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Autore: vampireechelon    05/04/2019    1 recensioni
Martina laureata in lingue e traduzione si ritrova a lavorare per i 30 seconds to mars, la sua band preferita, cosa succederà?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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10. Scusate l’assenza, sono partita per l’Erasmus e queste prime settimane sono state un inferno, quindi mi sono un po’ arenata con la scrittura. Ringrazio come sempre LadyDrummer90, la mia lettrice fedele che pazienta sempre tanto per i miei capitoli. Perdonate qualche errore, purtroppo ho poco tempo e non riesco a rileggere il capitolo. Spero vi piaccia, recensite e ditemi la vostra opinione.

POV MARTINA
Sono a casa di Scarlett dalle 9, sono già vestita per l’evento di oggi pomeriggio e ora mi stanno truccando. L’assistente di Scarlett mi ha detto che la dovrò aiutare con il suo vestito, sarò li anche in qualità di aiutante, almeno per la parte di red carpet. Alle 15 partiamo, Scarlett è davvero bellissima, questo vestito semi trasparente le dona e le mette in risalto le curve. Non appena scende dalla macchina è assalita dai flash, scendo immediatamente e le sistemo lo strascico del vestito in modo che risulti perfetto sulle foto, lei mi sorride dolcemente. Sono molto agitata, sono all’anteprima del film più atteso dell’anno, con tutti i protagonisti. Scarlett risponde a tutte le domande che le vengono poste dai giornalisti in modo molto evasivo e professionale, e dopo le ultime foto, di cui una anche insieme a me, entriamo all’interno del cinema dove sarebbe avvenuta la proiezione. Dietro di noi sul red carpet c’erano anche Chris Hemsworth con sua moglie e ho intravisto anche Robert Downey Junior. Spero di avere l’occasione di incontrarli, prendiamo i nostri posti, siamo arrivate quasi per prime, e ci facciamo un selfie che inviamo a Jared. I posti sono ovviamente ottimi, non vedo l’ora che il film inizi.
“Avrei un po’ sete ci sarà qualcosa da bere?” chiedo io a bassa voce
“sì, ho visto il tavolo con delle bevande in fondo alla sala! Se c’è lo champagne te lo consiglio” mi dice sorridendo
“penso proprio che andrò, vuoi qualcosa?”
“sì, prendimi quello che prendi per te!” mi dice sorridendo “io chiamo un secondo Jared”
Mi avvio verso il tavolo delle bevande e aspetto i miei due calici di champagne, sento che qualcuno si avvicina a me, mi volto e mi trovo di fianco a mr. Cumberbatch in persona, sorrido timida, prendo i due calici che il cameriere mi porge.
“signorina, credo di non conoscerla, lei è?” mi dice Benedict
“sono solo il +1 di Scarlett” dico sorridendo timida “Martina, piacere”
“piacere mio! Ma non sei un’attrice però!” dice mentre insieme ci dirigiamo verso le poltroncine
“oh no! – rido – ho solo la fortuna di avere come amica Scarlett” dico guardandolo dal basso, perché sì è altissimo e io in confronto sono un puffo, nonostante i tacchi
“capisco, appassionata Marvel?”
“sì sono una vera nerd – dico facendolo ridere – in realtà apprezzo molto anche Sherlock, credo che in quella serie tu sia davvero eccezionale”
“oh, beh, grazie” dice sorridendo, lo saluto gentilmente e torno a sedere accanto a Scarlett
“Grazie tesoro – dice prendendomi il telefono – ti devo fare una foto, sei troppo bella con questo vestito, prestami il tuo telefono” mi dice sorridente, faccio come mi dice e mi metto in posa e dopo la foto mi rimetto a sedere
“Beh devo dire che i truccatori hanno fatto un bel miracolo” dico sorridendo, vedendo poi sullo schermo del telefono una chiamata in entrata da un numero che non conosco, Scarlett guarda il telefono e guarda me
“rispondi, sono qui” mi dice prendendomi la mano e avvicinando l’orecchio al telefono per sentire anche lei la telefonata
“Pronto?” dico
“Martina sono Shannon”, ero riuscita ad evitarlo per un po’ ma evidentemente Jared non sa tenere la bocca chiusa, la sua voce calda che pronuncia il mio nome mi fa sussultare, arrossisco e allo stesso tempo tiro un sospiro di sollievo
“Chi ti ha dato il mio numero?” chiedo quasi balbettando, mi ha preso alla sprovvista
“L’ho chiesto ad Emma, senti, sono sul lungomare di Malibù… credo di aver visto il tuo ex, ti prego stai attenta, so che l’avvocato che ti sta aiutando è amico di Emma ed ho chiamato lei prima di te proprio per farlo mobilitare il prima possibile”, trattengo il respiro, bevo un sorso di champagne
“Come è possibile” dico io con la voce rotta e le lacrime agli occhi
“Non lo so..”
“Shannoooon, vieni qui con noi, che cosa fai al telefono tesoro” dice una voce ammiccante, sicuramente Kirstina…Ho gli occhi lucidi, sto cercando di ricacciare dentro le lacrime a fatica
“arrivo Kirs… non so come sia possibile…solo, stai attenta” dice prima di riattaccare la telefonata. Rimango immobile sulla mia poltroncina, bevo tutto il mio champagne e mi giro verso Scarlett che mi guarda premurosa
“Qui non ti può fare del male, c’è la sicurezza, poi è impossibile che sappia dove sei. Poi abbiamo un Hulk!” dice facendomi ridere di gusto
“non sono preoccupata per lui in questo momento, so che se l’avvocato è stato avvertito farà il possibile per farlo stare lontano da me… devo solo cancellare Shannon” il posto vicino a me era ancora libero e viene occupato, ma sono così presa a parlare con Scarlett che non mi accorgo nemmeno da chi
“con il tempo andrà meglio, sai? Jared mi ha detto che lo ha sentito ieri Shannon e che secondo lui c’è sotto qualcosa a questo suo riavvicinamento a Kirstina…non è convinto da questa relazione. Tu cerca di andare avanti, fallo per te e per nessun altro. Stasera non si pensa a nessuno se non a noi stesse, ok? Voglio che tu ti diverta” mi abbraccia
“Grazie, grazie davvero per l’opportunità che mi stai dando, non so come ringraziarti.”
