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Autore: izzie_sadaharu    19/04/2020    3 recensioni
Dove Sehun, Chanyeol e Baekhyun sono amici online e nerd fino al midollo, Sehun è stufo marcio di Chanyeol e Baekhyun, Chanyeol ha una cotta per Baekhyun e Baekhyun si porta dietro da anni un trauma. Niente di nuovo, insomma.
Attenzione: nella storia sono presenti un po' di slang (non troppo), battute stupide (decisamente troppe), errori grammaticali perché quei tre non sanno scrivere, e poco, pochissimo angst. Entrate a vostro rischio e pericolo.
[CHANBAEK]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Sehun, Sehun
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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-Ehi, Baek… ehm, ciao.- Chanyeol inspira profondamente, tentando di mettere pace a quel tripudio di emozioni che gli sta esplodendo in petto. Ha praticamente dichiarato i propri sentimenti in faccia a Baekhyun. Per fortuna la sua scelta di parole non l’ha completamente tradito, ma comunque Baekhyun non è uno stupido, e può capire benissimo a cosa si stesse riferendo il più alto.
Merdamerdamerdamerdamerdamer-
-Chanyeol? Sei in linea?
Il gigante si rende conto con orrore che non ha ascoltato nemmeno una parola di ciò che gli ha detto Baekhyun. Perfetto. Aggiungiamo sempre più punti alla lista “Motivi per cui Byun Baekhyun dovrebbe rifiutarsi di uscire con Park Chanyeol”. Porca miseria.
-Sì, scusami Baek… non mi aspettavo una tua chiamata. Cioè, mi aspettavo di sentire Sehun. Cioè… Dicevi?
Sente il più basso ridacchiare nervosamente, e Chanyeol quasi può immaginarselo, mentre stringe il telefono tra le mani sudate, magari che fa avanti e indietro per la stanza per vincere quella strana repulsione verso il gigante, che lo ha bloccato dal vederlo tante volte. È così carino. E questo pensiero gli fa troppo, decisamente troppo male.
-Niente, ti stavo solo… ehm, chiedendo se volessi uscire con me. Un giorno. Non subito. Cioè…
Aspetta.
Cosa?
Sente il fruscio delle coperte che si sgualciscono, e immagina che Baekhyun si sia seduto sul letto. Che carino.
-Ascolta, Yeol. Io… vorrei conoscerti meglio. Davvero…
-…Ma?- Chanyeol trattiene il fiato, aspettandosi l’ennesimo rifiuto da parte del minore. Ma, penso tu sia uno stupratore. Ma, devo uscire e non ho tempo. Ma, non mi fido di te come mi fido di Sehun. Ma, mi fai schifo al cazzo.
-Niente ma, Chanyeol. È solo che… non so se sono pronto, ora come ora. Perciò pensavo… pensavo che potremmo partire con una videochiamata? Magari anche con Sehun.
Il più alto inspira ed espira più volte, per calmarsi. Ok, non è esattamente un rifiuto, anzi. Non è nemmeno una richiesta di matrimonio, ma d’altro canto nemmeno se le può aspettare: ha pur sempre incontrato Baekhyun nel mezzo di un suo appuntamento con una bellissima ragazza. Si rende conto che, per il più basso, questo è già un passo avanti importante, che ha comportato non pochi sforzi per lui, e non se la sente di demolirgli questo suo progresso con la sua delusione e impazienza. Inspira profondamente un’ultima volta, prima di sorridere dolcemente: -Certo, Baek. Va bene. Dimmi solo quando vuoi, io chiedo a Sehun quando è disponibile per una videochiamata a tre.
Baekhyun non risponde per diversi secondi, e per un attimo Chanyeol pensa che sia caduta la linea.
-Ehi, Baek? Sei ancora lì…?
-Sì, scusa Yeol. Ehm… non c’è bisogno che chiedi a Sehun, è qui con me. Glielo posso chiedere subito io.
Chanyeol si darebbe volentieri una manata in fronte. Come ha fatto a dimenticarsi che Baekhyun l’ha chiamato dal telefono di Sehun… ridacchia nervosamente, affondando la faccia nel cuscino. -Ah, giusto. Scusa.-  Un’altra risatina imbarazzata. -Beh, allora glielo chiedi tu…?
-Yeol, senti, scherzavo. Non lo chiedo a Sehun.
Ottimo, ha già cambiato idea. Reprimendo a stento l’impulso di mettersi a piangere, Chanyeol ingoia il groppo che gli si è formato in gola e risponde a mezza voce: -Ah, ok… fa niente allora. Magari…-
-Intendevo dire che vorrei che fossimo solo noi due. Facciamo una videochiamata solo noi due, Yeol.
 

