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Autore: Aesingr    20/08/2019    1 recensioni
"Giovane drago... dove sei finito?"
Con questa domanda ci lascia Ignitus al termine dell'Alba del drago, dopo la sconfitta di Malefor e la scomparsa di Spyro e Cinerea.
Perché il loro nome non appare sul libro dei draghi?
Il loro è stato davvero un sacrificio?
Ma soprattutto... può Spyro amare davvero Cinerea?
______________________
Ali di rubino, corna d'argento, occhi di smeraldo, squame d'ossidiana.
No, non erano queste le sue origini. Lei era qualcos'altro, qualcosa di ben più oscuro. Un frammento d'anima che trovava la pace soltanto nella mera astrazione dell'ombra e della notte, nella tetra e gelida oscurità del vuoto.
Un crepitio, e il guscio si era infranto.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ANNO DEL DRAGO



Erano a casa, tutto era andato per il meglio. Il dardo di Hunter aveva preannunciato il loro ritorno.
Realizzarlo fu più complicato del previsto. Dopo quanto accaduto niente sembrava più sicuro, per diversi giorni temettero di essere ancora in pericolo.
Fortunatamente i portali, che Volteer spiegò essersi aperti un po' da per tutto, non avevano avuto alcuna conseguenza catastrofica. Non ne era uscito niente di strano, e i guardiani avevano fatto in modo di divulgare la voce che quei varchi fossero pericolosi così che nessuno prendesse l'iniziativa di entrarvi.
Se ne crearono altri a catena per qualche tempo, ma ben presto l'energia che ne aveva provocato l'apertura si dissipò del tutto e finalmente furono solo un ricordo.
I sopravvissuti dal passato si integrarono facilmente nella nuova società, e mentre il tempio degli elementi veniva ricostruito tutto tornava lentamente al proprio posto.

Spyro dovette guardare in faccia alla realtà. Scoprì a suo malgrado cos'era che l'aveva trattenuto prima di gettarsi nel varco. Non vedendo arrivare Malefor, fu costretto ad accettare l'evidenza: il maestro delle ombre si era sacrificato per far sì che potessero tornare nel loro tempo.
Era troppo buono ed ingenuo per non sprofondare nell'angoscia, non riusciva a pensare al nemico che li aveva quasi uccisi. Si era accorto, un attimo prima si gettasse nel portale, che in Malefor era riaffiorato un altro drago viola. Quella doveva essere la creatura che si era lasciato alle spalle la volta in cui aveva compiuto la scelta sbagliata.
Fu però quando scoprì della decisione di Irasu che non riuscì a trattenersi dal piangere. Come Hunter prima di lui, non poteva comprendere la volontà di rimanere in balia di un essere primordiale in quell'epoca morente. Era ovvio che né lui né Malefor sarebbero sopravvissuti, quella consapevolezza lo stava logorando.
Il tasso però aveva un messaggio molto chiaro per tutti loro. Dal portale con cui erano tornati indietro, dopo che fu comparso Hunter, era schizzato qualcosa.
Il ghepardo si era voltato appena in tempo per afferrare al volo lo scintillante pugnale dalla lama seghettata. Non una macchia di sangue a tingerne la superficie argentea; quello era il regalo d'addio che avrebbe dovuto sempre tenere con sé, per ricordare l'ultimo Cercatore di Shien anche negli anni a venire.
Avrebbe poi raccontato la sua storia, affinché se ne cantassero le gesta.

