •  Lo so che non dovrei disturbarvi, puoi dire a Shan di richiamarmi? È urgente
  •  Glielo dico immediatamente, nessun disturbo
“Shan, Jared mi ha scritto che lo devi urgentemente chiamare” dico preoccupata affacciandomi al bagno, lui esce di fretta dalla doccia, prende il telefono e sospira
“23 chiamate, 50 messaggi, ora capisco l’urgenza bro però che ansia!” dice al telefono, mette in vivavoce
“Shannon, mi ha scritto, mettimi in vivavoce, voglio anche un parere femminile” dice Jared “Non ho risposto per tutto il pomeriggio, non ho fatto accesso su whatsapp etcc… non so che rispondere”
“Mi manca un po’ di background temo”
“Non ti ha detto nulla Shan?”
“Bro, mi hai detto di mantenere il segreto… e io sono stato zitto, quindi riassumi la situazione”
“Per fartela breve, ho avuto una storia in passato con un’attrice, poi lei si è sposata e niente, l’ho rivista l’altra sera e siamo stati tutta la sera insieme, ci siamo divertiti come ai vecchi tempi e le ho scritto stamattina, volevo rivederla e le ho proposto di andare a cena domani”
“E?” lo incalza Shannon
“Ha detto si”
“Be allora non vedo problemi, ma è ancora sposata?” chiedo
“No, non sfascerei mai una famiglia. Ha una figlia però, e mi ha proposto di andare a casa sua per evitare rumors”
“Va be è stata gentile almeno, - dico guardando lo sguardo di Shannon – ma non è questo il punto credo”
“Il punto è che c’è la figlia, e che con lei non riesco a trattenere gli istinti… animali, diciamo” sghignazzo guardando Shannon
“Beh intanto dille che ci sei, un problema alla volta” dico
“Si ma che le scrivo!”
“Rispondile: Ok inserisci nome, ci vediamo domani. Semplice e coinciso, metti una faccina, sennò è troppo freddo come messaggio”
“Inviato”
“Bene, porta un pupazzo alla figlia, o se è grande una bambola. Poi porta una bottiglia di vino, funziona sempre”
“Ok, sei più di aiuto di mio fratello…”
“Sta ritirando la cena, comunque vestiti semplice. Non ti vestire elegante. Ti suggerisco jeans comodi e un maglione. Vino rosso”
“Non le porto dei fiori?” chiede
“Bro, niente fiori, appassiscono. Sempre meglio il vino, serve per rompere il ghiaccio”
“Eccolo, sei tornato. La tua donna è stata molto d’aiuto. Grazie, vi saluta anche Sky. Shan, domenica  a pranzo ti ricordi che siamo da mamma vero?”
“CAZZO. No non mi ricordavo, va bene ci sarò… ti raggiungo direttamente lì però!”
“Va bene, buonanotte ragazzi, anche se temo non dormirete molto” ride e poi chiude la telefonata.

Ceniamo e poi ci mettiamo sul letto a vedere la televisione, stare con lui abbracciata a guardare un film mi da un senso di tranquillità e dolcezza mai provate con il mio ex. Shannon è speciale.
“Chi è la ragazza di cui parla Jared?” chiedo curiosa mentre mi accarezza i capelli
“Scarlett Johansson” io mi alzo e lo guardo
“Stai scherzando?”
“No, Jared è sempre stato cotto di lei”
“E ci credo, cristo è bellissima! Spero per lui che vada tutto bene, se lo merita!” dico tornando ad accoccolarmi a Shannon
“Sei molto dolce” dice stringendomi di più a sé, “ti va di venire a pranzo da mia madre?”
“Shan, non credi sia un po’ preso per presentarmi a tua madre? Andiamo con calma, non ti sentire obbligato perché dobbiamo tornare prima” dico sfiorandogli la guancia
"Non è solo per quello, però hai ragione… è un po’ troppo presto!” dice sorridendomi, ci addormentiamo così abbracciati, ascoltando i nostri respiri.
 