**

 
Sehun sorride. Baekhyun è seduto sul letto, il telefono appiccicato all’orecchio come se ne andasse della sua stessa vita, le dita affusolate che stringono il cellulare forza. Ha il viso arrossato, e gli occhi gli brillano di un misto di felicità e paura.
-A domani Yeol.- Fa un altro sorriso luminoso, mordicchiandosi il labbro inferiore. -Ciao.
Sehun non dice niente, si limita a osservare mentre il più basso lancia a terra il telefono (il suo telefono, poi. Non glielo presterà mai più.) e affonda il viso nel cuscino, in silenzio.
Ah, la gioventù di questi tempi.
 

**

 
Il giorno dopo, Chanyeol è sdraiato sul letto a pancia in giù, circondato da cuscini a tema Star Wars e con il cellulare stretto tra le mani. È sudato e accaldato, ma solo leggermente: si sente come se avesse appena finito di correre la maratona di New York, niente di che.
Affonda la faccia nella coperta e geme. Sta veramente per parlare a Baekhyun, da solo. Veramente potrà vedere il suo viso e le sue espressioni facciali mentre sclerano per il nuovo film della Marvel, senza doverseli immaginare nella mente.
Sta già – metaforicamente – piangendo dall’ansia e dal nervosismo, quando un trillo del cellulare lo fa sobbalzare.
 
Baekkieb: Ehi Yeol quando vuoi ci sono
 
Chanyeol si concede un attimo per inspirare a fondo, prima di rispondere. Vuole sembrare calmo e rilassato, per non spaventare Baekhyun (anche se vorrebbe solo mettersi a gridare e nascondersi in un buco sotto al letto, per sparire per sempre dalla faccia della terra. O forse vorrebbe chiedere a Sehun l’indirizzo di casa di Baekhyun, fiondarsi a casa sua, baciarlo come se non ci fosse un domani e poi gridare e nascondersi in un buco sotto al letto per sparire per sempre dalla faccia della terra).
Già.
È abbastanza grave.
Si mordicchia il labbro inferiore, facendo una smorfia di dolore quando sente il sapore metallico del sangue. Ok, Chanyeol. Ora di darsi una bella calmata.
Real_pcy: Ciao Baek! Anche io ci sono.
Real_pcy: Chiami tu o chiamo io?
 
Baekkieb: Oh, grazie al cielo. Pensavo non volessi più che ci chiamassimo ahahah
Baekkieb: Fai tu?
 
Real_pcy: On my way
Real_pcy: Arrivo
Real_pcy: Cioè si hai caputo
Real_pcy: *cpairt
Real_pcy: *capito
Real_pcy: Ok sccusa
Real_pcy: *scusa AHH
Real_pcy: Ti chiamo subito
 
Baekkieb: Quando vuoi ahaha
 
Chanyeol vuole davvero sotterrarsi in un buco adesso. E menomale che voleva dare l’impressione di essere calmo e tranquillo. Dio santo.
Preme l’icona della videochiamata che campeggia vicino al nickname di Baekhyun, e aspetta con il cuore in gola che Baekhyun risponda. Dopo pochi secondi, il fastidioso trillo di attesa è sostituito da un piccolo rumore di interferenza che accompagna lo schermo completamente nero, poi appare Baekhyun.
E diamine, è bellissimo.
Chanyeol si ritrova completamente a corto di parole, con la bocca secca e anche aperta, se vogliamo dirla tutta. Modalità pesce lesso: on.
Baekhyun è visibilmente in tuta da casa, la faccia è abbastanza stanca ma gli occhi gli stanno brillando, e, cavoli, quel sorriso. Chanyeol si trova a ricambiarlo d’istinto, e d’improvviso l’ansia se ne va, lasciando il posto a un dolce senso di calore che lo pervade nel petto.
-Ehi, Baek.
 

