<< Ciao Tilde sono Steven. >> le scrissi qualche giorno dopo << Volevo chiederti scusa per non averti scritto più l'altra sera. >>
Passarono ore e da Tilde non arrivava segno di vita finché improvvisamente una notifica interruppe il nostro silenzio.
<< Ciao tesoro! >> esordì << Non ti preoccupare, sono stata impegnata e comunque sono andata a dormire presto. >>
<< Va bene. Ci tenevo solo a chiarire questa cosa. >>
<< Okay. >>
<< Sai abbiamo preso il bus per andare all'acquapark e siamo passati per Natrearth.>>
<< Ah si? >>
<< Si! Abbiamo preso l'N1 che parte da Natrearth Fields. >>
<< Scusa ma che acquapark avete scelto? >>
<< Siamo andati al Magic Park perché? >>
<< No così, chiedevo. >>
<< Ah okay. >>
<< Io abito vicino Natrearth Fields. >>
<< Ah quindi potevamo incontrarci. >>
<< Eh si peccato tesoro! >>
<< Già, va beh la prossima volta che ci passo ti invio un messaggio così ci possiamo vedere, che ne dici? >>
<< Va bene. >>
<< Comunque già immaginavo che vivessi in quella zona dalla foto profilo che hai. >> le dissi << Mi pare di essere già passato vicino quei palazzi! >>
<< Si? >> rispose << Non ti ho mai visto! >>
<< Va beh forse perché non frequento quella parte di Natrearth. Ci passo quando vado a Mersea con i miei genitori solitamente. >>
<< Ah ecco ho capito. >>
<< Oggi esci con le tue amiche? >>
<< Si, penso di si. Probabilmente faccio un giro con un paio di mie amiche. >>
<< Bene mi fa piacere. >>
<< Ci sentiamo più tardi, tesoro! Ora vado a pranzare. Va bene? >>
<< Okay non ti preoccupare e buon pranzo! >>
<< Grazie e buon pranzo anche a te. >>
Durante quel pomeriggio mi scrisse uno degli amici ai quali ero più legato in quel periodo: Pakos Astal.
Pakos è nato solo undici giorni prima di me e siamo amici sin dall'infanzia. È un ragazzo molto serio, pronto a mettersi in gioco e spesso punto di riferimento del nostro gruppo che chiamiamo "The Crew".
Nel periodo in cui conobbi Tilde, eravamo ancora dei ragazzini e trascorrevamo tanto tempo insieme a tutti gli altri divertendoci e organizzando, soprattutto in estate, serate giochi e "pigiama party".
<< Ehilà Steve! >>
<< Hey Pakos. >>
<< Che si dice? >>
<< Tutto bene, le solite cose, te? >>
<< Tutto okay. Hai sentito Frankie? >>
<< No. Perché cosa è successo? >>
<< Niente voleva organizzare una serata tutti ragazzi a casa sua stasera. >>
<< Ah ho capito. >> gli dissi << Gli scrivo dopo per sapere qualcosa ma penso che se l'ha detto lo farà. >>
<< Okay. >>
<< Sai qualche giorno fa ho conosciuto una ragazza. >>
<< Ah wow! Mi fa piacere per te. >>
<< Grazie. >> e aggiunsi << Se stasera ci vediamo vi parlo di lei. >>
<< Va bene. >>
E così fu: Frankie ci invitò da lui e io confessai l'incontro cibernetico avvenuto qualche giorno prima.
Come era solito fare in quel periodo, avviai MSN sul PC di Frankie e senza mostrare la chat per la privacy feci vedere la foto profilo di questa fanciulla inconsapevole dei dubbi che seguirono nei momenti successivi.
<< È una bella ragazza! >> esclamò Pakos << Ma non mi convince. >>
<< Che se ne frega se gliela dà. >> commentò deviante il nostro amico Billy.
<< Sempre se non è un fake che lo prende in giro. >> disse Pakos non curante della mia presenza e affondando il coltello nella piaga pronto ad uccidere le mie poche certezze.
