Prompt: 11 “dovremmo
approfittare di questa bella giornata di sole” e 14
“Qual
è il tuo gusto preferito?”
Luke, con tanto di una
scodinzolante Roxy al sua fianco, fece il suo
ingresso all’interno dell’organizzazione no profit
che si occupava di insegnare
informatica agli studenti più disagiati. Come sempre, le
ragazze si girarono a
guardarlo con aria sognante, facendolo arrossire, e in parecchi
coccolarono la
cara Roxy, che era diventata ormai la loro mascotte non ufficiale.
Bussò alla parete di
vetro, vedendo dietro alla scrivania il suo amore
biondo intento a masticare il cappuccio di una penna mentre si
concentrava su
qualcosa; sapeva che Penelope era stressata perché la nuova
amministrazione
federale non voleva rinnovare loro i fondi, e che lei stava cercando
dove tagliare
senza fare troppo male a nessuno. Quello stress però non
poteva farle che male, e
comunque, nessuno lì ce l’aveva con lei- sapevano
tutti che stava facendo del
suo meglio, e che nei mesi a venire si sarebbero dovuti fare sacrifici
e scelte
estreme.
“Ehi, dolcezza, che ne
dici se approfittiamo di questa bella giornata di
sole e andiamo a farci un bel picnic nel parco?” le chiese
con un sorriso a 32
denti mentre alzava un bellissimo cestino di vimini al livello dello
sguardo di
Penelope. “Sono anche andato in quella pasticceria di qui mi
parli sempre, ma
dato che non sapevo quale gusto di macaron fosse il tuo preferito, ne
ho preso
una selezione…”
“Scordatelo,
Luke!” Gli digrignò i denti contro, facendo guaire
pure la
cara Roxy. “Ho troppo da fare, cuccioli e bambini non si
salvano da soli, sai?”
“Sì, penso di
saperlo,” le disse, alzando un sopracciglio. “dato
che sono
un agente FBI e che il mio cane viene da un
rifugio…”
Penelope arrossì,
deglutendo e sentendosi un po’ in colpa. Luke non aveva
colpe: lui stava cercando di essere dolce e carino, come suo solito, e
lei,
come suo solito, lo trattava male.
E lui, come suo solito, aveva fin
troppa pazienza!
“Scusami tanto,
cucciolone, mi dispiace tanto! Lo so che non è colpa tua,
ma…” lei fece il muso, e piagnucolando
sbattè la penna sulla scrivania. “Immagino
di essere un tantinello nervosa. Devo anche preparare una raccolta
fondi e io
detesto andare a quelle feste.”
“Ehy,
guarda che tu sei sempre la star
della serata! La gente ti adora” Luke le si
avvicinò, e le diede un bacetto
veloce, veloce sulla punta del naso. “Il cucciolone era per
me, vero?” Chiese,
ridendo, beccandosi un leggero scappellotto sulla spalla.
Scoppiarono tutti e due a ridere,
mentre Luke fece che stendere la coperta
sul pavimento.
Aveva la sensazione che Penelope
non avesse tempo per andare fuori, solo o
non sole…