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Autore: Mew_vale    05/02/2020    1 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 69.
 
 
 
[Ella]
<< Ma certo mamma, i genitori di Class sono molto gentili con me. Ricordati che per loro le buone maniere sono quasi un obbligo! >> Mentre fumo una sigaretta sulla veranda esterna racconto a mia madre come vanno le cose qui. Certo che la famiglia dello zio di Class ha di che occuparsi, non mi sorprende che sia stato vittima di infarto poverino!
<< Class mi è sempre piaciuto fin dal primo istante. Tienitelo stretto tesoro! >> Mi ordina quasi mia madre, che è anche la mia più grande confidente. Non ho nessuna intenzione di farmelo portare via! E, fortunatamente per me, quel Francesco che gli ha spezzato il cuore nel frattempo ha trovato un altro fidanzato. Non nego che il ritorno qui mi preoccupava un po’, temevo che Class rivedendolo ci avrebbe ripensato su noi due.
<< Non temere mamma. Quel tale di cui parlava sempre quando eravamo a Berlino si è fidanzato! >> Le comunico.
<< Meglio così. Divertiti, bacio! >> Mi congeda.
<< Bacio mamma, notte. >> La saluto. Metto via il mio telefonino nella pochette e mi sporgo leggermente dalla balaustra mentre termino di fumare la mia sigaretta. Retrocedo leggermente quando vedo in nuovo fidanzato di Francesco in compagnia di un tale, credo sia un modello, uscire in giardino. I due stanno ridendo.
<< La vita è proprio strana. Ricordo perfettamente quando anni fa hai fatto una corte spietata a Francesco senza successo, per poi accettare una semplice amicizia. E anni dopo eccovi qui, fidanzati! >> Commenta il modello. Meglio per tutti!
<< Già… >> Risponde Conrado, con una nota di tristezza.
<< Ho detto qualcosa che non va? >> Gli chiede il modello.
<< Jeronimo, io e te e siamo sempre stati amici… >> Introduce Conrado. Origlio interessata.
<< Siamo sempre stati molto di più che amici. Siamo cugini e complici! Devo ricordarti quante ne abbiamo combinate? >> Ricorda il modello che a quanto pare è suo cugino.
<< Esatto, perciò so che non tradirai la mia fiducia. Devo confessarti una cosa: non sono il fidanzato di Francesco. Almeno, non ufficialmente! >> Rivela Conrado. Mi porto una mano alla bocca. Che messinscena è mai questa?
<< Spiegati meglio! >> Lo invita il cugino.
<< Francesco mi ha chiesto il favore di presentarmi come suo fidanzato e accompagnarlo perché non voleva far sapere a un tale con cui ha avuto una liaison, che è presente a questa serata, che ad oggi è ancora solo. Pare che tempo fa lo abbia scaricato usando la scusa di un fidanzato! >> Rivela Conrado. Questa non ci voleva! Se Class lo dovesse scoprire avrebbe dei ripensamenti e cercherebbe di indagare sulle reali ragioni che hanno spinto Francesco a lasciarlo. Anche se prima, quando gli ho chiesto se la notizia del fidanzamento di Francesco lo facesse stare male, ha negato.
<< E’ assurdo! E ti sei prestato a questa farsa perché…? >> Gli domanda il cugino.
<< Per passare del tempo insieme a lui suppongo. >> Afferma Conrado.
<< Jero! >> Sento una terza voce che chiama il modello all’appello.
<< Arrivo. >> Risponde il tale. << Ne riparliamo. Devi anche rivelarmi per quale motivo Francesco ha lasciato quel tale se quella del fidanzato era una scusa. Voglio sapere tutto! >> Lo congeda il tizio allontanandosi. Conrado si accomoda su una sedia a un tavolino esterno con il suo calice di vino. Non ci penso su due volte e scendo le scale.
<< Perché non gli racconti a me questi motivi? >> Propongo, arrivandogli alle spalle. Conrado si volta e si porta una mano in fronte colpevole quando si accorge che si tratta di me.
<< Non credo ti riguardino. >> Cerca di congedarmi alzandosi. Io lo fermo afferrandolo per un polso.
<< Non mi sono fatta migliaia di chilometri con Class per venire qui e farmelo portate via! Faresti meglio a consigliare al tuo finto fidanzato di restare al suo posto! La sua chance l’ha avuta e sel’è bruciata! >> Esclamo fuori di me.
<< Ne deduco che non andrai a dire all’uno o all’altro che conosci il nostro piccolo segreto! >> Esclama.
<< Scordatelo. Le cose stanno bene come sono. E conviene anche a te che siano così. Sbaglio o sono anni che sbavi dietro a Francesco? >> Gli rammento.
<< E’ inutile che lo dici con quel piglio di ironia. L’ho conosciuto che avevo 20 anni… è stato un incontro da favola… >> Mi canzona facendo la parodia della mia voce.
<< Bene. Quindi siamo d’accordo? >> Propongo allungando il braccio verso di lui. Conrado stringe la mia mano senza dire una parola. Non servono parole, questa stretta di mano è più che sufficiente. Sta per tornare dentro quando mi viene in mentre una domanda da porgli.
<< Perché Francesco ha scaricato Class? Il vero motivo. >> Gli domando.
<< Una mattina, al suo risveglio, dalla tracolla di Class sporgeva un biglietto aereo per Berlino. Francesco ne ha dedotto che volesse mollarlo così ha giocato d’anticipo. >> Mi narra. Ora si spiegano molte cose!
<< E’ così? Voleva ripartire e mollarlo? >> Mi domanda. Mi mordo il labbro inferiore.
<< Ehi, bellezza. Abbiamo un accordo! Voglio anch’io conoscere i fatti! >> Esclama di fronte al mio silenzio.
<< Da quello che ne so, Class aveva acquistato due biglietti aerei, sapendo che a breve il contratto che Francesco aveva con Ecomoda sarebbe cessato. Voleva chiedergli di partire insieme. >> Rivelo. Se questo tale si azzarda ad aprire bocca gli stacco la testa!
<< Bhe questa info non dovrà mai giungere alle orecchie di Francesco. >> Sentenzia. Non posso che essere d’accordo con lui.
 
