Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: EleWar    15/05/2019    11 recensioni
Tutti ci siamo chiesti, almeno una volta, come sarebbero andate a finire le cose fra Ryo e Kaori, al ritorno dalla radura.
Io ho immaginato un finale dopo il finale, perché sognare non costa nulla e perché non si smette mai di amare questi due innamorati un po' matti.
E' la mia seconda ff e spero che avrete la pazienza di leggerla fino alla fine.
Buona lettura!!
Ps: non potevo aspettare la fine per ringraziare ancora una volta le mie "Virgilie" e cioè Naco e MaryFangirl. Mi sono ispirata a loro e quando leggeranno... sapranno ^_^
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ed eccoci arrivati alla fine di questa sciocchezzuola ^_^
Ringrazio ancora una volta le mie fedelissime:
Briz65
24giu
shierley jane
Kaory06081987
e tutti i lettori “silenziosi”
 
Grazie per essere arrivati fino alla fine e non dimenticatevi mai di…
Essere se stessi
 
Vi aspetto sempre su questi schermi con i miei altri deliri :-D

 
 
 
Cap. 13 La terza notte
 
Ryo era disteso sul letto con le braccia incrociate dietro la testa.
Ripensava alla magnifica giornata passata con la sua socia, magari avrebbe forse voluto che finisse in maniera diversa ma…poteva accontentarsi.
Sentiva ancora il sapore di tutti i baci che si erano scambiati e istintivamente si portò un dito alle labbra….le labbra di Kaori, così rosse e invitanti, labbra di fragola.
E poi gli sguardi, i sorrisi, quel tenersi per mano, le risate, infine quella bellissima sensazione quando l’aveva sentita premere sulle sue spalle, ne indovinava tutte le forme...
No, non poteva lamentarsi e se quello era solo l’inizio gli andava bene anche così.
 
Ad un tratto percepì dei passi noti davanti alla sua porta, che si aprì lentamente. Kaori era di nuovo lì sulla soglia e Ryo pensò:
“Nooooo, di nuovo in sonnambula? Che guaio! E non posso nemmeno svegliarla che per lei sarebbe un trauma!”.
E subito dopo:
“Dopo la giornata di oggi però, non rispondo di me, non credo di riuscire a trattenermi”.
Kaori entrò avanzando attraverso la stanza.
Quando passò davanti alla finestra, alla debole luce lunare, Ryo poté vedere che era vestita solo con la felpa verde, che le arrivava giusto in vita, s’intravvedevano delle mutandine di fine pizzo bianco, le lunghe gambe affusolate erano scoperte.
Ryo deglutì a fatica.
Poi, cercando di darsi un tono, e volendo verificare se Kaori fosse venuta di sua spontanea volontà o stesse vagando come una sonnambula di nuovo, buttò lì:
“Sugar sei tornato eh?”.
E poi:
“Ehi ti è piaciuta così tanto questa felpa, che non te la togli nemmeno per andare a dormire?”.
Non sapeva cosa augurarsi, di trovarla sveglia oppure no.
Ma Kaori non rispose, continuò ad avanzare fino a trovarsi in piedi davanti al letto di Ryo, poi vi salì sopra e si mise in ginocchio.
Finalmente parlò:
“Vorrei che me la togliesti tu…”.
Dapprima Ryo pensò di aver capito male, ma nella penombra della stanza riuscì a vedere il magnifico sorriso che in quel momento Kaori gli stava mostrando.
Lo guardava con amore e con un lieve cenno della testa lo incoraggiò.
No, non si era sbagliato.
Ryo si tirò su a sedere e si mise davanti a lei.
Nessuno dei due parlava, le parole a quel punto erano superflue.
Kaori allungò il braccio, prese la mano di Ryo e la guidò fino al cursore della zip della felpa.
Lei tranne il fiato mordendosi il labbro inferiore.
A quel punto Ryo lo tirò giù lentamente, scoprendo a poco a poco quella meraviglia celata dal morbido tessuto.
Ai suoi occhi apparvero così le forme perfette di un seno, nudo, che non aveva mai nemmeno osato immaginare, così pieno e invitante che gli sfuggì un gemito.
La felpa, ormai completamente aperta, la fece scivolare lungo le spalle di madreperla della sua dea, poi la prese per la vita e l’invitò a stendersi.
 
Erano distesi uno accanto all’altra, occhi negli occhi, e ancora una volta Kaori disse:
“Ryo….stai con me”.
Lui rispose con un sussurro:
“Sì”.
E subito dopo aggiunse:
“Però domattina, quando ti sveglierai, non mi prenderai a martellate, vero?”. Ridacchiarono entrambi e lei rispose:
“Dipende da come ti comporterai stanotte”.
E nella sua voce si poteva sentire una nota alquanto maliziosa.
Ryo disse con un sorrisetto ironico:
“Giudicherai tu!” e fece un ampio gesto con il dito indice, che poi finì per posare sulla punta del naso della sua dolce socia.
Poi fattosi più serio le disse:
“Kaori, insegnami ad amarti”.
 
A quelle parole la ragazza sentì nascere dentro di sé un’ondata d’amore come mai prima d’ora.
Ryo si stava dimostrando un innamorato tenero e appassionato, si stava rivelando con tutte le sue debolezze, con tutte le sue fragilità e ancora di più sentì di amarlo infinitamente, perché le aveva finalmente aperto il suo cuore.
Non era più lo spietato sweeper freddo e calcolatore, il professionista dallo sguardo d’acciaio… era semplicemente un uomo innamorato, che stava per fare l’amore con la donna che amava.
I magnifici occhi di Kaori si fecero ancora più scintillanti, e a Ryo, nella penombra sembrò di poterci vedere riflesse tutte le stelle del firmamento.
Vi stava letteralmente annegando, ma non gli importava di morire, voleva potersi perdere all’infinito in quel suo sguardo d’amore.
Kaori prese delicatamente il viso di Ryo fra le sue mani, e guardandolo intensamente rispose infine:
“Sii semplicemente te stesso”.
 
Le loro bocche si cercarono e si trovarono come al termine di un lungo viaggio. Avevano sete e fame dell’altro e sembrava che il mondo si fosse fermato, in ascolto, davanti al prodigio che si stava compiendo.
I baci che si erano scambiati poche ore prima, erano solo promesse, accenni di felicità, mentre quello che li fuse in quel preciso istante fu più intenso, passionale, carnale.
Era l’inizio di un sogno che diventava finalmente realtà, l’invito ad una danza che li avrebbe portati a raggiungere le più alte vette del piacere.
 
Qualche tempo dopo si sentì riecheggiare di nuovo un grido selvaggio, un “Ryooooooo” che fece tremare i muri, tanto che anche stavolta Mick si svegliò di soprassalto e borbottò:
“Cavolo ‘sto giro hanno anticipato…”.
E già si aspettava il familiare boato, come al lampo segue il tuono, ma al suo posto si sentì come un ruggito, un “Kaoriiiiiiii”.
Al che Mick, completamente sveglio, fece tanto di occhi, mentre Kazue, ancora mezza addormentata gli chiese:
“Ma quei due litigano anche in piena notte?”.
E lui con aria furba:
“No, stavolta credo che abbiano fatto pace! Con loro stessi e con il mondo intero”.
E soddisfatto si rimise a dormire accoccolandosi alla sua dolce Kazue.


Ringrazio Briz65 per avermi dedicato questa bellissima fan art ti lovvo
DISEGNO-BRIZ65-copia  
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: EleWar