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Autore: emychan    29/07/2009    3 recensioni
Pairing:Rogan con qualche accenno a Magneto/Mistica! X-men 3 ci ha lasciati con una pace temporanea e una cura che ha privato molti personaggi dei loro poteri,ma cosa accade quando essa è solo temporanea?Come si vendicherà Magneto degli x-men?Mistica tornerà con lui?E Rogue come farà ad affrontare di nuovo la sua mutazione?Questo ed altro nella mia storia!
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Erick Lensherr/Magneto, Raven Darkholme/Mistica, Anna Raven/Rogue, Logan/Wolverine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringraziamenti: Grazie a Goku94, Thembra, Only-a-illusion e Cicciolgeiri per i loro commenti, sono felice che Mystica vi sia sembrata azzeccata. E' una delle mie preferite tra gli x-men!Continuate a sostenere la mia storia!!E naturalmente grazie anche a tutti coloro che la leggono in silenzio!


Note: Mi dispiace per la lunga attesa, ma dovevo studiare per gli esami. Per fortuna adesso ho finito e posso dedicarmi di più alle mie storie...Questo capitolo mi ha creato più problemi di quanto pensassi, all'inizio doveva essere dal pov di Bobby, ma poi Logan si è imposto...


Cap.3: Logan.


Era notte alla scuola per mutanti Xavier. Tutti gli studenti stavano già dormendo ed ogni cosa era avvolta dal silenzio.

Al terzo piano, in una stanza isolata da tutte le altre, Logan se ne stava seduto sul davanzale della finestra con un sigaro spento in bocca e una bottiglia mezza vuota di birra in mano.

Tempesta lo aveva convinto a rimanere lì in qualità di insegnante.

Ancora non capiva come si fosse lasciato convincere, forse era stato lo sguardo supplichevole della donna o la menzione delle tante perdite subite dal corpo insegnanti, ma qualcosa gli diceva che l'intervento di Rogue aveva avuto un peso decisivo nella sua scelta.

Così adesso era insegnante di educazione fisica, l'unica materia che aveva accettato.

Tempesta aveva provato a scaricargli letteratura inglese, inutile dire che le aveva riso in faccia.

Lui a insegnare Shakespeare e Wordsworth? Ridicolo.

Certo, la nuova preside non aveva preso bene il suo rifiuto così sfacciato e l'aveva punito in modo a dir poco crudele, nonostante si ostinasse a negarlo.

Dal giorno successivo tutti sapevano che Bobby Drake era stato nominato professore di letteratura inglese.

Strana coincidenza, no?

Adesso il moccioso si sentiva in diritto di dargli del tu e sbattergli in faccia la sua relazione con la ragazzina di continuo.

Crescendo era diventato ancora più insopportabile, cosa che aveva del miracoloso in sé.

Marie sembrava non considerarlo tale purtroppo... e nemmeno Tempesta.

Ogni volta che rispondeva a dovere a qualche provocazione di quel Bobby ( perché era sempre lui a cominciare) una delle due era sempre pronta a rimproverarlo, neanche fosse un bambino!

Lascialo stare Logan, non ti vergogni a prendertela con qualcuno che ha meno della metà dei tuoi anni?”

Logan, vuoi lasciar perdere il mio ragazzo? Se continui così penserò che sei geloso!”

Da quando aveva ottenuto la cura e perso i suoi poteri la ragazzina era a dir poco raggiante.

All'inizio del nuovo anno scolastico in molti avevano messo in dubbio la sua permanenza lì, non essendo più una mutante in effetti Marie aveva ben pochi motivi di rimanere all'istituto, ma Tempesta non voleva lasciarla andare e aveva offerto un posto da insegnante anche a lei.

Scelta più che azzeccata.

La sua classe di storia era una delle più amate dagli studenti, sembrava che insegnare fosse la sua vocazione, lo stesso Logan una volta era rimasto accanto alla porta ad ascoltare una sua lezione e ne era rimasto affascinato.

D'altronde, parlare tanto era uno dei maggiori passatempi dela ragazzina, lui lo sapeva bene.

Quello e stare con 'il suo fidanzato' sembrava.

Nel giro di sei mesi quei due sembravano aver recuperato anni di vita persi.

Non facevano che stare appiccicati, ormai erano lo zimbello degli studenti.

Non biasimava Rogue, la ragazzina ne aveva passate di tutti i colori, se c'era qualcuno che meritava un po' di serenità era proprio lei.

No, era quel Bobby che non poteva soffrire.

Lui e le sue mani lunghe, non capiva che la ragazzina era ancora troppo giovane?

Non capiva che correvano troppo?

Passi per gli abbracci, il tenersi per mano, lo stare seduti appiccicati su un divano enorme con quaranta gradi all'ombra, i baci ( che comunque potevano risparmiarsi ), ma non gli sembrava di esagerare?

E perché Marie non gli metteva un freno? A lui e ai suoi ormoni chiaramente impazziti.

Bobby era pur sempre un adolescente e gli adolescenti sono pericolosi.

Lui lo sapeva bene, fin troppo.

E se il moccioso si fosse spinto oltre?

Se avesse fatto pressioni di qualsiasi tipo a Marie e questa, ancora insicura di sé, avesse ceduto per paura di perderlo?

Non era una teoria così folle.

Marie aveva già vent'anni certo, ma sentimentalmente ne aveva molti di meno.

Aveva baciato un solo ragazzo prima di Bobby e lo aveva mandato in coma, non certo classificabile come esperienza. Era una bambina in quel senso...ed era compito suo proteggerla.

Il problema era che non poteva iniziare un discorso simile con Marie, l'avrebbe imbarazzata (per non parlare di se stesso) e a Bobby non voleva mettere idee strane in testa, poteva provarci solo per fargli un dispetto... il vile mostriciattolo.

