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Autore: LadyOfMischief    19/09/2020    14 recensioni
ATTENZIONE SPOILER TROS
"Ma adesso Rey non poteva più fingere che tutto andasse bene, aveva perso fin troppo e provava un senso di vuoto che non avrebbe potuto colmare, aveva perso una parte di sé che non poteva rimpiazzare nemmeno se l'avesse desiderato"
Dopo la battaglia di Exegol Rey è ancora scossa per la perdita di Ben, non riuscendo ad affrontare tutto quel dolore comincerà delle ricerche per saperne di più sul legame che li univa, definito come "la vita stessa", con la speranza di poterlo sfruttare per riportarlo in vita.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saving What We Love'
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Rey non sapeva cos'aspettarsi dall'altro lato della nebbia, ma di certo non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una perfetta copia della caverna da cui era entrata. Le uniche differenze erano l'illuminazione che conferiva a tutto un'aura bianco-azzurra, esattamente come quella dei fantasmi di Forza, ma più lieve e la quasi totale assenza di colori. Abbassò lo sguardo sui suoi vestiti e notò che anch'essi sembravano aver perso ogni traccia di colore, non erano più grigi e avevano assunto la stessa tinta bianco-azzurra dell'ambiente circostante. In apparenza l'aldilà della Forza non era altro che una copia sbiadita del mondo dei vivi, ma non ne era certa. Ciò che davvero stupì Rey era il fatto che non vedesse nessuno, poteva percepire la presenza dei Jedi intorno a lei e riusciva a sentire le voci di alcuni di loro, ma non riusciva a vederli.
"La Forza fin qui condotta ti ha, portare a termine da sola ciò che hai iniziato ora devi" disse una voce che Rey aveva già udito su Exegol, il modo in cui aveva parlato era davvero strano, ma era il suo messaggio era chiaro: da lì in poi doveva cavarsela da sola, proprio come aveva sospettato.
Doveva uscire da quella caverna e trovare Ben ovunque fosse, il loro legame funzionava esattamente come aveva sempre fatto e riusciva a sentire che fosse vicino. Ancora una volta avrebbe dovuto attraversare il lago, Rey non si scoraggiò e si immerse in acqua per raggiungere l'uscita. L'acqua però non era fredda, in verità sembrava non avere una temperatura precisa, e la cosa più stupefacente era il fatto che non le stesse bagnando i vestiti già inzuppati. Raggiunse la riva rapidamente e imboccò lo stretto passaggio scavato nella collina, la luce intensa del sole si riversava all'interno a pochi metri dall'uscita. Quella era un'altra cosa insolita, durante la sua permanenza su Ahch-To, nonostante ci fossero state giornate di sole, il cielo era stato perennemente ricoperto di nuvole. Quando Rey emerse dalla caverna dovette sbattere le palpebre più volte per adattarsi a quella luce e si ritrovò ad ammirare un cielo limpido e soleggiato, ma non percepiva il calore del sole.

