Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: RoisXIII    20/09/2020    0 recensioni
Sequel di "Attacco vampiresco".
Diverse cose sono state lasciate in sospeso dall'attacco dei vampiri al museo del Louvre. Perché Adrien ha quasi baciato Marinette? Perché la stessa Marinette profuma come Ladybug? Come si comporteranno Tikki e Plagg adesso che sanno le rispettive identità dei due eroi parigini? E come se le cose non fosse così complicate, ecco che ricompare Luka a far battere il cuore della ragazza. Come si comporterà Marinette?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Madame Mendeleiev poggiò la verifica – due pagine fronte e retro – sui banchi. Terminata la consegna, si mise davanti alla cattedra, voltata verso gli studenti. Li fissò uno a uno e disse: «Avete due ore di tempo per finire. Copiate e sarà un’insufficienza immediata. Oltre a essere un biglietto di sola andata per l’ufficio del preside. Potete cominciare!»
Marinette inspirò a fondo ed espirò. Lesse le prime domande. Bene, sapeva cosa rispondere.
Tutto merito di Adrien.
Inevitabilmente pensò al giorno prima. Tirò una testata al banco.
«Hai già finito, Marinette? In tal caso, consegna pure» commentò l’insegnante.
La ragazza si mise in piedi e scosse la testa, rossa per l’imbarazzo. «No! Cioè, mi stavo concentrando!»
I suoi compagni scoppiarono a ridere, mentre Chloé la schernì come al solito.
Madame Mendeleiev le disse di concentrarsi come tutti, minacciandola di mandarla dal preside. La ragazza si scusò e abbassò la testa, rispondendo alla prima di una lunga serie di domande.
 
Marinette controllò nuovamente le risposte. Non era sicura di aver risposto correttamente a quattro domande, ma ormai il tempo era praticamente finito.
Si alzò e consegnò la verifica all’insegnante, la quale la prese lanciandole un’occhiataccia.
Tornata al posto, sorrise ad Alya e le chiese come fosse andata. L’amica, che aveva consegnato prima di lei, rispose che aveva trovato difficile alcune domande, se non impossibili.
Madame Mendeleiev batté le mani. «Forza, è l’ora di consegnare la verifica.»
Brontolando e sospirando, gli ultimi studenti consegnarono a malincuore la verifica, la disperazione sui loro volti.
Suonò la campanella e l’insegnante assegnò ai ragazzi la lettura del nuovo capitolo per la prossima lezione.
Marinette prese Alya per un braccio e la trascinò via, dritta in bagno.
Alya sospirò. «Quanto ancora ti nasconderai da Adrien, ragazza? Non pensi sia l’ora di mostrarti? Oltretutto, non mi è ancora chiaro perché lo stai facendo…»
Marinette si prese la testa fra le mani e scosse violentemente la testa. «Dopo la figuraccia che ho fatto durante la verifica? Devi essere impazzita!»
«Sarei io quella impazzita? Oh, Marinette…»
La ragazza chinò la testa. «E poi, non so nemmeno cosa dovrei dire. E nemmeno come…»
L’amica le passò un braccio intorno alle spalle. «Inizia col ringraziarlo per il ripasso. Dopo chiedigli qualche informazione in più per domani.»
«Giusto! Il set fotografico! So solo che inizierà alle cinque in punto.»
Marinette prese coraggio e, con lunghi passi, uscì dal bagno.
 
