Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: yoongimybubu    02/08/2019    1 recensioni
Mikage Dae, una ragazza diciottenne di origini coreane ma cresciuta in Italia, riesce ad ottenere il consenso dei genitori per passare l'estate assieme a Kim Chaelin, sua migliore amica trasferitasi in Corea del Sud ormai da un anno.
Entrambe fan dei BTS, Dae scoprirà che l'amica è la sorella di uno dei ragazzi del gruppo, ritrovandosi a dover passare l'estate al dormitorio dei ragazzi.
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|| Dal capitolo 14 ||
«Perché proprio io?» chiese senza tanti giri di parole, se lo stava chiedendo fin da quando il fatto che a Dae lui piacesse era solo una sua supposizione ma ancora non lo comprendeva.
«Non lo so» ammise la viola a bassa voce «Seguo semplicemente quello che vuole il cuore» continuò trattenendo i singhiozzi; avrebbe voluto piangere, sfogare tutta la tensione che stava provando ma non poteva, non lì.
«Non sempre è un bene, bisogna ascoltare anche la mente» commentò Yoongi, aveva notato come la viola tentasse di nascondergli che stesse piangendo, riuscendoci abbastanza bene se non fosse stato per i leggeri tremori del suo corpo.
«La mia mente dice di seguire il cuore»
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Tae, non mi hai svegliata quando siete tornati» esclamò Dae, mezza addormentata ed in pigiama, sulla soglia della cucina.
«Volevo farlo ma eri troppo tenera» si giustificò il ragazzo mandando giù un boccone della sua colazione.

Erano passate un paio di settimane da quando Dae era diventata ospite, oltre che della sua Unnie, dei suoi idoli ed, in quei pochi giorni, aveva fatto amicizia con tutti, soprattutto con Taehyung.
La frase di Dae era dovuta alla sera prima, quando i Bangtan erano rimasti fuori fino a mattina per registrare qualche programma a cui erano stati invitati e lei era rimasta a parlare con il ragazzo dalla voce profonda per tutto il tempo in cui lui era in pausa.

«Non sono tenera» ribadì la ragazza incrociando le braccia «E comunque la voglia di abbracciarti non mi è passata» continuò guardandolo mentre metteva via la sua colazione -ormai finita- e si avvicinava a lei con le braccia aperte.
«È proprio una bambina» pensò sorridendo il ragazzo quando la castana gli saltò in braccio, abbracciandolo a mò di koala e stringendolo forte.
«Che scena dolce» mormorò Jimin intenerito mentre Dae tornava con i piedi sul pavimento, guardando il resto del gruppo seduto al tavolo.
«Già, molto dolce, ma oggi avete qualche impegno?» chiese la più piccola squadrandoli uno ad uno manco avesse avuto la vista a raggi X.
Chaelin rise, sapendo già dove l'amica sarebbe andata a parare.
«No, oggi siamo liberi, perché?» rispose Yoongi mezzo addormentato e Dae sorrise «Bene» mormorò senza cambiare espressione «Andate a dormire» esclamò diventando seria di colpo, facendo pensare ai ragazzi ad un qualche tipo di personalità multipla.
«Perché?» chiese Hoseok sorpreso, non capiva perché la ragazza fosse così seria ed autoritaria, per tutta la settimana era stata gentile ed allegra, forse un po' troppo timida ma su questo la comprendeva.
Che si fosse abituata?
Non gli importava degli onorifici, erano stati loro stessi a dirle di non usarli, ma continuava a non comprendere.
Come risposta, la minore alzò le spalle «Siete tornati due ore fa, siete sicuramente stanchi, quindi mi farebbe piacere se voi andaste nelle vostre camere a riposare» spiegò osservandoli mentre Jimin fece un sorriso, palesemente forzato «Non siamo stanchi, ormai siamo abituati» disse, ma Dae non gli credette e ribatté «Non è questione di esserne abituati o no, Jimin. Voi siete stanchi, avete registrato fino alle sei, stamattina, ed avete bisogno di dormire» affermò con tono autoritario.
Jimin, così come gli altri sei, abbassò lo sguardo, consapevole della veridicità delle parole della ragazza, che riprese «L'ho notato anche prima con Tae, quando l'ho abbracciato. Per poco non cadeva, quindi vi prego» continuò addolcendosi «Andate a riposare, per favore» concluse implorandoli con lo sguardo mentre Taehyung sussultò: se n'era accorta.
Sperava non se ne accorgesse: in quella settimana ci aveva legato molto ed aveva conosciuto alcuni aspetti che i suoi amici non avevano notato; uno di questi era la sua testardaggine.
Mentre con gli altri si mostrava gentile ed a volte ancora troppo timida, con lui aveva tirato fuori una testa calda che l'aveva intenerito e divertito al contempo; considerando che tutto era nato da un litigio nel quale Dae affermava che non doveva farsi problemi nel portare gli occhiali, in quanto -secondo lei- gli donavano.
Sorridendo al ricordo di qualche giorno prima, Taehyung si alzò «D'accordo, piccola Kuudere, andremo a riposare» esclamò scompigliandole i capelli e stiracchiandosi, la minore incrociò le braccia al petto.
Il ragazzo fece un cenno ai suoi amici, che accontentarono la ragazza; dopotutto erano consapevoli che i loro corpi necessitavano di tranquillità, così salutarono le due ragazze e si chiusero nelle rispettive camere.