“oh, ti chiamerò tutti i giorni quando sarete in tour, avrai modo di ricambiare il favore” mi dice facendomi ridere
Poco dopo inizia la proiezione del film, ho anche dovuto firmare una specie di contratto con il quale mi impegnavo a non fare spoiler. Ho avuto gli occhi incollati allo schermo per tutto il film, è meraviglioso, stupendo. Credo che si siano davvero superati con questo e mi dispiace che sia l’ultimo capitolo. Alla fine del film mi giro e alla mia sinistra trovo Tom Hiddleston, ebbene sì.
“Hey, dio dell’inganno, come ti vanno le cose?” lo saluta allegramente Scarlett
“Scarlett, bene! Sono un po’ stanco, il jet lag mi ha ucciso! Tu?” dice guardandola intensamente
“Tutto bene, sarò a Londra la prossima settimana, quindi magari potremmo beccarci!”
“Tu? A Londra? Che succede?” dice ridendo
“Il mio uomo è li a girare Morbius, sai” mi sento abbastanza la terza incomodo quindi decido di avviarmi a prendere il secondo bicchiere di champagne, mi avrebbe fatto piacere condividere questo momento con Shannon, sicuramente avrebbe fatto qualche battutina sarcastica delle sue…mi manca, mi manca tanto e il fatto che tra poco inizierà il tour e lo avrò sempre vicino, mi fa male ma allo stesso tempo mi da sicurezza. Sicurezza che se ci fosse qualche problema lui mi proteggerebbe comunque, o forse no. Forse mi sto illudendo, forse la storia con Kirstina è veramente una di quelle destinate a durare. Le mie elucubrazioni vengono interrotte da una mano che si posa sulla mia spalla, è Scarlett, che mi ha raggiunta, mi copia e prende anche lei dello champagne. Emma mi sta chiamando quindi mi allontano un attimo scusandomi con Scarlett che mi indica il tavolo dove avremmo mangiato. Esco un attimo sul retro, accendo una sigaretta e rispondo.
“Emma, dimmi tutto”
“Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace gli ho dato il tuo numero solo perché ha insistito”
“Emma è tutto ok, davvero. Prima o poi glielo avrei dovuto comunque ridare per via del tour…”
“sono davvero mortificata, John si sta comunque occupando di tutto, stai tranquilla, non ti si potrà nemmeno avvicinare quello stronzo!”
“mi fido ciecamente di John, mi ha solo mandato in confusione questo comportamento di Shannon… ma passerà tutto quanto, devo andare avanti no?” dico più per convincere me stessa che altro
“sicuramente non devi vivere nel passato, questo no… ti devo dare una notizia un po’ così così… pensi di poterla reggere?”
“ho bevuto due bicchieri di champagne e c’è l’open bar dopo, direi di sì”
“Kirstina vi seguirà in tour”, se mi avesse investito un’auto in questo momento sarei comunque meno ferita di ora
“ah. In qualità di?”
“assistente personale di Shannon”
“ah. Ok”, praticamente mi avrebbe fatto meno male una porta in faccia, li avrei avuti lì a sbaciucchiarsi, sempre… “Emma ti devo lasciare, devo andare di là, mi sta aspettando Scarlett! Ci vediamo domani al lavoro”
“va tutto bene? Comunque a domani!” chiudo la telefonata senza rispondere al come stai, arrivo da Scarlett che mi presenta i Chris, che saranno al tavolo con noi e poi si siede di fronte a me Tom Hiddleston e a fianco Tom Holland.
“Martina, giusto? Ci siamo incontrati in aeroporto, tu leggevi Shakespeare” mi chiede
“Memoria di ferro! – dico ridendo – comunque si sono io” dico
“Piaciuto sogno di una notte di mezza estate?” mi chiede sorridente, è proprio bello sì.
“molto! Ma il mio preferito rimarrà sempre Otello e i sonetti sono molto affascinanti” dico iniziando a mangiare
“concordo!” dice.
Arriviamo al dolce, dopo di che tolgono tutti i tavoli per far in modo che ci sia spazio per far ballare le persone, colgo l’occasione per uscire a fumare l’ennesima sigaretta, mi sento la testa molto leggera per il troppo vino. Apro il telefono e salvo il numero di Shannon, apro whatsapp e vedo la foto profilo con Kirstina e Sky, chiudo l’applicazione e butto il telefono malamente dentro la borsa. Porto alla bocca la sigaretta, aspiro e butto fuori…ero quasi riuscita a smettere e invece eccomi qui, di nuovo. La serenità che mi aveva dato Shannon se ne è definitivamente andata.
“Non ti facevo un tipo da sigarette”, mi giro e vedo Tom venire verso di me
“e invece eccomi qui, le apparenze ingannano” dico sorridendogli
“periodo stressante?”
“diciamo che ho avuto momenti migliori… ma riuscirò a sopravvivere, come sempre” dico prendendo una boccata di fumo
“quando partite per il tour? Scarlett mi ha detto che sarà a Londra la prossima settimana”, già il tour
“fra un po’, tu quando rientri a Londra? Ho letto che lo spettacolo sta andando alla grande” dico sorridendogli e cercando di evitare l’argomento
“Sì è andato molto bene… in realtà è terminata la rappresentazione, rimarrò qui per un po’…sai devo fare dei provini e mi voglio rilassare un po’”
“fai bene, avrai bisogno di riposarti!” dico evasiva, il telefono prende a squillare di nuovo, vedo che è Shannon e evito di rispondere, continuando a parlare del più e del meno con Tom, poco dopo è invece Jared a chiamarmi.
“Martina dove sei, Shannon ha provato a chiamarti” mi chiede allarmato
“Alla festa con Scarlett, perché?”, Tom mi guarda interrogativo
“Devi stare dentro, in un luogo affollato, quel pazzo non so come ti ha rintracciato e poco fa una pattuglia lo ha visto dirigersi verso il teatro”
“merda. Rientro subito, grazie Jared”
“stai attenta”, chiudo la telefonata e senza spiegare molto a Tom gli dico che devo rientrare, mi segue e una volta dentro gli spiego tutto a grandi linee e mi dice che per quella sera sarebbe stato il mio bodyguard.
“ODDIO FINALMENTE TI HO TROVATA, DOV’ERI” esordisce Scarlett
“Fuori a fumare, Jared mi ha chiamato, dovrò rimanere chiusa in questa discoteca a quanto pare” dico guardando in basso
“beh, allora balliamo almeno no?” Tom mi prende per mano e mi trascina in mezzo alla pista, intravedo Chris Hemsworth con la moglie, Chris Evans balla come un matto con gli altri Avengers poco lontano da me e anche Scarlett ci sta dando dentro, complice l’alcool immagino.
