Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: lunablu__birichina87_    01/03/2020    0 recensioni
La vita di Irma è sempre stata monotona e solitaria. L'unica amica su cui poteva contare ha un incidente e ciò porta la ragazza in un profondo stato di depressione.
Irma inizia a desiderare di non essere mai nata e perciò decide di suicidarsi, nel suo amato mare.
Ciò che la rende speciale è un ''dono'', ovvero quello dei sogni premonitori.
La ragazza a volte non sa nemmeno se crederci oppure no, negando l'evidenza dei fatti, ma ciò che sconvolgerà la sua vita sarà l'incontro con uno strambo ragazzo asiatico, che le aprirà gli occhi sul vero mondo.
*-*-*-*
-Non credo negli angeli- dissi fissando i suoi occhi.
-Se tu puoi fare sogni premonitori, io posso essere un angelo- disse sostenendo il contatto visivo.
Il suo sguardo limpido cambiò, una strana sensazione mi contorse lo stomaco. i suoi occhi...
non erano più azzurri ma neri.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Park Jimin, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Real Dream



ll vento scompigliò i suoi capelli.
..
..
Il rumore delle piccole onde che si infrangevano sulle pietre, creavano un panorama invernale.
..
..
Il freddo sulla pelle.
..
..
Il viso leggermente arrossato.
..
..
Il respiro creava nuvolette di fumo.
..
..
Le labbra screpolate.
..
..
Mai avrebbe pensato che un giorno la sua vita sarebbe cambiata così drasticamente.

Mai avrebbe immaginato, che un giorno, lui sarebbe comparso realmente.

Angelo mio.


*-*-*-*-*-*-*


Capitolo I


••

Tutto era tranquillo.
In sottofondo la soave melodia delle onde. 
Mentre camminava, sotto i suoi piedi, poteva udire percettibilmente il suono delle pietruzze che cozzavano tra loro sotto il suo peso.
Irma era immersa nei suoi pensieri, di solito, usava le sue cuffie lasciando partire l'immancabile musica così dal distrarla da ciò che la circonda ma quello era il suo posto. Lei amava passeggiare il pomeriggio presto in riva al mare. 
Era un posto isolato, dietro una chiesa il quale confinava sia verso il mare sia tra una piccola foresta.
Lei era sempre lì, alla stessa ora, ogni giorno. 
Si sedeva su un enorme pietra antica di un vecchio muro ormai crollato, e lì ci restava, tra quelle rovine e l'immenso mare blu.

Ogni giorno Irma si pone domande.
Pensa a cosa stia facendo la gente di tutto il mondo in quel esatto momento.
Riflette su cosa ci sia dopo la morte.
E del perché esista il bene e il male.
Il perché queste due forze contrastanti hanno sempre dato una miriade di emozioni e conseguenze a seconda delle nostre scelte.

Lei è sempre stata una ragazza fredda a causa del suo passato. Non avendo avuto una figura maschile, era cresciuta con un indifferenza verso il genere maschile. Non era odio, semplicemente non si fidava, eppure aiutare le persone l'ha sempre resa orgogliosa di se stessa.
Poteva sembrare egoistico sull'ultimo punto di vista ma lei aveva un carattere estroverso.
Agiva secondo ciò che credeva e poi se ne pentiva, se il gesto fosse stato negativo.

Non aveva molti amici.
Quei pochi che aveva li frequentava quel poco che le bastava per farla sentire umana.

Lei si sentiva una bambola.
Pensava che qualsiasi essere umano fosse nato per una ragione ma se una ragione non si trovava, allora si andava avanti, si invecchiava e si moriva, e a quel punto si chiedeva: -"Quel è il vero motivo della nostra esistenza?-''

Molte sono le sue domande, le sue incertezze tant'è che alcune volte si era ritrovata a piangere senza alcun motivo. Si sentiva strana, sola, non capita.

Un minuscolo esserino che si sentiva inadeguato in un vasto mondo pieno di gente che pensava solo a sopravvivere per se stessa.

••~

Il rumore delle chiavi posate sul davanzale nel corridoio principale risuonò in tutta la casa.

