Ho avuto a che fare con i figli di Karoth in diverse occasioni, purtroppo i componenti della
sua famiglia sono amici con quelli della mia, sia ben chiaro io mi tengo alla
larga il più possibile da questi terribili incontri, ma nel corso della vita la
mia strada si è incrociata spesso con i fratelli Son; anzi Gohan
è stato tra i primi terrestri con cui mi sono scontrato appena arrivato sul pianeta
Terra.
Il figlio maggiore di Karoth
sin da subito non mi era sembrato altro che un moscerino, un moscerino rumoroso
e piagnucolante che avrei schiacciato con relativa facilità. Mi sarei
trattenuto forse perché era un moccioso? Purtroppo nel corso della mia carriera
da mercenario ho ucciso diversi mocciosi, quindi no, non mi sarei affatto
trattenuto per tale ragione.
Ammetto che in quell’occasione ero piuttosto curioso
di verificare la forza di un incrocio tra un sayan,
anche se di infimo livello e una terrestre, sia chiaro, non avevo grandi
aspettative, ma ormai ero debilitato dal mio scontro con Karoth,
quindi speravo di concludere la faccenda in tempi brevi: eliminare quei
terrestri sulla mia strada e conquistare il pianeta Terra, doveva essere un piano
semplice e rapido.
E invece, con mio grandissimo disappunto, quella
piccola nullità si era dimostrata più forte del previsto, detesto doverlo
ammettere, ma quando si è trasformato in Ozaru, oltre
a non aspettarmelo affatto, me la sono davvero vista brutta, non essendo in
grado di controllarsi durante quella trasformazione era ancora più pericoloso e
ancora oggi sono certo che suo padre puntasse proprio su quello per mettermi
definitivamente fuori combattimento. Per non parlare poi di quel vigliacco di Jirobai che ha osato colpirmi alle spalle, facendomi
perdere la concentrazione, l’avrei picchiato a morte se Gohan
non si fosse trasformato in Ozaru.
Per fortuna sono riuscito a tagliargli la coda, ma
ammetto di esserci riuscito al pelo, se non ci fossi riuscito quasi sicuramente
sarei morto e non si sarebbero certo presi poi la briga di riportarmi in vita
con le sfere del drago a quell’epoca.
Mentre mi trovavo nella vasca di rianimazione
m’immaginavo i mille modi in cui avrei ucciso Karoth
e quella piccola nullità, quindi quando mi sono ritrovato su Namec a dovermi invece alleare con lui e Crilin ovviamente il mio disgusto era alle stelle, ma avrei
fatto qualunque cosa per sconfiggere Freezer e impadronirmi delle super sfere
di Namec. Mi ritrovo a dover ammettere che il
moccioso era ancora migliorato, faceva progressi molto velocemente, anche
troppo, certo la sua voce era odiosa ed era decisamente un bambino, però
combatteva come un vero guerriero, tant’è che negli scontri su Namec mi sono pure ritrovato a salvargli la vita. Ammetto
che quando l’ho fatto non ho pensato che quel gesto era l’esatto contrario di
quello che avrei voluto fargli, in quel momento mi serviva, quindi non potevo
fare altrimenti.
Una volta poi ritornati sulla Terra a differenza di
quanto i presenti in quell’occasione possano pensare, la mia offerta di
lavorare per me per conquistare il pianeta era sincera, non era affatto una
provocazione, ero molto interessato alle doti di quel moccioso, e poi se devo
dire tutta la verità lui era l’unico essere vicino ad un sayan
rimasto in tutto l’universo per quello che ne potevo sapere. Mi ero immaginato
di poterlo allenare per farne una mia personale macchina distruttrice, un po’
quello che Freezer aveva fatto con me dopotutto, ma avrei cercato di trattarlo
leggermente meglio mi ero ripromesso; ovviamente pensavo che il moccioso
accettasse e quindi quando oltre a rifiutare ha iniziato a piagnucolare che il
suo papà non era un mucchietto di polvere che vagava per l’universo, ma che era
ancora vivo, non ci ho più visto. Ero terribilmente infastidito da quella
cocciutaggine infantile, probabilmente perché un po’ mi rivedevo in lui alla
sua età, come poteva credere che Karoth fosse ancora
vivo, anch’io durante le notti passate alla base aliena, quando ero moccioso
speravo che mio padre si fosse salvato dal meteorite e che un giorno sarebbe
venuto a riprendermi per portarmi via da Freezer, ma ogni giorno quei pensieri
venivano puntualmente infranti dagli allenamenti violenti e massacranti di
quest’ultimo. E quindi l’insistere di quel bambino aveva scatenato in me una
furia cieca, che dovevo mettere a tacere immediatamente, mio padre non era
tornato e nemmeno il suo sarebbe tornato, ero certo che fosse così, quindi lui
doveva affidarsi a me, giurarmi fedeltà e per questo l’ho attaccato: volevo
spegnere la speranza di quel bambino e costringerlo ad accettare la mia
offerta, doveva assolutamente riconoscere la mia superiorità.
