Quella stupida ragazzina se ne è andata infuriata. Che cosa ho mai fatto poi?! Le ho solo detto che deve migliorare perchè ora come ora non ce la farà mai! Se vuole portare a casa il mondiale deve migliorare, decisamente.

Chiude la porta alle sue spalle e sento i suoi passi allontanarsi. Sento un vuoto che cresce dentro di me. Dopo un paio di minuti mi riprendo e la seguo a distanza. Lei per fortuna non si è accorta di me. La vedo infilarsi in una via stretta e subito dei ragazzi la accerchiano.

Sento quello che le dicono e la rabbia sale, ribolle. Stringo i pugni e mi avvicino.

Kagome è contro un muro stravolta e distrutta. Non ha la forza di reagire e starà pensando che sono troppi per lei.

Per uno si, sono troppi, ma per due no.

Senza pensarci due volte colpisco un tipo alle spalle e con una gomitata ben assestata sulla schiena lo metto al tappeto.

Mi volto per guardare Kagome e vedo nel suo sguardo sorpresa, paura e terrore. Ci guardiamo per un secondo e ci scambiamo uno sguardo d'intesa seguito da un piccolo cenno. Capendoci al volo iniziamo con il nostro piano.

Uno dopo l'altro i ragazzacci vengono buttati a terra a seguito di un paio di mosse. Nel giro di qualche minuto sette figure sono distese a terra.

‹‹Piuttosto gracilini, non trovi ragazzina?›› le domando ancora alle sue spalle. Durante il combattimento eravamo schiena contro schiena, come a volerci proteggere reciprocamente.

‹‹Gia, e poi io ho un nome! Ed è Kagome!›› mi risponde sbuffando voltandosi verso di me.

‹‹ Va bene ragazzina, come vuoi. ››

‹‹ Dai andiamo, ti riaccompagno a casa in macchina ›› continuo.

Ma quando mai ho preso questa decisione?!

Mi sto rimbambendo fortemente.

Annuisce e ripercorriamo la strada al contrario verso casa mia. Durante il tragitto parliamo del più e del meno e noto che ha un bel sorriso. Davvero un bel sorriso. Uno di quei sorrisi che ti riempiono l'anima e che ti riscaldano il cuore.

Inuyasha riprenditi! Non è da te fare questi pensieri, su una ragazza poi! Te pensi solo a portartele a letto e basta!

‹‹ Inuyasha, ci sei? ›› sento chiamarmi e mi risveglio dai miei pensieri.

‹‹ Dimmi ›› rispondo senza prestare attenzione.

‹‹ Hai capito quello che ho detto? ››

‹‹ Certo! ››

‹‹ Ah si? E cosa ho detto? ››

E ora che le rispondo?

‹‹ Ehm... beh ecco... che ti piace andare a scuola! ››

Razza di stupido che sono! Potevo almeno uscirmene con una frase migliore.

‹‹ Sapevo che non avevi ascoltato una sola parola! Starai sicuramente pensando che adesso anziché essere qui con me saresti potuto stare nel letto di qualche tua “amica” ››

Ma questa c'è o ci fa? Da dove ha tirato fuori questa cosa? Non capisco e non la capisco.

‹‹ Se lo dici tu ›› rispondo più freddo di quanto volessi.

Inuyasha continua così che sei perfetto! La tua fossa è quasi pronta.

‹‹ Queste sono le voci che girano a scuola ›› afferma con sicurezza guardando intorno.

Sono ben informato delle voci che girano a scuola sul mio conto, ma perché sentirlo dire da lei mi si stringe il cuore? Bene, sono proprio rincitrullito!

In un modo a me sconosciuto riesco a deviare la conversazione per tornare a parlare pacificamente e qualche minuto dopo siamo a casa mia. Prendo l'auto, una Ferrari F12 Berlinetta, e saliamo. Il tragitto si svolge quasi tutto in silenzio a parte per la musica in sottofondo della radio che sta trasmettendo le note di “Total Eclipse of the Heart”. Canzone non molto allegra se devo essere sincero.

Per fortuna due minuti dopo la canzone smette per lasciare posto a “Glad you came” non molto più allegra della precedente, ma meglio di niente!

Finalmente arriviamo davanti a casa sua e mi fermo accanto alle scalinate che portano al tempio.

