Work Text:
Il
litigio tra G e Primo Cavallone.
Iniziativa: Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.
Prompt: 27. Anello
Numero parole: 302.
G e Primo Cavallone
Federico scoppiò a ridere, incrociando le gambe, sedendosi sulla propria scrivania.
“Così sei venuto a prenderlo. Credevo non t’interessasse di ‘lui’ che non è tua moglie”. Scherzò. Alla luce delle lampade brillavano le fiamme blu dei suoi tatuaggi.
G incise la sigaretta con i denti e si voltò. I suoi occhi rossi brillavano febbricitanti, i rampicanti sulla sua guancia sembravano delle fiamme, ed i capelli gli ricadevano disordinati ai lati del viso.
“Questa è l’ultima volta che lo fai, Cavallone. La prossima volta ti faccio esplodere” ruggì.
Federico piegò di lato il capo, i suoi canini aguzzi erano ben visibili. Guardò G stringere a sé Skull , ancora incosciente.
< Non immaginavo succedesse qualcosa di simile. Idiota!
Dovevo capirlo! Tutti quei figli e lui continuava a ripetere che non mi avrebbe mai tradito. Con Angelica era venuto a raccontarmelo. Avrei dovuto credergli, lui in questo è come Giotto > pensò G.
“Non mi hai risposto. Non sei tu quello che cambia il suo modo di rispettarlo se indossa o no un semplice anello magico?” sussurrò Federico.
La goccia dipinta sul viso di Sebastiano si era in gran parte cancellata.
“Mi ha mandato qui Giotto, è pur sempre suo fratello” disse gelido G. Si allontanò, dandogli le spalle e sfondò la porta magica con un calcio.
Federico si sporse in avanti.
< Ho avuto ciò che desideravo, tanto. Lo sento, quelli concepiti quest’oggi sono quelli giusti > pensò.
“Non mi fai paura” disse.
G posò Skull fuori da lì e si voltò, caricando il lanciarazzi, con la testa di teschio, che aveva al braccio.
“Dovresti averne!” tuonò, sparando.
< Maledetto vampiro! > gridò mentalmente.
Federico creò una barriera di oscurità, G uscì, mentre il sistema C.A.I. gli vorticava intorno. Recuperò Skull , il corpo ignudo coperto solo dalla sua giacca nera, e se ne andò.