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Autore: _Shannarooo_    16/01/2020    2 recensioni
Dopo la nascita di Itachi in ''Aspettando te'' La vita della famiglia Uchiha prese a scorrere tranquilla.
Almeno, fino al giorno in cui Naruto e Sasuke non lasciano il villaggio per una missione di poco conto, ma una minaccia li bloccherà dal ritornare a casa.
Sakura ed Hinata si sono messe in viaggio per ritrovare i loro mariti.
Nel mentre, nel villaggio la nuova generazione è alle prese con i primi amori e le prime confusioni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Sakura ed Hinata non potevano credere ai loro occhi, dentro a quel cimitero vi era una cascata nascosta.

“E’ strano”

Disse Hinata camminando con accanto Shiori e Sakura, i due non risposero, Sakura aveva accelerato il passo sperando di trovare suo marito all’interno della cascata.

Fu Hinata a bloccare la sua corsa verso la cascata, attivò il Byagukan e notò che c’erano davvero delle fonti.

“Bene, credo proprio che sia Naruto. Andiamo Sakura”

“Io vi aspetto qui fuori, di guardia”.

Fece Shiori sedendosi su quella che doveva essere una lapide, Hinata e Sakura entrarono nella cascata quasi correndo.

“Naruto-Kun”

“Sasuke-Kun”

Urlarono all’unisono, trovarono i loro mariti legati ad una catena.

“S-Sakura”

Sasuke provò a muoversi, ma quella catena gli strappò via dell’altro Chakra.

“Tesoro non muoverti, ci penso io”.

Disse Sakura mentre Hinata accovacciandosi accanto a Naruto iniziò a liberarlo da quelle catene, lui le sorrise debolmente.

“Mi sono fatto incastrare come uno sciocco”.

Le disse piano.

Hinata gli toccò la spalla, per fortuna sembravano stare bene, sia lei che Sakura 

 

Intanto a Konoha.

 

Sarada guardava il suo fratellino saltare dall’altalena dopo essersi dato delle spinte da solo, Itachi le si avvicinò a la guardò strano.

“cosa c’è, vuoi tornare a casa?”

Chiese dando le sue attenzioni al fratello, Itachi le mise il broncio.

“Sei strana, prima eri più divertente”

Le disse, Sarada sospirò abbracciandolo.

Da quando non vedeva più Inojin erano cambiate molte cose, Boruto non poteva evitarlo perché compagni di Team, mentre Inojin sembrava essere sparito nel nulla.

“mi spiace”

Gli disse, ma forse lo stava dicendo più ad un'altra persona.

“Fa così schifo diventare grandi?”

Chiese Itachi preoccupato per la sorella, per fortuna in qualche modo lui riusciva a farla sorridere.

“Un pochino, ma per fortuna ci sei tu”.

Itachi sorrise contento, prese la mano della sorella e la invitò a tornare a casa.

I due uscirono dal parco giochi mano nella mano, poi il più piccolo degli Uchiha 

le lasciò la mano, gridando un nome.

“Inojin”

Sarada guardò di fronte a se arrossendo immediatamente, Inojin distolse lo sguardo.

“C-ciao, non ti stavo seguendo Sarada… Ora me ne vado”

Fece Inojin mentre Itachi correva a salutarlo tirandogli entrambe le maniche della maglia, Sarada scosse la testa e sorrise.

“Non pensavo questo, anzi… E’ da un po' che non ci vediamo, come stai”

“Bene, penso”.

Disse lui.

“Posso accompagnarti a casa” “Vuoi accompagnarmi a casa così parliamo un po'?”.

I due avevano parlato insieme, si misero a ridere prendendo a camminare l’uno affianco all’altra come se niente fosse.

 

Sakura ignara di tutto ciò che stava accadendo alla figlia, che era bello ma anche molto confuso, era alle prese con quella maledetta catena che non riusciva ancora a liberare Sasuke dalle catene, quando sentì una voce urlare di uscire dalla caverna, era Shiori rimasto fuori di guardia che ora stava cercando di correre da loro.

“Sasuke-Kun”

Sakura si alzò mettendosi avanti al marito, voleva aiutarlo così estrasse la sua spada e si mise in difesa, venne raggiunta improvvisamente da un uomo che ridendo la guardò, come guardò anche Hinata.

“Chi sei, e cosa vuoi da noi”

Domandò Hinata mettendosi in posizione di attacco.

“Voglio solo che liberiate mio fratello, è stato preso da voi un po' di tempo fa”

“Tuo fratello?”

Sakura guardò Sasuke, quelle catene, poi ricordò della tecnica usata su di lei mentre era incinta di Itachi.

“Kuma?”

Chiese ricordando il nome di quel traditore del loro villaggio, lui era ancora chiuso in una cella a Konoha.

“Esatto, mio fratello si sarà fatto anche fregare. Ma io non sono come lui e lo rivoglio indietro”.

Disse lanciandosi sulle due donne, Sakura ed Hinata riuscirono a non farsi colpire, poi decisero di attaccarlo insieme, usarono entrambe la tecnica della moltiplicazione del corpo, una copia andò verso il nemico, l’altra era rimasta in difesa dei mariti.

Sasuke strinse i denti, era colpa sua se ora Sakura era in pericolo, lei era venuta a liberarlo, doveva fare qualcosa nonostante fosse debole.