Chiuse la porta, si tolse il cappotto, la sciarpa e il cappello posandoli sul appendi abiti e si avviò verso la cucina.
Il silenzio regnava sovrano.
Sua madre era al lavoro, anzi, la sua presenza in quella casa era diminuita notevolmente.
Sua madre faceva la badante e quindi lavorava la mattina, il pomeriggio e la notte, trovava il tempo di cucinare per loro solo verso il tardi, quindi doveva occuparsene lei se volevano mangiare e non morire di fame nell'attesa.
Sua nonna Ginevra, era solita ronfare peggio di un ghiro in letargo e quindi passava tutte i pomeriggi a dormire, mentre la mattina amava fare visita alla vicina di casa, anziana anche lei, per parlare dei vecchi tempi e di discorsi da anziane che sicuramente non interesserà a nessuno.
Quindi la vita di Irma non era poi così movimentata e strana, era monotona, noiosa e dannatamente depressiva.

Accese la TV, mentre prese dallo scaffale l'immancabile barattolo di nutella e le fette del mulino bianco. Erano solo le 10:22 e non aveva fatto colazione.
Scorse canali su canali e alla fine, annoiata la spense.
Prese il suo cellulare e si fece un giro su tutti i social, quando notò la notifica di un suo preferito Youtuber.
Era il suo preferito perché trattava argomenti sul paranormale specialmente su argomenti come demoni, angeli e entità ignote.
La sua curiosità era immensa.
Dopo aver ascoltato soddisfatta del sapere appena ricevuto, decise di iniziare a preparare il pranzo.

••~

-"Lo sai che si sta avvicinando il Natale vero?" -

La compagna di classe di Irma, Giulia, era una ragazza molto solare e una calamita attiira ragazzi.
Non aveva nulla di brutto o sbagliato nel suo aspetto fisico, forse la pecca era il carattere.
Perché come ognuno di noi, ha dei difetti.
Aveva un modo di pensare e agire molto sfacciati al contrario di Irma.

Irma era difficile da comprendere, preferiva essere indifferente a tutto ciò che le viene detto specialmente sull'argomento: "feste, ragazzi, litigi".

Giulia rilasciò un grande sbuffo, creando così una grande nuvoletta di fumo, per via del freddo.

-"Lo so che non ti piace il Natale, ma almeno i regali ti piacciono?"-

-"A tutti piacciono i regali Giulia, a te no?"-

Giulia mise un broncio adorabile, creando una fossetta sul mento.

-''Certo che mi piacciono i regali cosa credi?!''-

-"Allora non capisco il discorso"-

-"Stellina io ti chiedo soltanto di sorridere un po' di più. Ultimamente sei piu depressa del solito sai?"-
Sospirò guardando le vetrine illuminate dalle lucine natalizie.

Già il Natale.
Per tutti era una festività bellissima, piena di gioia e felicità. Il Natale è quel momento in cui puoi passare le feste con i parenti, puoi andare in vacanza o puoi festeggiare con gli amici, in più c'erano i regali.

Irma adora il Natale, solo non lo sbandiera ai quattro venti perché non ha nessuno con cui festeggiarlo in quanto in quei giorni doveva lavorare, ormai fare la cameriera rendeva tutto più difficile perché si lavorava di più proprio nei giorni festivi.

Sospirò.
-"Non mi va di sorridere, perché dovrei?"

Giulia la guardò storto.
-"Perché devi farlo! Sei mia amica e non mi va di vederti così triste."-

-"Ma io sto bene così"-

Giulia sbuffò.
-"Cocciuta!"-

••~

Passarono la serata passeggiando accanto alle vetrine, poi decisero di andare in un bar per riscaldarsi con una buona cioccolata calda, successivamente Giulia salutò Irma per raggiungere il suo ragazzo.

Irma sorrise.
Le piacevano quei momenti, brevi ma intensi, dal farla sentire integrata nel mondo ma appena restava sola ecco che i pensieri e le mille domande tornavano veloci a frullarle nella mente.

...




●●●

Spazio autrice.

Ciao ragazzi.
Sono anni che non mi faccio viva, e so perfettamente che nessuno di voi mi conosce bene perciò vi sconsiglio di visitare le storie sul mio profilo perché essendo molto vecchie trovereste una valanga di errori grammaticali e di battitura. 
Pian piano cercherò di revisionare tutto ma per il momento pubblico questa storia che si trova anche su wattpad, ovviamente mia. Il mio nickname è ElyInkheart.
Spero che vi piaccia è solo un esperimento nulla di più, fatemi sapere cosa ne pensate. Grazie a chiunque leggerà questa storia e si soffermerà a leggere lo spazio autrice, baci.
  
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