 
**

 
Hanno parlato per due ore e mezza, alla fine. Di cosa, non lo sanno nemmeno loro. Hanno iniziato con una conversazione leggera circa gli ultimi episodi delle loro serie TV preferite, per poi consigliarsi nuove canzoni da ascoltare, film, Sehun, la stupidità di Sehun, i pantaloni nuovi di Sehun, Breaking Bad, i loro sogni circa il futuro, e le loro paure per l’università. Una normale conversazione tra migliori amici, insomma.
Nessuno dei due ha mai menzionato Taeyeon, e così quell’argomento di conversazione è rimasto intoccato. Meglio così, si è detto Chanyeol: almeno non ne ha sofferto. 
È passato qualche giorno, e adesso il più alto sta tentando di studiare per l’esame di Analisi, arrovellandosi il cervello su quei calcoli lunghi quanto un’intera facciata. Nel senso, l’uguale è alla fine della facciata. Prima ci sono venti righe di imprecazioni e integrali tripli. L’unica cosa che separa Chanyeol dal mettersi a gridare sul balcone di casa che la vita fa schifo, è quel particolare messaggio che Baekhyun gli ha mandato un paio di ore prima:
 
Baekkieb: Ehi Yeol, più tardi ci sei per parlare un po’?
 
Onestamente, come dirgli di no? Chanyeol gli ha risposto con una sfilza di faccine felici e pollici alzati, proprio come un Vero Sfigato (per poi pentirsene amaramente non appena il pollice si è staccato dal tasto di invio. Mannaggia.) Baekhyun non sembra averci fatto caso, però: dopo essersi accordati per l’orario (sei di sera, tra due ore), gli annuncia con aria tetra (sì, Chanyeol lo ha capito da qualche riga di messaggio) che spegnerà internet per concentrarsi sugli studi. Il più alto gli manda qualche messaggio di incoraggiamento, per poi tornare a concentrarsi su quei dannati integrali.
Non vede l’ora di poter parlare di nuovo con Baekhyun.
 