Percorse il sentiero che conduceva al villaggio, man mano che avanzava avvertiva sempre di più la vicinanza di Ben, si chiese se anche lui la percepisse e se la stesse aspettando. Non ci volle molto prima che Rey ottenesse una risposta perché i due s'incontrarono a metà strada tra le colline e il villaggio. In quel luogo Ben appariva più vivo che mai, nonostante non si fosse mai manifestato com'era successo con Luke e Leia. Questa volta era lei a trovarsi nel suo mondo e lì le normali "regole" non si applicavano, come nel caso del lago. Ben stava per dirle qualcosa, ma Rey non gliene diede la possibilità perché si fiondò tra le sue braccia senza neppure avere la certezza di poterlo toccare realmente. Con sua sorpresa si accorse che questa volta ci riusciva, poteva sentire le sue braccia stringerla in un abbraccio incurante del fatto che lei fosse grondante d'acqua. Rey non riuscì a trattenere le lacrime, che questa volta erano di gioia, stentando a credere che fossero finalmente insieme, o quasi. Rimasero in silenzio l'uno tra le braccia dell'altro per un tempo che a Rey parve infinito, come se parlare potesse in qualche modo rovinare quel momento. Attraverso il legame che li univa Rey poteva percepire le emozioni di Ben, che in quel momento erano un misto tra la gioia, lo stupore e la confusione. Gli doveva una spiegazione e doveva metterlo al corrente di ciò che stava per fare per riportarlo indietro.
-Come fai ad essere qui?- le chiese Ben stringendola ancora di più a sé.
-È una lunga storia, ma te la racconterò non appena saremo fuori di qui- gli disse sciogliendo di malavoglia l'abbraccio -Ti chiedo soltanto di fidarti di me, l'unico modo per riportarti indietro è condividere la mia forza vitale con te- gli spiegò brevemente Rey e parlando più velocemente di quanto avrebbe voluto.
-Rey è una follia ed è pericoloso, non voglio che tu rischi la tua vita per me!- esclamò Ben.
-Non correrò alcun rischio, per una volta fidati di me!- ribatté lei, avrebbe dovuto aspettarsi una reazione del genere, al suo posto probabilmente anche Rey avrebbe reagito allo stesso modo.
-Io mi fido di te- le disse posandole entrambe le mani sulle spalle e guardandola negli occhi -Ma è un prezzo troppo alto da pagare-
-Nessun prezzo è troppo alto per poter stare insieme- gli rispose Rey con fermezza, sperava che Ben comprendesse il suo punto di vista, lui più di tutti doveva capirla perché si era sacrificato per lei.
-Non riuscirò a farti cambiare idea, vero?- le chiese rassegnato, sapeva quanto fosse testarda e che nulla le avrebbe mai fatto cambiare idea.
-No, non ho fatto tutta questa strada per tornare indietro senza di te-
-Lo so- disse semplicemente Ben -Ma mi preoccupo per te- le disse accarezzandole le braccia, Rey poteva percepire la sua apprensione e sapeva che nasceva soltanto dall'amore che provava per lei, non perché la ritenesse debole o incapace di riuscire in quell'impresa.
-So che ti preoccupi, ma devi lasciarmelo fare...per noi- questa volta Ben non rispose e si limitò ad annuire, ma senza interrompere il contatto fisico.
Rey sapeva cosa fare, il concetto era più o meno simile a ciò che avevano fatto entrambi per salvarsi a vicenda, ma mentre nel caso di Rey si era limitata a curare una ferita fisica, Ben le aveva ridato la vita. Ciò che doveva fare era una via di mezzo tra i due estremi, trasferire troppa poca vita come per curare non avrebbe sortito alcun effetto, ma troppa l'avrebbe uccisa. Chiuse gli occhi e posò una mano proprio all'altezza del cuore di Ben, che ovviamente non aveva alcun battito. Rey si concentrò e immaginò la propria forza vitale diffondersi dalle sue dita, non poteva fallire proprio adesso, doveva funzionare. Si stava affidando unicamente al suo istinto, che il più delle volte non l'aveva mai tradita e l'aveva aiutata a sopravvivere per tutti quegli anni. Poco a poco Rey percepì la vita tornare a scorrere in Ben, riusciva a sentire il calore della sua pelle e il suo cuore tornare a battere lentamente. Quel processo la stava indebolendo gradualmente, ma non c'era un altro modo, Rey stava iniziando a respirare a fatica, sentiva il proprio battito cardiaco rallentare sempre di più e le gambe cedere. Era sufficiente il quantitativo di forza che aveva trasferito a Ben? Non poteva andare avanti a lungo senza prosciugarsi completamente e morire una seconda volta.