Cercò Adrien per tutto il cortile, scorgendolo mentre era intento a parlare con Nino.
Coraggio, Marinette. Hai affrontato cose ben più paurose e pericolose di questo.
Sì, ma come Ladybug, le disse una voce.
Mosse tremante un passo, ma si fermò quando si sentì chiamare da Rose e Juleka.
Divenne rossa vedendo Luka insieme a loro. Involontariamente ripensò al quasi bacio della mattina precedente.
Alya le diede un colpetto sul fianco.
«Ahia… Oh, ciao! Che succede?»
«Juleka mi ha dato la bella notizia, Marinette» disse Luka. «Sono molto contento per te.»
La ragazza guardò confusa i due fratelli Couffaine. «Quale bella notizia?»
«Ma come?» s’intromise Rose tutta allegra. «Alya ha informato me, che poi ho informato Juleka e Luka, del set fotografico di domani! Tutto il mondo conoscerà le tue creazioni e diventerai una stilista famosa come Gabriel Agreste! Ma che dico? Lo sarai ancora di più!»
Imbarazza, Marinette commentò: «Non esagerare, Rose. Non potrei mai raggiungere la fama di Gabriel Agreste, figuriamoci superarlo…»
Allorché Rose ribatté: «Sei già conosciuta per aver fabbricato gli occhiali di Jagged Stone e aver disegnato la cover del suo nuovo album, Rock Giant, finendo con lui sulla copertina del Metal Lourd! Non dimentichiamoci la tua bombetta che Adrien ha indossato alla sfilata di moda. E sarà proprio lui il modello delle tue magliette!»
«Sei una ragazza incredibile, Marinette» s’intromise Luka.
La ragazza sorrise e distolse lo sguardo, le guance rosse.
«Ah!» esclamò all’improvviso Luka. «Scusate, ma devo andare. Ci vediamo più tardi.»
E corse incontro al professore di arte, il quale lo condusse verso la propria aula.
 
Juleka poggiò una mano sulla spalla di Marinette. «Devo chiederti una cosa, Marinette. Sei in−»
«Ragazze!» s’intromise Nino, comparendo alle spalle delle due amiche con Adrien, interrompendo così Juleka. «Di cosa stavate parlando?»
Rose, euforica come sempre, spiegò che stavano parlando delle creazioni di Marinette che avevano avuto successo, elencandole per la seconda volta.
«Grazie ancora per aver cambiato la piuma della bombetta, Marinette» disse Adrien. «Mi sei stata di grande aiuto.»
Marinette prese a balbettare parole incomprensibili, fino a far uscire un semplice “prego”.
Alya, vedendo lo stato della migliore amica, decise di intervenire: «E voi ragazzi? Siete qui solo per curiosare sulle nostre chiacchiere o c’è dell’altro?»
Adrian tirò fuori dalla tasca un foglietto e lo consegnò a Marinette. «Questo è per te. Non perderlo: è molto importante. Vi lasciamo sole, ragazze. Ci vediamo in classe.»
La ragazza iniziò ad annuire e lo infilò nella borsa senza guardare. Smise solo quando i due ragazzi si furono allontanati.
«Cosa c’è scritto sul foglietto, Marinette? Forza, tiralo fuori!» la incoraggiò Rose.
E se fosse una dichiarazione d’amore? Allora non dovrei aprirlo davanti a loro. E se non lo fosse?
Prendilo e basta!, le urlò la voce nella mente.
Marinette aprì la borsetta e tirò fuori il pezzo di carta con molta foga, tanto da far cadere un paio di cose. Tikki, per fortuna, riuscì a non farsi prendere.
Juleka s’inchinò a terra per recuperare gli oggetti caduti. «Questo è il plettro preferito di Luka. Perché lo hai tu?» domandò porgendoglielo.
Marinette spiegò che glielo aveva regalato durante il loro primo incontro. Da allora lo portava sempre con sé.
Lasciando cadere il discorso sul plettro, la ragazza aprì emozionata il foglio e lo lesse nella mente:
 
Set fotografico di domani
Ti aspetto sotto la Torre Eiffel
Alle 16.30
P.S. Indossa la maglietta fatta da te
 
Rimase un po’ delusa. Per un attimo aveva sperato di trovarci scritto qualcosa di romantico.
Incalzata da Alya, Marinette mostrò alle amiche il messaggio, le quali presero a fantasticare sul perché la ragazza dovesse indossare la sua stessa creazione.
Mylène e Alix, che avevano sentito tutto, si avvicinarono e la prima suggerì che forse la volevano come modella.
Alix scosse la testa. «Impossibile! Adrien è un modello professionista, non lo metterebbero mai con una ragazza così goffa.»
Modella con Adrien?
Sarebbe il più bello dei sogni!
 
