A Glenoak, la vita in casa Camden era stata stravolta dall’arrivo della piccola Savannah. La notte era diventato molto difficile riuscire dormire, a causa dei pianti della bambina e dei continui battibecchi dei suoi genitori. Durante il giorno, invece, era indispensabile fare più silenzio possibile, se Savannah stava facendo il suo riposino, altrimenti si rischiava di incappare nelle ire di Lucy. Sam e David iniziavano ad essere stufi di questa situazione. L’iniziale entusiasmo di essere diventati per la seconda volta zii alla loro giovane età era rapidamente scemato di fronte all’intrusione di Savannah nelle loro abitudini. E così, andare a scuola, alla fine, era diventata quasi una liberazione. Un modo per prendersi una vacanza dalla loro nipotina. Eric, non a caso, passava quasi tutto il giorno in parrocchia. Per preparare il sermone domenicale non bastava più chiudersi nel suo ufficio per ottenere la concentrazione necessaria, perché il pianto di Savannah e i litigi di Lucy e Kevin oltrepassavano ogni muro dell'abitazione.
L’unica che stava a casa, sorbendosi tutto il giorno la stessa storia, era Annie, che cercava di fare del suo meglio per aiutare la figlia. Annie era anche l’unica a cui non sembrava pesare in alcun modo la presenza costante della famiglia Kinkirk.
Annie stava guardando l’orologio, sapendo che, da lì a poco, Ruthie e i gemelli sarebbero tornati a casa da scuola. Kevin sarebbe stato a lavoro fino a sera, mentre Lucy era al piano superiore con la piccola Savannah. Eric era invece uscito da poco per andare in parrocchia. Quando udì la porta sul retro aprirsi, la donna si affrettò per arrivare in cucina ed accogliere i suoi figli. Tuttavia, con sua grande sorpresa, il figlio che si trovò davanti, non era atteso.
- Simon!
- Ciao mamma!
- Che ci fai qui?
- Beh, diciamo che avevo voglia di casa.
- E come hai fatto con l’università?
- Oggi avevo solo un paio di lezioni, ma niente che non potessi saltare.
- Ciao! E tu?
- Ciao Lucy. Ecco qui la mia nipotina preferita!
- Avevo voglia di venire un po’ a casa e, poi, volevo vedere quanto è cresciuta questa bella bambina!
- E’ l’ora della pappa, scusatemi.
- Hey. Che ci fai da queste parti?
- Volevo vedere la mia famiglia. Che c’è di male?
- Oh, niente. Mamma, senti, dopo posso uscire?
- Dipende. Dove vorresti andare?
- Vincent mi ha invitato al cinema e poi a mangiare una pizza.
- Chi è Vincent?
- Vincent è il ragazzo di Ruthie.
- Senti, prova a chiamare tuo padre, ma tieni presente che non sono d'accordo su questa uscita!
- Mamma, che tipo è questo Vincent?
- Oh, sembra un ragazzino a modo. Lui e Ruthie si frequentano da qualche settimana.
- Ma... Stiamo parlando di un tipo di frequentazione... Di che stiamo parlando, esattamente? Voglio dire... Questo Vincent è un amichetto tipo Peter, giusto?
- Chi ti ha parlato di questa storia?
- Che stai dicendo? Voi ne stavate parlando un attimo fa! Ho le orecchie per ascoltare, sai? E poi sono qui per stare un po' con voi. Avevo bisogno di una pausa dall'università. Comunque, non hai risposto alla mia domanda!
- Caro mio, credo che ormai Ruthie abbia passato la fase degli “amichetti”. Sono sicura di poter definire Vincent il suo primo ragazzo ufficiale.
- Che cosa? Non pensi anche tu che sia troppo presto? Che sia troppo piccola per avere un ragazzo?
- No, direi di no. Lucy e Mary erano più piccole di lei quando hanno iniziato a uscire con i ragazzi!
- Ma... E' diverso!
- Perché dovrebbe essere diverso? Finché Ruthie seguirà le regole di questa casa, sarà libera di frequentare dei ragazzi... Esattamente come hanno fatto prima di lei le sue sorelle. Ma forse so cosa è diverso, questa volta, per te.
- Che cosa?
- Ruthie è la tua sorellina minore e fra di voi c'è sempre stato un legame particolare. Credimi, Simon, è assolutamente normale che tu ti senta così.... geloso e apprensivo. La stessa cosa è successa a Matt, quando Mary ha conosciuto il suo primo fidanzatino. Devi solo imparare a convivere con il fatto che Ruthie sta diventando adulta.