**

 
Non è vero che Baekhyun deve studiare.
È vero che ha spento internet.
E che ha bisogno di concentrazione.
Tuttavia, non riesce a reprimere la sgradevole sensazione che ha in sé di stare facendo qualcosa di tremendamente sbagliato. Un retrogusto amaro, che sa di tradimento e senso di colpa, che non si sposa benissimo con il sapore di fragole del lucidalabbra di Taeyeon.
Si sono visti per parlare, su richiesta di Baekhyun, seduti su una panchina isolata in un parco altrettanto isolato. Tuttavia, quando si è trovato davanti la ragazza che lo guardava con l’attesa negli occhi, Baekhyun non ha potuto fare a meno di chinarsi e baciarla dolcemente. E, beh, Taeyeon non ha fatto altro che sorridere nel bacio e portare le mani alle sue guance, delicatamente.
Si stanno baciando da almeno cinque minuti, ma ogni secondo in più che passa non fa che alimentare il senso di disagio e di sbaglio che attanagliano il ragazzo. La bacia, e non si scosta da lei, ma l’impulso di spingerla via è sempre più forte.
La bacia, ma impressi nella mente ha gli occhioni di un certo gigante, amico di chatroom, che lo guardano solennemente. Pare che gli stiano chiedendo, che stai facendo lì con lei?
E Baekhyun se lo chiede davvero. Cosa sta facendo, lì con Taeyeon?
Si stacca dal bacio all’improvviso, e si sente veramente da schifo quando incrocia lo sguardo di Taeyeon, così bello e speranzoso.
-Tae…
La ragazza non dice niente, e aspetta che Baekhyun continui. Si passa le dita sulle labbra gonfie, sorridendo tra sé e sé. Ma è un sorriso triste, come se già sapesse cosa sta per succedere.
-Tae, non so cosa mi sia preso. Sono uno stronzo. Scusa. Ero venuto qui per parlare, e… - Baekhyun si interrompe, e abbassa lo sguardo sulle proprie mani, intrecciate sulle gambe.
Taeyeon gli sorride incoraggiante. -Non c’è feeling, eh?
Baekhyun si mordicchia il labbro inferiore, poi alza la testa per guardarla. Taeyeon è proprio bella. -No, il feeling c’è, ma…
Ma con Chanyeol ce n’è di più.
Scaccia dalla mente questo pensiero e si costringe a guardare la ragazza negli occhi. -Taeyeon. Sei una ragazza stupenda, dentro e fuori.- Cerca di ignorare lo sbuffo di Taeyeon a quella frase cliché, e continua: -Davvero. Ma… mi sentirei uno stronzo, più di quanto non mi senta già, a stare con te e pensare a… - Si interrompe. Sta davvero per ammetterlo a voce alta?
Pronunciarne il nome è come rendere il tutto più reale, e un po’ si odia, quando sente la paura riaffiorare in lui. Quel trauma non se ne andrà facilmente, e Baekhyun vorrebbe sbattere la testa contro l’albero più vicino.
-Chanyeol?
Baekhyun sgrana gli occhi, sotto lo sguardo triste e divertito al tempo stesso di Taeyeon. -Come…
-Non sono stupida, Baek. Ho visto come l’hai guardato quella sera, al Growl. E ho sempre saputo che ti piacciono sia i ragazzi che le ragazze. Quindi, non è stato difficile capire che hai una cotta pazzesca per quel ragazzo.
Baekhyun si sente arrossire dalla punta dei piedi alla cima dei capelli, e ammutolisce. Cazzo. Sentirselo dire ha davvero tutto un altro effetto.
Non nega l’evidenza (anche perché Taeyeon è quasi scoppiata a ridere, alla vista della faccia peperone del ragazzo), e si limita ad abbassare lo sguardo sui propri piedi.
-Sono uno sfigato, vero, Tae?
-Solo se non fai niente per stare con lui. A proposito, lo sa, almeno?
Baekhyun scuote la testa con vigore, per poi ricevere uno schiaffo scherzoso (ma neanche tanto) sul braccio. -Sei uno scemo, Baekhyun. Rinunciare ad una ragazza come me per stare con una persona, senza nemmeno che quest’altra lo sappia.
Baekhyun fa una smorfia, ma non risponde. La ragazza continua imperterrita. -Cosa stai aspettando, esattamente? La discesa dello Spirito Santo?
Baekhyun si tortura il labbro inferiore con i denti, continuando a tenere lo sguardo fisso sulle proprie scarpe. Poi prende coraggio: -Non lo conosco bene, ci parlo solo via messaggio e l’ho visto di persona una volta sola, quella sera al Growl.
Taeyeon inarca un sopracciglio. -Pensavo aveste un amico in comune che garantisse per lui. Sai, nel caso avessi paura che fosse un maniaco depravato.
-È così, infatti. C’è Sehun… Sehun mi ha sempre detto che è un ragazzo d’oro, e che non farebbe del male a una mosca.- Baekhyun si interrompe, e Taeyeon rimane in silenzio per lasciargli spazio. Dopo qualche secondo, infatti, il ragazzo riprende: -Ma non è un maniaco né un depravato. Per quanto abbia paura delle persone conosciute online, so che lui non è quel tipo di persona. O meglio, il dubbio mi rimane sempre, ma non forte come altre volte.
Ammutolisce di nuovo, e per un attimo il silenzio li avvolge completamente. Persino il vento sembra essersi accorto dell’atmosfera pregna che aleggia nell’aria, e ha smesso di scuotere i rami e far frusciare le foglie.
All’improvviso, Taeyeon si sporge verso Baekhyun e gli afferra la mano, con vigore. -Baekhyun. È normale che tu abbia paura. Stiamo comunque parlando di qualcuno a cui tieni tanto, non vuoi ferire né lui né te stesso. Pensi che io non avessi ansia, quando dovevo uscire con te?
Baekhyun arrossisce leggermente, ma non allontana la mano da quella della ragazza, né distoglie lo sguardo dai suoi bellissimi occhi scuri. Anche le guance di Taeyeon sono calde, ma lei continua coraggiosamente: -Ma non sei curioso di tentare? Di vedere cosa pensa Chanyeol di tutta questa storia?
Il ragazzo annuisce timidamente, mentre Taeyeon gli sorride con dolcezza. -Allora perché sei ancora qui? Vai a dirglielo, no?
Baekhyun ricambia il sorriso con determinazione. -Grazie, Tae. Hai ragione.- Fa come per alzarsi dalla panchina, ma all’ultimo istante sembra ripensarci e si risiede. Guarda la ragazza negli occhi, si sporge e la abbraccia con forza. Inspira piano, e sente il profumo di Taeyeon avvolgerlo e riscaldarlo. -Tae. So che è egoista da parte mia chiedertelo, ma vorrei che rimanessimo amici. Magari non subito, ma…
Lei gli passa le mani sulla schiena, delicatamente, poi si stacca dall’abbraccio e lo guarda negli occhi. I suoi, così belli, sono un po’ lucidi. -Certo, Baek. Magari non subito.
-No, non subito.
Si sorridono timidamente, poi Baekhyun si alza dalla panchina, questa volta per davvero. Saluta Taeyeon con la mano, poi si incammina verso l’uscita del parco. Non si guarda indietro, perché sa che se lo facesse, i sensi di colpa gli attanaglierebbero lo stomaco per giorni e giorni. Così, si limita a chiudere gli occhi e a camminare.
 