 
 
[Francesco]
Lorenzo e Diego, che ci raggiungono dopo aver scambiato qualche parola con qualche giornalista, hanno delle espressioni piuttosto nere.
<< Sono assatanati questa sera. >> Chiosa Lorenzo, riferendosi ai giornalisti. Diego sembra sfinito.
<< Per forza, con tutta questa carne al fuoco. >> Interviene Nicola Mora.
<< La prima cosa da fare domani sarà contattare gli avvocati, e Daniele Andrade. Voglio scoprire chi ha condiviso quel filmato con la stampa! >> Esclama Armando Mendoza.
<< Non sarà necessario scavare tanto per scoprirlo. Sappiamo già chi è stato. >> Rivela Lorenzo.
<< A chi devo staccare la testa?! >> Domanda Armando.
<< Amore, calmati, ti prego! >> Lo incinta la moglie, accarezzandogli il petto.
<< Tanto vale che ve lo dica, tanto più che è andata via e non corriamo il rischio che tu la prenda per il collo. >> Tergiversa Lorenzo.
<< Insomma, ci vuoi dire chi è l’artefice? Una donna? >> Domanda la moglie di Nicola Mora notando che Lorenzo ha usato l’articolo femminile.
<< E’ stata la madre di Paola. >> Ci rivela. In effetti la faccia da megera cel’ha!
<< CHE COSA?! QUELLA DONNA PASSERà UN MARE DI GUAI! >> Tuona Armando. La moglie lo incinta nuovamente a calmarsi.
<< E pensare che stavate per imparentarvi con lei. >> Chiosa Kristoff Huber.
<< Lo ha fatto per vendicarsi di Diego? >> Ipotizza la moglie di Kristoff. Lorenzo annuisce.
<< La faccenda è più complessa di così. Giulia si è magicamente ricordata che quella sera la telecamera era accesa e si è fatta dare il filmato corrompendo un tecnico. Paola l’ha intercettato e lo ha condiviso con sua madre. Insieme le due hanno escogitato un piano di vendetta. Anche se Paola insiste nel difendersi dicendo che ha cercato di sventare i suoi piani, e sua madre l’ha esclusa. >> Racconta Lorenzo.
<< Certo, farebbe qualsiasi cosa quell’arpia per togliersi d’impiccio! Anche Osvaldo era a conoscenza della faccenda? >> Domanda Armando al figlio.
<< Sarebbe un peccato perdere un fornitore come lui. Il suo materiale è il migliore! >> Afferma Nicola Mora.
<< No, il povero Osvaldo è una vittima, in tutti i sensi. Gonzalo mi ha raccontato che suo padre e  la madre di Paola avevano una tresca che stasera è stata mascherata. >> Prosegue nel racconto Lorenzo.
<< Il povero Osvaldo era esterrefatto, è scappato via, ma non prima di chiudere ogni affare che aveva in corso con Marcus. >> Spiega Camilla.
<< Come farà la sua ditta a sopravvivere? So che aveva dei problemi e che contava sull’investimento dei Torres. >> Commenta Nicola Mora.
<< Gonzalo investirà nella sua azienda, sciogliendo la società che ha con il padre. >> Narra Lorenzo.
<< Diego, tutto ok? >> Gli chiedo dato che non ha spiccicato parola e se ne sta con le braccia incrociate in disparte.
<< Questo casino è solo colpa mia. Vi chiedo scusa. >> Afferma con gli occhi lucidi prima di allontanarsi da solo.
<< Vado io. >> Si offre Lorenzo, seguendolo.
Il gruppetto, fra commenti di sottofondo vari, si scioglie. Io mi guardo in giro alla ricerca di Conrado, ma dove è finito?
<< Perso il fidanzatino? >> Sento un brivido lungo la schiena quando la voce di Class, a poca distanza da me, giunge alle tue orecchie.
<< Anche tu vedo che hai perso la tua…. Fidanzata. >> Replico, ponendo l’accento su questo termine, ancora sorpreso di vederlo con una donna.
<< Ha ricevuto una telefonata da sua madre. Quindi è lui l’ex di cui parlavi? >> Mi domanda prima di sorseggiare il suo calice di vino.
<< Sì. Comunque che differenza farebbe? >> Gli domando.
<< Nessuna, era così per curiosità. Sono felicemente fidanzato, come sai. >> Sottolinea.
<< Amore mio! >> Esclama la tizia. Gli allaccia le braccia al collo e cerca le sue labbra. Class ricambia l’attenzione ed io mi sento male.
<< Tesoro, eccoti qui. Cosa ne dici, andiamo? >> Propone Conrado. Mi sorprende la sua iniziativa quando cinge il mio viso con una mano e assaggia le mie labbra con una lentezza ma con un trasporto che non ci sia aspetta da una recita.
<< Certo. Saluto gli altri. >> Rispondo basito quando si separa da me.
 
 
 
[Lorenzo]
Non vedo l’ora di arrivare a casa e stendermi a letto, abbracciando la mia amata. Stasera non abbiamo avuto mai un attimo di intimità. Raggiungo mio fratello all’esterno. Siede su una sedia nel deserto patio estivo.
<< Diego, vuoi parlare? >> Gli domando. Tira su con il naso prima di passarsi le mani sugli occhi. E’ crollato.
<< Cosa c’è da dire? Ho combinato uno dei miei disastri epocali. >> Chiosa.
<< La gente se ne dimenticherà. >> Cerco di rincuorarlo. Al prossimo scandalo questa storia passerà in secondo piano.
<< Magari sarà così, ma il filmato hard sarà collegato a questa serata! Il lancio della collezione non sarà ricordato per i modelli ma per lo scandalo da me causato! >> Si sfoga piangendo.
<< Là dentro mi guardavano tutti di sbieco, un terzo di quelle persone erano presenti alla sera della mia festa di fidanzamento e avranno capito che si tratta di me. Quanto ci vorrà che la notizia si diffonda e che al posto del termine “misterioso” compaia il mio nome? >> Ipotizza.
<< Certo, potrebbe accadere. Ma, ti ripeto, sarà una tempesta temporanea. Al prossimo scandalo cambieranno il loro soggetto d’interesse. >> Insisto.
<< E Isabella? >> Mi chiede guardandomi negli occhi.
<< Cosa c’entra Isa? >> Gli domando confuso.
<< Ogni volta che aprirà Facebook o Twitter vedrà rimbalzare quel video con me che faccio sesso con un’altra… Quanto tempo potrà passare prima che si stanchi? >> Si chiede confessando le sue paure recondite. Osserva in terra mentre si massaggia le mani.
<< Vuoi scherzare, spero. Isabella è una ragazza forte… la sottovaluti. Non rinuncerebbe a te per tutto l’oro dell’universo! Per lei conta quello che sei diventato, non quello che eri. >> Gli faccio notare. Sono sicuro che non lo abbandonerebbe per una cosa di così poco conto! Improvvisamente sono io ad essere colto da paure similari: Roberta potrebbe in egual modo lasciarmi se venisse a conoscenza di tutte le sconcerie che ho commesso in passato compreso quel filmato girato al college. Con la differenza che io l’ho girato coscienziosamente e ne conosco l’esistenza! Devo assolutamente dirglielo, anche se quel filmato non esiste più, per quel che ne so!
<< Proprio adesso che avrebbe bisogno del mio sostegno per via di suo padre le do anche questo pensiero. >> Piagnucola.
<< Suo padre? Credevo che i suoi genitori fossero morti anni fa. >> Domando confuso.
<< E’ una storia complicata. Scusami, ma non te ne posso parlare! >> Esclama per congedare l’argomento.
 
