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Autore: MaryFangirl    11/04/2019    7 recensioni
Presso un negozio di antiquariato, Kaori rompe un vecchio specchio...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Mick Angel, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Mick guardò il vecchio in preda a un'estrema agitazione. Dimenticandosi ogni buona educazione, il Professore stava letteralmente ribaltando il suo appartamento. Aveva esplorato gli armadi, sollevato i cuscini...invano! La sua provvidenziale compagna era svanita. L'americano si voltò pensieroso verso la finestra. Se Maiko era scomparsa, significava che...un sorriso apparve sulle sue labbra. Il suo orecchio aguzzo aveva udito una donna urlare dall'appartamento di City Hunter...beh, era ora!
"Forse è tornata a casa di Kaori!" disse il Doc, la cui razionalità e libido si rifiutavano di ammettere l'inspiegabile sparizione. "Vado..."
"No!" lo fermò Mick. "È meglio non disturbarli per il momento...venga, Doc, la invito a bere qualcosa"
Con otto anni di frustrazione da recuperare, Ryo e Kaori meritavano un po' di calma. Mick fece un piccolo sospiro d'invidia ricordando il corpo voluttuoso di Kaori. C'erano persone fortunate a quel mondo!
Con quella punta di gelosia, si affrettò a diffondere la notizia della partenza della cugina ninfomane di Kaori. Umibozu gemette per il sollievo, si nascondeva dietro il lavandino dall'assalto di Maiko, finalmente poteva uscire dal Cat's Eye. Miki, nel frattempo, si pentiva di non aver potuto esprimere a quella mangiatrice di uomini tutte le cose brutte che pensava di lei. Anche Saeko credette alla favola della cugina di Kyoto e tutti furono felici di non doverla rivedere più...Mick sarebbe stato l'unico a conoscere le profondità di quell'incredibile avventura.
 