**

 
Parlare con Chanyeol è come tornare a casa dopo un lungo viaggio. È inspirare a pieni polmoni l’aria di chiuso dell’appartamento, così pesante ma così familiare. È aprire le finestre per far circolare l’aria, e riattaccare i bottoni della luce e del gas. È gettarsi sul proprio divano, morbido, un po’ ammaccato in alcuni punti, ma sempre così accogliente. È lanciare un’occhiata alle vecchie foto appese alle pareti, e sorridere, perché quella è casa.
Sente la sua voce profonda, guarda quegli occhi grandi e scuri accendersi per le discussioni circa i migliori personaggi di Final Fantasy (Andiamo, ma hai visto Tifa? Di cosa stiamo parlando, Baek), si bea della sua risata e sorride al suo incespicare nelle parole. Parlargli con la consapevolezza di avere una cotta per lui è tutta un’altra cosa. E quando, alla fine, gli chiede se vogliono vedersi dal vivo, da soli, il giorno dopo, la domanda gli viene spontanea, libera e quasi del tutto scevra da dubbi e insicurezze. Vede il viso di Chanyeol percorso da migliaia di emozioni in pochi secondi, e sorride quando riconosce la gioia e la gratitudine.
-Certo, Baek. Ma sei sicuro? Non è che poi cambi idea e mi dai buca?
Baekhyun trasalisce, poi fa una smorfia colpevole. -No, Yeol. Scusa. Non cambierò idea.
Si accordano per vedersi al parco, lo stesso parco dove ha lasciato Taeyeon qualche ora prima, ma questo Chanyeol non lo sa. Entrambi dovrebbero studiare per gli esami, ma nessuno dei due ha intenzione di rinunciare a questa occasione di vedersi, per cui si sorridono complici quando chiudono la videochiamata. In due case diverse, in due quartieri diversi della stessa città, entrambi sospirano contenti sul letto, con il cuore agitato che batte sfrenato contro la cassa toracica.
Domani.

 
**

 
È decisamente troppo freddo per aver dimenticato la sciarpa e i guanti a casa, ma Chanyeol ci può fare ben poco, ormai. Si stringe nella giacca scura, soffiando piano e guardando con rassegnazione la condensa formarsi di fronte alle sue labbra. Ha il naso e le orecchie rosse e leggermente doloranti, ma la prospettiva di incontrare di lì a breve Baekhyun, dal vivo, gli fa passare qualsiasi acciacco.
Allunga il passo e si ritrova ben presto davanti al cancello del parco. È deserto, ma d’altra parte Chanyeol è uscito di casa con mezz’ora di anticipo. Si siede sul muretto di una casa vicina (non senza rabbrividire al contatto delle natiche con i mattoni freddi) e tira fuori il cellulare. Apre la conversazione con Sehun, e fa una smorfia nel rileggere l’ultimo messaggio che l’amico gli ha inviato:
 

Sehun: BRO SONO CON TE, CE LA PUOI FARE. RIUSCIRAI A NON FARE BOIATE E A NON ROVINARE TUTTO CON LA TUA SOLITA FACCIA DA SCEMO.