Trascorsero i giorni. La minaccia di Katlas e dei portali spaziotemporali era sventata, ma Spyro non riusciva a darsi pace. Se ne stava in disparte nei pressi del tempio, raramente parlava e ancor meno mostrava serenità per il loro ennesimo successo.
Cinerea provò più volte ad avvicinarlo, ma non le dedicò più di qualche attenzione. Neanche Sparx riusciva a risollevarlo di morale.
Dopo quella cruenta battaglia, in cui ancora una volta avevano impiegato tutte le loro forze, sperava ne sarebbero usciti insieme. Aveva trascorso pochi giorni con Irasu, e Malefor non era un individuo che potesse definire suo compagno. Ciò nonostante sentiva un grande vuoto, sapeva di dover accettare l'accaduto ma non ne era in grado.
La dragonessa nera lo raggiunse sotto ad un grande fungo in mezzo alla palude. Gli si avvicinò, stendendosi al suo fianco a fissare la luminescente vegetazione circostante. Eccetto qualche predatore ostile, tutto sommato era un luogo piacevole per restare soli.
"Sto bene" disse Spyro, con il muso fra le zampe anteriori.
"A me non sembra"
Cinerea gli afferrò la coda con gli artigli e prese a coccolarla, sollevando dolcemente le squamette viola che la ricoprivano.
"Ti dico di si, mi passerà"
"Si ma... non voglio tu faccia la sua stessa fine"
Spyro alzò la testa e la scrutò negli occhi.
"A chi ti riferisci?"
Lei inclinò il collo, mettendosi di fianco.
"Malefor"
"Cioè?"
Cosa sapeva di Malefor di cui lui non era a conoscenza?
"Mi ha raccontato qualcosa quando eravamo soli. La sua storia, per l'esattezza. Credo sia stato un caso, sono stata io a sviare la conversazione in quella direzione. Ma suppongo sentisse il bisogno di parlarne"
In effetti quando erano rimasti soli nella grotta poteva esser successo di tutto. A vederla in quel modo pensieri strani gli salirono in testa, ma si guardò bene dal dargli valore.
"Non avevo mai sospettato prima d'ora che avesse avuto una storia"
Lei sorrise.
"Tutti ne hanno una, Spyro. Mi ha intimato di non raccontarla o mi avrebbe uccisa, ma ormai credo non potrà più farlo"
"Se ti ha chiesto di non dire niente dovrà pur esserci un motivo non credi?"
Cinerea fece per aprir bocca, poi la richiuse con un sospiro rassegnato.
"Chi sa come ho fatto ad innamorarmi di un drago così ingenuo"
Colto alla sprovvista, Spyro nascose timidamente il muso con un'ala.
"Dai Cinerea..."
Lei rise.
"Che vuoi? Malefor non mi ha vietato di dirti anche questo"
"Cosa c'entra" bofonchiò lui imbarazzato.
Gli portò le zampe sulle spalle e lo ribaltò a pancia all'aria. Assestandogli un morsichino sul collo gli si sedette sopra con fierezza, perché lei era la spavalda e indomita dragonessa nera e quindi poteva maltrattare il suo compagno come più le aggradava.
"Comunque sia, non voglio tu perda la testa come ha fatto lui. Il dolore l'ha cambiato, proprio quando pensava che tutto sarebbe andato per il meglio. Non è diverso da quello che potrebbe accadere a te"
Spyro alzò le zampe e la allontanò delicatamente.
"Non sto perdendo la testa Cinerea. Solo non è giusto, non posso fare a meno di pensarci"
"Giusto? da quando la vita è giusta? Tu dovresti saperlo bene"
Certo che lo sapeva, ma questo non significava che desiderasse gli altri provassero ciò che aveva provato lui. Alla fine li aveva visti andarsene, uno dopo l'altro. Prima Ignitus, poi Irasu e Malefor.
Cercò di cambiare discorso, anche solo nel tentativo di distrarsi. Non che parlarne lo facesse stare meglio, ma in qualche modo sentiva il bisogno di condividere quello che aveva vissuto.
"Sai, ho incontrato Ignitus. In sogno intendo. Se ho ben capito ora è l'Aedo, o qualcosa di simile"
"Ottimo! Chi meglio di lui poteva assolvere a quel ruolo?"
"All'inizio non è stato per niente piacevole, ha dovuto riportarmi alla mente il ricordo della sua morte. Non so cosa intendesse, ma aveva bisogno di un ricordo legato profondamente al fuoco per poter apparire"
"Oh, sembra sadico"
Spyro snudò le zannucce in un sorriso.
"Si, lo è stato. Ha detto un sacco di stranezze, ma non sono riuscito a chiedergli come avesse fatto a raggiungermi in un tempo così lontano, a scoprire tutto su Katlas e a sapere ogni cosa. Diceva di non avere molto tempo"
"Bhe, è l'Aedo. Penso sia normale dica stranezze e sappia tutto no? E poi da quando ti poni domande così complicate"