Dae e Chaelin, intanto, misero in ordine la cucina mentre parlavano tranquillamente.
«Hai legato molto con TaeTae, a quanto vedo» esclamò la rosa con un sorrisetto che la minore non seppe interpretare «Non ci sarà una svolta nei tuoi sentimenti, vero?» chiese passando alla castana un piatto appena lavato, che se non ci fosse stato il tappeto alto un paio di centimetri si sarebbe rotto.
«Che culo!» esclamò la minore, raccogliendo l'oggetto «E comunque sai che ho sempre visto Tae come l'amico ideale per me; il fatto che ora lo sia davvero non cambia i miei sentimenti per chi sai tu» ribatté pacata ed imbarazzata la Mikage, facendo ghignare la maggiore.
Chaelin ne era certa: Dae era sincera quando diceva di vedere Taehyung come un amico.
Semplicemente si divertiva a provocarla.
«Unnie» la chiamò Dae, la maggiore si voltò verso di lei con sguardo interrogativo «Secondo te sto simpatica ai ragazzi?» chiese Dae con fil di voce, era fatta così; in facciata era quella sicura di sè, quella che se ne fregava degli altri ma se una persona le stava a cuore si poteva star certi che si sarebbe fatta i peggio filmini mentali, con tanto di trailer.
Chaelin sorrise «Ne sono sicura» mormorò dolcemente «Sei un'Army, gli vuoi bene, ti preoccupi per loro e Taehyung ti ha detto che sei tenera» elencò contando i punti sulle dita «Quindi smettila, pabo girl» concluse la maggiore ridendo mentre la castana annuì timidamente, sebbene non fosse molto convinta.
«Aspè, da dove esce quel soprannome?» chiese la minore, realizzando solo in quel momento come l'amica avesse chiamata, la rosa alzò le spalle «Boh, è venuto così» rise, portando Dae a fare lo stesso.
Quando il momento comico tra le due finì, la minore richiamò l'attenzione «Sai, ho notato una cosa l'altro giorno» iniziò poggiando sia il panno per asciugare che il piatto «Seokjin si è perso nei suoi pensieri subito dopo la domanda ironica di Yoongi» mormorò pensierosa; non sapeva bene perché, ma sentiva l'aria pesante.
«Davvero? Non l'avevo notato» rispose la maggiore apparentemente tranquilla; in realtà era tesa, non sapeva cosa aspettarsi dalla sua amica ma era sicura che stava per chiederle qualcosa di scomodo sul suo rapporto con lui.
Nel tentativo di evitare ciò disse «Ti dispiace finire tu, per favore? Mi sono ricordata di dover fare la spesa» ed, al cenno della castana, Chaelin la salutò e prese le chiavi, uscendo dalla cucina.
Fece per abbassare la maniglia della porta d'entrata ma si fermò.
Qualcosa le fece cambiare idea, cambiando la sua destinazione.
Salì le scale con fare deciso, percorse il corridoio e si ritrovò davanti ad una camera.
Alzò la mano, chiusa a pugno, con l'intento di bussare, e la stessa sensazione di prima la bloccò nuovamente ma la porta si aprì lo stesso, rivelando il ragazzo che occupava la camera.
Aveva un'espressione sorpresa dipinta sul volto, come se non si aspettasse di vederla lì -il che, effettivamente, era vero-.