Un raggio di sole mi sveglia, non dormivo così bene da secoli, durante la notte spesso avevo degli incubi, o comunque un sonno molto agitato. Mi metto a fissare Shannon, sullo sfondo c’è un’alba magnifica, il suo respiro è pesante, segno che ancora sta dormendo. Mi alzo piano piano, prendo il telefono è gli faccio una foto: lui e l’alba sono la perfezione. Esco e mi vado a godere lo spettacolo dall’esterno, faccio una foto spettacolare che invio subito ai miei, e poi la pubblico su Instagram, con su scritto solo “Dawn nr 2 in LA”.
Mi appoggio al balcone per respirare l’odore di salsedine e bearmi dei colori dell’alba, prima che il sole compaia completamente. Poco dopo sento delle braccia forti circondarmi dal dietro e il suo profumo.
“Buongiorno” gli dico girandomi e dandogli un bacio
“Buongiorno a te, sei piuttosto mattiniera”
“Il sole mi ha svegliato – mi guarda interrogativo, povero, è l’alba non posso pretendere che sia così perspicace – non abbiamo tirato le tende ieri sera” spiego
“Oh, giusto. Scusami non sono particolarmente intelligente la mattina”
“Solo la mattina?” lo provoco
“Ma tu guarda che impertinente! Ci vuole una punizione” mi dice malizioso
“Addirittura? Che tipo di punizione?” dico io rispondendo alla provocazione, non faccio in tempo nemmeno a rendermi conto che la sottoveste che uso per dormire è caduta a terra, che Shannon comincia ad baciarmi con passione. Gli circondo i fianchi con le braccia e lo attiro a me con forza facendo scontrare i nostri corpi.
“Come siamo impetuose stamattina” mi sussurra con voce roca e bassa, comincio a leccargli il tatuaggio con la triad per poi abbassarmi al codice morse e giù fino ad arrivare all’elastico dei pantaloni della tuta, che poco dopo fa la stessa fine della mia sottoveste. Mi attira con sé dentro la Jacuzzi e fa partire l’idromassaggio, mi siedo sopra di lui e iniziamo la nostra solita danza, ma questa volta i movimenti li comando io. Incrocio le mani tra i suoi capelli e inizio a muovermi velocemente, lui afferra prima i miei fianchi come a voler accompagnare i miei movimenti e poi i miei glutei. Ci sono solo i nostri gemiti e il rumore delle onde. Raggiungiamo insieme l’orgasmo, soffocando i gemiti l’uno sul collo dell’altro. Rimaniamo nella stessa posizione godendoci ancora qualche minuto di idromassaggio.

“Ora è un buongiorno” dice Shannon tirandomi più vicino a lui e uscendo da dentro di me
“Si, lo è decisamente” dico baciandogli il collo di nuovo
“Ti piace proprio il mio collo eh?” mi dice accarezzandomi i capelli ormai completamente bagnati
“è un mio feticcio, adoro collo e clavicola” dico dandogli un bacio anche sulla clavicola
“e sono i miei punti deboli, quindi se continui così, oggi non usciamo da questa stanza” mi dice dandomi un bacio a fior di labbra
“ah si? Davvero? È una minaccia?” dico avvicinandomi al collo, ma lui mi ferma prontamente
“Ho prenotato un’escursione a cavallo per le 10, dovremmo fare colazione ora”
“Wow, allora dovremmo risparmiare tempo e acqua facendo la doccia insieme” dico maliziosa
“Si, sicuramente è un buon modo per velocizzare i tempi, faccio portare la colazione in camera” dice alzandosi e entrando dentro, lo vedo parlare al telefono dell’hotel.

