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Autore: Cry_Amleto_    13/10/2019    0 recensioni
Racconta di Drabble, Flash Fic e OS Stony per il #Writober indetto da Fanwriter.it
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1. Castagne
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2. Bacio
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3. Lenzuola
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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2 Ottobre
Prompt: Bacio
Universo: Post Avengers:Age of Ultron
Oneshot: 833 parole
 
Le mani callose e abbronzate si serrano intorno alle lenzuola. La flebo collegata alla mano destra pizzica nel movimento.
«È tutto quello che hai da dire? Davvero?! Io pensavo che noi…»
La voce dell’Uomo di Ferro è rotta. Deglutisce, cercando di ritrovare il controllo. Lo sguardo accusatorio però non lascia neanche per un attimo quello del Capitano, seduto accanto al letto ospedaliero, su una sedia di plastica troppo piccola per la sua mole.
« Tony... Perché non capisci? Siamo compagni di squadra prima di tutto. Continuare con questa… cosa sarebbe troppo rischioso. Non voglio saperti ferito in battaglia solo perché sei così testardo da non capire che devi mettere da parte i sentimenti.»
Le parole di Steve sono spigoli duri contro i quali il cuore di Iron Man sbatte e sanguina.
«Okay allora, la prossima volta lascerò che quel dannato missile ti colpisca! Lungi da me rovinare il tuo epitaffio!» Urla ora, Tony, livido in volto. I bip del macchinario al suo fianco aumentano la loro frequenza. Respira a fondo, cercando di calmarsi.
Lo sguardo di Steve cade sull’elettrocardiogramma e un’ombra attraversa i suoi occhi cerulei. Tony non può permettersi di crederlo preoccupato.
« Avresti dovuto farlo. Anche Clint stava avendo problemi e tu hai aiutato me che ero più lontano. Risultato? Ne siete usciti feriti in due quando i danni potevano limitarsi ad uno.»
Il genio serra la mascella, gli occhi ridotti a due spilli.
«Se non l’avessi preso non saresti semplicemente rimasto ferito, non lo capisci?!» Si pizzica il ponte del naso, la mano collegata alla flebo che rende impacciato il gesto. «Tu che avresti fatto al mio posto?»
Steve allunga istintivamente la mano, abbassando quella dell'altro per evitare che l’ago sia tirato via.
«Non cercare di cambiare discorso. Ti avevo chiaramente ordinato di rimanere al tuo posto» riprende il Capitano. «Questo tuo comportamento non è dannoso solo per te, ma anche per la squadra. La prossima volta che succederà qualcosa di simile, sarò costretto a escluderti dal team a tempo indeterminato. Dopo Ultron non puoi più permetterti passi falsi.»
L’Uomo di Ferro deglutisce piano, lo sguardo puntato sulla mano di Steve. Si ritrae dal suo tocco come se scottasse.
«Insieme, dicesti. Non è quindi questo che dovremmo fare, guardarci le spalle a vicenda?»
Impedisce a stento alla sua voce di tremare. È uno Stark. Gli Stark sono fatti di ferro, non possono crollare come burro per qualcosa come… una rottura? Abbandono? È questo quello che sta facendo Steve? Stringe le labbra in una linea sottile. Fa vagare lo sguardo ovunque tranne che nella sua direzione.
« Come posso guardarti le spalle se mi muori tra le braccia?»
Il sussurro del Capitano è a malapena percettibile. Un sussulto scuote le spalle di Tony che, con uno scatto, solleva il volto verso di lui. Senza pensarci, afferra la mano del biondo, ancora abbandonata tra le lenzuola. Il Capitano la stringe in risposta.
Lo sguardo di Steve trasuda un tormento tale da far del male fisico al genio.
« Non credi che sia anche il mio peggior incubo? Ogni volta che scendiamo in campo sono consapevole che potrebbe essere la mia ultima missione. Il nostro non è esattamente un lavoro da scrivania. Ma poi... poi penso che al mio fianco ci sei tu, che corri i miei stessi rischi, che potresti essere tu a non... non tornare. Che potresti morire sotto al mio sguardo. E l’ho visto, sai, mentre quel missile si avvicinava. Ti ho visto a terra e... non avrei potuto sopportarlo, capisci?»
Gli occhi dell’Uomo di Ferro sono lucidi mentre quelle parole spezzate si riversano dalle sue labbra.
«Capisco» risponde semplicemente Captain America. «Ma non può continuare così. Non possiamo continuare. Anche se non decidessimo di mettere un punto adesso, sarà lo SHIELD a farlo al nostro posto in maniera più drastica. La squadra ha bisogno di Iron Man, dopotutto.»
L’espressione del biondo è nuovamente impenetrabile. Tony non riesce a scorgere più nessuna fessura oltre cui riuscire a raggiungere l’uomo di cui si è innamorato. Annuisce piano in risposta. Si lascia andare sui cuscini, stanco. Non riesce a guardarlo.
«Quindi… di Tony Stark la squadra, tu non hai bisogno?»
Il silenzio del Capitano esprime più di quanto il genio riesca a sopportare.
Chiude gli occhi, non osa riaprirli.
Poi… poi c’è un tocco quasi impalpabile sull’angolo delle sue labbra. Un bacio. Tony Stark ne ha avuti molti di ultimi baci, sa riconoscerli. Nessuno però ha fatto tanto male come quello. Un gemito basso lascia le sue labbra mentre, con uno strusciare rumoroso, Steve si alza. Con gli occhi ancora chiusi, conta cinque passi prima di ritrovarsi solo. Il silenzio è rotto solo dai rumori costanti dei macchinari. L’angolo delle labbra brucia lì, dove riesce a sentire ancora quella soffice pressione. Si porta le mani in quel punto, come a ricercare il suo sapore. Ora che non c’è più nessuno, che non ci sarà mai più nessuno, può ingannarsi. Può fingere di non accorgersi del calore salato che gli bagna le guance.
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That's it. Buh, avevo voglia di angst. Beene, che ne dite? In realtà fa abbastanza schifo ed è alquanto sconclusionato but okay. Fatevi sentire, sì? Apprezzo tantissimo i pareri distruttivi uwu
   
 
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