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Autore: Ghostriser    09/06/2020    0 recensioni
Nico è finito in infermeria perchè non sa controllare i suoi poteri, sarà Will capace di aiutarlo?
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico/Will, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Si sedettero tutti, in silenzio. Fremevano di impazienza, avevano già intuito che Nico stava per chiudere la questione, non per sempre, ovvio, ma almeno per il momento e volevano avere anche loro delle risposte perchè, nonostante non subissero il fatto in prima persona, avevano cominciato fin da subito a vederlo come un loro problema personale. Annabeth avrebbe potuto paragonare il momento a quello in cui hai appena finito un progetto architettonico, hai finalmente finito di riordinare le tue idee su come costruire ma in realtà nulla è stato ancora costruito. Oppure Leo potrebbe paragonarlo al primo pezzo finito di un meccanismo. O ancora, Reyna lo avrebbe comparato a una missione appena pianificata. Nico stava cominciando a sentire la mancanza di Reyna e non solo perchè lei era stata presente la prima volta che gli successe questa cosa, ma sapeva bene che era impegnata. -Ho...- iniziò attirando l'attenzione di tutti -...ho capito di che cosa si tratta, mi era già capitato una volta fuori dal campo e ancora non avevo collegato le due cose, anche quella volta sono svenuto e personalmente non mi ricordavo cosa fosse successo, me lo ha raccontato...una persona- decise di dire- che stava vicino a me- prese una pausa per riflettere una volta ancora sul discorso che aveva preparato dentro di sè, poi continuò-Non voglio farvi del male e non lo farò, ho già abbastanza controllo, ovviamente devo riuscire a padroneggiare questo potere, ma voglio che sappiate che non sono pericoloso, se non voglio farvi del male non ve lo farò, non sono del tutto fuori dal controllo di me stesso, del mio corpo- e dicendo questo guardò Will, c'erano stati molti momenti in cui aveva sentito di perdere il controllo e Will gli era, fortunatamente, sempre stato accanto, in un modo o nell'altro, anche se non era lì fisicamente, fosse stata una frase che gli aveva detto, Nico era certo che certe frasi le aveva dette appositamente per fargliele pensare in quei momenti, o nei migliori dei casi un messagio-iride. In questo caso, stranamente, non sentiva quelle brutte sensazioni che provava in quei momenti. -Non avevamo mai dubitato di questo, Nico- lo rassicurò Annabeth -Forse te non te ne accorgi ma a volte ti preuccupi fin troppo per noi, stiamo benissimo e se qualcosa di imprevisto dovrebbe accadere sappiamo cosa fare e lo sai, quindi non ti sentire in colpa per cose che non hai neanche fatto- continuò Piper. Nico annuì leggermente confuso dall'intervento delle due ragazze, non si era aspettato niente del genere sinceramente e in generale era difficile per lui accettare una rassicurazione o anche un complimento che sia, forse perchè gli era difficile credere che "sarebbe andato tutto bene" e gli sembrava stupido mentirsi in quel modo, Will una volta però gli aveva detto una cosa che lo aveva cominciato a far dubitare di questa sua certezza, perchè secondo lui l'illusione era quella che gli diceva che non sarebbe andata bene e per Nico questo ragionamento aveva veramente senso, cominciò a volte a riconoscere di non essere in pericolo e sebbene quella sensazione non cessasse, perlomeno aveva questo da ricordare. -Allora...cosa puoi fare?- prese parola Percy facendo girare tutti verso di lui -cosa?...- continuò perplesso sentendosi osservato, dopo poco tutti scoppiarono in una leggera risata, probabilmente per allentare la tensione che si era creata. Quando quel momento finì, Nico rispose incerto -Posso...posso far fare alle persone quello che voglio se ne sono abbastanza convinto perchè...- cercò di non ricordare quell'episodio in cui questo potere si era manifestato per la prima volta -perchè in un certo senso le convinco... ma non è per niente come la lingua ammaliatrice, devo impegnarmi per scegliere le parole e cose così e non ho idea di cosa faranno di preciso o la certezza che lo faranno- Annabeth prese parola, aveva un'espressione molto concentrata -Ora ha tutto senso...