Dopo la doccia abbiamo fatto una colazione squisita e poi ci siamo preparati per andare a cavallo. Sono molto eccitata, quando ero piccola facevo equitazione e ho sempre amato quegli animali.
“Buongiorno signori, i vostri cavalli sono sul retro che vi aspettano con la guida” dice il receptionist

Ringraziamo e poi ci dirigiamo verso le stalle, salutiamo la guida che ci presenta i nostri destrieri. Mark è un amico di Shannon a quanto pare, si conoscono da molti anni. Uno nero e uno marrone, ci dice poi che saranno i cavalli a decidere il proprio cavaliere. Ci avviciniamo e il marrone va subito verso Shannon, che comincia ad accarezzarlo sul collo. Mi avvicino alla scelta ovvia, ovvero il nero. Inizialmente si allontana da me, tendo la mano con il palmo rivolto verso l’alto, il cavallo mi fissa e poi si avvicina posando il muso sulla mia spalla, lo tranquillizzo passando con la mano lungo il collo. Come se fosse un gesto automatico, mi affianco e lo monto. Shannon mi guarda basito, così come Mark.

“Scusate, ho cavalcato tanti anni, mi è venuto automatico, dovevo aspettare?”
“Ah ora si spiega tutto! Storm è un tipetto difficile, è strano che si sia fatto cavalcare da una donna, vuol dire che hai conquistato la sua fiducia” dice
“è stato spettacolare vederti interagire con lui in quel modo, sei fantastica!” esclama sorridendo Shannon
“Beh 11 anni di equitazione non si cancellano, questi animali sono straordinari!” dico dando un leggero input al cavallo per partire “andiamo?” dico sorridente
“Certo!” la guida sale sul suo bellissimo cavallo bianco e partiamo
Vediamo dei paesaggi bellissimi e arriviamo fino ad una pianura, dove non mi trattengo più e parto al galoppo, superando la guida, questo cavallo è fortissimo, ha una resistenza clamorosa, un salto altissimo. Credo che tornerò quassù più spesso. Poco dopo dietro di me sento anche gli altri così rallento mi fermo e li aspetto.
“Ehi scheggia, Storm ti ringrazierà per avergli fatto sgranchire così bene le gambe!” mi dice Mark
“Scusate, davvero, non sono riuscita a trattenermi” dico mentre torno lentamente verso di loro, lo sguardo di Shannon è uno sguardo innamorato
“Sai, non ha una storia troppo bella. La padrona precedente lo maltrattava con frustino e speroni… ha sofferto molto, per questo ha difficoltà a relazionarsi con le donne – mi volto verso Shannon, è come se Storm avesse vissuto quello che avevo vissuto io – poi lo abbiamo salvato fortunatamente, ora lo lasciamo quasi sempre allo stato brado e a volte lo utilizziamo per questo tipo di escursioni. Ero quasi sicuro scegliesse te Shan, siete testardi allo stesso modo!”
“Beh evidentemente ha trovato più testardaggine in lei!” dice indicandomi e sorridendo
“Oh ma smettetela! Non è testardo, è determinato… Ha una resistenza incredibile! – dico accarezzandogli il collo, e come se sentisse quello che dico, nitrisce – incredibile!”
“Beh puoi tornare quando vuoi a cavalcarlo! Non è un problema!” dice Mark
“Davvero? Te ne sarei molto grata!”
“Ma certo, credo che anche lui sia contento di correre a più non posso… Quando hai bisogno di una pausa dalla città, dal lavoro o da Shannon, so che può essere pesante a volte, lo conosco bene – HEI MARK – vieni pure qui, io ci sono sempre. Chiedi di me alla reception!” mi dice gentile
“Grazie davvero, sarei davvero felice!”