"Hai ragione" ammise, fissandola con un occhio solo. "Però... sembra tutto così strano. Io ho incontrato l'Aedo prima di Ignitus, e lui mi ha mostrato i trascorsi di Malefor. Oltre ad esser stato molto vago ha detto chiaramente fosse lui il primo drago viola. Tu ora mi dici che è impazzito, dopo che abbiamo scoperto che fosse Katlas il primo di noi"
Aveva desiderato di saperne di più sulle sue origini, ma non immaginava di poterle apprendere in quel modo.
"Chi sa, magari Malefor ha mentito" abbozzò lei, con talmente poca convinzione che anche i funghi lì attorno scossero il capo.
"Non so cosa ti abbia detto, ma tu sai che non è così. Sembra ci abbiano nascosto per tutto questo tempo la verità, oppure qualcosa ha impedito al precedente Aedo di sapere"
"Può darsi, in fondo Malefor aveva già ammesso di non essere il primo. Ma se vuoi saperlo, a me non interessa. Siamo qui e siamo vivi. Probabilmente non capiremo mai cos'è accaduto in questi giorni, è inutile scervellarsi. Pensa piuttosto al fatto che potremo vivere felici, con Sparx, Hunter, Terrador, Cyril e Volteer. Credo sia ciò che anche tu vuoi davvero"
Cinerea stava facendo di tutto per dargli forza. Scavando però nei suoi occhi di smeraldo, nella sua anima infranta che finalmente cercava di rimarginarsi, Spyro intuì che anche lei stava soffrendo. Non le rispose, non voleva infierire.
Sarebbe stato inutile sottolineare quanto si sentisse incompleto. Tutto era esattamente come avrebbe sperato potesse essere quando era entrato nel covo di Malefor, ma il continuo divenire della vita spinge facilmente a mutare i propri sentimenti.
Dopo la scomparsa di Ignitus aveva sperato di salvare tutti gli altri, compresa Cinerea, e così era andata; ma nel frattempo aveva incontrato Irasu e aveva capito che in Malefor non albergava solo il male. Non poteva davvero essere felice, sapendo che non era riuscito a salvare nessuno dei due.
"Sarà inutile cercare di capire, ma non riuscirci fa male"
Cinerea lo sfiorò sul petto apprensiva.
"Si. questo Lo capisco"
Spyro sbadigliò, cercando di scacciare i pensieri negativi.
“Hai capito anche perché Katlas non riuscisse a ferirci?”
“Credo di si” rispose subito lei. “Quel drago bramava la morte di tutti, ma penso non avesse mai ucciso nessuno direttamente. Forse ha combattuto molte meno battaglie di te. Izric mi ha raccontato diverse cose sul suo conto, a pensarci adesso capisco che se ha ucciso è stato per difendersi. Con un potere come il suo, quando ha deciso di attaccare, non deve aver avuto bisogno di infilzare con gli artigli le sue vittime”
Il drago viola annuì. La pensava allo stesso modo, anche senza sapere ciò che il drago nero le aveva detto sul suo conto.
Rimasero immobili per diversi minuti, senza dire né fare nulla. Ascoltarono il gracidare delle rane, lo sbattere delle ali di qualche insetto e il suono delle zampe dei ragnetti che si nascondevano fra le mangrovie, immersi nella pace e nella quiete assoluta.
Quando Cinerea tolse la zampa Spyro era sul punto di addormentarsi. Gli diede un buffetto sul muso e lui riaprì gli occhi, rigirandosi sull'erba umida.
"Lasciami dormire, solo un po'"
    Avevano decisamente bisogno di riposare, lui più di chiunque altro. Da quando erano tornati non era riuscito a immergersi nel sonno per più di qualche ora, i pensieri che gli affollavano la mente erano atrocemente chiassosi.
"Va bene. Un'ultima cosa" insisté Cinerea, afferrando dolcemente la testa di Spyro e portando il suo muso sul proprio collo. "Mi dici come hai fatto a riacquisire la tua forma oscura? Eri un po' meno impazzito delle altre volte"
Spyro arrotolò la coda e si grattò il ventre, adagiandosi comodamente su di lei.
"A dire il vero avevo perso il controllo, infatti non ricordo niente della trasformazione. Poi tutto ha cominciato a tornare vivido, ho sentito la stessa sensazione che ho provato risvegliando il fuoco durante il primo sogno con l'Aedo. Sembrava tutto ricominciato da zero, per primo il controllo sul tempo e poi il resto. A quel punto ero consapevole di cosa stava accadendo"
“E ti ricordi anche cosa ti ho sussurrato?”
Spyro riaprì di scatto gli occhi. In un primo momento parve confuso, poi il suo sguardo si illuminò.
“Si, me lo ricordo”
Lei rimase in silenzio, mentre il drago viola avvicinava il muso al suo. “Anch’io ti amo Cinerea”

