Disclaimerchemidimenticosempre
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One Piece © Eiichiro Oda.
Se OP mi appartenesse, farei comunella con Sanji per andare a sterminare tutti gli schifosissimi insetti di questo pianeta.
Thousand Musses ~ ZoSan
21. » Bugs.
« Oi, Zoro ».
Un brulichio alla chioma smeraldo e un soffio fastidioso dentro l’orecchio.
Lo spadaccino si destò malamente dal suo placido e tanto agognato sonno, andando a individuare con lo sguardo ancora annebbiato un’esile figura dinanzi a sé.
Era notte fonda, e il buio aleggiava per la stanza, ma non gli fu difficile realizzare di chi si trattasse. Anche perché solo una persona, ultimamente, aveva l’abietta abitudine di svegliarlo con premurosi grattini in testa – che mutavano in tutt’altro che delicate raschiate nell’arco di due secondi.
« Cosa vuoi, cuoc— ».
Non fece nemmeno in tempo a pronunciare per intero la frase che Sanji gli piombò addosso, accoccolandosi tra il suo petto aitante e il leggero lenzuolo color panna.
« C’è un orrido, mostruoso, ripugnante scarafaggio che gira per la stanza ».
Zoro sospirò, massaggiandosi esasperato un tempia con la mano.
Si prospettava l’ennesima notte insonne passata su uno striminzito divanetto, abbrancati da quel damerino che nel sonno si dimenava come una piovra e che, inaspettatamente, sbavava come un San Bernardo.
Tutto per degli insetti. Dannati, insulsi, schifosi insetti.
« Oi, Zoro ».
« Che c’è adesso? »
Nell’arco di pochi istanti lo spadaccino sentì il capo del biondo premere nell’incavo del collo, e le esili dita si strisero convulsamente alla stoffa della sua maglia bianca.
« Se lo uccidi avrai una ricompensa ».
Improvvisamente si rese conto di amarli follemente, gli insetti.