Mi avvicino a Shannon e gli do un bacio sulla guancia, Mark ci fa prontamente una foto ma Storm si allontana quasi immediatamente dall’altro cavallo.
“Oh, oh, qui abbiamo un cavallo geloso del proprio fantino a quanto pare!” dice Shannon
“Gli hai proprio rubato il cuore, così come lo hai rubato a Shannon!” scoppiamo a ridere
“Posso andare avanti? Mi ricordo la strada!” dico già qualche passo avanti a loro, vedo Shannon con il telefono mi sta facendo una foto
“Ci vediamo al maneggio” dice Shannon

Parto al galoppo e poco dopo arrivo al maneggio. Scendo da Storm e gli do acqua e foraggio dai secchi lì vicino.
Poi vado all’ingresso e mentre aspetto gli uomini mi faccio qualche foto con lui. È davvero bellissimo. Non mi poteva fare regalo più bello Shannon. Sarei tornata sicuramente, anche senza Shannon, non mi ricordavo fosse così bello cavalcare. Forse domani sarei potuta restare e andare a fare un trekking a cavallo, tanto Shannon deve andare da Constance. Li vedo rientrare e stanno scherzando come due adolescenti.

“Ehi ne avete messo di tempo!” dico io scherzosa
“Ci siamo persi in chiacchiere!” dice Shannon scendendo e venendomi a baciare e Storm che era accanto a me mi da una spinta
“ehi amico ma ce l’hai con me? È la mia ragazza sai?” dice a Storm che nistrisce e si allontana, a me pervade un senso di orgoglio grandissimo, la sua ragazza, Mark sta morendo dalle risate
“Credo che tu debba conquistare la sua fiducia!” dico chiamando a me Storm
“e come dovrei fare?” chiede a Mark
“Fai come ha fatto Martina, porta la mano avanti con il palmo rivolto verso l’alto e non lo guardare negli occhi”, Shannon esegue e poco dopo Storm gli annusa la mano e Shannon si fa avanti per accarezzarlo
“Bene Storm, ora guardiamoci da veri uomini quali siamo – dice fissandolo – lei è la mia donna, quindi io la rispetterò come fai tu, ok?” non mi abituerò mai a sentirgli dire la mia donna, il cavallo in tutta risposta gli posa il muso sulla spalla
“Storm, ora vieni da me che sono gelosa però”, si avvia verso di me e mi si affianca, povero cavallo lo avremmo fatto impazzire
“Bene pace tra uomini fatta!” dice Shannon avvicinandosi a me e dandomi un bacio senza interruzioni
“Senti, Shan, tu domani devi andare a pranzo da tua madre no? E se io tornassi qui e andassi a fare un’escursione con Storm?” dico guardando Shannon e Mark
“Per me va bene, a patto però che venga con te Mark, non conosci la zona potresti perderti, ti torno a prendere per le 16? Casa di mia madre è qui vicino”
“D’accordo! Mark?” dico sorridendo
“Va benissimo, partiamo per le 11” mi dice Mark stringendomi la mano, Shannon lo saluta con un abbraccio affettuoso e io vado a salutare i cavalli

Rientriamo in hotel e ci fiondiamo in Spa, abbiamo ancora 3 ore solo per noi in piscina e non intendo sprecarle.
“Shannon grazie mille, sono la donna più felice del mondo in questo momento” dico schioccandogli un bacio sulla guancia, mentre ci dirigiamo verso la spa, Shannon non risponde, mi ansia un po’ questa cosa ma penso che non voglia parlare di certo in un corridoio. Ci sediamo sulle sdraio e mi fa cenno di andare a sedere davanti a lui.
“Mi stai rendendo felice Martina, ci stiamo rendendo felici. Lo sai da quant’era che non riuscivo a respirare a pieni polmoni? Ovviamente parlo in senso figurato, è come se tutta la negatività e l’ansia fossero scomparsi, you are my remedy” quell’ultima frase per me valeva più di mille ‘ti amo’
“Shan – dico avvicinandomi – non parlo molto facilmente di sdolcinatezze, ma mi piaci, mi piace il tuo modo di fare, mi piace renderti felice perché vederti felice mi fa stare bene, mi piace che tu mi chiami la tua donna e il noi che si è creato è la medicina per le nostre ferite” lo bacio intensamente, vedo che ha gli occhi quasi lucidi
“Ti amo” il mio cuore accelera, credo che da un momento all’altro mi esca dal petto, mi ha detto ti amo…sul serio, non è un sogno
“Ti amo anche io” dico lasciandomi andare e baciandolo ardentemente

