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Autore: DragoneInstancabile    30/04/2020    0 recensioni
Iris Cassiopea Woords è una normale ragazza 17enne, innamorata del mondo magico ma incatenata, dai genitori, a rimanere segregata a Londra, impedendole di seguire i suoi sogni. Ma tutto cambierà durante il suo ultimo anno ad Hogwarts, quando incontrerà un professore fuori dal normale, ma allo stesso tempo identico a lei. Il professor Remus John Lupin.
(Qualche accenno di Marvel e un po' di Sherlock)
Buona lettura ❤🐉
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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<< Cass, tutto ok? >> domandò Hermione toccandole il braccio, << Come? >>, << Tutto bene? Ti vedo strana da quando ti sei seduta. E’ successo qualcosa? >>, << No, tranquilla. Va tutto bene. Sono solo un pò stanca, non ho dormito nelle ultimi notti.. >>, << Perché? >> domandò la ragazza, mandando leggermente nel panico la più grande. << Non vedevo l’ora di tornare ad Hogwarts e quindi non ho dormito per l’agitazione. >>, << Ah, ti capisco! Quest’estate io e i miei genitori siamo andati in Francia… Ma non facevo altro che pensare a comprare nuovi libri per l’inizio dell’anno! >> esclamò facendo sorridere Iris, << Che strano… >> commentò Ron ricevendo uno sguardo fulminante da parte di entrambe. << A proposito di libri… Ora che Hagrid è insegnante immagino che adoperiate “ il libro dei mostri ”... >>, << Sì. Mamma mia è un vero incubo! Quando io, Hermione e Ron siamo andati a prendere i libri quasi staccavano una mano al libraio! >>, << Immagino.. >> disse ridacchiando. << Avete provato ad accarezzargli il dorso? >>, << Il doffo? >> domandò il rosso con la bocca piena, << Uno: ingoglia prima di parlare, non si parla con la bocca strapiena di cibo. Due: si, il dorso. Si proprio vede che non ti piace leggere! >> esclamò facendo ridacchiare Hermione ed Harry. << Sai, no. Il dorso.. sarebbe la parte dove vengono “ incollate ” le pagine, nella parte interna; mentre nella parte esterna vengono scritti nome e cognome dell’autore ed il titolo del libro >>, << So cofé il doffo del libo! >> rispose indignato il ragazzo, infastidendo la ragazza che alzo gli occhi al cielo. << No, comunque.. Non ci abbiamo provato. >> disse Harry, << Beh provateci. Essendo una creatura credo che una carezza lo calmerà.. Vedete che CapoScuola modello? Vi dice cose che non sapete >> affermò facendoli ridacchiare di nuovo.
<< Irs, ti posso parlare? >> domandò Alexander guardando la ragazza che dedusse all'istante che cosa voleva chiederle, << No. >> rispose voltandosi e cominciando a mangiare, << Dai Irs. Ti ho mai chiesto un favore? >> domandò facendo voltare di nuovo la ragazza con un ciglio alzato ed un’espressione del tipo “ sei serio ”, << Ok, forse te l’ho chiesti un paio. >>, << Dire “un paio” è più di un eufemismo, Alexander. >>, << Non so che vuol dire eufemismo e neanche mi interessa. Ma a me serve un favore. >>, << Ed io già ti ho risposto di no… >> concluse tornando alla sua portata mentre Harry, Ron ed Hermione guardavano storto ( ed anche leggermente spaventati ) il Serpeverde che aveva assunto uno sguardo freddo.
<< Vieni con me. >> esclamò prendendola per un braccio e trascinandola via dalla Sala Grande, parecchio infuriata. << Si può sapere che cazzo ti prende?! >> domandò strattonando il braccio, sottraendosi dalla presa del ragazzo, << Te l’ho detto mi serve un favore. >>, << Non sono tenuta a darti il cambio per la ronda. >>, << Iris, ti scongiuro! E’ solo per questa sera. >>, << Alexander, non voglio darti il cambio così vai a divertirti con la tua nuova fiamma. >>, << Ma che cazzo ti frega di quello che faccio! Dovresti solo ringraziarmi per fare i turni durante la luna piena! Ti sto chiedendo un cazzo di favore e fai pure la preziosa. Si può sapere che ti prende?! >>, << Che prende a me? Forse che prende a te! Ti comporti come un menefreghista che se ne sbatte della scuola e dei sentimenti degli altri! E’ per colpa di Mary? >>, << Non sono affari tuoi. >>, << Al, tua sorella, manca anche a me. Ma non possiamo farci niente, ha preso la sua decisione.. >>, << Parli come Bluma, ora >> ridacchiò amaramente mentre si guardava intorno.