“Ti trovi bene a lavorare con i Leto?” mi chiede avvicinandosi, la musica è davvero troppo alta per poter riuscire a parlare
“sì, è molto stressante, quello è indubbio; però è quello che ho sempre desiderato fare”, che poi ci siano state delle complicazioni con uno dei membri della band non è rilevante, ma quello che sto facendo mi piace e non tornerei indietro per niente al mondo. Mi prende per mano ed inizia a scatenarsi e farmi ballare, è davvero un ballerino eccezionale, rido a crepapelle e quasi mi dimentico di Shannon, finchè non lo vedo entrare mano nella mano con Kirstina, cosa ci fanno qui? Faccio finta di non vederli e continuo a divertirmi con Tom. Vedo che Shannon parla con Scarlett che mi indica, io faccio finta di nulla e continuo a ballare.
“C’è qualcosa che non sai fare? No perché: sai cantare, ballare, recitare da dio, suoni non so quanti strumenti, hai studiato lettere, dimmi per favore che c’è qualcosa che non sai fare perché altrimenti mi sento veramente uno schifo”, con qualche bicchierino in più riesco veramente ad essere molto più spigliata, lo faccio ridere a crepapelle, mi avvicina a lui e si avvicina al mio orecchio, il tutto in modo molto sensuale
“non so fare la lavatrice e stirare le camicie, e ho il pollice nero… davvero, ogni pianta in mano mia muore”
“bene, allora sei umano! Non sei di Asgard” dico ridendo, parte un lento, si formano le coppie e vedo Kirstina appiccicata come una cozza a Shannon, quanto possono essere stronzi. Perché mi hanno rovinato la serata? Come se già non bastasse il pensiero che il mio ex potesse entrare da un momento all’altro.
“Mi concede questo ballo Milady?” mi chiede porgendomi la mano
“Certamente” dico, afferrando la sua mano e abbandonandomi completamente al suo movimento. Shannon e Kirstina sono poco lontani da noi e sembrano una di quelle coppiettine felici dei film romantici che si sbaciucchiano in continuazione. Invece di apprezzare i gesti di Tom, continuo ad osservare sempre Shannon. Me lo devo dimenticare, lui sta con un’altra e me ne devo fare una ragione… o almeno farlo ingelosire, non ci credo che per lui non sia stato niente. E non credo nemmeno che tutte le parole che mi ha detto non siano vere.
“Perché non ti rilassi? Non ci pensare, vivi qui e ora”, mi sussurra all’orecchio con voce profonda, strano come sia riuscito a riprendere più o meno le stesse parole che mi disse Shannon
“Hai ragione, scusami… ti sto mancando terribilmente di rispetto e ti sto rovinando la serata!”
“devi assolutamente calmarti, guardami – mi alza il mento e lo fisso quanto basta per farmi rilassare – ci sono gli avengers e un super villain qui, nessuno ti toccherà!” mi dice facendomi ridere
“hai ragione” dico e mossa dalla voglia di far ingelosire Shannon lo abbraccio, all’inizio è interdetto, poi risponde al mio abbraccio e mi accoglie tra le sue braccia. Non è niente a che vedere con gli abbracci di Shannon, basta, te lo devi dimenticare…Tom Hiddleston è figo, un gentleman, sei con lui ora, smetti di pensare a quel traditore. Scarlett interrompe il nostro abbraccio che a quanto pare durava da un po’, e ci dice di seguirla, arriviamo in un corridoio tranquillo dove possiamo parlare e poco dopo arrivano anche i piccioncini. Li saluto gentile, senza far troppe domande e poi rivolgo il mio sguardo a Scarlett.
“Allora, Martina mi dispiace… il tipo è qui fuori e sta litigando con la security quindi pensavo che Tom ti potesse far uscire dal retro, mentre noi usciamo dal davanti e alla sua domanda su di te gli diciamo che non ci sei dentro e che non sei alla festa. Improvviserò!”
“No” dico a testa bassa, alzo lo sguardo e tutti mi fissano, Shannon per primo, preoccupato...credo, “sono stanca di fuggire, di nascondermi e di non godermi appieno i momenti per causa sua. Lo affronterò una volta per tutte, basta avere paura, basta sul serio. State qui non vi muovete vi prego” dico guardando tutti e incamminandomi lentamente fuori
“è pazza” sento Kirstina dire
“è una donna forte, una donna con la D maiuscola” le dice Shannon
Prendo una boccata d’aria ed esco, lo vedo lì che sta litigando con la Security e appena mi vede la sua bocca si apre in un sorriso maligno.
“Vedete, ve lo avevo detto che c’era, tesoro come stai?” dice avvicinandosi a me, io prontamente mi sposto
“Signorina tutto bene?” mi chiede il bestione della security
“Sì, può per favore andarmi a prendere un Martini senza oliva?” dico, avevo letto da qualche parte che in America ordinare quel cocktail faceva scattare una sorta di allarme rosa nei locali e quelli della security avrebbero dovuto saperlo, spero…
“Certo signorina, subito!” dice andandosene, ora se ha colto il mio messaggio sono salva, se invece arriverà con un Martini, sono fottuta
“Beh? Cosa vuoi” gli dico tranquillamente, lui per tutta risposta mi da uno schiaffo, che incasso come tutte le altre volte
“Questo è perché mi hai abbandonato in Italia, torna con me a casa, nella tua amata Firenze” mi dice avvicinandosi a me
“io non tornerò più in Italia, forse non ti è chiaro… qui c’è tutto quello di cui ho bisogno” un altro schiaffo, sento una voce provenire da dietro, è Shannon, mi giro verso di lui, lo guardo con gli occhi lucidi a causa del forte schiaffo, “Shannon torna da Kirstina ti prego non ti preoccupare” gli dico accennando un sorriso, mi ascolta e torna dentro
“Te lo sei fatto eh puttanella?” mi dice avvicinandosi e tirandomi i capelli, inizio ad urlargli di lasciarmi ma ovviamente non mi ascolta, “non ti faccio mettere in ginocchio solo perché ho pietà di te – mi prende per il collo e inizia a stringere, comincio a sentire il respiro venire meno -sei una schifosa, senza di me non riuscirai mai a fare nulla”
“sono più forte di te e senza te posso fare tutto” dico quasi strozzando a causa della sua forza, sto quasi per perdere i sensi quando sento la sua presa venire meno, quasi cado all’indietro ma due braccia forti mi sostengono. Vedo la polizia arrestare il mio aggressore, e l’infermiera venire verso di me… mi sento come in una bolla:
“Signorina va tutto bene? Ha bisogno di essere portata in ospedale?”