‹‹ Grazie per oggi e scusa ›› mi dice e fa un gesto che mai, ripeto e sottolineo mai, mi sarei aspettato: mi da un bacio sulla guancia e scende dall'auto senza dire ulteriori parole.

Questo bacio, pieno di dolcezza, basta a mandare sulla tangenziale la mia testa seguita dal mio cuore che ha perso giusto qualche battito.

Sono stato una scemo ad aggredirla quel giorno, per cosa poi? Perché volevo scoparmela? Beh Inuyasha hai sbagliato tutto! Lei è diversa, fosse stata un altra a quest'ora stareste facendo cose sconce su quest'auto o nella camera da letto, ma con lei no. Il suo sorriso stupendo e quel bacio alla fine senza ombre di maliziosità, ma un semplice bacio di ringraziamento.

Kagome è diversa e devo assolutamente chiederle scusa.

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Ciò che è appena successo mi fa riflettere molto. Gli ho dato un bacio sulla guancia per ringraziarlo di avermi salvato da quei mascalzoni quando lui è stato il primo!

Con un rumoroso sospiro mi appoggio con la schiena all'albero secolare situato nel cortile del tempio. Quest'albero narra la storia d'amore tra un mezzo demone e una sacerdotessa, saranno mai esistiti i demoni e simili nell'epoca sengoku?

E tra questi pensieri mi torna alla mente il bacio che ho dato a Inuyasha e a ciò che ho provato... è come se il mio cuore avesse fatto una capriola su se stesso, ma la cosa che mi stupisce di più è che sono stata io a prendere l'iniziativa! Cioè diciamocelo chiaro e tondo, io non ho mai baciato un ragazzo nei miei quindici anni di vita e ora mi trovo qui a pensare a un bacio sulla guancia che ho dato al ragazzo più scapestrato e donnaiolo della scuola!

Mi faccio pena da sola.

Però quando era con me sembrava un'altra persona, una persona migliore.

Rientro in casa e dopo una doccia calda e rilassante mi siedo a tavola per mangiare un bel piatto fumante di ramen.

Chissà se a Inuyasha piace il ramen... basta Kagome con questi pensieri!

Dopo cena mi ritiro in camera e ovviamente la mattina sono in ritardo perché sono stata sveglia buona parte della notte a ripensare a quel maledetto bacio e maledicendomi per averlo fatto!

Quando mi alzo dal letto, mio fratello sta già uscendo da casa. Brutto segno!

Muoviti Kagome! Perché nessuno ha chiamato? Perché la sveglia non è suonata? Che cosa è successo?!

Nel giro di dieci minuti sono pronta per uscire e per una corsa a piedi verso la scuola sperando di arrivare in orario.

Esco di casa salutando tutti e scendo di fretta i gradini del tempio e davanti a me, con mia grande sorpresa, si staglia una visione paradisiaca: una Ferrari rossa fiammante con la capotta abbassata, un ragazzo dai lunghi capelli neri appoggiato a braccia incrociate sul cofano dell'auto e con gli occhiali da sole, giustamente Rayban, abbassati sul viso.

Rimango a bocca aperta bloccandomi sul colpo.

Che cosa diamine ci fa qui Inuyasha?

E poi la macchina di ieri non era decapottabile!

‹‹ Chiudi la bocca o ti entrano i moscerini ›› mi dice sorridendo. Un sorriso che scioglierebbe anche l'iceberg più a nord o a sud del mondo.

Ho fatto davvero questo pensiero? Penso davvero che il suo sorriso sia bello?

Lo osservo nuovamente e mi rispondo. Si. È stupendo.

‹‹ Che ci fai qui? ›› domando dopo aver ripreso l'uso della parola.

‹‹ Sono passato a prenderti ›› afferma come se questa fosse la cosa più normale del mondo.

Certo come no, fino a ieri era odio e ora mi passa a prendere?! Ma mi prende per i fondelli?

‹‹ Come mai questa novità? ›› chiedo non capendo il senso del suo gesto.

Non vorrei diventare una delle sue amichette di letto. Nemmeno per tutto l'oro del mondo!

‹‹ Deve esserci per forza un motivo? ›› mi risponde con una domanda.