 

<< Beh, perché mi ha rubato le parole di bocca.. >> disse l’anziana sorridendo mentre camminava dietro Al con il suo fidato bastone.

 

A sentirla parlare Cassiopea scosse la testa, togliendola dalla sua visuale. << Sai dov’è ora? >>, << So le stesse cose che sai tu.. >>, << Un cazzo, quindi. >> affermò facendo prendere un respiro profondo alla ragazza, giusto per calmarsi. << Vorresti farmi credere che non ti ha mandato neanche una lettera da quando è partita? >>, << E tu vorresti farmi credere che non ti ha scritto per un anno interno? >> domandò con un ciglio alzato, << O non mi ha scritto o non ha voluto farlo, ma a quanto pare con te lo fa. >>, << Non la sento da 4 mesi, Al. Aveva detto che doveva andare a Tbilisi, poi il nulla. >>, << Ah, vedi che qualcosa la sai? >> chiese ironicamente e ridacchiando di nuovo, << Al, smettila. Mi innervosisci soltanto. Avrà avuto i suoi motivi... >>, << Ora mi ascolti bene, Woord. >> disse prendendola per il colletto della camicia e facendo sbattere la schiena della ragazza contro la parete in pietra << Mi sono rotto i coglioni dei tuoi discorsetti da perbenista. >>, << Alexander ti conviene lasciarmi all’istante o ti giuro che ti faccio fuori. >> lo intimò la ragazza mentre sentiva che le sue iridi cominciavano a cambiare colore, lasciando spazio agli occhi del lupo che si nascondeva dentro di sé. I due si guardarono in cagnesco per diversi secondi, Iris nel frattempo aveva serrato i polsi del ragazzo ed aveva cominciato a stringere la presa su di essa, mentre continuava a tenere gli occhi fissi su quelli del ragazzo che assumeva mano mano uno sguardo preoccupato e dolorante; quando sentirono qualcuno che chiamava il biondo, << Signor Morstan! >>.
Tutti i studenti ed i professori si erano riversati davanti all’ingresso della Sala Grande, i primi bisbigliando, mentre tra i secondi ne emerse fuori la voce della professoressa McGranitt e del professor Piton, con accanto il professor Lupin che guardava Alexander con uno sguardo omicida. Il ragazzo si allontanò, anche se riluttante, da Iris, che aveva sbattuto più volte gli occhi per farli tornare le sue iridi nella forma normale.

- Porca puttana.. Speriamo che non mi abbiano visto! -

<< Mi segua nell’ufficio del preside. >> disse la donna nera in volto, << Minerva, se mi permetti, credo che dobbiamo punire anche la signorina Woord. Morstan non è il tipo da attaccare senza un pretesto. >>, << Ed Iris di certo non si mette ad infastidire le persone! >> replicò Harry a difesa della sua amica, << Potter, credo che tu debba prendere dei provvedimenti per il tuo egocentrismo!>>, << Professore, temo che stiamo aggirando la situazione. Non crede? >> domandò Lupin con uno sguardo freddo, cosa che stupì la ragazza. << Iris, è così? >> chiese la donna preoccupata, << Era solo una semplice discussione, professoressa e Al è voluto passare alle mani. >> disse abbassando lo sguardo per la vergogna. << Ok. Ognuno nelle proprie sale comuni. Forza!>> esclamò la McGranitt mentre lo sciame degli studenti borbottanti se ne andavano nei propri dormitori << Per quanto riguarda lei, signor Morstan. Mi segua nell’ufficio del Preside! >> concluse incamminandosi con il ragazzo, che se ne andò guardando storto la ragazza, e con il professor Piton alle calcagna ( essendo il direttore della casata ).
Una volta che l’alunno e i due professori se ne andarono, Remus spostò lo sguardo dalle due figure alla ragazza, chiedendogli con un’espressione preoccupata se lo volesse seguire nel suo ufficio.
     
