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Autore: Infected Heart    07/11/2019    0 recensioni
2004-2019.
La storia di una band e il destino di un'amicizia tutto da scoprire.
Tayley.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro, Nuovo Personaggio, Quasi Tutti, Taylor York
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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N.d.A: Ciao a tutti! Vi avviso, questo è un capitolo lungo e intenso. Fatemi sapere se vi è piaciuto, perché mi ha fatto sudare mille camicie.
Buona lettura :)


Dicembre 2014.
365 giorni e un anno sulle montagne russe.
Tra gli innumerevoli eventi, ci sono stati la nascita di Bliss, figlioletta di Jeremy e Kathryn,  e l'incidente di uno dei turnisti. Hanno dovuto sostituirlo nei tour mondiali, e anche per le crociere Parahoy. Infinite strade e tanti, tantissimi musicisti con cui condividere i palchi.
Lunghe distanze non sempre raggiungibili e chiamate alle quattro del mattino che durano ore, per cercare di azzerare i chilometri. La decisione più sana, per Hayley e Chad, di sospendere la relazione, prima che tutti questi alti e bassi generino sbalzi di corrente e la coppia vada in cortocircuito.
Perché nessuno dei due ne può più di essere in paradiso una volta al mese e la volta dopo magari tirarsi addosso qualunque oggetto a portata di mano.
Una relazione sana ha bisogno di tempo e spazio, almeno per come sono fatti loro. E questo lo hanno capito.
Ciò permette ai due colleghi di vivere la loro situazione musicale in maniera più serena, o almeno così è in apparenza.
Una sera Taylor era seduto nella sua cuccetta del tourbus, a fianco del fratello Justin, che per il tour dà alla band una mano con le parti di chitarra.
A pochi metri c'era Hayley, coricata nel letto, e dalla sua prospettiva si potevano scorgere le immagini delle chat che stava scorrendo.
Chad le aveva appena mandato un selfie insieme ad Alf, e a lei era scesa una lacrimuccia, prontamente asciugata prima che cadesse sul fondo del viso.
Justin lo aveva guardato quasi con compatimento, e gli aveva detto "Fratello mio, o ci dai un taglio netto, o ti decidi una volta per tutte. Non puoi stare qui a morirle dietro con occhi languidi, ne va della tua dignità. Va bene il rispetto per una persona impegnata..." aveva virgolettato vistosamente l'ultima parola "Ma ad un certo punto è giusto provare ad ottenere ciò che si desidera, senza se e senza ma."
Le parole giuste al momento giusto e l'assenza del chitarrista dei NFG, avevano reso Taylor più audace.
Aveva iniziato con piccoli gesti inequivocabili, a partire dal non negare il loro feeling nelle interviste.
Poi era arrivato ad un corteggiamento vero e proprio, nel loro stile. Un linguaggio che solo loro due avevano condiviso dal primo istante in cui si erano conosciuti.
Nelle pause sedevano l'uno di fianco all'altra in silenzio, in ogni canzone ricordava episodi di tenerezza vissuti insieme. Durante la scrittura la faceva sedere in braccio a sé, tra le sue gambe, e lei non opponeva resistenza.
Anche quando a settembre finalmente hanno potuto respirare, guardando in avanti a sei mesi di stop dal tour.
Anche quando Hayley e Chad hanno ricominciato a poter condividere una casa, più o meno ufficialmente, perché per la stampa privata ancora sono in "pausa" di riflessione.
Anche oggi, che sono nella cucina di Taylor, a festeggiare il suo compleanno. La cantante sta sfornando i brownies al cioccolato, i preferiti del chitarrista.
L'aveva confinato in salotto per fargli una sorpresa, ma l'olfatto aveva svelato il mistero, e allora le arriva alle spalle, facendola sobbalzare. Si scotta ed impreca.
-Maledetto! Ti avevo detto di rimanere di là!-
Passa il dito ustionato sotto l'acqua fredda e poi si mette a tagliare l'impasto.
-Meriteresti che me li mangiassi tutti io.-
-Non lo faresti mai.-
-Sei proprio sicuro?-
In tutta riposta si avvicina a lei, e le poggia le mani sui fianchi, delicatamente. Hayley rabbrividisce al contatto delle mani fredde di Taylor con la sua pelle, e sul volto del ragazzo appare un ghigno soddisfatto. Sa che la cantante non porta mai la canottiera, anche d'inverno, quindi infilarsi alla sprovvista è stato semplice.
-Vediamo se riesci a cucinare così...-
Quando inizia a massaggiare con movimenti circolari la zona scoperta, ad Hayley sfugge un sospiro sonoro e lieve, incontrollato.
La donna minuta abbassa la testa sul piano della cucina, e un ginocchio crolla.
Lo appoggia contro il mobile, mentre sente le labbra di Taylor che lentamente scaldano la base del suo collo.
Il ragazzo non deve nemmeno spostare i capelli di lato per farlo, perché lei da quasi un anno porta i capelli corti, ora in un caschetto rosso fluo a livello della mandibola.
Avvicina il petto alla schiena della donna che desidera, e ancora non sa da dove arrivi tutto questo coraggio.
Forse si è solo stufato di essere debole, o forse il tempo lo ha trasformato nell'uomo che avrebbe sempre voluto essere. Gli serviva solo una piccola spinta.
Al diavolo Chad, al diavolo i sensi di colpa. Non avrebbe rimpianto di non averci provato sul serio.
Dapprima un pò incerto, bagna la spalla di Hayley con un piccolo bacio fermo. La sente vibrare, morbida e ricettiva, quindi prosegue, fino a tracciare un'ellisse che dall'incavo raggiunge la nuca. Affonda il viso nei suoi capelli, incrocia le braccia sotto al suo petto, e il tempo rimane sospeso nel profumo dello shampoo all'iris.
Sono sempre stati i suoi fiori preferiti, e sorride su di lei, mentre ricorda il giorno di luglio in cui il tour bus era finito fuoristrada: si erano ritrovati rovesciati in un campo di quei meravigliosi fiori viola, ed Hayley saltellava qua e là, felice come una Pasqua. Deve ancora avere da qualche parte una foto di lei, un fuoco azzurro disteso in quel mare Van Goghiano.