“è finita” dico mettendomi a piangere e abbracciando l’infermiera del 911 che è davanti a me
“non uscirà tanto presto di prigione, mi creda!” mi dice sorridendo
“sto bene, davvero… non mi ha fatto nulla di grave, ci sono stati momenti peggiori…” dico ringraziando e voltandomi verso chi mi aveva sostenuta ovvero Tom…
“Grazie” dico solo abbracciandolo e respirando il suo profumo, lui non risponde, mi stringe solo più forte
“Marti, tutto ok?” chiede allarmato Shannon, mi butto tra le sue braccia e comincio a scaricare tutta la tensione, inizio a singhiozzare, “Ssh, tranquilla, andrà tutto bene ora” dice accarezzandomi dolcemente la testa, è inevitabile che io e lui avremo sempre un legame molto forte, anche se non sarà quello che mi aspettavo, l’importante è che ci sia nella mia vita. Anche se avrà la meglio su tutto Kirstina, io sarò solo un’amica e va bene così, no non ti va bene così, stai solo accettando la cosa, ma spaccheresti il viso a Kirstina pur di capire se sta giocando con Shannon o se sta facendo sul serio. Beh è vero…però non posso farci niente o accetto la cosa e vado avanti o mi licenzio…e ho lottato così tanto per arrivare fin qui che non voglio mollare. Mi stacco dall’abbraccio con Shannon, lo guardo e gli sorrido grata.
“mi dispiace avervi rovinato la serata! Credo che ora me ne tornerò a casa” dico avviandomi verso i Taxi
“beh se non avessi fatto la stupida e non ti fossi messa in pericolo da sola, non avresti rovinato niente a nessuno”, quest’oca mi sta dando sui nervi, guardo Scarlett, prendo un respiro profondo e conto fino a 10 prima di rispondere
“sapevo quello che facevo ed ero stanca di dovermi nascondere. Non ho voluto più abbassare il capo, nascondermi e soccombere. Si matura nella vita, non si può giocare per sempre a nascondino, bisogna andare avanti” dico io guardandola male, Scarlett mi viene ad abbracciare forte e mi dice solo “ben detto sorella”
“Bene, noi andiamo a goderci per un altro po’ la festa… buonanotte” dice trascinando Shannon dentro
“buonanotte ad entrambi!” rispondo
“Martina, permettimi di riaccompagnarti a casa” mi dice Tom
“accetto volentieri” gli dico sorridendo
“lasciati andare e vivi la tua vita, mi pare che lui sia andato avanti, fallo anche tu” mi sussurra abbracciandomi
“grazie di tutto Scarlett, ci sentiamo domani per il vestito” le dico salutandola, Tom mi posa la sua giacca sulle spalle da vero gentlemen e ci avviamo verso la macchina.
“Martina! Aspetta!” mi volto e vedo Shannon venirmi incontro
“Shannon, dimmi… chiama Jared, era preoccupato… mi dispiace per quello che ha detto Kirstina, devo spiegarti delle cose ma lo farò domani al lavoro”
“Beh, se mi vuoi dire che verrà con noi in tour lo so già, mi ha detto tutto Emma” dico tranquilla
“ah, che ne pensi?”
“Martina, vado a prendere la macchina e vengo, è un po’ lontana” mi dice sorridendo Tom, gli rispondo con un grazie e lo guardo per la prima volta negli occhi, uno sguardo comprensivo.
“Shannon, onestamente? Penso che sia un errore, come il tuo riavvicinamento a lei. Con me è stata una cosa passeggera ok? Lo accetto, cercherò di andare avanti… ma lei, lei è solo un’arrivista, manipolatrice…non so cosa ti abbia fatto, ma spero che tu ti risvegli presto da quest’ipnosi.”
“ero sicuro che dicessi queste cose, tu mi ami ancora non è vero? Per questo spali merda su di lei” dice
“per me non sei altro che il mio datore di lavoro Shannon, c’è stato qualcosa, le parole che ti ho detto erano vere, ma ora no Shannon, sono andata avanti come lo hai fatto tu, goditi la tua storia d’amore…ma da persona esterna, mi auguro che tu ti renda conto il prima possibile di chi hai a fianco, per il tuo bene e per il bene dei 30 seconds to mars, buonanotte” dico attraversando la strada e salendo in macchina di Tom.
“serata impegnativa eh? – lo guardo in modo eloquente – se vuoi parlare ci sono, non sono il massimo a dare consigli di coppia… ma sono un buon ascoltatore” mi dice mettendo in moto, gli dico il mio indirizzo e torno in silenzio
“Mi dispiace, in genere non sono così taciturna, è solo che ho talmente tanti pensieri per la testa!”
“Non ti preoccupare, cosa c’è stato o c’è tra te e Shannon Leto?” dice dandomi un’occhiata veloce e mordendosi il labbro inferiore
“c’è stato qualcosa per circa 2 mesi, credevo che tutto andasse benissimo, ma evidentemente non vedevo che c’era qualcosa che non andava in realtà quindi niente, ora sono solo un’impiegata e lui è tornato dalla sua ex”
“ho visto come lui ti guarda, e come guarda lei… non è innamorato di lei”
“non è più affar mio, devo andare avanti… mi sono fatta illudere dal primo che mi diceva delle belle paroline…”
“non volevo toccare un tasto dolente”
“ma va figurati, ho smesso di starci male – si tesoro, più o meno – me ne devo fare una ragione…lei verrà con noi dello staff in tour”
“beh, simpatica com’è sicuramente saranno tutti molto contenti, immagino” dice facendomi ridere
“beh, non è una persona facile con cui avere a che fare” dico io “siamo arrivati, ti va di venire a prendere una tazza di tè?”
“sicura di quello che stai dicendo? Sono ipercritico sul tè!” mi dice
“non ti preoccupare, ne ho di ogni tipo!” gli dico io scendendo dall’auto e andando ad aprire casa, poco dopo sento i suoi passi dietro i miei. Una volta entrata in casa, metto il pentolino per l’acqua e poi prendo le scatole con i tè. “Non amo quelli già in bustine quindi ho tanti tipi di infusi”
“odio anche io le bustine, tolgono tutta la magia al tè, mica lo zuccheri, vero?”
“assolutamente no, lo bevo puro!” la sua bocca si apre in un sorriso dolcissimo “ti spiace se vado a mettermi comoda un attimo?” mi fa cenno di no e mi vado a mettere un paio di Jeans e una t-shirt.