 
 
[Silvia]
Osservo mia madre flirtare con Jimmy e baciarlo e la cosa mi fa un certo che. Certo, lo so che la differenza d’età non è poi così consistente visto che mia madre ha solo 5 anni di più… ma questa relazione comunque mi sembra strana. Sarà perché ho sempre visto mia madre con uomini più grandi di lei e perché Jimmy dimostra meno di 34 anni.
<< Proprio non riesci ad accettarli insieme? >> Mi domanda Camilla notando che li sto fissando.
<< Come darle torto, sono disgustosi! >> S’intromette Lena. Ma che cavolo gliene frega?
<< Nessuno ha chiesto il tuo parere, mi sembra! Fatti gli affari tuoi! >> La freddo poco prima che i neo-fidanzatini ci raggiungano.
<< E’ stata una serata movimentata. >> Commenta Jimmy. Direi proprio di sì! Chissà come sta Giulia, quando si è diffusa la notizia si è chiusa nei camerini e non è più voluta uscire. Si è persa tutta la festa. Giulio, Isa e i suoi fratelli l’hanno raggiunta mezz’ora fa e ancora non sono tornati.
<< Maria Paola e sua figlia pagheranno caro tutto quello che hanno causato. >> Commenta Roberta. Ci mancherebbe altro!
<< Il karma sta già facendo il suo corso, lo sfascio della famiglia è una punizione adeguata. >> Osservo rivolgendomi a Roberta.
<< E’ troppo poco. Vel’immaginate poi come deve sentirsi quella poverina di Isabella sapendo che il suo fidanzato è protagonista di un filmino hard in onda su tutti i blog? >> Solleva la questione Roberta. La domanda rimane sospesa nel vuoto.
<< A proposito, ma dov’è? Si è allontanata diverso tempo fa. >> Osserva Roberta. Camilla ed io ci scambiamo uno sguardo.
<< Voleva andare con Giulio a vedere come stava Giulia. >> Ammetto, in assenza di una scusa valida.
<< Giulia e Isabella amiche… il mondo si sta rivoltando? >> Ironizza Roberta.
 
 
 
