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Autore: Rogigi07    28/08/2019    2 recensioni
Edward Cullen, il ragazzo più gettonato della Forks High School. Isabella Swan, semplice studentessa di 18 anni. Qual'è la loro storia? Isabella non sopporta Edward, Edward non sopporta Isabella e questo porterà entrambi ad una lunga ed astenuante guerra per tutto il corso dell'anno scolastico. Ma cosa succederebbe se Isabella ad un certo punto cedesse al fascino del Cullen? E se Edward si accorgesse che Isabella non è soltanto una semplice studentessa di 18 anni? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 13 - Strane sensazioni.

Apro gli occhi lentamente e un raggio di sole colpisce violento il mio volto, il cuscino dove dormo mi sembra insolitamente duro, cerco di muovermi ma qualcosa sembra impedirmelo.
Sollevo lo sguardo e quello che vedo mi paralizza, faccio un respiro profondo e mi rendo conto che non è un cuscino quello che ho sotto, ma il petto di Edward.
La sua testa è appoggiata alla mia, tiene un braccio intorno alle mie spalle ed uno intorno alla vita, le nostre gambe sono inspiegabilmente intrecciate sul pouf, coperte dal plaid. Cerco di fare mente locale e il ricordo della serata passata con Edward, a parlare della nostra vita sul divano, mi si para davanti agli occhi. Probabilmente ci siamo addormentati sul divano senza accorgercene, d'istinto sorrido. Non so come mai, ma dentro di me sento una sensazione di pace che prima d'ora non avevo mai provato, men che meno in presenza di Cullen. Sto per alzarmi dal divano quando un rumore dal piano di sopra mi fa tornare nella posizione in cui mi trovavo. D'istinto chiudo gli occhi per far credere a chiunque sia che stia dormendo, nel frattempo sento dei passi farsi sempre più vicini.
- Tsk, ma guardali! Dormono come bambini stretti, stretti - Alice, dannato folletto, esordisce ridendo con il suo tono malefico, ma me la paga prima o poi la nana, oh si che me la paga. Non appena sento Alice allontanarsi, cerco dinuovo di alzarmi dal divano, non credo potrei sopportare lo sguardo di Edward appena si renderà conto che abbiamo effettivamente dormito insieme, ammucchiati sul divano. Molto silenziosamente poggio il plaid sul suo corpo e mi dirigo in cucina dove la nana malefica sta preparando il caffè.
- Buongiorno - dico palesandomi
- Ma buongiorno Bellina, come va? Dormito bene? - mi chiede maliziosa.
- Alice non so a quale gioco tu stia giocando, ma sappi che non è divertente - le dico guardandola storto
- Io giocando? Guarda che ti sbagli, io non sto affatto giocando! E comunque ti ho vista avvinghiata a mio fratello, in fondo siete carini - dice scoppiando a ridere facendomi innervosire ulteriormente. Mi pento ogni giorno di più di aver raccontato la verità a questa pazza e io che pensavo fosse mia amica, invece è la prima a darmi filo da torcere. Sto per controbattere ma il resto della combriccola fa il suo ingresso in cucina. 
- Buongiorno Ali, buongiorno Bella - Rose ci saluta con un sorriso a trentadue denti, osservo bene anche Emmett e Jasper e noto che sono tutti euforici e stranamente di buon umore, non voglio assolutamente immaginare il motivo dei loro volti rilassati e felici. 
- Buongiorno Rose, buongiorno anche a voi due - rispondo ricambiando il sorriso e usando un tono velatamente acido
- Uhhh, come siamo nervosi, passato una nottataccia Bellina? - mi chiede Emm in tono scherzoso
- Oh no al contrario, la nostra Bella ha passato proprio una bella nottata - esordisce Alice beccandosi un'occhiataccia da parte mia, sto per risponderle a tono ma l'ingresso di Edward in cucina mi fa morire le parole in gola. Che tu sia dannata Alice!