All'improvviso Hayley si gira, e i loro corpi sono così pericolosamente vicini che lui può sentirla tremare sotto di sé, mentre porta il capo all'indietro, godendo della scia di baci che Taylor le sta disegnando lungo la mascella.
E' lei ora ad affondare le unghie nell'avambraccio del suo migliore amico, mentre passando dalla guancia sta per raggiungere la decisione che avrebbe cambiato per sempre le carte in tavola.
Non riesce a controllarsi, non più, e da qualche mese sapeva che sarebbe stata solo questione di tempo.
Tenta l'ultima boa di salvataggio, e col sedere fa "casualmente" squillare il timer del forno, pregando che riesca a distrarla e ad interrompere l'inevitabile.
Una mossa stupida e disperata.
Quando si stacca e ne incrocia sguardo, Taylor rimane spiazzato.
I suoi occhi sembrano foglie vive, nutrite dalla rugiada del mattino e supplicanti.
-Ti... ti prego, Taylor. Non confondermi ancora di più. Devo... devo dirlo a Chad.-
Sta quasi balbettando. Lei, che non ha mai paura di esprimere un'opinione.
Il chitarrista non ha mai visto Hayley più in difficoltà, e ciò lo prende per un attimo in contropiede.
Inspira profondamente, e poi finalmente lascia andare il fiume in piena dei suoi pensieri degli ultimi anni:
-Ti prego, spiegami cosa intendi, perché io invece non sono confuso per niente, e lo sai. Lo hai sempre saputo, ma hai fatto finta di nulla. Per tutto questo tempo. Ora, o sono scemo io, o i tuoi gesti questa sera hanno parlato chiaro.-
La ragazza passa una mano sulla faccia, come distrutta.
-Non so cosa fare, Taylor. Ma di certo non posso più negare, né nascondermi.-
-Dimmi solo che ci penserai.-
-Come non potrei?-
La fermezza di quattro occhi, e la promessa muta di un bacio tra le lacrime.
.................
E' la mattina del 25 dicembre. Nell'aria aleggiano zenzero e cannella, e Hayley si stiracchia nel tepore del grande letto a due piazze.
C'è decisamente troppo spazio, soprattutto quando al suo fianco ci dovrebbe essere un altro essere umano alto un metro e ottanta.
Si raggomitola ancora sotto il piumone e, solamente con due fari verdi di vedetta, scruta la stanza alla ricerca di qualche anima viva.
Si ributta a pancia in su e chiude gli occhi. Sobbalza quando sente qualcosa, o qualcuno, piombare sul letto con un tonfo. Subito il suo viso viene assalito da una lingua ruvida piena di entusiasmo.
La cantante arriccia il naso e stringe gli occhi, scoppiando in una risata incontrollabile.
-Alf, mi fai il solletico! Calma, calma, sono sveglia!- gli getta le braccia al collo e inizia a strofinare il morbido pelo rosso e ricciolino del suo Cockapoo. Perché sì, anche il loro cane è di una razza dal nome buffissimo e quasi dodecafonico.
Con un occhio mezzo aperto sbircia e nota Chad, appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto. Ha un'aria un pò troppo gongolante, e Hayley lo sa che si sta trattenendo dal prenderla in giro.
-Ah, ma allora c'è qualcuno in casa! Pensavo vi avesse rapiti il fantasma del Natale passato.-
-Naaah, ha detto che siamo stati troppo buoni, vero, Alf?- Come se il cane avesse capito ogni singola parola, si gira vero il suo papà adottivo. Abbaia una volta deciso, per poi girarsi nuovamente verso la ragazza, con la lingua rosa penzolante.
L'uomo prende un vassoio dal comodino, e si avvicina alla sua compagna, sedendosi accanto a lei tra le lenzuola.
Con un balzo Alf salta giù, e si ferma a fianco del suo padrone, scodinzolando contento.
-Le ho portato la colazione, Miss Williams. Ma prima il nostro folletto natalizio vuole mostrarle il suo elegantissimo papillon nuovo di zecca.-
Chad posa un dolce bacio sulla fronte della piccoletta rossa, mentre Alf si mette in mostra, inclinando la testa da un lato.
Le labbra di Hayley si spalancano in un sorriso a 32 denti mente osserva il farfallino verde con le paillette al collo del suo bimbo peloso.
-Ma vi siete già preparati per le feste, voi!- Scompiglia i riccioli del vivace amico a quattro zampe, e questo si abbassa muovendo il sedere dalla gioia.
-Sei bellissimo, Alf.- al complimento segue un abbaiare felice e concitato.
-E sei bellissimo anche tu. Buongiorno, amore.- il suo tono di voce si è fatto morbido come la glassa di un pasticcino, e suggella la sua affermazione posando un lieve pegno sulle labbra dell'uomo al suo fianco.
-Buongiorno, piccola.- Chad sta quasi tremando, e sembra che il momento sia troppo perfetto per essere vero. Così perfetto che quasi ci sta ripensando. E se sta facendo una cazzata? E se poi va male? E se poi... All'improvviso le afferra le mani.
-E' la mattina di Natale che si danno i regali, giusto?- chiede, il chitarrista. Hayley lo guarda, confusa. E' incertezza quella che vede nel suo sguardo grande da bambino? E' così abituata a viverlo sopra le righe, che si sta preoccupando. Tuttavia gli sorride, incoraggiante, lasciando che continui.
-Beh, io ed Alf ti abbiamo portato un dono.- con la mano dà due colpi sul letto, e prontamente il fido aiutante si accomoda di fronte alla coppia.
-Fai un pò vedere meglio a mamma il papillon.-
Hayley sgrana gli occhi e si avvicina. Prende l'accessorio tra le mani e nota un luccichio nascosto, dietro l'ala destra.
Non può essere.
La scosta leggermente, e tocca qualcosa di freddo e metallico, al di sotto di quel verde troppo cristallino per essere di plastica.