[David]
Come farò in mezzo a questo dramma a chiedere a Cami di diventare mia moglie?
<< Va un po’ meglio? >> Domanda Massimiliano a mia sorella. Lei annuisce.
<< Uscirò da qui solo quando se ne saranno andati tutti gli invitati! >> Chiosa mia sorella. Non ha avuto il coraggio di uscire da quando il filmato è stato diffuso.
<< Questa storia si sgonfierà, vedrai. >> Cerca di rincuorarla Cèsar.
<< Sì, e nel frattempo sarò etichettata come una porno star. Quando mio figlio crescerà scandagliando il web troverà un filmino hard di sua madre! >> Esclama Giulia toccandosi la pancia. Io mi porto una mano alla fronte. I miei fratelli e amici attorno a me tossiscono, o si mordono il labbro, oppure osservano la reazione di mio padre mentre quest’ultimo per poco non sviene. Ma la gravidanza causa anche amnesie? Come ha fatto a dimenticarsi che papà e Michael non erano a conoscenza della notizia? Mia sorella, rendendosi conto della gaffe appena fatta, solleva lo sguardo nella sua direzione. Massimiliano vorrebbe sotterrarsi.
<< Figlio? Quale figlio? >> Domanda nostro fratello Michael.
<< Eh? Il tuo futuro cosa…? >> Domanda mio padre confuso e, per la prima volta, senza parole!
<< Papà, non dare di matto! >> Esclama Giulio. Giulia si alza, seguita da Massimiliano. Semmai fosse riuscito a guadagnarsi un po’ di fiducia da parte di mio padre, in questi ultimi secondi deve averla persa!
<< Papà, te lo avrei detto domani al pranzo. Sono incinta di 6 settimane! >> Annuncia Giulia un tantino preoccupata dalla reazione di nostro padre il quale è shoccato da tale rivelazione.
<< E’ di Diego Mendoza? >> Borbotta. Perché questo è il primo pensiero di tutti? Mia sorella ha un fidanzato!
<< No, signore. E’ mio figlio. >> Risponde titubante Massimiliano. Non vorrei essere nei suoi panni! Ci raggiunge mia madre in compagnia delle mie zie, allontanatesi mezz’ora fa circa, richieste da alcuni giornalisti. Il viso di mia madre diventa di tutti i colori quando vede Isabella che non era qui quando sen’è andata.
<< Patrizia, sapevi che nostra figlia aspetta un figlio? >> Le domanda a bruciapelo mio padre, frenando una sicura scenata di mia madre.
<< L’ho saputo questa sera. Giulia te lo avrebbe detto. >> Risponde mia madre.
<< SI, UN VOLTA RACCONTATO A MEZZO MONDO! A QUANTO PARE QUI DENTRO ERO L’UNICO A NON SAPERLO! POSSIBILE CHE DEBBA ESSERE L’ULTIMO A SAPERE CHE MIA FIGLIA ASPETTA UN FIGIO, DANNAZZIONE!? >> Tuona papà.
<< Papà, se ti può consolare neanche io lo sapevo. Perché diavolo non me lo avete detto?! >> Si lamenta Michael guardandoci prima di abbracciare nostra sorella la quale si scioglie in lacrime. Io alzo le mani.
<< Ah, non guardare me. L’ho saputo anche io questa sera. >> Mi giustifico.
<< Non vedo l’ora di prenderla, o prenderlo, in braccio! >> Esclama Michael.
<< Congratulazioni Giulia. E anche a te Massi. >> Li augura Cèsar.
<< Grazie. >> Giulia tira su con il naso dopo essere stata “liberata” da Michael.
<< Papà… Io sono felice di questo avvenimento! >> Interviene Giulia cercando di mitigare la reazione di papà. Non percependo alcuna reazione Giulia gli allaccia le braccia al collo.
<< Ti prego, non ti arrabbiare. Quando l’ho saputo ero così impreparata… Ci ho messo io stessa un po’ ad accettarlo, a capire cosa stesse succedendo, come avrei potuto dirlo a voi? >> Spiega Giulia.
<< Avremmo potuto aiutarti se ce lo avessi detto. Chiamerò domani stesso in clinica per fissare un appuntamento. >> Commenta papà.
<< Buffo Daniele che proprio tu parli di segreti! Che ci fa questa gatta morta qui? NON MI RISULTA CHE FACCIA PARTE DELLA FAMIGLIA… FUORI DI QUI PICCOLA INTRIGANTE! >> Strilla mia madre, puntando il dito contro l’uscita. Isabella si alza per accontentarla.
<< No, Isabella non andrà da nessuna parte! >> S’intromette mio padre.
<< DANIELE, SEI SENZA VERGOGNA! PROPRIO COME LA TUA AMANTE! >> Urla Patrizia.
<< Patrizia, cerca di calmarti, non tutti i giornalisti se ne sono andati! >> Cerca di quietarla zia Marce.
<< BENE, MAGARI DOVREI ANDARE LA FUORI E RACCONTARE QUANTO STRONZO E’ MIO MARITO! CHE SE LA FA CON UNA RAGAZZINA INTRIGANTE! >> Urla mia madre.
<< FALLO, E SI STACCO LA TESTA PATRIZIA FERNANDEZ! SEI FUORI DI TESTA, ECCO COSA A SEI! >> Urla Diego, entrando con suo fratello. Ci mancava solo lui ad urlare.
<< Caro Diego, se ti diverti a fare la parte del diversivo sono affari tuoi! MA MIO MARITO NON E’ IL TUO GIOCATTOLO! LO DEVI LASCIARE STARE, CAPITO GATTA MORTA?! >> Tuona mia madre scattando contro Isabella. Viene trattenuta da Giulio e da zia Marcella.
<< Ma che diavolo sta accadendo? >> Chiede Lorenzo.
<< Isabella è l’amante di mio marito! >> Esclama mia madre.
<< Cosa? Ma che cazzo dici? >> Chiede Lorenzo basito.
<< ORA BASTA DANIELE! SE NON VUOTI IL SACCO IMMEDIATAMENTE CON TUA MOGLIE, LO FARò IO! Non resterò qui immobile a guardare tua moglie che insulta la mia fidanzata! >> Tuona Diego. Per fortuna è intervenuto.
<< Stavo per dirlo io Diego. Papà, devi porre fine a questo equivoco! >> Interviene Giulio.
<< Di cosa state parlando?! >> Chiede mia madre.
<< Stanno parlando di ciò che volevo condividere con te, con le mie sorelle e con Michael domani a pranzo, se solo non avessi sollevato questo polverone questa sera! >> Esclama mio padre.
<< Daniele, se devi dirci qualcosa che porrà fine a questo casino, sputa il rospo. >> Lo incita zia Marce. Daniele allunga la mano invitando Isabella ad afferrarla. La poveretta ha le lacrime agli occhi. Titubante, si avvicina a papà e gli stringe la mano. Il suo fidanzato le cinge una spalla avvicinandosi per darle coraggio.
<< Isabella non è affatto la mia amante, non potrebbe mai esserlo perché… Lei è mia figlia. >> Annuncia papà. Trattengo il respiro in attesa delle reazioni. Michael cerca lo sguardo del suo fidanzato che apre leggermente la bocca sorpreso da questa notizia. Mia madre e le mie zie si scambiano uno sguardo di sorpresa.
<< Come… come figlia? >> Borbotta mamma completamente shoccata. Mi avvicino a lei e le cingo una spalla.
<< Sì, l’esame del DNA lo conferma. La madre di Isabella è Ingrid, la nostra vecchia domestica. >> Rivela papà a mo di spiegazione. Mamma è costretta a sedersi.
<< Non ci posso credere… Pensavo che ci fossimo lasciati quella storia alle spalle! >> Esclama mamma. Papà lascia la mano di Isabella per inginocchiarsi di fronte a mamma.
<< Ed è così infatti. Per me quella donna è un capitolo chiuso! Non avevo idea fino a poco tempo da che da quella storia fosse nata una bambina! >> Spiega papà. Mamma con un balzo si alza. Il mascara le cola lungo le guance.
<< No, questa storia non riuscirò mai a lasciarmela alle spalle. Ora meno che mai visto che la signorina è la prova vivente della tua scappatella! >> Esclama mamma freddando Isabella con uno sguardo, prima di abbandonare lo spogliatoio. Proprio lei parla di infedeltà?
<< Mi dispiace. Avrei fatto meglio a non indagare e a restarmene al mio posto! >> Esclama Isabella prima di scoppiare a piangere. Diego l’abbraccia.
<< Che razza di serata. Daniele Valencia è tuo suocero! >> Esclama Lorenzo rivolgendosi a suo fratello.
<< Ti sembra il caso, zucca vuota? >> Lo rimprovera Giulio.
<< Cercavo solo di sdrammatizzare. >> Si giustifica Lorenzo.
<< Anche questa notizia ero l’unico di noi fratelli a non conoscerla? >> Si chiede Michael sotto choc.
<< Io l’ho saputo questa sera. >>  Interviene Giulia.
<< Io e David lo sapevano da un po’, scusa se non ve lo abbiamo detto subito. Ritenevamo che doveva essere papà a dare l’annuncio ma i fatti di questa sera hanno fatto prendere una piega diversa al corso degli eventi. >> Afferma Giulio.
<< Tocca a me chiedervi scusa. Ho tergiversato, temendo la reazione di mia moglie, e ho causato un gran caos. Ed è stata Isabella a pagarne le conseguenze. >> Si giustifica mio padre. Riderei se la situazione non fosse così tragica!
<< Patrizia deve assorbire la notizia. Vedrai che si calmerà! >> Esclama Marcella. Michael si alza e si avvicina ad Isabella, per poi abbracciarla.
<< Benvenuta in famiglia. >> Gli augura Michael.
<< Grazie, Michael. >> Lo ringrazia nostra sorella contraccambiando l’abbraccio.
<< Voglio andare a letto. >> Si lamenta Giulia.
<< Mi sembra un ottima idea. Per oggi tu e mio figlio ne avete vissute abbastanza. >>
<< Rimandiamo qualsiasi confronto a domani. >> Aggiunge mio padre.
<< Vado in cerca della mamma, l’accompagno io a casa. >> Mi offro. Chissà che durante il viaggio non riesca a farla ragionare.
 