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
 
Adrien e Nino guardarono Marinette correre verso la propria casa. L’amica sembrava nervosa.
«Cos’ha Marinette?» domandò Adrien. «È tutto il giorno che è così.»
Il suo migliore amico scoppiò a ridere. «Ti sei già dimenticato? Fra poche ore verrai fotografato con addosso la sua creazione. Sfido chiunque a non essere nervoso.»
Adrien sorrise. «Non lo deve essere. Andrà tutto bene.»
«Devi dirlo a lei, amico. A proposito del set, perché anche la nostra stilista in erba deve indossare la maglietta? Parteciperà anche lei come modella?»
Il giovane Agreste scosse la testa. «Più che altro, i responsabili vogliono vedere la stilista per farle  una foto e qualche domanda per un giornale di moda. E poi hanno già una modella. Non so chi sia, ma l’ha suggerita Bob Roth.»
Nino storse il naso. «Non mi piace il produttore di Jagged Stone. Specialmente dopo quello che ha fatto ai Kitty Section
«Hai ragione. Ora devo andare, ci sentiamo più tardi.»
Adrien s’accomodò sul sedile e tirò fuori il cellulare. Cercò il numero di Marinette e lo fissò a lungo, indeciso sul da farsi.
Poggiò il cellulare sul sedile e guardò fuori dal finestrino. Doveva chiamarla o non fare niente?
 
Arrivato a casa, si recò in camera per lavarsi, ancora indeciso su cosa fare con Marinette.
Terminata la doccia e dopo essersi messo addosso dei vestiti puliti, il ragazzo si sedette sul divano e s’azzardò a chiedere un parere a Plagg.
«A me piacerebbe molto» disse ingoiando in sul boccone un pezzo di formaggio, «purché ci sia del gustosissimo camembert insieme!»
Adrian scosse la testa. «Tu pensi solo al formaggio…»
«Be’, che male c’è?»
Il ragazzo recuperò il cellulare. Gli era venuta un’idea in mente. Nel dubbio se chiamarla o no, perché non usare una via di mezzo, ovvero i messaggi?
«“Non preoccuparti per il set. Andrà tutto bene. Ci vediamo più tardi!”» lesse a voce alta prima di inviare.
Soddisfatto, chiuse gli occhi e si rilassò un po’.
Non vedeva l’ora di indossare la maglietta di Marinette.
 
Tutta la zona della Torre Eiffel era stata chiusa al pubblico per un paio d’ore, giusto il tempo necessario per preparare il set e scattare le foto.
Alcuni furgoni e due camper erano parcheggiati lì vicino.
«Ben arrivato, Adrien» lo accolse Penny. «Ti accompagno nel tuo camper. Lì ti cambierai e verrai truccato dalle nostre truccatrici professioniste.»
Il ragazzo non le stava prestando molta attenzione. Non per dispetto, ma perché era intento a cercare con gli occhi l’amica.
«Marinette è già arrivata?» domandò non vedendola in mezzo al via vai di fotografi e addetti.
«Sì, qualche minuto prima di te. Ho visto che la stavano accompagnando all’ascensore. Probabilmente adesso la staranno intervistando. Oh, eccoci al tuo camper. Ci vediamo al secondo piano.»
Il modello annuì ed entrò nel veicolo, dove al suo interno trovò la maglietta creata da Marinette, un paio di pantaloni stracciati neri e scarponi scuri. Su un tavolino scorse anche della gioielleria, quali anelli, bracciali di cuoio e una collana a catena.
Si cambiò in fretta. Ci teneva a farsi vedere dall’amica.
Indossò la gioielleria, esitando sull’anello da mettere all’anulare destro. Non poteva togliersi quello che già aveva, essendo il suo miraculous. L’ultima volta che se lo era tolto, era stato “costretto” a indossare gli orecchini di Ladybug e diventare Mister Bug. Non si era dispiaciuto, la situazione dopotutto era critica, ma lui si trovava meglio nei panni di Chat Noir.
Decise di tenersi il proprio anello. Nel caso, avrebbe inventato qualche scusa.
Aprì la porta del camper e incontrò le due truccatrici, le quali lo invitarono a rientrare per finire di prepararlo.
 
