Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko
Segui la storia  |       
Autore: Blue_Wander    20/12/2019    2 recensioni
"XANA aveva scoperto dalla rete che c'era solo una cosa in grado di distruggere per sempre il bene: l'amore del male. E quale migliore simbolo d'amore se non un figlio? Il problema era che lui non sapeva amare, non poteva nemmeno provare sentimenti. Questo gli ha sempre impedito di vincere[...]. Però, per ANAX, il tempo era passato e questo andava contro ogni regola del mondo virtuale."
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Appena chiuse gli occhi, stanca di quella giornata così intensa, si ricordò di quando lei ed Aelita si rincorrevano nel giardino dell'Hermitage e sorrise al cielo azzurrognolo e finto del settore foresta, il suo preferito proprio perché le ricordava la sua amica di un tempo, con cui aveva passato la sua infanzia.
Rise leggermente al pensiero. Perché effettivamente non aveva mai avuto un vero e proprio tempo da passare come bambina sulla terra, visto che il suo crudele padre aveva messo un timer nel suo corpo che, allo scadere, l'avrebbe uccisa. L'unico antidoto era tornare da lui, su Lyoko, nel mondo a cui apparteneva.
-Non si è scomodato nemmeno a darmi un vero aspetto dopo quello che mi ha combinato- borbottò, anche se non c'era nessuno pronto ad ascoltarla. Come sempre. Non poteva di certo lamentarsi di tutto: almeno aveva trovato un modo per fermare il tempo anche per lei.
Un rumore forte attirò la sua attenzione, facendola alzare e poggiare i piedi scalzi sul suolo erboso. Si riteneva fortunata, visto che non riusciva a distinguere gli steli veri da quelli finti, era passato fin troppo tempo da quando era stata su un effettivo campo terrestre.
-Ethan?- lo chiamò, incerta. La malsana idea di un ficcanaso dei guerrieri Lyoko si fece spazio tra la sua mente. -Ethan?- riprovò, più forte.
-Sono io, sono io.- rispose l'uomo, uscendo con il fiatone da dietro un albero.
-Perché sei qui?- chiese, sorridendo, avviandosi con le braccia aperte verso il fratello. -Non ti aspettavo.
Il moro riprese fiato e le rispose, ridendo leggermente. -Ho una buona notizia.- il suo volto si incupì. -E una domanda. Me lo devi, sorellina, anche per scusarti di questo.- aggiunse, indicando la cicatrice che ANAX gli aveva provocato. La minore gli fece segno di andare avanti. -Partirò dalla buona notizia: ieri mattina sono riuscito a trovare l'assassino della madre di Millicent Solovieff.
-L'hai ucciso?- domandò la rossa, accigliandosi. Ethan annuì, mantenendo il sangue freddo. -Bene. Dobbiamo cercare di eliminare quegli impiastri prima che arrivino ad Aelita. Lei va protetta.- rispose, facendo sparire definitivamente il sorriso dalle sue labbra. -Ora fa la tua domanda.
-Perché volevi che uccidessi Emy?- mantenne lo sguardo, mentre la minore lo abbassò.
-Ti ricordi di Candy, no?- chiese, nonostante sapesse già la risposta. -Lei aveva un fratello davvero bellissimo, non credi?
Ethan sospirò. -Non è un motivo per uccidere la figlia.
-Non ho finito. Se non vuoi un'altra di quelle, fa silenzio.- lo minacciò, facendogli abbassare lo sguardo. Lui era sempre così con lei. Desiderava proteggerla e riuscire a colmare il vuoto che i suoi genitori le avevano lasciato. -Lei non faceva parte dei piani.- si strinse nelle spalle. -È di troppo.- sospirò. -Lo ha dimostrato il fatto che ti ha portato via da me, la tua unica famiglia, visto che i tuoi genitori sono entrambi...umh...andati.- si portò due dita al mento, calcando quella parola con cattiveria e follia.
Il moro sorrise, genuinamente, inchinandosi alla ragazza di fronte a lui, appoggiando un ginocchio al suolo fittizio. -E ne sono felice. Il mio scopo nella vita è proteggere la mia sorellina e rimanere al suo fianco, fino alla fine.