La cantante trattiene il fiato, come prima di una performance di vitale importanza. Una di quelle con cui ti giochi il resto della carriera.
-Ho pensato di chiedertelo a Disneyland, o sul palco, o ad una festa tra amici, infilando l'anello nella pappa di Alf, o in qualche altro modo stupido che ti avrebbe fatta ridere. Perché io amo sentirti ridere. Ma ora sono così agitato che spero che questo momento imbarazzante finisca prima che il tuo the allo zenzero si raffreddi, o sicuramente prima di rimanere senza la salivazione necessaria alla mia sopravvivenza.-
La cantante porta una mano davanti alle labbra per trattenere una risata, e inizia a scuotere il capo. E' troppo buffo quando straparla, e lei lo ama alla follia.
-Tu sei pazzo.-
-Sì, un pazzo che vuole passare il resto della sua vita a rincorrerti per i palchi di tutto il mondo, e nei letti degli hotel di tutto il mondo. Insomma, lo vorrei fare ufficialmente. E tu, lo vuoi?-
-Solo se sarai tu a svegliarti per dare da mangiare ad Alf tutti i giorni alle cinque del mattino.- gli dedica una linguaccia, mentre le sue braccia già lo stanno stritolando.
-E' un sì, quindi?-
Hayley in tutta risposta rafforza l'abbraccio. E' così emozionata che a stento ha la forza di guardarlo negli occhi, e non si è nemmeno accorta che sta piangendo silenziosamente.
Quando, con estrema lentezza, si decide a staccarsi, i suoi occhi luccicano. Esattamente come quelli di Chad, che le prende il viso tra le mani.
-E' un sì. Sì.- lo ripete un'altra volta, con fermezza granitica. Come se non fosse mai stata più certa di qualcosa in vita sua.
-Quindi adesso posso...?- Armeggia con il farfallino del loro cucciolo, e per poco non fa cadere l'anello.
Ha le guance in fiamme, e Hayley ha sempre trovato questa sua caratteristica di una tenerezza disarmante.
Si limita ad offrirgli la mano, mentre con attenzione e premura, lui le infila all'anulare sinistro lo smeraldo che fa pendant con le iridi che le ornano il viso.
-Non potrà mai eguagliare i tuoi occhi, ma ho pensato che, beh... fosse proprio il tuo. Sei tu.-
Nonostante il prezioso, la cantante non riesce a lasciare lo sguardo del suo futuro sposo.
-Ti amo.-
Chad scuote la testa, come se fosse quasi impossibile. E' troppo fortunato perché tutto questo sia reale.
-Io di più.-
Adesso è lui a concedersi una lacrima solitaria, che fa capolino dagli occhi azzurri, trasparenti come il sentimento che prova per la donna di fronte a sé.
Il 2015 sarà un anno decisamente interessante.
Una nuova vita li attende.
Ed è qui, tra pan speziato e una chitarra, che si sta creando una nuova famiglia.
Qualche ora dopo brindano coi parenti, che a quanto pare sapevano già tutto, e si stringono in una foto ricordo vestiti da omini di pasta frolla.
-Buon Natale.-
.............................................................
-Buon compleanno, Hayley...-
Taylor fissa lo schermo del cellulare, e poi lo getta lontano, sul divano. E' turbato, stranito, e forse anche un pò arrabbiato.
Era abituato a sapere esattamente cosa avrebbe fatto, in questo giorno: il 27 dicembre di ogni anno da quando si conoscono.
Non importava cosa stesse succedendo nelle loro vite. Non importava dove si trovassero geograficamente.
Non importava con chi altri fossero, purché si trovassero insieme.
Loro due, a festeggiare in qualche modo il loro compleanno, la loro amicizia, il loro legame così inspiegabile e assolutamente assurdo.
Ma quest'anno è diverso, e il chitarrista ha una bruttissima sensazione.
Vorrebbe guardarla negli immensi occhi color del bosco.
Vorrebbe chiederle perché, da quando si sono finalmente avvicinati, la sente più distante che mai.
Vorrebbe spegnere le candeline insieme a lei, mentre mangiano schifezze che piacciono solo a loro.
Vorrebbe sentire il suo corpo caldo addormentato contro il suo, dopo una maratona di film d'azione.
Vorrebbe stringere le sue mani sempre fredde, e avere la certezza, come ogni anno, che lei ci sarebbe stata anche quello successivo.
Ma ora tutto questo non c'è.
Non c'è la sua risata chiassosa e incontrollabile.
Non c'è il suo profumo di iris e spezie ad infestare ogni angolo della casa.
Non c'è la sua presenza, così invadente e necessaria come l'aria.
Non c'è lei e Taylor vorrebbe solamente prendere un aereo per raggiungerla dov'è.
Seduta stante.
Ma non può.
Non può, anche se merita una risposta.
Non può, anche se gli deve una risposta.
Non può... semplicemente perché la risposta già c'è.
Se la sente nelle ossa, anche se non vorrebbe darle ascolto.
Non vorrebbe dare ascolto a quella vocina nella sua testa, e nemmeno alla sensazione che gli gela le vene se solo pensa a lei e Chad insieme chissà dove a fare l'amore.
Un ghiaccio che brucia più del fuoco dell'inferno, perché non sa se è più forte la tentazione di baciarla o di darle uno schiaffo, mentre guarda per l'ennesima volta il video che gli ha mandato la sera prima, cancellando tutti i piani che avevano programmato.
Era stata dolcissima, ma piuttosto elusiva.
E per quanto lei lo avesse rassicurato, non riesce proprio a far passare quella morsa allo stomaco che non gli suggerisce nulla di buono.
Non riesce nemmeno a togliersi dalla testa il suono concitato ed euforico in chiusura, mentre, ignaro di tutto, Chad passa dietro e si ferma a darle un pizzicotto sul fianco.
Non appena si accorge di cosa sta facendo la sua fidanzata, inizia a farle il solletico, e lei è costretta a terminare con un frettoloso:
-Chad mi ha sequestrata, stiamo partendo per non so dove. Ci vediamo a capodanno. Ah... ti penso tanto. Ciaoooo!-
Ripensa a queste ultime parole e affonda un pugno nel povero, innocente divano.