La giornata alla spa è proseguita molto bene, abbiamo parlato tanto, gli ho anche raccontato che non ero mai riuscita a dire ti amo prima. Che lui è stato il primo a cui mi sono sentita di dirlo. Abbiamo passato il pomeriggio accoccolati e a fare l’amore in piscina. Ora lui sta facendo la doccia, mentre io ho chiamato i miei per aggiornarli un po’ di come sto.
Verso le 20 scendiamo al ristorante dell’hotel, ceniamo e poi torniamo in camera, vogliamo provare la Jacuzzi di notte. Vorrei che questo weekend non finisse mai. Dopo aver testato il romanticismo della Jacuzzi al chiaro di luna ci addormentiamo come bambini.
Mi risveglio dal torpore del sonno lentamente, ma sento che Shannon non ha il respiro profondo, sarà sicuramente sveglio, apro gli occhi e vedo che mi fissa e mi sorride.

“Buongiorno baby” mi dice stringendomi a sé e baciandomi
“Buongiorno Shan” sorrido, “hai saputo niente da Jared? Come è andato il suo appuntamento?”
“Mi ha scritto che è andato alla grande, che la bambina ha apprezzato molto il peluche e che la scelta del vino è stata ottima. Ne saprò di più dopo quando ci vedremo per pranzo, ho già ordinato la colazione in camera sono le 9, per la cronaca”
“Sono felice per lui! Non dormivo così tanto da troppo!” dico “Qualcuno mi ha fatto stancare ben bene, ma ora sono riposata” dico mettendomi a cavalcioni su di lui
“Beh, se si deve giocare si gioca alle mie regole” dice invertendo le posizioni.
Il sesso mattutino, anzi, fare l’amore con lui al mattino mi dà l’energia di cui ho bisogno, l’unica cosa che non vedo l’ora di fare è stare tra le sue braccia.

Alle 11 ci separiamo, io vado verso il maneggio e lui verso la moto. Alle 16 sarebbe tornato a prendermi.
“Ciao Mark, eccomi!” dico sorridendo
“Buongiorno, sella pure Storm, tra poco partiamo”

