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Autore: SheilaPhoenix    02/01/2020    1 recensioni
Come sarebbe stato SE.
Torniamo alla prima serie di Naruto, quando il team 7 era appena formato, quando Sasuke era ancora al villaggio con Naruto e Sakura.
Questo Sasuke però, ben presto grazie all'amicizia e al strano sentimento che inizierà a sentire per Sakura dimenticherà della sua vendetta, e al posto di quella cercherà di aggrapparsi con tutte le sue forze, all'amore di Sakura.
Alla fine, la vendetta non porta a niente. Sasuke lo capirà?
(Il titolo potrebbe essere provvisorio, spero di non cadere troppo Nell'OOC e di riuscire a completare la Storia che sarà una What if? )
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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- Naruto -

Da una settimana, ogni volta che finivano gli allenamenti, chiedevo al mio team di pranzare insieme, ma Sasuke tornava sempre a casa e Sakura se ne usciva con la cosa che era stanca, perché lei allenandosi con Tsunade era sempre molto stanca.
<< Kakashi-sensei, secondo me quei due stanno nascondendo qualcosa >>.
Dissi avvicinandomi a Kakashi.
<< Naruto, cosa pensi che stiano nascondendo >>
Mi chiese il maestro, lui era l’unico ad aver accettato l’invito a pranzo.
<< Beh, io pensavo che visto che ormai noi tre ci alleniamo separatamente, Sakura con Nonna Tsunade Sasuke con te e Io con Jiraya, a loro poteva far piacere passare del tempo assieme, ma non hanno accettato il mio invito e neanche l’altro ieri l’hanno fatto >>
Alzai le spalle.
<< Non penso che Sasuke torni a casa, perché io sono andato a cercarlo ieri e non c’era >>.
Dissi facendo tamburellare l’indice della mano sul bancone, il mio Ramen mi venne servito, lo mangiai avidamente e velocemente.
<< Maestro Kakashi, scopriamo insieme che hanno quei due >>
<< Non mi va di seguirli tutto il giorno >>.
Disse Kakashi , ma io insistetti con lui.
<< Dai Kakashi, magari il teme ci nasconde qualcosa di grande >>
Sospirando il mio maestro acconsentì, così mi misi in piedi e uscì fuori dal locale, mi voltai.
<< Maestro, oggi paga lei vero? >>.
Kakashi mi fulminò con lo sguardo.

- Sakura -
Sasuke era disteso nell’erba e aveva le braccia dietro la testa, io sedevo accanto a lui, avevamo appena finito di mangiare gli onigiri che avevo cucinato per lui.
<< Cosa c’è Sakura? >>
Chiese Sasuke interrompendo il silenzio che era caduto tra di noi, gli sorrisi e misi una mano tra i suoi capelli, ormai la nostra si poteva definire una relazione.
Non avevo più timore di accarezzarlo o attaccarmi al suo braccio mentre eravamo in giro, ovviamente Sasuke faceva sempre finta di niente e si mostrava freddo, ma quando eravamo soli era un pochino più dolce nei miei confronti.
<< Niente di che Sasuke-Kun >>
Gli dissi, lui aprì un occhi solo puntandolo su di me, Sasuke sospirò e mise la testa sulle mie gambe, una mano si posizionò dietro la mia schiena e l’altra rimase a terra a strappare i fili d’erba.
<< Il tuo problema è che pensi troppo Sakura >>.
Fece con voce stranamente dolce Sasuke, annuendo giocai distrattamente con i suoi lineamenti, sfiorai le sue labbra con la punta dell’indice e del medio.
Sasuke si fece più stretto a me, fino a quando le sue labbra non finirono a baciarmi la pancia, Sasuke aveva approfittato di quel poco che usciva da sotto la maglia per sfiorare la mia pelle con la sua bocca, deglutì a fatica sentendo quel contatto.
Ma lui continuò a baciarmi vicino l'ombelico.

