Era
distesa sull'erba bagnata dalla pioggia. Guardava il cielo scuro
piangere, e quelle lacrime cadevano su di lei con leggera eleganza.
La neve che posava sui fili d'erba si era sciolta da qualche giorno,
il bianco si tramutò tutto d'un tratto in un verde
splendente. La
pressione che il cielo d'inverno dava stava finalmente andando via,
ma esso sembrava voler tardare a far vedere il suo colore
più vivo.
Alzò
un braccio e si portò la mano a toccarsi le labbra,
sentendole
umide. Chiuse gli occhi e si concentrò sul suono delle gocce
d'acqua
posarsi intorno a lei. Era diventata un tutt'uno con la pioggia.
Nonostante
l'eleganza con cui cadevano giù, più le ascoltava
più le sembrava
di sentire tanti piccoli pezzi di vetro schiantarsi sul terreno. Quei
suoni deboli diventavano più forti e cadevano sempre
più veloci, il
battito del suo cuore cominciava anch'esso ad aumentare. Il suo viso
prima rilassato si contorse in una smorfia infastidita e leggermente
allarmata.
Ad
un certo punto, lo sentì. Un rumore talmente potente da
farla
scattare. Si guardò intorno, sbattendo ripetutamente le
palpebre.
Non riusciva a vedere bene, la vista le si era annebbiata. Il suo
fiato era corto e il respiro pesante. Poi lo sentì, di
nuovo. Non un
botto un violento; un tocco dolce e gentile posarsi sulla sua spalla.
Il calore di quella mano si propagò in tutto il suo corpo e
si
calmò.
«Tutto
bene?» chiese la persona gentile, bagnata dalla pioggia.
Riuscì a
scorgere le labbra curvate di quest'ultima in un perfetto sorriso.
Lei
annuì semplicemente, afferrando con delicatezza la mano che
dalla
sua spalla si spostò di fronte a lei. Venne tirata su
dall'erba
fradicia con estrema facilità, come se fosse una piuma.
«Dobbiamo
andare» Esclamò la voce del giovane, con un tono
leggermente dolce.
Tirò la ragazza a sé in modo da spronarla a
camminare. Ella annuì
ancora una volta, seguendo il ragazzo con passo lento. Fissava le
gocce di pioggia schiantarsi al suolo, e le ritornarono alla mente i
suoni che aveva sentito prima di essere riportata alla
realtà.
Violenza, paura, rabbia.
Il
giovane, che era qualche passo più avanti a lei, si
voltò e la
guardò preoccupato. Si fermò all'improvviso,
attirando l'attenzione
di lei che si bloccò non appena smise di sentire i passi del
compagno.
«Non
preoccuparti, Juvia» Parlò d'un tratto, guardando
la ragazza negli
occhi non appena i loro sguardi si incrociarono. Lei schiuse
leggermente le labbra in segno di sorpresa. «Lo
troveremo» Aggiunse
inoltre, facendo scomparire l'espressione seria e preoccupata che
aveva in quel momento con un sorriso, sperando di incoraggiarla.
Juvia sorrise di rimando, annuendo ancora una volta. Il giovane le
porse la sua mano, e lei la strinse senza pensarci.
Non appena toccò la sua pelle, le sembrò di intravedere in mezzo alle nuvole grigie e scure un debole raggio di sole.
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Ciao
a tutti!
È
da tantissimo che non scrivo su EFP, o meglio in generale. Ne ho
sentito la mancanza ultimamente e ci ho fatto un salto, ho visto che il
fandom di Fairy Tail è ancora vivo e allora mi sono voluta
mettere alla
prova cimentandomi con una nuova storia.
Come avrete letto dall'introduzione, questa sarà una storia interattiva. Non so se avete presente i videogiochi interattivi, dove sei tu a fare delle scelte, e di conseguenze queste influenzano la storia.
Alla fine di ogni capitolo o anche durante la lettura, avrete una o due scelte da fare, ed in base a cosa sceglierete la storia andrà avanti. Queste scelte influenzeranno la storia (ovviamente), ma non solo. Avranno un grande impatto anche sul comportamento dei personaggi, sulle loro relazioni, sui loro sentimenti, sulle loro parole e sulle loro azioni. A volte sarete addirittura voi a scegliere cosa dovranno dire, come dovranno comportarsi e cosa dovranno fare.
Se la cosa vi intriga non esitate a darmi il via! Sono molto curiosa di vedere cosa verrà fuori da tutto questo. Onestamente non vedo l'ora di mettermi a scrivere!
Grazie mille per aver letto, alla prossima!