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Autore: Blablia87    03/07/2019    4 recensioni
 
“L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.”
(Carl Gustav Jung)
 
Aziraphale non ha avuto scelta.
Crowley, invece, sta per farne una che cambierà tutto.
 
[Script]
 
Genere: Angst, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SCENA CINQUE
 
 
 
501 FUMO EVANESCENTE CHE, LENTO, ASSUME LA FORMA DI UNA SCRITTA DAI BORDI SBIADITI: UNA SETTIMANA DOPO IL COMMIATO DEFINITIVO DI AZIRAPHALE ALLA TERRA.
 
502 INT – PARADISO -  LUCE ETERNA1)
 
Siamo in Paradiso. Ad un occhio umano potrebbe apparire simile ad un ufficio collocato ai piani alti di un grattacielo, con pareti bianche, enormi vetrate ed una luce soffusa che illumina ogni cosa.
 
In un angolo della hall principale, il Pianeta Terra (non più grande di un mappamondo) fluttua all’interno di una teca di vetro, quasi fosse un pezzo d’arte.2)
 
Un angelo - dai capelli di un biondo chiarissimo, quasi bianchi - si trova in piedi davanti alla vetrina, con la testa leggermente inclinata da un lato e la schiena ben dritta.
 
Indossa quello che sembra un elegante completo di alta sartoria color avorio, e ha le mani affondate nelle tasche anteriori dei pantaloni.
 
 
   RASAELE3) – F.C.
       (con voce sollevata)
Ecco dove ti eri cacciato! Ti ho cercato dappertutto!
 
L’angelo davanti al globo terrestre non si muove, sembra non averlo sentito.
 
RASAELE – CONT
       (entrando nell’inquadratura di spalle, e fermandosi qualche metro dietro l’altro)
   Aziraphale?
 
A quel punto - sentendosi chiamare per nome - la creatura si scuote e si volta.
Riconosciamo Aziraphale, anche se qualcosa, in lui, è cambiato.
Appare leggermente più alto e asciutto. I piccoli segni di espressione che prima gli solcavano il volto sono scomparsi, e i capelli sono più chiari e più lunghi.
Gli occhi, invece, sono rimasti identici.
 
AZIRAPHALE
       (Con un sorriso cordiale)
   Rasaele.
 
AZIRAPHALE – CONT
       (con tono pacato ma velato da quella che sembra una vaga tristezza)
   Perdonami, mi sono messo a riflettere su alcune cose e il tempo è passato senza che me ne accorgessi… Dicevi?
 
RASAELE
       (annuendo, comprensivo)
   Le nuove leve ti stanno aspettando per l’addestramento.
 
AZIRAPHALE
   Oh! Giusto… l’addestramento! Me ne sono completamente dimenticato, scusami.
 
Sorride nuovamente in direzione dell’altro, abbassando lo sguardo.
Per qualche secondo, sembra non essere lì.

 
RASAELE
       (indulgente, lanciando un’occhiata verso la Terra)
   Immagino non sia facile riprendere la mano con le cose di Quassù, dopo tutto questo tempo.
 
AZIRAPHALE
       (tornando a guardare il globo alle proprie spalle)
   È solo che avrei gradito un po’ di preavviso. Qualche ora sarebbe stata sufficiente. Avevo delle faccende da sistemare… delle persone alle quali dire addio.
 
RASAELE
       (confuso, ma cercando di tirare l’altro su di morale)
   Addio? E perché mai? Se sono della nostra fazione li ritroverai tutti qui, prima o poi!
 
Aziraphale si lascia andare ad un sospiro profondo. O, meglio, ne mima uno. La “forza dell’abitudine”.
Chiude gli occhi per qualche secondo.
 
Quando li riapre, la rotazione della Terra ha portato l’Inghilterra proprio davanti a lui.
 
AZIRAPHALE
       (a mezza voce, sconfitto)
   No, non tutti.
 
RASAELE
       (sporgendosi leggermente in avanti)
   Come dici?
 
AZIRAPHALE
       (scuotendo la testa e allontanandosi della teca)
   Niente, farneticazioni di un angelo in piena sindrome da decompressione4) trascendente. Per raggiungere la zona addestramento…
 
RASAELE
   Terza Sfera, penultimo arco a destra.
 
AZIRAPHALE
       (fingendo di ricordarlo)
   Giusto. Penultimo arco a destra. Ottimo.
 
Sorride. Sotto la luce divina e celestiale del corridoio, sembra non avere più di vent’anni. Solo il velo di tristezza che gli adombra gli occhi tradisce l’effettivo tempo trascorso dalla sua creazione.
 
Saluta l’altro con un cenno del capo, iniziando a muoversi verso il fondo del corridoio.
 
RASAELE
       (a voce alta, inseguendolo)
   AZIRAPHALE!
 
Aziraphale si ferma, girandosi con aria interrogativa.
 
RRASAELE – CONT.
       (in leggero imbarazzo, indicando alle proprie spalle)
   Per prima cosa… la Terza Sfera è da quella parte…
 
Aziraphale aggrotta la fronte, confuso.
 