Adrien si guardò allo specchio. Le truccatrici gli avevano messo l’eyeliner e un po’ di ombretto scuro sulle palpebre.
La versione dark di me stesso, pensò trattenendo un sorriso.
Ringraziando le due donne, il modello lasciò per la seconda volta il camper e si recò al secondo piano della torre.
Uscì dall’ascensore e sentì subito la voce di Marinette. Era seduta a uno dei tavolini del Jules Verne, insieme a lei c’erano Jagged Stone e un uomo che le stava facendo qualche domanda.
Curioso, Adrien si avvicinò quel tanto che bastava per ascoltare.
«Oltre alla moda, hai altri interessi?» chiese l’intervistatore.
«Mi piace ascoltare la musica, giocare ai videogiochi e guardare le stelle» rispose l’amica.
Era tranquilla e non c’era traccia di nervosismo nella voce.
«E brava la mia ragazza!» urlò il cantante.
«Finalmente sei arrivato, Adrien Agreste» disse qualcuno dietro di lui.
Il ragazzo si voltò e si ritrovò davanti una ragazza dai lunghi capelli biondo cenere. Anche lei stava indossando la maglietta di Marinette, anche se questa era bianca, e vari gioielli simili ai suoi. L’unica cosa diversa erano i pantaloni, infatti la ragazza aveva addosso dei leggings scuri. La cosa che colpì Adrien era lo sguardo: era imbronciato. Non riuscì a capire se fosse dovuto al trucco o no.
«Tu sei la modella di Bob Roth» constatò Adrien. «Scusami, ma non so il tuo nome.»
La ragazza sbuffò. «E tu saresti un modello professionista? Cielo, ma dove sono finita?» e se e andò, lasciando il povero ragazzo confuso.
Penny, che aveva visto tutta la scena, gli si avvicinò. «Non preoccuparti, Adrien. Anaïs Blanchard è fatta così. Anche se con Bob si comporta diversamente.»
La cosa non lo sorprese più di tanto, conoscendo il carattere del produttore.
«No!» esclamò all’improvviso Marinette. «N-Noi non lo siamo!»
Adrien e Penny si voltarono verso il tavolo dell’intervista. Marinette si era alzata in piedi ed era rossa in viso.
Anche Jagged Stone si alzò in piedi. «Ho notato subito l’amore che c’è fra te e quel ragazzo. Non devi provare vergogna.»
«A-Amore? No, no, no!»
«Allora si tratta dell’altro ragazzo, eh?»
Avrebbe voluto rimanere lì a scoprire altro, ma l’assistente del cantante lo accompagnò a conoscere i membri dello staff.
Di chi stava parlando Jagged Stone?
 
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
 
Juleka guardò lo spazio vuoto nella collezione di plettri di Luka.
Ricordava quanto avesse faticato il fratello per avere quello in edizione limitata di Jagged Stone. Eppure, lo aveva regalato a Marinette quando si erano appena conosciuti.
«Cosa succede?» le domandò Rose. «Mi sembri turbata.»
Juleka si sedette sul letto vicino all’amica. «Non riesco a capire perché Luka le abbia dato quel plettro. C’è una cosa che mi gira in testa da un po’. Rose, credo che Marinette sia innamorata di Luka.
«Oh, ma è una cosa meravigliosa!»
Ma la sorella minore di Luka scosse la testa. «Non lo è.»
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: RoisXIII