FINAL BATTLE
Vivere
o morire?
Il
percorso della vita è un incognita come lo è quello della morte, ma a volte
vivere è più difficile che morire.
Non
si parla della morte in se come un Elisir capace di risolvere tutti i mali del
mondo? Tanti l’hanno esaltata e altrettanto tanti l’hanno affrontata. Essa fa
parte del normale corso della storia degli uomini: nascere , crescere e morire,
e forse, dopotutto la vita ha un significato proprio grazie a lei.
In
fondo, che senso avrebbe vivere ogni giorno sapendo di non dover mai morire? Così,
invece si assaporano tutti le giornate della propria vita al meglio.
Ma
se fosse possibile scegliere tra una vita di angosce e di visioni di morte,
sapendo di essere un demone dal volto angelico, e una morte liberatoria, cosa
scegliereste?
La
vita pone spesso un bivio tra cui decidere e, sembra sciocco, ma la tua vita è
condizionata dalle persone che ti sono intorno. È vero, la decisione finale
spetta a te, ma bisogna sempre tenere conto della parola di chi ci ama.
Non
sarà che un piccolo aiuto, un piccolo e gradito aiuto.
Sangue.
Morte.
Distruzione.
Era
davvero questo che desiderava Sephirot? Una vendetta ormai crepata dal
fallimento, una vendetta contro degli innocenti?
Chi
erano i veri responsabili della sua situazione? Hojo? Jenova? La ShinRa? O
semplicemente se stesso?
Aveva
voltato le spalle a tutto ciò che era rimasto di umano in lui e si era
crogiolato nella sua essenza di mostro. Invece, sua figlia no.
Una
ragazzina di vent’anni che aveva vissuto sempre lontana dalla sua famiglia, da
sola, senza mai avere una vera casa, era stata forte e aveva resistito per così
tanto al sapore metallico del sangue che vedeva e sentiva nelle sue visioni.
Cosa che non aveva fatto Sephirot.
Amore.
Dolore.
Rancore.
Pochi
dei tanti sentimenti che Sephirot aveva scorto negli occhi scarlatti della
figlia, causa del proprio ripensamento sull’ attuale modo di vivere che aveva.
-ah...
eccoti.- disse una voce glaciale.
-Cloud.-
disse Sephirot guardando il biondo in un misto di pentimento e astio.- sei tu.-
-Kirly
mi ha detto quello che è successo prima.- fece Cloud.- e mi ha detto di
parlarti.-
-noi
due non siamo amici.- cominciò Sephirot.- tuttavia, se combatto con voi
stavolta è solo perché voglio liberare mia figlia dalla sua condanna.-
-condanna?-
-quella
di avere me come padre.- disse Sephirot amareggiato.- se non lo fossi stato non
sarebbe in quella situazione.-
-devi
sentire come parla di te.- si intromise Cloud, interrompendolo.- è talmente
fiera di te che sulle sue labbra sembri una persona...-
Sephirot
gli lanciò uno sguardo obliquo, senza replicare.
-dico
davvero.- continuò Cloud.- sei l’unico membro della sua famiglia rimasto,
Sephirot, e lei ti vuole bene. Non puoi dire che non è vero.-
Sephirot
guardò il cielo ricoprirsi di pesanti nuvole nere.- ho paura che voglia davvero
ospitare Jenova.-
-cosa?!-
esclamò il biondo.
-per
permetterci di distruggerla una volta per tutte. –
-ma...-
-a
quel punto, io non permetterò che lei ospiti Jenova.- disse Sephirot.- perché
lo farò io al posto suo.-
Silenzio.
Un tuono squarciò appena l’aria, dietro le spalle di Sephirot.
Cloud
lo guardava, sorpreso e nel contempo accigliato.- sei pazzo? Che cosa
succederebbe se Jenova tornasse?-
Sephirot
tese una mano verso il biondo.- ho vissuto la mia vita di peccati abbastanza a
lungo, non trovi? E adesso, ti prego, dammi l’occasione di lasciare che Kirly
viva una vita normale, senza doversi preoccupare di Jenova. Ho solo un modo per
evitare che mia madre prenda il suo corpo: far sì che Jenova prenda possesso
del mio.-
-e
poi?- chiese Cloud d’un fiato.