- Buongiorno - dice Edward sbadigliando e accomodandosi accanto a me, non so perchè mi sento stranamente a disagio ed Alice sembra essersene accorta infatti non fa altro che lanciarmi occhiate maliziose
- Bene, bene! Adesso che siamo tutti possiamo parlare di quello che faremo oggi! - dice il folletto nano tutta euforica, io un'idea ce l'avrei cara Alice sul cosa farti fare! Sospiro pesantemente, osservo Edward di sottecchi mentre beve il suo cappuccino, d'istinto l'occhio mi cade sulle labbra, più precisamente su una goccia di latte che gli cola sul mento. Scuoto la testa come a riprendermi dallo stato di trance in cui sono caduta, ma che diamine mi prende?
- Tutto bene Bella? - mi chiede Rose osservandomi in modo strano
- Eh? Oh sisi, ero sovrappensiero - le rispondo vaga
- Allora! Udite, udite oggi si va a sciare! - Urla euforica Alice, bene oggi scieremo! No come, aspetta un attimo, come scieremo? Io non so assolutamente sciare!
- Ehm, non credo sia il caso che io venga con voi - dico in imbarazzo attirando l'attenzione di tutti
- Ma come e perchè? - chiede Rose dispiaciuta
- Non so sciare, creerei solo problemi, ma non vi preoccupate voi andate tranquilli io vi aspetto quì, magari mi leggo un libro o non lo so... -
- E che problema c'è, c'è Edward che ti insegna no? A meno che voi non abbiate voglia di restare quì in casa da soli a fare altro - dice Alice sempre usando il solito tono malizioso, ho sempre più voglia di ucciderla! D'istinto volgo lo sguardo in direzione di Edward
- Per me non c'è nessun problema, ti posso tranquillamente insegnare - Forse Edward dimentica che sono la persona più scordinata del mondo, ma d'altronde ormai ho capito che Alice si è messa in testa di mettermi in croce.
- D'accordo - esclamo non troppo convinta.
Dopo esserci preparati tutti, ci dirigiamo sulla montagna Alice, Rose, Jasper ed Emmett con la jeep ed io ed Edward con la sua volvo, naturalmente non è necessario che io dica di chi sia stata la fantastica idea. Non sono ancora convinta che sia la cosa giusta salire su quei cosi e buttarmi da una montagna, ma non volevo assolutamente darla vinta ad Alice. Prometto che quando tutta questa storia sarà finita me la paghera molto cara.
Una volta arrivati ed esserci muniti di tutta l'attrezzatura ci accingiam a raggiungere le piste, gli altri sembrano essere a loro agio, Edward mi è vicino cercando di spiegarmi in tutti i modi come infilare questi aggeggi ai piedi ma purtroppo, senza risultato.
- Bella dai non è così difficile come sembra - ah no?
- Edward sto facendo tutto quello che hai detto ma non entrano cos'altro devo fare? - sbuffo. Dopo un altro paio di tentativi finalmente riusciamo ad infilare gli sci ed Edward prontamente comincia a spiegarmi come partire, muovermi e soprattutto frenare, inutile dire che per quello che mi riguarda sta parlando arabo.
- Allora Bella hai capito? Adesso parto io e ti faccio vedere, dopodichè parti tu ed io ti aspetto giù - annuisco non molto convinta e lo vedo partire alla volta della discesa. Edward si muove con disinvoltura, non stacca mai lo sguardo dal fondo rimanendo concentratissimo e con altrettanta classe si ferma, sgommando leggermente. Quando si volta capisco che è arrivato il mio turno di scendere, ma le gambe sembrano non volermi ascoltare, sono come paralizzate. Edward se ne accorge e mi sorride in modo dolce cercando di infondermi coraggio, d'istinto sospiro pesantemente e poi seguendo le sue istruzioni comincio la mia discesa. A metà della discesa comincia a salirmi una sensazione di panico addosso, non ricordo come si frena, vedo Edward sempre più vicino e con la faccia preoccupata
- Bella frena! - mi urla sbarrando gli occhi, ma non fa in tempo a dirmelo che gli piombo addosso come un uragano, cadendo entrambi come due pere cotte sulla neve.
- Scusami Edward non ricordavo come si frena, mi dispiace ti ho fatto male!? - Gli dico sollevandomi leggermente da sopra a lui, i nostri visi sono a pochi centimetri l'uno dall'altro, posso perfino sentire il suo fiato caldo e i nostri occhi sono incatenati, ad un tratto sembra quasi che intorno a noi non ci sia più nulla. Vedo Edward avvicinarsi lentamente e d'istinto chiudo gli occhi, poi mi rendo conto di quello che sto facendo e immediatamente mi tiro su spezzando l'incantesimo. Imbarazzata cerco di togliermi la neve da dosso senza mai guardare Edward in faccia, ma che mi è passato per la mente? Se non mi fossi ridestata probabilmente Edward mi avrebbe baciata e non posso assolutamente permetterlo.