“Quindi tu sei italiana, ami Shakespeare e tutto ciò che riguarda l’Inghilterra, ma l’Italia è così bella e romantica”
“non ho mica detto che non amo la mia Italia! Ho solo detto che amo molto la storia del United Kingdom!” dico versando l’acqua bollente dentro le nostre tazze, “ho sempre amato l’inglese e gli accenti che prende nelle varie zone” aggiungo
“ah quindi se inizio a parlarti con tutti gli accenti che conosco impazzisci?” mi fa un sorriso alla Loki
“Eh sì, che ci vuoi fare sono una nerd per le lingue” dico sperando con tutto il cuore che non cominciasse a parlare con accento british marcato, ovviamente le mie preghiere non sono state ascoltate
“quindi, ti piace davvero molto Shakespeare tesoro?” mi dice facendomi andare in palla, arrossisco tremendamente, faccio in tempo a rispondere solo sì perché il mio telefono inizia a squillare, vedo molti messaggi di Shannon, uno di Jared e la chiamata proviene da Shannon.
“Shan?”
“Martina, aiutami, ti prego”
“Shan che succede?”
“Sono a casa, in bagno, ti prego aiutami” sento il respiro affannato
“arrivo” dico solo, spiego la situazione a Tom che gentile mi accompagna fino a casa di Shannon e che mi saluta con un delicato bacio sulla guancia e con la frase “ci sono molti motivi per i quali un uomo rinuncia alla felicità, specialmente nel nostro mondo, buonanotte”, scendo dalla macchina correndo, la frase che mi ha detto mi ha destabilizzata. La porta è aperta, butto la borsa in malo modo all’ingresso e salgo in bagno. Trovo Shannon rannicchiato per terra in posizione fetale, con gli occhi chiusi, il respiro corto e le lacrime agli occhi; mi rannicchio dietro di lui e lo abbraccio. Questo contatto è come se mi riportasse a galla quello che abbiamo vissuto. Mi manca terribilmente svegliarmi abbracciata a lui, e se veramente Kirstina si fosse messa in mezzo e lo avesse manipolato? Per adesso mi accontento di questo io e lui stesi per terra e abbracciati. Il mio telefono torna a squillare, il respiro di Shannon si è fatto regolare probabilmente si è addormentato. Esco dal bagno e rispondo.
“Jared dimmi!”
“Shannon sta bene? Dimmi che sei con lui ti prego” dice preoccupato
“Si sono a casa vostra, momentaneamente è addormentato sul pavimento del bagno in posizione fetale, mi vuoi dire che è successo Jared? Presumo che lo sappia anche tu visto che mi avete chiamato entrambi”
“Ha avuto una ricaduta, vorrei che stessi con lui per stanotte e per domani, per favore. Controlla che non abbia nulla in tasca e se c’è, butta via tutto quello schifo…”
“oh, come diavolo…”
“Kirstina, il suo unico scopo era quello di raggirarlo, quando stavano ancora insieme aveva fatto delle foto compromettenti a Shan… e ieri sera lei gli ha detto che o si facevano una sniffatina insieme o pubblicava le foto… le conseguenze lei hai di fronte immagino”
“starò con lui fin quando avrà bisogno…Jared, lo sai che dovrebbe venire in tour lei vero?”
“sì, e ormai è tutto pronto, partite fra qualche giorno, non possiamo disdire”
“perché no? Alla fine, si tratta di un posto aereo”
“se fa uscire quelle foto siamo nella merda, capisci?”
“Ho capito Jared, ho capito bene… ma che suggerisci di fare? Se lei gli sta appiccicata come una cozza noi non possiamo controllare se prende qualcosa”
“quanto mi sta nelle palle”
“non mi esprimo, mi ha offesa tutta la sera perché sono andata a testa alta contro il mio ex, figurati che persona di merda…”
“mi ha accennato qualcosa Scar, non so che dire Marti…”
“Ma la tua amica Chloe non le può offrire un ingaggio per tipo 6 mesi?” dico io
“Porca troia, sei un genio! La chiamo subito!! Fammi sapere, ciao Marti e grazie!”
“Ciao Jared” sospiro. Di nuovo, era caduto nel tunnel di nuovo…a causa della stessa persona schifosa.
Rientro in bagno e lo trovo nella stessa posizione in cui l’ho lasciato, le sue bellissime labbra sono un po’ protese in avanti, dorme pesantemente. Decido di controllare le tasche del giacchetto e della giacca che indossava ieri. Niente. Vado a controllare in macchina, guardo ovunque e non c’è niente. Torno da lui, lo sveglio delicatamente, apre gli occhi e mi guarda.
“Sei veramente qui?” dice alzandosi piano, lo aiuto a mettersi in piedi
“Sì” dico sorridendogli dolcemente e sfiorandogli la guancia con la mano, lo abbraccio di getto e una lacrima solitaria scende, ricambia il mio abbraccio e mi stringe forte.
“Mi dispiace averti chiamato tutte quelle volte… io.. non..”
“rilassati, non ti preoccupare… fatti una doccia e scendi in cucina, hai fame?”
“da morire” faccio per uscire dalla porta
“Shan, posso controllare le tue tasche?” mi guarda, e vedo la delusione verso se stesso nei suoi occhi, mi avvicino infilo le mani nelle tasche dei pantaloni, trovo quello che cerco, estraggo la bustina, e butto la polverina bianca nel water, “hai altro?”
“no”, non mi fido però delle sue parole, ho una sensazione troppo strana “mi dispiace ma non ti credo…vai pure in doccia, io ti aspetto qui” dico sedendomi sul water
“ma sei seria?”
“mai stata più seria… ho un compito che mi ha assegnato tuo fratello e non intendo venire meno ai miei doveri, poi non è niente che non abbia già visto, forza!” dico forse troppo professionale, mi sembra ferito dalle mie parole ma non ci posso fare nulla. Mi da le spalle e comincia a spogliarsi, faccio finta di nulla ma ogni suo movimento mi manda in tilt. È completamente nudo, entra in doccia e io nonostante sia ancora accaldata dalla visione del suo lato B inizio a cercare meglio nelle scarpe e nelle altre tasche. Trovo altri due sacchettini di plastica, più piccoli del primo e butto tutto nel WC.
“Siamo a quota 3, dimmi la verità per una volta” dico, non lo vedo perché è coperto dalle tende della doccia ma lo sento sbuffare
“Sotto i tappetini della macchina…” mi dice, corro a vedere e in effetti sotto ad ogni tappetino c’era un piccolo sacchettino, torno in bagno e getto di nuovo tutto
“è tutto?”