Era stata una dura battaglia, ma l'avevano vinta. Ripensando al potere che era stato in grado di scatenare grazie ai suoi sentimenti, capì di non esser mai arrivato così lontano prima di allora.
Era realmente riuscito a superare i suoi limiti. Entrambi avevano dato il massimo, e come loro tutti i suoi compagni.
Con un crepitio, il guscio si era infranto. Allo stesso modo si sarebbe infranto il guscio dell'uovo da cui,, alcuni mesi dopo, nacque suo figlio.

Di generazione in generazione, gli anni passarono. I draghi viola non erano più solo una leggenda, ma fu proprio il cucciolo che sbucò da quell'uovo a divenire la prima vera progenie dell'antica profezia.
Nessun drago viola prima di allora aveva avuto un figlio; considerando poi che la madre era tutt'altro che una dragonessa qualunque, il risultato non poté che essere incredibile.
Era una femmina. Visse un'infanzia felice e spensierata al tempio, i migliori valori le vennero impartiti e i guardiani furono i suoi maestri. Crebbe forte e temeraria, ma soprattutto lontana dal male in ogni sua forma.
Ogni dodici anni era l'Anno del drago. Nuove creature venivano alla luce, unendosi in prospere famiglie che avrebbero garantito la sopravvivenza della specie nei tempi futuri.
I nomi di Spyro, Cinerea, Sparx e Hunter rimasero per sempre impressi nella storia. Assieme al loro quello di Malefor, Irasu e Ignitus, come quello dei guardiani degli elementi loro amici.
Si erano succeduti i secoli, quando un uovo venne sospinto dal vento giù per un pendio erboso. Rimase miracolosamente intatto; fu raccolto da una famiglia di libellule, come già era accaduto molti anni prima, e il draghetto che ne uscì era un drago viola. Nacque lo stesso giorno in cui anche il loro vero figlio entrò a far parte del mondo.
I nomi che scelsero per il drago e la libellula appena nati non poterono che essere gli stessi dei due eroi del passato, in memoria di un’antica leggenda che non era mai realmente tramontata.
Curiosamente, ancora in forma di larva, il piccolo Sparx strisciava attorno all'uovo di Spyro a cui pareva essersi affezionato già prima di nascere.
L'uovo si schiuse fra le praterie di Collina pietrosa, e i due divennero figli della grande famiglia dei draghi artigiani. Erano così legati che fin dalla nascita impararono a condividere il piacere e la sofferenza l'uno dell'altro, in senso persino letterale.
Il cucciolo dalle squame viola fu un alleato prezioso per il Regno dei draghi, che durante gli anni di pace era mutato radicalmente. Si erano evolute le specie, alcune erano scomparse e altre erano entrate a far parte del ciclo della vita. Con esse la magia aveva assunto sempre nuove forme; i draghi non erano più le uniche creature ad esser in grado di dominarla, benché rimanessero la specie più potente.
Il giovanissimo Spyro, seppur inesperto, lottò contro lo stregone Gnasty che aveva trasformato tutti i draghi del regno in statue di cristallo. Attraversò decine di portali per raggiungere il luogo nel quale si nascondeva e lo sconfisse, per poi venir catapultato poco tempo dopo nelle terre di Avalar da una talpa geniale e un bel po' fuori di testa. Non era esattamente ciò che avrebbe voluto, in fondo cercava solo di raggiungere le Spiagge del drago per una vacanza.
Alcune talpe si erano dedicate allo studio della magia e della scienza, mentre altre erano rimaste legate alla tradizione e continuavano a costruire case e palazzi. Anche Avalar si era trasformata, la splendida valle era stata sostituita da grandi terre ancor più rigogliose, in cui sorse ben più di qualche villaggio.
Trascinato a forza in una nuova avventura, Spyro incontrò un ghepardo che aveva ereditato attraverso il tempo il nome del suo lontano antenato. Si chiamava Hunter. Egli non condivideva solo il nome con l'eroe di cui si narravano le lodi. Più di una volta gli fornì il suo aiuto, divenendo uno dei suoi migliori amici.
Conobbe così la fata Zoe, il fauno Elora e quel pazzo di un Professore che deviando la magia di un portale lo aveva proiettato ad Avalar perché li aiutasse a scacciare un pericoloso nemico. Combatté e vinse la battaglia contro Ripto, un dinosauro megalomane armato di scettro che non aveva altro da fare che farsi prendere dalla brama di conquista.
Tornato a casa si concesse un meritato riposo. La ricorrenza dell'Anno del drago non era mai stata abbandonata; nonostante nell’ultimo periodo la pace avesse spinto all'ozio, la schiusa delle uova rimaneva un evento fondamentale per l'intera specie.
Niente più profezie, niente più draghi viola che avrebbero portato alla creazione o alla distruzione. Alcuni di loro nacquero addirittura senza abilità particolari che li distinguessero, probabilmente a causa dell'eccissiva pigrizia che aveva dilagato nel regno. Senza dubbio fu proprio l'accidia a far sì che Gnasty li cogliesse di sorpresa, ma quando la pace impera sovrana è facile lasciarsi andare all'indolenza.
Quell'anno le uova vennero rubate. Spyro, l'unico drago che sembrava non esser stato colto da quel torpore, assieme a Sparx partì per recuperarle attraverso i Regni dimenticati. Per loro non fu difficile, con l'aiuto di nuovi alleati, sconfiggere la perfida Maga che aveva fatto rapire le uova e tornare a casa vittoriosi.