-e
poi sarà tutto nelle tue mani, Cloud.- mi hai battuto talmente tante volte che
ho perso il conto di tutte quelle volte che ti ho maledetto. Sei un eroe,
Cloud, non sei più un ragazzino e penso che tu sia più che in grado di riuscire
a gestire questa situazione. Puoi batterla, con l’aiuto dei tuoi amici e dei
poteri di Kirly. so che puoi.-
Cloud
strinse la mano di Sephirot.- allora... questo è una addio?-
-direi
di sì. Non avrò voglia di continuare questa farsa ancora a lungo. Sai? Inizio
ad avere un’età oramai.-
Il
biondo si lasciò sfuggire un sorriso.- sei il miglior nemico che abbia mai
affrontato.-
-anche
tu.-
Sephirot
abbozzò un sorriso e gli voltò le spalle.- dille che le voglio bene e che
gliene vorrò sempre.-
-Sephirot,
dimmi un’ultima cosa. Ce l’avevi davvero con lei per la morte di Fairy?-
-amavo
Fairy con tutta la mia anima, e forse, quando lei è morta è iniziato il mio
destino. Quando ho scoperto chi ero, sapevo che Kirly aveva ricevuto la mia
stessa eredità, e sapevo anche che se Hojo voleva usarla come cavia era per colpa
del DNA che aveva in corpo. Per farla breve, mi sentivo in colpa per la morte
della donna amavo e per la vita dannata che avevo regalato a mia figlia. Fairy
era bellissima, ma la cosa che più mi piaceva di lei era il suo sguardo. I suoi
occhi sono ciò che mi manca di più al mondo. Se volete combattere... io sarò
alla città dimenticata.- detto ciò, spalancò l’ala nera e sparì nel cielo,
seguito dallo sguardo di Cloud.
-se
ne è andato?- chiese Kirly sopraggiungendo all’improvviso.
Cloud
annuì lentamente.- allora gliel’avevi detto tu?- chiese.
Kirly
scosse la testa- in realtà io non volevo dire a nessuno che avrei voluto
ospitare lo spirito di Jenova, però... lui l’ha capito da solo.-
Ci
fu un attimo di silenzio.
-Fairy
ti ha sempre protetta vero?- domandò Cloud dopo una lunga pausa.- tua madre.-
Kirly
gli sorrise.- ah... anche quella volta!- esclamò riferendosi alla notte
precedente.- e chissà quante altre!-
Clou
spostò lo sguardo sulle nuvole nere di pioggia che avevano visto Sephirot
scomparire poco prima.- ma forse è meglio che l’abbia ospitato lui.-
-davvero?-
-sì.-
rispose Cloud.- adesso però abbiamo un problema: tua nonna.-
-quella
non è mia nonna.- sbottò Kirly, accigliata.- in realtà, io ho sempre
considerato mia nonna un’altra donna... una donna che ho visto spesso nelle mie
visioni, insieme a te e a tanti altri. Si chiamava Lucretia Crescent, e credo che
sia la madre naturale di papà.- spiegò brevemente.
-le
tue visioni erano più premonizioni che altro.- osservò Cloud.
Le
trecce nere di Kirly furono scosse dal vento burrascoso.- l’hai detto.
Insopportabili. Ma ora che ho deciso, ora che ho finalmente avuto la facoltà di
scegliere... io non ho più paura.- disse allegramente.- non so come andrà a
finire, potrei anche morire, ma non mi importa! Ho passato diciotto anni a
combattere, e una giornata in più non mi farà la differenza... ciò che l’ha
fatta davvero Cloud... è sapere che i miei genitori, vivi o morti che siano...
sono sempre con me.- concluse gioiosamente.- e detto ciò... non mi serve sapere
altro!-
Cloud
le sorrise e trattenne la voglia di abbracciarla. Quella ragazza, gli aveva
messo soggezione fin da quando si erano incontrati, ma per un motivo o per un
altro, Cloud la sentiva molto vicina a sé.