Chiaro.
E' tutto chiarissimo.
Lei non ha il minimo rispetto per i suoi sentimenti. Per quelli di entrambi. E ha scelto.
Senza nemmeno preoccuparsi di ciò che fa o dice.
Senza averne parlato prima con lui, come aveva promesso.
"Ti penso tanto"... è una presa per il culo o cosa?
Si alza per recuperare il telefono al lato opposto, e inviarle un bel "vaffanculo", al posto degli auguri.
E' tutto il giorno che prova a scriverle qualcosa, ma ogni volta non sa che dire.
E' confuso, e ha paura di commettere qualche errore irrecuperabile; senza contare che, conoscendola, non guarderà il telefono per tutto il weekend.
Ma è giunta l'ora di dire basta.
Le sue dita fanno scorrere la chat, veloce, per tornare al punto di partenza.
D'impulso si ferma ad una foto, che lei gli aveva mandato tempo addietro: loro due, fronte contro fronte, sul palco. Lei, irruente come sempre al microfono, e lui totalmente abbandonato al suono della chitarra.
Scuote la testa, in diniego.
Hayley non ha mai avuto paura di sbattergli in faccia la verità, qualunque fosse. Il chitarrista sbuffa sonoramente dalle narici. Solo adesso si rende conto di quanto si sia sempre appoggiato a lei, in maniera piuttosto incosciente.
Gli tremano le mani dalla rabbia.
Chiude gli occhi, per recuperare un minimo di autocontrollo. Cerca di combattere quell'immagine ancora impresa nella memoria, e lentamente espira con la bocca.
Ci sono parecchie cose irrisolte di cui discutere.
O forse non ce ne sarà più il bisogno.
Questo lo vedranno tra qualche giorno.
Per il momento non può fare altro che digitare un asettico: "Ti aspetto, buon compleanno."
Spegne il telefono, mentre Jason entra nella stanza, e capta il suo umore in un nano secondo.
-Tiro al piattello? Puoi far finta che sia quella "testa pelata".-
Taylor accetta di buon grado: sicuramente fingere di colpire il cranio di Chad sarà un buon metodo di sfogo.
Dà a suo fratello una pacca sulla spalla piena di gratitudine, e prende il giubbotto per uscire.
Spera che questi giorni passino in fretta, perché se deve mettere la parola "fine", di certo ha abbastanza amor proprio da voler chiudere questa agonia il prima possibile.
Passano quattro giorni.
Hayley e Chad hanno invitato tutta la gang a casa loro, per festeggiare il nuovo anno e annunciare la lieta novella agli amici più cari.
La cantante dai capelli fiammanti si osserva allo specchio del bagno, mentre tenta di raccogliere i capelli in una corta ed elegante treccia.
E' la nona volta che rifà il nodo, e ad un certo punto sbuffa, buttando a terra il grande fiocco rosso con cui pensava di abbellire la semplice acconciatura.
Era stato un regalo di Taylor: glielo aveva preso in Giappone, durante il tour di Brand New Eyes.
Serra i pugni, e si arrende, mentre fissa l'oggetto martoriato a terra.
Si sente uno schifo, e il vetro le restituisce il riflesso di una persona orribile.
E' così che ha trattato Taylor, per tutti questi anni, e solo ora se ne rende davvero conto.
Ora, che sta per dare il colpo di grazia al suo cuore.
Ora, che probabilmente sta per perdere il suo migliore amico, il legame più antico della sua vita.
Dovrebbe essere felice, raggiante: si sta per sposare e sta per condividerne la gioia con le persone che ama di più.
Eppure... eppure i sensi di colpa le stanno divorando l'anima.
In questo momento le manca il coraggio per affrontare l'unica persona al mondo che le è stata vicina lungo tutti questi anni.
Ma è inevitabile, e ha scelto di puntare tutto, con l'incoscienza di chi si butta da una scogliera e rischia di perdere la vita.
Ha scelto Chad e ha mancato una promessa.
Dovrà pagarne le conseguenze.
Con gesti misurati, raccoglie da terra il nastro, prende un lungo respiro, e ritenta.
In quell'esatto momento, sente bussare alla porta del bagno.
-Ehi, babe. Tutto a posto? Mi sto preoccupando.-
Un momento. Da quanto tempo è chiusa lì dentro? Deve aver perso la cognizione del tempo.
-Sì... tutto bene. Entra pure.-
Ha bisogno più che mai di vederlo. Di ricordare perché sta facendo tutto questo. Di toccare con mano il motivo per cui vale la pena cambiare totalmente la propria esistenza.
-Hayley... che succede?-
La ragazza lo guarda dal basso, con gli occhi colpevoli e intimoriti di una bambina.
-Ho paura, Chad. L'ho deluso. Non posso ucciderlo così... senza nemmeno dargli un preavviso.-
Si volta e si aggrappa al lavandino con entrambe le mani. Strizza gli occhi per impedirsi di piangere.
Le braccia del suo consorte arrivano a proteggerla, circondandole la vita da dietro.
-Ne abbiamo già parlato, piccola. Ciò che è stato, è stato. Puoi solo essere gentile, e sperare che lui capisca. In qualunque caso, ci siamo dentro insieme, tienilo sempre bene a mente.-
La sua presa solida la conforta, eppure scoppia in un pianto convulso.
Anzi, forse è proprio la sicurezza trasmessa da Chad a scatenare questa reazione istintiva.
Con lui si sente libera di dire tutto, e infatti durante il weekend romantico appena trascorso gli aveva raccontato di quanto era successo con Taylor.
Avevano sviscerato a lungo ogni sentimento nascosto e represso, ogni pensiero e dinamica.
Ma comunque la realtà è che si sono comportati da stronzi, e ora c'è ben poco da fare.
Il messaggio del chitarrista già glielo aveva spiegato a sufficienza, freddo e distante come mai prima d'ora.
All'ennesimo spasmo, Chad la stringe di più a sé.