‹‹ La mamma non ti ha insegnato che è maleducazione rispondere ad una domanda con una domanda? ››

‹‹ Lo hai appena fatto ›› replica sicuro.

Accidenti a lui!

‹‹ Dai andiamo, altrimenti faremo tardi ››

‹‹ Da quanto ti interessa arrivare puntuale a scuola? ›› domando avviandomi verso l'auto e lui, come un galantuomo d'altri tempi, mi apre la portiera.

Accende il motore e partiamo come fulmini.

È una bella giornata: il sole splende nel cielo limpido, una leggera brezza ci spettina i capelli e io sono qui su una macchina di lusso con un ragazzo stupendo!

Ma che vai a pensare Kagome?!

Mi sto rincitrullendo e ho continui pensieri molto discordanti tra loro.

Dopo una manciata di minuti arriviamo davanti alla scuola e gli alunni sono tutti ancora fuori in cortile, compresi gli amici di Inuyasha, mio fratello e Sango. Tutti incuriositi dal rumore prodotto dal motore dell'auto si voltano restando sorpresi non tanto nel vedere Inuyasha a bordi di ques'auto fantastica, ma nel vedere me con lui!

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L'idea di passarla a prendere questa mattina non so se sia stata più stupida, insensata, inutile o geniale. Certo che però vedere la sua espressione sorpresa dipinta sul volto mi ha ripagato di tutti i dubbi che avevo! Tutto si aspettava meno che questo, e dire che ho parlato con suo fratello convincendolo di disattivargli la sveglia e di non farla chiamare da nessuno a meno che non sia stato troppo tardi.

Ora siamo qui in prossimità della scuola sulla mia Ferrari California T, una macchina che adoro quasi quanto la Berlinetta.

Vedere le facce sorprese di tutti mentre guardano me e Kagome è assolutamente esilarante. Sicuramente la maggior parte di essi pensano che abbiamo passato insieme la notte, il fratello di Kagome non si farà domande in quanto sa benissimo la verità, l'amica di Kagome ha una faccia da “Ora mi devi spiegare tutto” e i miei amici mi guardano come se fossi un alieno o un mutante.

Parcheggio l'auto e dopo pochi secondi scendiamo sotto lo sguardo inquisitorio di tutti. Vedo le ragazze che fulminano Kagome volendo essere loro al suo posto e per questo mi vorrei girare dicendo di farsi gli affari propri. Non perché sia stato a letto con la maggior parte di esse, per non dire quasi tutte, significa che abbiano dei diritti su di me!

Eppure questo pensiero di essere stato con altre donne con qui Kagome mi fa venire la nausea.

Quando siamo scesi entrambi dall'auto ci dirigiamo verso la scuola naturalmente sotto gli sguardi fulminanti di tutti.

‹‹Ci stanno guardando tutti›› mi dice a bassa voce in modo tale che solo io posso sentirla.
Come per magia i ragazzi che prima erano sparpagliati per il cortile si dividono in due lasciandoci passare tranquillamente, ok non proprio tranquillamente ma almeno ci fanno passare senza troppi problemi.

‹‹ E con questo? Nessuno non ti ha mai visto con un ragazzo? ›› le chiedo ormai sulla soglia dell'ingresso non capendo il senso del suo comportamento.

‹‹ Forse perché non ho mai avuto un ragazzo ›› mi risponde con un tono ferito andandosene verso la sua aula.

La sua risposta mi lascia li come un pesce lesso.

Per evitare spiacevoli inconvenienti mi dirigo verso la mia aula sedendomi al mio banco e iniziando a riflettere su ciò che mi ha detto Kagome un paio di minuti fa.

Non ha mai avuto un ragazzo ciò significa che non ha baciato nessuno e questo mi porta a pensare che non è mai stata con nessun uomo. Io sono il primo, in qualche modo. Perchè questo pensiero mi rende felice? Perchè sento il cuore accelerare notevolmente i battiti e lo stomaco chiudersi una morsa?

Fai un passo indietro Inuyasha. Non state nemmeno insieme, non vi siete mai nemmeno baciati.

‹‹ Come mai quel sorriso da ebete Inuyasha? ›› sento una voce in lontanaza. Torno sulla Terra e mi accorgo che Miroku insieme agli altri sono entrati nell'aula.