Gohan
però è stato decisamente cocciuto e tenace, più colpivo e più resisteva e più
mi smentiva riguardo al possibile ritorno di Karoth,
l’avrei ucciso in quell’occasione? No non credo, c’erano troppe persone, tra
cui Piccolo, e non scordiamoci che ero appena resuscitato su un pianeta a me
quasi sconosciuto, prima di attaccare per conquistarlo dovevo ancora studiare
la situazione. Fatto sta che è stato Piccolo a interrompere il nostro alterco,
è venuto in soccorso del suo protetto, sinceramente pensavo che sarebbe
intervenuto molto prima, probabilmente aveva molta fiducia nelle doti di Gohan, ma io ero sicuramente superiore, dalla mia parte
avevo almeno il triplo di anni di allenamento e nessuno scrupolo.
Quel moccioso per me è stata una continua sorpresa
comunque, l’avevo conosciuto come guerriero e poi negli anni seguenti ho potuto
notare un altro aspetto del suo modo di essere: era in grado di fare il
bambino, un moccioso molto educato tra l’altro, cosa impensabile per un vero sayan, ho saputo che sua madre era fissata con lo studio,
la cosa mi aveva provocato grandi risate di disprezzo, il figlio di un
miserabile di terza classe acculturato addirittura, essendo io il principe dei sayan da moccioso avevo avuto un insegnante, ma mi era
stato semplicemente insegnato a leggere, scrivere e soprattutto a fare di conto
e ricordo di aver trovato quelle lezioni davvero fastidiose, ma mi sono state
impartite perché ero il principe: sul nostro pianeta Gohan
non avrebbe avuto nemmeno quelle naturalmente, non sarebbero state necessarie,
avrebbe combattuto per il nostro esercito e sarebbe morto quando non sarebbe
più stato utile, sempre che non venisse spedito su un altro pianeta come il suo
caro padre, ma la sua fine sarebbe stata comunque la stessa.
Girando per i monti Paoz
mi è capitato di scorgere la finestra aperta nella capanna di Karoth e di vedere suo figlio intento a studiare alla
scrivania sotto la guida della madre, molto infondo penso di aver provato
invidia per quel ragazzino per poi mettere immediatamente a tacere quei
pensieri con il disprezzo, era il figlio di una terza classe e nemmeno completamente
sayan, io sarei stato sempre mille volte superiore.
All’epoca ancora non pensavo che un giorno avrei
avuto un figlio, ma se fosse capitato non mi sarebbe affatto dispiaciuto avere
un figlio come Gohan, ovviamente non gli avrei
permesso di perdere tempo con quelle sciocchezze terrestri come lo studio,
l’avrei allenato duramente per superare i suoi limiti, proprio come stavo
facendo io, avrebbe dovuto essere un erede degno del principe dei sayan, non un mocciosetto così
ubbidiente a mammina come era il figlio di Karoth.
E poi venne il Cell game e anche in quell’occasione Gohan si è dimostrato fondamentale, per l’ennesima volta
suo padre l’aveva utilizzato come arma finale, Karoth
ha sempre creduto moltissimo in suo figlio, sin dall’inizio aveva deciso che
sarebbe stato il moccioso a sbarazzarsi di Cell, ancora oggi mi trovo a non
approvare la condotta di Karoth: io non avrei mai
permesso che mio figlio eliminasse Cell, avrei dovuto essere io ad eliminarlo,
io ero il padre e quindi dovevo essere più forte, ma credo anche che non avrei
mai permesso che mio figlio mi difendesse, ne andava del mio onore. A
quell’epoca anch’io ero padre, anzi in quel momento avevo addirittura due figli
potremmo dire, certo di quello piccolo a quell’epoca m’importava pochissimo, ma
di quello adulto m’importava moltissimo, ma non l’avrei mai ammesso nemmeno
sotto tortura ovviamente, ma nonostante questo ho fatto tutto quello che ho
potuto per vendicarne la morte e quindi ancora oggi mi chiedo cosa avrebbe
fatto Karoth se suo figlio fosse morto per mano di
Cell, sì l’avrebbe vendicato questo è chiaro, ma avrebbe provato del senso di
colpa nell’aver sopravvalutato le qualità del figlio? Non saprei, penso che
l’abbia sempre più visto come un compagno di combattimento che come un figlio,
pensandoci ora a moltissimi anni di distanza Karoth
in diverse occasioni è stato un vero padre sayan a
differenza mia e ciò ne ha quasi dell’incredibile visto che sono io quello che
è cresciuto nella società sayan e non lui, ma di
questo parlerò più avanti.