-Andrà tutto bene. Non è una colpa essere accecati dall'amore.-
-Lo è, se ferisci qualcun altro. E' come brandire una spada e infilzare senza vedere nulla di ciò che si colpisce, mi spiego?- parla tra i singhiozzi, quasi disperata.
-Ascolta, non è una novità che il cuore possa prendersi qualche libertà. Come non è una novità che se la possa prendere anche il corpo. Ma se provare sentimenti non è una scelta, quella di condividere un percorso lo è. Lo sai bene. Spero che se ne renda conto anche lui.-
Hayley è consapevole del fatto che Chad ha ragione, tuttavia le sue parole dure le posano un macigno sul petto.
Adesso fatica anche a respirare, e deve lasciarsi andare contro il suo uomo perché si sente venire meno.
-Perdonami, ti prego. Sembra che sto per andare al patibolo, e invece ti sto sposando. Tutto ciò è così ingiusto... lo sai che sono felice, vero? Lo sai che ti amo?-
Il chitarrista la fa girare verso di sé, e le accarezza il viso, dolcemente.
-Certo che lo so. O non ti fideresti così tanto di me.-
Le posa un casto bacio sulle labbra, e la avvolge con il suo affetto un'ultima volta.
-Stanno quasi per arrivare, ma tu prenditi il tempo che ti serve. Ah...- osserva il lipstick case che Hayley aveva appena aperto sulla mensola.
-Approvo, mi piaci tanto con il rossetto rosso.- le lancia un'occhiolino e lascia la stanza, cambiando ogni molecola circostante.
Solo lui riesce a rendere l'atmosfera più leggera in un battito di ciglia.
Ed ecco perché Hayley non ci ha pensato due volte prima di dare la conferma più impegnativa di tutte.
Indossa sul suo sorriso proprio il rossetto rosso, e si fa forza per andare nella sala già pronta ad accogliere gli ospiti.
Appena suona il campanello scatta in piedi: sono arrivati Jeremy e la sua famiglia, seguiti da Brian e la sua nuova fiamma, un elegante gentleman inglese.
Inizia a versare gli aperitivi nei bicchieri, man mano che arrivano gli altri membri dei New Found Glory, seguiti dalle sue sorelle.
Queste ultime sghignazzano già, e la cantante sa che friggono dalla voglia di svelare il segreto del matrimonio a chiunque nella stanza.
Quando glielo aveva detto, le due erano esplose in urla isteriche degne di una cheerleader, e avevano iniziato ad organizzare banchetti, bomboniere e menù vari.
Mai in vita sua avrebbe pensato di sposarsi, e invece eccola lì, in una situazione del tutto assurda.
Sente bussare dal cucinino, e per poco non si strozza con lo spritz.
Taylor. Solo lui ha l'abitudine di entrare dalla veranda, e dice sempre che così gli sembra di tornare a quando erano compagni di scuola. Alla sera sgattaiolavano fuori di nascosto per raggiungersi l'uno a casa dell'altro, e lasciavano aperta d'abitudine proprio la porta sul retro.
Abitudine che continua ancora oggi.
La cantante si scusa con gli invitati, e a passi cauti si avvia vero l'inevitabile.
-Ciao...- lo dice sottovoce, come se l'atmosfera fosse così fragile da poterla rompere.
Non lo guarda nemmeno mentre, timorosa, mette le mani dietro la sua schiena.
La stretta è così delicata che è quasi impercettibile, e la paura del rifiuto viene confermata quando il chitarrista si irrigidisce.
Hayley può chiaramente percepire il cuore del suo amico pulsare ad una velocità disumana, e nota che le vene dei suoi avambracci stanno quasi per esplodere.
Doveva aspettarselo.
Fa per lasciarlo andare, quando invece sente il mento di Taylor appoggiarsi alla sua testa.
La trattiene per una frazione di secondo, e poi espira sonoramente, scompigliandole i capelli.
-Ciao a te... -
Si vede che è teso, controllato allo stremo, e la ragazza decide che no, non può colpire a tradimento. Prima di fare l'annuncio avrebbe trovato un modo per parlargli in disparte. Almeno questo glielo deve.
La serata prosegue, tutti mangiano in allegria, ridono, bevono e scherzano.
Ora Chad sta giocando alla Wii contro Jeremy, e quasi tutti sono presi a parteggiare per l'uno o per l'altro.
Taylor è leggermente in disparte, accanto alla finestra, ed Hayley si mette in posizione tale che lui non possa evitare di guardarla.
Si appoggia ad un lato del camino, e ostentando indifferenza gli fa un leggero cenno col capo.
-Dobbiamo parlare.- gli mima con le labbra.
Il ragazzo serra i pugni, rassegnato, e raggiunge la sua collega, amica, l'amore della sua vita.
-Dobbiamo parlare.- ripete, lei, nella stanza degli ospiti.
-Parla.- risponde, lui, seccato. Così tanto che dalle labbra non gli escono altro che monosillabi.
-Siediti, perché probabilmente mi odierai a morte tra qualche secondo.-
Chiude la porta a chiave, e osserva il chitarrista mettersi sul letto, con sguardo interrogativo.
La cantante chiude gli occhi, come quando si è sul roller coaster, e si teme di cadere nel vuoto.
-Io e Chad ci sposiamo.-
Lo butta fuori, rapido come quando si infila un ago nelle vene.
Ma non è indolore.
Si sentono le lancette dell'orologio ticchettare snervanti.
-Cosa ti dovrei dire? Congratulazioni.- la fulmina, con uno sguardo pieno di astio, senza aggiungere altro.
Hayley arriccia le sopracciglia, in una smorfia di ferito disappunto.
-Ok, forse me lo merito.-
-Tu credi?-
-Senti...Ti ho fatto venire qui per dirti che mi dispiace. Per il compleanno, per tutto... Io...- non riesce a finire la frase.
-"Tu". E' questo il problema. E' sempre stato questo il problema.- Taylor scuote la testa, quasi schernendo la sua controparte.