«Chaelin-ah, che ci fai qui?» chiese il ragazzo guardandola negli occhi, quegli stessi occhi che la mandavano in confusione.
La ragazza si sentiva in gabbia, appena sentiva il suo nome pronunciato dal ragazzo andava nel panico manco fosse stata un'assassina colta in fragrante. Sapeva bene il motivo ma non voleva ammetterlo.
Lei voleva dimenticare.
Dimenticare tutto, smettere di mentire, smettere di ignorare ciò che la rendeva triste e felice contemporaneamente.
Voleva lasciarsi andare, rivelare tutto ma se l'avesse fatto avrebbe potuto perdere tutti.
Avrebbe dovuto fregarsene?
Tentare il tutto per tutto?
No, non poteva correre questo rischio.
Non poteva e non voleva.
«Nulla, so come siete fatti ed ho preferito controllare che tutti e sette riposiate a dovere. Cosa ci fai sveglio?» rispose con tono da rimprovero, aveva imparato a nascondere ogni cosa quindi non le fu difficile far finta di nulla.
«Necessito del bagno» ribatté il maggiore ridacchiando «Posso o sono in castigo?» chiese scherzoso, facendo ridere la rosa che disse «Vai vai, prima di fartela addosso» tra le risate, cosa che cambiò l'espressione del ragazzo in un broncio «Fino a prova contraria, sei tu la bimba tra i due» mormorò facendo il finto offeso.
«Il ragazzo si è arrabbiato?» chiese Chaelin con scherno, toccando con un dito la guancia del maggiore «Sì, ed ora la paghi» ribatté quest'ultimo, portando il braccio a circondare la vita della ragazza, tenendola ferma ed iniziando a solleticarle i fianchi, sapendo bene che fossero il suo punto debole, assieme ai piedi.
Chaelin iniziò a ridere di gusto tentando di sfuggire alla presa ferrea del biondo, inutilmente.
Non l'avrebbe mai ammesso, la rosa, ma le piaceva quando lui faceva così; quei momenti la riportavano al rapporto che c'era tra loro, all'inizio.
Purtroppo quel momento fu interrotto dal rumore tipico di una porta che viene aperta, infatti fece capolino sul corridoio il fratello della ragazza.
«Lin, puoi venire un attimo? C'è Geong-Min in video chiamata» chiese gentilmente il leader sorridendo, Chaelin scattò «Geong-Min?» domandò subito «Arrivo!» esclamò in seguito, le faceva piacere poter parlare con la sua sorellina e non la vedeva da qualche mese quindi era felice di parlarci in videochiamata.
«A dopo, Ginger» salutò il ragazzo con un veloce bacio sulla guancia e corse in camera del fratello.

Nel frattempo, ormai rimasta sola, Dae aprì il frigorifero e lo richiuse subito «Potevi trovare una scusa più credibile, Unnie» mormorò sospirando e tornando a lavare i piatti.
Perché Chealin non voleva parlare di Seokjin? Anzi, perché non voleva parlarle del loro rapporto? Cosa gli stava nascondendo? Avevano litigato? Dopotutto le sue risposte erano fredde e distaccate, quindi poteva anche essere ma decise, per il momento, di lasciar perdere e continuare ad asciugare le stoviglie appena lavate.

Mise le cuffie nelle orecchie e fece partire la riproduzione casuale, iniziando a cantare "Not over you" dei Nu'est.

"Andwae ddeut moreul naui i nunmureun mwonde
(No, cosa sono queste lacrime di cui non so il significato?)
humchyeodo gyesok ddeoreojineungeonde yeah
(Tento di ignorarle ma continuano a cadere)
oraeganmane neol mannaltende oh
(Quando tra poco ti incontrerò per la prima volta)

You may be over me but I'm not over you
(Tu potresti rompere con me, ma io no)
eoddeohke geuri swipge itgettni ajikdo himdeul ppun
(Come posso dimenticarti così facilmente? È ancora molto difficile)
hancham sigani heulleogattdeorado
(Anche se è passato molto tempo)
hyeonsireun geudaero ddokgatdeorago
(La realtà era sempre la stessa)
urin hanayeottneunde
(Eravamo unici)
I want you back
(Voglio che torni)"