<< Sicura di stare bene? >> chiese mentre la osserva chiudere la porta della stanza, << Sì, professore. E’ stata solo una discussione tra ragazzi. Niente di che… >>, << Beh, niente di che non direi. Se non fossi stata un lupo mannaro la schiena ti farebbe molto male. Abbiamo sentito il rumore persino dentro la Sala Grande.. >>, << Mi dispiace avervi disturbato >>, << Non devi disturbarti. Sicura di stare bene? >>, << Sì professore. Sto bene >> rispose accennando un sorriso e arrossendo leggermente.
<< Avevo intenzione di bene un pò di tè.. Vuoi unirti a me? >>, << Se non disturbo.. volentieri >>, << No, non disturbi. Avevo giusto voglia di parlare con qualcuno >> disse facendole un occhiolino e facendola ridacchiare leggermente.
Osservò il professore mentre preparava tutto l’occorrente, per poi perdersi nei suoi pensieri. E al professore non sfuggì quel suo sguardo.
<< Hai molte domande, non è così? >> chiese sorridendo e mettendo le mani nelle tasche, << Mi scusi? >>, << Immagino che tu abbia molte domande da farmi.. Sarà la prima volta che vedi un lupo mannaro… specialmente ad Hogwarts. >>
<< Veramente no, professore >> disse sorridendo e sedendosi sulla sedia davanti alla scrivania << Ho avuto la fortuna di crescere in un gruppo di Sangue di Lupo, ma non ho mai incontrato un lupo mannaro. So soltanto che siete come noi ma con meno “privilegi” >>, << Che intendi per privilegi? >> domandò ridacchiando perplesso, girandosi verso la teiera. << Non sa niente di noi? >> chiese di rimando perplessa, << Non conosco neanche bene la mia “specie”, chiamiamola così.. >> rispose porgendole la tazza prima che lui prendesse la sua e si sedesse davanti a lei << Sono stato cresciuto da un padre mago e da una madre babbana e contando anche il fatto che sui libri viene citato solo il minimo indispensabile.. Direi, sommando tutto >> continuò alzando gli occhi al cielo, pensandoci su << …che potrei dirti più su un avvincino che su un lupo mannaro o su un sangue di lupo >> concluse divertito mentre si portava la tazzina alla bocca e gustandosi la risata che era riuscito a strappare alla giovane, che riuscì a smuovere qualcosa nel cuore del mannaro.
<< Però mi stupisce che tu invece sappia così tanto.. >>, << Beh, ho avuto la “fortuna” di crescere nella Colonia, insieme ad altri sangue di lupo >> disse abbassando lo sguardo sulla tazzina e muovendola in modo circolare, << Non ti vedo molto convinta >>, << Diciamo che ci sono dei vantaggi e dei svantaggi nel crescere in un posto del genere. Come vantaggi può essere il fatto che ti insegnano a padroneggiare il dominio di uno degli elementi e a stare più a contatto con la natura e le creature, imparando ad amarle ed a rispettarle… >> rispose accennando un sorriso ai ricordi felici che le fluivano in mente, per poi rabbuiarsi quando divennero tristi, mostrandole solo frammenti di ricordi dove cercava di coprirsi un occhio nero o dove sputava sangue dopo che l’avevano presa di mira. << ...Lo svantaggio invece è quello che bisogna farsi valere e rispettare se non si vuole finire sotto i più forti. >> concluse portandosi la tazzina alle labbra, guardando il vuoto.
<< Tutto bene? >>, << Sì >> rispose con un mezzo sorriso e scuotendo leggermente la testa << Cambiamo discorso… >> disse risvegliandosi e scuotendo la testa, tornando a sorridere << Com’è tornare ad Hogwarts? >>, << Oh, ti fa sentire vecchio. Fidati >> rispose ridacchiando insieme alla riccia << E’ strano percorrere ancora gli stessi corridoi che percorrevo anni addietro.. E dover spiegare invece di stare a sentire e prendere appunti… >> continuò con un sorriso nostalgico sul volto << Ma credo sia solo questione di abitudine >>, << Sì, è come andare sulla scopa.. La prima volta arranchi un pò, ma dopo è tutta discesa.. >>, << E’ tutta discesa sul serio… >> esclamò sorridendo e guardando l’orologio che aveva al polso, portando la ragazza a fare lo stesso. << Uh! Sono le 17! Scusi professore ma devo andare. Devo compilare 2 rotoli di pergamena sul Distillato di Morte Vivente entro domani alla 4° ora.. E Piton vuole sapere vita morte e miracolo! >> disse alzandosi e prendendo la tracolla, sentendo il professore che ridacchiava mentre anche lui si alzava, << Posso immaginare…>>.
<< Grazie per il tè e per la chiacchierata, professore. Mi ci voleva proprio >>, << Figurati, grazie a te per la compagnia >> rispose continuando a sorridere ed avvicinandosi verso la porta, poggiando la mano sulla maniglia << Permettimi di darti un consiglio però.. >> disse diventando subito serio, << Mi dica.. >>, << Cerca di non uscire con ragazzi come Alexander. Non ne vale la pena. >>, << Come?? No, professore. Temo che abbia capito male.. >> disse ridacchiando imbarazzata << Alexander è il fratello della mia migliore amica ed anche un mio amico.. Beh, dopo la scenata che ha fatto non credo che lo sarà più >> rispose incrociando il suo sguardo in quello del professore, che, dopo quell’affermazione, aveva come un luccichio in esso.