-Ma avrei dovuto saperlo. Già me lo immaginavo, sai? Ci sei sempre prima tu, sempre e solo tu. Anche adesso.-
No, eh. Un altro che le fa il discorso sull'essere una diva bitch, no. Non può sopportarlo. Non da lui. La cantante cerca di mettere da parte queste parole, nel tentativo di difendersi, e per un attimo sta in silenzio.
Perché non sa cosa dire?
-Vedi? Non riesci nemmeno a controbattere.- Taylor lancia una freccia avvelenata che la prende in pieno petto. E Dio, fa ancora più male come riesca a leggerle nel pensiero, persino in attimi come questi.
-Posso almeno spiegarti?- prova a parlare con voce flebile, colpevole. Perché sa benissimo di esserlo. Indossare maschere ora è inutile: d'altronde di fronte a Taylor è sempre stata nuda, trasparente come un fiume alla sorgente.
-Cos'è? Cosa mi vuoi dire? "Non è colpa tua, ma è colpa mia?", oppure che io non sono abbastanza per te?-
Hayley racimola ogni forza che ha in corpo per non sbottare ad insultarlo.
-Tralascio il fatto che tu mi creda così superficiale. Taylor, io non ho scuse. Le ho cercate, le ho persino inventate nella mia testa. Ma nessuna reggeva. Semplicemente perché non credo di essere stupida, e mi rendo conto di averti mancato di rispetto.-
-Siamo d'accordo.- ribatte lui, immediatamente, simile ad un colpo di frusta.
-Ma è tutto ciò per cui posso fare ammenda. Non posso cambiare le carte in tavola all'improvviso, Taylor. Io lo amo.-
-Ma ami anche me. Lo so, lo sento.- stringe con forza le coperte, perché dannazione, queste frasi non dovevano proprio scappargli. Perché è una bugia. Perché se lei lo amasse davvero, avrebbe scelto lui. Senza condizioni e condizionamenti.
-Sì, ma l'amore è una scelta. E io ho scelto di essere la compagna di Chad tanti anni fa. Capisci? Sì, ci siamo baciati ma... insomma... Non posso tenere il piede in due scarpe.-
Un'altra volta finiscono l'uno le frasi dell'altra, e rendersene conto è esasperante per entrambi.
-O due peni in una vagina.-
Il chitarrista ha scelto il sarcasmo amaro, e osserva Hayley, che adesso non ha paura di mostrargli uno sguardo glaciale. Immobilizza ogni sua molecola, ma i loro occhi si sfidano fino all'ultimo istante.
Alla fine è lui a crollare.
-Scusa, pessima uscita.- sospira.
La cantante alza gli occhi al cielo.
-Tu ti scusi?-
-Sì.-
-Sei incredibile.-
-Anche tu. Hai messo l'elastico che ti ho regalato io.- Scuote la testa, amareggiato, e fissa un punto indefinito nel bianco muro alle spalle di Hayley.
Lei si avvicina, e si siede al suo fianco.
Posa una mano piccola su quella callosa del chitarrista e questo si sposta di qualche centimetro.
-Cosa fai?-
-Ti prendo la mano.-
-Non puoi farne a meno, eh?-
Non può fare a meno di volerlo. Non può fare a meno di fargli del male.
Questa volta osa, e le rivolge il sorriso più bello che ha, giusto per farle capire tutto l'amore che si sta perdendo.
Come se lei già non lo sapesse. Ed è per questo che ignora la sua domanda.
-Hai bisogno di forza.-
-Dalla stessa persona che me la sta togliendo? Mi sa molto di chi fa ingrassare il maiale per poi sgozzarlo.-
Affondata.
-Spero che prima o poi riuscirai a perdonarmi.-
-Lo spero anche io. Ma continuo a non capire.-
-Cosa?-
-Lo sai. Non ti farò la solita scenata da "cos'ha lui che io non ho?", perché non abbiamo più 17 anni. Ma diavolo... cosa ne è stato di tutto ciò che abbiamo condiviso? E' stato tutto un film?-
-No, è stato tutto fin troppo reale. Ed è per questo che invece io capirò.-
-Capirai cosa?- le fa rimbalzare la palla. Sembrano giocare a chi fa più buche nel cuore dell'altro.
-Se tu mi vorrai fuori dalla tua vita completamente. Se vorrai lasciare i Paramore. Lo sai.-
-Tu sei matta.-
-Sì.-
-Il lavoro è lavoro, sai come l'ho sempre pensata.-
-E tu ricorda la foto sul lago. Cosa ti avevo detto?-
-Che non importa cosa succeda. Saremo sempre io e te.-
-Esatto.-
-Ma io non so se ce la posso fare. O almeno, non ce la posso fare stasera, a vederti con lui.-
-Lo so.-
-Io invece non so dove sia finita la mia Hayley impulsiva e romantica, ma spero che con lui sarai felice.-
Si alza all'improvviso, come se l'aria fosse incandescente. Non può restare un secondo di più.
-Ci vediamo nell'anno nuovo, in sala prove.-
Ha già la mano sul pomello della porta, proiettato verso la fuga dalla situazione più sgradevole della sua vita.
Poi si ferma, e volta il capo all'indietro. Quel tanto che basta per guardarla con la coda dell'occhio.
-Mi dispiace. Mi dispiace per Chad, per tutte le volte che bacerà il nostro tatuaggio non sapendo cosa significa. O forse lo scoprirà. Ciao, Hayley.-
Il ragazzo gira la chiave nella toppa e lascia la stanza.
La rossa si porta la testa tra le mani, e rimane lì, da sola, ad ascoltare il suono dell'assenza.
E' talmente assordante da pungerle le orecchie.
Sente dolore in tutto il corpo, come se le avessero appena amputato una parte di sé.
Peccato che in questo caso si è trattato di automutilazione.
-Hayley! Ma dove sei finita? Sta per iniziare il countdown!-
Si riscuote dai pensieri quando una voce, quella del suo futuro sposo, la chiama forte per tutta la casa.
Si schiarisce la gola prima di parlare, perché non sa che cosa ne potrebbe uscire.
-Sono qui!- si rende localizzabile, e poi cerca velocemente di darsi un tono. Si sistema i capelli, e passa le dita sotto gli occhi, ad eliminare eventuali resti di mascara colato.