Lentamente Rey ritrasse la mano e riaprì gli occhi.
-Come ti senti?- chiese a Ben, nonostante avesse sentito la vita scorrere nuovamente in lui voleva esserne certa.
-Davvero bene, o forse dovrei dire vivo di nuovo?- rispose leggermente confuso, Rey capiva come si sentisse perché si era sentita esattamente nello stesso modo quando lui l'aveva riportata in vita. Nel caso di Ben doveva essere persino più disorientante e gli sarebbe servito del tempo per riadattarsi.
-Ha funzionato!- esclamò Rey entusiasta, cercando di non dare a vedere quanto si sentisse stanca -Pronto per tornare a casa?- gli chiese prendendolo per mano.
-Sarà strano, ma sì- le rispose Ben.
Insieme s'incamminarono lungo il sentiero che aveva percorso Rey, si tennero per mano tutto il tempo, quasi come per accertarsi che fosse tutto reale e non un'illusione. Per Rey anche solo camminare costituiva uno sforzo, ma cercava di non darci peso visto che erano appena arrivati allo stretto passaggio che conduceva alla caverna.
-Davvero dobbiamo passare di lì?- chiese Ben sarcastico.
-A meno che tu non voglia precipitare dall'ingresso in alto, sì- rispose Rey a sua volta sarcastica, imboccò il passaggio per prima. Lanciò una rapida occhiata alle sue spalle giusto in tempo per vedere Ben chinarsi di parecchio per non battere la testa contro il soffitto basso, proprio come aveva immaginato fu una scena abbastanza buffa da vedere e non riuscì a trattenere una lieve risata.
-Non è affetto divertente- le disse Ben cercando di mantenere un tono serio, ma la sua espressione lo tradì e Rey notò il suo sorrisetto divertito.
-Un po' sì- gli disse prima di proseguire nell'unica direzione possibile.
La discesa fu più lenta del previsto, per Ben non era facile camminare ricurvo e per Rey era semplicemente stancante, si sentiva esattamente come si era sentita su Krayiss dopo la sua spedizione alla biblioteca, ma questa volta la stanchezza era puramente fisica. Giunti sulla sponda del lago Rey dovette fermarsi per riprendere fiato.
-Cos'hai?- le chiese Ben avvicinandosi.
-Non è niente, è solo stanchezza ed è normale dopo ciò che ho fatto- lo rassicurò lei -E poi ci siamo quasi- aggiunse indicando l'apertura nella parete rocciosa che si trovava sull'altra sponda. Nonostante sapesse che in quelle acque non ci si potesse bagnare realmente Rey rimase nuovamente stupita da quello strano fenomeno, accanto a lei Ben non disse nulla, ma era chiaro che fosse stupito in egual misura. Percepiva ancora la presenza dei Jedi, ma questa volta tutto taceva tranne per la voce che Rey aveva udito in precedenza.
"Seconda occasione avete adesso e concessa non a tutti essa è, sprecarla non dovete"
-Non lo faremo- rispose Rey, ma non ricevette alcuna risposta.
-Era davvero la voce del maestro Yoda?- le chiese Ben meravigliato.
-Chi? Non ho mai sentito questo nome- ammise Rey, né Luke né Leia le avevano mai parlato degli altri maestri Jedi se non in maniera generica e pertanto Rey non ne conosceva i nomi.
-È stato il maestro di mio zio Luke e uno dei Jedi più potenti- le spiegò brevemente Ben, Luke doveva avergli raccontato così tanto dei Jedi nel periodo in cui aveva insegnato e Rey era davvero curiosa di ascoltare quelle storie, ma non era né il luogo né il momento adatto. Istintivamente prese nuovamente la mano di Ben e intrecciò le proprie dite con le sue, si scambiarono uno sguardo e insieme varcarono la soglia che riconduceva al mondo dei vivi.
Pochi secondi dopo Rey e Ben si trovavano nello stesso luogo che si erano appena lasciati alle spalle, ma questa volta sulla vera isola, non la sua copia fantasma. Rey ci impiegò qualche istante per realizzare che non era più in grado di percepire Ben attraverso il loro legame e che riusciva a malapena a sentire la Forza che scorreva in quel luogo, ma non le importava. Tutta la stanchezza che provava sembrò aumentare di colpo, sentiva le palpebre pesanti e la terra venirle meno sotto ai propri piedi. L'ultima cosa di cui fu cosciente prima di perdere completamente i sensi era Ben che la prendeva tra le sue braccia prima che cadesse a terra.