 
Forse gli ha messo un po’ di ansia. Infila di nuovo il cellulare in tasca, senza rispondere al messaggio. Si sente come se si trovasse in una bolla fuori dal tempo e dallo spazio, in cui riecheggiano il battito del suo cuore e il respiro, che costringe a rallentare per calmarsi. Fissa lo sguardo sulla punta delle scarpe e inspira a fondo, spostando il peso avanti e indietro.
Avanti.
Indietro.
Avanti.
Ind-
-Chanyeol!
Ovviamente Chanyeol si sbilancia, e ovviamente cade al di là del muretto, nel giardino degli ignari padroni di casa. E ovviamente, Baekhyun assiste a tutta la scena.
Chanyeol desidererebbe con tutto se stesso che l’erba coperta di brina si aprisse e lo inghiottisse per sempre.
Baekhyun desidererebbe solo aver ripreso tutta la scena con il cellulare.
Gli corre incontro, ridendo a crepapelle, con le guance e il naso arrossati dal freddo e gli occhi che brillano. – Chanyeol! Stai bene? Oddio mi sento male- e scoppia a ridere ancora più forte, mentre gli tende una mano per aiutarlo ad alzarsi.
Chanyeol la afferra e si tira su, e non sa se sentirsi morire per la scena patetica in cui si è trovato coinvolto, o se sentirsi estasiato per essere finalmente lì, con Baekhyun, una mano inguantata del più basso stretta alla sua più grande e gelida.  Forse è quasi felice, di aver dimenticato i guanti.
-Ciao, Baek.
Sono entrambi in piedi, finalmente, e si guardano negli occhi con serenità. Baekhyun non risponde subito: prima osserva in silenzio il volto del più alto, il rossore sul suo viso causato dal freddo (o dall’imbarazzo?), e le sue labbra piene. Poi, commenta: -Beh, si potrebbe quasi dire che sei caduto ai miei piedi non appena mi hai visto.
Chanyeol ridacchia imbarazzato, poi scuote la testa. -No, veramente sono caduto ai piedi di quel pino. Ma nice try, Baekhyun.
Ridono entrambi, poi si rendono conto che si stanno ancora stringendo la mano. Baekhyun guarda le loro dita intrecciate, senza commentare, e Chanyeol per un attimo si chiede se debba sciogliere la stretta di mano. Ma, come tutti i suoi amici e conoscenti hanno potuto appurare in ben più di un’occasione, Chanyeol è una nuvola di imbarazzo e giocosità, e si ritrova a far dondolare le loro mani come fossero un’altalena, a destra e a sinistra. Più e più volte. Baekhyun lo lascia fare, ridendo, poi decide di partecipare al gioco cominciando anch’egli a strattonare le loro mani, nella parte opposta a quella decisa da Chanyeol. È un casino, si sbilanciano e ridono, e finiscono per incespicare l’uno nella direzione dell’altro.
Sono degli scemi, e Baekhyun adora già Chanyeol.
Ma ha paura, una paura folle, di ciò. Non conosce il più alto, non abbastanza, e sente tutti i campanelli di allarme presenti nel suo cervello cominciare a tintinnare furiosamente. Ha paura di fare casini, di soffrire e di ferire.
Stacca la mano da quella di Chanyeol, e gli sorride nervosamente. -Facciamo una passeggiata?
Quando si incamminano per il viale del parco, stanno l’uno ad un metro dall’altro, e questa distanza sembra infittire la paura in Baekhyun. Quell’ansia, quel nodo alla bocca dello stomaco, quel battito accelerato del cuore, tutto gli è familiare di queste sensazioni. Da quei giorni, quei fottutissimi giorni, non c’è stata una sola volta che non le ha provate, ogni volta che provasse ad uscire dalla sua zona di conforto, dal suo nido che si è creato da solo negli anni.
Sente, anzi, sa che con Chanyeol è al sicuro, perché si sono scritti in chat per tanto, tantissimo tempo, e perché è amico di Sehun e Sehun è amico suo, e ha garantito innumerevoli volte per quel gigante dalle orecchie a sventola, e perché in realtà si sono già visti dal vivo una volta, al locale. Nonostante questo, non riesce a sciogliere quella paura che lo attanaglia, e nel profondo di sé sa anche che, se anche la ignorasse e desse ascolto alla sua voglia di conoscere meglio Chanyeol, di diventare ancora più amici e forse anche qualcosa di più, quella stessa paura assumerebbe altre forme, tornerebbe a guidarlo nelle scelte e a influenzare i suoi pensieri.
Inspira a fondo, mentre ascolta solo in parte il racconto di Chanyeol riguardo all’ultimo esame che ha affrontato (c’entrava qualcosa con un suo compagno di corso che ha urlato qualcosa in faccia al professore? Aspetta, cosa? Forse si è perso qualche dettaglio importante).
Non può sconfiggere la sua paura, però forse può parlarne a Chanyeol.
C’è un pensiero rassicurante, sotto tutti quegli strati di angoscia, ed è la presenza dei suoi amici più cari. Ci sono Sehun, e c’è Taeyeon, che lo conoscono, e gli vogliono bene. Baekhyun sta per fare un salto nel vuoto, però non è da solo, in fondo. Se dovesse cadere, se si dovesse fare male, soffrirebbe in maniera indicibile, vero, ma non sarebbe solo. Non sarebbe solo. Non è solo.
Ed è questo pensiero caldo, e dolce, che gli dà la forza di far cenno a Chanyeol di sedersi su una panchina. È gelida, ed entrambi rabbrividiscono non appena si appoggiano su di essa, ma non dicono niente. Chanyeol lo guarda con calma, non gli mette fretta e lo aspetta. Baekhyun guarda di fronte a sé, perché sa che se guardasse Chanyeol negli occhi perderebbe quel barlume di coraggio che ha preso negli ultimi istanti.
-Penso sia ora che ti racconti un po’ di me, Yeol. Penso… di doverti dire il motivo della mia… cautela.
 

**

 
Chanyeol vorrebbe afferragli la mano, per dargli un po’ di conforto, un po’ di calore (anche se lui è quello senza guanti, alla fine sarebbe lui quello che si scalda).
Non lo fa, perché intuisce che Baekhyun in questo momento ha bisogno di spazio.
 