- Wow… - 

Remus osservò di nuovo la ragazza, sentendo la bocca secca e come una specie di nodo allo stomaco. Non provava queste cose da quando aveva lasciato Hogwarts e sapeva bene che era sbagliato. Anzi, sbagliatissimo. Ma ogni volta che incrociava gli occhi della ragazza o si ritrovava ad ammirarla di nascosto, proprio come aveva fatto quella mattina, non riusciva a distogliere lo sguardo. Era ammaliato dalla sua bellezza e dal modo di fare.
    Dal canto suo Iris era innamorata persa del professore. Ora ne aveva la certezza.
Sapeva anche che non era indifferente per lui, dal modo in cui la guardava e le parlava… Ma forse stava solo fraintendendo la sua gentilezza per qualcosa di impossibile.
Una persona gentile come il professor Lupin non si meritava avere a che fare con una persona come lei; continuava a ripetersi.
<< Meglio che vada. Si sta facendo tardi e devo andare in biblioteca per prendere dei libri di pozione.. >>, << Sì, giusto >> disse il 33enne schiarendosi la voce e tornando in sé << Ci vediamo questa sera al banchetto.. >> continuò aprendo la porta, << A stasera >> rispose sorridendogli ed uscendo dall’ufficio. << Oh, Iris! >>, << Sì.. professore? >> domandò voltandosi e sentendo un senso di speranza che aleggiava dentro di sé, << Ti consiglio di chiedere direttamente a Miss Bansley, la bibliotecaria. Da quello che ricordo ha una collezione di libri sulle pozioni >>, << Questa mi è nuova…! >> disse ridacchiando << Beh, vorrà dire che chiederò a lei. Grazie ancora professore >> concluse con un cenno del capo e incamminandosi verso la biblioteca, sentendo gli occhi dell’uomo puntati su di lei.
    Remus chiuse la porta dietro di sé, appoggiandosi su di essa e sospirare sorridendo.
Se l’avesse raccontato a Sirius o a James, sicuramente prima lo avrebbero preso un pò in giro e poi lo avrebbero spinto a farsi avanti, mentre lui avrebbe inventato qualsiasi scusa per non farlo. Certo, Iris era maggiorenne.. Questo lo sapevano tutti. Ma comunque era una sua studentessa e soprattutto avevano 15 anni di differenza. Era troppo vecchio per lei.
Per non parlare di come l’avrebbero guardata gli altri!
Lei, Iris Cassiopea, facente parte di una famiglia di alto rango in tutto il mondo magico, che usciva con un reietto mezzosangue e per giunta anche povero! No. Non l’avrebbe mai visto sotto quella luce; pensò sospirando di nuovo e tornando verso la sua scrivania, per preparare la lezione per il giorno dopo.