- Ehm, tutto ok Bella non ti preoccupare, l'importante è che non ti sei fatta male tu - mi dice grattandosi la nuca anche lui piuttosto imbarazzato.
Dopo la mia eclatante performance decidiamo che non è il caso di continuare a sciare e ci dirigiamo al bar in attesa che gli altri ultimino le loro discese.
- L'avevo detto io che non era assolutamente il caso di farmi sciare, Dio mio che figura! - penso tra me e me ma quando voltandomi vedo lo sguardo divertito di Edward capisco che ho pensato ad alta voce - L'ho detto ad alta voce vero? - Chiedo sperando che dica di no ma lui sbotta a ridere e fa cenno di si con la testa. Perfetto, adesso potrei anche sotterrarmi sotto terra!
- Dai Bella su, alla fine non è successo nulla, almeno puoi dire di averci provato! Ma comunque si, la prossima volta che non te la sentirai di fare qualcosa mi ricorderò di darti ascolto - mi dice in tono dolce, mi viene la pelle d'oca e non so se per il freddo o per il tono di voce utilizzato da Edward, d'istinto scuoto la testa, ho bisogno di una doccia!
- Edward, ti dispiace se torno alla baita? Ho bisogno di farmi un bagno rilassante, non sopporto più questi vestiti bagnati addosso - Edward senza rispondere annuisce e fa per alzarsi dal tavolo, dal canto mio rimango stralunata a guardarlo senza capire nulla
- Che c'è? - mi chiede notando la mia espressione
- Dove vai? - domando curiosa
- Ti accompagno alla baita, siamo venuti con la macchina non ricordi? - mi risponde con ovvietà. Bene, io cerco un modo per svignarmela e invece lui mi viene dietro. Dopo aver avvisato gli altri del nostro ritorno, ci avviciniamo alla volvo per poter tornare alla baita. Il viaggio in macchina, seppur breve è stranamente silenzioso. Oddio non che io ed Edward parlassimo chissà quanto, ma neanche così poco. Lui sembra accorgersene e ogni tanto mi lancia qualche occhiata strana, come se volesse dire qualcosa ma s'interrompe ed io spero che non voglia parlare di quello che è successo sulla pista...
- Ieri sera... - esordisce lasciando a metà il discorso, d'istinto mi volto a guardarlo, mi sudano le mani ed inizio ad avere improvvisamente caldo
- ci siamo addormentati sul divano - dice con tono calmo
- Ehm, sì... Stavamo parlando e ci siamo addormentati - dico con ovvietà, che fantasia Bella!
- Quando mi sono svegliato però non c'eri ed in cucina ti ho vista un po' stranita, per caso ti ha infastidito l'aver dormito insieme a me? - mi domanda mantenendo un tono calmo
- Cosa? No, no! Non ero stranita per quello assolutamente! - cerco subito di chiarire la situazione senza andare nel panico, ma come glielo spiego che ero stranita per le battutine stupide di sua sorella?
- Bene, perchè ieri sera ce la siamo cavata dormendo sul divano, ma sai che stanotte saremo costretti a dormire nella nostra stanza... - Oh, ha ragione non ci avevo pensato. Dal canto mio mi limito ad annuire e non appena arrivati alla baita sgattaiolo immediatamente fuori dall'auto, non sto reggendo più la tensione, ho assolutamente bisogno di un bel bagno per rilassarmi. Mi volto cercando con lo sguardo Edward che nel frattempo ha aperto la porta della baita
- Vado a farmi un bagno... - dico semplicemente, lui annuisce e si sdraia sul divano chiudendo gli occhi, la sola vista di Edward in quel modo mi fa provare una strana voglia di montargli in braccio e riempirlo di baci fino a non avere più fiato in corpo, oddio ma che vado a pensare! Sospiro pesantemente e scappo letteralmente al bagno sperando di annegare i pensieri e le strane sensazioni che ho provato oggi nell'acqua calda.
  
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