“Martina sì, porca troia è tutto, vaffanculo” dice rabbioso, probabilmente sta cominciando la fase di astinenza
“bene, allora basta doccia esci e vestiti, ci sono dei vestiti puliti qui” dico continuando imperterrita, esce dalla doccia e lo vedo nudo, rimango impassibile e gli porgo i vestiti, li prende arrogantemente e si veste velocemente.
“senti, ho bisogno di caffeina sono in fa..”
“no no no, oggi il caffè te lo scordi…non devi tornare alle vecchie abitudini, so in che fase sei, non mi interessa, non sono qui per compiacerti e farti stare peggio in futuro. Sono qui per non farti tornare alle care vecchie abitudini”
Mi guarda dritto negli occhi, si è fatta mattina nel frattempo non ho dormito niente e sono stanchissima, ma nonostante questo non posso mollare. Non ora, deve uscirne subito. Scendiamo in cucina e gli preparo i pancake alla nutella con tazza di latte, per me invece solo una spremuta, ho lo stomaco chiuso. Lui continua a toccarsi i capelli, si tortura le mani e tiene lo sguardo basso. Gli prendo le mani, sono ghiacciate, e le stringo alle mie. Il suo telefono prende a squillare, risponde, di fronte a me. Ormai si è rassegnato.
“Tesoro, come stai? Ti sei riposato?”, alzo gli occhi al cielo. Certo, ha dormito benissimo.
“Ehi, bella! No in realtà non molto” dice tagliando corto
“Eh eh non hai più l’età per fare baldoria! – ad alzare gli occhi al cielo ora è lui – ti volevo proporre di uscire ma se sei stanco ti faccio riposare”
“Forse è meglio, sai domani ho una riunione qui al lab e devo essere in forma!” mente con nonchalance
“Va bene, piccolo… - ma che sei sua madre? – ti devo dare una brutta notizia! Chloe mi ha proposto un ingaggio molto importante, e inizierà proprio quando sarei dovuta partire per il tour con te, è un problema se accetto? Te la senti di stare senza di me per 6 mesi?” io scoppio a ridere silenziosamente e Shannon mi sorride, sembra essere rilassato
“Tesoro, 6 mesi? Non ci vedremo mai quindi!” dice fingendo
“Cercherò di trovare un modo per venire ogni tanto, magari un weekend, però è lavoro e sai che in questo ultimo periodo non è facile per me!”
“mi dispiace un sacco, saresti potuta ancora di più entrare nel mio mondo” dice facendomi un occhiolino
“lo so, dai sarà per un’altra volta, domani sera ceniamo insieme?”
“si vieni qui, preparo io!” dice
“a domani sera baby e riposati oggi!” gli dice chiudendo la telefonata, ripone il telefono sul tavolo e mi guarda soddisfatto
“Opera tua?” mi dice alzando un sopracciglio
“mia, di Jared e Chloe” dico sorridendo soddisfatta
“beh, un trio esplosivo direi” dice ridendo
“che ci vuoi fare, vogliamo tutti il tuo bene”
“anche tu?” mi dice dopo aver preso un sorso di latte, ci fissiamo intensamente
“Sì” gli dico alzandomi per andare a mettere il bicchiere in lavastoviglie, ma lui mi blocca rapidamente
“che cosa ti ha raccontato Jared?”
“la verità spero”
“vuoi ascoltare la mia versione? Mi vuoi ancora stare ascoltare, dopo tutto?” mi dice
“ho tempo” gli dico alzando le spalle e sorridendo. Mi prende la mano, mi trascina in soggiornoe ci sediamo sul divano, uno di fronte all’altro.
“mi sta ricattando… ha delle foto mie compromettenti, che se uscissero scatenerebbero un putiferio… quindi devo stare al suo gioco”, non fa riferimento a noi
“ok, non voglio sapere che tipo di foto o che altro… solo per favore, non tornare indietro Shan… non ti far trascinare di nuovo nel baratro” gli sfioro una spalla
“dovevo allontanarti capisci? Se fosse arrivata a te non me lo sarei mai perdonato.”
“non puoi rovinarti per me. Per quanto questa frase mi possa far piacere Shan, vederti come ieri sera non è tra i miei migliori piani futuri. Nonostante tutto io ci tengo molto a te e penso che tu lo sappia. Le parole e le sensazioni che ti ho espresso, non sono cambiate e non se ne sono andate… Ci ho provato in tutti i modi ad andare avanti, ma sei ancora qui – gli dico indicandomi il cuore, lui mi sorride dolce e poi mi prende la mano – Possiamo fare in modo che le foto vengano in qualche modo cancellate?”
“Speravo davvero che non mi odiassi… per quanto riguarda le foto… le ha sul telefono e sul cloud sicuramente…”
“posso proporre una cosa senza che mi prendi per pazza?”, dico mentre lui si stende e poggia la testa sulle mie gambe, le nostre mani si intrecciano. Io torno a sentirmi completa, la nostra intimità, la nostra sintonia, la nostra tranquillità, sono tornate più o meno. C’è solo un ultimo grandissimo ostacolo: KIRSTINA.
“ho seriamente paura” dice guardandomi dal basso
“niente di violento, anche se le spaccherei il muso volentieri. Ma non voglio finire in galera, ho un tour che mi aspetta, quindi: domani io mi trattengo più al lavoro, tu la inviti a cena, dopo cena andate in camera da letto e le fai lasciare in qualche modo il telefono in cucina, non lo voglio sapere, quindi può essere qualsiasi, veramente qualsiasi modo. – lo guardo, il suo sguardo è intenso – sii rumoroso però, perché io devo capire quando posso entrare in azione. – non lo sto davvero dicendo, non gli sto davvero chiedendo di scoparsi Kirstina, quanto posso essere cretina – Quando sarete indaffarati, io ed Emma entreremo in azione, prenderemo il telefono, cancelleremo tutto da tutte le piattaforme possibili e poi rimetteremo tutto in ordine. Informerò Emma del piano” dico morendo un po’ dentro, lo sto praticamente spingendo tra le braccia di un’altra.