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<< Ok, Iris. Questi dovrebbero essere i libri che fanno al caso tuo >> disse sorridendo l'anziana signora mentre gli porgeva 3 libri: “Pozioni attraverso il tempo”, “Storia delle pozioni” ( presi dalla biblioteca ) e “Le pozioni più pericolose e difficili da preparare degli ultimi 3 secoli” ( preso direttamente dalla sua collezione ).

- PICCOLO APPUNTO MENTALE: mai far innervosire o fare un torto a Morgana Bansley -

<< La ringrazio Miss Bansley, è molto gentile da parte sua prestarmi i suoi libri.. >>, << L’ho fatto perché ho visto che tratti i tuoi libri come se fossero figli tuoi.. proprio come faccio io >> rispose sorridendo ed osservando la ragazza che sorrideva mentre arrossiva << ..Quindi sono sicura che non gli accadranno niente >>, << Beh… La ringrazio ancora >> disse mentre metteva con cura i libri dentro la tracolla << Domani mattina passo per riportarglieli. Tanto per quell’orario avrò finito di utilizzarli.. >>, << Va bene cara. A domani mattina allora >>, << A domani signora, e grazie ancora! >> disse salutandola con un cenno della mano per poi uscire dalla biblioteca, diretta verso la sua sala comune.

 

<< Iris! Ti stavamo cercando! >> esclamò Hermione correndo verso di lei insieme a Ron ed Harry, << Scusatemi ragazzi, non mi sono accorta dello scorrere del tempo.. >> disse con un sorriso strano, o almeno per i 3 adolescenti. << Tutto bene? >> domandò Harry dopo aver guardato i suoi amici, << Benissimo, perché? >> rispose continuando a sorridere ed avvicinandosi al tavolino più vicino per poggiare i libri, << Stai sorridendo in un modo strano >> disse Hermione, con un sopracciglio inarcato, per poi sorridere anche lei << Oh, giusto! Sei andata dal professore! >>. << Non è come pensate.. >> disse alzando gli occhi al cielo, vedendoli ridacchiare tra loro << Abbiamo parlato soltanto. >>, << Oh sì.. Di matrimonio, di bambini.. >> continuò Harry sedendosi accanto a lei, facendo ridacchiare il rosso e la riccia che si sedettero anche loro accanto a lei. << Che c’è? >> chiese inarcando le sopracciglia dopo aver cominciato a leggere il libro “Le pozioni più pericolose e difficili da preparare degli ultimi 3 secoli”, << Vogliamo sapere che cosa vi siete detti! >> disse Hermione, << Sempre se sei riuscita a formulare una frase di senso compiuto.. >> disse Ron, << Però, non sapevo che il tuo vocabolario era così ampio. >> replicò alzando un angolo della bocca e facendo trattenere le risate di Harry e di Hermione << Scusa Ron, ma tu mi attacchi ed io mi difendo. >> si “scusò” facendo l’occhiolino e tornando sulla sua lettura. Dopo pochi minuti rialzò lo sguardo, notando che i ragazzi ancora si trovavano accanto a lei. << Non avete intenzione di andarvene, vero? >>, << No se prima non ci dici com'è andata. >> disse Harry deciso e sorridendo.