Il nome di Spyro resterà sempre impresso negli annali. Ora più che mai la sua fiamma si è ravvivata, e continuerà ad ardere per il resto dell'eternità.

_________
... ed è finita. Non ci credo.

Spero davvero che il finale non vi abbia stravolto gli animi, perché era quello che avevo in mente fin dall'inizio. Mi riferisco all'unione delle due trilogie, le vicende di Katlas invece si sono costruite pian piano di volta in volta. Ho ignorato categoricamente quell'aborto di Skylander e gli altri giochi per Gameboy, anche se canonici (e carini... a me piacciono xD). Ho evitato di inserire trame e sottotrame perché non serviva.
Vediamo però di dare qualche spiegazione extra a quelle che il capitolo fornisce, dato che bisogna davvero essere nerd flippati di The legend per aver capito tutto senza inghippi:

Il concept artist Jared Pullen, durante un intervista, spiega che gli elementi da cui originano i soffi dei draghi siano stati originati da un'entità di luce che allo stesso tempo diede vita al fuoco, al ghiaccio, alla terra, all'elettricità, al vento e... emh... all'acqua(?). Si esatto. Siccome a me certe cose piace farle in maniera sensata, e l'elemento "paura" lo trovo illogico quanto distinguere l'acqua dal ghiaccio in The legend, ho riamalgamato il tutto nel mito ad inizio del capitolo scorso.
Il fatto che i guardiani degli elementi siano quattro, che Spyro possa usare quei quattro elementi e che Cinerea non condivida con lui nessuna abilità, mi fa pensare a due cose:
1-esistono anche draghi del vento, dell'ombra, del veleno e del suono (paura), e infatti ho accennato che la madre di Maledet fosse una dragonessa del vento;
2-gli elementi primari, che bastano a Cinerea per riportare Malefor fuori dalla convessità, sono quelli che in origine venivano considerati "buoni" o per meglio dire "puri".

