Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Annab77r    19/10/2020    1 recensioni
Uno spaccato del capitolo World Youth, ovviamente rivisitato.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

San Paolo 

 

Tsubasa 

 

Mezzogiorno!!! Non ci posso credere, ho dormito così tanto!!! In effetti ieri sera ero veramente stanco… Da come è combinato il letto stanotte devo aver avuto un sonno agitato. Certo questo caldo non aiuta, porte e finestre sono aperte ma non si muove un filo d'aria, l'atmosfera è opprimente. Sospiro e penso a casa. 

Poi sorrido. A maggio tornerò in Giappone per il mondiale giovanile, finalmente potrò riabbracciare tutti i miei cari e rivedere i luoghi che tanto amo. Non vedo l'ora!!! È ovvio che la maggior parte del tempo lo dovrò passare in ritiro, ma non m'importa, Sanae sarà vicina e la presenza di tutti i miei compagni in nazionale mi darà la spinta e la motivazione per dare il meglio. Devo vincere il world youth! 

Faccio una doccia poi, con indosso un asciugamano stretto in vita, mi sposto in cucina, è quasi l'una, devo mettere qualcosa sotto i denti. 

Sanae e i ragazzi staranno festeggiando, chissà… Lo squillo del telefono mi distoglie dai miei pensieri, sarà Roberto che tenta di convincermi ad andare da lui stasera… 

"pronto…" 

"Tsubasa!!!" 

"Ciao Taro che succede? … Sei un po' alticcio? Hai una voce strana…" 

Sorrido, mi immagino tutti i miei amici vicino al telefono per augurarmi buon anno. 

"no,Tsubasa ascolta, è successa una cosa, tua madre mi ha pregato di chiamarti e…" 

"mia madre? cos'è successo a mia madre!!! Sta bene??!! È per Daichi??!!!" 

"no, la tua famiglia sta bene Tsubasa… è… è per Sanae, è in ospedale" 

Devo sorreggermi per non cadere, ho il cuore in gola, ma devo restare lucido. 

"Tsu! Tsu ci sei?" 

"si sono qui Taro! " la mia voce è irriconoscibile. "dimmi subito cosa è successo!!!" 

"ecco… è successo poco fa, subito dopo la mezzanotte…" 

"Taro DIMMI COSA È SUCCESSO A SANAE DANNAZIONE!!!" 

Taro fa un grosso respiro. 

" Tsubasa, Sanae ha avuto un aborto spontaneo, lei lo ignorava ma aspettava un bambino, era di quasi otto settimane". 



Chiudo gli occhi, il telefono cade a terra, sono sotto shock. Cerco di respirare, di mantenere la calma. 

"Tsubasa!!! Hei Tsubasa!!!" 

Taro è ancora in linea raccolgo l'apparecchio e lo porto di nuovo all'orecchio. 

" Taro ti prego dimmi che non è in pericolo di vita"  La mia voce non ha tono, sono terrorizzato, non posso pensare alla mia Sanae in un letto d'ospedale che lotta tra la vita e la morte.

" no Tsubasa tranquillo, tua madre ha detto che si riprenderà presto… almeno fisicamente ecco" 

I miei polmoni cominciano di nuovo a incamerare aria, respiro lentamente dal sollievo. 

" che vuoi dire?" 

"beh… pare che…" Taro esita e questo manda letteralmente in bestia Tsubasa. 

" TARO ACCIDENTATI A TE PARLA!!!!!" 

"tua madre dice che Sanae è fuori di sé, le stanno dando dei calmanti" 

Resto un attimo in silenzio, devo pensare. 

"Tsubasa?" 

"sono qui" 

"mi dispiace amico" 

Sto per crollare, i miei occhi si riempiono di lacrime. 

" Tsu che hai intenzione di fare?" 

"Sanae ha bisogno di me, prendo il primo volo per Tokio". 



Ho appena chiuso la chiamata. Colto dalla rabbia spazzo via con un braccio tutto ciò ché si trova sul bancone della cucina. Mi siedo sul divano con la testa tra le mani e scoppio a piangere. È colpa mia, è tutta colpa mia, non sono stato abbastanza attento. 

Dopo lo sfogo sono più lucido, ho le idee chiare… Faccio due telefonate e corro in camera a preparare la valigia. 

Sanae, amore mio, tieni duro… sto arrivando. 