- cominciò sovrappensiero, quasi non accorgendosi che la stessero ascoltando, poi continuò confidente -sai Nico ogni semidio esprime i suoi poteri in modo diverso, però in questo caso è più complicato del solito, non ci sono stati molti discendenti di Ade e non sappiamo veramente cosa aspettarci, poi Nico da te...te sei molto forte, non mi sorprenderei se riuscissi a padroneggiare tutti i tuoi poteri un giorno, sei molto determinato e questa è una bella qualità ma devi imparare a scegliere bene la causa della tua determinazione...io non voglio...e sono sicura che neanche gli altri vogliano che tu non ti viva la tua vita come meriti- Annabeth non voleva ammettere in un primo momento quanto si fosse affezzionata al più piccolo, negli ultimi tempi Nico le aveva dato una mano per i proggetti e, anche se Nico avrebbe negato di averla aiutata e avrebbe detto che le faceva solo compagnia alla fin fine, Annabeth era sicura che senza il suo supporto avrebbe impiegato il doppio del tempo per ogni proggetto. Ora si sentiva più vicina a lui, sentiva quasi di poterlo capire, di capire alcune cose... fondamentalmente stupide che aveva fatto. -Hai detto qualcosa di molto inteligente, come sempre d'altronde- cercò di smorzare un po' la tensione, poi decise che voleva aggiungere qualcosa -...Grazie- Annabeth gli sorrise calorosamente e per un attimo pensò al ragazzo che era stato poco tempo fa, quanto a quel tempo erano distanti e a quanto infelice era Nico, ora il gruppetto poteva dire con certezza che Nico era uno dei loro più cari amici e quell'ombra di disperazione che gli era stata caratteristica si vedeva raramente. Passato quel momemto di dolcezza, Percy ricominciò il discorso -Come "tutto ha un senso"?- chiese aggiungendo subito dopo -Lo hai detto prima...- Annabeth rise prima di rispondere -Ci stavo arrivando testa d'alghe- si girò verso gli altri -Visto che non ci sono molti figli di Ade e che i loro poteri sono quasi del tutto sconosciuti è normale che in un primo momento non si accorga che sta usando i suoi poteri proprio perchè non sa cosa deve aspettarsi, non sa i segnali che deve percepire e molto probabilmente non sa neanche che deve percepire dei segnali. Ora, i figli di Ade non sono precisamente amati solitamente perciò i loro poteri dovrebbero essere coerenti a questa situazione e quindi essere...subdoli in qualche aspetto. Gli scheletri non sono proprio l'esempio migliore, ma il viaggio ombra sì.-. Dopo la spiegazione di Annabeth calò il silenzio. Nico era in parte deluso di non partire per una qualche missione, non tanto per la missione in se ma più per l'approccio con cui trattare tutta questa storia, preferiva un approccio diretto e non così...subdolo. Nico dovette trattenere una mezza risata, l'aggettivo con cui Annabeth aveva descritto parte dei suoi poteri ora era diventato il suo principale problema, non era la prima volta che le cose gli si ritorcevano contro...ci avrebbe dovuto fare l'abitudine, presumeva. Ma alla fine pensò fosse meglio così, qualcosa con cui lavorare giorno per giorno, lentamente, anche se solo l'idea sembrava più estenuante di lottare con tutti i figli di Echidna. Si girò verso Will e in effetti, più lo guardava e più l'idea di una nuova missione gli sembrava sbagliata, si poteva quindi ritenere abbastanza compiaciuto dell'esito finale o perlomeno era questo che era riuscito a decifrare dal turbinio di emozioni che lo travolgeva, era da quando si era risvegliato quell'ennesima volta nell'infermeria che questa sensazione non lo lasciava, deve ammettere di essere anche diventato abbastanza bravo a decifrare quell'ammasso informe di emozioni, ma fu egualmente felice a sentirlo sparire, dandogli la sensazione di riprendere fiato dopo un lungo periodo di apnea. Quando poi Will ricambiò il suo sguardo, fu sicuro che quella fosse la migliore opzione che gli potesse capitare. Non voleva più fiondarsi verso il pericolo e occuparsene alla svelta, certo la sensazione d'impotenza era rimasta, ma sapeva che sarebbe comparsa anche nella seconda opzione, quella che consisteva in un lungo viaggio e che gli sarebbe quasi costata la vita. Mentre era immerso in questi suou pensieri, Will lo aveva allontanato dal gruppo e lo aveva portato in un luogo più appartato. Nico all'iniziò non ne capì il motivo. -È tutto a posto?- gli chiese gentilmente, ora era tutto più chiaro, Will si era preuccupato e non gliene poteva neanche fare una colpa dato lo sguardo assente che probabilmente aveva avuto. -Va tutto bene- lo tranquillizzò Nico, sorpreso di quello che aveva detto e premette le sue labbra a quelle di Will per dimostrarglielo. Era un gesto dolce, di cui enteambi avevano avuto bisogno. Si staccarono solo quando sentirono il gruppo chiamarli e si affrettarono verso di loro, questa volta sicuri del loro futuro.
   
 
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