La giovane sorella fece una giravolta, mostrando i denti bianchissimi e facendo roteare la gonna del vestito nero che le arrivava fino alle ginocchia, mostrando leggermente le mutandine rosa. Piroettando in modo elegante verso l'uomo gli poggiò le mani sulle guance, guardandolo negli occhi e poggiando un bacio delicato sulla sua fronte. -Per questo sei il mio cavaliere.
Il moro sorrise ancora di più e si alzò di scatto, prendendo la minore dalla vita e alzandola dal pavimento, facendole fare un'altra piccola giravolta, mentre, entrambi, ridevano felici.

ANAX tornò a guardare il cielo finto di Lyoko, sdraiata. Quando Ethan se ne andava lasciava sempre un grosso vuoto nel suo cuore, ma per quella volta decise di non darci peso.
Le venne in mente la prima volta che lo conobbe. Lui era finito a casa di Hopper in quanto il padre lo aveva buttato fuori di casa. Un po' come lei.
Hopper si era offerto di aiutare sua madre perché la considerava un amica lontana visto che loro vivevano in Francia, mentre la famiglia di Lukas in Germania. Ma egli si offrì di aiutare anche un'altra famiglia tedesca: gli Stairs.
Quella fu la più grande fortuna di ANAX. Anche se era tutto merito suo, alla fine, se quei due erano ancora vivi. Si strinse nelle spalle e pensò a Teo. Ne era passato di tempo, l'ultima volta che lo aveva visto non era nemmeno nato.
La ragazza si strinse nel suo abitino sottile: un brivido le attraversò il corpo. Eppure su Lyoko non poteva fare freddo. Si tirò su, notando che era solo una manta invadente che si era avvicinata troppo. Le sembro strano comunque ma non ci diede tanta importanza.
In realtà ANAX sapeva bene che quella sensazione di freddo non era per niente naturale, ma faceva parte del suo rimorso. Lei aveva fatto un errore molti anni prima ed era per quello che ora ne pagava le conseguenze.
A sue spese aveva capito che non poteva cambiare le cose come stavano. Ma, se non avesse tardato il corso degli eventi, suo padre sarebbe stato così potente da venire sconfitto fin troppo tardi e lei avrebbe perso la sua occasione con Aelita. ANAX, quando possibile, aveva provato a difenderla dal padre e sapeva che lei per tre volte l'aveva vista. Non molto, ma meglio di niente.
Quando il suo timer era scaduto, Hopper fu costretto a portarla su Lyoko e a cederla a XANA, di nuovo. E quando ANAX tornò, il padre le fece pentire di essere stata così a lungo lontano da casa, lontano da lui, riducendola in un mucchietto di dati corrotti e mal ridotti. Però i suoi poteri del controllo di Lyoko erano rimasti; poteva fare tutto ciò che faceva anche lui: mandare mostri, attivare torri e attaccare la terra. In più però, essendo per metà umana, poteva anche controllare il super computer dall'interno e effettuare ritorni al passato.
Era stato Ethan a ridonarle un aspetto, anche se non vero e proprio. Copiando i file corrotti della sua scheda inserita da Franz Hopper era riuscito a riportare i dati allo stato originale. Però, ovviamente, non poteva riportare la sorella a quando aveva quattro anni e non poteva nemmeno improvvisare qualcosa. Per questo lei non aveva più un vero aspetto. “Quell'idiota.” pensò, riflettendo su quanto il fratello avesse fatto cilecca, ma sapendo che in realtà non era per niente colpa sua.
Ethan l'aveva sempre difesa, facendole da genitore quando nessun altro poteva -e sapeva- farlo. Lui si era sempre preso cura di lei, nel bene e nel male, appoggiandola in ogni suo capriccio, assecondandola come un vero padre con la sua piccola bambina. “Eppure” pensò “Ethan non ha mai avuto un vero papà, proprio come me.”
Ripensò a cosa sarebbe successo se non avesse agito secondo i suoi interessi e sorrise: involontariamente aveva migliorato anche la vita del fratello. Gli aveva dato una persona, una ragazza da amare, una che riuscisse a guardare sotto la maschera, letteralmente.