**

 
-So di sembrare una persona molto aperta e spigliata, nonostante questa mia ritrosia a conoscere nuove persone e ad uscire allo scoperto, ed effettivamente lo sono.- Inizia Baekhyun. Non tiene la voce bassa, né parla in fretta, come ci si aspetterebbe in una situazione del genere. Misura bene le parole e il tono di voce, e non lascia trapelare nessuna emozione. -Ma non sono sempre stato così. Da più piccolo ero timido e impacciato. Avevo pochi amici, e faticavo a relazionarmi con i ragazzini della mia età. A quattordici anni ero già in fissa con i videogiochi, forse anche più di quanto non lo sia adesso, per cui ti puoi immaginare quanto fossi contento quando mi scrisse un ragazzo, sulla chat del gioco.
Chanyeol chiude un attimo gli occhi, inspirando piano. Sta cominciando a intuire dove andrà a parare la storia di Baekhyun, e non gli piace per niente. Quando alza lo sguardo su Baekhyun, vede che il più basso sta guardando dritto davanti a sé, senza l’ombra di un’emozione sul viso. Chanyeol sa che in realtà, dietro a quegli occhi brillanti, sta infuriando una battaglia sanguinosa, la più difficile che si possa combattere. Quella con i propri ricordi.
-Mi disse di chiamarsi Joe, di avere sedici anni e di trovarmi molto simpatico. Parlavamo tutti i giorni per ore e ore, ci sfidavamo a duello nei tornei, mi prendeva in giro e scherzavamo in continuazione. Chattammo per un anno, prima che lui mi chiedesse di vederci dal vivo. – Baekhyun prende un respiro profondo, poi accenna un sorriso tremante. Chanyeol lo vorrebbe abbracciare, ma si costringe a rimanere fermo sul posto, stringendo le mani a pugno contro i bordi gelati della panchina. Il più basso si volta verso di lui e allarga il sorriso. -Immagino sappia cos’è accaduto poi, ma te lo voglio raccontare comunque. Ci accordammo per vederci in un parco, molto simile a questo, e lui mi disse che poteva vedermi solo di sera, perché era impegnato. E io ci cascai in pieno. Quando andai al luogo dell’appuntamento, trovai solo un vecchio.- Baekhyun rabbrividisce, e stavolta Chanyeol non resiste. Allunga la mano (è gelida, cavolo) e afferra quella del più basso, poi stringe con forza. Baekhyun sorride, ma la sua voce è tremante e il sorriso amaro. -A me sembrava vecchio, almeno. Con il senno di poi, penso avesse massimo cinquant’anni. Però io non ne avevo neanche sedici. Neanche…- Singhiozza, e si gira verso Chanyeol. Affonda il viso nel suo giaccone, poi gli stringe la vita con le braccia. E piange.
Non riesce a continuare il suo racconto, e Chanyeol lo abbraccia con rinnovato vigore. Va tutto bene, dice. Va tutto bene. Non sa se lo stia dicendo a Baekhyun o a se stesso, perché si ritrova anch’egli con le guance rigate di lacrime. Piangono entrambi, per diversi minuti, finché non è Baekhyun il primo a staccarsi e a scoppiare a ridere. -Perché piangi, Yeollie?
-Sei uno scemo, Baekhyun.
 