Grazie alle cuffie, che isolavano la sua mente, non si accorse di una presenza sulla porta e, quando si voltò, si prese uno spavento.
«Yoongi» esclamò sorpresa, togliendosi una cuffia «mortacci tua, mi hai fatto prendere un infarto» disse appoggiando l'ultimo piatto nel ripiano apposito, accorgendosi di aver parlato in italiano solo quando vide l'espressione confusa del ragazzo, al quale ripeté la frase in coreano.
«Scusa, a volte parlo in italiano senza farci caso» mormorò ridacchiando, cercando di tranquillizzare il battito del suo cuore; stava battendo troppo velocemente per i suoi gusti.
«Tranquilla» rispose riempiendo un bicchiere d'acqua «Piuttosto, come mai sei sola? Dov'è Chaelin?» domandò portandosi l'oggetto alle labbra.
Dae cercò di sembrare normale quando disse «È andata a fare la spesa» ma finì per portare la mano nella tasca dei pantaloncini e stringere il sacchettino contenente gli anelli pur di non balbettare, cosa che -fortunatamente per lei- non successe.
«Il frigorifero è pieno» fece notare il corvino inarcando un sopracciglio e la ragazza concordò «Scusa pessima, vero? Però ha detto così» disse alzando le spalle «In ogni caso, già finito di riposare? È passata solo mezz'ora» esclamò divertita.
«Aish, sembri mia madre» mormorò il ragazzo portando una mano dietro il collo, fissando la ragazza «Non riesco a prendere sonno» ammise.
La ragazza lo osservò: si era cambiato con degli abiti più comodi ed i capelli erano leggermente spettinati, era semplicemente bellissimo ai suoi occhi ma voleva a tutti i costi farlo dormire; ad un fansing aveva detto che il suo corpo era stanco e lei non voleva vederlo star male.
Iniziò a far toccare ad intermittenza il pollice e l'indice tra loro, le capitava spesso di fare ciò quando era nervosa ma alla fine gli chiese «Nemmeno con la poltrona che si vede nel video del comeback? Quella color oro in Behind Of Anpanman?» sperando di non sembrare una stalker.
Il maggiore capì a cosa si stesse riferendo e sorrise «Non è qui, si trova nel mio studio alla Big Hit» le spiegò ma non fece in tempo a dire nient'altro poiché si ritrovò la ragazza davanti con lo sguardo verso l'alto, essendo di molto più bassa di lui.
«Posso provare a farti rilassare? Mia nonna ci riusciva sempre con me, magari il suo metodo funziona anche con te» mormorò imbarazzata guardando, di tanto in tanto, in giro.
Senza aggiungere altro andò a sedersi sul divanetto ed attese, maledendosi mentalmente.
Non riusciva a parlarci quando era con gli altri, causa la sua timidezza, ed in quel momento era stata così sfacciata.

Dopo qualche secondo si ritrovò il ragazzo affianco «Dimmi che devo fare» le disse Yoongi sorridendo leggermente; quella ragazzina teneva a loro, alla loro salute ed a lui faceva piacere ma non voleva farla preoccupare.
Rimaneva una loro fan, non voleva far preoccupare un'ARMY.
Dae era talmente tesa che nemmeno una corda di violino avrebbe potuto superare il suo livello di rigidità.
«Sdraiati» mormorò prendendo coraggio, il ragazzo -seppur confuso- eseguì «Ora chiudi gli occhi» continuò; ancora una volta l'idol fece come richiesto.
Il silenzio regnava sovrano, ma non durò molto; Dae, infatti, fece partire "Maybe" di Yiruma.
Amava quella composizione, le metteva tranquillità e serenità, come quando si ripensa ad un avvenimento del passato che fa provare nostalgia ma che si ricorda con felicità e che si è contenti di aver vissuto.
Appoggiò le mani sul capo del ragazzo seguendo lentamente l'attaccatura dei capelli con i pollici, mettendoci poca pressione, eseguendo lo stesso movimento sulla fronte e passando alle sopracciglia.
Yoongi avvertì dei piccoli brividi attraversargli la spina dorsale, si sentiva rilassato e coccolato, era una sensazione piacevole; il tocco della ragazza era leggero, forse proprio per questo non gli faceva male, nonostante la pressione.
In più la melodia che risuonava gli faceva dimenticare i pensieri e le preoccupazioni che lo tormentavano, liberando la sua mente.
Lentamente iniziò a cadere tra le dolci braccia di Morfeo, addormentandosi.

Quando Dae si accorse che il ragazzo era finito nel mondo dei sogni si fermò; sembrava un bambino, docile ed indifeso. Gli accarezzò la guancia dolcemente, come se fosse fatto di cristallo e sussurrò teneramente
«Dormi bene, mio piccolo angelo» in italiano, così da non poter essere capita nel caso in cui uno dei ragazzi passasse di lì.

Angolo di un cervello secs


Questo capitolo... Ricordo che è stato un parto; non sapevo come finirlo ed, una volta terminato, non sapevo che titolo mettere quindi l'ho riletto e mi sono venute in mente cose da aggiungere. 

L'ho pubblicato dopo secoli, su Wattpad, quindi spero almeno che sia decente ahahahah

Questi capitoli sono di passaggio, la vera storia inizia con il prossimo capitolo [anche se probabilmente non capirete in che modo :3] 


Vorrei mettervi le canzoni dei Nu'est e di Yiruma ma non ho idea di come fare, quindi ve metto i link~



Nu'est- Not Over You ->  https://youtu.be/gDcoWmjOzw

Yiruma- Kiss the Rain -> https://youtu.be/so6ExplQlaY


Sakura


[Words:2359]


   
 
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