 
[Roberta]
Mentre aspettiamo la nostra auto Lorenzo muove la testa a destra e a sinistra.
<< Quando arriviamo a casa ti faccio un massaggio al collo. >> Gli prometto, allacciandogli le braccia al collo. Lorenzo ammicca sollevando un sopracciglio prima di cercare le mie labbra.
<< Credevo che alla fine di questa serata mi sarei tolto un peso, ma tutti gli avvenimenti di questa serata sono un macigno enorme! >> Esclama.
<< Lo immagino. Spero tanto che con le denuncie che faremo il filmato venga rimosso! >> Mi auguro.
<< Lo spero anche io. Amore, ho una notizia bomba da darti. Ma mi devi promettere che la terrai per te! Diego mi ammazzerebbe se sapesse che ne ho parlato in giro. >> Introduce.
<< Lo sai che manterrò il riserbo. Cos’altro succede? >> Gli assicuro preoccupata e un tantino curiosa, prima di incitarlo a raccontarmi tutto.
<< Daniele Valencia è il suocero di Diego. >> Narra lasciandomi un tantino perplessa.
<< Un attimo! Ciò significherebbe che Isabella è sua figlia? >> Chiedo chocata dalla notizia appena appresa. Lorenzo annuisce.
<< E mi spieghi, di grazia, com’è possibile? >> Gli chiedo.
<< Dottoressa Mora, qui non è possibile! Glielo posso spiegare a casa! >> Esclama, beccandosi un buffetto sul petto.
<< Ok, ok. Non conosco i dettagli, pare che in passato Daniele abbia avuto una storiella con la madre di Isabella. E abbia saputo che Isabella è sua figlia solo poco tempo fa. >> Racconta.
<< Quindi quando Isabella è arrivata in Ecomoda sapeva che Daniele era suo padre? >> Gli domando. E’ stata brava a nascondere le sue intenzioni. Lorenzo solleva le spalle.
<< Non conosco i dettagli, come ti dicevo. Mi sono trovato in spogliatoio quando Daniele lo ha annunciato alla moglie, la quale pensava che Isabella fosse la sua amante. L’ha trattata come una poco di buono, una scena pietosa visto che vanta tanta classe. Poi se n’è andata guardando la poveretta dall’alto in basso perché la sua esistenza le ricorda la scappatella del marito! >> Sollevo le sopracciglia dinanzi a tale reazione di Patrizia.
<< E Daniele cosa dovrebbe dire? Occhio per occhio…! >> Chioso. Daniele non ha fatto niente di diverso da quello che fa fatto lei, anzi lui è pure giustificabile se non sapeva dell’esistenza di un’altra figlia. Proprio non la reggo quella donna!
 
 
[Patrizia]
Non mi era minimamente passato per l’anticamera del cervello che potesse essere sua figlia. La spiegazione dell’amante era la spiegazione più facile. Certo che scoprire che mi sono sbagliata è un sollievo. Mio marito ora mi è fedele.
<<… Inoltre non puoi giudicare né lei né papà senza conoscere i fatti. Quella ragazza nella sua vita ha sopportato cose atroci! >> Conclude mio figlio alla fine di una filippica sul mio comportamento.
<< La notizia mi ha del tutto spiazzata. Scopro che tuo padre ha un’altra figlia…. Concedetemi di essere arrabbiata! >> Esclamo a mo di giustificazione.
<< Arrabbiata sì, ma non ingiusta! Isabella è una ragazza meravigliosa e non ne ha colpa se è frutto di un tradimento. Lei sta solo cercando di cucire un rapporto con il suo vero padre… Vuole solo una vera famiglia! >> La giustifica mia nuora.
<< Perché, una famiglia non cel’ha avuta? >> Domando.
<< E’ una storia complicata e infelice, e sarà lei a raccontartela se vorrà. Comunque è vero che papà non era a conoscenza della sua esistenza fino a un mese fa. La madre di Isabella mentì a suo marito circa la paternità della figlia che portava in grembo. Posso dirti solo questo. >> Mi narra mio figlio. Io almeno ho confessato a mio marito che il figlio che aspettavo non era suo.
<< Quindi Isabella ha avuto una mamma e un papà. Cosa vuol dire che non ha mai avuto una famiglia? >> Chiedo nuovamente quando ormai siamo giunti alla villa.
<< Domani vieni al pranzo, sarà l’occasione giusta per conoscerla e per sapere come sono andate le cose. >> Mi congeda mio figlio.
 
 
[Isabella]
Diego, esausto, sprofonda sul divano e si toglie la cravatta. La scaraventa con forza dalla parte opposta della stanza. La raccolgo e la poso sul tavolino prima di sedermi accanto a lui sul divano. Raccolgo le gambe e mi accoccolo sotto il suo braccio.
<< Come si può arrivare a tanto per vendicare un torto? Non bastava rigarmi la macchina?! No, doveva smerdarmi! >> Si lamenta Diego. Quella donna ha commesso un atto riprovevole. I commenti vengono interrotti da un messaggio che mi arriva: è da parte di mio padre, la risposta alla domanda che gli ho inviato ovvero: “è arrivata a casa Patrizia?”.
<< Papà ha risposto: “Sì, dieci minuti fa. E non la smette di chiedermi spiegazioni su di te… David in macchina le ha accennato qualcosa, e ora vuole sapere vita morte e miracoli su di te!”. >> Espongo leggendo parola per parola il messaggio.
<< Gli rispondo che può anche raccontargli tutto, sono stanca dei sotterfugi. >> Digito velocemente la risposta dopo di che Diego mi toglie lo smartphone dalle mani e me le stringe. Sta piangendo.
<< Io ti prometto che d’ora in avanti non dovrai più vergognarti di me. >> Mi promette, come se mi vergognassi di lui. Lo sospingo così che appoggi la schiena allo schienale del divano e mi metto a cavalcioni su di lui.
<< Io non mi vergogno di te. Non accadrà mai una cosa del genere. Ti amo Diego! >> Rispondo. Il suo abbraccio s’intensifica.
<< Ti amo piccola mia! >> Risponde di rimando.
 
 
 
[Cèsar]
Infilo le chiavi nella toppa della porta ma sono costretto a suonare perché temo che Michael abbia lasciato le sue chiavi dentro. Spero non si sia addormentato.
<< Amore, ti stavo aspettando. >> Mi saluta. Lo attiro a me e lo bacio.
<< E’ tutta la sera che aspetto questo momento! >> Esclamo, solo quando ci separiamo per riprendere fiato.
<< Quanto vorrei vivere già questa relazione alla luce del sole. >> Mi confessa, intrecciando le nostre dita.
<< A questo proposito, è tutta la sera che medito questa decisione. >> Introduco, avvicinandomi al divano su sui getto la cravatta e la giacca, librandomene. Michael mi guarda con un certo sconcerto.
<< Ci hai ripensato? >> Mi chiede, con un certo spavento. Lo attiro a me e lo bacio.
<< Ti sembra che ci abbia ripensato? >> Gli chiedo, ammiccando. Sorride.
<< Cosa stavi per dire? >> Mi esorta a proseguire.
<< Vorrei organizzare una cena per domani sera per dare la notizia ai miei genitori. Insomma, credo sia il momento giusto. Con la presenza di Betty e Armando a placare la reazione di mio padre si creerà l’occasione giusta. E poi Lunedì ripartiranno per Miami, non avremo altre occasioni. >> Spiego al mio tesoro il quale mi allaccia le braccia al collo.
<< Con quale scusante organizzerai la cena? E poi a casa nostra non c’è tanto spazio! >> Mi domanda. In effetti l’appartamento moderno ma pur sempre piccolo che abbiamo scelto non può contenere un tavolo da pranzo per tante persone!
<< Questa è la parte più difficile. Abbiamo bisogno della collaborazione di Diego ed Isa! >> Esclamo.
<< E pensi che accetteranno con tutti i grattacapi che hanno? >> Mi chiede.
<< Tentar non nuoce. Stasera il taxi che ho preso con i miei mi ha lasciato davanti al mio vecchio appartamento, e poi ho dovuto prendere un atro taxi per venire qui! Non possiamo fare questa vita. Tu piuttosto amore mio, come ti senti dopo la notizia bomba? >> Gli chiedo. Ci sediamo sul divano e lui appoggia la testa sul mio petto. Gli accarezzo i capelli, ancora in piega e pieni di lacca.
<< Bene, anche se ho mille domande che mi frullano in testa. Com’è stata la vita di mia sorella? Come ha fatto a scoprire che mio padre era anche il suo? Cose così. >> Mi rivela.
<< Avrete il tempo per parlarne. Lo sai che eri bellissimo in passerella? >> Gli faccio notare, insinuandomi con la mano dentro la camicia che indossa per coccolare i suoi pettorali. Ride prima di sollevarsi e baciarmi languidamente. Chiudo gli occhi e mi beo di questo momento magico e dei suoi baci. Come ho potuto metterci tanto tempo per capire?
 