 

<< Beh, abbiamo parlato di come essere un lupo mannaro ed un sangue di lupo e di come la società moderna ci considera dei mostri e di come dobbiamo nascondere la nostra vera natura anche alle persone che abbiamo imparato ad amare e tutto questo sorseggiando del tè mentre io cercavo di non saltargli addosso. Sapete… gli ormoni post luna. Ora sareste così gentili da passarmi l’ampolla dell’inchiostro? Vorrei iniziare a fare la tesi per Piton.. >> disse indicando la tracolla ed ignorando gli sguardi terrorizzati che avevano assunto.

 

<< Allora, com'è andata? >> chiese di nuovo Harry, << Ehm.. >> disse la ragazza scuotendo la testa per tornare in sé dal suo palazzo mentale << Mi ha solo chiesto come stavo e mi ha offerto del tè. E’ tutto >> rispose finendo di leggere il libro, << Seriamente? Mi aspettavo qualcosa di meglio… >> disse Ron con un’espressione delusa.

- Sorella, siamo in due. -

<< Che doveva succedere, scusa? >> domandò alzando per qualche secondo gli occhi dal suo libro, << Iris ha ragione. Lui è un professore, non possono sentirsi. Anche se lo volessero... >>, << Vabbè, vorrà dire che a fine anno avrai una persona in più che ti chiederà di uscire >> disse Harry facendo ridacchiare la più grande, facendole scuotere la testa.
<< Vi ringrazio per il vostro supporto, ragazzi. Ma ora dovrei fare una tesi di 2 pergamene sul Distillato di Morte Vivente che devo completare entro domani mattina alla 4° ora e ho bisogno di concentrazione.. >>, << Va bene, va bene. Ti lasciamo studiare >> disse Harry, alzandosi << Andiamo ragazzi >>. << Vuoi che ti dia una mano? >> domandò la ragazza continuando a guardare i libri incuriosita ed affascinata, << Herm, se vuoi leggere i libri, fai pure. Basta che stai attenta con questo.. >> disse indicando il libro della collezione << Fa parte della collezione della signora Bansley >>, << La bibliotecaria? >> chiese ancora sedendosi accanto a lei e prendendo il libro tra le mani, studiandolo in ogni minimo particolare, << Sì, a quanto pare ha una passione per le pozioni! >> disse sorridendo mentre continuava a leggere uno dei due libri della biblioteca << Per fortuna me lo ha detto il professor Lupin, altrimenti non l’avrei mai saputo..>>, << Davvero? E tu non lo sapevi? >>, << No. Deve essermi sfuggito… >> disse quasi in un sussurro, abbassando il libro e guardando davanti a sé.
I pensieri di Cassiopea vennero interrotti dal rumore di un ticchettio al vetro d'una finestra. Si girò alla sua destra e vide Fanny, la fenice di silente, che con il becco “bussava” alla finestra per farsi aprire. La ragazza si alzò subito e la fece entrare, osservando la maestosità dell’animale che con eleganza si posava sul tavolo dove le due Grifondoro stavano leggendo; lasciando a bocca aperta tutti i ragazzi presenti nella sala comune.
<< Wow! Questa è una vera felice? >> domandò Hermione ammirando la creatura, << Sì, appartiene a Silente. Beh.. Almeno per ora.. >> si corresse alzando per un attimo gli occhi al cielo, mentre si avvicinava e prendeva il piccolo foglio di pergamena che aveva legato sulla zampa. Non appena la fenice si accorse che Iris aveva ricevuto il messaggio, sbatté più volte le ali per poi tornare sui suoi passi, diretta allo studio del preside.
Iris lesse più volte il contenuto, rimanendo non troppo sconvolta e sorpresa.<< Che cosa c’è scritto? >> domandò Hermione prima che Iris le passò la lettera con uno sguardo assente.

<< Buona sera signorina Woord,
mi è dispiaciuto sapere che cosa le è accaduto questo primo pomeriggio, fuori dalla Sala Grande. Spero che ora stia bene e che non abbia dovuto lamentare nessun tipo di ferita o contusione.
Se non le dispiace vorrei parlare con lei, al più presto, per quanto riguarda il suo ruolo da CapoScuola e un possibile sostituto per il signor Morstan.

Cordiali saluti,
il preside Albus Silente >>

 
   
 
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