 

______________________________



Fujisawa 

 

Sanae 

 

Sono sveglia ma i miei occhi non lo rivelano a nessuno. Tutti credono che dorma ancora profondamente, che il riposo mi faccia un gran bene e al mio risveglio sarà tutto passato. Sento la voce di mia madre e quella della signora Ozora, parlano sottovoce, credono che io non le senta; può capitare, in fondo sono così giovani, avranno altri figli… certo, tante belle parole, peccato che su di me non hanno nessun effetto. 

Mio dio, ma come ho fatto, che razza di donna sono? Come ho potuto non accorgermi di… di aspettare un bambino! Dicono che lo si sente subito, che questa specie di sesto senso te lo fa capire! Io non ho sentito niente, o meglio, non ho capito niente. 

Così adesso mio figlio non c'è più, se n'è andato, ed è tutta colpa mia! Due pesanti lacrime fanno capolino dai miei occhi per poi tuffarsi nel cuscino. Sono a pezzi, il mio cuore è a pezzi e anche la mia anima. 

"Sanae, sei sveglia cara?" 

Il tono di mia madre è dolce e comprensivo, non lo sopporto. 

"Sanae bambina mia…" 

"non chiamarmi bambina, non lo sono più ormai" 

Apro finalmente gli occhi e la vedo, è china su di me, ha delle profonde occhiaie che la fanno sembrare più vecchia. 

"scusami, non volevo essere scortese mamma" 

"non ti preoccupare tesoro mio" 

"che ore sono, quanto ho dormito?" 

La signora Ozora guarda l'orologio appeso alla parete e risponde alla mia domanda. 

"sono quasi le undici Sanae, come ti senti?" 

Bella domanda… Come mi sento? 

Con voce piatta rispondo. 

"sto bene" 

Le due donne si scambiano uno sguardo complice ma preoccupato. 

" il dottore ha detto che potresti già tornare a casa ma visto che oggi è festa le dimissioni saranno pronte domani. Mi dispiace, devi rimanere in ospedale. 

"ok mamma, non importa, va bene così" 

Mia madre sospira. 

"Sanae vuoi parlarne? Io e Natsuko possiamo aiutarti a superare il trauma, con noi puoi aprirti…" 

Io rispondo di nuovo a muso duro. 

"mamma è tutto ok! sto bene, davvero!" 

"ok, non vogliamo forzarti" 

Resto in silenzio a fissare il soffitto. 

" sai, i ragazzi sono rimasti qui finché non ti sei addormentata, erano molto preoccupati."

"mi dispiace, non avevo in programma di abortire davanti a tutti!" 

"Sanae non dire così…" 

"e che dovrei dire mamma??!!" 

Restiamo tutte e tre in silenzio per un attimo poi la signora Ozora si avvicina al mio letto. 

"Sanae, ho chiesto a Taro di chiamare Tsubasa" 

Al solo sentire il suo nome sgrano gli occhi. Rispondo, la mia voce è di nuovo priva di tono. 

"perché" 

"perché è il padre del bambino, ti ama moltissimo e aveva il diritto di sapere" 

"ERA il padre del bambino! adesso non più…" Mi trema la voce ma cerco di non piangere. 

Il volto della signora Ozora si fa immensamente triste. 

"sta arrivando Sanae, è in viaggio verso Tokio, sta volando da te". 



Sono seduta in poltrona nella mia stanza d'ospedale, sono sola, ho letteralmente ordinato a mia madre e a Natsuko di andare a riposare, non ce la facevo più a vedere i loro volti stanchi e preoccupati. 

Dopo pranzo è passato il medico…ha ripetuto le stesse parole… può succedere, sei molto giovane, avrai altri figli… certo… Allora perché mi sento così in colpa?! Perché sono dilaniata dal dolore?! Oddio, sono così arrabbiata! 

Mio figlio non c'è più! E quando c'era  non l'ho amato…non l'ho protetto. Che razza di madre potrò mai essere un giorno??!!

 

È tardo pomeriggio quando una voce mi fa sobbalzare. 

"hei, possiamo entrare?" 

Il viso di Yucari sbuca dalla porta. 

"certo, venite pure…" 

Insieme a lei ci sono Rio, Taro e Genzo. 

" Jun e Yayoi ti mandano un grande abbraccio, sono tornati a Tokio."  

"si lo so, ieri sera alla festa mi hanno parlato di un impegno con la famiglia di Jun" 

Osservo i ragazzi, sono imbarazzati, non sanno cosa dire… 

"vi ringrazio tanto per avermi aiutata ieri sera, senza di voi mi sarei sentita persa" 

"scherzi? tu sei la nostra manager! la nostra Anego! non ci devi ringraziare… " 

Genzo dice queste parole con convinzione, poi il suo tono diventa dolce. 