 
[Silvia]
La prima cosa che faccio una volta entrata in casa è liberarmi di questi tacchi fastidiosi. Giulio chiude la porta dietro di lui e poco dopo sento le sue mani sui miei fianchi. Sorrido. Mi scosta i capelli dal collo, dove inizia a posare dolci e soffici baci.
<< Giulio Valencia, hai intenzione di viziarmi così ogni sera? >> Gli domando. Non riusciamo a toglierci le mani di dosso, anche solo per coccolarci.
<< Qualche problema? Questa sera più che mai. Sei stata bravissima, sono fiero di te amore mio! >> Esclama allacciando le sue braccia attorno alla mia vita. Posa il mento sulla mia spalla.
<< Grazie, amore. Ma la vera sorpresa della serata è stato annunciare la nostra relazione ai giornalisti. Ti rendi conto che adesso non hai più scampo? >> Gli faccio notare. Con un gesto dolce mi volta. Gli allaccio le braccia al collo.
<< E chi vuole scappare? >> Risponde, prima di baciarmi con dolcezza.
<< Cosa ne dici di una bella doccia e se poi ti faccio un massaggio? >> Gli propongo accarezzandogli il petto.
<< Cosa ne dici se invece sono io a farti un massaggio ai piedi? Sarai distrutta. >> Sorrido prima di baciarlo. Mano nella mano ci dirigiamo in quella che un tempo era la stanza da letto della mia amica. Aggiro il letto matrimoniale e poso la mia borsetta sul mio comodino. Giulio siede dal suo lato e mette in carica il suo cellulare che si era scaricato. Nel frattempo mi raccolgo i capelli e tolgo orecchini e altri accessori.
<< David mi ha massaggiato. Dice che il colloquio con mamma è stato un disastro! >> Esclama, prima di portarsi una mano in viso. Salgo in ginocchio sul letto e lo abbraccio da dietro.
<< Amore mio, le passerà. E’ stato uno choc anche per lei. >> Cerco di fargli notare, accarezzandogli il petto.
<< Sei sicuro di non volere quel massaggio? >> Gli chiedo. Mi sembra davvero tanto teso. Di scatto si volta: mi ritrovo stesa sotto il suo attraente corpo.
<< Sì lo voglio, ma non alle spalle! >> Ammicca prima di baciami il collo. Ridacchio.
 
 
 
[Daniele]
<< Potresti posare il cellulare mentre ti parlo! >> Mi redarguisce mia moglie.
<< E’ Isabella, vuole sapere se sei arrivata a casa. Ci è rimasta male per la tua reazione. >> Le rivelo.
<< Cosa pretendete da me? Avrei dovuto abbracciarla e darle il benvenuto in famiglia? >> Mi domanda.
<< Michael l’ha fatto. >> Sottolineo. E’ bellissimo sapere che può contare sull’appoggio dei suoi fratelli.
<< Isabella ne ha già passate tante nella sua vita… Sarebbe bello per lei poter contare sul tuo appoggio! >> La prego.
<< Sua madre che fine ha fatto? >> Mi domanda.
<< So che lavora come badante e colf per una famiglia, non l’ho più rivista e neanche ci tengo. Giulio e David ci hanno parlato e l’hanno incontrata. Gliene hanno cantante quattro. >> Racconto.
<< Gliene hanno cantate quattro perché non ti ha detto della gravidanza? >> Mi domanda.
<< Anche per quello. Ingrid ha spacciato la bambina come figlia di suo marito, Juan. Fin quando suo marito, dato che non riuscivano ad avere altri figli, ha scoperto di essere sterile dalla nascita. A quel punto Ingrid ha detto di averlo tradito ad una festa tra amiche con un estraneo. E’ stato allora che è cominciato tutto… >> Inizio a raccontare. Mi si forma un groppo in gola. Stringo i pugni dalla rabbia! Quel tale ha messo le sue manacce su mia figlia. Vorrei riportarlo in vita solo per ucciderlo con le mie mani!
<< Tutto cosa? >> Mi esorta a continuare mia moglie.
<< I maltrattamenti. Juan in più occasioni ha alzato le mani su Isabella, specialmente quanto era ubriaco, perché la sua esistenza gli ricordava il tradimento subito. Lo stesso ragionamento che hai fatto tu. >> Osservo. Patrizia, sconvolta, si porta una mano alla bocca e siede sul divano. La imito e le siedo accanto.
<< Capisci ora cosa vogliamo dire quando affermiamo che Isabella cerca solo una famiglia su cui fare affidamento? >> Le domando, accarezzandole un ginocchio.
<< E poi com’è finita? Cioè come si è sottratta a quell’esistenza? >> Mi chiede.
<< La nonna materna l’ ha portata con sé in Italia quando aveva 14 anni. E’ tornata qui solo qualche mese fa, dopo la morte di sua nonna. >> Le racconto.
<< Perché tornare qui, nel luogo della sua infanzia rubata? >> Mi chiede curiosa e colpita dalla storia di Isabella.
<< Le mancavano i suoi amici d’infanzia, probabilmente. Forse in Italia non aveva stretto rapporti degni di questo termine. In più, dopo la fine della relazione con Massimiliano, avrà voluto allontanarsi. >> Narro.
<< Giulia mi ha detto che l’aveva chiesta in moglie, ma lei è scappata. >> Mi spiega.
<< Si sarà sentita smarrita. L’unica persona della famiglia che l’aveva amata, la sua salvatrice, la donna che le aveva fatto da madre (visto che l’ha presa con sé quando una persona inizia il suo percorso di maturazione), era venuta a mancare. Forse non si sentiva pronta a diventare lei a sua volta madre di qualcuno! >> Ipotizzo, stupito di me stesso e di cotanta saggezza.
<< Lei sapeva di te quando ha chiesto lavoro da Ecomoda? >> Mi domanda.
<< No, non lo sapeva. Come io non immaginavo di avere un’altra figlia e che fosse lei! Anche se, col senno di poi, ricordo che le prime volte che l’ho vista ho notato una certa somiglianza con Ingrid ma di certo non mi sono soffermato sulla questione. >> Confesso.
<< Come ha fatto a scoprire che sei suo padre? >> Mi domanda. Mi tolto la giacca, mi allento la cravatta e la stessa cosa faccio con i bottoni dei polsini della camicia per poi mettermi comodo sul divano. Patrizia si toglie le vertiginose scarpe con il tacco che ha scelto per la serata e mi imita. Sento che sarà una lunga nottata.
 