<< Scusate ragazzi ma ci sarei anche io qui! >> cercai di parlare senza far trapelare l'ansia << L'ho conosciuta solo qualche giorno fa in fin dei conti. >>
<< Ma l'hai conosciuta da qualche parte? >> chiese Pakos.
<< In realtà qui su MSN e mi ha scritto lei ... >> risposi mostrando un sorriso preoccupato.
<< Non va bene. Non la conosci di persona, ma almeno ti ha inviato una sua foto o ti ha chiamato? Hai il suo numero? >> il quarto grado di Frankie.
<< No niente di ciò! >>
<< Ripeto, non va bene! Come dobbiamo fare con te? >> disse Frankie guardando gli altri ragazzi in cerca di sostegno.
<< Beh state facendo tutto voi. >> a mia discolpa << Nessuno sa se sia vera o fake e cercherò di capire di più sul suo conto. >>
<< Ma almeno sai di dove è? >>
<< Si, cioè da quello che so è di Natrearth Fields. >>
<< E quanti anni ha? >> aggiunse Billy.
<< diciotto. >>
<< Ah okay. Almeno speriamo che non ti prenda in giro! >> concluse Pakos.
Il dubbio che non fosse davvero chi credevo potesse essere Tilde mi afflisse per una buona parte della serata e del mattino seguente e così pensai un modo per poter conoscere la verità sperando di non dover leggere parole dal sapore amaro.
<< Tilde ti posso chiedere una cosa? >> le scrissi diretto.
<< Si, caro, dimmi. >> rispose qualche minuto dopo.
<< Ieri ho visto i miei amici e sanno che parlo con te ... >>
<< E? >> chiese quasi preoccupata.
<< Beh mi è sorto un dubbio e ci sto pensando da questa notte. Il mio amico dice di aver visto già la tua foto profilo su internet e non vorrei dargli ragione che tu mi stia mentendo. >>
<< Ah ... okay. >>
<< Dimmi la verità, sei tu o no la ragazza in foto? >>
<< Posso sapere chi è questo tuo amico? >>
<< Non ha importanza! Vorrei una risposta da te! >>
<< Senti amore se non vuoi parlare con me è okay. >>
<< Cosa significa? Non ci vuole molto a dirmi se sei quella ragazza o no!! >>
<< Va beh dai è stato bello conoscerti tesoro. Addio! >>
<< Guarda che non ti sto dando colpe. Anzi in questo momento mi fai davvero pensare che mi prendi in giro per come stai reagendo. >> dissi con la delusione di aver perso un'altra occasione per conoscere una ragazza.
<< Che vuoi che ti dica?! È meglio che non ti parlo più tanto non mi accetterai. >>
<< Perché non dovrei? Io vorrei conoscerti ma senza menzogne! >>
<< Va bene. >>
<< Se vuoi che ti parli devi dirmi chi sei davvero. >>
<< Allora mi chiamo davvero Tilde Giordano e come ti ho detto sono di Natrearth Fields. >>
<< Però? >>
<< Ecco ... Non sono la ragazza in foto. Ho vergogna di farmi vedere ... >>
<< Lo immaginavo. Almeno sei una ragazza! >> le dissi scherzando << Ma perché hai vergogna? >>
<< Non lo so, ce l'ho e basta! >>
<< Scusa ma hai detto di avere diciotto anni, giusto? >>
<< Si >>
<< Quindi non avere il timore. Non sei una bambina! >>
<< Si ma ... >>
<< Ma non ti vuoi far vedere okay. >>
<< Esatto tesoro. >>
<< Va beh. >>
<< Comunque ti devo dire un'altra cosa ... >>
<< Dimmi! >>
<< Però giura che non ti arrabbi! >>
<< Non mi arrabbierò, promesso. >>
<< Ho quattordici anni. >> scrisse aggiungendo un'emoji triste.
<< L'avevo immaginato e a dirti il vero avevo la sensazione che tu fossi piccola ... >>
<< Scusami. Avevo la paura che non parlassi con me perché di solito così succede. >>
<< Beh hai dato parzialmente ragione al mio amico ma hai avuto il coraggio di dirmi tutto e mi fa comunque piacere scriverti. >>
<< Grazie tesoro! Ti voglio bene. >>
" Già, mi vuoi bene senza conoscermi in pratica e dopo soli pochi giorni " pensai.