-io
voglio combattere la mia battaglia ora.- disse Kirly con decisione.
-Sephirot
è alla Città Dimenticata. O almeno è così che mi ha detto.-
-devo
andare lì.- disse Kirly freneticamente.
Cloud
la bloccò per un braccio.- vengo anche io.-
***
La
Città Dimenticata aveva sempre affascinato Kirly, forse perché era il primo
luogo esterno a Midgar che aveva visitato da piccola.
Impugnò
la sciabola, respirando profondamente per cercare di bloccare il suo cuore che
rischiava di scoppiare da un momento all’altro.
Erano
sulla riva del lago a guardare con ansia crescente l’uomo dai capelli argentati
che gli dava le spalle.
Cloud
deglutì.- Jenova.-
-siete sempre stati così impiccioni.-
sibilò prontamente la voce.- mai una
volta avete lasciare mio figlio fare il suo lavoro. Ma adesso, lui è stato
addirittura disposto a darmi il suo corpo per conquistare il mondo.-
-tu
sei un mostro!- esclamò Kirly.
-voi due mocciosi siete i miei principali
ostacoli alla conquista di questo miserabile mondo!- esclamò Jenova.- e prima farò fuori voi due, poi tutti gli
altri!-
Sephirot/
Jenova sguainò la spada velocemente e la puntò verso Cloud.- adesso mio figlio avrà la sua vendetta e io
ciò che voglio!-
Kirly
sorrise a Cloud, il quale annuì e si parò la spada davanti, pronto a
combattere.
-vi ammazzo!- gridò Jenova correndo verso
di loro velocemente- non vi lascerò
vivere un minuto di più!-
Cloud
rivolse alla strega uno sguardo e saltò in alto, lasciando che lei si
schiantasse contro l’albero alle sue spalle in un rumore assordante.
Jenova
si rialzò ed evitò per un pelo un fendente di Kirly, subendo però quello
laterale di Cloud.
Si
inginocchiò a terra tenendosi una mano sul fianco, dove era stata aperta la
ferita.- dannazione! Ma perché non riesco
a controllare questo corpo come vorrei?!-
Stava
per rialzarsi quando il biondo le puntò la lama alla gola.- dovrai sparire per
sempre, Jenova.-
-Cloud...-
disse la voce di Kirly.
-Kilry... come puoi essere così insensibile
da lasciare che tua nonna muoia così... con il corpo di tuo padre?-
-tu
stai chiedendo pietà?- chiese Kirly duramente.- quando tu non dai misericordia
a nessuno?-
Cloud
guardò Kirly che alzava la spada.
-non
so se qualcun altro lo avrebbe fatto, ma io no.- disse scagliando la sciabola
contro Jenova.
Quella
lanciò un grido stridulo quando la lama la trapassò da parte a parte e si
accasciò a terra in uno scintillio di luci verdi.
Kirly
le seguì con lo sguardo.
-è...
finita.- disse Cloud.- e ora?-
Lei
gli rivolse uno splendido sorriso.- e adesso non ti libererai di me tanto
facilmente!- esclamò.
La
luna si rispecchiò negli occhi rossi della ragazza, quella visione che aveva
avuto tempo prima su Cloud, quella in cui lui avrebbe dovuto morire proprio
sotto quella luna, non si sarebbe mai avverata.
***
-Ce
ne hai messo di tempo a svegliarti... Sephirot.-
-mi
dispiace, Fairy.-
-bè...
adesso mettiamoci l’anima in pace... almeno una morte tranquilla ce la
meritiamo, no?!-
-Fairy...-
Lei
sorrise.-sì?-
-ti
amo.-
Commento
finale:
cavolo
che fatica! Non ho mai sudato tanto a scrivere una fan fic...
Comunque,
Lirith sono completamente d’accordo con te!
Ciauz! Alla prossima!