08/08/2009
0 recensioni- Hai qualche problema se metto della musica seguendo i miei gusti Kisame? - disse freddo David
Certo che si...se devo scegliere tra la tua musica classica, la musica emo punk di Itachi - producendo un grugnito da questi che quasi si girava - preferisco mettere il rumore delle onde -
- Stiamo scherzando vero? - riprese il tedesco divertito mentre cercava di guidare con la macchina a guida europea in mezzo alle strade giapponesi* - io vado in vacanza non per addormentarmi...-
- Allora cosa proponi? Spero non Mozart... -
- Stupido pescone...- disse sottovoce David. Era tipico tra i membri dei nove e David chiamaere il grande amante degli oceani con l'epiteto pescone - mettiamo un po' di Lighthouse Family... -
- Che? - dissero all'unisono Itachi e Kisame. David senza rispondere mandò prima "High" e poi "It's a beautiful day". La musica, gradevole, fece aquietare gli animi dei viaggiatori. Intono a loro il sole iniziava a salire e David spense finalmente i fari. Dopo quasi un'oretta, durante la quale i due pezzi si erano ripetuti all'infinito, Itachi si era addormentato mentre Kisame leggeva un libro sugli squali. Finalmente arrivarono ad un piccolo aeroporto, formato da una pista con un hangar più una recensione ed un piccolo edificio che ospitava le guardie e serviva da ristoro. Appena entrati si poteva notare in pista un grosso aereo, un Boeing 737-400, modificato per avere una stiva più capiente, a discapito però della portata passeggeri. Il lusso dell'aereo era considerevole, tale che poteva portare solo cinque persone, due hostess e tre piloti nonostante la stazza. David senza fermarsi parcheggiò l'auto dentro l'aereo e scese dal veicolo, quindi alzò la ramap di carico ed entrò nella zona passeggeri. Questa era una sezione con alcuni divanetti e mobili, messi sul alto sinistro. Due televisori al plasma vi erano sul lato opposto, vi era poi un piccolo bar e un fribar, tutto rivestito in pelle. Due hostess, una biona ed una bruna, vestite con un camicia blu e gonnellina dello stesso colore diedero il benevenuto agli ospiti. David entrò quindi in cabina e si mise al comando, quindi avviò il motore e decollò. Quando arrivò ad un altezza sicura mise il pilota automatico per l'aeroporto di Fiumicino e ritornò nella zona passeggeri. Qui trovò Itachi e Kisame a giocare con la PS3 vicino uno dei televesiro, vicino una bottiglia di champagne e tre bicchieri.
- Non perdete tempo voi due eh - disse sarcastico il tedesco mentre si riempiva il bicchiere e ne beveva un sorso
- Non dovresti essere in cabina tu? - disse Itachi senza distogliere lo sguardo da PES2009, che giocava con Kisame.
- Grande invenzione il pilota automatico - rispose il tedesco che per tutta risposta si buttò in mezzo ai due che giocavano.
- Vi va una partita a tre? -
- Ok - risposero all'unisono i due giapponesi. Dopo circa tre ore i tre spensero la TV e la Playstation. I giapponesi avevano perso circa trenta volte su trentuno, con un solo pareggio.
- Che rammolliti - disse ridendo David.
- Trecento dollari che hai barato - disse Itachi stancamente
- Non ho barato, femminucce...so solo giocare molto bene - quindi riempì per al quarta volta il bicchiere e ne bevve il contenuto. Qualche lieve scossone turbò i tre, ma David assicurò che erano solo turbolenze. Si misero quindi prima a parlare di quello che avrebbero fatto, poi giocarono a carte, scacchi, dama, Monopoli, insomma per cirica cinque ore si misero a divertirsi, poi crollarono, eccetto David che tornò in cabina. Il giorno dopo, alle quattro, i due giapponesi si svegliarono, un risveglio movimentato dalle turbolenze. David gli disse che il tempo faceva letteralmente schifo e i tre amici cercarono di non pensarci bevendo, giocando e sfidandosi.
capitolo penoso lo so...ma vi assicuro che è solo di passaggio...vi chiedo umilmente scusa e vi prometto che mi rifarò con il prossimo. Ringranzio ancora i miei lettori e li prego di recensire, ditemi come sono i capitoli, anche se scriverete critiche mi serviranno per migliorarmi. Al prossimo capitolo.