 

 

Quando Rey si risvegliò stava piovendo di nuovo, sentiva il forte scrosciare della pioggia ed i tuoni che rimbombavano all'esterno. Disorientata si rese conto di non trovarsi più nella caverna, era distesa su una delle panche di pietra all'interno di una capanna, aveva la testa poggiata su un cuscino abbastanza soffice e due coperte addosso. Le faceva male la testa e stava tremando di freddo nonostante le coperte, probabilmente aveva la febbre, una cosa che le era capitata raramente in vita sua. Il fuoco era acceso, illuminando l'ambiente con bagliori rossastri tendenti all'arancione e sembrava essere stato ravvivato di recente. Eppure Rey non riusciva a smettere di tremare, si tirò su a sedere e se ne pentì all'istante, oltre al mal di testa il minimo movimento le aveva causato un capogiro. Alzarsi per cercare un'altra coperta era fuori questione, perciò si strinse di più nelle coperte che aveva addosso. Per un attimo Rey fu assalita dal panico pensando che tutto quello che era accaduto in precedenza fosse stato soltanto un sogno.
L'ultima cosa che ricordava era di essere svenuta e Ben che l'aveva afferrata in tempo per evitarle una brutta caduta, non poteva essere stato tutto un sogno. Si guardò intorno alla ricerca di Ben e provò un'ondata di sollievo quando lo vide dall'altra parte della capanna seduto sul pavimento con la schiena poggiata contro il muro. Nonostante la posizione scomoda in cui si trovasse Ben stava dormendo, arrivare al villaggio con lei tra le braccia doveva averlo stancato. Sembrava così sereno mentre dormiva e Rey non aveva alcuna intenzione di svegliarlo soltanto perché voleva un'altra coperta. Non riusciva a capire che ora del giorno fosse, fuori era tutto scuro e non sapeva dire se fosse a causa del temporale o perché fosse semplicemente notte. Rey sentì la mano ferita bruciarle, abbassò lo sguardo e vide che la sua fasciatura provvisoria era stata sostituita da delle candide bende, che però stavano cominciando a macchiarsi di un rosso vivo. Forse il semplice atto di stringere le coperte aveva fatto riaprire i tagli che aveva sul palmo della mano.
Rey si chiese cosa stesse facendo Chewbecca, l'ultima volta l'aveva vista precipitarsi fuori dal Falcon e non era più tornata, era andato a cercarla o la stava ancora aspettando? In entrambi i casi doveva essere davvero preoccupato per lei.
Nonostante si fosse appena svegliata si sentiva ancora molto stanca, aveva bisogno di recuperare le proprie forze, perciò si distese nuovamente per riposare e non appena posò la testa sul cuscino si addormentò profondamente. Per la prima volta dopo g
iorni fu un sonno tranquillo e privo di incubi o visioni. Quando Rey si svegliò per la seconda volta stava ancora piovendo, ma non sapeva dire se fossero passate ore o addirittura giorni. Il mal di testa era diminuito e si sentiva più riposata rispetto alla prima volta in cui si era svegliata, ma sentiva ancora molto freddo.
Sentì una mano posarsi sulla sua fronte, era fredda o molto probabilmente era lei ad avere ancora la temperatura alta a causa della febbre. Aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu Ben seduto sul bordo della panca accanto a lei.
-Ben...- sussurrò con un filo di voce, si sentiva la gola e le labbra secche, segno che era trascorso molto tempo dall'ultima volta che aveva bevuto.
-Sei sveglia finalmente- le disse rivolgendole un sorriso -Come ti senti?-
-Sto bene adesso- cercò di rassicurarlo lei, era più che sicura di avergli fatto prendere un bello spavento quando era svenuta.
-Rey non hai bisogno di fingere con me, hai ancora la febbre alta e sei rimasta priva di sensi per due giorni- le disse Ben con dolcezza.
-Due giorni?- ripeté Rey tirandosi su a sedere lentamente e poggiandosi con la schiena contro la parete di pietra, questa volta non ebbe alcun problema a mettersi seduta. Ben annuì, e nonostante la semi-oscurità della capanna Rey notò la sua espressione turbata. Ormai doveva aver capito che qualcosa non andava e che il loro legame si era indebolito al punto tale da sembrare inesistente.
-Ben...c'è una cosa che devo dirti- gli disse posando le proprie mani sulle sue -Quello che ho fatto ha indebolito il nostro legame temporaneamente...e anche la mia capacità di usare la Forza- gli confessò, Ben sulle prime non le disse nulla e l'abbracciò. Tra le sue braccia Rey si sentì al sicuro, ma soprattutto si sentì a casa per la prima volta.
-Quando ho smesso di percepirti credevo di averti persa di nuovo- ammise Ben stringendola ancora di più a sé.
-Mi dispiace, non volevo spaventarti- si scusò lei.
-Va tutto bene- le disse accarezzandole i capelli -Siamo insieme adesso-
