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Autore: LadyVaderFrancy    28/08/2019    2 recensioni
Un alro piccolo esperimento per i miei nuovi propositi. Oh non c'è bisogno che vi dico chi sono i protagonisti dopo tutto questo tempo, vero? Va bene lo ripeto... i soliti, Severus ed Harry.
Una FF divertente e piuttosto insolita. Se volete sapere di cosa parla... date una sbirciatina dentro. Vi do solo un paio di indizi... pozioni, libri e sentimenti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 5  Agiocare con il fioco prima o poi... ci si scotta (parte 1)

 

 

Una  volta raggiunto il suo alloggio, nella privacy di quelle mura familiari Severus si tolse il suo mantello, si versò un bicchiere divino elfico, prese un enorme tomo dalle proporzioni esagerate e poi si accomodò nella sua poltrona preferita, quella verde con i braccioli usurati, proprio di fronte al camino.

Si massaggiò le tempie con vigore, era ancora profondamente contrariato, sia per il comportamento irresponsabile di Potter, che per quello accondiscendente e lassista del preside. 

Cercò di scacciare quei pensieri irritanti, per concentrarsi unicamente sul suo compito e cioè risolvere i disastri che solo Harry-James-testa-di-legno-Potter, era in grado di creare a suo discapito per giunta!

Mentre sfogliava le pagine consunte ed ingiallite, in cerca di una soluzione al rompicapo della pozione d'amore, si chiese perché Silente lo avesse reso partecipe della conversazione intercorsa con il marmocchio. Lui non aveva alcun bisogno di ascoltare le sue assurde giustificazioni, sapeva che era l'unico e il solo colpevole di ciò che era accaduto nel corridoio. Strinse i bordi del tomo con forza ricordando l'espressione di Potter. Aveva mentito in merito alla questione della pozione, ne era sicuro. Il senso di colpa era stampato a chiare lettere sul quell'insopportabile volto sfacciato,perfino un idiota se ne sarebbe accorto! Eppure nonostante l'evidenza, Silente aveva lasciato correre ancora una volta,giustificando il comportamento scorretto del suo prezioso Golden Boy.

Non sprecherò il mio prezioso tempo, per assecondare i tuoi capricci da adolescente viziato e arrogante! Non questa volta... Questa volta le cose andranno diversamente, Potter! Ti costringerò ad ammettere tutte le tue colpe e posso assicurarti che verrai punito per le tue malefatte! 
Preparati Potter, perchè scoprirò come hai infinocchiato Lumacorno e lo farò quando meno te lo aspetti, avrai convinto Silente che sei il suo perfetto Golden Boy, ma io so di cosa sei capace!

Sì, avrebbe smascherato il moccioso e avrebbe goduto nel vedere la faccia delusa del preside, una volta che gli avrebbe sbattuto davanti agli occhi la prove inconfutabile che il moretto era un moccioso: arrogante, viziato e bugiardo, proprio come suo padre.

Chiuse il tomo, poi afferrò il bicchiere e mentre si gustava un'altro sorso di quel dolce liquido scarlatto, ghignò soddisfatto, sì stavolta il marmocchio avrebbe imparato la lezione nel modo più duro...e cioè,che a giocare con il fuoco prima o poi ci si scotta!

 

***

Aveva il fiatone. Dopo essere uscito dall'ufficio di Silente era corso direttamente alla torre.

Una volta salito al suo dormitorio, prese la bacchetta, sciolse gli incanti che proteggevano il suo baule, lo aprì ed evocò il libro del principe Mezzosangue.

Non appena lo afferrò lo strinse a se, con fare quasi protettivo e si sentì stranamente confortato, come se avesse abbracciato qualcuno di reale.

Gli era dispiaciuto mentire al preside, ma non avrebbe rinunciato all'unica cosa che era appartenuta al suo "amico speciale".
Harry era certo che se avesse detto la verità sulla pozione e sul libro, Piton avrebbe preteso di vederlo e poi glielo avrebbe confiscato solo il gusto di fargli un dispetto. E non solo, lo avrebbe accusato di aver barato in pozioni, cosa che aveva insinuato più di una volta quando erano da soli, lo avrebbe deriso, sbeffeggiato e infine punito.

Avrebbe potuto sopportare le fastidiose calunnie di Piton, le sue crudeli angherie, perfino l'ennesima immeritata punizione, tanto erano tutte cose che aveva già affrontato nel corso degli anni, ma non gli avrebbe permesso di portagli via il suo adorati libro!