Si dice in giro che implicitamente l'elemento di Cinerea sia il vento, ma chi ce lo può confermare? Io preferisco immaginarla più fredda e sicura di sé, una splendida dragonessa di ghiaccio che in origine doveva possedere un manto di squame bianche e azzurre e soprattutto pucciose. :D
Malefor le ha iniettato i poteri che appartengono al lato oscuro *parte la marcia imperiale* a cui, a causa di mancanza d'equilibrio, l'entità di luce aveva aggiunto il vento. Ora in realtà non si sa Malefor quali poteri abbia e quali no, per dire il veleno e l'ombra non sembra li sappia usare, ma chiedetelo agli sviluppatori cosa si fossero fumati ^_^ in teoria questo avvalora ancor di più il ruolo di Katlas come "primo utilizzatore di tutti e 8 gli elementi", ma prendetela con le pinse perché, secondo me, Malefor gli elementi sapeva usarli tutti. Solo che non ci vengono mostrati.
C'è da dire anche che sui poteri così detti "etere" o "convessità" si possa fantasticare in eterno. Vi sfido a trovare una spiegazione universale che riunisca la furia dell'Alba del drago, il tipo di potere che usa Malefor e quello che ottiene Spyro quando diventa Dark xD ho usato l'espediente del potere di luce e oscurità (o meglio, quello puro di Spyro e quello corrotto di Malefor) perché si ricollegasse sempre all'entità di luce, ma credo possiate interpretarli come più vi aggrada.
Per lo spazio e il tempo... nada, mi sono semplicemente divertito ad esagerare :)

Siccome uno di voi pigroni lettori che non ha l'account su EFP mi ha chiesto di elencargli tutte le abilità di Katlas, tanto per avere un quadro generale, lo faccio qui:
-FUOCO
-GHIACCIO
-TERRA
-FULMINE
-VENTO
-VELENO
-SUONO
-OMBRA
(tutti ad un livello superiore della furia che Spyro usava in The eternal night)
-CONTROLLO DEL TEMPO: altera il tempo agendo però su se stesso, riparando i danni subiti; presumibilmente possiede anche il classico "Tempo drago" di Spyro, anche se non l'ho mostrato (e poi critico gli sviluppatori U.U).
-CONTROLLO DELLO SPAZIO: si teletrasporta praticamente dove vuole e può generare portali per viaggiare da un luogo all'altro che già conosce; oltre a ciò può anche creare delle distorzioni spaziali che sbalzano via/teletrasportano istantaneamente un avversario, per mandare a vuoto attacchi o deviarne la traiettoria.
-ENERGIA SUPREMA: la intendo come la forma ultima d'energia che può nascere da un drago viola, il soffio di furia violacea condensato alla massima potenza; può utilizzarla in varie forme per generare attacchi diversi e devastanti (come quelli che ha usato contro Spyro la prima volta).
Alias... si, è un pochino troppo sgravo xD ma se no che gusto c'era!

Detto ciò lascio alcuni punti aperti, come "Che fine a fatto Maledet?" o "L'Aedo può viaggiare indietro nel tempo?"
Spero mi perdoniate questi volontarisssssimi buchetti qua e là, ma sapete com'è... voglio rispecchiare lo spirito originale della saga... meno cose si capiscono e meglio è! xD No sul serio The legend è il disagio, rimettere tutto insieme è impossibile :)
E si, se qualcuno se lo fosse chiesto preferisco ovviamente la trilogia originale. Però si presta poco a delle storie come questa, e poi non c'è Cinerea!

