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Autore: Emanuela84    04/05/2019    3 recensioni
Kaori vince una vacanza sull'isola di Okinawa, Ryo la accompagna ma non andrà tutto liscio. E qualcosa cambierà nel rapporto tra i due sweeper.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Capitolo 5
 
Il mattino giunse in fretta e Kaori fu di nuovo la prima a svegliarsi. Dopo esser rimasta qualche minuto con gli occhi ancora chiusi li aprì e si rese subito conto che Ryo la stava abbracciando. Per alcuni secondi fu presa dal panico ma i ricordi di quella sera riaffiorarono alla sua mente e un sorriso dolce le si stampò sul viso. Le emozioni provate riempirono di nuovo il suo cuore, ora, a mente fredda, tutto le sembrava talmente meraviglioso da essere quasi irreale. Soprattutto il comportamento di Ryo, le sue parole, i suoi gesti, la tenerezza che le aveva suscitato con il suo imbarazzo, la passione che aveva scatenato in lei. Persa in questi pensieri, non si era accorta che lui si era svegliato e che la stava osservando. Quando incontrò i suoi occhi neri così carichi di amore e di dolcezza capì che tutto era successo davvero e lo abbracciò.
 
“Buongiorno” disse Ryo.
 
“Ciao” rispose lei e lo baciò lievemente sulle labbra.
“Dormito bene?” le chiese.
 
“Per quel poco che mi hai fatto dormire…” rispose lei.
 
“Ehm… c’era da recuperare del tempo perduto e poi non mi sembra che ti sia dispiaciuto” disse lui.
 
“No no, però recuperare sette anni in una notte mi è sembrato un po’ eccessivo” ribatté Kaori.
 
“Allora preparati perché questo è niente in confronto a quello che ti aspetterà a casa” le disse e iniziò a tempestarla di baci.
 
Lei si mise a ridere e quando riuscì a fermarlo aveva le lacrime agli occhi. Dopo un’altra mezz’ora di dolci effusioni decisero di andare a fare colazione e poi di andare in spiaggia. Rimanevano due giorni di vacanza e poi sarebbero tornati alla loro routine quotidiana di Tokyo.
 
La spiaggia era abbastanza affollata e dovettero faticare un po’ prima di trovare un posto all’ombra. Kaori si sdraiò mentre Ryo decise di andare a fare un tuffo. Era da poco entrato in acqua quando si accorse che due tipi avevano attaccato bottone con Kaori, la quale non faceva niente per mandarli via.
 
Ma guarda un po’ questi due, con tutte le ragazze che ci sono si sono scelti la mia! E poi lei, non la smette di civettare…adesso mi sono proprio arrabbiato” pensò uscendo a grandi falcate dall’acqua.
 
“Scusate, posso sapere cosa volete dalla mia ragazza?” chiese poi e i due si voltarono.
 
“Eh? Noi siamo vecchi amici di Kaori” dissero in coro.
 
“Si, Ryo, eravamo compagni di classe alle superiori” spiegò lei.
 
“Ah… io sono Ryo Saeba” si presentò lui e poi si sedette accanto a Kaori.
I tre amici iniziarono a parlare degli anni passati insieme mentre Ryo lanciava sguardi poco gentili ai due ragazzi, i quali si accorsero del suo comportamento indisponente e decisero di congedarsi.
 
“Ryo, si può sapere che ti prende?” gli chiese Kaori appena si furono allontanati.
 
“Niente. Perché?” rispose lui facendo finta di nulla.
 
“Non fare il finto tonto” lo ammonì lei.
 
“Aaah, non succede proprio nulla” continuò lui.
 
“Eh no, ti stai comportando come se su di me ci fosse il tuo marchio di proprietà! Guarda che io non sono una cosa, sono una persona” sbottò lei.
 
“Lo so ma se sono geloso cosa ci posso fare? Tu non ti rendi conto di quello che puoi scatenare in un uomo e non mi piace quando gli altri ti mangiano con gli occhi” confessò lui.
 
“Ryo, come sei sciocco! Lo sai perfettamente che io gli altri non li guardo nemmeno!” disse lei con dolcezza accarezzandogli il viso.
 
A quelle parole Ryo si tranquillizzò, lei aveva ragione ma il pensiero di perderla era sempre in agguato. Lei sembrò intuire i suoi pensieri e gli disse:
 
“Io non ti lascerò mai, ricordatelo, e niente e nessuno mi porterà via da te”.
 
Il resto della giornata passò allegramente e Ryo tentò più volte di costringere Kaori a rimanere a letto ma lei si ribellò. Lui si rassegnò pensando che in fondo la notte sarebbe stata lunga.
 
L’ultimo giorno arrivò e già dal mattino Ryo stava rimuginando su una sorpresa da fare a Kaori. Dal canto suo lei aveva notato quello strano comportamento ma aveva deciso di non indagare. Per tutto il pomeriggio Ryo non si fece vedere e lei si insospettì un po’ ma cercò di non pensare a quello che lui stava combinando. Verso le sette rientrò in camera e con sua grande sorpresa trovò sul letto una scatola legata con un nastro rosso e accompagnata da un biglietto con su scritta una semplice “R”. La aprì lentamente con il cuore che le batteva a mille. Quello che vi trovò dentro le mozzò il fiato. Era un bellissimo vestito rosso di seta lungo fino alle caviglie e incrociato sulla schiena. Se lo infilò con mani tremanti e rimase a contemplarsi nello specchio per un tempo indefinito. Fu interrotta dallo squillo del telefono. Era il portiere che le annunciava che Ryo la aspettava per le otto nella sala dei ricevimenti. Eccitata si tolse il vestito e corse a farsi una doccia. Dopo essersi asciugata si rivestì e si truccò con cura. Voleva essere perfetta. Poi si decise a scendere. Aprì con cautela la porta, il salone sembrava vuoto tranne che per un tavolo posto al centro della stanza e illuminato da due candele. Appena fece il primo passo una musica inondò la stanza.
 