- Sasuke -
Sakura era stranamente silenziosa, ma quando avevo iniziato a baciarla l’avevo sentita tremare un po'.
Sorridendo continuai a torturarla.
<< Sentiamo, cosa sta pensando la tua testolina ? >>
Chiesi costringendola a parlare, a dirmi i suoi pensieri.
Sakura vagò per poi fermare i miei baci mettendomi una mano sulla bocca, cercai di protestare ma vinse lei alla fine, mi costrinsi a sedermi accanto a lei.
<< Niente di particolare, mi chiedevo se io e te un giorno potremo raccontare di questo… >>
Da quando ci frequentavamo io e Sakura stavamo insieme di nascosto, ma non volevo ancora dire in giro di noi, mi stava piacendo il nostro rapporto esclusivo.
Solo nostro.
<< Vuoi davvero che si sappia in giro di noi? >>
Le chiesi, lei arrossì e strappò un filo d’erba.
<< Non è questo che intendevo… MI chiedevo se un giorno staremo ancora insieme e avremo dei figli nostri a cui raccontare tutta la nostra storia >>.
Confessò, arrossì leggermente, ma non glielo diedi a vedere.
<< Ah… E sentiamo, come chiameresti i nostri figli? >>
Decisi di stare al gioco, Sakura arrossì e io la guardai, era davvero carina quando si imbarazzava e ormai lo facevo apposta a farla arrossire di fronte a me.
Non era neanche difficile.
<< Sarada >>
Disse convinta, mi misi a ridere.
<< Ahahaha è perché proprio Sarada? Sai che significa insalata >>
Le dissi divertito, Sakura arrossì e mi sfidò subito dopo con lo sguardo, mise entrambe le mani sul mio petto e mi spinse a terra, la trascinai con me lasciando che posasse la testa sul mio petto.
<< In realtà c’è un significato ben diverso, Sarada si, significa insalata in Giapponese ma se unisci il nome completo, ovvero Sarada Uchiha, viene fuori tutt’altro significato, ottieni qualcosa che suona come Sarada-Yu che significa olio da cucina, e siccome l’olio da cucina viene usato per accendere una fiamma, e il tuo elemento principale è la fiamma come la tecnica della palla di fuoco suprema, ho pensato che se avessi una figlia femmina, lei sarà come la fiamma che ridarà luce al tuo clan >>.
Sakura disse tutto questo senza guardarmi negli occhi, la sentì stringermi il collo della maglia sotto le mani.
<< Ma ovviamente mi sto facendo un sacco di film campati in aria, non voglio essere noiosa con questi discorsi, d'altronde non sappiamo neanche se avremo ma dei figli insieme o una figlia e magari non ti piace neanche… >>
<< Sarada, mi piace suona bene >>.
La bloccai sorridendole, notai gli occhi di Sakura farsi brillanti, come se colmi di lacrime, così le misi una mano dietro la nuca e la tirai a me per baciarla.

- Sakura -
Chiusi gli occhi per approfondire quel bacio, ancora non ci credevo che noi due avevamo una relazione.
<< Sai, penso che Naruto stia pensando qualcosa su di noi >>
Dissi guardandolo negli occhi, Sasuke alzò le spalle.
<< Quel testa quadra non può arrivare a  capire certe cose >>.
Disse ridendo e facendomi ridere, all’improvviso però mi costrinsi a bloccare la mia risata quando sentì la voce di Naruto in lontananza.
<< Ah lo sapevo che stavate nascondendo qualcosa >>
Era Naruto che con al seguito il maestro Kakashi ci aveva raggiunti, sia io che Sasuke ci sedemmo in imbarazzo, colti in flagrante.
<< Cosa ci fai qui Naruto >>
Lo ammonì io, Kakashi ci salutò sorridendo.
<< Ehilà >>
<< Ehilà un corno, cosa ci fate voi qui >>.
Fece Sasuke irritato, forse perché la nostra pace era stata appena interrotta.
<< Perchè non invitate anche me quando passate del tempo assieme? >>
Urlò Naruto, non potevo crederci, non aveva capito niente.
<< Visto Sakura? Naruto è solito Baka testa quadra, non ha capito niente di niente, non capirebbe neanche se gli dicessi in faccia che io e te stiamo insieme >>.
Mi misi a ridere, sopratutto perché dopo tra Sasuke e Naruto iniziò il solito battibecco.
Ed io all’inizio non avevo neanche capito che Sasuke aveva confessato apertamente avanti a Sasuke e Naruto che eravamo una coppia.

- EPILOGO DIVERSI ANNI DOPO -

Una bambina di nome Sarada stava preparando la borsa per andare in accademia, la piccola vide il suo papà prepararsi per uscire e andare a lavoro.
<< Fai attenzione Sasuke >>
Disse Sakura, la sua mamma mettendo una mano sulla spalla del padre, la piccola sorrise quando Sasuke si mise in piedi e posando una mano sulla guancia della moglie le posò un bacio dolcissimo sulla fronte, Sasuke poi si rivolse alla figlia e le mise una mano fra i capelli chinandosi alla sua altezza.
<< Dopo che torno da lavoro, se ti va possiamo allenarci insieme >>.
A Sarada si illuminarono gli occhi.
<< Si papà >>.
Sasuke le mise l’indice ed il medio sulla fronte.
<< A più tardi allora >>.
Dopo essere uscito, Sarada si avvicinò alla mamma e l’abbracciò felice.
<< Mamma, mi racconteresti la storia tua e di papà? >>
Sakura arrossì.
<< E’ una storia un po' lunga Sarada, ma te la racconterò volentieri >>.

  
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