Ethan era finalmente felice e mancava solo lei all'appello dei “lieto fine”. Non poteva nemmeno prendersi il lusso di sbagliare -come il resto degli umani, dopotutto- perché non era affatto sicura di cosa sarebbe successo se fosse stata sconfitta anche una sola volta. Non sapeva se, sparendo, sarebbe sparita anche la sua magia e tutto ciò che la riguardasse. Del resto, anche se si sforzava di essere umana, lei non era mai esistita davvero.
Ancora una volta, guardò il cielo, ma sorrise, felice. -Ethan sarà così fiero di me.

La notte era calata sulla terra e, come ogni venerdì, si erano riuniti tutti alla fabbrica per il resoconto della settimana.
-Emy, devi essere più svelta durante i tuoi attacchi. Anche se normalmente ti usiamo per la difesa, hai bisogno di essere più veloce.- concluse Jeremy, mentre Aelita alzava gli occhi al cielo. La ragazza sapeva quanto pignolo fosse il suo leader e questo la faceva ridere ogni volta.
-Ultimamente ho raccolto dei dati di alcune ricerche.- iniziò Teo, cercando i fogli stampati nel suo zaino.
-Riguarda tua madre?- chiese Yumi, mettendogli una mano sulla spalla, in modo comprensivo, ma ottenendo un gesto negativo con il capo da parte del ragazzo. -E allora cosa?
-ANAX.- disse, attirando subito l'attenzione dei suoi compagni. Consultò i suoi fogli pieni di scritte ordinate, poi cominciò a spiegare. -Ci ho pensato attentamente e sono arrivato alla conclusione che lei sia molto più di quello che sembra e questo da valore alla mia teoria: lei è umana.- Emy voleva intervenire, ma stette in silenzio. Sarebbe arrivato un momento in cui Lukas avrebbe spiegato loro tutto, ma non in quell'istante. -E ha una cotta per Aelita.- continuò, quasi esausto. -Inizialmente mi sfuggiva come avesse fatto ad entrare su Lyoko, poi però ci sono arrivato. È così ovvio: lei non ci è mai andata, lei ci è nata.
Jeremy notò lo sguardo sconvolto dei suoi compagni e subito prese la parola, avendo collaborato alle ricerche di Teo. -E non è tutto, abbiamo anche scoperto come.- fece una pausa, sorridendo con superiorità. -Con il controllo mentale Monarch. XANA deve aver, in qualche modo, usato questo lavaggio del cervello per costringere una donna a portare il feto per nove mesi e poi deve essersi sbarazzato della vittima. Ovviamene tutto questo ha un legame con gli Intagliatori...
Emy aggrottò le sopracciglia. Effettivamente aveva senso vista in quel modo: la madre di Lukas non avrebbe mai tradito il marito, anche se lui era lontano e più vecchio. Lo aveva capito da quelle fotografie, da come si guardassero. Lei era fin troppo buona per aver anche solo ferito qualcuno di sua spontanea volontà. E, soprattutto, la madre di Lukas non aveva bisogno di altro amore. Non lo cercava e di sicuro non avrebbe mai ceduto su un mondo virtuale in cui sapeva non scorrere il tempo. Perciò era quello che era successo: XANA le aveva fatto cambiare idea in un modo subdolo e spietato. Quindi era lui ad aver fatto a pezzi la famiglia di Lukas, era sempre stato lui.
Ma c'era un ultimo tassello mancante: il padre di Lukas aveva fondato gli Intagliatori solo quando Lukas ebbe compiuto dieci anni, perché allora Teo aveva avuto la visione in cui suo padre, Spirit, uccideva suo nonno, parte anche lui della stessa organizzazione? Come era possibile? Aveva solo tredici anni e Lukas non era nemmeno nato, non poteva essere la stessa cosa, no?
Emy alzò la testa, fino a quel momento tenuta bassa per cercare di non destare sospetti. -Mi dispiace interrompere la riunione, ma credo che sia arrivato il momento per voi di sapere una cosa importante.
Si sentì gli occhi di tutti puntati addosso, sperando solo di aver fatto la scelta giusta.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko / Vai alla pagina dell'autore: Blue_Wander