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Autore: Nella S Writer    17/11/2020    0 recensioni
Per gli appassionati di Harry Potter: tutti conosciamo le cose come sono andate... ma se dietro in realtà ci fosse tutt'altra storia?
Una storia Occulta nel magico mondo di Harry Potter, con finale a sorpresa. Quale sarà la scelta di Hermione? Ce ne sarà una?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Pioveva a dirotto, Ginny dormiva ed io mi trovavo vicino alla finestra. Erano le cinque del mattino e faceva davvero freddo.
Non riuscivo a prendere sonno, c'era qualcosa che me lo impediva, qualche pensiero che non mi era chiaro, qualcosa evidentemente dettata dall'inconscio che non voleva uscire allo scoperto.
Guardavo le gocce una per una scendere delicatamente sul vetro e, mentre ero persa nei miei pensieri, una lacrima scese scivolando come la pioggia... Non sapevo perché stessi piangendo, sapevo soltanto che un'angoscia improvvisa mi colpì mettendomi in condizione di staccarmi immediatamente da quella che era forse la causa della mia crisi e scendere via di corsa.
Camminavo per gli immensi corridoi della scuola coperta da un piumone a pezze colorate, fatto da mia madre e regalatomi quando avevo appena due anni; ogni pezzo aveva una storia, ognuno di essi raccontava un particolare evento della mia vita, dalla nascita fino ad ora... in pratica, avevo sedici anni di vita a tenermi calda e in compagnia mentre girovagavo senza meta in quell'enorme castello buio. Arrivai davanti all'altissimo portone della sala grande e lo trovai chiuso a chiave. La cosa mi parve alquanto strana, non mi era mai capitato di trovarlo chiuso di notte, il che mi incuriosì... ma anche quella volta non avevo davvero voglia di mettermi a ficcanasare.
Dovevo trovare un posto caldo ed isolato dove poter pensare e sfogarmi senza che nessuno mi potesse vedere o sentire, così mi diressi verso lo sgabuzzino dove il Professor Piton conservava tutte le sue pozioni e fialette di riserva per farci chissà cosa. Era davvero una delle idee peggiori che avessi mai avuto, se Piton mi avesse scoperta, avrebbe sicuramente pensato ad un'altra delle nostre marachelle e non ci avrebbe lasciati soli per un secondo... ma non avevo scelta, nonostante fosse una specie di luogo di tortura per noi, era anche l'unico posto davvero tranquillo in tutta Hogwarts, togliendo la stanza delle necessità che oltre ad essere estremamente enorme e fredda, a me metteva anche un po' di soggezione.
***
Ero rannicchiata sulla scala, completamente coperta dal piumone che odorava di caramello -un profumo che mia madre adorava mettere negli armadi- e stavo leggermente sonnecchiando quando delle urla in tono basso -forse, per non farsi notare- mi fecero sobbalzare. Voci familiari, due ragazzi che litigavano... parole soffocate, riuscivo a sentirne soltanto suoni, senza distinguerle l'una dall'altra.
All'inizio mi spaventai e volevo rimanere quanto più possibile in silenzio, poi le voci divennero più forti e comprensibili... si urlavano cose terribili, litigavano per una ragazza e per fortuna, non erano ancora arrivati alle mani. Io personalmente la trovo una cosa davvero dolce, ovviamente se quella ragazza fosse stata lì, si sarebbe spaventata... ma bisogna ammetterlo, a chi non farebbe piacere avere l'attenzione di due ragazzi che provano uno smisurato interesse al punto da litigare?!
Feci capolino da dietro la porta ma in quell'istante si zittirono, avevano evidentemente capito che qualcuno li stesse osservando... riuscii a sentire soltanto: "andiamo via di qui, ne discutiamo domani". A dirla tutta, rimasi un po' delusa perché ero curiosa di sapere chi fosse la ragazza in questione e chi fossero i due "romanticoni" che stavano discutendo vivacemente per deciderne la "proprietà". Che cosa orrenda che ho detto.
Uscii con cautela dallo sgabuzzino accertandomi che nessuno stesse lì ad aspettarmi. Con un passo veloce, mi diressi verso i dormitori ma arrivata davanti alle scale mi ritrovai nuovamente per terra.