**
 
Le loro uscite si fanno sempre più regolari. Il più delle volte, a dirla tutta, si rintanano a casa di uno dei due, o anche da Sehun, per guardare insieme Game of Thrones o per sonnecchiare allegramente davanti al caminetto. Qualche volta si vedono per studiare e aiutarsi con i reciproci esami, ma finiscono sempre per sfidarsi alla Play Station o a carte (il deck di Baekhyun è sempre quello vincente, con grande disappunto di Chanyeol).
È in una calda giornata di primavera che a Baekhyun squilla il cellulare mentre è stravaccato sul letto di Chanyeol, facendolo sobbalzare. Il più alto ridacchia dalla sua postazione alla scrivania (deve finire un esercizio particolarmente difficile entro il giorno dopo, ed è a tanto così dal lanciare il quaderno e la calcolatrice fuori dalla finestra).
-Tae?
Il sorriso si congela sul viso di Chanyeol, che rivolge furiosamente tutta la sua attenzione sui calcoli. Pensa all’esercizio. Pensa all’esercizio Chanyeol. Non origliare e pensa! All’! Esercizio!
-Sì… tutto bene, grazie. Tu che mi racconti?
Calcolo la derivata prima, poi la pongo uguale a zero. Zero, Chanyeol. La derivata prima. Concentrati sull’esercizio. Chanyeol.
-Ah… no, non gliel’ho ancora detto. … Sì, lo so, Tae. Lo so che sono passati mesi.
Chanyeol aggrotta la fronte, poi si dà una manata in fronte (Baekhyun gli lancia un’occhiata preoccupata) e scribacchia con violenza qualcosa sul foglio. Dannate derivate.
-Lo so. … Va bene…. Ciao, Tae. A presto.
Baekhyun chiude la chiamata e sospira. Chanyeol sembra estremamente deciso nel non voler distogliere l’attenzione dai suoi calcoli, ma Baekhyun parla lo stesso: -Era Taeyeon. Non la sentivo veramente da tanto tempo. Sono contento che mi abbia chiamato.
Nota che la schiena del più alto si irrigidisce, poi lo vede voltare la testa impercettibilmente nella sua direzione. -Avete… litigato?
-No, solo che quando ci siamo lasciati sapevamo che non saremmo potuti tornare ad essere amici da subito. Ci voleva un po’ di tempo.
Questa volta Chanyeol si gira con tutto il corpo verso di lui, incredulo. Poco ci manca che cade giù dalla sedia, quell’imbranato. -Cosa?! E quando è successo?
Baekhyun ridacchia. -Beh, più o meno quando ci siamo visti al parco la prima volta, quest’inverno. Non è che stessimo davvero insieme, in realtà… ci stavamo solo frequentando.
Vede Chanyeol boccheggiare. -M-m-ma perché non me l’hai detto?!
-Perché non me l’hai mai chiesto, Yeol. Pensavo onestamente che la mia vita romantica non ti interessasse minimamente. -Sembra fare il broncio mentre pronuncia quest’ultima frase, e Chanyeol si sente morire. Vuole morire. E baciare quel broncio. Magari non in questo ordine.
-Eccome se mi interessa!
-Cosa?
-Cosa?
Si guardano negli occhi per qualche secondo, poi Baekhyun distoglie lo sguardo con una smorfia. -Sì, beh… immagino. Siamo amici, dopotutto. È solo che…
-Che?- Chanyeol sembra pendere dalle sue labbra. Ma quale “sembra”, sta pendendo dalle sue labbra.
-Che vorrei ti interessasse per altri motivi. Che volessi davvero sapere se sia impegnato con qualcuno o meno.
Chanyeol rimane pietrificato per qualche istante, arroccato sulla sedia da ufficio che, ormai, sta per ribaltarsi sotto il suo peso sbilanciato. -Io… pensavo stessi con Taeyeon, e non ho mai avuto il coraggio di chiedere conferma.
Il più basso inspira piano, poi pianta i suoi occhi brillanti in quelli spalancati di Chanyeol. -Taeyeon mi ha chiamato per chiedermi se mi fossi già dichiarato a te.
Chanyeol è convinto di aver smesso di respirare.
Non parla.
Rimane immobile sulla sedia, le nocche delle mani bianche a furia di stringere la seduta imbottita.
Poi, avviene.
Si sbilancia in avanti.
E si ribalta.
Cade, di faccia, sul parquet della sua stanza.
-Oddio!- Baekhyun si precipita sull’amico, ma sente una risata cristallina, e poi due braccia esili, ma forti, lo tirano in basso. Il volto è vicinissimo a quello di Chanyeol. -Mi sono fatto un male cane, ma quanto cazzo sono felice.
Anche Baekhyun ride, adesso, poi stringe le guance morbide di Chanyeol tra le dita e gli stampa un bacio sulle labbra piene. -Ho dato il bacino sulla bua, così passa tutto.
Chanyeol rimane per un attimo pietrificato, poi allarga ancora di più il sorriso.
-Non penso sia sufficiente, Baek.
Lo tira a sé (chi tira chi, in realtà, nessuno dei due l’ha ben capito), e lo bacia con irruenza, come che ne andasse della sua vita.
Vista la bua che si è fatto su entrambe le ginocchia (e anche sul mento, a dirla tutta), forse ne va veramente della sua vita.
Tanto meglio.
 

 



__

Non escludo che in futuro potrei scrivere delle drabble su questi dementi, a mo' di spin-off. Non so, ora che mi preparo a salutarli (ho iniziato a scrivere questa storia qualcosa come un anno e mezzo fa, rip) mi viene un po' di tristezza, lmao. Potrei tornare da loro, in futuro. 

 
   
 
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