 
 
[Camilla]
 Ho paura che arrivi domani. Ho paura di questo avvenimento perché mi toccherà leggere articoli su articoli con disgustosi commenti circa quel video e neanche un accenno ai bellissimi modelli presentati ieri sera. Stringo più forte il piumino del letto, nel qualche sono avvolta e che mi copre completamente, fino al mento. Non vorrei più uscire da questo giaciglio.
<< Amore mio, ti ho preparato una camomilla, ti aiuterà a rilassarti e a dormire. >> Mi informa David. Posa la tazza alle mie spalle sul mio comodino e mi posa un bacio sulla guancia.
<< Con tutte le tisane di Ugo che ho sorseggiato dietro le quinte dovrei già essere nel mondo dei sogni. Sono troppo nervosa! >> Esclamo, mettendomi seduta. David si siede accanto a me e mi accarezza le gambe.
<< Magari una in più ti aiuterà. Ti prometto che la faccenda si sgonfierà. >> Cerca di rincuorarmi.
<< Non posso credere che quella donna sia arrivata a tanto. E’ una pazza psicopatica! >> Mi lamento. Se Diego avesse sposato sua figlia avrebbe vissuto una vita d’inferno. Al solo pensiero mi sfugge una lacrima che raccolto con un dito.
<< Ehi, cucciola! >>
<< Stavo immaginando la vita di mio fratello se avesse sposato Paola. >> Confesso.
<< Per fortuna non è andata così. Isabella è voltata dall’Italia per fare breccia nel suo cuore, e in quello della mia famiglia. Io sono sicuro che mia sorella donerà alla mia famiglia l’amore e l’unità che non siamo mai riusciti a costruire. >> Sorrido, confortata dall’ottimismo del mio amore.
<< Hai ragione. E’ difficile non volerle bene una volta che l’hai conosciuta. Se è riuscita a conquistare Giulia prima che sapesse della parentela che le legava, ci riuscirà anche con tua madre. >> Lo rincuoro a mia volta accarezzandogli una guancia. So che il comportamento di sua madre lo turba. David cerca le mie labbra e ci scambiamo un bacio prima di abbracciarci.
 
 
[Betty]
Dopo aver cambiato posizione per l’ennesima volta, accendo l’abat-jour e mi siedo. Sono le tre passate. Mi accorgo che mio marito fissa il soffitto.
<< Amore mio, non riesci a dormire neanche tu. >> Ne deduco.
<< Non riesco a farlo, sono troppo ansioso che arrivi domani per poter incontrare gli avvocati. >> Mi rivela.
<< Hai sentito Leon questa sera. Ci sono tutti i presupposti per procedere contro quella donna. Sua figlia ha ammesso di fronte ai nostri figli e di fronte ad altri testimoni come sono andate le cose! >> Esclamo.
<< E testimonierebbe contro sua madre? Davanti a un giudice, intendo. >> Si pone l’interrogativo.
<< Secondo me sì, stando a quanto ci ha detto Cami Paola è profondamente amareggiata con sua madre. Per questa storia del video e per la faccenda delle corna a suo padre. >> Spiego ad Armando.
<< Amareggiata…. Come se sua madre avesse trovato il filmino nelle patatine! Glielo ha fornito lei! >> Si lamenta Armando, giustamente. Paola non è certo da biasimare. Gli accarezzo il petto.
<< E pensare che quanto l’abbiamo conosciuta sembrava così carina. >> Ricordo con una nota di amarezza. La prima impressione che ti fai delle persone è sempre sbagliata?
<< Stavamo per metterci in famiglia una serpe in seno. C’è anche un altro fatto che mi toglie il sonno, cioè la storia dei tessuti. Perché diavolo hanno dovuto andare in cerca di un altro fornitore? La Texicolor è nostro fornitore dalla notte dei tempi, ci sarebbero di sicuro venuti incontro con una dilazione di pagamento. >> Si tormenta Armando.
<< Hai sentito, hanno cercando di abbassare il più possibile i costi. I tessuti gli abbiamo visti e toccati settimane fa durante l’anteprima, ricordi? Abbiamo subito pensato a quanto fossero belli, non si capiva minimamente la differenza con la Texicolor. >> Gli faccio notare.
<< Perché non dircelo allora? >> Si domanda mio marito.
<< Magari volevano che giudicassimo quelle stoffe senza sapere che venivano da un nuovo fornitore cioè senza pregiudizi. >> Ipotizzo.
 
 
 
[Francesco]
Dormire in questa casa di questi tempi è un supplizio. Sono stato costretto a mettermi le cuffiette per non sentire quei due copulare! Alma è pure ospite in questa casa, e che cavolo! Perché non vanno a casa di Jimmy che vive solo? Domattina Silvia mi sente, come prima cosa.
 
Tu: Il bacio si stasera… Era solo una recita, vero?
 
Premo invio senza pensarci su. Devo accertarmi che Conrado non si stia facendo strane idee, visti i precedenti!
 
Conrado: Certo. Volevo darti una mano, visto che la tipa gli stava addosso. Ho fatto male?
 
Mi tranquillizzo leggendo la sua risposta.
 
Tu: No. Grazie per il tuo aiuto, notte.
Conrado: Buona notte a te. Sempre a disposizione.
 
Vederlo con una ragazza mi ha lasciato completamente spiazzato. E’ evidente che non conosco per niente quel ragazzo con cui qualche settimana fa ho passato delle eccitanti ore di passione. Dal cellulare inizio la mia ricerca nei social network: Ella Wagner. Faccio fatica a trovarla, sarebbe più facile che avessimo Class come amico comune ma l’ho rimosso dai social. Riesco a vedere poche info dato che non è mia amica, a parte la foto profilo in cui sorride con Class con alle spalle la Porta di Brandeburgo e l’immagine di copertina che la ritrae mentre coccola il suo cane. Sbatto il cellulare contro il materasso e una lacrima sfugge al mio controllo. Vederlo con lei mi ha spezzato il cuore. Ho la conferma che quel biglietto per Berlino lo aveva fatto per tornare da lei, probabilmente aveva già una storia con lei quando ha messo piede a Bogotà.
 
