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Autore: Robin2700    25/11/2019    0 recensioni
Stony.
''Respiri sempre più forte. Il petto va su e giù disperato. Vorresti soltanto che smettesse.''
Ho trovato degli headcanon su Tony su tumblr e questo è ciò che ne è uscito.
Ditemi se vi ha convinti :)
Robin.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senti un fuoco che brucia e che consuma nel petto, senti urlare il vuoto rimasto. Il mondo sparisce e la faccia si contorce involontariamente, come
animata spontaneamente di volontà propria che decide di arrotolarsi su se stessa e piangere. Dolore e delusione. Poi ancora vuoto. I pensieri girano in cerchio, corrono, imbizzarriti cercano una via d'uscita dal vortice di chaos che li imprigiona. Sono incatenati dentro la mia mente e distruggono tutta la calma che trovano. I nervi cominciano a rispondere, si agitano, trascinano i muscoli con loro e tremano come infreddoliti dal patimento. Cerchi di respirare, incanali aria, cerchi di trattenerla, non ci riesci. Respiri sempre più forte. Il petto va su e giù disperato. Vorresti soltanto che smettesse, che ci fosse di nuovo calma. Vorresti tornare a vivere, sentire di nuovo il tuo cuore battere normalmente, senza sentirlo morire ogni volta ed ogni volta morire con lui. Ti vedi ancora lì, sempre lì sul pavimento, a pezzi, le crepe invisibili sulla pelle che con gli anni non si sono ancora incollate, con i cocci cadenti e le lacrime andate.



È ingiusto, pensi, e preghi 'basta, fermi, tregua'. Ma non c'è mai tregua. Mai. Nessun giorno sventola bandiera bianca. È soltanto una nuova guerra. E sei l'unico a sanguinare.



Credi che ogni volta riuscirai a farcela, credi di riuscire ad andare avanti, insomma sei arrivato fino a qui, qualcosa, anche se piccola, dovresti valerla, ma ogni volta sei sempre a terra, pieno di coltellate al cuore. E per quanto cerchi di pulir via il sangue, quello non va mai via. Non lo farà. Non lo farà mai. Colorerà per sempre la tua pelle come una macchia di vino. Quel denso e doloroso colore vermiglia, mi chiedo ancora se ne sia valso la pena. Sopravvivere fino ad oggi, è stata davvero la scelta più giusta?

Essere ancora in vita ed essere in mille pezzi. È come nascere come un cavallo da corsa, nato e costruito per vincere, e spezzarsi improvvisamente una zampa. Vale davvero la pena continuare a vivere seppur zoppicando, andando contro tutto ciò per cui sei venuto al mondo. Vivere con lo strascico di tutto ciò che ti ha lasciato la caduta.

Sai che il sangue non se ne andrà mai, eppure continui a vivere, continui a vivere e dire 'Sono stato più forte'. Come ho fatto? Se dovessi riviverlo, ce la farei ancora? Rifarei le stesse cose? Urlerei ancora o piangerei un po' di meno?

Ciononostante le onde continuano a portarti giù e tu ti abbandoni, non fai niente per andare contro corrente, ti lasci affondare. Eppure, non dovrebbe essere nel DNA la sopravvivenza? Non dovrebbe essere fisiologica l'autoconservazione?

Come può quel sangue versato andare contro ad una cosa scritta, incisa, marchiata a fuoco nelle ossa? Come può cambiare codice ad un'armatura infallibile? Come può un'armatura infallibile spezzarsi così facilmente? Basta un colpo ben assestato, una lama, un peso, una cosa rovente o una cosa gelida. La carne si lacera e il sangue esce. La pelle si stacca, infiammando il tessuto. Le ossa si spezzano e dilatano la carne per uscire fuori. È questo che fa il dolore. Ed è dannatamente bravo nel suo lavoro. Eppure è incluso nel pacchetto. È come le batterie che per una volta nella vita trovi incluse nella confezione.



Non riesci a trovare un modo per respirare, uno spiraglio d'ossigeno, un'insenatura di vita. E questo ti soffoca sempre di più. Una volta avrei provato a farla finita. Ci ho provato in realtà. Un dottore mi disse che dovrei semplicemente guardarlo andare via, lasciarlo andare via, come se dipendesse da me, superare ogni giorno. Ma come potevo farlo? Il coltello aiutava: spingerlo a fondo sulla carne, sentire quanto necessitasse recidere ed io essere reciso. Alleviava, per quanto possa sembrare strano. Mi faceva sentire di nuovo vivo. Poi per l'ennesima volta il mio cuore di cristallo si trasformò in un vetro rotto. Ed io me ne stavo lì, immobile. Era come se avessi dovuto comporre un puzzle senza avere la scatola o il modello. Non sapevo cosa ne sarebbe venuto fuori una volta messi insieme i pezzi, non ero nemmeno certo di averli tutti. Il dolore mi trascinava con sé, facendomi toccare orizzonti che mai mi sarei immaginato di sfiorare anche soltanto con un dito. Nella mia mente gridavo, avrei voluto gridare davvero, far muovere le mie labbra e farlo con tutta la forza che avevo in corpo, ma non ci riuscivo. Ricordo che gli occhi per poco non mi uscirono dalle orbite, impregnati dalle lacrime, sbarrati in una fessura dritta verso l'inferno. Il cuore pompava senza regole, accelerato come una macchina senza freni, avevo paura che esplodesse. Il dolore mi marchiò a vita. Stringeva e stringeva, mi sgretolava le ossa. Penetrava nella mia carne come le fauci di uno squalo, smaniosi di volere di più, più a fondo, più sangue, più carne. Le lacrime mi inondavano il viso, rigandomelo come un filo incandescente di lava cristallina. Ci provai di nuovo.



Non so perchè non ci riuscii. Forse se Roody non mi avesse trovato, forse se fossi stato più scaltro... ma non avrei trovato Steve. La luce della mia vita. L'uomo che fa battere regolarmente il mio cuore.



Non so se sia davvero valsa la pena patire fino a questo punto, forse non mi risponderò mai. Ma la pena che devo scontare sulla terra sembra un po' più leggera con lui accanto.



''Jarvis? Chiama Steve, per favore.''



''Si, signore.''



Sento il telefono squillare e il respiro diventare più mansueto.



''Steve? Potresti venire a prendermi?''



''Cos'è successo?''



''….''



''Tony, per l'amore del cielo, stai bene?''



''Io...non voglio stare da solo. Potresti venire, per favore?''



''Certamente. Certo, arrivo in un attimo.''



''Grazie, Steve.''



''Aspettami tesoro, non fare niente di avventato.''



In qualche modo, in qualche strano e insensato modo, Steve Rogers riesce a salvarmi la vita ogni volta.



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L'headcanon in questione è questo qui -------->
  
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