I cardini della porta scricchiolano, e il suo uomo la raggiunge sul letto.
-Non mi sembra che tu stia bene. Taylor è...-
-Se n'è andato, Chad.- taglia corto.
Lo scimmione in questione soffoca una mezza risata.
-Sì, Capitan Ovvio, l'ho visto con i miei occhi. E credo di sapere perché.-
-Già.-
E' l'unica parola che riesce a dire, mentre si accoccola più vicino a lui, e sente la sua mano calda sul fianco.
Respirano piano l'uno accanto all'altra, per un lasso di tempo indefinito.
Hayley è profondamente grata di avere Chad nella sua vita.
Ed è altrettanto grata per questo momento che sa di pace.
Quella vera, quella che provi quando hai la persona giusta con te, e hai la certezza assoluta che la sua presenza non ti lascerà. Mai.
3... 2... 1... 2015!
Chad abbassa lo sguardo per incontrare quello della sua piccola e folle compagna.
-Mi sa che ci siamo persi il brindisi, forse dovremmo... -
-Dovremmo...?- lo scintillio nei suoi occhi furbetti non mente, e con un piccolo sorriso sornione, la cantante trascina Chad su di sé.
-Risposta sbagliata, ma... Oh, va bene lo stesso.- il chitarrista accetta la resa, e si fa coinvolgere. D'altronde, quale modo migliore per inaugurare l'anno? Il detto popolare assicura che chi lo fa il primo dell'anno, lo farà tutto l'anno. Ma su questo già non aveva dubbi.
Le manine di lei si aggrappano alla sua t-shirt, e lo attirano a sé, fameliche.
Hayley sembra quasi una vampira, mentre gli morde il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.
Morde e succhia, in un loop continuo.
Dal canto suo, Chad le arpiona i fianchi, e dopo l'ennesimo attentato, perde la ragione.
Ora le mani vagano su ogni centimetro del suo esile corpo: si fanno strada sotto il vestitino leggero, e tirano le calze a rete in vita, stuzzicandola.
Con un gesto deciso Hayley si toglie le scarpe nere ornate da altri fiocchi rossi, e stringe le gambe attorno al corpo del chitarrista, che prontamente reagisce.
Spinge il bacino in avanti, mentre con una mano scioglie i capelli della sua donna, e li scompiglia selvaggiamente.
Le ride, ride forte, e non c'è davvero suono più bello sulla faccia del pianeta.
Come non c'è niente di più inebriante della sua personalità accesa e multiforme.
La osserva, mentre scuote il capo e lo lascia andare all'indietro.
E' tornata rame acceso, e con quella frangetta corta lo fa impazzire.
Annusa il suo profumo con il viso affondato nell'aureola sparsa sul letto, e costella l'incavo del collo con piccoli baci.
Proprio mentre sta per tirare su l'orlo del vestito, e lei armeggia con la sua cintura, sentono qualcosa cadere.
E' la lampada sul mobile all'ingresso della stanza.
-Oh, ehm... scusate. Vi stavamo cercando. Non troviamo nemmeno Taylor, e... -
Il bassista dei Paramore si gratta la nuca con fare imbarazzato, mentre tossicchia e guarda verso cieli invisibili pieni di unicorni.
-Jerm... - Hayley gli lancia un'occhiata molto palese. Sa benissimo perché Taylor non si trova.
Velocemente si ricompongono, e la ragazza raggiunge il suo collega per andare di sotto.
-Hayles, ci penso io a Taylor. Stai tranquilla.-
-Grazie Jeremy, ma mi sento comunque uno schifo.-
E proprio mentre stava per alleviare il dolore con un pò di sano sesso, ecco che viene di nuovo catapultata nella vita reale.
Scendono le scale, sotto gli occhi di tutti, e si guardano di sottecchi, piuttosto a disagio.
-Ehi piccioncini! Dove eravate finiti? Non ci avete degnato della vostra presenza allo scoccare della mezzanotte, quiiindi ora dovete pagare pegno.-
Questo è Jordan, il cantante dei New Found Glory, che di sicuro è vittima di qualche bicchiere di troppo.
-Siii, cantateci una canzone!- Joy, la sorella minore di Hayley, batte le mani felice.
La coppia del momento si prende per mano e alza gli occhi al cielo in sincrono.
-Sapevo che non ce l'avreste fatta passare liscia.- dice la lyricist, mentre Chad fa una piroetta e si fa infilare la fascia della chitarra dal suo prode compagno di band.
Perché è felice.
Perché quando fanno musica insieme non esiste nient'altro.
Si siedono sul divano in pelle nera, sfoggiando sorrisi fotonici e sguardi innamorati.
La chitarra di Chad parte, semplice ma decisa, e le loro voci si uniscono in un simpatico duetto.
Fanno il primo brano che hanno cantato insieme, quello con cui si erano corteggiati, quasi per caso.
Perché prima di Still Into You c'era...
"You're a part time love and a full time friend,
The monkey on your back is the latest trend,
I don't see what anyone can see,
In anyone else, but you.
Here is the church,
And here is the steeple,
We sure are cute for two ugly people,
I don't see what anyone can see,
In anyone else, but you.
We both have shiny, happy fits of rage,
You want more fans, I want more stage.
I don't see what anyone can see
In anyone else, but you.
You are always tryin' to keep it real,
I'm in love with how you feel.
I don't see what anyone can see in anyone else but you.
I kiss you on the brain in the shadow of the train,
Kiss you all starry-eyed, my body swingin' from side to side.
I don't see what anyone can see
In anyone else, but you.
Pebbles forgive me, the trees forgive me,
So, why can't you forgive me?
I don't see what anyone can see,
In anyone else, but you.
Doo doo doo doo doo doo doo doo doo doo doo
Doo doo doo doo doo doo doo doo doo doo doo
I don't see what anyone can see,
In anyone else, but you."