 
Kaori non avrebbe mai immaginato che il suo corpo possedesse tanti muscoli, o che tutti potessero dolerle tanto...ma soprattutto non avrebbe mai sospettato di ritrovarsi così meravigliosamente ammaccata. La loro folle esperienza contro il muro del salotto aveva calmato i loro sensi solo fino al momento di salire in camera da letto, dove si erano amati tutta la notte. Dopo la ferocia della prima unione, Ryo si era rivelato un amante tenero quanto insaziabile. Venti volte, aveva pensato che il suo corpo si sarebbe spezzato fra le sue mani e, ogni volta, aveva saputo soltanto perdersi nell'incredibile estasi...
Le sembrava di aver trovato una parte di sé di cui ignorava l'esistenza. Si sentiva forte, seducente, desiderabile...non era più la bozza di un maschiaccio sgraziato, era una donna...una donna innamorata e amata...perché Ryo la amava...certo, non l'aveva detto, ma non era più necessario. Sentiva quell'amore in ogni parte del suo essere. I suoi dubbi e le sue incertezze erano svaniti nella notte. Conosceva Ryo, sapeva che era sua abitudine scappare, ma questa volta non glielo avrebbe permesso. Anche se avesse affermato di averlo fatto solo per far sparire Maiko, lo avrebbe spinto fino alle ultime trincee perché accettasse i suoi sentimenti. Anche se era inesperta in amore, quella passione non poteva essere un'illusione.
Dal canto suo, Ryo non considerava minimamente la fuga. Rannicchiato contro di lei, il viso affondato nel suo collo, il braccio a cingerle la vita sottile, una gamba infilata tra le sue cosce, voleva tenerla per sempre in quel bozzolo d'amore. Annusava i suoi capelli con gioia...si era arreso al desiderio che aveva tanto a lungo represso. Si era gettato su di lei come un animale in calore, ma non riusciva ad avere dei rimorsi. Per la prima volta da quando era stato abbastanza grande da poter pensare, era completamente felice. Felice e affamato. Si era abbeverato da lei per tutta la notte, ma non era soddisfatto. Le sue membra erano sfinite, la sua virilità era persino dolorante, e ancora voleva unirsi con lei...il corpo di Kaori era il suo Eden. Lui che meritava l'inferno aveva diritto al paradiso...
"Pensi che sia scomparsa?" chiese Kaori, rompendo il silenzio. Non era necessario specificare a chi si riferiva.
"Probabile...a meno che non abbia trovato uno stallone con cui passare la notte?"
La sweeper sfiorò le dita del suo amante e fece la domanda che dal giorno prima bruciava sulle sue labbra:
"Avevi voglia di lei, vero?"
Lui aveva sperato che la loro notte d'amore avesse cancellato le circostanze della prima volta, ma aveva giocato troppe volte con lei perché lei non temesse una scappatoia. Doveva dirle ciò che provava per lei, dirle che voleva la sua copia solamente perché aveva addosso il suo viso...dirle che l'amava...tuttavia, anche se era pronto a dimostrarle mille volte il suo amore, le belle parole non erano il suo forte e temeva di ferirla a causa della goffaggine della sua lingua...come farle capire?
Alla fine, posò un dito sulla propria fronte, poi sul petto, dove il cuore gli pulsava, infine indicò il suo bassoventre che si risvegliò di nuovo.
"Non hanno mai voluto altro che te" mormorò. "E fino a ieri, non lo sapevo"
Una lacrima spuntò all'angolo dell'occhio di Kaori. Era Ryo. Non le avrebbe mai fatto una dichiarazione d'amore ardente e lei d'altronde non la desiderava. A modo suo, le aveva confessato che lei era l'unica che amava con tutto il suo essere, con la sua mente, il suo cuore, e la sua virilità...e non ci sarebbe stata più nessun'altra.
Lei fece gli stessi gesti sul proprio corpo e rispose:
"Anche loro vogliono solo te..."
Con i suoi occhi brillanti e gli zigomi arrossati, era ancora più adorabile. Non trattenendosi più, lui la fece salire sopra di sé e l'avrebbe fatta di nuovo sua se non fossero emersi dei grugniti rumorosi dai loro stomaci. Scoppiarono a ridere.
"Sarebbe meglio mangiare un po' prima" disse Kaori.
"Sì...tu hai delle riserve, ma io ho bisogno..."
La giovane donna si allontanò, avvolta in un'aura di furore. Non avrebbe mai smesso con i suoi commenti dispregiativi!
"Perdonami, Kaori! Le cattive abitudini sono dure a morire..."
Si inginocchiò ai suoi piedi, in una posa molto teatrale, e si profuse in scuse:
"Perdono! Perdono! Perdono! Sei divina! Stupenda! Sei la più mokkori di...che cos'è?" si interruppe quando scoprì un insolito oggetto che la sua partner teneva in mano.
Anche se lei sospettava che si sarebbe schivato, il martello le pareva anormalmente leggero. Kaori guardò le proprie mani e il suo viso divenne rosso. Invece della sua arma preferita, stava tenendo una frusta...com'era possibile? Un'idea spaventosa le sfiorò la mente. No, quella sgualdrina non avrebbe osato! Presa da una terribile angoscia, corse nella sua stanza sotto lo sguardo sconcertato di Ryo.
Lei spalancò il suo armadietto. Oh, quell'insetto! Maiko aveva rotto tutti i suoi martelli e li aveva sostituiti con gadget sadomaso, senza dubbio in assortimento agli abiti osceni con cui aveva riempito il suo armadio.
"Tutto bene, Kaori?" chiese Ryo, raggiungendola.
"NO!" urlò la giovane donna, tanto più furiosa per il fatto che la persona responsabile della carneficina non avrebbe mai pagato per i suoi crimini. "Quella sporca copia perversa ha distrutto i miei martelli!"
"In fondo, non era così malvagia" scherzò lui.
"Che dici! Era l'individuo più spregevole! Ha buttato via tutti i miei vestiti, e guarda cos'ha fatto!" urlò, mostrandogli un paio di stivali alti e un corsetto che lasciava i seni nudi.
Ryo pensò allora a quegli indumenti sovrapposti al delizioso corpo della sua amante. La sua virilità si irrigidì...era bello non doversi più reprimere davanti a lei!
"Non vuoi provarli? Dovrebbero essere della tua taglia..."
"La mia taglia? È questo il problema? È una roba immonda e volgare! Non dirmi che ti eccita?"
Aveva ragione. Erano vestiti per Maiko, non per Kaori...era anche nuda come Eva nel giorno della creazione e niente era meglio della sua più che perfetta nudità.
"Lascia perdere!" rispose lui, attirandola a sé. "Non hai bisogno di vestirti!"
"Devo pur vestirmi!" protestò lei debolmente.
"Non mi va!" brontolò lui con broncio da bambino, appoggiandosi al collo che lei gli offriva.
"Sei tremendo!" gemette lei.
"Ma no...al contrario...mi prendo cura dei tuoi chakra in modo che quell'odiosa copia non ritorni più..."
Le sue mani esperte corsero di nuovo sul corpo di lei. Nel momento in cui Ryo la strinse, lei dimenticò tutte le sue recriminazioni. Presto, niente che non fosse loro non sarebbe più esistito...in ogni caso, mentre si abbandonava alle sue carezze, vide lo specchio della toletta...il riflesso le inviò uno strano sorriso...un sorriso soddisfatto e felice. Ryo non aveva torto, dopotutto. In fondo, Maiko non era poi così malvagia.
 
 
 
Prima di chiudere la storia, permettetemi di dire che venti volte in una notte mi sembrano un po' esagerate anche per Ryo, per non parlare di Kaori che era vergine...vabbe'! Altra cosa, l'autrice si riferisce sempre al sesso maschile chiamandolo 'mokkori', ma in alcuni momenti (tutti quelli non umoristici o comici, tipo la prima volta selvaggia di Ryo e Kaori) a me personalmente sembrava una denominazione un po' ridicola, quindi ho preferito adattare con sinonimi un po' più convenienti :)
 
A parte queste piccole precisazioni che hanno una importanza relativa, siamo arrivati alla fine della storia, che mi è piaciuto molto tradurre perché ne ho apprezzato la simpatia ma anche i contorni un po' piccanti che però penso non siano sfociati in nulla di esagerato :) passo quindi ai soliti ringraziamenti verso chi ha commentato anche solo una volta: briz65, Kaory06081987, mora79, EleWar, Valenicolefede, Lulu_nana, 24giu, shirley jane! Spero continuerete a seguirmi perché ho altre belle storie da sottoporre alla vostra lettura e giudizio ;) a prestoooo!

 

  
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