‹‹ Niente ›› rispondo fingendo di non sapere il motivo.

‹‹ Sisi certo, mi sa che qui qualcuno si è innamorato ›› questa volta a parlare è un'altra voce, Sesshomaru.

‹‹ Io non sono innamorato! E poi di chi dovrei esserlo?! Le ragazze con cui vado sono solo da una botta e via! ›› esclamo quasi fuori di me.

‹‹ E dalla tua reazione abbiamo confermato ciò che ho detto. Ti sei innamorato e capire di chi non è difficile. ››

‹‹ Ho detto che non sono innamorato di nessuno! ›› sto per esplodere.

‹‹ Magari non ancora innamorato perso, ma sei sulla buona strada e in lontananza si vede il traguardo con un cartello che dice “Mi sono innamorato perdutamente di Kagome”›› mi sbeffeggia Miroku disegnando con le mani un cartello molto grande.

Incazzato nero mi alzo di scatto dalla sedia ed esco dall'aula scontrandomi con il professore nettamente più basso di me. Ogni volta che lo guardo mi fa impressione con quei suoi due occhi che sembrano enormi palle da golf.

‹‹ Taisho dove sta andando?! È ora di iniziare la lezione! ››

‹‹ In bagno! ›› esclamo nero in viso spostandomi.

Perchè mi sono incazzato così poi?

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Non dovevo assolutamente dirlo a Inuyasha! Che diamine mi è saltato in mente di dirgli che non ho mai avuto nessun ragazzo? Ora lo saprà tutta la scuola e tutti mi prenderanno in giro. Fantastico! In fondo ho solo quindici anni e sono giovane per pensare a cose come il fidanzato.

Questo pensiero mi rattrista e nella mia mente compare la figura di Inuyasha appoggiato alla macchina appena fuori da casa mia.

Perchè? Perchè penso a lui? Perché!!!

Ho bisogno di aria. Devo uscire e andare in bagno.

‹‹ Mi scusi posso andare in bagno? ›› dico alzando la mano.

L'insegnante deve aver visto la mia cera e mi lascia andare.

La cosa bella di oggi è che non ho ancora ricevuto il terzo grado di Sango anche se penso che non me la caverò ancora per molto.

Immersa nei miei pensieri non guardo il corridoio. Grave errore. Vado a sbattere contro il petto di qualcuno e questo “qualcuno” lo riconosco senza vedere. Inuyasha.

Nessuno dei due fiata e rimango li appoggiata a lui ascoltando il suo cuore. Intorno a noi il tempo si è come fermato e noi siamo li sul nostro piccolo mondo. Improvvisamente fa un gesto che mai mi sarei aspettata: mi abbraccia e appoggia la testa sui miei capelli annusandone l'odore.

Sento il mio cuore perdere battiti, accelerare e fare le capriole. Appoggio meglio la testa sul suo petto e lo abbraccio anche io. Sento chiaramente il suo cuore che è irregolare. Batte veloce.

Stare qui così vale più di mille baci. Non so perchè ora sto pensando ai baci ma so solo che ora come ora vorrei stare qui tutta la vita in questa posizione.

Inuyasha, cosa mi stai facendo ?

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Sto camminando incazzato per il corridoio con la testa fra le nuvole e come capita sempre in questi casi si va a sbattere contro qualcuno. E quel qualcuno è una ragazzina bassa con i capelli castano scuro anche lei con la testa fra le nuvole. Non ho bisogno di sentire nessuna parola uscire dalla sua bocca perchè so chi è: Kagome. Non so come faccio a saperlo, ma è così.

Rimaniamo uno appoggiati all'altro per un qualche secondo dopo di che faccio un gesto che mai mi sarei aspettato di fare, che mai ho fatto. La abbraccio e la stringo a me. È così piccola che sembra fatta di un materiale estremamente fragile. Il cuore nel mio petto sembra che sta esplodere talmente batte veloce. Sento che rimane sorpresa dal mio gesto, ma poco dopo mi abbraccia anche lei appoggiando la testa sul mio petto. Inspiro un attimo e le mie narici si riempiono, di nuovo, dell'odore dello shampoo di lei ed è buonissimo. Appoggio la testa sul suo capo per tenerla più stretta a me e per inebriarmi del suo odore.

Kagome, cosa mi stai facendo?