<< L'importante è che non mi nascondi più niente perché odio le bugie! >>
<< Si va bene tesoro. >>
<< Se ti va mi piacerebbe che mi raccontassi qualcosa di te. >>
<< Cosa devo raccontarti? >>
<< Non saprei, quello che vuoi. Immagino che come tutti tu vada a scuola. >>
<< Si. In questi giorni saprò se sono stata promossa. >>
<< Bene, che scuola frequenti? >>
<< Se tutto va bene a settembre la terza media. >>
<< Terza media? >> scrissi confuso.
<< Si, perché? >>
<< Hai detto di avere quattordici anni. Pensavo stessi alle superiori. >>
<< Ah ... >>
<< Tranquilla non pensare a ciò che ho detto. >>
<< Va bene tesoro. >>
<< Hai fratelli o sorelle ...? >>
<< Si ho un fratellino, tu? >>
<< io una sorellina un po' più piccola di te! >>
<< Ho capito. >>
<< Comunque ora devo andare che ho un impegno con i miei amici. Se stasera ti trovo online ti scrivo. >>
<< Okay amore. Però non posso fare tardi, tu a che ora torni? >>
<< Non lo so ma spero presto. >>
<< Si anche io. >>
<< Ci sentiamo allora. Ciao Tilde! >>
<< Ciao cucciolo. >>
Furono settimane molto intense tra gli impegni di studio per il recupero scolastico e le uscite con gli amici ma soprattutto iniziai a conoscere meglio Tilde.
Mi raccontava ogni sera delle sue giornate trascorse con gli amici o in famiglia tra visite di cortesia con la madre e le divertenti ore in piscina con la cugina e la zia.
Purtroppo, però, arrivò per me il periodo di vacanza al mare e non avendo una connessione internet non riuscii a sentirla per quasi un mese.
<< Pronto, chi è? >> risposi ad una inaspettata chiamata.
<< Ciao, che bello sentirti! >> disse una voce tremante ed emozionata.
<< Ti conosco? Non ho segnato il numero purtroppo. >>
<< Si, sono Tilde! Ho chiamato con il numero di mia mamma scusami. >> disse.
<< Ah ... >> ebbi un attimo di confusione e paura dell'inaspettata chiamata.
<< Ho sbagliato a chiamarti? >>
<< No figurati! Scusami tu. Mi hai spiazzato e sinceramente non ero pronto. >>
<< Ti chiamo dopo se vuoi! >>
<< Non ti preoccupare. >>
<< Okay. >>
<< Anzi è perfetto ora perché girovago nel viale e nessuno può ascoltarmi. >>
<< Bene tesoro. >>
<< È la prima volta che ti sento. Hai una bella voce. >>
<< Grazie amore. >>
<< Cosa stai facendo? >>
<< Niente di che sono a casa e mi annoio. >>
<< Già, a chi lo dici! Io stavo facendo un giro in bici prima che mi chiamassi. >>
<< Bello! Anche io vado in bici ogni tanto. >>
<< Mi fa piacere. >>
<< Tesoro verrai da me un giorno? >>
<< Beh, perché non dovrei? Ci stiamo conoscendo, no? E poi te lo dissi anche qualche settimana fa. >>
<< Si. >>
<< Allora un giorno ci possiamo vedere tranquillamente! >>
<< Davvero? Mi faresti felice! >>
<< Si. >> regalandole un sorriso che non poté percepire.
<< Lo sai ... ti amo! >>
<< Wow! È un po' presto per dirlo ma okay ... >>
La telefonata continuò per altri venti minuti circa in cui ci raccontammo le cose accadute nel tempo trascorso senza parlarci e terminò con la promessa di chiamarci fin quando non fossi in possesso di una buona connessione.
Fu in grado di ammaliarmi e conquistarmi nonostante la sua età. O forse lasciai l'orgoglio in un cassetto e mi abbandonai tra le braccia stregate solo per la sensazione di poter stare con qualcuno e realizzare il mio agognato desiderio.
E ci credevo. Davvero.