"come stai bellezza?" 

"diciamo che ho avuto giornate migliori" 

"ci hai fatto prendere un bello spavento…" 

"lo so, mi dispiace…" 

"se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, chiedi pure… siamo a tua disposizione" 

"grazie Genzo, grazie a tutti voi…" 

All'improvviso mi ritrovo a piangere, Yukari mi stringe in un abbraccio colmo di affetto. 

"amica mia, ce la farai, supererai anche questa… Noi ti staremo vicino" 

 

Dopo una mezz'ora passata a cercare di alzarmi il morale, i miei amici intuiscono la mia stanchezza, mi salutano e si avviano verso la porta. L'ultimo della fila è Misaki, è rimasto in silenzio tutto il tempo. 

"Taro!!!" 

Lui si volta e dal mio sguardo capisce al volo cosa voglio sapere. 

"anche lui è sconvolto Sanae, non l'ho mai sentito così…" 

"ok… grazie… di tutto" 

Lui fa un cenno con il capo e scompare nel corridoio. 

Mi stendo sul letto e tra una lacrima e un singhiozzo, il sonno mi porta via. 

 

______________________________

 

Aeroporto Narita 

 

Tsubasa 

 

Sono distrutto, non riesco a reggermi in piedi. Durante il volo ho dormito a sprazzi, gli occhi mi prendono fuoco. 

Sono appena atterrato a Tokio, dopo quasi ventiquattrore di viaggio. Vista la partenza improvvisa ho portato con me solo uno zaino con lo stretto necessario. 

Esco dal gate e… Non ci posso credere… c'è mio padre! Mi viene incontro, ci fissiamo per un attimo che sembra infinito… poi ci stringiamo in un abbraccio colmo di commozione e sorpresa. 

"bentornato figliolo…" 

Sono emozionato, non riesco a trattenere le lacrime. 

"grazie papà… che bello abbracciarti!... Mi dispiace ho… ho sbagliato tutto, è tutta colpa mia…" 

Mi prende per le spalle e parla fissandomi negli occhi. 

"Tsubasa, non ci sono sbagli e non ci sono colpe! Tu e Sanae siete giovani, vi amate immensamente e avete fatto ciò che fanno tutti gli innamorati alla vostra età…! 

" ma… ma il bambino, io non… "

" il bambino purtroppo non c'è più… ed è questo il dolore che dovete affrontare e superare, ma senza sensi di colpa! Perché lui era frutto del vostro amore, non era uno sbaglio!" 

Le parole di mio padre sono così vere! Così lampanti! 

Adesso so cosa devo fare… 

" papà? "

" dimmi ragazzo…"

"portami da lei, portami da Sanae!".



Durante il viaggio in macchina tengo lo sguardo fuori dal finestrino. Fa molto freddo, forse nevicherà… Che differenza dal caldo torrido brasiliano…

Dopo circa un'ora sono a casa. 

Entro e mia madre mi salta al collo. 

"tesoro mio bentornato!" 

"mamma! Mi sei mancata così tanto!" La stringo forte a me. 

"mio dio come sei cambiato, stento a riconoscerti!" sta piangendo.

"e Daichi? Dov'è il mio fratellino?" 

Sembrerà strano, ma vedo mio fratello per la prima volta, ha appena un anno. 

"guarda, eccolo lì" 

Nel box c'è in morettino che sta giocando con una piccola palla… 

È un emozione incredibile, è la mia fotocopia! 

" hei… Ciao Daichi, io sono Tsubasa, tuo fratello" 

Mi guarda incuriosito, mi sorride e torna a giocare. 

"Tsubasa… Ti preparo…" 

"no mamma grazie, faccio una doccia e corro subito da Sanae" 

Mia madre annuisce. 

"certo caro, parleremo dopo, adesso sbrigati e vai lei." 



Dopo mezz'ora sono davanti al suo cancello, ho bisogno di averla vicino…  di sapere che sta bene. 

Suono il campanello. 

I genitori e il fratello di Sanae mi accolgono con calore, ma i loro volti portano i segni della preoccupazione, il senso di colpa torna a farsi sentire. 

Se solo fossi stato più attento… 

È quasi l'ora di cena, ma lei non ha fame… salgo. 





   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Annab77r