Per quanto riguarda invece la prima trilogia, so che nei fandom americani la gente si scanna quando viene detto che le due saghe sono collegate. Non ci provo neanche a giustificare il miscuglio che ho voluto tirar fuori, semplicemente l'idea mi piaceva e l'ho fatto. Solo due appunti:
-La coincidenza che un ghepardo di nome Hunter incontri un drago di nome Spyro, dopo tutti quegli anni, potrebbe anche sembrare forzata. Secondo me però non lo è. Quando un nome è di buon auspicio, magari all'interno della stessa famiglia/tribù/villaggio/boh, è piuttosto probabile un nome leggendario venga tramandato così a lungo. Oppure boh, magari è un soprannome dovuto all'arco;
-Quella del legame fisico con Sparx mi sembrava puccia come cosa, so che non ha molto senso ma, come per tutto il resto, mi andava semplicemente di inserirla.
PS: la cosa di Sparx larvetta che striscia attorno all'uovo viene da una vecchia intervista sull'eventuale passato di Spyro. Tutte Chicche a caso qua e là che ho scoperto scrivendo la storia!

A questo punto non mi resta che ringraziare chi di dovere:

-Ladykappa95, di cui vi consiglio di leggere l'ultima fan fiction che ha scritto se siete fan di Undertale:
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3816929&i=1
Ovviamente grazie per avermi fatto notare alcuni errori e soprattutto per aver recensito un casino di capitoli! È sempre bello ricevere pareri da chi ha apprezzato sia i primi Spiro che The legend.

-Chris Vineyard, di cui vi lascio il profilo:
https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=664514
Moooooolte grazie per le recensioni accurate e dettagliate con tanto di citazioni alle varie frasi sparse per i capitoli, copiate rigorosamente malissimo (?) almeno fino al capitolo 8 (?).

-Yukine, che è una brutta persona e non ha un account su EFP, di cui vi consiglio di leggere questo conviintissimo manga:
https://www.facebook.com/Chronicles-of-Zerkel-570601193066318/
Grazie mille per i vari commenti in privato e per tutto il turbo-supporto che hai dato alla storia. Fra l'altro è parlando con te che mi è venuto in mente di accennare a Un destino oscuro e devo dire che la cosa mi soddisfa alquanto.

-Master of Void: nemmeno lui ha un account, quindi... eeemmhhmhmm... vi linko il suo delirante personaggio:
https://kengard.forumfree.it/?t=73399005
I tuoi vocali sclerati in cui shippi Irasu con Hunter sono i migliori! Grazie grazie per le sclerate che ti fai nei vocali dopo aver letto un capitolo.

-Rey: lui non ha proprio nulla, quindi non linko proprio nulla U.U non mi scorderò mai il primo allegro e profondissimo parere che mi ha dato riguardo la fan fiction: "Sicuramente muoiono Irasu Cinerea e tutti i guardiani. Però bello" (?????) Così, dal nulla.
Oook, grazie anche a te amico mio xD

Siccome non so se scriverò ancora su questo fandom, voglio approfittarne per ringraziare anche Dragoargento, un'autrice di EFP che diversi anni fà scriveva proprio storie su Spyro. Ammetto che è dopo aver letto i suoi capolavori che mi è venuta voglia di cimentarmi con la saga di The legend, purtroppo le sue migliori storie sono ad oggi incompiute.

Boia, sono più lunghe le note del capitolo stesso! Sarà il caso di chiudere?
Chiaramente ringrazio anche tutti i lettori silenziosi, chi ha anche solo aperto per caso la storia e ha detto "Macheèstammerd..." e tutti i fan di Spyro.
Prepariamoci che sta per arrivare un nuovo gioco! Sarà la volta buona che potrò chiamare Spyro4 un gioco che non mi riporti alla mente il disastrato abominio dell'era PS2? Bah, spero di si.

At the next cari dragonsoli,
-Aesingr (Aes per amici e nemici)


 
  
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