("Anyone Else But You" - Moldy Peaces)
Uomo e donna si rincorrono di strofa in strofa, passandosi il testimone o intrecciandosi. Con naturalezza i loro timbri si incrociano, raccontando la loro storia d'amore. Quando finiscono si abbracciano, persi l'uno negli occhi dell'altra. Si dedicano poi una regale linguaccia, perché insomma, le smancerie sono molto poco punk rock. O almeno così dicono, loro se ne sono sempre fregati.
Hayley ora è alle spalle di Chad, coi capelli sbarazzini e le braccia incrociate al petto del suo uomo. Gli posa le labbra leggere sul capo, e gli lascia uno stampo rosso al centro della pelata.
Scoppia a ridere di gusto, e non riesce proprio a smettere.
Tutti la seguono a ruota. Tutti, tranne Chad che per una volta non capisce cosa sta succedendo.
Ad un certo punto Brian li incoraggia: -Bacio, bacio!- raccogliendo consensi dagli altri, che prendono ad incitarli a gran voce.
Infine cedono, ed Hayley si va a sedere in braccio a Chad. E' così piccola che ci sta addirittura a gambe incrociate.
Si scambiano qualche piccola coccola di fronte ai loro amici, che alla fine li prendono in giro.
-Eeeeh, si vede che in camera non avete concluso, però baaasta, che se no qui ci scappa un piccolo Chaley.- il bassista barbuto fa una battuta, quasi inconsapevole di avergli servito l'occasione perfetta.
E infatti...
-Un bambino ancora no, ma vi consiglio di tenervi liberi per il 20 febbraio 2016, perché io e Miss Williams ci sposiamo!- Chad prende il calice più vicino e lo porta in alto.
Gioia e stupore riempiono la stanza. Piovono congratulazioni e applausi.
Poi un improvviso istante di silenzio.
-Sì, ma chi dei due è la sposa?- la vena spiritosa dei bassisti viene confermata da Ian, il quattro corde dei New Found Glory, che sghignazza sotto i baffi.
Hayley sa perfettamente dove vuole andare a parare, e si nasconde dietro le spalle di Chad per non essere sorpresa in flagrante.
-Che vuoi dire?- domanda il chitarrista, sospettoso.
-Beh, amore. Diciamo che Joker invidierebbe il tuo fantastico rossetto rosso.-
Di nuovo il salotto si riempie di risate, soprattutto quelle di Hayley, che si contorce tra le grinfie del suo quasi marito, che le sta facendo il solletico.
-Chiedi scusa.- nega.
-Chiedi scusa.- e le risate si intensificano.
-Chiedi scusa.- Si sa che la cantante è la persona più testarda dell'intero globo terrestre, ma chi l'ha dura, la vince, e il chitarrista la tormenta finché non ammette il reato.
-Okok, sono colpevole!-
-Oh, vedi che non era così difficile?- il suo compagno le lascia un bacino sulla punta del naso, e proprio in quel momento Brian, pronto come sempre, scatta una foto.
-Oddio, i paparazzi! Non ero preparata!- scherza Hayley, facendo la finta gatta morta. Porta una mano sotto al mento e si mette in posa, perché con il suo amato stylist finisce sempre in caciara. Non c'è niente di più divertente, ma soprattutto non c'è niente di male ad assecondarlo. Tranne quando Chad ci mette del suo, perché in questi casi esce fuori sempre qualcosa di compromettente.
Come se la cantante lo avesse previsto, il chitarrista si unisce al gioco facendo smorfie assurde. Nemmeno a dirlo, quando Brian gli passa la macchina fotografica la situazione peggiora, portando ad una serie di scatti da ricatto per tutti i presenti.
-Queste sono per il matrimonio. Spaventeranno tutti gli invitati, soprattutto i parenti di Hayley.- dice, tronfio.
I due promessi sposi si scambiano un'occhiata complice, e già si pregustano la scena. Non sarebbero loro se non portassero scompiglio.
Chi invece non ha gradito il teatrino degli ultimi dieci minuti è Taylor, che ha osservato tutto dalla finestra, da totale masochista.
Non ha avuto il coraggio di andarsene, perché voleva essere sicuro.
Voleva essere assolutamente certo che quella fosse la scelta più giusta per Hayley. Che potesse stare bene anche senza di lui a proteggerla.
Ora ne è certo, mentre la guarda e sembra dimentica di tutto, persino di sé stessa. E' sempre stato così quando Chad è attorno, e non può biasimarla.
Deve farsene una ragione: al cuor non si comanda, anche se è un orribile luogo comune.
Cammina nella neve, sperando che questa copra e attutisca il suo stato d'animo sofferente.
Ha freddo, ma non gli importa. Non lo sente quasi più quando arriva a casa, e si mette sotto la doccia bollente.
Con le dita sfiora quella macchia d'inchiostro sulla destra, poco sotto le ossa del bacino.
Metà di un cuore, e qualche iniziale: IHTSYHB.
"I hate to see your heart break."
Vorrebbe strapparsi dalla pelle quel tatuaggio, ma non può.
Non si può lavare via un sentimento, e forse in fondo gli sta bene così.
Perché sa che lei, come lui, non potrà mai cancellarlo dalla sua vita, dal suo corpo, dalla sua storia.
Sono incisi nello stesso punto, in maniera indelebile.
Nessuno lo sa, e nessuno lo saprà mai.
Piange, consapevole del fatto che custodiranno per sempre l'uno una parte dell'altra.
Si regge con entrambi gli avambracci alla parete di ceramica, mentre l'acqua purifica il suo dolore.
La sente addosso, più forte che mai.
La sente mentre gli sussurra parole dolci, nei momenti di difficoltà.
La sente urlare di rabbia durante le videochat notturne, in piena crisi esistenziale.
La sente ridere quando lui la abbraccia, e fa finta di volerla tenere lì per sempre.
La sente piangere perché una canzone è troppo dolorosa anche solo per essere suonata.
La vede arrossire per il complimento inaspettato di una persona speciale.
La vede di mille colori e forme diverse mentre suonano sui palchi di tutto il mondo.
Scorrono le immagini, veloci, e sa che questi non sono ricordi che si possono estrarre dalla memoria.
Sa che lei non se ne andrà mai, e forse tanto basta.
Per ora.
  
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