Anche Naruto stava cercando di liberarsi questa volta con più convinzione, ma quelle catene erano davvero pericolose e sentiva le energie venirgli sempre meno.

“Ci sono io”

Disse Shiori strisciando dolorante verso i due, sorrise quando Sasuke e Naruto riconobbero quell’uomo.

“La signorina Sakura, ha guarito mia moglie e mia figlia, ha vaccinato tutti noi. Le sono debitore”.

Spiegò cordialmente, iniziò a lavorare sulla chiusura delle catene.

Mentre Sakura riusciva a colpire l’uomo che aveva di fronte con quanta più forza aveva, questo cadde rialzandosi velocemente.

Sakura corse di nuovo per colpirlo ma venne preceduta e finì a terra.

“Sakura”

Hinata saltò addosso all’uomo pronta a sferrargli il suo attacco, Ma questo la colpì con un calcio in pancia.

“Hinata”

Urlò Naruto tirando la catena, Sasuke si era appena liberato e aveva attivato il suo Sharingan ipnotico, si sostituì con Sakura per metterla al sicuro e guardò dritto negli occhi del suo nemico.

Questo cadde in ginocchio a terra urlando.

“Vuoi rivedere tuo fratello? Allora vieni con noi a Konoha”.

Disse Naruto avvicinandosi a lui, lo avrebbero imprigionato assieme a Kuma visto che ci teneva così tanto.

“Sasuke-Kun”.

Sakura corse dal marito abbracciandolo e iniziando subito a curarlo, ma Sasuke la bloccò.

“Sto bene, pensa alle tue ferite”.

Le disse dolcemente, Sakura lo strinse forte, aveva avuto paura di non vederlo mai più ma ora che era tra le sue braccia si sentiva già molto più leggera.

“Grazie per averci aiutati”

Disse Naruto dopo aver legato il traditore e avvicinandosi a Shiori.

“Konoha ci ha aiutato due volte, non potevo non fare qualcosa”

Disse sorridendo.

“Se vi capita di passare, venite a salutarci allora, ormai siamo amici”.

Disse Naruto mettendo una mano sulla spalla di Shiori, questo gli sorrise, perché No?

 

Sarada ed Inojin erano appena giunti a casa della Uchiha, lui la salutò con la mano, vedendola allontanarsi tuttavia, il ragazzo la richiamò con la sua voce.

“Sarada”

“Mh?”

Mentre Itachi rientrava a casa lasciandoli soli, Inojin si era avvicinato a Sarada prendendole la mano, aveva il viso arrossato.

“I-io volevo solo…”

Inojin si schiarì la voce facendola sorridere, le piaceva quando era imbarazzato.

“Cosa c’è Inojin?”

Chiese ancora Sarada.

“Vorrei fare una cosa che desidero da tempo”.

Le disse prima di posare delicatamente le sue labbra su quelle di Sarada, lei arrossì sentendo il cuore battere forte nel petto, Inojin si staccò subito, quello era un bacio rubato, veloce e fugace.

Il primo bacio di Sarada, il primo bacio glielo aveva dato Inojin.

Le gambe, sembravano due budini ed il cuore non smetteva di batterle forte.

Inojin si allontanò da lei e la salutò con la mano, sapeva che forse l’aveva fatta arrabbiare, ma non la vedeva da alcuni giorni, da quando lei aveva detto a Boruto e a lui che non voleva scegliere tra loro, che forse era meglio stare lontani per un po'.

Per pensare, ma quell’attesa lo stava straziando.

Per questo quando l’aveva vista da lontano si era avvicinato, sperando di poterla guardare di nascosto, ma Itachi l’aveva scoperto subito, ancora prima di permettergli di nascondersi.

Forse perché si era bloccato avanti al parco giochi senza muoversi, si era come pietrificato vedendola.

Sarada si era richiusa la porta di casa alle spalle senza dire nulla, Inojin rimase fermo sotto il palazzo di casa Uchiha, notò Sarada affacciarsi alla finestra, pensierosa.

Forse pensava a quello che per loro era il primo bacio.

Inojin richiamò la sua attenzione, e Sarada lo vide.

Si sentiva ancora in imbarazzo mentre lui disegnava qualcosa sul suo rotolo Ninja, con la tecnica del richiamo Inojin fece materializzare alcuni uccellini di carta, uno di essi si posò sul suo naso per poi dissolversi nel nulla, ritornato ad essere un piccolo foglietto, Sarada scoprì che quell’uccellino portava un messaggio con se.

‘’Ciao, mi manchi tanto’’

C’era scritto su quel foglio, Sarada arrossì stringendolo tra le mani e guardando Inojin, alzò la mano salutandolo e sorridendogli dolcemente mentre lui si allontanava con le mani in tasca, e nascondendo il suo evidente imbarazzo.

 

Sasuke e Sakura varcarono il giorno dopo la porta di casa loro, vennero accolti da Itachi che correndo andò ad abbracciare entrambi.

“ciao”

Si sentì udire da Sarada che stava ferma avanti le scale che portavano verso camera sua, Sakura le sorrise facendole l’occhiolino, aveva mantenuto la promessa di riportare Sasuke a casa.

Sarada ricambiò il sorriso, in lei c’era qualcosa di diverso, sua figlia stava diventando davvero grande.

   
 
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