Harry non si sentiva in colpa per aver seguito le indicazioni del Principe invece di quelle dell'autore, e non lo considerava di certo"barare". Per quanto ne sapeva le annotazioni potevano essere uno scherzo o semplicemente sbagliate, quindi dal suo punto di vista, non era poi così diverso dal fare delle ricerche in biblioteca e poi sperimentarle per conto proprio.

Se tutto questo fosse successo all'inizio dell'anno, il pensiero di separarsi da quel tomo sgangherato sarebbe stato solo una questione scolastica, ma da quando aveva scoperto i pensieri più profondi del ragazzo era diventata una cosa molto personale.


Con quel pensieri in mente, sfogliò le pagine consunte e tra le varie pergamene che erano scivolate fuori dalla copertina, trovò un piccolo foglietto stropicciato. Da un lato c'erano dei vecchi appunti di aritmanzia, ma dall'altro c'erano alcuni dei suoi pensieri.

 

...non posso andare avanti così! 
Oggi è stata l'ultima volta, che ho permesso a quegli idioti la fuori, di umiliarmi!

Sono stanco di sentire gli altri studenti che mormorano alle mie spalle,come se fossi io l'unico ad essere sbagliato!

Come se loro, fossero tutti perfetti! Beh non lo sono, sono solo degli ipocriti, tutti quanti!

Possono tenersi le loro stupide famiglie perfette, i loro soldi, le loro finte amicizie!

Lamia dedizione per lo studio, non è un crimine! Cosa c'è di male nel voler ottenere la conoscenza, nel voler sperimentare cose nuove,nel volersi mettere alla prova!

Un giorno non lontano gliela farò pagare... e allora si ricrederanno.

Non vedo l'ora di andarmene da questo posto, a volte mi sento soffocare.....

 

Harry rimase impietrito leggendo quelle poche frasi, perché anche lui si sentiva solo e si sentiva soffocare a volte, anche se le loro motivazioni probabilmente erano diverse. Certo doveva ammettere che dallo sfogo che aveva appena letto, nemmeno il principe se la cavava splendidamente. Un'altra cosa che avevano in comune.

Beh lui aveva Ron ed Hermione al suo fianco, ma anche se erano degli ottimi amici non avrebbero mai compreso i suoi sentimenti fino infondo. E come potevano? Avevano un passato felice, delle famiglie amorevoli a supportarli e tutta una vita davanti. Lui a differenza loro, non aveva una famiglia su cui contare, l'unico su cui avrebbe potuto fare realmente affidamento era...Sirius, ma lui non c'era più, perchè era morto a causa sua.
E come se tutto questo non fosse stato già abbastanza orribile, aveva anche una sentenza di morte appesa sulla testa, a causa di un pazzo esaltato che lo aveva designato come rivale, quando non era ancora nemmeno nato!

Sospirò,decise di scacciare quei pensieri infausti e di concentrarsi su quella mezza pergamena che aveva appena letto. Subito una moltitudine di nuove domande, di ipotesi, si face strada nella sua mente dopo che aver letto lo sfogo del suo misterioso principe.

***

 

Ora mai mancava solo una settimana alla tanto sospirata Festa di San Valentino. Tutta la scuola era in fermento. L'allegria e l'amore si potevano respirare un pò ovunque all'interno delle antiche mura del Castello di Hogwarts. Beh, fatta eccezione per una stanza nelle viscere del castello, situata nei sotterranei in uno dei corridoi più isolati. E cioè negli appartamenti di Severus Piton.

Tra tutte le feste insulse ed idiote, questa è la peggiore! Istituire addirittura un ballo a cui sarò costretto a partecipare, insieme a quella massa di teste di legno che non faranno altro che rendersi ridicoli balbettando frasi stucchevoli, ingurgitando una quantità di dolciumi esagerata. Silente questa volta ha davvero esagerato!

Quei pensieri lo avevano messo di cattivo umore, aveva bisogno di rilassarsi, così si mise a distillare un filtro contro le pozioni d'amore che uno per il mal di stomaco.

Una volta terminata la fase di imbottigliamento, decise di dedicarsi a qualcosa di più impegnativo, l'antidoto di Potter.

Più osservava la pergamena con la lista degli ingredienti che il marmocchio aveva utilizzato per distillare la sua pozione, più si convinceva che quella fosse la sua ricetta, con l'aggiunta del tutto casuale delle piume e del caffè.

Doveva averne l'assoluta certezza prima di preparare l'antidoto corretto,non poteva basarsi solo sulle sue supposizioni, perchè se si fosse sbagliato rischiava di avvelenare Potter, non che gli fosse realmente dispiaciuto, ma di sicuro Silente e Minerva avrebbero avuto qualcosa da ridire in merito.