In quel momento era tutto ciò che contava, si erano finalmente ritrovati e questa volta nessuno li avrebbe separati, non dopo tutto quello che avevano affrontato. Il vuoto che aveva provato nell'ultimo mese e mezzo era svanito completamente e non sentiva più la mancanza di una parte di sé, ma non avrebbe mai potuto dimenticare quella sensazione opprimente. Stretti l'uno tra le braccia dell'altra non avevano bisogno di parole, a volte era più facile esprimere tutto con un semplice gesto come quell'abbraccio. Ben stava continuando ad accarezzarle i capelli con delicatezza, anche se Rey non capiva se lo stesse facendo per rassicurare lei o se stesso, forse entrambe le cose.
-Mi sei mancato- gli sussurrò nonostante non ci fosse nessun altro con loro.
-Anche tu, non sai quanto-
-Non voglio stare mai più lontana da te- confessò Rey, forse era la febbre a farla parlare in quel modo o forse era arrivata al punto di non riuscire a tenere i propri pensieri per sé.
-Non accadrà, te lo prometto- Ben smise di accarezzarle i capelli e delicatamente le posò entrambe le mani sul viso prima di chinarsi per baciarla, quel gesto la colse alla sprovvista tanto che sulle prime non reagì. Rey posò le proprie mani su quelle di Ben e ricambiò quel bacio con dolcezza, provò una strana sensazione di calore diffondersi per tutto il corpo, era qualcosa che non aveva provato nemmeno la prima volta in cui l'aveva baciato. Questa volta erano entrambi consapevoli dei propri sentimenti e non avevano più alcun b
isogno di reprimerli. Rey avrebbe voluto che quell'attimo durasse per sempre, non avrebbe mai voluto smettere di baciare quelle labbra così morbide e delicate. Quando si allontanarono entrambi avevano un enorme sorriso stampato sul volto.
-Devo considerarlo un ringraziamento per averti salvato?- chiese Rey ironicamente.
-Beh, se la vedi così credo che ti ringrazierò spesso- entrambi scoppiarono a ridere, Rey era così felice che credeva che il cuore le sarebbe esploso.
-Credo che non mi dispiacerà- ripose lei ancora ridendo. Era sollevata nel vedere che anche Ben fosse impacciato quanto lei, non le serviva alcun legame per capire che anche lu
i doveva ancora abituarsi all'idea di poter stare realmente con lei
.
-Ha smesso di piovere, sarà meglio che vada dalle guardiane a prendere qualcosa da mangiare, sarai affamata- Rey non si era neppure accorta che il temporale fosse cessato, se non avesse avuto la febbre si sarebbe precipitata fuori per raggiungere Chewbecca e fargli sapere che stava bene, che Ben stava bene e che non c'era nulla di cui preoccuparsi.
-E assetata- aggiunse Rey.
-Torno subito, tu resta qui- le disse Ben prima di alzarsi e uscire dalla capanna.
Come promesso Ben tornò qualche istante dopo con due tazze fumanti e un piatto di quelli che sembravano biscotti, di qualunque cosa si trattasse aveva davvero un buon profumo e soltanto allora Rey si rese conto di quanto fosse affamata.
-Sembra che tu vada a genio alle Lanai- commentò Rey indicando il piatto -A me non hanno mai offerto nulla-
-Stento a crederlo- replicò Ben sarcastico sedendosi nuovamente sul bordo della panca e porgendole una tazza, il contenuto aveva un odore pungente ed era scuro. Rey ne bevve un sorso e scoprì che aveva un sapore dolciastro e non era così male come sembrava.
Era un buon momento per raccontare a Ben come aveva fatto a raggiungerlo nell'aldilà della Forza e del suo incontro con una metà della prima Diade.
-Credo sia ora di raccontarti la lunga storia di cui ti ho parlato- gli disse.
-Sicura? Possiamo parlarne quando starai meglio-
-Ne sono sicura- rispose Rey -La profezia che hai trovato era solo una parte, ho trovato l'altra metà su Krayiss e mi ha condotta qui- cominciò a spiegargli.
-Nella statua?-
-Sì, era nascosta lì ma era scritta nella stessa lingua dei testi Jedi perciò sono dovuta tornare alla base per farmi aiutare da C-3PO a tradurla- fece una pausa per bere un altro sorso della tisana -Appena ho capito dove andare sono partita e durante il viaggio ho avuto una specie di visione mentre dormivo. Ho incontrato la Jedi della profezia e mi ha raccontato la sua storia, lei e suo fratello hanno scritto la profezia ma non erano né Jedi né Sith. Erano la prima Diade e sfruttavano entrambi i lati della Forza per mantenere l'equilibrio, avevano fondato il primo tempio proprio qui e avevano preso degli allievi con loro. Entrambi avevano avuto una visione su una Diade che si sarebbe riunita e pensavano riguardasse loro due, ma si erano sbagliati e non riguardava nemmeno la Diade prima di noi. Siamo sempre stati io e te, crede che siamo destinati a ristabilire quell'equilibrio e che dobbiamo imparare l'uno dall'altra. È stata lei a dirmi cos'avrei dovuto fare per riportarti indietro e quale sarebbe stato il prezzo da pagare- concluse Rey, Ben l'aveva ascoltata attentamente tutto il tempo senza mai interromperla come faceva sempre da buon ascoltatore quale era.
-Non sarà facile, ma insieme capiremo cosa fare-



Spaz
io autrice:

E f
inalmente Rey e Ben ce l'hanno fatta a ricongiungersi! Adesso potranno stare tranquilli per un po' e adattarsi a questa nuova realtà. Ma non è ancora finita perché mancano gli ultimi tre capitoli!

 

 

   
 
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