Faccio come mi è stato detto, e poi lo monto e partiamo al galoppo verso la foresta che c’è lì vicino. Mi sto divertendo un mondo, siamo in discesa e abbandono le briglie per alzare li braccia e sentire l’aria che accarezzarmi le braccia, Mark rimane dietro di me, mi fido ciecamente di Storm così mi lascio andare e mi alzo in piedi sulle staffe continuando ad accompagnare il movimento del cavallo che aveva rallentato la sua corsa per permettermi di godere di quel momento. Storm si ferma in mezzo ad una radura e io torno a sedermi. Mark e il suo cavallo si affiancano a noi.
“Sembri proprio nel tuo elemento” mi dice
“Ho sempre amato la natura e gli animali, trovo che i cavalli siano estremamente empatici ed intelligenti e molto più dolci di qualche essere umano”
“Mi trovo molto d’accordo… senti, da buon amico di Shannon io ti devo ringraziare, gli hai ridato una serenità che non aveva da tempo. Lo vedo stare bene con te, spero che sia una cosa seria. Mi ha raccontato un po’ delle vicissitudini e di te e mi auguro che tu tenga duro, non sarà sempre facile stargli accanto, a volte sa essere veramente una testa calda, ma è un uomo meraviglioso” mi dice onestamente
“Io devo ringraziare lui per molte cose, non ho un passato facile e mi ha fatto tornare il sorriso. Sono “scappata” dall’Italia per ritrovare la serenità e con lui l’ho trovata, devo dire che per alcuni aspetti siamo molto simili” mi sorride di rimando
“Non volevo farti la paternale o intromettermi, ma sono davvero felice per voi”, gli sorrido di rimando e in quel momento il suo telefono prende a suonare, “per te” dice guardando verso l’alto
“Pronto?”
“No dico ma mi vuoi far prendere un infarto?”urla
“Shan calmati, che succede?”
“Ma ti pare il caso di stare in piedi su un cavallo in corsa?”
“e tu come – guardo Mark che alza le mani – so quello che faccio, stai tranquillo e poi come ha sentito che mi sono alzata in piedi Storm ha decelerato, non ti preoccupare, stai tranquillo”
“tranquillo un corno, appena mi ha mandato la foto Mark mi è preso un infarto”
“dai non fare troppo il polemico, goditi il pomeriggio, ci vediamo tra qualche ora!”
“si, ma non fare più gesti incoscienti!”
“Sissignore!” dico chiudendo la telefonata facendo ridere Mark
“Scusa ma eravate troppo belli tu e Storm in quel momento non ho resistito, ho fatto anche altre foto, se mi dai il tuo numero te le invio”
“certo! Grazie!”
Torniamo verso la foresta in quanto sono quasi le 15.30 e tra poco avrei rivisto Shannon.
“Mark, ho un’idea. Ma farà incazzare Shannon” sghignazzo
“Ho paura, cosa?” mi dice ridendo
“Voglio fare un’impennata, qui in mezzo alla foresta e tu mi devi fare la foto. Ma, tolgo il casco”
“no. Non senza casco…lo hai mai fatto prima?”
“Si, sempre senza casco, ti prego”
“Va bene, ma veloce non stare troppo in impennata”
“Mi fido di lui” dico accarezzando Storm

Mi metto in posizione tra due querce, tiro le briglie all’indietro e il cavallo si alza di qualche centimetro, poco dopo ritiro le briglie e si impenna in modo perfetto sento la foto, anzi le foto, scattare e poi torniamo giù poco dopo. Accarezzo Storm e gli do un piccolo premio e torno verso Mark.

“Visto?” gli dico con tono saccente
“Ok, mi sbagliavo. Siete bellissimi!” dice facendomi vedere le foto mentre stiamo tornando al maneggio, decido di mandare la più bella a Shannon, che non mi risponde probabilmente sarà già per strada, arrivati al maneggio, tolgo la sella e spazzolo Storm e lo riporto nel suo box.

Shannon mi sta aspettando nella hall con il mio zaino e con la sua roba, ha uno sguardo leggermente furioso.
“Lo so mi dispiace Shan, non sono riuscita a trattenermi dal farlo, Mark non c’entra nulla, l’ho voluto fare io”
“Lo sai che potevi farti male sul serio vero?” dice con tono di rimprovero
“Si lo so, ma sono qui, viva e vegeta, giuro che non lo rifarò più” dico andando ad abbracciarlo e baciandolo con passione
“credi di comprarmi eh? – dice staccandosi per un momento – beh, non ci riuscirai, faremo i conti più tardi!” dice ridendo malizioso
“non vedo l’ora” dico uscendo con lui e facendo per prendere il casco della moto, “come è andato il pranzo?”
“bene, sono tutti felici di vedermi stare bene e mia mamma ti vuole conoscere meglio a proposito” dice mettendosi il casco
“va bene, a tempo debito ci conosceremo meglio” dico sorridendo
Torniamo verso casa, questo weekend ci ha cambiati. Siamo una vera e propria coppia, lo sento e sento anche che nessuno ci può distruggere.
 
[1] Lo dicono spesso nella serie tv Sherlock per indicare “pericolo”.
  
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