E quindi mi è toccato assistere alla crescente forza
di Gohan, fino a diventare potentissimo e dare filo
da torcere a Cell, finchè finalmente si era creata la
possibilità di eliminarlo, ma in quel momento il moccioso ha perso la ragione,
il suo potere sayan l’aveva sopraffatto, era ubriaco
di potere, una sensazione che io conosco bene e so che è una sensazione
meravigliosa. Gohan così bruscamente aveva smesso di
ubbidire a suo padre, a quel padre che venerava nonostante tutto, ammetto che
non era affatto il momento di godere della scena, ma per me è stato così: il
tanto ubbidiente Gohan aveva finalmente perso il
controllo ed era diventato davvero un sayan, molto
più di suo padre, la cosa divertente è che io al suo posto avrei fatto la
stessa cosa, tutta quella potenza doveva dare sicuramente alla testa in maniera
incontrollabile. Ma d’altra parte se il mio erede avesse osato disubbidire a
quel modo ad un mio ordine gliel’avrei fatta pagare amaramente, l’avrei
riportato immediatamente in carreggiata, ma ovviamente non Karoth,
il quale senza battere ciglio si è addirittura sacrificato senza alcun rancore
e tutto ciò va oltre alla mia comprensione.
E infine arriva la parte che mi brucia più di tutte,
quel Gohan mi ha salvato la vita, mi ha fatto scudo
col suo corpo contro i colpi di Cell, nessun sayan
avrebbe mai fatto una cosa del genere per me, probabilmente non l’avrebbe fatto
nemmeno Karoth, ed ecco quindi tornare nuovamente a
galla la parte terrestre del moccioso, mi ha salvato e mi sono pure trovato a dover
riconoscere la sua superiorità, per l’ennesima volta sarebbe stato qualcun
altro a terminare quello che avrei dovuto fare io sin dall’inizio, ancora oggi
faccio fatica ad accettare quel debito che ho col figlio di Karoth.
Finito il Cell game il moccioso è rimasto orfano del
padre, con un fratello in arrivo e una madre sulle spalle, ma lui non ha perso
quell’odioso ottimismo ereditato da Karoth, ha
ripreso in mano la sua vita facendo il moccioso prima, l’adolescente poi.
Mi sono sempre chiesto quanto senso di colpa abbia
provato il ragazzo nel dover convivere col fatto che il padre si fosse
sacrificato per causa sua, purtroppo se ne abbia provato non potrò mai saperlo,
nelle occasioni in cui mi è capitato di vederlo in quegli anni non l’ha mai
fatto trasparire.
Ma dopo il Cell game credo sia iniziato il declino
in Gohan, complice il tempo di pace ha smesso
totalmente di essere un guerriero e si è trasformato in un normale ragazzo
terrestre, anzi è arrivato a desiderare di essere un ragazzo normale volendo
provare addirittura a frequentare la scuola. Fino a quel momento aveva studiato
a casa, isolato sui suoi monti, non si era mai mescolato con i terrestri se non
in rare occasioni e trovavo la cosa più che sensata, difficilmente sarebbe
passato inosservato in mezzo a quelle nullità. Ho assistito in disparte alla
discussione tra Bulma e la donna di Karoth sul mandare alla scuola dei terrestri Gohan e devo ammettere che anche se non ho partecipato
attivamente alla discussione, io non ero affatto d’accordo. Un sayan, che si era misurato contro avversari come me stesso,
Freezer e Cell non aveva nessun bisogno di mescolarsi con dei miseri terrestri,
come avrebbe fatto a trattenersi? E poi per quale motivo doveva stringere
rapporti con loro se fino a quel momento era vissuto da solo sui monti Paoz, immaginavo sarebbe stato un fallimento e una
scocciatura e così più o meno è stato alla fine.