“potrebbe funzionare! – dice annuendo – tu comunque hai dei problemi, guardi troppi film” mi dice sfiorandomi la mano
“Chiamo immediatamente Emma” dico prendendo il telefono e iniziando a parlare con la mia complice di fitto, anche lei approva il piano e mi dà la disponibilità. Faccio chiamare Jared direttamente da Shannon e poi torniamo ci sediamo sul divano
“Quello che hai detto prima, lo pensi davvero?” mi chiede dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante
“Certo” gli dico guardandolo, lui si avvicina pericolosamente e mi da un bacio sulla guancia. Arrossisco come una dodicenne.
Trascorriamo la giornata in tranquillità, guardando dei film e mangiando qualche schifezza, come due migliori amici; e per il momento andava bene così.
Dopo cena ci siamo messi sul divano, abbiamo parlato del mio ex e poi ci siamo addormentati abbracciati.
Mi sveglio perché inizio a non sentire più un braccio, apro gli occhi e scopro il motivo, il mio braccio è proprio sotto a Shannon che ronfa come un bambino. Lo fisso e vederlo così mi riempie il cuore, vorrei che tornasse tutto come prima, che questa tornasse ad essere la mia routine. Guardo l’orario, sono le 7, fra un’ora devo scendere, non vorrei svegliarlo ma non mi sento più il braccio sinistro.
“Shan?” lo chiamo piano
“mh”
“Shannon, non ti vorrei svegliare, ma non mi sento più un braccio”
“mh, mh”
“Shannon”, per tutta risposta mi stringe di più a sé, il cuore inizia ad accelerare, poggio la testa sul suo petto e ascolto il suo battito, mi da un bacio sulla testa e mi alza il viso
“buongiorno” sorride, io sorrido di rimando… Quanto mi sei mancato Shannon…quanto mi sono mancati questi momenti
“buongiorno anche a te, bella addormentata… - dico facendolo ridere – mi rilasceresti gentilmente il braccio? Comincio davvero ad avere male” dico io, lui si alza e il mio braccio torna a vivere, “grazie” dico schioccandogli un bacio sulla guancia.
“che cosa vuoi per colazione?” mi chiede andando verso la cucina
“ho decisamente tanto, tantissimo bisogno di caffè!” gli dico raggiungendolo, guardo fuori dalla finestra e mi cade l’occhio su Kirstina, al cancellino, se mi ha vista sono nella merda. “cazzo Shan, Kirstina”
“Cosa?” ci abbassiamo in contemporanea, io striscio verso il soggiorno recupero cellulare e borsa velocemente e poi mi dirigo verso la porta che va verso il lab
“Scendo in ufficio, mi faccio un promemoria mentale: nella mia prossima casa non voglio assolutamente vetrate!” dico a bassa voce e facendolo ridere
“La mando via e poi scendo al lab” mi raggiunge e mi da un bacio all’angolo della bocca “scusa non, mi dispiace” sorrido e lo abbraccio forte
“mi sei mancato” sussurro, dopo di che apro la porta delle scale che porta agli uffici e mi siedo sul primo gradino per rispondere a dei messaggi di Jared, preoccupato che non mi aveva risentito per molte ore.
Sento la voce di Kirstina, gli ha portato la colazione, e ora stanno parlando ma non capisco di cosa. Dopo una mezz’oretta le sento dire la parola, “striscia” e no non avrei accettato che lui si rovinasse di nuovo. Così busso alla porta.
“chi è?” mi risponde Shannon
“Shannon sono Martina, sono arrivata prima in ufficio posso entrare? Jared mi ha dato delle comunicazioni da farti prima della riunione di oggi” dico riprendendo una e-mail vecchia
“Si prego entra pure!” apro la porta e vedo Kirstina tutta tirata a lucido, porca miseria sono le 8 ed è vestita come se andasse a ballare in discoteca!
“buongiorno Kirstina” dico educata
“buongiorno! Certo che per venire al lavoro potresti anche vestirti un po’ meglio, sei così sciatta!”, brutta stronza, sono sciatta perché ho dormito con il tuo ragazzo, Martina, stai calma.
“Il mio lavoro è eccellere in organizzazione, puntualità e traduzione non in moda!” dico sorridendole, guardo Shannon, “allora Jared mi ha scritto che devi controllare per lui l’andamento dei pacchetti del campeggio con Andrew e comunicarglieli perché vuole fare una live. Mi ha detto che devi fargli un report della riunione di oggi, parlare con Emma a proposito della spedizione della batteria e chiamare Stevie, dice che dovete provare il pezzo nuovo” leggo e poi lo guardo e sorrido
“merda, devo chiamare Stevie! Speriamo non mi dia buca sennò chi lo sente Jared!”
“ho provato a chiamarlo ma non risponde, magari se vede il tuo numero risponderà!” dico io sorridendo e facendo per andarmene
“vuoi un caffè?” mi chiede Shan
“amore, lasciala andare a lavorare, mica la pagate per prendere caffè”
“Prendo volentieri un caffè e poi scendo giù, sei molto gentile Shannon” la ignoro, ma le vorrei davvero strappare le ciglia una ad una, avevo fatto in tempo a mandare un messaggio con scritto SOS a Emma e poco dopo chiama Shannon
“Emma dimmi!” dice allontanandosi di poco per versarmi il caffè
“mamma mia ma stamattina che cos’è tutta questa euforia!” dice sarcastica, Shannon guarda me e guarda lei, ci sta ascoltando
“sai tra poco si parte è normale che ci sia fervore, siamo tutti un po’ stressati e iperattivi” dico sorridendo prendendo il caffè che mi porge Shannon ancora al telefono
“beh se ti vuoi rilassare, ho una cosa che ti potrebbe tornare utile” dice tirando fuori una bustina di cocaina
“no grazie, non ci voglio avere niente a che fare con quella roba, tengo troppo alla mia vita per sprecarla dietro a quella” dico rifiutando
“beh, più per noi…” dice facendo una striscia sul tavolo e aspirandola tutta, facendo cenno a Shannon, che però di rimando si gira e continua a parlare con Emma “gliene lascio un po’ qui sul tavolo, io devo andare, buon lavoro e tromba di tanto in tanto per rilassarti” mi dice sbattendo la porta, dal nervoso l’unica cosa che riesco a fare in risposta è dare un calcio ad uno sgabello che prontamente cade, facendo un rumore assurdo. Shan poggia il telefono e mi dice che in realtà la telefonata era terminata da un po’ e che aveva ascoltato la nostra conversazione.
Pulisco il tavolo dalla polvere residua e sorseggio il mio caffè.