 
 
 
[Paola]
<< Va meglio? >> Mi domanda la mia amica, mentre proseguo a piangere con la testa appoggiata alle sue gambe.
<< Sì. >> Singhiozzo. Alec non ha più risposto ai messaggi, con ogni probabilità si sarà addormentato a casa sua quando è andato per farsi una doccia e prendere il cambio.
<< Possibile che in tutto questo tempo tua madre non abbia dato segno di insofferenza nei confronti di tuo padre? E’ incredibile che abbia continuato a recitare la parte della moglie devota. >> Commenta Kelly, girando il coltello nella pianga. Certo il video e la faccenda di mia madre con Marcus mi hanno distrutta ma il mio pianto sfrenato ha anche un altro motivo di essere. Tra poco Gonzalo prenderà un aereo che lo porterà lontano da qui ma forse è meglio così. Sarà l’occasione giusta per togliermelo dalla testa.
<< Non ho mai sospettato che con mio padre si fosse spenta la scintilla. E’ stata molto brava mascherarlo. >> Commento, prima di tirarmi su per soffiarmi il naso.
<< Cosa ne dici se preparo due tisane? Nel frattempo ti strucchi, e infili il pigiama, ok? >> Propone. Annuisco.
<< Che bastardo. >> Commenta la mia amica afferrando il suo cellulare. << A quest’ora avrà fatto il check-in e neanche un messaggio! >> Si lamenta. Solo quando sono certa che abbia abbandonato la stanza afferro il mio cellulare. Sento un fremito quando trovo la notifica di una sua e-mail. La apro.
 
 
Ciao, sto per fare il check-in dopo di che mi imbarcherò sul primo di tanti aerei che prenderò in questi due mesi. Non so se sono pazzo per quello che sto per dire, probabilmente sì. Prima sotto casa tua ho avuto l’impressione che avessi voluto un altro finale per la serata: ebbene, il desiderio era reciproco. Ho sperato fino all’ultimo una tua iniziativa, frenato dalle tue parole di ieri sera. Anche che non ci ho creduto. Io stesso non posso credere a quello che mi sta succedendo, a quello che sto facendo. Non ho mai scritto messaggi prolissi a nessuna ragazza né tanto meno mi sono soffermato su questioni sentimentali ma con te è tutto diverso. E trovo il coraggio di dirtelo ora tramite una tastiera, poco prima di partire. Per lo meno non corro il rischio di beccarmi uno dei tuoi dolorosi schiaffi.
 
Sorrido, in mezzo alle lacrime, di fronte a questa battuta.
 
Non so neanche io cosa voglio dirti con queste righe. Forse che mi mancano già i tuoi occhi, il tuo profumo e le tue labbra. Quelle labbra che alla sfilata mi hai permesso di saggiare per pochi istanti, istanti che ho impresso nella mia memoria perché so che non ricapiterà più, anche se lo desidero ardentemente.
Sono giunto alla conclusione che l’aver conosciuto Diego tanti anni fa ed esserti sottratta ad un’eventuale relazione con me per te sia stato un bene e ti spiego perché. Anni fa probabilmente saresti stata solo delle mie conquiste, una bella ragazza che mi sarei vantato di aver sedotto. E’ come se l’aver conosciuto e l’esserti fidanzata con uno dei miei migliori amici avesse messo il mio interesse per te in stand-by. Ho premuto il tasto play poco dopo la tua rottura con Diego e mi sono reso conto di una cosa: per te non provato le stesse cose di 6 anni prima. Oggi non avrei il coraggio di abbandonarti dopo aver provato l’emozione di accarezzare il tuo corpo, farlo mio. Ma orami non ha più importanza, no?
Ti auguro ogni bene, e ti auguro di trovare tutto l’amore e la serenità che meriti nella relazione con Alec. Se avrai bisogno di un consiglio io ci sarò, anche in questi due mesi.
A presto, Gonzalo.
 
 
 
 
[Isabella]
 Mi sveglio di soprassalto, spaventata dall’incubo appena avuto. Cerco la bottiglia di acqua che tengo sempre di fianco al letto: la stappo e ne bevo una sorsata. Il mio smartphone segna le 06:33.
<< Fragolina, cosa succede? >> Mugugna Diego, con gli occhi ancora chiusi, girandosi a pancia in su.
<< Solo un brutto sogno. Io ero seduta per terra, in una stanza tutta nera, e Patrizia mi urlava che ero la prova del tradimento di suo marito e che per questo non meritavo il suo affetto. >> Racconto ancora scossa. E’ stato come tornare bambina a quando, seduta per terra, osservavo mio padre puntarmi il dito e inveire contro di me. Poi ricordo solo il suo piede sollevarsi. Diego m’invita ad appoggiare la testa al suo petto e mi accarezza i capelli.
<< Ora non sei più sola. Se quella donna oserà farti del male, potrai contare sull’appoggio mio, della mia famiglia e della tua famiglia. Daniele non resterebbe inerme osservare sua moglie che ti ferisce. >> Mi rincuora.
<< Con Roberta lo ha fatto. >> Osservo. Non posso certo ignorare questo fatto.
<< Sì, ma Roberta non era sua figlia. Che sia chiaro, non lo sto giustificando. E poi credo che col senno di poi si sia pentito anche di quel fatto che gli è costato anni di crisi matrimoniale oltre al disprezzo delle sue sorelle. >> Mi risponde Diego.
<< Stai tranquilla piccola, cerca di dormire un altro po. >> M’invita, baciandomi il capo.
 
 
 
 
FINE CAPITOLO 69.
 
Salve a tutti. Ho potuto darvi subito un altro capitolo perché sono stata costretta a casa in malattia per qualche giorno xD Tranquilli, un malanno di stagione che è già passato tant’è che dopo domani tornerò al lavoro e alla vita di tutti i giorni. Ma almeno ho potuto pubblicare di nuovo, recuperando un anno e più di stop.
Vediamo ai quesiti di rito di fine capitolo. Paola avrà risposto alla email? Se sì, cosa?
Patrizia digerirà la novità prima o poi? Il pranzo come andrà?
Quali saranno gli effetti dello scandalo del video sulla collezione?
Il povero David riuscirà a organizzare questa proposta?
Come vedete abbiamo due nuovi cospiratori, che cercheranno di tenere lontani Class e Francesco. Come riusciranno i due a chiarire i malintesi che li hanno separati?
Ringrazio chi leggerà e chi commenterà. Ciao amici!
 
 
 
   
 
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