Look in to my eyes,
You will see what you mean to me.
Search your heart, search your soul,
And when you find me there you’ll search no more.


 Don’t tell me, it’s not worth trying for…
You can’t tell me, it’s not worth dying for…
You know it’s true….everything I do, I do it for you.

La voce di Brian Adams riecheggiò dolce e leggera e quelle parole le toccarono il cuore.

Look into your heart, you will find,
There’s nothing left to hide…
So take me as I am, take my life,
I will give it all I will sacrifice.

 Don’t tell me, it’s not worth fighting for…
I can’t help it, there’s nothing I want more…
You know it’s true, everything I do, I do it for you…….oh yeah!

 
Ryo comparve davanti a lei e inchinandosi la invitò a ballare. Iniziarono a danzare guardandosi negli occhi, seguendo le note del pianoforte che risuonavano lente nella stanza.

There’s no love, like your love,
And no other could give more love.
There’s nowhere, I could ask loving,
All the time, all the way….ay!


Oh you can’t tell me, it’s not worth trying for…
I can’t help it there’s nothing I want more.
Yeah I would fight for you, I’d lie for you
Walk the wire for you, yeah I’d die for you…
You know it’s true, everything I do, …..OH….I do it for you.
 
 (Everything I do I do it for you, Bryan Adams)
 
La canzone terminò ma i due rimasero per alcuni istanti l’una nelle braccia dell’altro.
“Ryo, sono felicissima” sussurrò Kaori.

“Mi fa piacere che la mia sorpresa ti sia piaciuta” disse lui.

“Grazie, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da te” continuò lei.

“Ehi! Non è molto carino quello che hai detto!” sbottò lui.

“Stavo scherzando! Lo so che quando vuoi sai essere dolcissimo” disse Kaori e gli sfiorò le labbra con un bacio.

“Bene, ti va di cenare?” le chiese poi Ryo indicando il tavolo.

“Con piacere” rispose lei e si sedettero in attesa del cameriere. La cena fu perfetta e alla fine Kaori era ubriaca non di champagne ma della dolcezza che Ryo le trasmetteva.

“Che cosa vorresti fare ora?” le chiese Ryo.

“Non lo so, non hai niente in programma?” rispose lei.

“Io un’idea ce l’avrei…”  iniziò Ryo e la sollevò di peso dalla sedia.

“Dove mi porti?” domandò lei assaporando il profumo della sua pelle.

“Non te lo dico” rispose e uscirono dalla sala.

Ryo la portò in spiaggia dove aveva preparato una piccola tenda circondata da tante candele e con all’interno un telo e dei cuscini.

“Siamo arrivati” disse poggiandola terra.

“Ma… Ryo hai fatto tutto tu?” chiese Kaori stupita.

“Modestamente si” rispose lui soddisfatto.

“E’ bellissimo!” esclamò lei.
Lo abbracciò e lui la baciò dolcemente. Poi entrarono nella tenda e si abbandonarono al loro amore.

Il mattino seguente si svegliarono prima dell’alba e guardarono il sole sorgere sul mare. Poi a malincuore rientrarono in hotel e prepararono le valigie. Alle nove arrivò il taxi che li portò all’aeroporto. Stranamente Ryo non prese il sonnifero e volle fare il viaggio da sveglio. Kaori era un po’ preoccupata ma Ryo la rassicurò tenendole la mano per tutta la durata del volo. Arrivati a Tokyo recuperarono le valigie e tornarono a casa. Kaori era felice di essere tornata ma la tormentava il dubbio che Ryo potesse tornare quello di prima. Non glielo disse e gli propose di andare al Cat’s Eye a trovare i loro amici. Appena arrivati Miki le saltò al collo come se non la vedesse da anni ma si accorse che qualcosa era cambiato in lei.

“Mi nascondi qualcosa per caso?” le chiese.

“Io? No no…” rispose evasiva.

“Non mentire, ti si legge in faccia che c’è qualcosa di nuovo. Non sarò che tu e Ryo…” disse ma non finì la frase perché Ryo la interruppe.

“Miki ti stavi forse riferendo al fatto che io e Kaori finalmente stiamo insieme?” disse lui. “Ecco, lo sapevo! Potevi anche telefonare!” esclamò rivolta a Kaori.

La ragazza non rispose e arrossì ma Ryo la prese tra le braccia e la baciò davanti a tutti.
Ora ne era certa, niente sarebbe stato più come prima. Davanti a loro si prospettava una nuova vita. Insieme. Per sempre.

 
- FINE -
 
Nota:  eccoci alla fine di questa fanfic, so che non era un granchè ma come già detto è la prima che ho scritto! Grazie a tutti coloro che l'hanno letta! Emanuela84
   
 
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