RASAELE – CONT.
   Una delle idee di Gabriele durante il Grande Trasloco dell’1122. Non ricordo nemmeno perché… Diceva che Worms lo aveva ispirato, o una cosa simile.5)
 
Si torce le mani, a disagio. Si guarda alle spalle, quasi temesse di venir ascoltato da qualcuno.
 
RRASAELE – CONT.
       (abbassando la voce fino a ridurla ad un sussurro)
   E poi, volevo chiederti… Com’è stato?
 
AZIRAPHALE
       (chinandosi con la testa in avanti per cercare di capire i mormorii dell’altro)
   Concentrato…?
 
RRASAELE
   NO! No… Com’è stato! Stare Laggiù, intendo. Dover combattere i demoni per tutti questi secoli…
 
AZIRAPHALE
       (sorridendo, con una venatura di malinconia nella voce)
   È stato… emozionante. Sì. Semplicemente, e meravigliosamente, emozionante.
 
Per qualche secondo, restano entrambi in silenzio.
 
AZIRAPHALE - CONT
       (con un leggero disagio dato dal prolungarsi del silenzio, indicando un punto alle spalle dell’altro)
   Adesso è il caso che vada. Terza Sfera. Penultimo arco a destra.
 
Rasaele si sposta di lato per lasciar libero il passaggio, annuendo con forza.
 
RRASAELE
Certo! Scusa. Di là, subito dopo la teca di Marte.
 
Aziraphale annuisce a sua volta e lo supera, sorridendo.
 
 
503 PP sul volto di Aziraphale, che ormai si è allontanato dall’altro di qualche passo.
Il sorriso scompare, trasformandosi in una espressione di cupa rassegnazione.
 
 
504 CAMPO MEDIO sul corridoio. Vediamo Aziraphale, di spalle, allontanarsi con le mani in tasca e la testa leggermente piegata verso il basso.
 
Passando accanto alla Terra, le lancia un’ultima occhiata prima di riprendere a camminare con incedere lento e svogliato.
 
Rasaele lo osserva, da lontano, con aria dispiaciuta.
 
Poi - quasi uno spillo invisibile lo avesse punto - salta su, scuotendosi. Una rapida occhiata attorno - per accertarsi che nessuno sia stato testimone del suo momentaneo calo di prestazione - e riprende a muoversi a sua volta, diretto al prossimo angelo al quale consegnare una qualche comunicazione divina.


 
 
      NERO


 


 


Note:
 

1) Nello script book, in realtà, viene segnato “Eternal Night”. In effetti, nella serie la luce è data dall’illuminazione artificiale, il che spiega alla perfezione la dicitura. Ho comunque deciso di prendermi questa piccola libertà. Alla fine, per me, il Paradiso è luce eterna… anche se artificiale. XD
 
2) Questo pezzo è, praticamente, la traduzione letterale della descrizione che si legge all’interno dello script book.
 
3) Raziel (ebraico רזיאל, Rasaele, "Segreto di Dio") nella kabbalah giudaica è un arcangelo, conosciuto come l'"angelo del mistero" o "custode dei segreti".
 
Nella mia idea è, più o meno, la trasposizione paradisiaca di Mercurio, il “messaggero degli Dei”. Corre da una parte all’altra del paradiso consegnando “missive” divine. L’ho immaginato piccolo, agile, molto “giovane” e un po’ insicuro.
 
4) Chi pratica immersione, sa che è necessario compiere delle “tappe di decompressione” quando si riemerge dopo immersioni di una certa profondità. Una tappa di decompressione (detta anche pausa, fermata di decompressione o tappa di desaturazione) è il periodo di tempo che un subacqueo deve spendere ad una profondità costante alla fine di un'immersione subacquea per eliminare in sicurezza i gas inerti dal corpo col fine di evitare problemi quali, ad esempio, malattia da decompressione. Se non si pone attenzione a questo aspetto, e si risale troppo velocemente, si può incorrere nella malattia da decompressione, una patologia derivante dalla formazione di bolle all'interno del circolo ematico o dei tessuti e provocata dalla mancata eliminazione di gas inerti (azoto).
 
Ho immaginato che una “risalita rapida” verso il Paradiso potesse generare una cosa simile (anche se Aziraphale, in questo caso, sta palesemente mentendo) e, anche se impossibile, l’idea mi faceva ridere.
 
5) Il concordato di Worms, noto anche come Pactum Calixtinum, fu un patto stipulato a Worms (in Germania) il 23 settembre del 1122 fra il sovrano del Sacro Romano Impero Enrico V di Franconia e il papa Callisto II. Il concordato rappresentò una soluzione condivisa al problema dell'investitura dei vescovi.

Chissà, magari Gabriele si è sentito ispirato dall’idea, scegliendo di mettere in ordine non tanto le cariche ecclesiastiche, quanto gli spazi celesti. XD 


Angolo dell'autrice:

Grazie, come sempre e di cuore, a chiunque abbia letto, recensito, e/o inserito la storia in una qualche categoria.

A presto,
B.
   
 
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