Stanco di essere il solo a dedicare tempo ed energie per risolvere i problemi del suo studente più odiato, decise di porre fine ai suoi dubbi e alle menzogne di Potter una volta per tutte, mettendo in atto i suoi propositi.

Con una sferzata della sua bacchetta evocò l'orario delle lezioni del fastidioso Golden boy, che gli era stato gentilmente fornito da Minerva, per evitare ulteriori spiacevoli incontri tra loro due.

Un luccichio soddisfatto apparve negli occhi color ossidiana del mago vestito di nero, quando si rese conto che non avrebbe dovuto aspettare molto.

***

Harry sospirò atterrito, mentre stringeva tra le dita quel piccolo pezzo di pergamena.

Ron si avvicinò alla spalla sinistra del suo migliore amico, per sbirciare cosa lo avesse reso di colpo così arrabbiato "Amico, che cos'è?"

"Guardatu stesso!" sbottò. "Non riesco a crederci! Riesce a trovare una scusa per mettermi in punizione, anche se quello che succede non è colpa mia!"

"Beh che ti aspettavi, voglio dire è Piton!" rispose il rosso come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Quel bastardo mi ha dato un'intera settimana di punizione con Gazza!"

Il rosso fece una smorfia, pensando che Harry non si sarebbe affatto divertito le sere avvenire. Gazza era un orribile magonò rancoroso e sadico che godeva nel tormentare i malcapitati che finivano nelle sue grinfie.

Anche se doveva ammettere che era sempre meglio aveva a che fare con lui,piuttosto che con Piton, che a differenza del custode, aveva pieni poteri decisionali sugli studenti se non c'erano Silente o la McGranitt a limitare i danni.

***

Le ginocchia e la schiena gli dolevano come l'inferno. Erano passate quasi tre ore, da quando aveva iniziato a strofinare il pavimento della sala grande.Adagiò la spazzola nel secchio, mentre si stiracchiava in cerca di un po' di sollievo si rese conto guardandosi attorno, che aveva pulito poco più della metà della stanza.

"Rimettiti al lavoro Potter o resteremo quì tutta la notte!"Lo riprese Gazza.

Bastardo...guardalo come gode!

"Uh sembra molto arrabbiato, non è vero Miss Purr? Forse il principe di Grifondoro sperava di cavarsela più facilmente...peccato. Ho ricevuto ordini precisi dal professor Piton di non farti battere la fiacca!"

Al solo sentir nominare Piton, Harry scattò il piedi. Perchè quel dannato pipistrello doveva tormentarlo sempre e comunque!

Il vecchio custode accarezzò il suo gatto sulla testa e poi con aria beffarda disse "Torna al lavoro Potter, o dovrò riferire a Piton che ti sei rifiutato di eseguire le sue istruzioni e lui aggiungerà altri giorni alla tua punizione."

Il giovane Grifondoro si sentiva ribollire il sangue, voleva tirare la spazzola in testa all'uomo, ma sapeva che non aveva modo di cavarsela a parte quello di tornare al lavoro. Mentre stava per riprendere il gravoso e sgradito compito, vide uno dei prefetti di Serpeverde che si avvicinava al magonò per consegnargli una pergamena.

"Sei sicuro che sia del professor Piton?" domandò dubbioso l'uomo.

"Sì,me lo ha consegnato di persona"

"Bene...se è così allora" poi si voltò infastidito verso Harry e aggiunse"Puoi andare per stasera..ma ti aspetto domani dopo le 8!"

Il ragazzo d'oro non se lo fece ripetere due volte e in tutta fretta si allontanò per andare alla Torre. Mentre percorreva a grandi passi i corridoi quasi deserti del castello, si chiese perchè Gazza lo avesse lasciato andare così presto, mancava ancora un ora al coprifuoco.

 

Angolino dello scribacchino:

oh...oh sono sicura che molti di voi staranno pensando, chi non muore si rivede!

Ebbene sì rieccomi come l'Horcrux appena recuperato dalla caverna.

Finalmente la mia vita super-super-incasinata ha trovato un minimo di stabilità e quindi mi sento pronta a riprendere in mano le avventure di Sev ed Harry.

Ecco il nuovo capitolo!

Buona lettura e siate clementi che sono quasi due anni che non scrivo nulla. Un commentino mi farebbe tanto piacere anche se non me lo merito, vista la lunga attesa...ma voi siete buoni vero?

 

Un kiss a tutti e ricordatevi che la magia opera in modi misteriosi!

Ps Io ci provo, avrei bisogno di un/una Beta, se qualcuno fosse interessato mi puó contattare per favore? grazie. Besos

   
 
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