Dopo pochi giorni dall’inizio della scuola il
ragazzo si è presentato a casa nostra per chiedere a Bulma
di costruirgli qualcosa che gli permettesse di nascondere le sue fattezze per
fare il super eroe di Satan City. Per qualche assurdo
motivo quel Gohan si era messo in testa di diventare
il paladino della giustizia e in alcune occasioni aveva già salvato la vita a
dei terrestri salvandoli da incidenti e rapine; pensava scioccamente che
trasformandosi in super sayan la sua vera identità
fosse al sicuro, ma a quanto pareva qualcuno stava nutrendo dei sospetti su di
lui. All’epoca pensai che da qualche parte nell’universo le polveri di mio
padre stessero friggendo di sdegno: un sayan che
proteggeva i terrestri invece di conquistarli e schiavizzarli, come era giusto
che fosse, inaudito; ormai avevo accettato il fatto di non poter conquistare la
Terra, ma aiutarne gli abitanti era totalmente fuori discussione, non
m’importava affatto di loro. Ancora non sapevo che il personaggio creato in
quatto e quattr’otto da Bulma, Great Sayaman, sarebbe diventato addirittura il protagonista di
alcuni brutti film, una cosa decisamente imbarazzante per tutta la stirpe dei sayan. Mi è pure toccato presenziare alla prima di quei
film con la famiglia di Karoth, la quale era
ovviamente estasiata dalla cosa, pensavano che Gohan
fosse una specie di star, anche se in realtà aveva solo girato alcune scene, una
cosa davvero patetica. Mio figlio, fortunatamente, ha trovato sin dall’inizio
Great Sayaman pessimo anche come super eroe, a
partire dal costume che era decisamente ridicolo e dalle mosse. Non so davvero
come Karoth abbia potuto accettare che suo figlio si
mettesse così in ridicolo, io al mio l’avrei categoricamente proibito senza
pensarci due volte.
Più avanti venne fuori il vero motivo
dell’imbarazzante travestimento di Gohan…una ragazza,
una terrestre e da lì ebbi la conferma dei mie sospetti: il ragazzo si era
completamente rammollito, non era rimasto un bel niente del moccioso dotato che
era prima. L’innamoramento per quella terrestre gli aveva dato il colpo di
grazia. Ma forse la vera colpa è quasi completamente di Karoth,
se fosse tornato in vita quando si era presentata l’occasione avrebbe potuto
seguire Gohan, spronarlo a continuare gli
allenamenti, tenere viva in qualche modo la sua parte sayan
e forse e sottolineo forse non sarebbe diventato la brutta copia di un
terrestre. Perché è esattamente quello che è poi è diventato: finito il
pericolo di Majinbu, dove comunque non è che si sia
particolarmente distinto a differenza di altre occasioni, ha mollato del tutto
gli allenamenti, ed è diventato un secchione come voleva sua madre e si è
sistemato con la figlia di Mr. Satan. Almeno gli
riconosco il merito di non aver scelto una squattrinata, come aveva fatto suo
padre in precedenza, se fosse stato più intelligente avrebbe potuto continuare
gli allenamenti senza lavorare nemmeno un giorno della sua vita e invece ha
fatto carriera all’università, una scuola per noiosi terrestri adulti,
probabilmente è riuscito a fare carriera grazie a qualche spinta di Mr. Satan, ma di questo non ho nessuna conferma a quel punto la
vita di Gohan per me non era più degna della minima
attenzione. L’uomo che è oggi ha quasi del tutto rinnegato la sua parte sayan se non per rispolverarla ogni tanto per partecipare
ad un paio di tornei in cui non ha brillato particolarmente, non che me lo
aspettassi ovviamente, ma ormai competere con quel moccioso non era più affatto
stimolante. Avrebbe potuto fare grandi cose, ma forse per mia fortuna si è
dimostrato più terrestre del previsto divenendo completamente innocuo. Deve
aver ereditato almeno un po’ dell’incostanza del padre, proprio come il
fratello, da bambini dotati entrambi si sono trasformati in due buoni a nulla
anche se in circostanze differenti. Gohan ha anche
prodotto una piccola Karoth femmina, Pan,
particolarmente bruttina, troppo somigliante alla nonna per i miei gusti e decisamente
odiosa come tutta la sua famiglia, se non con l’aggiunta che quella vorrebbe
unirsi alla mia di famiglia, detesto quando fa gli occhi a Trunks,
ma fortunatamente lui non l’ha mai degnata di considerazione e questo è davvero
un bel sollievo. Di buono dalla sua parte avrebbe solo la ricchezza, ma quella
non manca nemmeno alla mia famiglia dopotutto, per il resto ribadisco che è
decisamente bruttina e arrogante, ma soprattutto è la nipote di Karoth e di quel pallone gonfiato di Mr. Satan, già devo sopportare la sua amicizia con mia figlia e
quella è l’unica cosa che riuscirò mai a tollerare.
Sfortunatamente Karoth è
riuscito a riprodursi una seconda volta però…..
PRECISAZIONI:
E qui finisce la prima parte, in realtà il titolo
del capitolo avrebbe dovuto essere i fratelli Son, poi però in corso d’opera ho
deciso di dedicare un capitolo ad ognuno dei due. Scrivere questo capitolo è
stato più interessante del previsto, spero di aver creato dei bei collegamenti.
Sperando di aver catturato il vostro interesse e apprezzamento, vi saluto. A
presto.