Sorrise compiaciuto al nomignolo che si era inventato per il ragazzo, una delle sue migliori creazioni.

Anche Bobby mille tentacoli non era male, peccato non poterli usare ad alta voce.

Marie e Tempesta non avrebbero apprezzato purtroppo, non avevano il minimo senso dell'umorismo.

Un grido improvviso lo riscosse dai suoi pensieri.

Logan saltò su subito, la bottiglia gli scivolò dalla mano infrangendosi a terra e lasciando una chiazza più scura sul pavimento riempiendo la stanza dell'odore acre della birra versata.

Storse il naso per il fetore, coi suoi sensi più sviluppati era quasi insopportabile.

Ascoltò con attenzione i rumori della scuola, ma tutto restò immobile.

Nessuno sembrava essersi svegliato, nessun rumore di passi o voci... che si fosse immaginato tutto?

Dopo qualche minuto di tensione si rilassò, forse qualcuno aveva acceso una televisione, era già accaduto in passato che si fiondasse in camera di qualche studente con gli artigli sfoderati... Tempesta gli aveva fatto una ramanzina di ore su come ragionare prima di terrorizzare gli studenti... che esagerata.

Sospirando si passò le mani sul volto, forse era solo un po' stanco, era meglio dormire un paio d'ore. Sperando di non essere visitato dai soliti incubi.

Aveva appena fatto due passi verso il letto quando un altro grido, stavolta più forte e spaventato del primo, attraversò la scuola facendogli accapponare la pelle.

Conosceva quella voce.

Col sangue che gli rimbombava nelle orecchie, Logan corse fuori dalla stanza e giù per le scale che lo dividevano dagli altri insegnanti, per una volta maledicendosi per il suo bisogno assurdo di privacy.

Arrivato alla stanza giusta spalancò la porta con forza “Marie!” ma rimase bloccato sulla soglia.

Rogue era rannicchiata sul letto col volto rigato dalle lacrime.

Aveva i capelli arruffati e la maglia del pigiama sbottonata, quando lo vide si coprì tremante col lenzuolo.

Logan sentì una strana furia scorrergli nel sangue a quella vista.

“Logan...” squittì spaventata “io... Bobby...”

Nel sentire quel nome pensò con soddisfazione che finalmente avrebbe ucciso il ragazzo e Tempesta non avrebbe avuto nulla da rimproverargli questa volta, perché era chiaro cos'era successo lì, giusto?

A quel pensiero un' altra ondata di calore lo attraversò facendogli estrarre gli artigli.

L'avrebbe squartato...tanto per iniziare, poi chissà...sarebbe andato ad istinto....

“Dov'è lui?” sibilò con voce roca per la rabbia.

Rogue indicò tremante l'altro lato del letto “Io non volevo Logan, mi dispiace così tanto... “

L'avrebbe fatto a pezzi.

Con furia, Logan attraversò la stanza, girò intorno al letto e trovò la sua preda riversa a terra, chiaramente la ragazzina l'aveva messo fuori combattimento.

Ben ti sta piccolo verme... e questo è solo l'inizio, te lo garantisco.

“Marie... Logan, cosa è successo?”

Tempesta, Kitty e alcuni altri studenti comparvero sulla porta, chiaramente attratti dalle urla di poco prima.

Logan cercò le parole giuste per rispondere, doveva dire la verità a Tempesta, ma non voleva neanche che tutta la scuola sapesse gli affari della ragazzina, inaspettatamente fu Rogue stessa a rispondere.

“Noi stavamo...stavamo...” si interruppe per cercare di riprendere fiato “Ci stavamo baciando, non so com'è successo, all'improvviso mi sono sentita come se avessi di nuovo i miei poteri, come se stessi assorbendo B-Bobby, ma non riuscivo a fermarmi e Bobby si è messo a gridare, così l'ho lasciato ed è caduto a terra... mi dispiace! Io non volevo! Non pensavo potessero tornare! Credevo di essere guarita!” concluse scoppiando a piangere.

Tempesta annuì e corse subito accanto al ragazzo controllandone le condizioni fisiche, Kitty subito dietro di lei, pallida e spaventata.

Logan rimase dov'era, incapace di reagire.

Aveva preso un abbaglio, questo era chiaro.

Aveva reagito irrazionalmente, normale visto che si trattava della ragazzina.

Quando si trattava di lei chissà perché il cervello non gli funzionava più tanto bene, ma dannazione... chi poteva pensare che i suoi poteri tornassero così all'improvviso?

“Logan noi portiamo Bobby in infermeria, pensa tu al resto va bene?”

Tempesta gli fece un cenno verso Rogue, al quale annuì lievemente, ed uscì aiutata da uno degli studenti a portare via Bobby lasciando lui e Marie da soli.

“Logan... starà bene?” sussurrò lei con voce tremante.

“Sì, non preoccuparti...”

Almeno spero... pensò tra sé.

In realtà il ragazzo sembrava in pessime condizioni, ma ad essere sincero, adesso non sembrava certo la cosa più saggia da dire.

Marie era ancora sul letto, i singhiozzi disperati di poco prima avevano lasciato posto a un pianto silenzioso e, in qualche modo, più orribile del precedente.

Sospirando, Logan andò a sedersi al suo fianco e la avvolse completamente nel lenzuolo, stando attento a non toccarla la trascinò verso di sé e l'abbracciò.

“Coraggio...“ le disse “Andrà tutto bene.”

“Logan... perché succede sempre a me? Me lo merito?”

“No ragazzina, nessuno merita una cosa simile e tu meno di tutti... credimi.”

Credimi.


   
 
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