"Mi sembra di capire che abbiamo anche una Granger notturna."
Alzai il capo, era molto buio e a stento si riuscivano a vedere le scale, le uniche luci ad illuminare il castello erano quelle delle finestre su alla soffitta, era tutto un “vedo non vedo.”
Quei pochi riflessi di chiarore che c'erano, illuminavano una massa di capelli biondo platino e dei bicipiti ben definiti che fuoriuscivano da una canottiera.
Malfoy.
"Mi spieghi a quest'ora della notte cos'è che ci fai qui?!" Dissi con tono abbastanza irritato.
"Potrei farti la stessa domanda, poi, non vedo motivo per il quale debba risponderti, non sono tenuto a farlo" disse, con tono stranamente calmo e un sorrisetto che non riuscivo a decifrare; ero indecisa se fosse un sorriso del tipo “ti prendo in giro” oppure un sorriso scherzoso del tipo “sei buffa e stranamente tenera”. No, non la seconda.
"E va bene, d'accordo... avevo bisogno di un bicchiere d'acqua" pronunciò, con tono scocciato.
"Adesso tocca a te, cosa ci fai a zonzo per la scuola, a quest'ora del mattino e per di più scalza?" continuò lui, con quel suo maledettissimo sorrisetto irritante ancora sul viso.
"Non avevo sonno." dissi abbassando il capo, con un tono fermo. Ero ancora per terra.
"Che ne dici di alzarti, magari?"
"Be', direi che questa è la prima -ed immagino l'ultima- buona idea che hai avuto in sei anni di scuola" aggiunsi io, aspettando che mi tendesse la mano per aiutarmi.
"Su, alzati." mi prese sotto le braccia, e -letteralmente- mi alzò da terra, come se niente fosse, come se fossi una piuma.
Ci incamminammo verso i dormitori, ed io mi ritrovai con un braccio attorno alle sue spalle e la sua mano avvinghiata al mio bacino.
Ero appoggiata su di lui, avevo una caviglia slogata, provocata evidentemente dall'ennesima caduta presa a causa sua. Si offrì di accompagnarmi fino al quadro della signora grassa -dato che oltre non poteva andare-.
Era stranamente gentile, quasi non sembrava lui... arrivai a pensare perfino che fosse un clone, o una cosa del genere... in un certo senso, quel Draco notturno aveva attirato la mia attenzione.
"Eccoci arrivati, sei sicura di riuscire a proseguire?" si staccò da me con molta delicatezza. Mentre si preoccupava aveva un’espressione davvero dolce, ingenua... un’espressione che non faceva parte di Draco Malfoy, o dovrei dire... del vero Draco Malfoy.
"Sta' tranquillo, ce la farò ad arrivare in camera." Guardavo per terra.
"Bene. Buonanotte, Granger" sorrisetto maledetto.
"Aspetta!" urlai. "Come mai tutta questa gentilezza? Che fine ha fatto il Draco Malfoy che noi tutti conosciamo? Cioè, tu mi odi, sono una mezzosangue." Aggiunsi con aria interrogativa, mi sentivo davvero smarrita, non sapevo cosa pensare.
"È stato un caso, dopo tutto è colpa mia se ti sei fatta male, ma non abituartici". Mentre lo diceva, camminava cautamente verso i dormitori Serpeverde, con il viso ancora rivolto a me e con gli occhi che gli brillavano.
Quella era stata decisamente una notte da segnare, una notte che avrebbe fatto la differenza per i miei prossimi giorni ad Hogwarts. Avevo scoperto che Draco Malfoy aveva un cuore, che non era come si poneva ogni stramaledettissimo giorno in aula, o da qualsiasi altra parte, ma che aveva un lato buono e gentile, il che mi piaceva parecchio.
Lo guardai allontanarsi, rimasi incantata dal suo fascino notturno. Alquanto strano ed imbarazzante. Distolsi lo sguardo, guardai l'orologio e notai che erano le tre del mattino, passate ormai... Mi spaventai pensando che il giorno dopo avrei avuto lezione con il professor Piton e che lui non tollerava ritardi alla sua "interessantissima" lezione, così mi incamminai dolorante verso il mio letto.

   
 
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