“Più che di un caffè avrei bisogno di una camomilla in questo momento. Quando vorrei strapparle i capelli uno ad uno” dico sadica
“ok, mi fai definitivamente paura. Dai scendiamo in ufficio, è meglio che mi metta al lavoro sul serio sennò Jared diventa una iena”
“beh, devi andare anche a fare la spesa credo, se vuoi fare la cena con Kirstina” dico io chiudendo il frigorifero
“merda, spero di togliermela presto di torno… non ce la faccio più” dice scendendo poi le scale che portano al piano del Lab, mi siedo alla scrivania poggiando la mia tazza a lato del pc, Shannon si siede di fronte a me. Accendo il pc e lo guardo, è come se volesse dirmi qualcosa, ma non ci riuscisse.
“Shan, che c’è?”
“Tornerà mai tutto come prima?” mi chiede fissandomi
“non lo so, ti dico sinceramente che i miei sentimenti non sono cambiati… che quello che ti ho detto è rimasto. Ma nonostante sia venuto fuori che lei ti stia ricattando, sono davvero stata male Shan.”
“mi dispiace, avrei dovuto parlartene. Ma è successo tutto quel casino quella mattina e io non volevo aggiungere problemi…anche se poi sono arrivati da soli”
“già” riesco a dire prima che entrino Emma e Shayla, gli sorrido e mi metto al lavoro.
La giornata scorre lentissima. Shannon è sempre stato in ufficio con noi e per quanto quella mattina risvegliarmi abbracciata a lui mi avesse fatto piacere e stare bene, non nego che la paura di stare male di nuovo, oggi mi ha rallentato parecchio il lavoro…
“Vado a cucinare, Emma, Martina… mi raccomando quelle foto!” ci dice
“Tranquillo Shannon, facci capire che possiamo agire però in qualche modo ok? Noi alle 7 ci appostiamo dietro la porta e falle lasciare la borsa quaggiù mi raccomando”, dice Emma
“Grazie ragazze” dice salendo, tutti se ne vanno dall’ufficio poco dopo e noi ci mettiamo sedute sulle scale per capire quando è il momento di agire… Emma mi fissa, non mi ha detto nulla per tutto il giorno.
“Emma tutto ok? Non ci siamo quasi parlate di persona oggi!” le dico
“Sì, tutto ok è solo che sono preoccupata davvero tanto per Shannon e anche per te”
“non so più niente Emma… mi lascio trasportare dai fatti e dalle sensazioni…non so più che fare, mi sento in balia degli eventi”
“ti ha detto perché ha dovuto rinunciare a voi?” annuisco, mentre dall’altro lato della porta sentiamo la voce di Kirstina squillare, alzo gli occhi al cielo e respiro profondamente. Si va in scena.
Sentiamo un gran rumore e poi dei risolini, i rumori ci suggeriscono che sono saliti in camera, quindi apriamo piano la porta e cerchiamo di individuare la sua borsa. Per fortuna l’ha lasciata proprio sopra al tavolo in cucina. Prendiamo il telefono e poi torniamo al lab, ho già sentito troppo.
“Quanto è stupida, la password è la sua data di nascita” dice Emma, non rispondo, prendo il cavo e faccio il back up sul pc dell’ufficio, dopo di che accedo al cloud e scorrendo vedo la cartella “Shannon”.
“Emma, eccola” dico aprendo la cartella e cominciando a scorrere le foto di Shannon a dei festini.
“Dio mio…” esclama, “cancella tutto immediatamente” eseguo il reset del cloud, un po’ da stronzi, ma who cares… e dal telefono elimino la cartella foto con la stessa denominazione. Controllo su google drive ed in effetti era salvata anche lì, cancello anche quella.
“credo che sia tutto cancellato” dice Emma “rimettiamo il telefono al suo posto”, risaliamo piano le scale e sentiamo ancora i gemiti provenire dal piano di sopra. Apro la borsa e noto una busta gialla, la apro sotto l’occhio attento di Emma e dentro scovo dei sacchettini di cocaina e delle foto stampate. Le foto stampate. Prendo il contenuto ma lascio la busta dentro la borsa e la riposiziono come era all’inizio. Emma mi fa cenno di andare, ma io non so perché mi perdo nei miei pensieri, finché non sento dei passi uscire dalla camera. Merda, stanno per scendere… nascondo le foto sotto la maglietta e le bustine dentro le tasche, prendo una mela e mi dirigo verso la porta che porta all’ufficio. Sto per aprire la porta, ce l’ho fatta.
“Martina, che ci fai qui!” dice Shannon allarmato con gli occhi sbarrati, seguito da Kirstina tutta scompigliata
“ho finito ora di lavorare, ti dovevo dire che domani devo uscire prima” dico sorridendo il più tranquillamente possibile
“come mai? Hai un appuntamento galante?” mi sbeffeggia Kirstina
“in effetti si – dico io guardandola – ma non credo la mia vita privata riguardi il mio datore di lavoro e tantomeno te” dico sorridendole
“mamma mia che frustrata che sei!” dice andando in cucina, rimaniamo solo io e Shannon in evidente imbarazzo, gli faccio ok con il pollice e poi me ne vado.  
Scendo da Emma e le dico tutto, usciamo insieme dall’ufficio e ce ne andiamo a casa… domani è un altro giorno… andrà meglio mi dico.
Mi arrivano due messaggi non appena arrivo a casa, uno da Shannon e uno da Jared.
“From: Jared.
Grazie per quello che hai fatto. Non vedo l’ora di rivederti e ringraziarti di persona. A presto, J.”
Gli rispondo velocemente e passo al messaggio di Shannon.
Mi dispiace molto per le parole di Kirstina, grazie per quello che hai fatto per me.”
Sbuffo e non rispondo, mi metto sul divano e mi addormento immediatamente.
L’indomani mattina, mi sveglio alle 6 ovviamente ho dormito male ed ho sognato Shannon… mi vado a mettere sotto la doccia bollente per rilassarmi e alle 8 esco di casa per andare al lavoro.
Sto per aprire il cancellino quando inizio a sentire delle urla furiose. Kirstina sta inveendo contro Shannon.
Sbatte la porta e la incrocio sul vialetto di casa, mi guarda funesta e mi sposta di peso poi apre il cancellino e lo sbatte.
Vedo Shannon sullo stipite della porta che mi guarda, vado verso di lui.
“stai tranquillo, non ha più niente contro di te” gli dico mantenendo una certa distanza, entriamo in casa.
“durante un…l’ho chiamata Martina” mi dice tutto d’un tratto lasciandomi sbigottita. Rimango in silenzio e l’unica cosa che riesco a fare è camminare meccanicamente verso il divano per sedermi.
  
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